Il lessico del dibattito sul terrorismo di matrice islamica: parole … · 2017. 6. 21. ·...

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Significato e significante nel lessico del terrorismo di matrice islamica: parole chiave per concetti chiave

Valentina Colombo

Scuola Superiore della MagistraturaRoma, 16 giugno 2017

“Il movimento oggi denominato fondamentalismo non èl’unica tradizione islamica. Ci sono altre tradizioni, piùtolleranti, più aperte, che hanno ispirato i grandiraggiungimenti della civiltà islamica nel passato e chesperiamo avranno la meglio in futuro. Tuttavia prima chequesta questione venga decisa ci sarà una dura battaglia,durante la quale noi dell’Occidente possiamo fare poco onulla. Ogni tentativo potrebbe avere effetti negativipoiché queste questioni devono essere risolte dagli stessimusulmani. Nel frattempo dobbiamo prestare moltaattenzione al fine di evitare il pericolo di nuove guerre direligione.” (Bernard Lewis, The Roots of Muslim Rage)

non confondere islam/musulmani con estremismo islamico

non sottovalutare ideologie apparentemente moderate che possono costituire terreno fertile della radicalizzazione

linguaggio elemento chiave

Islam vs Islam politico

ISLAM: letteralmente “sottomettersi (ad Allah)”, ai Suoi precetti contenuti nel Corano e nella Tradizione

Profetica (Sunna). La sottomissione deve essere intenzionale senza

intenzione (niyya) nessuna azione del credente ha .

La codificata dai cinque pilastri dell’Islam, atti cultuali veri e propri che rivestono un importante significato sociale.

CORANO – SUNNA

I versetti prescrittivi del Corano rappresentano unaparte ristretta del testo:

su 6300 versetti

500 riguardano la vita sociale

80 versetti definiscono in modo preciso la purezza rituale, i divieti alimentari, il digiuno, il matrimonio

e il divorzio, l’eredità e la tutela degli orfani, la punizione del furto, dell’adulterio

versetti coranici che si contraddicono, Corano in contraddizione con la Sunna

Come INTERPRETARLI?

Quale INTERPRETAZIONE?

Chi INTERPRETA?

XI secolo chiusura della porta dell’ijtihad

DABIQ 7

Islam politico: espressione utilizzata per indicareorganizzazioni o individui che mirano allaconquista del potere politico al fine di instaurareun governo e una società che rispettino iprecetti della sharī‘a.

Islam politico “moderato”: accetta il ricorso alla democrazia e la conquista del potere a

lungo termine (es. Fratelli musulmani)

Islam politico violento/jihadista: non accetta la democrazia e mira alla conquista immediata

attraverso la forza (es. Al Qaeda, Daesh)

“Mentre l'islam, oserei dire gli islam al plurale, sono un insieme di narrazioni, radicate nella storia dopo l'avvento del Profeta Maometto, che in alcuni casi include la politica come elemento endogeno alla religione e, in altri casi, la considera un elemento esogeno (l'islam sociale e il sufismo), l'islam politico cancella queste sfumature e differenze per imporre la propria visione totalitaria e la propria dottrina politico- religiosa oppressiva, inserendosi purtroppo in una continuità storica, che affonda le radici negli eventi immediatamente successivi alla morte del Profeta nel 632 d.C.” (Intervista a Mohamed Louizi, ex Fratello musulmano)

“Gli osservatori definiscono oggi moderato l’islamista cheinnanzi agli occidentali usa un linguaggio ragionevole e chenon sceglie apertamente l’azione violenta. Anche se lo stilecalmo e il rifiuto della violenza sono sinceri, dal momento cheil movimento è sempre legato alla sharia e alla sacralizzazionedella storia, la moderazione rimane provvisoria e indica unastrategia d’attesa, perché gli ingredienti della radicalizzazionenon sono scomparsi.”“*Gli islamisti] cesseranno di essere un movimento disovversione politica solo quando ammetteranno che il dirittopositivo moderno, diverso dalla shari‘a, è legittimo”.

(Mohammed Charfi, ex Ministro dell’Istruzione tunisino)

“E preparate contro di loro forze e cavalli

quanto potete, per terrorizzare il nemico di

Allah e vostro, e altri ancora, che voi non

conoscete ma Allah conosce, e qualsiasi cosa

avrete speso sulla via di Allah vi sarà ripagata

e non vi sarà fatto torto” (Corano VIII, 60)

(Motto dei Fratelli Musulmani/Dar al-Islam 6/Dabiq 14)

Tante lingue, un solo lessico, un solo sostrato culturale

DABIQ - DAR al-ISLAM – RUMIYAH - …inglese, francese, tedesco, turco, russo, indonesiano, pashtun, uiguro, …

PAROLE CHIAVE IN ARABO PER EVITARE

di intaccare la lingua sacra di tradurre/tradire concetti chiave

è il codice condiviso da tutti musulmani importanza della poesia nella “comunicazione” del Califfato

Un mondo diviso in due campi

“Il campo dell’islam e della fede, il campo delkufr (miscredenza) e dell’ipocrisia – il campo deimusulmani e dei mujahidin ovunque, il campodegli ebrei, dei crociati, dei loro alleati, e conloro il rimanente delle nazioni e delle religionidel kufr, tutti guidati dall’America e dalla Russia,e mobilitati dagli ebrei.”

(DABIQ 1)

Altre parole chiave…

umma: comunità islamica alla qualeappartengono non solo tutti i musulmani, matutta l’umanità che nasce musulmana e vieneallontanata dall’islam dal contesto sociale in cuivive.

DABIQ 1

L’ALTRO “INTERPRETATO”VERO ISLAM VS NEMICI DI ALLAH

KĀFIR (plurale KUFFĀR)/MISCREDENTE: colui che non crede allaprofezia di Maometto e all’autenticità della rivelazione coranica. Inorigine i Meccani che non si volevano convertire all’islamMUNĀFIQ (plurale MUNAFIQUN)/IPOCRITA: colui che si è convertitoall’islam senza convinzione e che quindi è disposto a tradire la causa. Inorigine i neo-convertiti all’islam per opportunismoMUSHRIK (plurale MUSHRIKŪN)/ASSOCIAZIONISTA/POLITEISTA: coluiche rifiuta il monoteismo islamico. In origine i politeisti meccani.YAHŪD/EBREI: la comunità religiosa più attaccata dalla tradizioneislamica poiché vicina fisicamente all’islam nascente. A Medina tretribù ebraiche.NASĀRA/CRISTIANI: inizialmente la comunità considerata piùaffidabile e vicina all’islam. Inseguito assimilati ai “politeisti”

DABIQ 8

DABIQ 14

SALĪBI/CROCIATO: termine usato dall’estremismo islamico perindicare l’Occidente non solo cristiano, ma ancheconquistatore. Il richiamo alla croce richiama anche al“politeismo” occidentale. Es. da Al Qaeda a Erdogan.MURTADD/APOSTATA: colui che dopo avere conosciutol’islam, lo abbandona. In generale, per l’apostata che dichiarapubblicamente la propria conversione è prevista la morte. Sibasa su un detto di Maometto (hadith), non su un versettocoranico.RĀFID (plurale RAWĀFID): letteralmente “colui che rifiuta”.Termine dispregiativo con cui il jihadismo sunnita indica glisciiti.

DABIQ 7

RUMIYAH 1

DAR AL-ISLAM 8

Nodi irrisolti…

IMĀM: colui che guida la preghiera. Non è unsacerdote, non è un giudice, tantomeno unPapa.

FATWA: responso giuridico dal valore universale,ma non coercitivo, emesso da un giudice (qadi)o un mufti. Oggi può essere emessa daun’autorità riconosciuta in un preciso contesto(es. DABIQ/Isis)

DABIQ 10

DABIQ 14

TAQIYYA: la dissimulazione in condizioni di pericolo.

“L’esegesi classica fa riferire questo versetto a quei primimusulmani che furono costretti con maltrattamenti eminacce a rinnegare (a parole) la fede, pur mantenendolaben viva nel cuore. La portata generale del versetto sitraduce in un’autorizzazione alla ‘tukya’ (ladissimulazione) data dalla legge islamica, quandopalesare la fede potrebbe essere gravemente lesivo dellavita, dell’incolumità personale o della libertà.”

(Commento a Corano XVI, 106, a cura di Hamza Roberto Piccardo)

TAZKIYA: atto di accettazione tra le fila di DAESH.Letteralmente “atto di purificazione”

Stessa radice di ZAKAT, pilastro dell’Islam,ovvero l’imposta sociale purificatrice