Il breve periodo di convivenza fra Incontri di civiltà … · stato un periodo di coesistenza, nel...

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Il breve periodo di convivenza fra Cristiani e Musulmani in Terrasanta Incontri di civiltà

Gli urti violenti fra le civiltà so-no tragici e spesso sono deifallimenti

Nella storia i contatti violentifra le civiltà diverse sono

stati spesso la regola. Anche se so-no stati sempre sanguinosi e tragi-ci, essi a lungo termine si sono ri-velati per lo più inutili. I fallimentisono stati molto più frequenti deisuccessi. Esempi recenti di urti vio-lenti fra le civiltà che si sono con-clusi con dei fallimenti sono statele conquiste coloniali europee; unesempio antico sono state le Cro-ciate (vedi L’ora di storia, 1°vol.,pagg.168-169). I musulmani, vintiin un primo momento, hanno ce-duto momentaneamente ai piùforti cristiani, ma la loro sottomis-sione è stata di breve durata: nellaPalestina e nel Medio Oriente c’èstato un periodo di coesistenza,nel quale le due civiltà e le dueculture, quella cristiana e quellamusulmana, obbligate a convivere,hanno anche imparato a cono-scersi meglio e ad accettare la lorodiversità, ma l’intesa non è maistata profonda.

Una tolleranza sgradita ai cro-ciati e ai pellegrini cristianiLa Gerusalemme riconquistata egli stati cristiani d’Oriente, fino ache esistettero, non furono mai al-tro che delle isole cristiane in mez-zo a un vasto territorio musulma-no. Fu perciò indispensabile, per icristiani che si erano stabiliti inOriente, mantenere relazioni dibuon vicinato con gli stati turco-arabi dell’entroterra, convivere con

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7423DER Paolucci, Signorini, L’ora di storia e-piuma - © 2005 Zanichelli editore, Bologna

i contadini e con i mercanti mu-sulmani. Così i coloni si dovetteroadattare ai modi di vivere orientali.

Ma il loro comportamento in-dulgente e benevolo nei confrontidelle idee, dei costumi, perfinodella fede maomettana, suscitavalo scandalo e lo sdegno dei cristia-ni che dall’Europa venivano in pel-legrinaggio ai Luoghi Santi e deiguerrieri crociati, che giungevanoin Oriente per combattere e an-nientare gli «infedeli».

Nell’autobiografia dell’emiro si-riano Usama, un dotto e nobilemusulmano che anche dopo laconquista di Gerusalemme man-tenne rapporti amichevoli con i cri-stiani che si erano stabiliti in Terra-santa (Usama li chiama «i Fran-chi»), racconta molti episodi di vitaquotidiana che documentano ledifficoltà incontrate dalla conviven-za, non soltanto dei cristiani con imusulmani, ma anche degli stessicristiani fra loro. Ne riportiamo al-cuni.

1° EPISODIO

I cristiani che da tempo vivonoin Terrasanta rispettano e ap-prezzano le prescrizioni ali-mentari dei loro ospiti musul-mani«Ci sono dei Franchi alcuni che,stabilitisi nel paese, hanno preso avivere familiarmente coi musulma-ni, e questi sono migliori di quelliche sono ancor freschi dei loroluoghi d’origine. A questo proposi-to, mandai una volta un amico peruna faccenda ad Antiochia, il cuicapo era Todros ibn-as-Safi [Teo-doro Sofiano, il funzionario greco

che era a capo della municipalitàdi Antiochia], mio amico, che ave-va laggiù autorità. Questi disse ungiorno all’amico mio: “Mi ha invita-to un mio amico Franco; tu vienicon me, per vedere il loro costu-me”. Andai con lui, raccontava l’a-mico, e venimmo alla casa di uncavaliere di quelli antichi, venuticon la prima spedizione dei Fran-chi. Costui fece imbandire una bel-la tavola, con cibi quanto mai puli-ti e appetitosi. Visto che mi aste-nevo dal mangiare [il musulmanosi astiene dal mangiare, perché te-me che alla mensa del cristiano simangi carne di maiale, considera-ta cibo impuro dai musulmani],disse: “Mangia pure di buon ani-mo, perché io non mangio del ci-bo dei Franchi, ma ho delle cuo-che egiziane e mangio solo diquello che mi cucinano loro: carnedi maiale in casa mia non ne en-tra!”. Mangiai, pur stando in guar-dia [l’ospite musulmano mangiaalla tavola del cristiano, ma restaun po’ diffidente]».

2° EPISODIO

Un cavaliere cristiano salvaUsama dall’accusa infondatadi una donna «Passavo più tardi dal mercato,quando una donna franca mi ag-gredì, pronunciando nella loro bar-bara lingua parole per me incom-prensibili. Si raccolse intorno a noiuna folla di Franchi, e io mi ritennispacciato: quand’ecco venire in-nanzi quel cavaliere [il cavalierecristiano, alla cui tavola aveva pocoprima mangiato], che vistomi siavvicinò e disse a quella donna:

Incontri di civiltà

“Che ci hai con questo musulma-no?”. “Questo – lei rispose – haucciso mio fratello Urso”. Ed egli legridò: “Quest’uomo è un borghe-se, cioè un mercante, che non fala guerra!”. Gridò poi alla genteadunatasi, e quelli si dispersero, emi prese per mano: così l’avermangiato alla sua tavola ebbe pereffetto di salvarmi la vita».

3° EPISODIO

Un cristiano fanatico cerca diimpedire ad Usama di pregarecol viso rivolto alla Mecca«Un aspetto della intolleranza deiFranchi – Dio li confonda!- è que-sto. Quando visitai Gerusalemmeio solevo entrare nella moschea al-Aqsa, al cui fianco c’è un piccolooratorio, di cui i Franchi avevanofatto una chiesa. Quando, dunque,entravo nella moschea al-Aqsa,dove erano insediati i miei amiciTemplari, essi mi mettevano a dis-posizione quel piccolo oratorio,per compiervi le mie preghiere. Ungiorno entrai e stavo per comincia-re le preghiere, quando un Francomi si precipitò addosso, mi afferròe mi volse il viso verso Oriente, di-cendo: “Così si prega!” [nel Me-dioevo tra i cristiani d’Europa lapratica di pregare con il viso rivoltoad Oriente era diffusa e considera-ta quasi una prescrizione religiosa].Subito intervennero alcuni Templa-ri, che lo presero e lo allontanaro-no da me, mentre io tornavo acompiere la preghiera. Ma colui,colto un momento che non bada-vano, mi si ributtò addosso, rivol-gendomi la faccia ad Oriente, e ri-petendo: “Così si prega!”. E di nuo-

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7423DER Paolucci, Signorini, L’ora di storia e-piuma - © 2005 Zanichelli editore, Bologna

vo i cavalieri Templari intervenne-ro, lo allontanarono e si scusaronocon me dicendo: “È un forestiero,arrivato in questi giorni dal paesedei Franchi, e non ha mai vistonessuno pregare, se non col visorivolto ad Oriente”. “Ho pregatoabbastanza”, risposi; ed uscii dallamoschea, stupefatto per quel de-monio che tanto si era alterato eagitato al veder pregare in direzio-ne della Mecca [il Corano prescri-ve che i musulmani preghino te-nendo il viso rivolto in direzionedella Mecca]».

Glossario

Cavalieri Templari. Ordine mili-tare e religioso fondato a Gerusa-lemme dopo la prima Crociata. Icavalieri Templari facevano votodi difendere il Santo Sepolcro diCristo (il Tempio) e di protegg-gere i cristiani che giungevano inpellegrinaggio a Gerusalemme.

� La moschea al-Aqsa aGerusalemme