Esperienza in laboratorio Prof Cigna I. - Prof.ssa Ferrara Classe II D Prof Cigna I. - Prof.ssa...

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Esperienza in laboratorioEsperienza in laboratorio

Prof Cigna I. - Prof.ssa Ferrara Classe II D

_________ __ ___________ _________ __ ___________Esperienza in laboratorioEsperienza in laboratorio _________ __ ___________ _________ __ ___________Esperienza in laboratorioEsperienza in laboratorio

_________ __ ___________ _________ __ ___________Liceo ScientificoAlessandro VoltaLiceo ScientificoAlessandro Volta

Riconoscimento degli zuccheri attraverso il reattivo Fehling A e

Fehling B

Riconoscimento degli zuccheri attraverso il reattivo Fehling A e

Fehling B

La molecola di glucosio presenta un gruppo aldeidico libero che può essere ossidato reagendo con il reattivo di Feheling.

La molecola di glucosio presenta un gruppo aldeidico libero che può essere ossidato reagendo con il reattivo di Feheling.

Il glucosio riveste un ruolo particolarmente importante per l’organismo umano essendo una fonte di energia

Il glucosio riveste un ruolo particolarmente importante per l’organismo umano essendo una fonte di energia

MaterialiMateriali

• provette e porta provette;• contagocce;• pinza;• acqua distillata;• fonte di calore ( candela );• reattivo di Fehling A: soluzione di solfato rameico

pentaidrato (CuSO4 · 5 H2O);• reattivo di Fehling B: soluzione di tartrato sodico-

potassico e idrossido di sodio (NaOH);• Glucosio (C6H12O6 ).

• provette e porta provette;• contagocce;• pinza;• acqua distillata;• fonte di calore ( candela );• reattivo di Fehling A: soluzione di solfato rameico

pentaidrato (CuSO4 · 5 H2O);• reattivo di Fehling B: soluzione di tartrato sodico-

potassico e idrossido di sodio (NaOH);• Glucosio (C6H12O6 ).

Immagini dei materiali Immagini dei materiali

Reattivi Fehling A e B

glucosio

ProcedimentoProcedimento

• Il glucosio (monosaccaride), è stato disciolto 2 ml di acqua distillata .

• Separatamente è stato preparato il reattivo di Fehling, unendo in una provetta 1 ml di reattivo di Fehling A (soluzione azzurra) e di Fehling B (incolore);

• La soluzione ottenuta presenta una colorazione blu intenso.

• Il glucosio (monosaccaride), è stato disciolto 2 ml di acqua distillata .

• Separatamente è stato preparato il reattivo di Fehling, unendo in una provetta 1 ml di reattivo di Fehling A (soluzione azzurra) e di Fehling B (incolore);

• La soluzione ottenuta presenta una colorazione blu intenso.

• Si riscaldano le due soluzioni mettendole a contatto con due fonti di calore (candele) fino ad ebollizione.

• Si mescola il contenuto delle due provette;• In poco tempo la soluzione è diventata torbida e si è verificato

un progressivo cambiamento di colore, dal giallo fino al rosso-mattone.

• Si riscaldano le due soluzioni mettendole a contatto con due fonti di calore (candele) fino ad ebollizione.

• Si mescola il contenuto delle due provette;• In poco tempo la soluzione è diventata torbida e si è verificato

un progressivo cambiamento di colore, dal giallo fino al rosso-mattone.

ConclusioniConclusioni In presenza di glucosio il

liquido ha acquistato una colorazione variabile tra, l'arancio ed il rosso mattone. In questo caso il rame Cu2+ presente nella soluzione di solfato rameico pentaidrato (azzurro) è stato ridotto a rame Cu+ (rossastro)con precipitazione dell’ ossido rameoso (Cu2O) rosso.

In presenza di glucosio il

liquido ha acquistato una colorazione variabile tra, l'arancio ed il rosso mattone. In questo caso il rame Cu2+ presente nella soluzione di solfato rameico pentaidrato (azzurro) è stato ridotto a rame Cu+ (rossastro)con precipitazione dell’ ossido rameoso (Cu2O) rosso.

• carta filtro;• pipette;• spatolina;• olio;• acqua;• mortadella e cipolla

frullata;

• carta filtro;• pipette;• spatolina;• olio;• acqua;• mortadella e cipolla

frullata;

• Abbiamo preso un disco di carta da filtro e abbiamo versato in tre punti differenti della superficie, con una pipetta, un po’ di olio, acqua e cipolla frullata;

• Con l’aiuto di una spatolina abbiamo strofinato della mortadella frullata sulla carta.

• Osserviamo in controluce.

• Abbiamo preso un disco di carta da filtro e abbiamo versato in tre punti differenti della superficie, con una pipetta, un po’ di olio, acqua e cipolla frullata;

• Con l’aiuto di una spatolina abbiamo strofinato della mortadella frullata sulla carta.

• Osserviamo in controluce.

Possiamo notare le diverse

caratteristiche delle 4 aree:• AREA CIPOLLA: molto scura

con contorni non distinguibili;

• AREA ACQUA: scura con contorni poco distinguibili;

• AREA MORTADELLA: chiara con contorni distinguibili;

• AREA OLIO: molto chiara con contorni distinguibili.

Possiamo notare le diverse

caratteristiche delle 4 aree:• AREA CIPOLLA: molto scura

con contorni non distinguibili;

• AREA ACQUA: scura con contorni poco distinguibili;

• AREA MORTADELLA: chiara con contorni distinguibili;

• AREA OLIO: molto chiara con contorni distinguibili.

cipollacipolla

olioolio

acquaacqua

mortadellamortadella

I grassi producono sulla carta da filtro una

macchia traslucida che non scompare neppure se la si riscalda.

La superficie bagnata dall’ acqua e dal filtrato di cipolla col passare del tempo si è asciugata; Dunque possiamo rilevare la presenza di lipidi nella superficie in cui era stata strofinata la mortadella e versato l’olio.

I grassi producono sulla carta da filtro una

macchia traslucida che non scompare neppure se la si riscalda.

La superficie bagnata dall’ acqua e dal filtrato di cipolla col passare del tempo si è asciugata; Dunque possiamo rilevare la presenza di lipidi nella superficie in cui era stata strofinata la mortadella e versato l’olio.

I grassi saturi e quelli insaturi si differenziano per la composizione della loro molecola: un grasso saturo ha legami singoli, mentre un grasso insaturo presenta doppi legami covalenti. È questo doppio legame a renderlo insaturo.

I grassi saturi e quelli insaturi si differenziano per la composizione della loro molecola: un grasso saturo ha legami singoli, mentre un grasso insaturo presenta doppi legami covalenti. È questo doppio legame a renderlo insaturo.

• acetone (C3H6O ) ;

• benzene( C6H6 ) ;• provette;• pipette;• olio;• siringa graduata ;• acqua;

• acetone (C3H6O ) ;

• benzene( C6H6 ) ;• provette;• pipette;• olio;• siringa graduata ;• acqua;

•Abbiamo versato con due pipette 1 ml di acetone ed 1 ml di benzene in due provette diverse.• Abbiamo prelevato 1 cm³ di olio con una siringa e lo abbiamo versato nella provetta contenente acetone; abbiamo fatto lo stesso con la provetta contenente benzene.

•Abbiamo versato con due pipette 1 ml di acetone ed 1 ml di benzene in due provette diverse.• Abbiamo prelevato 1 cm³ di olio con una siringa e lo abbiamo versato nella provetta contenente acetone; abbiamo fatto lo stesso con la provetta contenente benzene.

BenzeneAcetone

Possiamo osservare nella provetta contenente acetone, un miscuglio eterogeneo in cui le fasi sono distinguibili. Nella seconda provetta, contenente benzene, le fasi non sono distinguibili infatti abbiamo ottenuto un miscuglio omogeneo. La spiegazione del diverso comportamento dell’olio a contatto con l’acetone o con il benzene è da ricondurre alla polarità.

Possiamo osservare nella provetta contenente acetone, un miscuglio eterogeneo in cui le fasi sono distinguibili. Nella seconda provetta, contenente benzene, le fasi non sono distinguibili infatti abbiamo ottenuto un miscuglio omogeneo. La spiegazione del diverso comportamento dell’olio a contatto con l’acetone o con il benzene è da ricondurre alla polarità.

acetone benzene

benzenebenzeneacetoneacetone

I lipidi sono molecole organiche solubili in solventi non polari ma insolubili in acqua. In chimica, la polarità è una proprietà delle molecole, per cui una molecola presenta una parziale carica positiva su una parte e una parziale carica negativa su un'altra parte opposta alla molecola. Le molecole che non presentano il fenomeno della polarità sono dette non polari. Quindi possiamo capire che il benzene è un solvente non polare, mentre l’acetone è un solvente polare.

I lipidi sono molecole organiche solubili in solventi non polari ma insolubili in acqua. In chimica, la polarità è una proprietà delle molecole, per cui una molecola presenta una parziale carica positiva su una parte e una parziale carica negativa su un'altra parte opposta alla molecola. Le molecole che non presentano il fenomeno della polarità sono dette non polari. Quindi possiamo capire che il benzene è un solvente non polare, mentre l’acetone è un solvente polare.

Una tipica molecola polare è l'acqua. La polarità di questa molecola è responsabile della sua non linearità.

Una tipica molecola polare è l'acqua. La polarità di questa molecola è responsabile della sua non linearità.

Materiali:Materiali:

•acqua;•olio;•Sudan III;

•acqua;•olio;•Sudan III;

ESPERIENZA 3ESPERIENZA 3

Procedimento Procedimento

•Abbiamo versato dell’acqua e dell’olio in una provetta;• Abbiamo aggiunto Sudan III e abbiamo agitato energicamente.

•Abbiamo versato dell’acqua e dell’olio in una provetta;• Abbiamo aggiunto Sudan III e abbiamo agitato energicamente.

Osservazioni Osservazioni

Acqua e olio sono immiscibili tra loro; l’olio tende a stratificare sulla superficie dell’acqua e assume, in presenza del colorante specifico, una colorazione ROSSA. L’acqua, dopo pochi minuti, appare incolore, a causa della poca solubilità del Sudan III in questo solvente

Acqua e olio sono immiscibili tra loro; l’olio tende a stratificare sulla superficie dell’acqua e assume, in presenza del colorante specifico, una colorazione ROSSA. L’acqua, dopo pochi minuti, appare incolore, a causa della poca solubilità del Sudan III in questo solvente

Conclusioni Conclusioni

I lipidi sono molecole organiche solubili in solventi non polari, come il benzene, ma insolubili in acqua. La presenza di lipidi negli alimenti può essere messa in evidenza sfruttando la proprietà di alcuni coloranti tra cui il Sudan III. Questo colorante, sciogliendosi nelle molecole lipidiche, trasmette loro la propria colorazione.

I lipidi sono molecole organiche solubili in solventi non polari, come il benzene, ma insolubili in acqua. La presenza di lipidi negli alimenti può essere messa in evidenza sfruttando la proprietà di alcuni coloranti tra cui il Sudan III. Questo colorante, sciogliendosi nelle molecole lipidiche, trasmette loro la propria colorazione.

Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione