Post on 03-May-2015
Il
Il Corano, nonostante proclami la sostanziale uguaglianza religiosa fra uomo e donna di fronte a Dio, codifica la predominanza dell’uomo sulla donna.Tuttavia concede alla donna alcuni diritti prima inesistenti in Arabia:• Diritto alla vita (Cor. 16, 58-59)• Diritto ad un contratto matrimoniale• Diritto alla proprietà e all’eredità (sebbene dimezzata rispetto all’uomo)• Diritto ad un donativo nuziale da conservare anche in caso di ripudio da parte del marito.• Diritto all’istruzione. Una legislazione rivoluzionaria per l’epoca e il contesto (penisola arabica nel VII secolo).
Corano, sura 33, 59
• “O Profeta! Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli; questo sarà più atto a distinguerle dalle altre e a che non vengano offese”.
• Il velo (hijab) si inserisce nell’asse puro/impuro e pubblico/privato, storicizzabile e contestuale: la stratificazione ineguale dei generi si è trasformata in norma coranica, in precetto divino.
Questione di genere?• Il controllo della sfera riproduttiva ha dato vita nelle
diverse culture (compresa la nostra) a scenari mitici e rituali incentrati sull’ambiguità del corpo femminile e sulla conseguente necessità di stigmatizzare in esso l’apporto domesticante della cultura. Ciò ha investito la sfera simbolica, con stereotipi culturali, pregiudizi, metafore eloquenti …
• Strategie di potere e controllo di una sessualità temuta, dunque pericolosa (“modificazioni” genitali, violenze sessuali …).
• Emergono, in vari contesti culturali, tre tipi di esclusione: del genere, del corpo e dell’altro.
Il femminismo islamico
• “Il regime dell’Egitto libero, [e che] aspira a maggior libertà ancora, nel secolo dell’indipendenza dei popoli, all’epoca del femminismo ovunque trionfante anche nei paesi prima ostili a questa emancipazione!”
(Ceza Nabaraoui , in L’Egyptienne, 1927)
• All’inizio degli anni ‘20, il termine femminismo si diffonde in Egitto, in francese e in arabo (nisa’iyya) . Nasce in Occidente (in Francia), ma non è un fenomeno solo occidentale.
• Il femminismo «islamico» si sviluppa negli anni ’90 in varie parti del mondo musulmano: progetto identitario o di rilettura del Corano, comunque universale, che supera le dicotomie laico/religioso e orientale/occidentale.
Quale emancipazione? La libertà è un concetto relativo
• La Francia, con la comunità musulmana più popolosa d'Europa, è stato il primo Paese europeo a vietare l’uso del burqa e del niqab nei luoghi pubblici (2011), dopo aver vietato il più semplice “velo” nelle scuole (legge sull’ostentazione dei simboli religiosi, 2005).
• Secondo le stime ufficiali, sono circa 2mila le donne che in Francia indossano il velo islamico, su una popolazione musulmana totale stimata tra i 4 e i sei milioni.
• È possibile vietare ciò che si suppone imposto?
• Come leggere la contestazione (femminista) del potere (maschile/ista) che interpreta i testi sacri e la loro applicazione?
• Basta una lettura femminile per generare cambiamento?
Femen: esportare femminismo e battaglie sociali?
Cosa si guarda
Rappresentazioni culturali e politiche del linguaggio
Contro-rappresentazioni
Dj al Cairo
(S)velarsi
Manifestazione, Cairo University 2013
Alexandria University, 2013
Cairo Graffiti
Brigades Mona Lisa, collettivo di giovani artisti del Cairo