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Terracina repubblicana e imperiale
Uscita didattica Classe 1 D
Giovedì 10 dicembre 2015
Docenti
Cristiana Colletti, M.Silvia Formicuccia, Maria Tufano
In questa uscita sul territorio, gli alunni In questa uscita sul territorio, gli alunni hanno fatto da guida, ciascuno al resto hanno fatto da guida, ciascuno al resto
della classe, illustrando i vari della classe, illustrando i vari monumenti e resti che Terracina Alta monumenti e resti che Terracina Alta
custodisce.custodisce.Hanno documentato con foto il Hanno documentato con foto il
percorso partendo da percorso partendo da Via dei Sanniti per arrivare al Foro Via dei Sanniti per arrivare al Foro
Emiliano, l’ attuale piazza Municipio.Emiliano, l’ attuale piazza Municipio.
Tappe del percorso Via dei Sanniti
La più antica casa di Terracina
Corso Anita Garibaldi Porta Maggio, Il Capitolium, Il tempio maggiore le Favisse,
Piazza MunicipioIl tratto dell’Appia, Palazzo Venditti, Torre frumentaria,
Teatro, Lastricato del Foro Emiliano, Appia lato Est e Arco di Galba.
L’ espansione territoriale di Roma nella zona circostante
all’ inizio dell’ età repubblicana (501 a. C. al 31 a. C.) ci è
tramandata dal testo del primo trattato con Cartagine, dove si
parla di un territorio dipendente da Roma che si estendeva fino al Circeo e a
Terracina
All’ inizio della salita di Via dei Sanniti si trova quella che e’,
forse la più antica abitazione
conservata a Terracina. La tecnica
costruttiva “opus incertum” la
fanno datare all’ inizio del primo
secolo a. C.
Ricalca il tracciato della Via Appia antica(ancora presente sotto il
manto di sanpietrini) ,che attraversava tutta la città che
continuava verso est. E’ stata la strada più importante di Terracina
dal punto di vista sociale e commerciale e, ancora oggi, è il
punto di massima concentrazione di negozi e botteghe.
Il Foro Emiliano la cui costruzione
risale al 1° secolo D. C. .,
rappresenta il centro della città antica, si trovava
nell’ area dell’ attuale piazza
del Municipio , sulla quale si
affacciano tuttora i più importanti
edifici dell’ antica citta’.
Nel corso dei secoli,costruzioni
private furono costruite abusivamente negli
spazi dell’antico foro, ma a seguito di lavori di
restauro dopo la seconda guerra
mondiale, l’ambiente è parte tornato alle
dimensioni originarie.
La denominazione del Foro Emiliano (epoca repubblicana)
si lega al patrizio Emilio , magistrato noto per la sua libertà e presunto promotore della costruzione dei diversi
edifici che qui sorsero .(osserva le lettere incise sul lastricato ,erano in bronzo, ce ne sono ancora alcune)
Al centro del lastricato si notano
tracce di epoche diverse, ad esempio
un’area quadrata davanti al comune,
identificata con il sito di una fontana o delle incisioni geometriche realizzate nel periodo
dell’ alto medioevo per scopi a noi ignoti.
Sull’ antico spazio del Foro si alza su una lunga scalinata, la facciata del Duomo, affiancata da un
pittoresco campanile, mentre a destra si apre il
Palazzo Venditti e a sinistra il moderno Palazzo del Municipio con la torre
Frumentaria.
Portico del teatro: corridoio in opus reticolatum (opera incerta )che
consentiva l’accesso all’orchestra, luogo delle rappresentazioni. Il teatro era rivolto a sud , consentendo così agli
spettatori di avere una visione panoramica del golfo.
Il palazzo risale alla prima metà del
1300, anche se la parte sopraelevata
è di poco posteriore.
notevole il grande arco gotico che scavalca la Via
Appia. L’architettura appartiene alla
tradizione cistercense , anche se è qui adattata a
usi civili
Quando si parla di via Appia a Terracina si rischiano equivoci ed incomprensioni, di vie Appie, infatti a
Terracina ce ne sono… almeno tre! Trascuriamo per
il momento via Roma coincidente
con l’ultimo tracciato voluto da PIO VI o meglio dal
suo architetto VALADIER, quando progettò l’impianto del BORGO PIO, il
centro Storico Basso alla fine del “700”
Il percorso
di Appio Claudio (312 a.C. ) :saliva ed attraversava la città alta, piegava verso nord,
all’altezza del colle di San Francesco, per dirigersi verso l’ attuale cimitero, poi il tracciato curvava in direzione di Piazza Palatina e cominciava a dirigere verso la Piana di
Fondi, fino a congiungersi con la successiva Appia attuale.
La variante voluta da Traiano
(112d.C.)intendeva evitare
l’attraversamento della città alta e la ripida
salita, ma la scelta del percorso a valle
comportava il taglio della rupe del Pisco
Montano.
Il nuovo tracciato si separava dall’antico, in prossimità
dell’attuale Piazza Quattro Lampioni ed aggirava la città dal basso tenendosi qualche decina di metri più a monte
dell’attuale Via Roma. Lambiva quindi il mare
all’altezza del Pisco Montano fino a ricongiungersi al
tracciato più antico all’altezza del km 108 dell’Appia attuale.
Detta torre dei Rosa, la cui costruzione è databile tra il XII
e il XIII secolo .La Torretta, è una casa-torre e
senza dubbio si tratta dell’ edificio civile fortificato più
importante di Terracina.(La casa a torre è una
costruzione fortificata, con funzioni sia militari che
abitative usata a partire dal X secolo).
La struttura dedicata a Giove ,
Giunone e Minerva conosciuta come la triade capitolina ,
risale alla metà del I secolo a.C . La sua scoperta fu casuale
a causa dei bombardamenti
della seconda guerra mondiale.
Dal 1946 al 1948 fu restaurata
L’ antico edificio oggi mostra l’ alto basamento, parte della
scala di accesso, una colonna scanalata e notevoli resti delle
pareti delle tre celle in opus reticulatum a due colori. Nel basamento a sinistra si chiude
la porta di accesso a un corridoio nel quale si aprono
sottostanti alle celle, tre favisse.
Le Favisse scavate sotto i templi venivano usate
come ambienti diservizio e depositi dai
sacerdoti.Quando,infatti,la massa
degli oggetti sacri contenuti nel tempio diventava
eccessiva, impedendo la collocazione di altre offerte, i sacerdoti
cominciavano a depositare questi oggetti nelle
Favisse,insieme anche a statue di divinità rovinate
dal tempo.
Questo arco, originariamente
quadriportico , fu riportata alla vista dopo i
bombardamenti che distrussero la costruzione
che l’aveva inglobato . Esso costruiva l’ingresso
orientale all’ area del foro ; il tratto dell’ Appia che vi passava
sotto appare ben conservato.
Di fronte al tempio
maggiore sorgeva la
Basilica Forense i cui resti sono in inglobati nel Palazzo della
Bonifica . L’ edificio era
rettangolare ed era circondato da porticato.
Piazzetta Porta nuova e Cattedrale di
S. Cesareo,sullo
Sfondo con il magnificocampanile
http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=96298
http://paologiannetti.blog.tiscali.it/files/2015/12/giardinetti-piazza-garibaldi-Rara_bis.jpg
http://www.comune.terracina.lt.it/museo/museo_action.php?ACTION=tre&cod_museo=18&cod_aggiornamento=32
http://www.viefrancigene.org/it/resource/poi/terracina/#
http://www.terrapontina.it/Il%20porto%20di%20Traiano%20e%20l'Appia_inf.htm
Archeoclub – sezione Terracina - e-mail win1196@libero.it