Dalla carta al web - Corso di aggiornamento professionale dell'Ordine dei Giornalisti

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Dalla carta al webScrivere è solo l'inizioBruno Ruffilli

Quasi mai una notizia pensata per il quotidiano può essere utilizzata così com’è per il web: bisogna ottimizzarla per un lettore diverso che ha esigenze diverse. Proviamo a capire quali sono. Perché tutti scriviamo per essere letti, e quello che non viene letto non esiste.

Di cosa parliamo• Termini di riferimento

• Da dove arrivano i lettori sul web?

• Cosa possiamo fare per essere letti online?

• Testo statico e dinamico

• Come ripensare un articolo per il web

• Come mettere in evidenza i vari elementi di un articolo con grafici e materiale multimediale

Glossario minimo Scrivere è solo l'inizio

Visitatori uniciSono le singole persone che leggono il sito. vengono identificate da un numero, detto Indirizzo IP.

Normalmente si riesce a capire se la stessa persona si connette dallo stesso luogo usando diversi apparecchi, nel qual caso viene una sola volta. Ma se ad esempio si collega da casa e dall’ufficio, ecco che viene contata due volte.1

Page viewUn visitatore può fare più clic: su un link, un video, una galleria di immagini. Ogni volta che apre una pagina nuova, viene registrata una Page View.

I clic (o page view) sono un dato discutibile e molti stanno valutando altri criteri di misurazione del traffico web, ma in Italia sono ancora un parametro importante per le agenzie di pubblicità sul web. 2

Bounce rateBounce (in inglese rimbalzo) è quando il lettore abbandona la pagina appena viene caricata.

Un basso tasso di abbandono è indice di buona organizzazione dei contenuti e di un aspetto grafico accattivante, che invita a continuare la lettura.

Un indice di bounce rate basso è importante perché vuol dire che abbiamo dato al lettore quello che cercava. 3

Tempo di permanenzaIl tempo che il lettore passa sulla pagina aumenta in presenza di contenuto multimediale come foto e video e grafici, ancor più se interattivi.

Il tempo è uno dei parametri più importanti anche per la pubblicità: anni fa si cliccava un banner, oggi si guarda uno spot.

Ma quanto tempo rimane in media un lettore su una pagina de lastampa.it? 4

1 minuto 20 secondi

SeoSearch Engine Optimisation: ottimizzazione per i motori di ricerca, ossia come mandare a Google e Bing i segnali giusti per indicare che il nostro articolo esiste e spiegare di cosa parla.

È importante perché dai motori di ricerca arriva gran parte del traffico. 5

Dove e quando

HeatmapLe zone più calde del sito: dove cliccano i lettori.

Notate la predominanza delle fotografie.

Notate anche come la maggior parte dei clic sia nella parte sinistra.

Questa è una fotogallery pubblicata la mattina nella parte media del sito

Poi spostata in alto

Quindi eliminata dalla home page

Infine recuperata in basso

Il 38 % dei lettori di Slate.com lascia subito la pagina (bounce rate) La maggior parte dei lettori arriva alla metà dell’articolo I due terzi leggono però tutto il contenuto multimediale.

Nella pagina

L’andamento del traffico su lastampa.it/tecnologia

senza fili

In 24 ore

Directgoogle.itnews.google.itwww.google.comnews.google.comm.facebook.comwww.facebook.comTwitter

Fonti del traffico su lastampa.it

dati Webtrekk 3/11/2014

Come funziona un motore di ricerca

1/4 di secondoClic. Invia. Basta un quarto di secondo e la risposta arriva, la pagina si popola di link da esplorare. Ma nel tempo di una ricerca su Google nel mondo viene alla luce un bambino (sono quattro i neonati ogni secondo), dieci fulmini cadono in qualche parte della Terra, nel cosmo nascono mille nuove stelle. Un quarto di secondo è un battito di ciglia, è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri, è l’istante infinito in cui ci si innamora.

ScansioneGoogle utilizza dei software chiamati spider, che analizzano le pagine, controllano i link e inviano i risultati ai server.

Gli spider prestano particolare attenzione ai nuovi siti, ai cambiamenti di siti esistenti e ai link obsoleti.

I software stabiliscono quali siti sottoporre a scansione, la frequenza del controllo e il numero di pagine di ogni sito da recuperare.

IndicizzazioneIl Web è una biblioteca in costante espansione con miliardi di libri. Google raccoglie le pagine durante la scansione, poi crea un indice per sapere dove cercare le informazioni, come l'indice in fondo ai libri, che segnala la pagina in cui si trova la parola che cerchiamo.

Il Knowledge Graph è un tentativo di andare oltre la corrispondenza delle parole chiave per comprendere meglio le persone, i luoghi e gli argomenti che ci interessano: tiene conto del contesto delle parole nella frase, dei correlati, delle ricerche frequenti di altri.

AlgoritmoPer ogni ricerca esistono migliaia o milioni di pagine web con informazioni utili. Gli algoritmi sono i processi informatici e le formule che trasformano le domande in risposte. Oggi gli algoritmi di Google si basano su oltre 200 segnali univoci o indizi che consentono di comprendere che cosa stiamo cercando. Questi segnali includono ad esempio i termini presenti nei siti web, l'attualità dei contenuti, l'area geografica e il Page Rank, ossia la valutazione dell’attendibilità della pagina (giornale, blog, sito specializzato, ecc).

Altri strumenti

Google News

Google News

Google Trend

Il titolo

• Nessuno su Google digita la parola “Atenei”. • Anche “Porte Chiuse” non è un’espressione da ricerca. Ricercatori invece

può andar bene • La testimonianza virgolettata: da chi viene? A che titolo? Cosa riguarda?

• La parola chiave va inserita nel titolo: Università. • Per aiutare la ricerca, meglio considerare anche Medicina e il luogo dove si

svolge la vicenda, qui Roma

Università di Roma, si dimette il responsabile dei test annullati alla facoltà di Medicina

Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet

Alcune parole funzionano meglio di altre: ad esempio i marchi come Apple o Google, ma anche i nomi propri di personaggi famosi

Meglio usare nomi propri e non sinonimi per gli oggetti

Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet

Non ha niente a che vedere con l’argomento dell’articolo ma qui è una felice conseguenza della metafora utilizzata

Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet

Due espressioni molto cercate, come tutto quello che ha a che fare con la telefonia: i lettori si informano sul web

Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet

Tablet è un termine generico, ma associato a piano tariffario e Apple è molto presente nelle ricerche

In breveIl titolo deve contenere il maggior numero possibile di parole che attengono all’argomento trattato

Chiedersi sempre: “Come cercherei quest’informazione?” e immaginare un titolo che risponda a questa domanda

Il titolo deve essere intrigante e insieme informare. Un guizzo di creatività ogni tanto è benvenuto, anche fuori dalle regole della Seo

In breve NoEvitare titoli che non mantengono quanto promettono, che rimangono sospesi a metà, che invitano a cliccare, leggere, guardare, toccare (tecnicamente lo stratagemma si chiama Curiosity Gap)

SìA tutti i titoli onesti col lettore. Perfetti quelli con espressioni del tipo “Come funziona” o “Spiegato bene”, sempre che poi nel pezzo sia davvero così.

Parole correlate

Google AdWords

keywordtool.io

L’autocompletamento di Google

Il testo

La cartaLa carta è stampata, il giornale si chiude e va in edicola. La discussione su un articolo si svolge fuori dal giornale, i commenti rimbalzano tra la gente, magari intervengono altre testate, la tv, internet. Ma quello che è scritto è scritto.

Il web Il web consente di intervenire sul testo, modificandolo e ampliandolo a più riprese.

Può essere una necessità dovuta all’evoluzione della notizia, ma anche una strategia per aggiornare l’articolo dopo la pubblicazione.

Google premia il movimento, le pagine che cambiano, perché l’algoritmo è pensato per dare maggior rilievo alle notizie più recenti.

11:00

15:00

Formattazione• Occorre permettere al lettore di riposare per un

istante l’occhio e la mente, poi riprendere.

• Ma bisogna anche tenere viva l’attenzione: le altre informazioni sono distanti solo un clic.

• Nell’articolo è bene utilizzare titoletti per i capitoli: sono un’indicazione per il lettore e anche per Google

• No al corsivo, sì al grassetto per evidenziare i concetti più importanti: anche questi sono aiuti alla lettura.

NoTesto troppo lungo e senza interruzioni

SiTesto breve con molte interruzioni, foto, box, titoli interni

1/4 di secondoClic. Invia. Basta un quarto di secondo e la risposta arriva, la pagina si popola di link da esplorare. Ma nel tempo di una ricerca su Google nel mondo viene alla luce un bambino (sono quattro i neonati ogni secondo), dieci fulmini cadono in qualche parte della Terra, nel cosmo nascono mille nuove stelle. Un quarto di secondo è un battito di ciglia, è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri, è l’istante infinito in cui ci si innamora.

In 1/4 di secondoCosa succede nel tempo di una ricerca su Google: • 1 bambino viene alla luce in qualche parte del

mondo • 10 fulmini cadono sulla Terra • 1000 nuove stelle nascono

E ancora: • Un quarto di secondo è un battito di ciglia • è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre

metri • in un quarto di secondo scatta il colpo di

fulmine tra due persone

Foto e video

Regole• La foto è la prima cosa che il lettore vede, e può incidere sul

fatto che continui a leggere o no

• Il web è meno formale della carta, più immediato e più diretto. E non necessita della stessa qualità tecnica

• Quindi: si alle foto fatte con smartphone

• No a foto generiche, l’oggetto deve essere il più possibile quello del testo. Meglio che la foto sia un po’ sopra le righe, curiosa, colorata.

• Fate in modo che ci sia un elemento di personalizzazione nelle fotografie, che le renda diverse da tutte le altre.

WiredFoto Maurizio Pesce

Metterci la faccia

Obliqua-mente

Favij 19 anni e 1,3 milioni di iscritti su YouTube

Video• Se scrivete per un blog o un piccolo sito, il video

artigianale va bene, ma da una testata importante il pubblico si aspetta una certa qualità tecnica

• Si può fare un’eccezione se il vostro video è l’unico materiale disponibile o il primo documento di un evento importante

• Di rado i lettori seguono un video per più di due o tre minuti. Anche qui, la norma non vale per le nicchie: i fan di un cantante, gli appassionati di videogiochi

Le fotogallery

In questa gallery solo la prima foto ha un testo, le altre no. È come la fotonotizia del giornale, ma moltiplicata: in questo caso per 51 immagini.

A caccia di clic

In questo caso la fotogallery è inclusa nel testo dell’articolo: avremo meno page view, ma il lettore passerà più tempo sulla pagina

Si possono includere anche video da YouTube: qui ne abbiamo 10

Una forma portata al successo dal sito Buzzfeed.com: ogni immagine ha la sua didascalia, e spesso c’è una copertina all’inizio

Le liste

Si può raccontare un evento anche con una fotogallery, spezzando il testo e illustrando ogni paragrafo con un’immagine

Una storia

Ci sono voluti tre giorni per preparare questa colossale gallery sulla storia di Nintendo: 202 immagini, impossibile leggerla fino alla fine

Non eccedere

Una delle gallery più apprezzate e più utili: si può replicare ogni volta che si parla dello stesso argomento. Il segreto è nelle due parole del titolo

Come funziona

Cominciare bene: serve un buon attacco, perché l’attenzione del lettore si concentra nelle prime righe.1

Semplificare: l’oggetto dell’articolo (un solo argomento) ma anche il testo: periodi brevi, no a catene di subordinate e coordinate.2

Tagliare: concentrare al massimo la notizia, eventualmente affidarsi a link esterni, box o altri articoli per le informazioni accessorie.3

Spiegare: mai dare niente per scontato, a rischio di essere didascalici.

No ai termini inglesi se esiste un corrispondente italiano.

No alle parole tra virgolette.4

Verificare e citare sempre le fonti. Nel caso, ricorrere a esperti, ma non improvvisarsi tuttologi. 5

Per un motore di ricerca arrivare per primi non è la cosa più importante: anzi, si rischia di non essere considerati rilevanti. Meglio dare la notizia velocemente ma prendersi il tempo di verificarla e fornire più informazioni6

Essere originali. Non basta copiare e incollare una notizia di agenzia, bisogna rielaborarla. Sia i motori di ricerca che i lettori premiano lo sforzo per distinguersi dagli altri7

Un esempio di intelligenza (artificiale)

Yahoo! News DigestArticolo

non più di 20 righe

Citazione Col nome del protagonista

Titolo Con tutte le parole

chiave

Foto Dal web

Numero Ricavato dal testo

Video Da YouTube o archivio

Wikipedia Per altre informazioni

Geolocalizzazione Dov’è successo

Approfondimenti Link a siti esterni

Social Network Le reazioni su Twitter

e Facebook

Le fonti Per correttezza ma

anche per dare autorevolezza

Social Network

Twitter

5 trucchi1. Meglio se con una foto 2. Battuta fulminante o messaggio estremamente

sintetico 3. Taggare la persona coinvolta, potrebbe

aggiungerle il nostro Tweet ai preferiti o retwittarci

4. Controllare se esistono Hashtag o Trending Topic analoghi

5. Interagire con i lettori

Facebook

5 trucchi1. Facebook è più indicato per notizie leggere, ad

esempio spettacoli o cronaca 2. Facebook è più personale: i primi a vedere i

vostri post saranno gli amici 3. Si possono inserire anche video 4. Quando condividiamo un articolo, il titolo

originale compare, quindi non è necessario ripeterlo: possiamo invece commentarlo

5. Anche qui è possibile taggare altre persone, ma non vi aspettate che davvero Matteo Renzi vi risponda

Google PlusÈ il social network che ha più valore nella considerazione di Google per stabilire quanto un articolo è rilevante

La maggior parte delle persone condivide un articolo sui social network senza aver finito di leggerlo (Fonte: Upworthy)

Condivisione

Infografica democraticaDisegnare sul web

Infogr.amIl più usato per creare grafici online: ha una grande varietà di template

PiktochartI grafici si possono personalizzare a piacere, funziona bene ed è semplice da usare.

Molte funzioni sono a pagamento

Google MapsBasta un click e si può esportare la mappa

Le appLavorare con smartphone e tablet

ReplayUn’app per creare video in pochi secondi partendo da foto e brevi clip

ThinglinkUn’app per realizzare velocemente foto

interattive con video e testi

Funziona anche per le mappe interattive con contenuti di diverso tipo, come foto, video, testi, embed da Twitter. E c’è anche online, non serve per forza uno smartphone

In conclusione

The only real trick is that the work has to be good. And the only thing, other than mediocrity, that can really

sabotage this strategy is overpromising and underdelivering.

Ben Smith, buzzfeed.com

Web e carta richiedono la stessa accuratezza, lo stesso impegno,

la stessa passione. Anzi di più, perché sul web la critica

è più facile e più immediata, il pubblico è più ampio.

Scrivere è solo l’inizio

Bruno Ruffilli

bruno.ruffilli@lastampa.it twitter@BrunoRuffilli