Post on 15-Feb-2017
GiveMeAChance Editoria Online
I capelli raccontano
Simona Sbergio
www.givemeachance.it
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Tutti i diritti riservati. La riproduzione parziale o totale del presente libro è soggetta all’autorizzazione scritta da parte dell’editore. La presente pubblicazione contiene le opinioni dell’autore e ha lo scopo di fornire informazioni che, benché curate con scrupolosa attenzione, non possono comportare specifiche responsabilità in capo all’autore e all’editore per eventuali inesattezze. GiveMeAChance s.r.l. – Editoria Online Viale Regina Margherita, 41 – Milano 1° edizione Luglio 2012 Illustrazioni: Vox © (copyright) Foto: Ilaria Rosato © (copyright)
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Dedicato ai parrucchieri e a chi si affida a loro.
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Indice
INTRODUZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
LA MIA STORIA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
GLI OLI ESSENZIALI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
CONSIGLI UTILI A CASA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
RINGRAZIAMENTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
CITAZIONI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
EPILOGO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
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“Farò la parrucchiera, lavorerò dietro le quinte per preparare
gli artisti e aprirò un mio negozio” È questo che rispondevo a sei
anni, alla domanda cosa farai da grande. È incredibile, ma se
ripenso alla mia vita è andato tutto esattamente cosi. Fino alla
terza media disegnavo pile di album con visi e tagli di capelli, non
riuscivo a fare altro. Ricci, lisci, corti, lunghi, raccolti...appena
terminate le scuole dell’obbligo, mi iscrissi ad una scuola
professionale per parrucchieri.
Dopo due anni, al termine, decisi di fare a piedi da piazza Duomo
fino a casa (zona Lorenteggio) entrando nei negozi di
acconciature femminili, offrendomi come apprendista e lasciando
il mio recapito telefonico, il giorno dopo stetti a casa per vedere
cosa succedeva. Tra le varie offerte, optai per una ragazza che mi
trasmetteva passione per questo mestiere. Rimasi con lei cinque
anni. La mia voglia di imparare era così tanta che decisi di
rinunciare alla pausa pranzo per allenarmi sulla testina nel retro
del negozio. Lei è stata davvero una brava insegnante, della
vecchia scuola, ero diventata una brava parrucchiera! Ma ad un
certo punto capii che il nostro tempo insieme era finito, volevo di
più. Sognavo la televisione, volevo lavorare per qualcuno che mi
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avrebbe portato dietro le quinte. Feci la stessa cosa, raccolsi i
numeri telefonici dei saloni che apparivano nei titoli di coda alla
fine dei programmi, chiesi di poter fare dei colloqui e il giorno
seguente rimasi in casa ad attendere…mi chiamarono in due!
Erano i saloni più trendy e in voga di quegli anni, era dura
scegliere, ma dovetti farlo e con il senno di poi, non potrei essere
più felice di quella decisione. Ero una spugna. La fortuna di vivere
quel momento, negli anni ottanta, mi ha permesso di conoscere
ogni tipo di colorazione. Dal decolorato al fucsia, giocando con
tutti i pigmenti per valorizzare i disegni fatti sulla testa con la
macchinetta. Tutti i giorni ero nei camerini televisivi, non mi
stancavo mai, finivo alle due di notte per ricominciare il mattino
alle sette. Alcune serate le passavamo sulle pedane delle
discoteche sbizzarrendoci nelle acconciature più creative. Ero
felicissima! Ad un certo punto, però, ho sentito che, anche lì, il
mio tempo era finito e cosi mi buttai e aprii il mio negozio.
Avevo ventitré anni, non era facile, poi col tempo capii che la vera
formula dovevo trovarla dentro di me. Avevo un po’ di quella
ragazza che mi aveva insegnato a tenere in tutte e due le mani la
spazzola, un po’ di quel ragazzo da cui avevo appreso che tutto
era possibile, se ci credevo, che la mia passione, il mio istinto, i
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miei valori, le mie conoscenze e capacità creavano la mia
essenza. Funzionava.
La gente iniziava a fidarsi, ebbi bisogno di più personale, ripresi
contatti con produzioni televisive e fotografi, ristrutturai il salone,
eravamo cosi pieni di lavoro che decisi di restare aperta di lunedì
e una sera alla settimana fino a tardi. Il negozio compiva dieci
anni ed io mi sentivo vecchia, tutto già visto e fatto! Anche gli anni
novanta se ne erano andati e stava iniziando una nuova era.
L’onda del nuovo millennio iniziava a farsi sentire. Biologico,
naturale, ecologico, ayurvedico, yogico, sentivo il bisogno di
saperne di più.
Non capivo come si sarebbe evoluto il mio lavoro e come non
rischiare di male interpretare l’onda. Cosi iniziai a leggere, che è
sempre stato il mio hobby preferito. Naturale, vuol dire avere a
che fare con le piante e le erbe. Le studiavo. E così ho scoperto
che gli olii essenziali e gli estratti vegetali sono dei potentissimi
curativi, ma curare cosa? Mi iscrissi ad un corso di tricologia (la
dermatologia della cute della testa), si aprì la mia mente, come
d’incanto.
Compresi che era un tassello importantissimo, iniziai a vedere
finalmente la testa e i capelli insieme.
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