Post on 03-May-2015
FASI DELL’INIZIAZIONE FASI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANACRISTIANA
Età: 0 6 7 14 15
18 ca
BATTESIMO
PASTORALE PRE E POST
BATTESIMALE
INTRODUZIONE ALLA VITA CRISTIANA
ETÁ DELLACATECHESI
PARROCCHIALE
TEMPO DELLAMISTAGOGIA
CHE COS’E’ LA PASTORALE
BATTESIMALE?
• “Pastorale Battesimale” indica tutto il complesso
delle attività pastorali, catechetiche, liturgiche, che
sono connesse al battesimo dei bambini.
Costituisce una occasione preziosa e alle volte unica
per incontrare i genitori e far loro una proposta di fede.
PASTORALE PASTORALE BATTESIMALEBATTESIMALE
Evento centrale è il battesimo del bambino/a. C’è un prima e
un dopo. Per questo è opportuno parlare di “pastorale pre
e post battesimale”. Essa ha come destinatari diretti i
genitori dei bambini in età prescolare. Si estende dal tempo
dell’attesa del figlio/a sino verso i sei anni circa.
Età 0 1 2 3 4 5 6
Battesimo
Pastorale pre e post
Battesimale
Risveglio della fede
PASTORALE BATTESIMALE: PASTORALE BATTESIMALE: 3 FASI3 FASI
La pastorale pre e post battesimale è una proposta organica e
unitaria. Si articola in tre fasi o momenti rispondenti alla crescita del
bambino e alla specifica missione educativa dei genitori cristiani.
Attesa Nascita Battesimo (4-6 mesi)
Tempo della preparazione dei genitori al battesimo
Battesimo 3 anni
Tempo della formazione al senso religioso del bambino
3 anni 6 anni
Tempo della prima educazione alla fede
IMPORTANZA DELLA PASTORALE IMPORTANZA DELLA PASTORALE FAMILIAREFAMILIARE
Il documento CEI, Direttorio di Pastorale
Familiare (DPF) al N°105 così afferma:
“Nell'ambito della cura pastorale delle giovani
coppie riveste un'importanza particolare la
pastorale battesimale. Solitamente per la coppia la
nascita di un figlio è infatti, un evento gioioso, ed
atteso, che di per sé sollecita le grandi domande sul
senso della vita e interpella la fede stessa degli
sposi che chiedono il battesimo per il loro figlio.”
OBIETTIVI DELLA PASTORALE OBIETTIVI DELLA PASTORALE FAMILIAREFAMILIARE
• 1. Aiutare i genitori che chiedono il
Battesimo per i loro figli a scoprire che la
storia della loro famiglia è già una storia
abitata da Dio:
l’incontro con i genitori è sempre più occasione di
prima evangelizzazione.
È fondamentale farsi attenti alla diversità delle
persone riguardo alla fede, all’appartenenza alla
comunità cristiana, alle motivazioni che spingono
a richiedere il Battesimo.
OBIETTIVI DELLA PASTORALE OBIETTIVI DELLA PASTORALE FAMILIAREFAMILIARE
• 2. Coinvolgere la famiglia nel farle prendere
coscienza che è la protagonista
dell’educazione, sia umana, sia cristiana, del
nuovo nato:
la nascita di un figlio può rivelarsi occasione
privilegiata per una riflessione sulla nuova
dimensione di famiglia, diversa da quella di coppia, e
per rimettersi in cammino verso una fede adulta.
OBIETTIVI DELLA PASTORALE OBIETTIVI DELLA PASTORALE FAMILIAREFAMILIARE
• 3. Accompagnare i genitori in questa fase
preziosa dell’accoglienza e della celebrazione del
Battesimo di un figlio può diventare per la
parrocchia occasione privilegiata per passare da
una pastorale di conservazione a una pastorale
missionaria:
“la parrocchia missionaria fa della famiglia un luogo privilegiato della
sua azione, scoprendosi essa stessa famiglia di famiglie, e
considera la famiglia non solo come destinataria della sua
attenzione, ma come vera e propria risorsa dei cammini e delle
offerte pastorali” non perdendo mai di vista la dimensione
comunitaria del Sacramento.
(CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia,2004, n.9)
OBIETTIVI DELLA PASTORALE OBIETTIVI DELLA PASTORALE FAMILIAREFAMILIARE
• 4. Creare e condividere una rete di
relazioni significative tra persone e
famiglie della Parrocchia che sfocino nella
proposta di momenti comunitari da viversi
negli anni successivi alla celebrazione del
Battesimo:
l’articolazione della proposta di post-Battesimo
nascerà dall’ascolto dei bisogni dei genitori e da
proposte chiare.
PASTORALE PASTORALE BATTESIMALE: BATTESIMALE:
LO SCOPOLO SCOPO
• La pastorale battesimale ha lo scopo di
evangelizzare le giovani famiglie, di curare
attraverso i genitori una iniziale educazione alla
fede dei bambini, di sensibilizzare le nostre
comunità all’accoglienza dei genitori e dei loro
figli. Si rivolge ai genitori per aiutarli ad
approfondire la loro missione di educatori
cristiani.
PASTORALE PASTORALE BATTESIMALE: BATTESIMALE:
SOGGETTI COINVOLTISOGGETTI COINVOLTILa pastorale pre e post battesimale prevede la presenza attiva
di diversi operatori.
•Anzitutto i genitori. Sono essi, in quanto maggiori artefici e
principali educatori dei figli, i primi soggetti della pastorale
battesimale.
•Occorre ricuperare il ministero dei padrini. Il loro compito è
quello di affiancare i genitori nella loro missione educativa e di
avviare, nel tempo, una positiva relazione con il figlioccio/a per offrire
il proprio consiglio e incoraggiamento.
•Un ruolo fondamentale è svolto dai catechisti
accompagnatori, possibilmente coppie di sposi. Essi, insieme al
sacerdote, si fanno compagni di viaggio per sostenere il cammino
formativo dei genitori e per testimoniare la vicinanza materna della
Chiesa.
•Comunità parrocchiale che accoglie i nuovi figli.
PASTORALE PASTORALE BATTESIMALEBATTESIMALE
La Pastorale Battesimale è composta da tre
momenti rispetto al Battesimo del bambino:
• il prima la catechesi pre-battesimale
• il durante la celebrazione del
Battesimo
• il dopo la catechesi post-battesimale, il
percorso di fede dopo il Battesimo
Il primaIl prima: la Catechesi la Catechesi
((pre)Battesimapre)Battesimalele
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALEBATTESIMALE
Il termine catechesicatechesi deriva dal verbo greco katechéokatechéo (istruisco a
viva voce). Indica la risonanza che la parola della fede ha nel cuore
dell'uomo, dove viene accolta e approfondita, per diventare senso e
norma di vita. E stabilisce perciò la natura dialogica di tale
comunicazione di fede . Lo scopoLo scopo definitivo della catechesi è di mettere qualcuno non solo
in contatto, ma in comunione, in intimità con Gesù Cristo. Tutta
l'azione evangelizzatrice è intesa a favorire la comunione con Gesù
Cristo. A partire dalla conversione iniziale di una persona al Signore,
suscitata dallo Spirito Santo mediante il primo annuncio, la catechesi
si propone di dare un fondamento e far maturare questa prima
adesione. La catechesi è quella forma particolare del ministero della
Parola che fa maturare la conversione iniziale, fino a farne una viva,
esplicita e operativa confessione di fede: La catechesi ha la sua
origine nella confessione di fede e porta alla confessione di fede.
[Direttorio generale per la Catechesi 80-82]
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALEBATTESIMALE
La catechesi battesimale è rivolta ai genitori che chiedono il battesimo per i loro figli, perché possano compiere con adeguata consapevolezza la scelta del sacramento e si dispongano ad accompagnare il bambino nella vita di fede.
Gli incontri di catechesi battesimale sono dei momenti di grande importanza perché costituiscono una occasione favorevole di evangelizzazione e catechesi degli adulti
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALE: BATTESIMALE:
LA PREPARAZIONELA PREPARAZIONE La preparazione al battesimo dei figli diventa
quindi un momento del tutto speciale in cui i
genitori che vivono un momento così singolare e
significativo sono aiutati a leggere la loro
esperienza come la realizzazione della loro
vocazione all’amore che si completa nel donare
la fede ai figli che Dio ha affidato alla loro
responsabilità.
ARCHIDIOCESI NAPOLIARCHIDIOCESI NAPOLINORME PASTORALINORME PASTORALI
n.15n.15
• “ I genitori sono tenuti all’obbligo di provvedere
che i bambini siano battezzati entro le prime
settimane di vita; al più presto dopo la nascita,
anzi anche prima di essa, si rechino al parroco per
chiedere il Sacramento per il figlio e vi si
preparino debitamente” (cf. Can. 867)
DIRETTORIO PASTORALE DIRETTORIO PASTORALE FAMILIAREFAMILIAREn.105n.105 Per quanto possibile, tale preparazione, oltre a momenti di
incontro personale, preveda anche momenti comunitari, nei
quali siano coinvolte insieme più coppie di sposi, si possa
riprendere e sviluppare la riflessione iniziata negli itinerari di
preparazione al matrimonio, vengano favoriti in tutti coloro che
vi partecipano un risveglio, una verifica, un approfondimento
della loro fede e della loro vocazione. La stessa preparazione
cominci possibilmente già durante l'attesa del figlio, perché in
un momento così singolare e significativo i genitori siano aiutati
a vivere la maternità e la paternità come coronamento della
loro risposta a una vocazione di amore e ad accogliere nella
fede il dono che Dio sta affidando alla loro responsabilità.
RITO DEL BATTESIMO DEI RITO DEL BATTESIMO DEI BAMBINIBAMBINI
n. 5n. 5
• “E’ molto importante che i genitori si
preparino a una celebrazione davvero
consapevole del Battesimo, guidati dalla
propria fede e aiutati da amici o da altri
membri della comunità. Si servano per
questo di opportuni sussidi: libri, scritti vari,
catechismi adatti alle famiglie”.
CODICE DI DIRITTO CODICE DI DIRITTO CANONICOCANONICO
Can. 851,Can. 851, § § 22
• “E’ necessario, quindi, che “i genitori di
un bambino da battezzare, come pure
coloro che stanno per assumere
l’incarico di padrino, siano, bene istruiti
sul significato, di questo sacramento e
circa gli obblighi ad esso inerenti.
LA CATECHESI BATTESIMALE:LA CATECHESI BATTESIMALE:LA RESPONSABILITÀ DEI LA RESPONSABILITÀ DEI
GENITORIGENITORI “I genitori per il posto che occupano accanto ai figli che
hanno chiamato alla vita per il tempo e per l’eternità, sono i più
diretti responsabili della scelta di battezzare o non battezzare.
Tuttavia essi non sono i soli responsabili e non vanno lasciati soli.
La Chiesa condivide con loro la scelta si battezzare i bambini e di
educarli cristianamente. Per questo invita i genitori a battezzare
al più presto i figli, perché possano partecipare senza ritardo al
dono della vita divina e accoglie la domanda del Battesimo
sempre con gioia. Tuttavia essa avverte l’esigenza e il dovere di
dialogare con i genitori per aiutarli a maturare la volontà di
battezzare come vera scelta di fede”.
(Catechismo CEI, Lasciate che i bambini vengano a me, n. 72)
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALE:BATTESIMALE:
LA RESPONSABILITÀ DEI LA RESPONSABILITÀ DEI GENITORIGENITORI “Si tratta a volte di superare incertezze e motivazioni più
superficiali quali “ voglio che mio figlio sia come tutti gli altri’, ‘si è
sempre fatto così’, ‘è una festa’. Altre volte si tratta di rimuovere
ostacoli connessi alla situazione familiare. Decisiva e illuminante per
tutti è la prescritta catechesi di preparazione al Battesimo, da
svolgersi con opportuni itinerari di fede, commisurata alle esigenze
delle singole famiglie. Questa catechesi aiuta a comprendere che il
Battesimo è dono di vita e sacramento di salvezza. I genitori hanno
l’occasione di chiarire e di manifestare a se stessi e reciprocamente,
con coraggio, le proprie intime convinzioni, quelle che si manifestano
nelle opere della vita quotidiana prima che nelle parole. La comunità
che ascolta i genitori ha il dovere di annunciare loro il messaggio
della Chiesa e di aiutarli perché l’ambiente familiare diventi sempre
più aperto alla fede e all’amore”.
(Catechismo CEI,Lasciate che i bambini vengano a me, n.73)
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALE: IL RUOLO BATTESIMALE: IL RUOLO
DELLA FAMIGLIADELLA FAMIGLIA• La Catechesi Battesimale non deve dimenticare che
“La famiglia è l’ambiente educativo e di trasmissione
della fede per eccellenza: spetta dunque anzitutto
alle famiglie comunicare i primi elementi della fede ai
propri figli, sin da bambini. Sono esse le prime scuole
di preghiera, gli ambienti in cui insegnare quanto sia
importante stare con Gesù ascoltando i Vangeli che ci
parlano di lui.”
( CEI,Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia
n°52)
LA CATECHESI LA CATECHESI BATTESIMALE: GLI BATTESIMALE: GLI
OBIETTIVIOBIETTIVI Quindi gli obiettivi del percorso di catechesi
battesimale devono essere quelli di risvegliare in papà
e mamma il dono della fede rendendoli coscienti che
con il Battesimo inizia per i loro figli un cammino di
fede che deve essere integrato nell’azione educativa e
che culminerà con la piena partecipazione agli altri
sacramenti dell’iniziazione cristiana. Non si deve altresì
dimenticare che la catechesi battesimale non consiste
solo in una istruzione, ma deve tendere ad essere
soprattutto una esperienza religiosa vitale che può
perdurare.
OBIETTIVI OBIETTIVI DELL’ITINERARIODELL’ITINERARIO
• Accogliere la domanda del Battesimo del bambino
e aiutare il suo discernimento Aiutare i genitori a
percepire che i figli sono il frutto preziosissimo del
loro amore e che la loro paternità e maternità sono
grazia e hanno la loro fonte nel matrimonio che
hanno celebrato
• Aiutare i genitori a percepire il ‘mistero’ che sono i
loro figli. Interrogarsi su che cosa vuol dire avviare il
figlio all’esperienza della fede e quindi creare le
condizioni perché il percorso possa proseguire anche
dopo il Battesimo.
• Presentare il Battesimo in tutte le sue dimensioni
METODO METODO DELL’ITINERARIODELL’ITINERARIO
• accoglienza: sarà molto importante far sì che i genitori
si sentano accolti. Per questo coppie di sposi e sacerdote
si dovranno impegnare a fare in modo che le persone si
sentano a loro agio. L’accoglienza inizia dall’invito che
dovrà esser chiaro e facilmente comprensibile.
Accogliere vuol dire porre al centro le persone ancor
prima dei contenuti che si vuole trasmettere.
• condivisione: il cammino dovrà essere condiviso dai
genitori che si sentiranno protagonisti del cammino
stesso. Le coppie animatrici e il sacerdote dovranno
limitarsi a dare spunti per la riflessione.
•
CONTENUTI CONTENUTI DELL’ITINERARIODELL’ITINERARIO
• “Si valorizzi il Catechismo dei bambini “ Lasciate
che i bambini vengano a me”: lo si consegni ai
genitori durante la preparazione al battesimo dei
figli, o almeno in occasione di esso; se ne
raccomandi lo studio e la traduzione operativa da
parte dei giovani sposi; si studi l’opportunità di
prevedere momenti comunitari di ripresa dello
stesso testo per favorirne un utilizzo più
adeguato”
CEI, (Direttorio di Pastorale Familiare, n. 105).
GLI INCONTRI: numero e GLI INCONTRI: numero e luogoluogo
• Si dovranno prevedere almeno tre incontri possibilmente con la
partecipazione anche dei nonni e dei padrini.
• 1° incontro: Le coppie di sposi si rechino nelle case per un primo
contatto e conoscenza (accoglienza);
• 2° incontro: la catechesi Battesimale con la presentazione dei
contenuti del sacramento;
• 3° incontro: avviene in Parrocchia con il Parroco che spiega il rito del
Battesimo e prepara la celebrazione.
• Celebrazioni comunitarie delle famiglie : prevedere un momento o
più momenti di celebrazione della S. Messa in cui chiamare le coppie
che hanno battezzato i figli; ( Festa della Santa Famiglia di Nazaret,
Battesimo di Gesù, Giornata per la vita, Veglia Pasquale, Solennità di
Pentecoste, Festa patronale……….) .Queste diverse celebrazioni,
possibilmente arricchite con un momento di convivialità fraterna, hanno
lo scopo di inserire genitori e figli nella vita della comunità parrocchiale
LA CATECHESI BATTESIMALE E’ LA CATECHESI BATTESIMALE E’ CATECHESI DI INIZIAZIONE CATECHESI DI INIZIAZIONE
CRISTIANACRISTIANA
I genitori che presentano i bambini
per il Sacramento del Battesimo sono
coinvolti in incontri di preparazione
per approfondire gli aspetti teologici,
pastorali e liturgici del Sacramento.
INTRODUZIONE GLOBALE INTRODUZIONE GLOBALE ALLA FEDE E ALLA VITA ALLA FEDE E ALLA VITA
CRISTIANACRISTIANA
L’I.C. è’ incentrata sulla dinamica:
TRADITIO consegna del dono della fede
RECEPTIO accoglienza libera del dono
REDDITIO “restituzione” della fede accolta
BATTESIMO SACRAMENTO DELLA FEDEIl primo passo concreto dell'iniziazione cristiana è l'itinerario catecumenale
accentrato sull'avvenimento del battesimo.
"Il battesimo, ingresso alla vita e al Regno, è il primo sacramento della nuova
legge. Cristo lo ha proposto a tutti perché abbiano la vita eterna, e lo ha
affidato alla sua Chiesa insieme con il Vangelo, dicendo agli apostoli: "Andate e
annunziate il Vangelo a tutti popoli e battezzateli nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo".
Perciò il battesimo è anzitutto il sacramento di quella fede, con la quale gli
uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di
Cristo.
La Chiesa considera quindi come sua prima missione suscitare e risvegliare in
tutti una fede autentica e operosa; per questa fede tutti— catecumeni, genitori
dei bambini da battezzare e padrini — aderendo a Cristo potranno entrare
nella nuova alleanza o riaffermare la loro appartenenza a essa“
(Rito del battesimo dei bambini, II. Iniziazione cristiana: Introduzione generale,
n. 3).
IMPORTANZA DEL BATTESIMO DEI BAMBINI
“La Chiesa, che ha ricevuto la missione di annunciare il Vangelo e
di battezzare, fin dai primi secoli ha conferito il Battesimo non solo
agli adulti, ma anche ai bambini. In forza della Parola del Signore:
‘Se uno non rinasce dall’acqua e dallo Spirito Santo, non può
entrare nel regno di Dio’ (Gv 3,5), la Chiesa ha sempre ritenuto che
i bambini non debbano essere privati del Battesimo. Essi, infatti,
sono battezzati nella fede della Chiesa, professata dai genitori, dai
padrini e dagli altri presenti al rito: questi rappresentano sia la
Chiesa locale sia la società universale dei Santi e dei fedeli, la
Chiesa Madre che tutta intera genera tutti e ciascuno”
(Rito del battesimo dei bambini, Iniziazione cristiana: Il battesimo
dei bambini n.2)
IL BATTESIMO DEI BAMBINI…….
……..UN’OCCASIONE DI GRAZIA
• è una richiesta ancora diffusa,
un’occasione di grazia da non
trascurare
• è una sfida aperta, in quanto le
motivazioni sono spesso inadeguate
BATTESIMO E PRIMA INFANZIA(0-3 anni)
L’accoglienza della domanda
di Battesimo come occasione
di prima evangelizzazione
• E’importante riconoscere nella richiesta
del battesimo per i figli una preziosa
opportunità pastorale per evangelizzare i
genitori. Infatti proprio la richiesta dal
sacramento dovrebbe costituire
un’occasione privilegiata da non sprecare
per l’evangelizzazione.
EVANGELIZZARE LA EVANGELIZZARE LA DOMANDA DEL DOMANDA DEL
BATTESIMOBATTESIMO
La richiesta del Battesimo avvia
una relazione tra famiglia e
Chiesa.
Cosa esprime la Chiesa nel donare
il sacramento se non obbedire
all’intenzione di Dio?
LA DOMANDA DEL LA DOMANDA DEL BATTESIMOBATTESIMO
la famigliaChiede
il Battesimo
la comunità domanda alla
famiglia: cosa chiedi alla Chiesa?
Il dialogo che nasce tra famiglia e chiesa non si risolve con una risposta immediatamente appagante la richiesta dei genitori né con una sorta di formalismo indifferente della situazione dell’interlocutore che pone la domanda.
LA DOMANDA DEL LA DOMANDA DEL BATTESIMOBATTESIMO
Perché nella crisi di fede
persiste la domanda di Battesimo per i piccoli?
LA DOMANDA DEL LA DOMANDA DEL BATTESIMO PER MOTIVIBATTESIMO PER MOTIVI
legati alla persona del piccolo
familiari di religione civile
LA DOMANDA DEL LA DOMANDA DEL BATTESIMOBATTESIMO
• Ci accorgiamo quanto, a volte,
poco vangelo ci sia nelle
motivazioni nel chiedere il
sacramento, ma la sfida pastorale
è far procedere verso il Vangelo
questa fede naturale, un po’ mista
di tradizioni, usanze,
superstizioni…
DIVERSE SONO LE DIVERSE SONO LE SITUAZIONI SITUAZIONI
SOCIO-RELIGIOSE DEI SOCIO-RELIGIOSE DEI GENITORIGENITORI
- C’è chi ha un legame forte e vivo con la
comunità cristiana;
- C’è chi è più saltuario nella partecipazione;
- C’è chi è indifferente o a volte ostile.
- c’è spesso un forte divario nella fede degli stessi
coniugi
Tutto questo dove c’è inadeguatezza su temi
educativi, timore di sbagliare, spesso assenza di
responsabilità.
SVARIATE SITUAZIONI SVARIATE SITUAZIONI FAMILIARIFAMILIARI
• L’impegno più rilevante è quello di
evangelizzare tutte le svariate
situazioni familiari che si incontrano:
sposati civilmente, separati, divorziati
risposati, coppie di fatto, conviventi,
ragazze madri, famiglie di non credenti in
cui un solo coniuge si dichiara cristiano.
DIRETTORIO PASTORALE FAMILIAREAlcuni orientamenti li troviamo al N.106• Qualora la richiesta del battesimo fosse avanzata da genitori
che vivono in situazione matrimoniale irregolare, si dovrà ve
rificare se ci sono le condizioni che ne rendono possibile la
celebrazione e, in particolare, se esiste la fondata speranza
che il figlio riceverà una vera educazione cristiana. Si viva
perciò questo momento come un'importante occasione per
evangelizzare questi genitori, per aiutarli a riflettere sulla
loro vita alla luce del Vangelo e invitarli a conversione.
• Cf. sotto, al n. 232.
• Cf. Codice di diritto canonico, can 868, 2; La pastorale dei
divorziati risposati..., nn. 51-53.
• Cf. Archidiocesi Napoli, Norme Pastorali n. 16
LE INDICAZIONI LE INDICAZIONI DEL MAGISTERO DEL MAGISTERO
IN OCCASIONE IN OCCASIONE DELLA DOMANDA DELLA DOMANDA
DI BATTESIMODI BATTESIMO
La Nota pastorale della Commissione
episcopale per la dottrina della fede,
la catechesi e la cultura e della
Commissione episcopale per la
famiglia della CEI sulla «Pastorale
dei divorziati risposati e di quanti
vivono in situazioni matrimoniali
irregolari o difficili» (26.04.1979 –
PD), nn° 52-54
L’Istruzione Pastoralis actio della Congregazione per la dottrina della fede circa il «Battesimo dei bambini» (20.10.1980 – PA), nn° 27-33.
Conferenza Episcopale Italiana
Direttorio di Pastorale Familiare
per la Chiesa in Italia(25.07.1993) nn.105-106;232
Archidiocesi di Napoli
Norme Pastorali
su alcuni aspetti della
celebrazione dei SacramentiPromulgato dal Card. Crescenzio Sepe
(19.09.2010) nn. 4-20
• Il battesimo è trattato, nel Codice di
Diritto Canonico (abbreviato in CIC,
dal titolo latino Codex Iuris Canonici),
dagli articoli 850 a 879 e nel
Catechismo della Chiesa Cattolica dal
n. 1213 al 1284
PASTORALIS ACTIOPASTORALIS ACTIO• L’istruzione Pastoralis Actio sul battesimo dei
bambini emanata dalla Congregazione per la
Dottrina della fede evidenzia la necessità che i
sacramenti siano capiti come “sacramenti
della fede” e precisa come ogni sacramento
abbia un particolare rapporto con la fede:
• “Il battesimo non è mai amministrato
senza la fede, che nel caso dei bambini è la fede
della Chiesa […]. Il battesimo non è soltanto un
segno della fede: ne è anche la causa” (PA 17).
PASTORALIS ACTIOPASTORALIS ACTIO
• La fede della Chiesa, in linea di principio, dovrebbe essere in
primo luogo testimoniata ed educata dai genitori stessi. Non
a caso sempre la Pastoralis Actio precisa:
• “Devono essere prese delle garanzie perché tale dono (il
Battesimo) possa svilupparsi mediante una vera educazione
nella fede e nella vita cristiana, sicché il sacramento possa
raggiungere pienamente la sua verità. Di solito esse sono
date dai genitori e dai parenti stretti, benché possano essere
supplite in modo diverso dalla comunità cristiana. Ma se tali
garanzie non sono veramente serie, si potrà essere indotti a
differire il sacramento, o addirittura a rifiutarlo, qualora siano
certamente inesistenti” (PA 28).
PASTORALIS ACTIO• Le considerazioni della Pastoralis Actio ribadiscono
del resto la norma prescritta al can. 868 § 1 dal
Codice di Diritto Canonico.
“Perché un bambino sia battezzato lecitamente è
necessario:
1. che i genitori, o almeno uno di essi oppure coloro
che tengono legittimamente il loro posto, vi
acconsentano;
2. che vi sia fondata speranza che sarà educato nella
religione cattolica; se tale speranza manca del tutto,
il battesimo venga differito, secondo le disposizioni
del diritto particolare, dandone ragione ai genitori”.
TIPOLOGIE FAMILIARI TIPOLOGIE FAMILIARI
• Componendo le indicazioni dei testi, siamo in
grado di ricostruire quattro tipologie di genitori
che chiedono il battesimo per i loro figli.
• La tipologia della condizione familiare che
presentiamo vuole essere semplicemente
indicativa dei problemi principali che si
incontrano oggi in relazione alla richiesta del
battesimo per i figli
a. Genitori credenti e praticantiIl primo caso è quello auspicabile, per il quale si ribadisce che il
bambino riceva il battesimo nelle prime settimane di vita ed
anche prima, in caso di pericolo di morte. Il testo si sofferma
piuttosto sull’importanza di preparare spiritualmente i genitori
e i padrini
I genitori devono […] avvertire i loro pastori d’anime della
nascita attesa, prepararsi spiritualmente. Da parte loro i
pastori d’anime visiteranno le famiglie, anzi cercheranno di
riunirne insieme diverse e impartiranno loro la catechesi ed
altri opportuni suggerimenti, e inoltre le inviteranno a pregare
per i bambini, che si accingono a ricevere (PA, 29).
b. Genitori poco credenti e solo occasionalmente
praticanti In questo caso (PA 30-31), è previsto anzitutto un
colloquio «perspicace e pieno di comprensione» con
questi genitori, colloquio orientato a «suscitare interesse
per il sacramento che chiedono» e a «richiamarli alle
responsabilità che essi si assumono». La Chiesa infatti
«non può venire incontro al desiderio di questi
genitori, se essi non danno la garanzia che, una
volta battezzato, il bambino riceverà l’educazione
cristiana richiesta dal sacramento». Il problema è
quello di «garanzie sufficienti» a fondare la speranza che
il battesimo porterà i suoi frutti.
c. Genitori conviventi o sposati solo civilmente
• Il terzo caso è affrontato più direttamente dal
documento CEI sulla pastorale dei divorziati:
“Se la richiesta di battesimo per il figlio è presentata da genitori
conviventi o sposati solo civilmente, ai quali nulla proibisce di
regolarizzare la loro posizione o di sposarsi anche
religiosamente […] il sacerdote mostrerà loro la contraddizione
tra la domanda del battesimo per il figlio ed il loro stato, che
rifiuta di vivere l’amore coniugale da battezzati e quindi rifiuta
il battesimo stesso, che fonda ed esige il sacramento del
matrimonio, e li inviterà, per quanto possibile, a sistemare la
loro posizione prima di procedere, con le necessarie garanzie
di educazione cristiana, al battesimo del figlio”. (PD n.53; cf.
DPF n. 232; cf. Arch. Napoli, Norme pastorali N. 19)
DIRETTORIO PASTORALE FAMILIARE
n. 232
•In occasione della richiesta dei sacramenti per i figli,
la comunità cristiana sia particolarmente attenta a
cogliere questa opportunità per una discreta ma
puntuale opera di evangelizzazione innanzitutto dei
genitori, per aiutarli a riflettere sulla loro vita alla
luce del Vangelo, per invitarli a “regolarizzare”, per
quanto possibile, la loro posizione, per esortarli e
accompagnarli nel loro compito educativo.
d. Genitori divorziati e risposati solo civilmente
• L’ultimo caso riguarda la situazione in cui almeno uno
dei due genitori sia divorziato e risposato (ovviamente
solo al civile). Nell’attuale contesto sociale, la condizione
di divorziato risposato non è di per sé indice sufficiente
di una grave mancanza di fede. Il criterio decisivo sarà
perciò ancora una volta l’accertamento della garanzia
che o da parte dei genitori stessi, o almeno di uno dei
due, o da parte del padrino (madrina), di qualche
parente o della stessa comunità cristiana, il bambino
potrà venire educato nella fede della Chiesa.
La linea di pensiero dei vescovi è abbastanza netta. La
convivenza o il matrimonio solo civile, qualora possano
essere sanati dal matrimonio religioso, pregiudicano
gravemente la fede nella quale i bambini dovrebbero
venire battezzati. L’inciso «per quanto è possibile»
sfuma però non poco la nettezza dell’indicazione ed
apre alla possibilità di una certa deroga
dall’orientamento dato, soprattutto nel caso in cui altri
(padrino, madrina, parenti, comunità cristiana)
garantiscano un’adeguata educazione nella fede.
GLI OBIETTIVI
• Le indicazioni del Magistero si
preoccupano soprattutto di far sì che il
Battesimo di un infante sia
accompagnato da fondate garanzie di
educazione cristiana di colui che viene
battezzato.
• I requisiti per poter battezzare i
bambini sono:
1) Consenso dei genitori, o almeno
uno di essi, o chi tiene
legittimamente il loro posto
2) Speranza fondata che venga
educato alla religione cattolica
BATTESIMO SOTTO BATTESIMO SOTTO CONDIZIONECONDIZIONE
Esaminiamo infine il caso del battesimo sotto
condizione.
• Can. 869 - § 1. Se si dubita che uno sia stato
battezzato, o che il battesimo non sia stato
amministrato validamente e il dubbio persiste anche
dopo una seria ricerca, il battesimo gli sia conferito
sotto condizione.
Sottolineiamo che non è un secondo battesimo, perché
se il primo battesimo, sui cui si ha un dubbio, è in
realtà valido, allora il secondo non aggiunge nulla.
IL RUOLO DEL PADRINO E DELLA IL RUOLO DEL PADRINO E DELLA MADRINAMADRINA
Le norme pastorali della Diocesi al n. 20 ci ricordano che:
• “Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino,”
(cf. Can. 872).
• “Per essere ammessi all’incarico di Padrino è necessario che egli:
sia cattolico, abbia già ricevuto la Confermazione, il santissimo
sacramento dell’Eucarestia e conduca una vita conforme alla fede e
all’incarico che assume;
non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o
dichiarata;
Non sia il padre o la madre del battezzando” (cf. Can.874)
Non possono essere ammessi come padrini; quanto notoriamente sono
ritenuti di appartenere d organizzazioni malavitose: quanti praticano
l’usura o altre attività criminali, quali lo spaccio di droga ecc; i
divorziati risposati, gli sposati solo civilmente ed i conviventi. In ogni
caso, non si ammettono persone di cui non sia notoria l’onestà della
vita pubblica e privata.