Edvard Munch 1863 -1944 · Edvard Munch 1863 -1944 Autoritratto con sigaretta 1895 olio su tela...

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Edvard Munch 1863 -1944

Autoritratto con sigaretta 1895 olio su tela 110.5x85,5cm Oslo Nationalgalerie

Varie versioni

“Se riprendo più volte un tema

è per calarmici dentro più

profondamente. Un'immagine

NON si esaurisce in un

unico dipinto”

Nel 1868 muore la madre, nel 1877 la sorella Sophie Uso espressivo del colore

Larghe macchie raschiate e incise

“Nella casa della mia infanzia

abitavano malattia e morte.

Non ho mai superato

l'infelicità di allora”

La bambina malata 1885-86 Olio su tela 121,5x118,5 cm Goeteborg, Konstmuseum

La bambina malata 1885-86 Olio su tela 121,5x118,5 cm Goeteborg, Konstmuseum

“Ho ridipinto questo quadro molte volte durante l’anno – l’ho raschiato, l’ho diluito con la

trementina – ho cercato parecchie volte di ritrovare la prima impressione – la pelle trasparente,

pallida contro la tela – la bocca tremante – le mani tremanti. Avevo curato troppo la sedia e il

bicchiere, ciò distraeva dalla testa... Dovevo levare tutto? No, serviva ad accentuare e dare

profondità alla testa. Ho raschiato attorno a metà, ma ho lasciato della materia. Ho scoperto così

che le mie ciglia partecipavano alla mia impressione. Le ho suggerite come delle ombre sul

dipinto. In qualche modo la testa diventava il dipinto... Finalmente smisi, sfinito – avevo raggiunto

la prima impressione” Impressione interiore (supera il naturalismo)

La bambina malata 1885-86 Olio su tela 121,5x118,5 cm Goeteborg, Konstmuseum

“Molti pittori rappresentavano bambini malati

sullo sfondo di un cuscino.

Sono convinto che difficilmente uno di questi pittori avrà assaporato fino in fondo il suo

tema come ho fatto io ne La bambina malata”

“Credo che nessun pittore

abbia vissuto il suo tema fino

all’ultimo grido di dolore come

me quando ho dipinto La

bambina malata. […] Non ero

solo su quella sedia mentre

dipingevo, erano seduti con

me tutti i miei cari, che su

quella sedia, a cominciare da

mia madre, inverno dopo

inverno, si struggevano nel

desiderio del sole, finché la

morte venne a prenderli”

Christian Krohg, Bambina malata 1880-81 Oslo 102x58cm

Cuscino → aureola quadrata (persone aventi fama di santità già in vita)

Rosa perde le foglie → caducità della vita

Krohg a proposito di Munch

“Dipinge, o piuttosto, osserva le cose diversamente

dagli altri artisti. Ha occhi solo per l'essenziale...

Ecco perché i quadri di Munch non sono di regola finiti,

come la gente si compiacerebbe di constatare.

Ma certo che lo sono. L'arte è completa quando l'artista

ha detto veramente tutto quanto aveva dentro di sé.

Riesce veramente a mostrare i suoi sentimenti,

le sue ossessioni, e a questo subordina tutto il resto”

Papa Pasquale IX secolo Santa Prassede

Attenzione psicologica Impianto realistico

Il grido, 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet

“Camminavo lungo la strada con due amici

quando il sole tramontò, il cielo si tinse

all’improvviso di rosso sangue.

Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad

una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e

sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco.

I miei amici continuavano a camminare e io

tremavo ancora di paura… e sentivo che

un grande urlo infinito pervadeva la natura”

4 versioni (una venduta a 120 mil di dollari)

Kierkegaard: “Su tutta la mia natura grava

un'angoscia, una paura che è presagio

di terremoto”

Il grido (der Schrei der Natur), 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet L'urlo è un'onda sonora che diventa onda cromatica → sinestesia Umanità urla la propria disperazione

Le linee ondeggianti dell'urlo solcano sia il

cielo infuocato che la città.

“Sto conducendo uno studio dell'animo...

come Leonardo da Vinci studiava gli

abissi dell'animo umano sezionando

cadaveri, io cerco di sezionare anime. Lui

doveva annotare le sue scoperte in una

scrittura cifrata perché al tempo era

proibito sezionare corpi umani, oggi

sembra che la dissezione dell'animo sia

vista nello stesso modo, ossia disgustosa,

frivola e indecente!”

Il grido, 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet

Mummia peruviana Esposta nel 1889 al Museo dell'uomo a Parigi

Il grido, 1893, Oslo Munch Museet 83,5x66cm tempera e pastello su tavola L'urlo è un'onda sonora che diventa onda cromatica → sinestesia

Umanità urla la propria

disperazione

Le linee ondeggianti dell'urlo

solcano sia il cielo infuocato che la

città.

“Grido di orrore che davanti alla natura arrossisce di collera e che si prepara a parlare attraverso

la tempesta e il tuono ai piccoli uomini confusi... Il crepuscolo trasforma i mortali in spettri e

cadaveri”

Strindberg su “La revue blanche” 1896

Forse tramite tra Munch e Nietzsche

Il grido (der Schrei der Natur), 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet

Nietzsche nell'aforisma 125 della Gaia

Scienza scrive che l'uomo folle si mise a

gridare “Cerco Dio!... Dove se n'è andato

Dio? Ve lo voglio dire. L'abbiamo ucciso –

voi e io!... Dio è morto! Quanto di più

sacro e possente il mondo possedeva

fino a oggi si è dissanguato sotto i nostri

coltelli – chi detergerà da noi questo

sangue?”

Il crollo delle risposte tradizionali al

perché della vita segna l'avvento del

nichilismo

Il grido (der Schrei der Natur), 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet Nietzsche: “Di tutto quanto è scritto amo

solo quello che uno scrive col proprio

sangue” in Così parlo Zaratustra

Così per Munch “ogni forma d'arte deve

nascere nel sangue del nostro cuore”

Schopenauer, nella Philosophie der

Kunst, scrive che il limite dell'arte consiste

nell'incapacità di riprodurre il grido

(Laocoonte e Strage degli innocenti di

Guido Reni)

Munch trova la soluzione a questo

problema

Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velazquez (1953) Des Moines Art Center, Des Moines (Iowa)

1949-1956 dipinge ben 25 papi per la serie Popes Angoscia esistenziale dell'epoca

Francis Bacon, Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velazquez (1953)

Diego Velázquez, Ritratto di Innocenzo X, 1650, 140x120cm, olio su tela, Galleria Doria Pamphilj

Sergei Ėjzenštejn, La corazzata Potëmkin 1925

Il grido (der Schrei der Natur), 1893, tempera e pastello su tavola, 83,5x66 cm Oslo Munch Museet “Credo che questi quadri abbastanza

difficili da capire saranno senz'altro più

comprensibili in un contesto: i loro temi

saranno l'amore e la morte”

Fa parte del Fregio della vita:

1) Risveglio dell'amore

2) Sviluppo e dissoluzione dell'amore

3) Angoscia

4) Morte

Fregio della vita esposto a Lipsia nel 1903

1) Risveglio dell'amore - 2) Sviluppo e dissoluzione dell'amore - 3) Angoscia - 4) Morte

Sera sulla via Karl Johann, 1892, 85,5x121 cm, olio su tela, museo di Bergen

La pubertà, 1894, olio su tela, 151,5×110 cm, Galleria nazionale, Oslo

La pubertà, 1894,olio su tela, 151,5×110 cm, Galleria nazionale, Oslo

La pubertà, 1894,olio su tela, 151,5×110 cm, Galleria nazionale, Oslo

L'ombra rappresenta la minaccia del futuro

Per Jung l'ombra è l'allegoria di un lato oscuro

della personalità che ognuno di noi deve scoprire.

Munch, La pubertà, 1894,olio su tela, 151,5×110 cm, Galleria nazionale, Oslo

Kirchner, Marcella, 1909-10, olio su tela, 71x61cm Stoccolma, Moderna Museet

Madonna, 1896, 60,5 x 44,7 cm, litografia