Il barocco a Matera

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IL BAROCCO A MATERA

Classe 2° L- Nicola Festa Succursale plesso P.zza degli Olmi

ALLA SCOPERTA DEL BAROCCO

La nostra ricerca ha avuto inizio da Piazza Vittorio Veneto dove si trova la chiesa di San Domenico.

CHIESA DI SAN DOMENICO

La Chiesa di San Domenico fu costruita nel ‘300 e ristrutturata nel ‘700. La facciata esterna è a salienti ed è costituita da un rosone.

ALTARI DELLA CHIESA DI SAN DOMENICO

Gli altari, come nella Chiesa di San Francesco D’Assisi, sono 9 e furono costruiti tutti in finto marmo.

CUPOLA DELL’ALTARE DELLA CHIESA DI SAN DOMENICO

Su un altare c’è una cupola che dà l’idea della prospettiva.

STUCCHI DELLA CHIESA DI SAN DOMENICO

Ci siamo diretti, quindi, a San Francesco d’Assisi.

CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI

La Chiesa di San Francesco D’Assisi fu costruita tra il 1200 e il 1300.

Sotto il pavimento della Chiesa attuale, si trovano i resti di un’altra Chiesa, costruita nel 1093, dedicata a San Pietro.

ALTARE ED ORGANO DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI

Gli altari della Chiesa di San Francesco D’Assisi sono 9. Alcuni furono costruiti in marmo, altri in pietra locale, finto marmo perché il vero marmo era molto costoso.

Negli altari di questa Chiesa ci sono tombe di persone importanti, dipinti barocchi e stucchi.

STUCCHI DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI

Gli stucchi barocchi in questa Chiesa sono elaborati.

L’autore che li ha realizzati è il milanese Casino.

Ed infine la Chiesa del Purgatorio .

CHIESA DEL PURGATORIO

La Chiesa del Purgatorio fu costruita nel ‘700 ed è stata ristrutturata nel 2007.

Purtroppo la ristrutturazione non è andata a buon fine poiché le pareti interne sono state ridipinte con un colore verde non corrispondente all’originale.

TESCHI DELLA CHIESA DEL PURGATORIO

I teschi della Chiesa rappresentano le anime del Purgatorio e sono presenti sia all’interno che all’esterno.

ORGANO DELLA CHIESA DEL PURGATORIO

L’organo è situato sul portale della Chiesa.

ALTARE DELLA CHIESA DEL PURGATORIO

Gli altari questa volta sono 3 e, come al solito, alcuni sono in finto marmo altri in vero marmo.

PALAZZO LANFRANCHI

Presso Palazzo Lanfranchi abbiamo scoperto le tele barocche della collezione D’Errico

PALAZZO LANFRANCHI

Il Palazzo Lanfranchi, inizialmente, è stata una scuola per sacerdoti, in seguito una Chiesa e da due anni fa Museo Nazionale.

PALAZZO LANFRANCHI

Palazzo Lanfranchi è suddiviso in tre sezioni: la seconda costituisce la Collezione D’Errico e la terza i dipinti dell’esperienza vissuta ad Aliano da Carlo Levi.

CAMILLO D’ERRICO

Camillo D’Errico nasce nel 1821 a Palazzo San Gervasio, studia a Napoli, si laurea in Giurisprudenza e nel 1861, anno dell’unità d’Italia, diventa Sindaco del suo paese natale.

In seguito inizia la sua collezione di 300 quadri e muore nel 1897.

COLLEZIONE D’ERRICO

La Collezione D’Errico è costituita da circa 300 quadri, tutti in stile Barocco e Tardo Barocco.

Questi quadri furono comprati da Camillo D’Errico tramite Vincenzo Scognamiglio e Raffaello Barghieri, i quali sceglievano i quadri in base alla qualità e li portavano a Palazzo S. Gervasio presso il Palazzo D’Errico.

COLLEZIONE D’ERRICO

A nessuno, purtroppo, interessava il Barocco nell’800, ma nel 1920 Roberto Longhi apprezza l’arte Barocca e le sue qualità. Nel 1939 lo Stato, attraverso una legge, decise di trasferire la Collezione D’Errico a Matera per dare a questa collezione più importanza, anche se i cittadini di Palazzo S. Gervasio si erano affezionati alla Collezione. Inoltre D’Errico, prima di morire, lasciò un testamento sul quale scrisse che la Collezione non si doveva muovere da Palazzo S. Gervasio.

COLLEZIONE D’ERRICO

I materani, a questo punto, decisero di rubare la Collezione. I cittadini di Matera riuscirono nell’impresa ed ora la Collezione D’Errico si trova a Palazzo Lanfranchi, anche se due anni fa Palazzo S. Gervasio ha vinto la causa.

PITTURA E MUSICA

I pittori del settecento dipingevano nelle loro opere anche scene che venivano prese dai melodrammi dei musicisti di quello stesso periodo storico culturale.

Fra questi musicisti vi è Egidio Romualdo Duni.

EGIDIO ROMUALDO DUNI

Egidio Romualdo Duni si è distinto nella storia della musica settecentesca come uno dei fondatori dell’opera comica in Francia.

Musicò delle opere di Carlo Goldoni, prima di Niccolò Piccinni, musicista suo coevo e anche conterraneo, che fu chiamato a Parigi dopo di lui col chiaro obbiettivo di continuarne l’opera.

EGIDIO ROMUALDO DUNIScrisse musiche di genere

strumentale e vocale anche se, le sue opere più belle le possiamo trovare in quest’ultimo genere.

Le sue composizioni erano allegre, gioviali e vivaci ma, all’occorrenza, sapevano trasmettere al pubblico sentimenti di dolcezza, di tranquillità, di tristezza che rispecchiavano il suo temperamento e il suo carattere.

Vi ringraziamo per la vostra attenzione