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Difterite e Tetano

Eucarioti e Procarioti

Le cellule procariotiche sono tipiche dei batteri e delle alghe azzurre. Esse sono: •relativamente piccole (con un diametro generalmente compreso fra 1 e 5 µm); •hanno una parete esterna rigida; •il loro DNA si trova concentrato in una regione del citoplasma, senza essere delimitato da alcuna membrana; •sono prive di organuli, ad eccezione dei ribosomi, preposti alla sintesi delle proteine; •le funzioni cellulari sono comunque effettuate da complessi enzimatici analoghi a quelli delle cellule eucariotiche.

Cocchi

(A) Stafilococco; (B) Diplococco; (C) Foglietto di cellule; (D) Sarcina (8 cellule); (E) streptococco.

Bacilli

Bacilli

(A) Vibrione; (B) Spirillo (rigida); (C) Spirocheta (flessibile)

Difterite

E’ un’infezione focale provocata da ceppi tossigeni di Corynebacterium diphtheriae, con interessamento a distanza di vari organi e tessuti per azione diretta della tossina elaborata dal microrganismo.

Eziologia

C. diphtheriae è un bacillo, immobile, asporigeno, non capsulato.

E’ caratterizzato da forma a clava, e da granulazioni metacromatiche.

Patogenesi

L’elaborazione della tossina difterica provoca il blocco della sintesi proteica

Blocco della sintesi proteica

Quadro clinico

Periodo di incubazione breve: 3-4 giorni.

Tipicamente: faringite essudativa pseudomembranosa

Febbre non elevata

Linfoadenomegalia

Edema del collo

Quadro clinico

Laringite difterica

Rinite difterica

Difterite cutanea

Complicanze

Miocardite difterica:

Compare in 3a-7a giornata;

Tachiaritmie, anomalie ECG;

Abitualmente benigna

Complicanze

Paralisi :

Precoci soprattutto del nervo glossofaringeo

Tardive possono interessare sia nervi cranici che spinali in ordine di frequenza: oculomotore, abducente , facciale.

Evoluzione

In genere favorevole in 10-15 giorni.

Exitus dovuto al c.d. “croup” , alla miocardite ed a paralisi dei muscoli respiratori.

Epidemiologia Dall’avvento della vaccinazione di

massa, la malattia è diventata rara nei Paesi industrializzati.

La malattia è endemica in molti Paesi in via di sviluppo (Brasile, Filippine, India, Indonesia, Africa australe, Asia centrale).

Dal 1990 è ricomparsa in forma epidemica nelle nazioni dell’ex-Unione Sovietica [nel 1995: 50.412 casi con circa 6.000 morti].

Andamento della difterite in Italia. Morbosità per 100.000 abitanti.

Anni 1903-2003

127

105

90

4858,1

33

5,6 2,1 0,8 0,1 00

20

40

60

80

100

120

140

1903 1923 1943 1963 1983 2003

Epidemiologia

Il rapporto casi/decessi è costante:

Bambini 16 %

Adulti 5 %

L’uomo è il solo serbatoio e trasmette la malattia attraverso le goccioline di Flugge disperse soprattutto da portatori sani o convalescenti.

Profilassi

Profilassi aspecifica obbligo di denuncia [classe I], isolamento dei casi sospetti, degli ammalati e dei portatori.

Profilassi specifica vaccinazione antidifterica obbligatoria nell’infanzia.

Tetano

E’ una tossinfezione dovuta all’esotossina di Clostridium tetani, che si manifesta con ipertonia e spasmi generalizzati della muscolatura striata.

Eziologia

Clostridium tetani, anaerobio obbligato, è un bacillo gram +, mobile, sporigeno.

Caratteristiche delle spore

Le spore sono resistenti a:

ebollizione (15-90‘);

essiccamento;

disinfettanti (etanolo, fenolo, formalina).

Vengono distrutte da:

calore umido (150°C/1h)

ossido di etilene, perossido di idrogeno, glutaraldeide;

ioduri.

Patogenesi Le spore penetrano attraverso soluzioni di

continuo della cute e delle mucose. Particolarmente pericolose le ferite lacero-

contuse, le ustioni, decubiti, morsi di animali, punture con spine, iniezioni.

La germinazione delle spore e la produzione di

tossina può comparire a distanza di 24-36 ore oppure dopo mesi o anni, qualora per varie cause si instaurino condizioni di anaerobiosi (es. ferite da traumi).

La tossina tetanica

Quadro clinico

Periodo di incubazione: da poche ore ad alcuni mesi.

Nei casi gravi, la rigidità muscolare diviene massima in 24-48 ore.

Epidemiologia

C.tetani è ospite abituale delle vie digerenti degli erbivori.

Le spore sono diffuse nel suolo, nelle acque, nel pulviscolo atmosferico.

L’uomo può ingerire accidentalmente le spore ed eliminarle con le feci.

Ogni anno nel mondo un milione di casi, con una letalità complessiva del 45%.

Profilassi

Si basa principalmente sull’immunizzazione attiva o passiva.

Asepsi degli interventi chirurgici.

Detersione delle ferite.

Chemioprofilassi.

Profilassi attiva

Somministrazione di tossoide tetanico (1mL) distanziate di 4-6 settimane e seguite da una terza dose a distanza di 6-12 mesi.

Nell’infanzia è obbligatoria.

In caso di incidente:

Soggetti vaccinati

Con ferita pulita: una dose di anatossina entro 24 ore nei soggetti vaccinati da più di 10 anni.

Con ferita sporca: una dose di anatossina entro 24 ore nei soggetti vaccinati da più di 5 anni.

Soggetti non vaccinati

Somministrazione di immunoglobuline umane specifiche (250-500 UI secondo gravità) entro 24 ore oppure

Uso del siero antitossico equino (1500-3000 UI) solo se non disponibili le immunoglobuline umane.