24 I SPECIALEMUZZA

IL CONCORSO Domenica il verdetto

Tutti “matti”per le zucche,arriva il giornodella verità

La febbre sale nel mese di apri-le, quando parte la lunga cavalcataverso la festa di fine ottobre. E gliappassionati iniziano a cimentarsinella coltivazione di zucche for-mato extralarge. Gli ingredienti so-no sempre gli stessi: tanta passio-ne, cura costante alle piantine, pri-ma nei vasi poi nel terreno, e unpizzico di buona sorte, per provaread accaparrarsi il titolo. La zucca-mania spopola tra gli agricoltori ei visitatori - chi viene a curiosaree a farsi un selfie accanto a maxiortaggi - e quella che era nata dalnulla, la festa nella festa, dedicataalle cucurbitacee nel contesto del-la sagra, diventa sempre più unappuntamento di punta, conosciu-to nel Lodigiano e oltre.

«Mi davano del matto quandol’ho proposto e invece oggi mi dico-no che è la sagra più bella del Lodi-giano - esordisce Desiderio Bosio,un nome che profuma di sogni, daanni al timone della Pro loco -: nonsono certo io a dover giudicare, masiamo contanti di quello che siamoriusciti a realizzare dal nulla». Inprincipio, appunto, c’era solo

un’idea, cullata in qualche gita sullago d’Iseo e in quel di Sale Marasi-no, comune apripista che ogni an-no ospita in concorso zucche didimensioni davvero extralarge.«Nell’ultima competizione si è ag-giudicato il titolo un esemplare da913 chilogrammi - racconta ammi-rato Bosio - e anche quest’anno dallago d’Iseo arriveranno alla Muzzadi Cornegliano due zucche fuoriconcorso e in mostra, che supera-no i tre quintali». In competizioneci saranno una decina di cucurbi-tacee, in arrivo da Livraga, Castel-nuovo, Brembio, Caselle Lurani, eanche Cornegliano Laudense saràrappresentata nel concorso.

«Gli agricoltori utilizzano i semispeciali in arrivo da Sale Marasino,che vengono inizialmente piantatiin vasi ad aprile e poi trasferiti nelterreno a metà maggio - spiega an-cora Bosio -: le piante vanno segui-te, curate con attenzione, perchénascono tanti fiori e bisogna indi-viduare la zucca che ha le poten-zialità per crescere fino a dimen-sioni importanti e portarla avanti».

Ormai per tanti agricoltori è di-

ventata una sfida a fare sempremeglio ed è nata una vera e propriacompetizione tra gli appassionati.«Il massimo peso che siamo riusci-ti a raggiungere nel Lodigiano èquello di 150 chilogrammi, vedia-mo per l’edizione 2018 quale risul-tato ci sarà presentato - chiude Bo-sio speranzoso -: oltre agli agricol-tori, la sfida appassiona anche ivisitatori, che arrivano a frotte datutto il Lodigiano e oltre, per vede-re da vicino le zucche e magariscattarsi anche una fotografia». n

Nel 2017 il titolo è andato alla famiglia Rossi di Livragacon un esemplare di 175 chili

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