Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005 Capitolo 14. Religione 1 RELIGIONE.

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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005Capitolo 14. Religione

RELIGIONE

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2005Capitolo 14. Religione

Contenuti della lezione:

• La religione. Principali concetti• Marx, Durkheim, Weber: tre

prospettive su religione e società• Fenomeni emergenti nella società

contemporanea

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Parte I: la religione principali concetti

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Che cosa non è la religione

- non si può identificare con il monoteismo fede in un solo Dio (in molti casi rientra nel politeismo fede in una molteplicità di dèi);

- non deve essere identificata con le prescrizioni morali l’idea che gli dèi siano interessati a come ci comportiamo su questa terra è estranea a molte religioni);

- non deve necessariamente spiegare le origini del mondo (molte religioni sono prive di un mito delle origini);

- non può essere identificata con una dimensione soprannaturale (alcune religioni si propongono di accettare l’armonia naturale del mondo).

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Che cos’è la religione

La religione ricorre a una serie di simboli per ispirare sentimenti di riverenza o di timore ed è collegata a riti o cerimonie praticati dalla comunità dei credenti.

Che cos’è la magia

La magia è il tentativo di influenzare gli eventi con l’uso di posizioni, formule o pratiche rituali.

Religione cerimonie regolari, svolte in luoghi particolari, a cui prende parte la comunità dei credenti.

Magia praticata da individui e non da una comunità di credenti.

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Parte II: Marx, Durkheim, Weber: tre prospettive su religione e società

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Karl Marx e la religione

La religione è un insieme di idee e valori prodotti dagli esseri umani nel corso del loro sviluppo culturale, ma erroneamente proiettati su forze o personificazioni divine (L. Feuerbach).

- La religione rappresenta l’autoalienazione umana valori e idee creati dall’uomo, ma considerati il prodotto di esseri estranei o separati. La religione è l’oppio dei popoli rimanda felicità e ricompense alla vita ultraterrena e insegna l’accettazione delle condizioni date nell’esistenza presente.

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Émile Durkheim e la religione

“Una religione è un sistema coerente di credenze e di pratiche relative a cose sacre, cioè separate e proibite, che riuniscono in una stessa comunità morale, chiamata chiesa, tutti coloro che vi aderiscono” (Les formes élémentaires de la vie religieuse, p. 65)

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L’analisi di Durkheim:

1) Studio della religione nella sua forma più semplice

2) Distinzione fra

religione e magia

3) Distinzione fra sacro e profano

4) Riti e cerimonie rinsaldano il legame

sociale

L’oggetto del culto è la società stessa.

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Max Weber e la religione

- Studio delle religioni mondiali accolgono vaste masse di credenti e influenzano il corso della storia universale. Etica protestante e spirito del capitalismo (1920) studio dell’impatto del protestantesimo sullo sviluppo dell’Occidente.

- Analisi del rapporto tra religione e mutamento sociale.- La religione influisce sulla vita sociale ed economica.

Religioni di salvezza carattere ‘rivoluzionario’.Religioni asiatiche passività rispetto all’esistente.

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Una chiesa è un organismo di grandi dimensioni ben organizzato (es. chiesa cattolica e anglicana).

Le chiese: hanno una struttura formale e burocratica; incentrata su una gerarchia di funzionari religiosi; tendono a impersonare l’aspetto conservatore della religione sono integrate nell’ordine istituzionale esistente.

La maggior parte dei fedeli di una chiesa vi appartiene fin dalla nascita trasmissione familiare.

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Una setta è un raggruppamento di credenti più piccolo e meno organizzato, che sorge solitamente in polemica con una chiesa (es. calvinisti e metodisti).

Le sette tendono a: scoprire e seguire la ‘vera via’; ritirarsi dalla società esterna; chiudersi in comunità autonome; essere prive di gerarchia.

La maggior parte dei membri di una setta vi aderisce attivamente scelta personale.

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Le confessioni sono sette “raffreddate” e hanno cessato di essere gruppo di protesta attiva per diventare organismi istituzionalizzati.

Le sette che sopravvivono oltre un certo limite di tempo si trasformano in confessioni.

I singoli individui non aderiscono formalmente a un culto e possono conservare altri legami religiosi.

I culti sono le organizzazioni religiose meno strutturate e più transitorie, essendo composti da individui orientati a respingere i valori della società esterna.

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Parte III: fenomeni emergenti nella società contemporanea

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La secolarizzazione è il processo attraverso cui la religione perde la sua influenza nelle diverse sfere della vita sociale.

Per analizzare la secolarizzazione delle organizzazioni religiose si usano tre parametri: il seguito: numero dei membri e di quanti partecipano attivamente alle funzioni e alle cerimonie; l’influenza sociale: influenza delle organizzazioni religiose sulle istituzioni politiche e sulla comunità; la religiosità: fede e valori.

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La secolarizzazione è un fenomeno controverso, poiché:

- il declino della religione delle chiese tradizionali non interessa tutti i paesi occidentali es. Usa;- tale processo non è avvenuto ovunque e oggi interessa soprattutto i paesi post-industriali;- anche fra i paesi occidentali permangono profonde differenze riguardo alle credenze religiose;- la religiosità e la spiritualità sono ancora importanti fattori di motivazione nella vita di molte persone fede senza appartenenza: si continua a credere in Dio, ma la propria fede è praticata al di fuori delle forme religiose istituzionalizzate.

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Nuovi movimenti religiosi gruppi religiosi e spirituali, culti e sette che si sono diffusi nei paesi occidentali accanto alle religioni consolidate.

Perché i nuovi movimenti religiosi si stanno espandendo?

Risposta al processo di liberalizzazione e secolarizzazione.In essi si ritrova conforto e senso di appartenenza.

Risposta all’esigenza di ‘ritrovare il contatto’ con i propri valori e convinzioni di fronte

all’instabilità e all’incertezza (B. Wilson).

Risposta al bisogno di sostegno da parte di chi si sente estraneo ai valori sociali dominanti.

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I nuovi movimenti religiosi possono essere classificati in:

movimenti di affermazione del mondo: privi di riti e teologie formali, esaltano le prestazioni e le possibilità di successo dei propri membri (es. gruppi terapeutici e di auto-aiuto);

movimenti di negazione del mondo: critici verso il mondo esterno, rigidi codici etici, cambiamento dello stile di vita, subordinazione dell’identità individuale a quella del gruppo e astensione da attività mondane;

movimenti di adattamento al mondo: enfasi sulla vita religiosa interiore a spese degli interessi mondani.

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Movimento millenaristico immediata salvezza collettiva dei propri membri, in virtù di qualche cambiamento catastrofico o del ritorno a un’età dell’oro presumibilmente esistita in passato.

Esempi: gioachimismo: sorto in Europa nel XXIII secolo in polemica con le degenerazioni mondane della chiesa cattolica ufficiale; culto della danza dello Spirito: sorto tra gli indiani del Nord America nel tardo XIX secolo nuova era di prosperità e pace, grazie a una catastrofe universale, che avrebbe ucciso tutti gli invasori bianchi.

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Il fondamentalismo religioso è un atteggiamento mirante a imporre un’interpretazione letterale dei testi fondamentali di una religione e una loro applicazione a ogni aspetto della vita sociale, economica e politica.

Risposta alla globalizzazione

In un mondo sempre più globalizzato che esige motivazioni razionali, il fondamentalismo fa appello a

risposte basate sulla fede e sulla tradizione.

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Fondamentalismo religioso

Islamico Cristiano- Bibbia guida per tutte le attività umane;

Es. ‘nuovi conservatori’ (teo-con)

negli Stati Uniti

- costruzione di uno Stato fondato sulla legge islamica tradizionale (sharia);

- la religione è il fondamento della vita economica e politica.

Risveglio islamico

- si erge contro la ‘crisi morale’ prodotta dalla modernizzazione.

- 1978-79 ‘rivoluzione islamica’ iraniana guidata da Khomeini;