Fse 09d - rumore

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Impatto rumore e agenti fisici

RumoreE’ uno dei rischi più diffusi ed ubiquitari

Varia in base al reparto e alla tipologia di

lavoro.

L'ipoacusia da rumore di natura profes-

sionale è la malattia professionale più

frequente collegata al rumore.

Caratteristica fondamentale di ogni suono sono la

intensità e la frequenza: nel sistema internazionale di

misura (S.I.) l'intensità è proporzionale alla pressione

dell'onda e la frequenza al numero di oscillazioni al

secondo di questa (misurate in hertz, Hz). Si può in

prima approssimazione associare l'intensità al

volume e la frequenza alle  note musicali.

Rumore

Il nostro orecchio può percepire suo-

ni che vanno dai  20 (gravi) ai 20000

(acuti) Hz. All'interno di questa ban-

da di frequenze varia la sensibilità di

ognuno di noi.

Rumore

Effetti:i principali effetti extrauditivi del rumoresegnalati a livello epidemiologico riguardanol’apparato cardiovascolare, con aumentata

incidenza di ipertensione arteriosa, modificazioni elettrocardiografiche e della frequenza cardiaca sino all' infarto miocardico, l’apparato gastroenterico.

Rumore

• Effetti uditivi

• Ipoacusia – può essere causata da:

1. Farmaci ototossici (amicacina, gentamicina);

2. Età;

3. esposizione a rumore.

Rumore

PsicoacusticaSuono: è una variazione di pressione nell'aria che

determina un'onda acustica a carattere regolare e periodico in grado di provocare una sensa-zione uditiva.

Rumore: viene distinto dal suono perché genera- to da onde acustiche a carattere irregolare e non periodico percepite psicologicamente co- me sensazioni uditive sgradevoli e fastidiose.

Rumore

Eppure hanno la stessa origine, nel

senso che entrambi sono il risultato

di energia meccanica emessa da una

sorgente che si propaga in un mezzo

(solido, liquido o gassoso) sotto

forma di vibrazioni.

Rumore

Esempio di rumore trasmesso per via aerea

pp

Rumore

Valutazione del rumore.

Può essere necessario:

Misurazione del rumore

Fonometri e dosimetri

Adozione di misure tecniche, procedurali, organizzative ,

• Forma prioritaria eliminazione del rischio

Rumore

Riduzione del rischioRischio residuo Informazione, Formazione,Sorveglianza sanitaria

D.P.I.

Rumore

Esempio di spettro sonoro generato da un gruppo frigorigeno a 1,5 m di distanza dai ventilatori

Can. 1 [Min] Hz dB200 67.0

35

40

45

50

55

60

65

70

7580

16 31.5 63 125 250 500 1 k 2 k 4 k 8 k 16 k

A* 70.0

Lin* A*

Can. 1 Leq 100ms A dB dBGIO 12/09/02 19h18m39s000 71.7 GIO 12/09/02 19h20m38s900 72.8

707172

7374

75

7677

787980

19m00 19m30 20m00 20m30

Relazione tra componenti impiantistici ed impatto acustico

componente dell’impianti localizzazione tipica tipo di impatto rilevanza impatto

Gruppi frigorigeni condensati ad acqua e bruciatori

locali centrale frigorigena e termica nell’interrato o in altro locale interno dell’edificio

sugli ambienti interni adiacenti

generalmente non elevata

in locale separato dell’edificio

sull’ambiente esterno generalmente non elevata

Torri evaporative, gruppi frigorigeni condensati ad aria

in copertura o al suolo in esterno

sull’ambiente esterno elevata

Elettroventilatori dell’unità di trattamento dell’aria (UTA) e di espulsione

nell’interrato o in altro locale interno dell’edificio

sugli ambienti interni adiacenti e nei locali serviti dall’impianto

media

in copertura o in locale separato dell’edificio

sull’ambiente esterno e nei locali serviti dall’impianto

media

Tubazioni, elettropompe e condotte dell’aria

in cavedi, in controsoffitti e talvolta in vista

sugli ambienti interni generalmente non elevata

Unità terminali (bocchette, anemostati, ventilconvettori, ecc.)

negli ambienti serviti dall’impianto

sugli ambienti stessi può essere significativa

La propagazione sonora del rumore generato da impianti

Un aspetto fondamentale è la collocazione spaziale delle macchine.

In un uno spazio di conformazione semisferica, la quantità di energia emessa risulta incrementata di 3 dB rispetto a quella emessa in campo libero.In uno spazio delimitato da due superfici riflettenti (appoggiata su solaio e prossima ad un muro verticale), l’energia emessa incrementa di 6 dB. In un angolo di muratura l’energia emessa incrementa di 9 dB.

Strategie per il contenimento dell’impatto acustico

•Interventi sulla sorgente di rumore (silenziamento dei componenti rumorosi);

•Interventi sul percorso di propagazione sonora del suono dalla sorgente ai ricettori disturbati (barriere fonoisolanti).

Interventi sulla sorgente

Interventi sulla sorgenteTipologia macchine Modalità d’intervento

Condizionatori Macchina e condotti con bassa turbolenza, contenuta velocità e resistenza al moto dei fluidi

Condizionatori Installare filtri acustici alle prese ed agli scarichi dell’aria

Macchine in genere Macchine e tubazioni sospese o appoggiate su supporti antivibranti, solette portanti d’appoggio pesanti e rigide

Torri di raffreddamento e condensatori ad aria

Installare le macchine lontano da ricettori sensibili o prevedere incapsulaggio e pavimenti galleggianti

Condotte dell’aria Limitare le curve, i cambi di direzione,i bruschi allargamenti e restringimenti di sezione, realizzare gli stessi secondo le norme UNI 10381-1 e 2

Gruppi condensati ad acqua Macchine e tubazioni sospese o appoggiate su supporti antivibranti, prevedere incapsulaggio

Elettropompe Antivibranti d’appoggio e sui giunti di collegamento alle tubazioni

Tubazioni Antivibranti di sospensione, sui tratti verticali e orizzontali, attraversamenti dotati di manicotti in materiale elastico

Ventilatori Punto di lavoro alla massima efficienza, spazi adeguati davanti alla presa d’aria, serranda e silenziatori sufficientemente lontani dalla presa e mandata dell’aria, giunti antivibranti ai collegamenti delle condotte di ripresa e mandata, appoggi su giunti antivibranti, pulegge regolabili per motori di maggior potenza.

Interventi sul percorso di propagazione

alcune soluzioni per limitare la diffrazione sonora che interessa il bordo superiore della barriera

Caso studio

Appoggio in

neoprene

Barriera acusticaBarriera acustica

Potenza sonora dei gruppi frigorigeni

60

65

70

75

80

85

90

95

100

63 125 250 500 1000 2000 4000 8000

frequenza (Hz)

Liv

ello

di p

oten

za s

onor

a (d

B)

Senza barriere in copertura

25dB A

30dB A

35dB A

40dB A

45dB A

50dB A

55dB A

60dB A

65dB A

70dB A

75dB A

80dB A

85dB A

Con barriere in copertura

25dBA

30dBA

35dBA

40dBA

45dBA

50dBA

55dBA

60dBA

65dBA

70dBA

75dBA

80dBA

85dBA

Le vibrazioni meccaniche sono prodotte dal

movimento oscillatorio di un corpo intorno ad

una posizione di equilibrio; esse sono

essenzialmente caratterizzate dall'asse di

ingresso (x, y, z), dalla frequenza (Hz),

dall'ampiezza (accelerazione in m/s2), e dal

tempo di esposizione.

Vibrazioni

L'esposizione dell'uomo alle vibra-

zioni è aumentata progressivamente

con lo sviluppo della meccanizzazio-

ne industriale ed agricola e con lo

impiego crescente dei mezzi di tra-

sporto.

Vibrazioni

Vibrazioni al corpo intero : il corpo umano viene sollecitato nella sua totalità della struttura che vibra attraverso la superficie di appoggio (guida di automezzi)

Vibrazione del sistema mano braccio : utensili vibranti, macchine ad aria compressa, elettro-utensili (smerigliatrici, trapani, frese etc.)

Vibrazioni:tipologie

Vibrazioni mano braccio

Z

X

Y

Vibrazioni

La grandezza rilevata è l’accelerazione come valore r.m.s. (Valore quadratico medio) ponderato in frequenza campionato nell’intervallo di frequenze che parte da 0,5 fino a 80 Hz.

a = v/t m/sec/ sec = m/sec²

Vibrazione = oscillazione / sec = Hz

Vibrazioni

Effetti riconducibili all’esposizione a vibrazione

al corpo intero e frequenze caratteristiche:Alterazioni della colonna vertebrale 3-10 HzDisturbi dell’apparato digerente 4-8 HzDisturbi apparato riproduttivo (donna) 40-55 HzDisturbi circolatori -Effetti cocleo-vestibolari 4-8 HzMal di moto < 0.5 Hz

Vibrazioni

Riferimenti legislativiD.Lgs 81/2008 titolo VIII capo III dall’Art. 200 in poiValutazione del rischio (All. XXXV)Eventuale misurazioneValori di riferimentoSistema mano braccio V.L. = 5 m/sec2 V.A. = 2,5

m/sec2

Corpo intero V.L. = 1 m/sec2 V.A. = 0,5 m/sec2

V.L. = valore limite V.A. = valore di attenzione

Vibrazioni