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Provincia di Ferrara Comune di Ferrara Tavolo di lavoro Climarchitettura 19 luglio 2007 1 Verbale Tavolo di Lavoro CLIMARCHITETTURA 19 luglio 2007, ore 15.30 Sala di Consiglio Comunale - Municipio PROGRAMMA Ore 15:30 - Registrazione dei partecipanti Interventi di: Sergio Golinelli – Assessore all’Ambiente e Agenda 21 della Provincia di Ferrara Paola Poggipollini – Dirigente Servizio Sviluppo Sostenibile Partecipazione Comune di Ferrara Lavoro in gruppo dei partecipanti Ore 19.00 chiusura dei lavori Partecipanti COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO Abbati Maurizio Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata – Agenda21 Addesso Giuseppe ACER Ferrara Andretta Emanuele Archinnova Anselmi Vittorio Ordine degli architetti di Ferrara Bernini Michele CDS (componente gruppo promotore del tavolo) Bonati Laura Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Agenda21 - Comune di Ferrara Brunoro Silvia Università di Ferrara - Dipartimento di Architettura Capatti Stefano CDS (componente gruppo promotore del tavolo) Carli Azzurra Architetto – Libero Professionista Casellato Domenico Provincia di Ferrara – Ufficio Energia Casoni Massimo ITSG “G.B. Aleotti” Ferrara Chiapponi Giovanni NL Properties Crestanello Carla Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Centro Idea Ferrigato Roberto Comune di Ferrara Fortini Alessandro CNA Galvan Renzo Architetto - Libero Professionista Comune di Fiesso Umbertino Gavini Federica Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Agenda 21 Golinelli Sergio Provincia di Ferrara – Assessore (componente gruppo promotore del tavolo) Marabese Eugenio Gruppo OLICAR – Petrolifera Estense Migliari Raffaele Libero Professionista – Energy Manager Nepa Alida Sportello Ecoidea- Provincia di Ferrara (componente gruppo promotore del tavolo) Piacentini Piero Engineering & Costructioning Pirazzoli Marcella Architetto – Libero Professionista Poggipollini Paola Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata (componente gruppo promotore del tavolo) Puggioli Enrico Ordine Architetti di Ferrara Riberti Carlo ACER Ferrara (componente gruppo promotore del tavolo) Romani Elena Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile Partecipazione – Agenda21 Rosati Anna Nedia snc Sacco Stefania Provincia di Ferrara – Agenda 21 (componente gruppo promotore del tavolo)

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Tavolo di lavoro Climarchitettura 19 luglio 2007 1

Verbale Tavolo di Lavoro CLIMARCHITETTURA 19 luglio 2007, ore 15.30

Sala di Consiglio Comunale - Municipio

PROGRAMMA Ore 15:30 - Registrazione dei partecipanti Interventi di:

Sergio Golinelli – Assessore all’Ambiente e Agenda 21 della Provincia di Ferrara Paola Poggipollini – Dirigente Servizio Sviluppo Sostenibile Partecipazione Comune di Ferrara Lavoro in gruppo dei partecipanti Ore 19.00 chiusura dei lavori Partecipanti

COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO Abbati Maurizio Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata – Agenda21 Addesso Giuseppe ACER Ferrara Andretta Emanuele Archinnova Anselmi Vittorio Ordine degli architetti di Ferrara Bernini Michele CDS (componente gruppo promotore del tavolo) Bonati Laura

Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Agenda21 - Comune di Ferrara

Brunoro Silvia Università di Ferrara - Dipartimento di Architettura Capatti Stefano CDS (componente gruppo promotore del tavolo) Carli Azzurra Architetto – Libero Professionista Casellato Domenico Provincia di Ferrara – Ufficio Energia Casoni Massimo ITSG “G.B. Aleotti” Ferrara Chiapponi Giovanni NL Properties Crestanello Carla Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Centro

Idea Ferrigato Roberto Comune di Ferrara Fortini Alessandro CNA Galvan Renzo Architetto - Libero Professionista

Comune di Fiesso Umbertino Gavini Federica Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Agenda

21 Golinelli Sergio Provincia di Ferrara – Assessore (componente gruppo promotore del tavolo) Marabese Eugenio Gruppo OLICAR – Petrolifera Estense Migliari Raffaele Libero Professionista – Energy Manager Nepa Alida Sportello Ecoidea- Provincia di Ferrara (componente gruppo promotore del

tavolo) Piacentini Piero Engineering & Costructioning Pirazzoli Marcella Architetto – Libero Professionista Poggipollini Paola Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata (componente

gruppo promotore del tavolo) Puggioli Enrico Ordine Architetti di Ferrara Riberti Carlo ACER Ferrara (componente gruppo promotore del tavolo) Romani Elena Comune di Ferrara – Servizio Sviluppo Sostenibile Partecipazione – Agenda21 Rosati Anna Nedia snc Sacco Stefania Provincia di Ferrara – Agenda 21 (componente gruppo promotore del tavolo)

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COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO Sancisi Gionata Archinnova Scaratti Elena Archinnova (componente gruppo promotore del tavolo) Tambini Anna NL Properties (componente gruppo promotore del tavolo) Tommasini Paola Comune di Ferrara - Servizio Sviluppo Sostenibile e Partecipazione – Centro

Idea Vacchi Mirco Architetto – Libero Professionista Vallieri Luciano Lega Coop – delegato SEFIM Vanini Marco Comune di Ferrara Zerbini Maurizio EUSPE scuola Edile NOTA METODOLOGICA: L’obiettivo di lavoro della giornata, predisposto dal gruppo di lavoro promotore del Tavolo, era di discutere sulla proposta operativa1 formulata da alcuni stakeholder. Tenendo in considerazione le criticità/problematiche e le riflessioni emerse nell’incontro del 27 giugno, i partecipanti sono stati invitati a prendere in esame ogni singolo obiettivo delle aree tematiche, a esprimere modifiche ed integrazioni sul testo ed infine a procedere, con la medesima metodologia di lavoro, sulle azioni. Il risultato di questo lavoro, attraverso una strutturata, condivisa ed equilibrata discussione, avrebbe dovuto portare all’elaborazione di una proposta, da sottoporre comunque ad ulteriori integrazioni nel corso dell’estate, quale percorso di lavoro per futuri gruppi tematici. Nel corso della discussione la metodologia di lavoro è stata contestata, e questo ha determinato che il tavolo di lavoro prendesse i connotati di una assemblea pubblica in cui gli interventi sono stati di carattere generale, spesso espressioni di esigenze e commenti di vario tipo e, quindi, non chiaramente riconducibili ai contenuti della proposta operativa. INTERVENTI Sergio Golinelli, Paola Poggipollini (Slide) In allegato la presentazione Vittorio Anselmi La mia contestazione riguarda i progetti pilota. Nel campo della bioarchitettura è difficile trovare situazioni attribuibili ad essi. Nei cantieri non ci sono condizioni di continuità e ripetibilità perciò, secondo me, è fuorviante la definizione “progetti pilota”. A ciò si aggiunga, come ho già detto, la difficoltà di individuazione degli stessi; a meno che non si voglia fare un ragionamento di basso livello, ma a cosa servirebbe? Bisogna anche fare molta attenzione nella scelta dei progetti pilota, perché questi comportano un rischio di emulazione molto forte. Trovo anche poco significativa la distinzione per destinazione d’uso. Elena Scarati Condivido l’istituzione di percorsi formativi paralleli tra professionisti e imprese: serve assolutamente una formazione e porsi come obiettivo un percorso di formazione ordinato è un’ottima cosa. Per quanto riguarda i progetti pilota, ne esistono già diversi; è importante tenerne conto perché sono cose possibili, valutabili, toccabili. Non dobbiamo perdere il carro. Sancisi Gionata E’ vero che per quanto riguarda i progetti pilota l’emulazione può essere deleteria; comunque, sono importanti per poter toccare con mano ciò che viene fatto e per spingere i professionisti. Possono essere individuati fuori provincia; su questo punto basta organizzarsi. Secondo me, la visita a qualche cantiere è molto importante.

1 La proposta operativa era stata inoltrata al Forum per posta elettronica pochi giorni prima dell’incontro. Il documento è in allegato o scaricabile dal sito web di Agenda 21 http://ww2.comune.fe.it/cittapartecipata/index.phtml?id=62.

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Anna Tambini Sono tra le persone che hanno proposto questi obiettivi. Per quanto riguarda i progetti pilota si può cambiare espressione. L’idea era quella di fare un cantiere visibile, che consentisse di promuovere uno scambio di esperienze reali. Trovo che sia molto importante la condivisione dei numeri, che qualcuno si offra per fornire i propri, per metterli a disposizione. Oltre alla dimensione teorica, è necessario che si scambino e si condividano i numeri, le esperienze. Il discorso sulle destinazioni d’uso riveste una sua importanza alla luce delle diverse esigenze che hanno il residenziale, il direzionale e il commerciale. Alessandro Fortini Per quanto riguarda la formazione le esperienze a Ferrara ci sono già. La CNA negli ultimi due anni ha organizzato corsi formativi per le imprese. La formazione è importante, gli ordini e le associazioni devono spingere in questa direzione, ma secondo me sono più importanti le regole, tutto il resto viene di conseguenza. La formazione e la comunicazione vengono già fatte, l’interesse su questo tema c’è ed è tangibile. Il vero problema, il vero tema da affrontare è la mancanza legislativa. Se le imprese e i professionisti si mettono in discussione, ci vuole però che le Amministrazioni Provinciale e Comunale si facciano portatori di questi interessi. La collaborazione, l’informazione, la formazione ci sono già; il punto cruciale è l’aspetto legislativo. Elena Scarati Vorrei proporre alle Amministrazioni di invitare l’architetto Fattor, ex assessore all’urbanistica del Comune di Bolzano, Comune in cui applicano principi concreti di correzione degli errori. Grazie a lui, a Bolzano sono stati resi obbligatori l’adozione di CasaClima e il tetto verde sulle case. Vittorio Anselmi Anch’io ho una grande simpatia per Bolzano e CasaClima. Ma a Bolzano hanno una situazione climaticamente diversa: loro hanno il problema del freddo, noi abbiamo quello del grande caldo. E’ una differenza molto importante che non concerne solo l’involucro, ma anche l’impiantistica. C’è una grande animazione, ma attenzione: i temi in questione non sono affatto semplici. Dividerei il tema della formazione in due aree: 1) informazione e sensibilizzazione, 2) formazione sull’efficienza energetica degli edifici: è un tema tecnicamente complicato, è difficile addentrarsi nella tecnologia. E’ importante non confondere l’informazione degli utenti con la formazione dei professionisti. Occorre fare scelte ragionate sui costi e sulla sensibilizzazione degli utenti. E’ vero che la legislazione è carente, ma ci sono tanti protocolli diversi tra loro: bisognerà decidere quale adottare. Spero che si punti più a sensibilizzare l’utenza che a incentivare i progettisti. Emanuele Andretta Stiamo perdendo di vista il target: ci stiamo focalizzando su professionisti e imprese, ma non sono loro che comprano le case; bisogna formare/informare chi compra. I cantieri aperti serviranno agli utenti. Una volta che l’utenza è stata sensibilizzata, le imprese e i professionisti che non fanno certe cose andranno automaticamente fuori mercato. Meglio fare cose nuove, anche col rischio di sbagliarsi. Maurizio Zerbini Vorrei fare un appunto: le cose fin qui dette sono corrette ma bisogna essere pragmatici. E’ necessario lavorare sul costruito, il nuovo è marginale. Ci sono tecnologie conosciute e applicate già in passato ma che negli ultimi decenni non sono state utilizzate. Penso che le parole d’ordine siano due: SALUBRITA’ ed ECONOMICITA’. Sono queste le parole che convincono l’utente.

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La legislazione può essere forse carente, ma c’è. Per quanto riguarda la formazione, la Scuola Edile di Ferrara anni fa ha fatto un’esperienza di bioedilizia. Abbiamo riscontrato che i muratori e le imprese non sanno più usare certi materiali o non sono in grado di utilizzarne di nuovi. Quell’esperimento ha avuto successo, ma a causa di problemi relativi al finanziamento non l’abbiamo riproposto. Quello che riusciamo a fare è inserire nel nostro programma formativo piccole parti sulla bioedilizia. Siamo comunque intenzionati ad apportare miglioramenti da questo punto di vista. Altra considerazione: Ferrara è una città patrimonio dell’Unesco e in quanto tale è vincolata; presenta un’armonia che va mantenuta. La conoscenza e l’utilizzo di alcuni materiali si sono persi nel tempo. Noi abbiamo lavorato molto per sensibilizzare su questo delicato sistema. E’ molto importante che teniamo presente dove siamo. Stefano Capatti Il mio vuole essere un contributo di tipo metodologico: prima di prendere decisioni di carattere operativo bisogna ridurre al minimo il deficit di sapere. Ci sono domande che necessitano di una risposta:

- se per il patrimonio immobiliare di Ferrara si adottasse un certo tipo di provvedimenti, quale/quanto sarebbe il risparmio energetico, quale/quanto il minor impatto ambientale?

- perché un certo tipo di materiale è più costoso? - quanto possono spendere i ferraresi per la casa? Da questo punto di vista è necessario

incrociare le modalità di fabbricazione delle case con il risparmio energetico e con il budget a disposizione degli acquirenti

Sarebbe inoltre necessario studiare in modo comparativo le esperienze e le buone prassi al di fuori della provincia di Ferrara, per poi sceglierne una da implementare qui, prendendo quegli aspetti che possono essere trasferiti nella nostra realtà. Anna Tambini Noi che abbiamo proposto gli obiettivi su cui stiamo discutendo, li abbiamo divisi in quattro aree: formazione, informazione, coordinamento normativo, ricerca. Abbiamo pensato che i quattro ambiti siano tutti ugualmente necessari. Propongo di procedere ambito per ambito, per organizzare meglio il lavoro. Elena Scarati Mi piacerebbe che si dicesse non solo cosa ma anche come e quando bisogna fare. Per fare la valutazione del risparmio energetico su un edificio ci vogliono due ore, non mesi. Io posso anche prendermi l’impegno di valutare due/tre edifici standard a vostra scelta, ma quanto consumano gli edifici italiani lo sappiamo già. Se però vogliamo comunque fare un’analisi della condizione attuale per poter elaborare una strategia d’azione, occorre pragmatismo, bisogna darsi dei tempi. Per quanto riguarda il costo dei materiali, sono convinta che finché non viene stabilito uno standard di legge, ci saranno sempre quelli che fanno il bello e il cattivo tempo. Carlo Riberti Ciò che vorrei far notare è che a questo tavolo (come ad altri) mancano le banche, il mondo finanziario. Inviterei le Amministrazioni a coinvolgere le banche per poter studiare un finanziamento-tipo. Silvia Brunoro Il dipartimento di architettura dell’Università di Ferrara è molto attivo per quanto riguarda la sostenibilità ed il risparmio energetico nell’edilizia: abbiamo avviato progetti, ad esempio “Azione Cost C16”, e disponiamo della banca dati “Osservatorio sulla Certificazione della Sostenibilità Ambientale degli Edifici” (scaricabile da Internet). Sono disponibile a fornire dati che sono già esistenti. Paola Poggipollini Possiamo fare una sintesi?

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Elena Scarati Se la formazione deve essere fatta sui professionisti, un progetto pilota è necessario. Paola Poggipollini Alla luce di quanto detto finora, come obiettivo relativo alla formazione può andar bene “coordinamento e messa in rete dei soggetti della formazione (università, esperti, enti di formazione) al fine di proporre corsi integrati fondati sulle migliori esperienze (buone pratiche) e rivolti a professionisti, imprese e costruttori”? Anna Tambini Le macro-aree saranno oggetto di discussione in singoli tavoli tecnici, a cui ognuno potrà fornire il proprio contributo specifico. Ora soffermiamoci sulla definizione degli obiettivi, il come sarà oggetto di quei singoli tavoli. Elena Scarati Il cantiere aperto sarebbe un’esperienza molto utile per una questione di visualizzazione. Sergio Golinelli Ho cercato di pormi dal punto di vista di chi poi deve prendere le decisioni. Oggi ho imparato molte cose, mi sono confermato nell’idea che lo scambio e il confronto servono a tutti, esperti e non. Noi, a differenza di Bolzano, non abbiamo capacità legislativa, possiamo solo fare regolamenti. Non dobbiamo esaurire oggi tutte le questioni, cerchiamo intanto di condividere l’impostazione, le macro-aree e gli obiettivi. Successivamente ci struttureremo per gruppi di lavoro in cui affronteremo le questioni specifiche e vedremo quali sono le cose utili da farsi. Piero Piacentini Secondo me i cittadini non sono informati sulle opportunità offerte dalla finanziaria 2007. C’è una dicotomia che vorrei si conciliasse per mezzo di piccoli interventi/aggiustamenti. Alida Nepa L’Amministrazione Provinciale ha attivato un settore di uno sportello dedicato proprio a questo tipo di informazioni, che dispone anche di un sito web molto aggiornato. Raffaele Migliari Parliamo di una serie di problematiche che hanno bisogno di un loro tempo di maturazione. Ci sono situazioni connaturate con l’ambiente in cui si opera, che possono richiedere gestazioni più lunghe che altrove. Le nuove leggi hanno ribaltato comportamenti precedenti, ora architetti e impiantisti dovranno collaborare. Un grosso problema riguarda la formazione, che secondo me deve essere rivolta solo agli addetti ai lavori. Tecniche e tecnologie sono molto difficili e comportano grosse responsabilità. Tutti gli organismi faranno la loro parte, come hanno sempre fatto. Gli operatori del settore possono raggiungere la formazione di cui necessitano attraverso i canali tradizionali. I cittadini, invece, devono essere informati correttamente: bisogna far loro capire i concetti sostanziali che gli consentano di affrontare problemi pratici. Trovo molto utile il discorso sul coinvolgimento delle banche, anche per evitare che banche straniere possano investire su queste cose. Anna Tambini Vorrei tornare all’ambito degli obiettivi. Una criticità è che il cittadino deve essere informato non solo sulla qualità degli edifici, ma anche sulla qualità dei professionisti. Cito l’esempio di CasaClima che consente la certificazione degli edifici solo a progettisti accreditati. Cerchiamo di fare un coordinamento della formazione, in modo da non generare confusione, da dare un riferimento preciso al mercato.

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E’ bene che cresca una cultura di trasparenza e condivisione. Elena Scarati Mi riallaccio alla questione dei tempi. E’ vero che per fare un certo tipo di percorso ci vuole tempo; infatti, ad esempio, progettisti e termotecnici non sono ancora in grado di operare secondo certi criteri, lo vedo lavorando con CasaClima. Il cittadino, a volte, non sa se il professionista a cui si rivolge sa fare o meno. Noi dobbiamo formare professionisti/imprese, perché è a loro che si rivolgono i cittadini. E’ vero che ci vuole molto tempo, ma dobbiamo spingere affinché questi tempi si abbrevino. Raffaele Migliari CasaClima è un’operazione commerciale, ci sono molti altri professionisti che sanno fare le stesse cose. Renzo Galvan Io ho seguito un corso attraverso cui ho ricevuto un minimo di informazione/sensibilizzazione su questi temi. CasaClima è un ottimo formatore, come altri del resto. Sergio Golinelli Faremo due gruppi, uno per la formazione l’altro per l’informazione, che discuteranno dei dettagli. Tutti devono essere messi nelle condizioni di fare la loro parte. Gli obiettivi su formazione e informazione mi sembra che siano stati ampiamente condivisi. Direi che possiamo passare al tema del coordinamento. Vittorio Anselmi A livello locale si può fare molto. Pochi giorni fa è stato presentato il Piano Territoriale Regionale: bisogna fare qualcosa con la Regione affinché le istanze che qui esprimiamo possano trovare spazio in quel Piano. Il mercato a Ferrara lo fanno gli immobiliaristi, i privati cittadini incidono pochissimo. Sarebbe importante prevedere una leva finanziaria fiscale. Le Amministrazioni possono fare la loro parte, perché gli strumenti ce li hanno. Maurizio Abbati Mi preme rilevare che dal sito di Agenda 21 del Comune di Ferrara è possibile scaricare un opuscolo sul Risparmio Energetico, in cui sono riportati e brevemente commentati gli incentivi previsti dalla Finanziaria 2007. Elena Scarati Nell’obiettivo 5, cosa si intende con “archivio”? Anna Tambini Vuol dire mettere in rete tutto ciò che può essere utile, per esempio le iniziative promosse da Archinnova, i corsi organizzati dalla CNA etc.; significa rendere disponibili patrimoni di informazione altrimenti dispersi. Per quanto riguarda l’obiettivo 6, vorrei spiegarlo meglio: esistono tantissimi regolamenti, perciò riteniamo necessario cercare di coordinare tutti gli strumenti normativi affinché si profili per l’edilizia sostenibile un percorso il più liscio possibile. Vittorio Anselmi Vorrei lanciare l’idea di utilizzare la struttura della Fiera per avere annualmente una fotografia sullo stato dell’arte della situazione a livello provinciale, sulla base della quale programmare/costruire il percorso da compiere in futuro. Alessandro Fortini Quello del coordinamento è un tema molto importante.

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Nel comune e nella provincia di Ferrara ci sono delle eccellenze, perciò c’è la possibilità di fare tanto. Sono già state attivate tante iniziative e la nostra volontà è quella di mettere in rete tutto ciò che facciamo e faremo affinché tutti ne possano beneficiare. Questo è cruciale per risparmiare tempo ed energie. Vittorio Anselmi Per quanto mi riguarda il punto 8 può anche essere eliminato: gli edifici esistenti sono per loro natura talmente diversi tra loro che forse il punto 8 è poco utile. Trovo invece più utile un’analisi sui sistemi edifici/impianti perché consente di fare riferimento a tecnologie applicative. Interessante, ma più difficile da realizzare è il punto 10, la risposta è un terno al lotto; inoltre, anche qui bisognerebbe distinguere tra edifici vecchi e nuovi. La ricerca andrebbe fatta per macro-categorie di interventi di riferimento. Carlo Riberti Se può essere utile, noi abbiamo una ventina di cantieri in partenza. Renzo Galvan Può essere una buona cosa visitare un cantiere. Vi domando se sarebbe possibile mettere anche su un sito delle foto corredate da una descrizione semplice dell’intervento, in modo da costruire un cantiere virtuale da mettere a disposizione dei cittadini. Carlo Riberti E’ fattibile, vediamo. Anna Tambini Quello della Ricerca è uno dei punti con meno bollini; è una criticità poco sentita, ma se vogliamo percorrere una strada, dobbiamo avere un quadro sulla situazione di partenza per quanto riguarda: a) i cittadini, b) il patrimonio edilizio. La raccolta di best practices ci consente di mettere in campo risposte più precise. L’obiettivo è quello di poter rendere pubblico e diffondere la conoscenza sul “dove siamo oggi”. Sono dati che possono fare bene al mercato. E’ necessario comunicare in modo convincente che la differenza di costi al m2 è giustificata dalla qualità. Luciano Vallieri Noi stiamo facendo un esperimento su un set di edificazioni da certificare classe A o B, non sappiamo come il mercato risponderà. Forse per scarsa conoscenza, l’utenza continua a richiedere altre cose, ad esempio il climatizzatore o l’idromassaggio. Elena Scarati Non sempre la differenza di costo corrisponde a quella della qualità, spesso la scarsa qualità costa tantissimo. Occorre un sistema che consenta all’acquirente di valutare le differenze. Bisogna trovare un linguaggio semplice che definisca le caratteristiche importanti per l’utente. Stefano Capatti Per sensibilizzare il territorio su sprechi, consumi o su quanto si sarebbe risparmiato se, occorrono elaborazioni di carattere statistico-proiettivo. Bisogna portare alla luce come macro-informazioni queste elaborazioni di carattere statistico. Una buona ricerca deve fare i conti con la realtà con cui si misura perché le deve “cucire il vestito addosso”, altrimenti si corre il rischio che i progetti non si realizzino. Ci sono tante variabili che vanno individuate affinché un progetto possa essere realizzato a Ferrara. Un progetto pilota consente di fare variazioni/aggiustature che poi possono essere applicate a grande scala; da esso emergono variabili che servono a valutare meglio. Voglio dire che attraverso la ricerca vengono fuori determinate evidenze, vengono fuori gli intoppi da valutare e su cui poi, quindi, si può lavorare.

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Anna Tambini Un problema importante riguarda l’attuale non confrontabilità, ad esempio, di un condominio degli anni ’60 e di una casa classe A, che hanno più o meno lo stesso prezzo. Il fatto che il cittadino non dispone delle informazioni appropriate non consente di investire nel nuovo, né nella riqualificazione energetica dell’esistente; il mercato, non conoscendo le differenze, si mantiene a livelli bassi. Elena Scarati La certificazione di CasaClima, e sottolineo che CasaClima è solo una certificazione, ti dà un marchio di qualità e ciò crea fenomeni spontanei di diffusione. Marco Vanini Il Comune di Ferrara ha fatto delle cose relative ai temi che stiamo trattando, che sono state molto criticate, non sono state capite. Abbiamo dato incentivi volumetrici ed economici, ma non possiamo e non dobbiamo imporre nulla, non possiamo imporre l’adozione di CasaClima o cose del genere. Il mercato è strano: l’attenzione dell’utenza, ad esempio, c’è già. Dobbiamo informare i cittadini e dire loro “consumiamo meno”. Possiamo usare CasaClima e tante altre cose, ma ci penseremo successivamente. Carlo Riberti Il cittadino spesso non reagisce all’informazione. Negli ultimi trent’anni i prezzi dell’energia hanno continuato a fluttuare e l’utente, nell’incertezza, non è incentivato ad investire nel risparmio energetico; l’utente non sa più a chi credere perché le notizie che gli arrivano sono troppo contraddittorie. Sergio Golinelli La Provincia e il Comune di Ferrara stanno compiendo il percorso di registrazione Emas, che riguarda sia gli impatti diretti che gli impatti indiretti; tra questi ultimi ci sono anche i consumi energetici dell’edilizia. Inoltre, come Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali, stiamo discutendo col Governo sulla possibilità di negoziare i crediti di CO2. Perciò, un tavolo che lavora su questi temi per noi è fondamentale. La Pubblica Amministrazione ha una direzione molto precisa, stabilita dalla Legge 20: si fa il nuovo quando non si può recuperare il vecchio. Bisogna che teniamo conto di questo aspetto. Per quanto riguarda i lavori di oggi, abbiamo condiviso l’impostazione apportando alcune modifiche. Il gruppo promotore del tavolo lavorerà per modificare le schede e le diffonderà; raccoglierà inoltre la disponibilità a lavorare nei singoli sotto-ambiti. Stimoleremo a partecipare anche altri soggetti che riteniamo possano dare un contributo ai lavori che seguiranno, e decideremo una data di settembre per lavorare con i quattro sottogruppi e nella quale presenteremo una bozza di programma di lavoro da licenziare in fretta, per poi passare alla fase operativa.

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TAVOLO DI LAVORO DI AGENDA 21

CLIMARCHITETTURA

Sostenibilità ed efficienza energetica nell’edilizia ferrarese

19 Luglio 2007

Residenza municipale

Paola Poggipollini Comune di Ferrara

Percorso compiuto? In uno dei Forum di A21 del 2006 venne lanciata la richiesta di

segnalare le tematiche da affrontare nei tavoli di lavoro di A21? Uno dei temi di maggior interesse fu:

• “Energia- Bioedilizia Risparmio ed Efficienza nergetica”• Assessori hanno dato vita ad un gruppo di lavoro misto

(pubblico-privato) cogliendo una disponibilità di lavoro per avviare la costituzione del tavolo di lavoro;

• 8 maggio 2007- Tavola Rotonda sul tema “ Climarchitettura-sostenibilità ed efficienza energetica nell’edilizia ferrarese”, che ha consentito di mettere a fuoco le problematiche legate all’efficienza energetica;

• 27 Giugno – 1° incontro del tavolo di lavoro del Tavolo di A21

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Tavolo di lavoro di A21 del 27 giugno

Avviato percorso di riflessione e discussione sulle problematiche legate alla sostenibilitàed all’efficienza energetica

Costituiti due gruppi di lavoro1° gruppo: confronto tra enti locali ed

operatori del settore? 2° gruppo:promozione della climarchitettura

Esigenze e Criticità

Grazie all’analisi delle esigenze e criticità, che sono risultate coincidere nei due gruppi di lavoro, e ai contributi di alcuni componenti del gruppo promotore del tavolo di lavoro è stato possibile raggruppare le emergenze e criticità in aree tematiche per dare organicità al successivo lavoro di definizione delle proposte

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Macrotematiche• Proposte

• sportello informatico/informativo per tecnici,

• corsi di formazione (universitàistituti tecnici ecc)

• portare nelle circoscrizioni il tema energetico.

Formazione, informazioneA. Esigenza culturale: (14 bollini)

> Formazione: Progettisti, imprese/produttori, istruttori EE.LL, scuole

> Informazione:cittadini/utenti, scuole

Diffondere la conoscenza su: innovazioni tecnologiche, disposizioni protocollo di Kyoto, benefici economici e sulla qualità della vita.

Scarsa diffusione innovazioni tecnologiche: costi elevati /politiche di mercato locale non adeguate(1 bollino)

Macrotematiche • Coordinamento • A. Esigenza • Creare un coordinamento

(confronto, dialogo) tra: (7 bollini)• - EELL• - EELL e mondo della ricerca• - EELL e operatori• B. Esigenza • di controllo/monitoraggio di tutto il

processo (dai progetti ai risultati) • (4 bollini)•• C. Legislazione(nazionale,comunale)

carente, norme rigide e teoriche poco chiare e fruibili (buco normativo) (3 bollini)

• - regolamenti edilizi non adeguati

• D. Esigenza di chiarezza e convergenza di obiettivi/strategie

• Proposte

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Macrotematiche

Ricerca

Esigenza di diagnosi del patrimonio edilizio per identificare le prioritàd’intervento (1 bollino)

Proposte

Percorso del Tavolo di Lavoro

27 giugno: esigenze e criticità

19 luglio: proposte di obiettivi ed azioni

Inizio settembre: definizione della struttura dei gruppi e metodologia di lavoro ed esame altri eventuali contributi

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I recapiti per comunicare eventuali altri contributi sugli obiettivi e azioni e per scaricare il materiale del lavoro del Tavolo Climarchitettura, sono:

Comune di Ferrara

Agenda 21

Viale Alfonso I d’Este 17,

44100 Ferrara

Tel. 0532744650

E-mail:

[email protected]

Provincia di Ferrara

Ufficio Agenda 21 e INFEA

Corso Isonzo 105,

44100 Ferrara

Tel. 0532299551

E-mail :

[email protected]