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Il libro dellaMemoria
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Marzo - Aprile 2020
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Questa piccola pubblicazione raccoglie alcuni pensieri e testimonianze
di come la nostra comunità ha vissuto il periodo dell’isolamento durante
la pandemia del Covid-19. Un periodo che ha coinciso con la Quaresima
e la Pasqua e che per forza di cose sono state vissute a casa, ma per
questo non meno sentite e condivise, come si può comprendere dalle
parole che leggeremo. Assieme al breve video “#IOCELEBROACASA”,
pubblicato nel nostro sito che raccoglie molte immagini di quei giorni,
resterà come memoria di questo tempo difficile che ha segnato le nostre
vite e la nostra comunità. Un tempo durante il quale il Signore è sempre
stato accanto a noi. Buona lettura.
Marzo - Aprile 2020
Il libro della Memoria
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
E tu come stai? È una domanda che tutti ci facciamo,
ai figli appena li vedi al mattino a tua mamma appena
svegli. Abbiamo paura, paura di tutto perfino di uno
starnuto. Stiamo vivendo in un incubo dove ti sembra
che il mare ti travolga.
In questi giorni che mi ritrovo a casa, tanti ricordi mi
chiudono la gola, ricordi di giorni passati accanto a
chi mi voleva bene, momenti belli, momenti difficili,
momenti di serenità e ti ritrovi a pensare, ma nel
silenzio ti accorgi che non sei solo, ti accorgi ti quante
persone ti sono vicine e ti vogliono bene. Abbi fiducia
mi è stato detto, e io la voglio avere questa fiducia.
Ogni giorno leggendo il Vangelo, mi accorgo che è una
pagina della mia vita, le parole di don Massimo sono
perle preziose per la giornata.
Mi manca la comunità, i miei amici i famigliari, mi
manca un abbraccio, un sorriso, una stretta di mano,
mi manca tutto questo e prima magari era tutto
scontato. Dobbiamo ricordarci queste cose perché un
giorno ci sveglieremo e ci accorgeremo di una bella
giornata di sole e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido,
ammireremo tutta questa bellezza e ringrazieremo il
La storia diMarina
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Da corista rispondo con un verso di un canto:
“Per ogni notte buia che il cuore oscurerà, amici miei,
poi ci sarà un alba chiara in più.”
Un saluto AMICI MIEI!
Roberto
La storia diRoberto
Signore per esserci.
La vita è bella, noi siamo gocce di un unico mare e
assieme riusciremo a superare anche le tempeste.
Uniti saremo più forti. Dobbiamo avere fiducia, il
Signore ci vuole bene perché noi siamo suoi figli.
Marina
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
È d’aprile del 2020 ed un po’ il sole è perplesso.
Il sole decise un giorno di andare da Dio il suo creatore
per chiedergli: “Signore temo di aver fatto qualcosa di
grosso, ma non so cosa?”.
“Perché dici questo?”, chiese Dio.
“Mha “ disse con tono scoraggiato e mortificato il
sole, “al mattino esco come al solito ma non incontro
nessuno, non posso comunicare il mio buon umore a
nessuno. Nei giorni mi sono anche fatto più splendente
e ho dato anche spazio ad un po’ di vento fresco per
invitare tutti alla bella giornata ma nessuno risponde.
Mi faccio 2 domande: Ho combinato qualcosa? Cosa?
Perché busso alle finestre alle porte di casa e mi
aprono ma rimangono all’uscio timorosi?”.
“Mmh capisco” disse Dio. Non hai colpe tu, è che
hanno bisogno di capire che loro hanno sbagliato
qualcosa nei giorni, negli anni. Credo che abbiano
creato qualcosa che non hanno saputo controllare. È
cosa seria la creazione, non è loro. Ora hanno paura,
per questo ti aprono timorosi non sanno neanche cosa
può entrare. Tranquillo, presto usciranno, non subito,
non adesso, ma hanno bisogno più che mai che tu
continui ad esserci e a bussare alle loro porte e finestre,
La storia di Paola
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
così apriranno un po’, e l’aria cattiva uscirà e lascerà
sempre più spazio al desiderio di cose più autentiche.
Sono sicuro che quando usciranno saranno felicissimi
di averti sulla loro pelle, come un amico invadente e
appiccicoso”.
Vivi bene il tuo giorno Sole.
Proprio stamattina alle 6 circa, stavo guardando il
sole che spuntava, era un’alba molto bella e nel mio
cuore, quasi per consolare me e il sole, scrissi questo.
Dio ci ama e permette sempre ai nostri amici di
venirci a trovare. Anche questo è un modo di vivere
questo tempo, nella pazienza e con fiducia. Anche se
fantasiosa.
Paola
Coraggio rialzati perché la
speranza vinca sulla tristezza
e la sfiducia. Buona Pasqua
Marina
L’augurio diMarina
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Sono la mamma di una bambina al primo anno di
catechismo. Mai come in questo periodo di isolamento
abbiamo potuto renderci conto noi genitori di quanto
sia importante la comunità a sostegno della famiglia,
dagli insegnanti, ai compagni di classe e non ultimi di
importanza ai catechisti!
L’attività scolastica di religione viaggia passo passo con
la liturgia pasquale, quindi tra letture, quiz, schede
colorate siamo arrivati al momento in cui Gesù è
andato a pregare nel monte degli ulivi all’ingresso di
Gesù alla città di Gerusalemme!
Non è stato facile rispondere alle tante domande che
possono scaturire in una piccola mente di una bimba
di sette anni che per la prima volta, benché ne abbia
già sentito parlare, si trova faccia a faccia con i fatti che
hanno portato Gesù sulla Croce, che per la prima volta
avrà l’impatto che Pasqua non vuol dire solo uova di
cioccolato!
Sembra infatti impossibile agli occhi puri dei bambini
che Gesù abbia potuto perdonare questo gesto! “Ha
perdonato i cattivi?!”.
Ho cercato di trovare l’unico canale comunicativo
Preparazione della Santa Pasqua
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
trasformando Gesù in un supereroe che, anche dopo
esser morto salverà il mondo, anche perdonando
i cattivi che l’hanno messo sulla croce! (spero di
non essere stata troppo blasfema, però credo che il
messaggio sia passato!)
Per le preghierine della sera, prima di andare a letto
abbiamo fatto dei rosari (nel vero senso della parola)
ci stiamo esercitando a recitare l’Avemaria e il Padre
Nostro, così magari per maggio, il mese della Madonna,
arriviamo preparati!
I miei più cari saluti e auguri
Famiglia Baldoni
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Quasi ogni giorno, soprattutto con Lorenzo, abbiamo
iniziato la giornata prima di fare i compiti mettendo
sul tavolo del soggiorno una candela accesa, un’icona
e un crocefisso, io leggevo il Vangelo del giorno
dicevamo poi un Padre Nostro e un’Ave Maria
concludendo con una piccola preghiera personale.
Se non facevamo la preghiera il mattino, spesso
abbiamo ascoltato l’omelia di Don Massimo, allora
partecipava anche Matteo.
Soprattutto nel primo periodo, quando le notizie erano
ogni giorno più drammatiche pregare ci tranquillizzava
e ci dava fiducia.
Abbiamo seguito Papa Francesco nella benedizione
speciale Urbi et Orbi e nella celebrazione della
Domenica delle Palme. Ho seguito il sussidio
#iocelebroacasa per prendere degli spunti.
Il Giovedì Santo i ragazzi hanno preparato il pane
azzimo e abbiamo preparato sul tavolo del soggiorno il
nostro altare con la candela accesa, l’icona, il crocifisso,
il pane azzimo, una caraffa d’acqua ed una ciotola.
Mio marito ha messo sulla cintura un canovaccio.
Abbiamo ascoltato Don Massimo, letto il Vangelo e
dopo la lettura, mio marito ha fatto la lavanda delle
Come abbiamo vissuto la nostra Quaresima
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mani a me e ai bambini, ed io l’ho fatta a lui, poi
abbiamo recitato il Padre Nostro ed una preghiera
personale. È stato veramente bello, ci siamo sentiti
molto uniti come famiglia e nella fede.
Il Venerdì Santo abbiamo coperto la croce con un
lenzuolino e tenuto la candela spenta. Abbiamo
indossato tutti e tre la croce di San Francesco. I ragazzi
hanno preparato 14 biglietti con le varie tappe della
via Crucis, abbiamo letto il Vangelo e con la croce in
mano hanno fatto il percorso raccogliendo i biglietti e
leggendo ogni tappa. Abbiamo concluso con il Padre
Nostro e la nostra preghiera personale.
Il Sabato Santo nel pomeriggio abbiamo preparato
insieme il pranzo per la domenica.
La domenica di Pasqua abbiamo partecipato attraverso
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
zoom alla preghiera con Don Massimo e parte della
comunità, con la nostra candela accesa e il crocifisso e
l’icona, è stato veramente bellissimo e mi sono sentita
piena di gioia eravamo presenti tutti e quattro,
i ragazzi erano un po’ imbarazzati e non troppo
coinvolti ad essere sincera.
Abbiamo vissuto la Quaresima forse con più
consapevolezza e in maniera più attiva, non da
spettatori, i ragazzi sono stati più coinvolti. Certamente
spero che questa situazione finisca e che si possa
tornare in chiesa e ad una vita normale, ma mi
piacerebbe ripetere alcuni gesti anche nei prossimi anni,
perché in qualche modo ci sono entrati più dentro.
Devo dire che come parrocchia avete fatto davvero
tantissimo ed almeno per me è stato molto utile,
importanti per noi anche le omelie del Don e i suoi
messaggi alle famiglie, ce lo hanno fatto sentire
molto vicino.
Per le prossime settimane devo dire che se ci fossero
altri incontri di preghiera domenicale mi farebbe
molto piacere.
Colgo l’occasione per ringraziare Manuela,
Don Massimo e tutte le persone che so si sono date
tanto da fare per la nostra comunità.
Michela Callegari
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
“Via crucis come ai tempi in
cui si esponeva alla finestra
un lume, la croce e un drappo
bianco e tanti lumini sulla via
del calvario durante
la processione”.
Paolo & Antonia
Il ricordo diPaolo & Antonia
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
50° giorno di “clausura”, giorni di restrizioni e di
isolamento, ma non giorni di solitudine.
In 43 anni di matrimonio mai ho vissuto tanti giorni di
seguito, 24 ore su 24, assieme a mia moglie, escludendo
i brevi periodi di ferie: è stata quasi una riscoperta
del piacere di vivere insieme, uno accanto all’altra,
condividendo ogni minuto del giorno e della notte.
Il decreto che prescriveva la “clausura” per limitare i
danni del contagio, ha suscitato in me un garbuglio di
sentimenti: paura, inquietudine, incredulità, ma anche
il sollievo di pensare che il virus non si propaga, se non
trova chi lo porti in giro. L’emergenza di questi giorni
ci ha consegnato la consapevolezza che non siamo noi
arbitri assoluti dell’essere e dell’esistere, che la nostra
vita è fortemente gravata da insicurezze e paure, e che
noi apparteniamo a quella fascia di età maggiormente
esposta al rischio del contagio.
Questa fermata obbligatoria ci ha costretto a riflettere
sulla corsa, sulla furia di vivere che ha preso tutti e ci
siamo accorti della sofferenza che preme, della mano
tesa, delle lacrime silenziose, degli anziani in cerca di
una carezza e di considerazione, dei lavoratori derubati
del loro futuro, dei veri e propri drammi che toccano
le persone per la salute, dei giovani senza scuola e senza
La storia della mia “Clausura”
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
compagni, perché la cultura non è solo quella online,
ma necessita della socialità, della complicità, dei litigi
e delle riconciliazioni. In questo frangente, fra le tante
limitazioni, vi è anche l’impossibilità di partecipare alle
celebrazioni religiose comunitarie. Di fronte a questa
inaspettata emergenza, come lo sono io, anche molti,
laici e religiosi si sono sentiti completamente disorientati,
spiazzati, e le reazioni sono le più disparate e fantasiose.
Ma, afferma la saggezza popolare, non sempre il male
viene per nuocere, e si può provare a vivere in modo
alternativo anche questo digiuno eucaristico.
L’Eucaristia celebrata ogni mattina a S. Marta da papa
Francesco, continua ad offrirci la possibilità di iniziare
la giornata con l’ascolto della Parola e gli insegnamenti
del “Vecchio Parroco saggio”, fatti con semplicità e un
linguaggio comprensibile a tutti.
Ogni mattina è una riscoperta della verità contenuta nel
Vangelo, un annuncio nuovo.
Una mattina nell’omelia Papa Francesco affermò: “La
politica è un’alta forma di carità. “
Questa frase dovrebbe campeggiare nell’aula del Senato,
della Camera dei Deputati, nei Consigli Regionali,
Comunali e di Quartiere, così come nei Tribunali vi è
quella “La Legge è uguale per tutti”.
È grazie alla televisione se abbiamo potuto vivere con
intensità il Triduo della Pasqua, se ci siamo sentiti
“Popolo di Dio” anche in due nella nostra casa.
C.F.
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Quest’anno la quaresima è stata per noi un momento
particolare. La nostra famiglia ha vissuto una doppia
attesa, la magica attesa dell’arrivo di un nuovo
membro della famiglia e l’attesa del Signore risorto.
Tutto ciò vissuto in un momento molto “strano” mai
sperimentato prima.
Nel nostro piccolo, abbiamo vissuto questa quarantena/
quaresima cercando un nuovo equilibrio e riscoprendo
la gioia dello stare insieme e la ricchezza delle piccole
cose della nostra quotidianità.
Grazie alla comunità intera e alla scuola dell’infanzia
che ci hanno accompagnato in questo periodo con
spunti e consigli ci siamo sentiti in un percorso tutti
insieme anche se ognuno nella propria casa.
Il triduo Pasquale è stato molto bello e sono stata
contenta di riuscire a coinvolgere Rachele anche se
ancora piccolina nei momenti più significativi per
noi, con canti e chitarra, o facendo il pane e facendo
la lavanda dei piedi in famiglia. Mi ha sorpreso e
commosso vedere con quanto amore e cura abbia
voluto lavare lei stessa i piedi a me o ai suoi nonni
(viviamo insieme e questo ci ha permesso di vivere
questi giorni insieme).
La storia della famiglia Fanetti-Cucco
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Fare il pane da mangiare il giovedì santo insieme al suo
papà... sono stati momenti davvero speciali.
Per concludere mi ritrovo a valutare con occhi
diversi questa quarantena che ci ha tenuti in casa
a forza, togliendoci la cosa che più mi piace, la
possibilità di ritrovarsi come comunità insieme nella
casa del Signore condividendo i momenti liturgici
e l’eucarestia, ma allo stesso tempo ci ha dato la
possibilità di fermarci e prendere un respiro dall’ansia
e dalla frenesia della vita di tutti i giorni regalandoci
l’occasione di vivere a pieno questi giorni.
Famiglia Fanetti - Cucco
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Come stai? É una domanda che ho imparato a farmi
e a fermarmi per rispondermi, ascoltandomi in
profondità. Sono consapevole di questa domanda
che, quando la rivolgi o ti viene rivolta, non dovrebbe
essere una formalità, chiede invece disponibilità per un
ascolto attento e un dialogo sincero e, in questo tempo,
i messaggi, le telefonate, le videochiamate diventano
appuntamenti da non trascurare. “Oggi sto e stiamo bene.
Dobbiamo vivere al meglio ogni giornata. Avanti sempre!”.
È spesso questa la mia risposta, che racchiude
un’insieme di rivoluzioni che porto nel cuore: la mia
storia, situazioni, persone, storie, attese, speranze,
preoccupazioni, delusioni, solitudini, povertà, paure,
angosce e, dentro a questa emergenza covid-19, sono
talmente vive da “ togliermi il fiato”. Allora, la corona
del rosario tra le mani mi rasserena, dove ogni granello
porta un nome che diventa un abbraccio nella preghiera.
In questo tempo incerto, potrei fare una lista di chi e
cosa mi e ci manca. Preferisco rivolgere lo sguardo su
quello che principalmente ci serve e non ci manca.
Le relazioni anche se trasformate rimangono salde
e a volte sorprendono. Nella libertà di ciascuno, le
informazioni, la messa, catechesi, preghiera del rosario,
La storia di Nicoletta
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
adorazione eucaristica attraverso la tv non mancano.
Abbiamo scoperto la possibilità di usare zoom ed é
bello questo contatto di continuità con l’altro.
Riceviamo (e a nostra volta inoltriamo) l’audio con la
Parola e il commento quotidiano del nostro parroco
attraverso WhatsApp ed è davvero prezioso, perché
ravviva l’appartenenza alla comunità e infonde
coraggio per rimanere a casa con lo sguardo fisso su
quel pane fatto con le nostre mani e spezzato in tavola,
che prende il profumo di relazioni da rinnovare e
gustare. Sì! Ciò che ha causato questa pandemia è
sconvolgente nelle diverse sfaccettature, per ogni
singolo, famiglia, comunità, realtà, il mondo intero e il
mio grido si fa incessante: “Signore resta con noi!”.
Nicoletta
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Ricorderò per sempre questa Quaresima come un
momento di grande condivisione nella nostra famiglia.
Ora che i ragazzi sono grandi, è difficile farli
partecipare a ciò che per loro è superfluo, ma la mia
quaresima era davanti ai loro occhi; così per tutti i
giorni di questo tormentato periodo, mi hanno spesso
chiesto cosa facessi con tanto interesse alla mattina alle
7.30 e poi più tardi con le cuffie ad ascoltare ancora,
ed infine alla sera, sempre intenta con computer o
cellulare...perfino mio marito mi guardava stupito.
I giorni si sono susseguiti, così anche le settimane
fino alla Domenica delle Palme, nella quale abbiamo
aspettato la benedizione dei nostri ramoscelli di ulivo
alla televisione. E poi il triduo pasquale, la mattina mi
sono svegliata prima ed ho scelto il posto, ho sistemato
un piccolo altare con la bibbia, i crocefissi dei miei figli
ricevuti nella cerimonia della riconciliazione ed un
candelabro con una bianca candela che aspettava di
essere accesa.
Si sono alzati e nell’accorgersi del cambiamento nella
taverna, si sono ricordati della lavanda dei piedi, non
saremmo andati a messa, che strana Pasqua.
La storia diuna mamma
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
Alla più piccola è venuta alla mente la scena dell’uscita
dalla cerimonia del Giovedì Santo dell’anno scorso,
non ci sarebbe stato alla nostra tavola il pane benedetto,
poco dopo eravamo intente a fare del pane.
Lo abbiamo avvolto nel tovagliolo una volta pronto
e sistemato sopra l’altare. Alla sera ci siamo riuniti
tutti attorno ed insieme abbiamo ascoltato le parole
di Don Massimo poi a turno con me, i più grandi
hanno letto il Vangelo, non ho insistito sul fermarsi
oltre, avevo già ottenuto qualcosa in cui non speravo,
la lavanda dei piedi tra noi. La sera dopo abbiamo fatto
altrettanto con la lettura del vangelo e domenica hanno
partecipato all’incontro di preghiera delle 10.
Avrei voluto poter discutere di più con loro, dei loro
sentimenti in questo momento, ma sono adolescenti e
non sempre si aprono al confronto diretto, soprattutto
con mamma e papà presenti.
Sono sicura che il dare l’esempio sia giusto, ma ho
sempre il timore che insistere troppo a questo punto
possa essere dannoso anziché avvicinarli al Signore e
alla sua parola, otterrei l’effetto contrario.
Hanno partecipato volentieri perché mi vogliono bene
e sullo specchio ho visto il volto di una madre felice di
questo amore, ma può bastare?
Spesso mi chiedo sarà un buon raccolto?
Sono orgogliosa della mia comunità, l’impegno
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino
dimostrato da tutti, ognuno nella propria intimità
e con la difficoltà determinata dalle vicissitudini
del momento, ma il risultato è merito dei tanti
suggerimenti inviati a tutti i gruppi, con molti sussidi,
ogni famiglia poteva scegliere come e quando poter
dedicare un tempo alla propria spiritualità ed in
questo clima di segregazione, di paura ed ansia per
il domani, semplici messaggi di poche righe o audio
di qualche minuto hanno reso meno pesante il
susseguirsi delle giornate.
Una mamma
Abbiamo seguito i tuoi passi
Signore...abbiamo visto la
tua Luce, resta con noi ad
illuminare i nostri giorni
e riempili del tuo Amore...
Alleluia alleluia
Leonardo & family
L’augurio di Leonardo
PARROCCHIA
CAMPALTOBenedetto&Martino