Il lavoro che fa vivere la montagna. Storie di uomini e imprese raccolte da Stefano Vietina

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37LA DIFESA DEL POPOLO26 FEBBRAIO 2012 libri �

� «Dobbiamo prendere atto che laCina è il paese in cui si produco-no almeno l’80 per cento degli

occhiali di tutto il mondo». È da que-sta constatazione di Ennio De Rigo – acapo dell’omonimo colosso che pro-duce marchi storici come Lozza, Stinge Police – che parte idealmente il viag-gio del padovano Stefano Vietina nel-l’economia del Cadore e del Comeli-co, racchiuso nel libro Storie di uominie imprese che fanno vivere la monta-gna (Arco, pp 238, euro 10,00).

Il boom dell’occhialeria, al di làdei comprensori turistici rinomati co-me il Cortinese, dal dopoguerra in poisembrava aver monopolizzato granparte delle risorse e delle energie vitalidel Bellunese. A partire dagli anni No-vanta la globalizzazioneha imposto di cambiareequilibri e prospettive; lacrisi però a volte può co-stituire un’opportunità:ecco quindi una genera-zione di imprenditoripuntare su settori nuovi,come ad esempio la tec-nologia avanzata e la ro-botica, oppure reinventa-re quelli tradizionali come l’alleva-mento, l’agricoltura e la lavorazionedel legno, puntando soprattutto sullaqualità e sull’internazionalizzazione. Epoi la riscoperta delle abilità antiche,come la produzione artigianale di ge-lato e di confetture di tarassaco, oppu-re i mestieri tradizionali come lo spaz-

zacamino, laguida alpina,l’apicoltore…

Il percorsodi Vietina,giornalista ecomunicatoredi esperienza,si sviluppa in45 storie ditanto lavoro edi qualche suc-cesso, raccolte

tra gente abitualmente restia a raccon-tarsi e pubblicate, a partire dalla finedel 2010, sul Corriere delle Alpi. Unlavoro con molti aspetti innovativi, ac-compagnato da un canale Youtube(Dolomiti channel) che attualmente

conta 243 video, tra inter-viste e reportage, e da unapagina Facebook che inpoco più di un anno ha su-perato i 28 mila fans.

Le storie raccolte ci di-cono che vivere e produrrein montagna si può, anchenel mondo globalizzato dioggi. Certo rimangono og-gettive difficoltà climati-

che e di collegamenti, spesso ancheaccompagnate da inguaribili campani-lismi. Ed è la difficoltà a “fare squa-dra” il vero ostacolo da superare, se-condo l’analisi di Gianpiero DallaZuanna, docente di demografia e distatistica all’università di Padova, chenella prefazione del libro scrive che

«l’incapacità di cooperare può portarealla morte economica» e aggiunge:«Oggi buona parte dei giovani dellaval Comelico lavora fuori della valle,sulle tracce dei nonni migranti. Il librodi Vietina indica qualche sentiero perinvertire questa tendenza. Ma la stradaè lunga, e per essere percorsa con suc-cesso ha bisogno di un deciso cambiodi mentalità».

Il libro può essere acquistato onli-ne sui siti www.stefanovietina.it ewww.arcosrl.info, dove ci sono anchegli elenchi delle librerie in cui il volu-me è disponibile.

�Daniele Mont d’Arpizio

� La edizioni Business shoes ha pubblicato di recente l’ulti-mo lavoro del giornalista e scrittore Diego Mazzetto Cinquan-

t’anni di presidenza Acrib: una storia di uomini.L’opera è bilingue (italiano e inglese) ed è pertanto destinata a

superare i confini nazionali; la seconda peculiarità è che, per laprima volta, viene approfondita una delle eccellenze del territoriobrentano attraverso il racconto diretto dei suoi protagonisti. Maz-zetto infatti, com’è nel suo stile, narra la storia del settore calzatu-riero della Riviera del Brenta, dalla sua nascita alle problematiche

connesse, dalle idee ai valori aggiuntiche hanno fatto della scarpa della Ri-viera un nome e un marchio noto in tut-to il mondo, capace di distinguersi perla sua autenticità e unicità artigianale.

Un’impresa di valore, quella di Maz-zetto che è anche redattore del bime-strale Business shoes, perché ancorauna volta ha deciso di parlare di unarealtà e di una fetta di storia locale par-tendo dai ricordi e dalle testimonianzedi uomini che hanno creato l’imprendi-toria della Riviera del Brenta e che, condedizione, lavoro e fantasia, hannocreato occupazione ed eccellenza ma-

de in Italy. Così, Mazzetto tratteggia la figura degli uomini che sisono succeduti alla presidenza dell’Acrib (Associazione calzaturi-fici Riviera del Brenta) e, attraverso l’emozione delle immagini,racconta episodi di vita pubblica e privata dei pionieri della calza-tura fino ai giorni nostri.

Questo libro è, dunque, capace di mettere in luce un territorioe alcuni degli aspetti che lo rendono unico, laddove la solidarietàrimane un obiettivo tuttora di rilievo. Infatti, parte del ricavato del-le vendite sarà devoluto all’associazione Team for children onlusche sostiene il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedaledi Padova. Il prossimo lavoro editoriale di Diego Mazzetto sarà il li-bro Storia di Campodarsego, per la casa editrice Biblioteca del-l’immagine di Pordenone, in uscita a breve.

�Perla Marafin

ACRIB Diego Mazzetto ne racconta la nascita e lo sviluppo

Cinquant’anni di calzaturedi lusso in Riviera del Brenta

CADORE E COMELICO Storie di uomini e imprese raccolte da Stefano Vietina

Il lavoro che fa vivere la montagna

L’occhialeria sembravaaver monopolizzato

il Bellunese.A partire dagli anni

Novantala globalizzazione

ha imposto di cambiareequilibri e prospettive