Post on 24-Feb-2019
MONFALCONE, TEATRO COMUNALEVENERDÌ 19 MAGGIO 2017, ORE 17.30
ENTE REGIONALE TEATRALEDELFRIULIVENEZIAGIULIA- teatroescuola
Comune di Monfalcone
in collaborazione con
Istituto Comprensivo “Ezio Giacich”
Scuola Primaria “Duca d’Aosta”
presentano
i bambini e le bambine del progetto
MAT+S 2017Musica Arte Teatro e Scienza
in
Il filo del raccontoViaggio antropologico intorno e accanto a noi
a cura di Luisa Vermiglio
"La relazione è un modo di prendersi cura di qualcun altro
e ha sempre a che fare con la creazione della comunità.
Per creare una comunità è necessario dunque allenarsi alla relazione"
Antonio Catalano
Se lo scorso anno siamo stati esploratori di macro e microcosmo alla
scoperta degli intrecci e delle combinazioni che regolano la materia
dell'Universo, quest'anno noi bambini ed adulti del MAT+S siamo
rimasti sul pianeta Terra e abbiamo fermato l'attenzione sull'uomo,
sull’essere umano (Anthropos, come dicevano i greci).
La nostra ricerca si è concentrata non sulla materia concreta di cui è
fatto l’uomo, ma su cosa accade intorno e accanto a lui: quali le cose
comuni, quali le cose diverse, e qui, tra noi, quali le abitudini, gli spazi,
il ritmo, l'ascolto, il gioco. Quali gli sguardi.
Un viaggio antropologico, il nostro, che ci ha permesso di allargare
lo sguardo e scoprire alcune esperienze culturali di tutto il genere
umano e di rapportarle alla nostra esperienza reale e viva, qui ed ora.
Ed è proprio l'Antropologia la scienza che si occupa di questo sapere
frutto di incontri tra umanità, storie, memorie e identità diverse
ed è strumento indispensabile per comprendere il mondo di oggi:
dietro le immagini, le parole e le azioni che usiamo quotidianamente,
si muovono infatti significati che sono il prodotto di storie antiche
ed antichissime di incontri, intrecci, selezioni e fusioni.
Se ci riflettiamo su, capiremo meglio e più profondamente ciò che ci sta
attorno. E il gioco teatrale è ancora oggi il luogo antropologico
per eccellenza, dove l'INCONTRO tra esseri umani può trovare il tempo,
i modi e i respiri per accogliere una storia condivisa.
Che poi è proprio come la storia di un bambino che scopre il mondo.
Luisa Vermiglio
Il filo del raccontoViaggio antropologico intorno e accanto a noi
L’INIZIO DELLA STORIAdi e con i bambini e le bambine della classe I D
La storia dell'uomo è molto, molto lunga; inizia in un tempo
lontanissimo, quando eravamo...scimmie. Forse ancora prima,
quando la vita lentamente si è formata dall'acqua.
Possiamo raccontare la storia dell’uomo come fosse quella
di un bambino che nasce, poi piano piano, per piccole tappe,
fa i suoi primi passi e lascia un segno nel mondo.
Ed inizia ad essere una persona. L'inizio della storia.
PAR-LA-REdi e con i bambini e le bambine della classe II C
Saper "par-la-re" significa comunicare anche ciò che non si vede
ed è una grande conquista nata da un gioco di relazioni, di suoni,
di attenzioni, che ogni bambino crescendo esperimenta.
Da qui la creazione di alfabeti, scritti per fissare i suoni delle lingue
del mondo. Forme diverse con lo stesso obiettivo: comunicare,
creare, raccontare.
IL GIOCO E LA FESTAdi e con i bambini e le bambine della classe III C
E scopriamo che gli antropologi si occupano di studiare come si gioca.
Il gioco è il più bel momento collettivo che ci sia!
Ed è ancora più bello scoprire che dietro parole come "abitudine"
e "tradizione" ci sono riflessioni importanti ma anche divertenti;
perché l'uomo ha l'abitudine di FESTEGGIARE:
per ricordare i momenti importanti, per pregare, per stare insieme.
Quante feste diverse ci sono! Ogni comunità ha la sua...
e se si creasse una festa nuova che potessero festeggiare tutti?
PRENDI IL TUO NOMEdi e con i bambini e le bambine della classe IV A
Fin da quando nasciamo, il NOME è con noi. Lo scelgono per noi
le nostre famiglie e ci accompagna per tutta la vita. Diventa nostro.
Ci fa conoscere e riconoscere. Poi magari arriva anche un soprannome,
che è ancora più forte, più nostro. Il nome è un suono strano che di
solito non pronunciamo, ma se proviamo a scoprirne il significato,
è come una danza, che diventa poesia.
IL CORPO COPERTOdi e con i bambini e le bambine della classe IV C
L'antropologia ci dice che l'uomo da sempre trasforma il suo corpo:
lo decora, lo veste, lo protegge... Vestirsi, svestirsi è un abitudine per noi
quotidiana. Ma anche oggi ci sono comunità che non coprono il corpo
con i vestiti ma lo disegnano, lo colorano, lo incidono, lo scrivono e lo
modellano per antiche usanze e tradizioni tramandate da tempi lontani.
È un altro modo di "coprire" il corpo. E i nostri tatuaggi?
ANDANDO A SCUOLAdi e con i bambini e le bambine della classe IV D
Andare a scuola tutti i giorni, alle volte a noi sembra noioso
ed una fatica inutile. L’antropologia attraverso il cinema però ci racconta
che in altri luoghi, ci sono bambini che fanno ben altre fatiche pur di
arrivare alla loro scuola, magari percorrendo chilometri e chilometri
a piedi, in tutte le stagioni e con tutte le intemperie.
Vuol dire che per loro è davvero importante!
Ma quindi come ritrovare nella nostra scuola la sensazione
di stare bene e l’entusiasmo della fatica? E soprattutto:
come fare affinché sia più facile per tutti andare a scuola?
LA RICETTA UNIVERSALEdi e con i bambini e le bambine della classe V C
È interessante scoprire le diversità e le similitudini tra le diverse popola-
zioni attraverso il cibo. Quante infinite differenze! Quanti sapori in co-
mune! Il cibo da sempre però viaggia insieme agli uomini, incontra altre
abitudini e si trasforma, si amalgama e diventa qualcosa di nuovo. Pen-
sare al cibo come a qualcosa di vivo, in continua naturale evoluzione, ci
può insegnare molte cose, come ad esempio si possano unire diversi
ingredienti per una ricetta unica. Una ricetta universale.
QUALCOSA DI PIÙdi e con i bambini e le bambine della classe V D
Un prerogativa dell'uomo è quella di sognare e di saper immaginare
qualcosa oltre al mondo materiale. Ogni comunità, nelle diverse parti
del mondo, ha un suo modo di immaginare e pensare questo qualcosa
che “trascende”, oltrepassa, va oltre ai limiti della realtà che si tocca e
che si vede; e lo chiama con nomi diversi. Ma perché l'uomo in tutti i
tempi e in tutti i luoghi sente la necessità di pensare a qualcosa che non
si vede? E come lo immagina? E cosa c'è nell'aldilà?
www.ertfvg.it
www.blogteatroescuola.it
Musica Arte Teatro e Scienza
è un progetto dell’ERT FVG - teatroescuola
realizzato in collaborazione e con il sostegno del Comune di Monfalcone
e la collaborazione dell’Istituto Comprensivo “E. Giacich”
ideato e condotto da Luisa Vermiglio
EDIZIONE 2017
Il filo del racconto
Viaggio antropologico intorno e accanto a noi
con la collaborazione di Andrea Rizzo
con il contributo formativo e creativo diRoberta Altin, docente di Antropologia culturale dell’Università di TriesteElisa Ulian, cantante e ricercatrice vocaleAndrea Antoni, writer/grafico
con la partecipazione dell’allievo Lorenzo Galessi nell’ambito del progettodi Alternanza Scuola Lavoro con l’I.S.I.S. Dante Alighieri di Gorizia
con il contributo delle insegnanti della Scuola Primaria “Duca D’Aosta”Giulietta Montagni, Serena Iannone, Antonella Galessi, Cinzia Zin,Sabrina Bettini, Mariangela Di Michele, Gabriella Midena, Stefania Contini,Livia Antonini, Luigina Pussini, Martina Mazzarella, Maria Rosa Febraro,Beatrice Miniussi, Antonella Giannetto, Cinzia Di Palma,Alessandra Ippolito, Sabrina Verbicaro
e la gentile disponibilità di tutto il personale scolastico
organizzazione ed allestimento tecnico ERT FVG - teatroescuola
elaborazione delle immagini create dai bambini a cura di Andrea Antoni
Immagine di copertina: dettaglio da La Cappella dei meravigliatidi Antonio Catalano