Exodus contro la dispersione scolastica

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L'Inchiesta p. 17 Non esistono più studenti "irrecuperabili" con il progetto andi dispersione Don Milani della Fondazione Exodus di Cassino

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Non esistono più studenti “irrecuperabili” con il progetto anti dispersione Don MilaniIeri la presentazione nella Sala Restagno. Un percorso integratofinanziato dalla Regione e realizzato da Exodus, scuole e Ateneo

Una scuola sempre più inclu-siva, affinché non si debbanoavere alunni emarginati o che

ciondolano stancamente nei corridoiperché non capiti o poco motivati.Studenti che per tanti, tantissimi mo-tivi potrebbero perdersi strada fa-cendo, andando ad accrescere lepercentuali di dispersione scolastica.Se ne è discusso ieri nella Sala Resta-gno alla presentazione del progettoDon Milani (che fa riferimento al sa-cerdote-educatore precursore, neglianni ‘60, di un approccio anticonfor-mista nei confronti dei giovani. Unapproccio che non lasciava indietronessuno, neanche i cosiddetti “casidifficili”. Sull’onda di questo per-corso, il responsabile della Fonda-

zione Exodus di Cassino, Luigi Mac-caro, ha messo intorno allo stesso ta-volo scuole, comune, Asl e ateneoper realizzare un progetto che in altresedi Exodus d’Italia è già una realtà.Ora, anche a Cassino grazie ad un fi-nanziamento regionale che permet-terà, per le prossime 16 settimane, direalizzare interventi ed incontri nel-l’Itcg Medaglia D’Oro, nell II e nelIII istituto comprensivo. Molti glispunti interessanti che sono emersidai vari interventi, tutti protesi a raf-forzare una sinergia che è già realtàsul territorio. Il progetto, come haspiegato Maccaro, è rivolto aglialunni tra gli 11 e i 16 anni, anche se«è già realtà, a Roma, sperimentarecon successo già nella scuola dell’in-fanzia la presenza di psicologi chenon si presentano come tali e che os-servano i bambini per poter interve-

Circolo Pd Cassino, Assante e quel “limbo inefficiente”

nire su eventuali casi difficili». Tantii motivi che fanno calare l’atten-zione o il rendimento scolastico enon sempre si tratta di uso di so-stanze o di difficoltà di apprendi-mento. Spesso, ci sono una serie diconcause. I dirigenti scolastici Lo-reta Panaccione e Graziuccio DiTraglia confidano nell’operativitàdel progetto e sono pronti a fare laloro parte. Ma hanno rivolto ancheun appello all’assessore alla culturae pubblica istuzione, Danilo Grossi:che il comune si attivi maggior-mente per garantire ai giovani unacittà più vivibile, adatta alle loro esi-genze. «I tagli alla scuola hanno ac-cresciuto il rischio di dispersione -ha spiegato la Panaccione - perchédiminuiscono le risorse per i docentidi sostegno». Ma scuola è anche di-sagio familiare ed infatti la coordi-natrice del progetto don Milani,Marisa Del Maestro, ha potuto toc-care con mano in molti istitutiquanto interesse ci sia, tra i genitori,di voler diventare più attenti nellavalutazione. «Il disagio relazionale -secondo la psicoterapeuta - resta ilprimo indicatore». Finita la scuola,resta l’ultima agenzia educativa:l’università. La professoressa Zanonha ricordato che i dati sulla disper-sione, rilevati dall’ateneo nel 2010nelle scuole del territorio, erano giàun campanello d’allarme. E cheanche i fuori corso sono una formadi dispersione importante. I datiIstat a livello regionale dicono chein tre anni la percentuale è aumen-tata di un punto. L’assessore DaniloGrossi ha puntualizzato: «Siamofortunati ad avere a disposizione unprogetto come questo, che non è de-strutturato, ma molto ancorato allarealtà». La parola, adesso, passa achi è sul campo, con i ragazzi. E traquesti, c’è l’educatore Andrea Vo-lante, che ha detto con fermezza:«Non esistono ragazzi irrecupera-bili. Tutti hanno solo grande biso-gno di attenzione». Ri.Ca.

CASSINO

Il tavolo dei relatori. Da sx Zanon, Del Maestro e Maccaro. Da sx, Grossi, Di Traglia e Panaccione

«Reputo positivamente (accantonando anche alcune riserve) la forma-zione del comitato direttivo del circolo di Cassino. Avrei preferito unasoluzione che contenesse tutte le componenti, ma la politica della se-parazione vive da troppi anni nel direttivo di tale circolo, dove un mo-desto gruppo di iscritti, usufruendo per la loro elezione del

tesseramento di favore, per anni ha tenuto il circolo in una specie di limbo, inefficiente e sot-toposto spesso a volontà degli organismi dirigenti di Frosinone, lasciando nella perenne edimproduttiva politica chi proponeva un pensiero diverso. Ora quel gruppo paga le conse-guenze, anche se la situazione del partito, dopo la sconfitta e l’allontanamento di tanti iscrittied elettori avrebbe dovuto portare ad un ripensamento delle scelte politiche per ritrovare quel-l’unità che un tempo aveva fatto grande il partito, mettendo da parte egoismi e vantaggi perso-nali. Discutendo delle riforme parlamentari, ed in particolare della legge elettorale, si è giuntiad un compromesso che non mi piace, ma si è richiesta e raggiunta l’unità del partito. In pro-posito ha scritto su La Repubblica del 3 u.s. il vice direttore Massimo Giannini concludendoil suo articolo di fondo: “V’è un oggettivo “dividendo politico, che il treno delle riforme vei-cola verso il centrosinistra. Renzi ha i suoi difetti, e commette i suoi errori. Ma è un fatto cheda un mese e mezzo il motore del cambiamento è nelle sue mani. Ed è un fatto che il PD” hariconquistato una centralità impensabile, dopo i traumi post elettorali del febbraio 2013. Ci

sarà tempo per valutare l’impatto dell’ ITALICUM sulla tenuta del governo Letta. Ma adessoè chiaro a tutti che se si apre uno spiraglio verso la Terza Repubblica, e se qualcosa cominciaa muoversi nella palude italiana, il merito è del Pd. Invece di dividersi ancora, i riformisti tuttiuniti dovrebbero avere l’intelligenza di rivendicarlo di fronte al Paese. Solo così possono tor-nare a chiederne la fiducia”. Cassino vive una esperienza amministrativa in cui vi sono alti ebassi ed ha dinanzi a sé un lavoro immenso per il risanamento ed il progresso della Città. Al-cuni sforzi si vanno compiendo al riguardo: il nuovo piano regolatore che ne migliori l’aspettoe la vivibilità; l’urgenza di dare all’ospedale quell’efficienza da tutti richiesta; una celebra-zione dei fatti di guerra dignitosa e tale di trarre dalla stessa non solo motivo di semplice resti-tuzione di una storia vissuta, ma la candidi ad essere la forza motrice del basso sud. Masoprattutto che la città ritrovi quella dignità e quel rilievo che tutti i cittadini rivendicano. E’evidente che Comunià Europea, Stato, Regione, l’indefesso lavoro della maggioranza consi-liare rappresentano un patrimonio di uomini capaci di dare al Comune quel contributo cultu-rale, operativo, propositivo di cui Cassino ha bisogno. A fronte di un così impegnatoprogramma e degli sforzi che sono richiesti per la sua realizzazione, il PD non può rimanereestraneo. Si richiede una unità di tutti, riconoscendo che non è facile trovare geni insostitui-bili. Sarà il futuro ad esprimere critiche o elogi, secondo quello che ciascuno sarà riuscito adare al partito ed alla Città».

Il responsabile della sede Exo-dus di Cassino, Luigi Maccaro«Sono tanti i segnali che arri-vano dai ragazzi: dalle diffi-coltà a fare i compiti finoal rifiuto della vita scolastica»

RITA CACCIAMI

17L’INCHIESTA SABATO 1 - DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014GOVERNI DEL TERRITORIO