Dal chicco di frumento al pane di vita

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DAL CHICCO DI FRUMENTO AL PANE DI VITA

“ Se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto “ (Gv 12,24)

IL PANE E’ SIMBOLO DI UNIONE Al Grano e al modo come si fa il pane viene attribuito un significato simbolico.

• La spiga è formata da molti chicchi ( come una Famiglia).• I chicchi vengono pestati sotto una macina per fare la farina.• Il Pane diventa simbolo di unione perché molti chicchi

vengono uniti per fare un solo pane

FARINA-ACQUA-LIEVITOVengono amalgamati assumendo una nuova forma.

Il nuovo impasto diventerà PANE.Ci sono infinite forme di pane a seconda della fantasia del

panificatore.

LA LIEVITAZIONE.

Come per tutte le cose importanti, bisogna lasciare che il tempo faccia il proprio corso, così anche l’impasto deve attendere con calma, senza fretta,per alcune ore che il lievito dia il proprio contributo.Una parte del lievito (madre) viene tenuto da parte ogni volta che si crea un nuovo impasto, perché esso sarà l’ingrediente principale per la buona riuscita del pane che si farà domani.

LA COTTURA

Il Pane è quasi pronto, manca solo una cottura lenta e uniforme.

Il forno a legna è stato utilizzato già dall’antichità e faceva parte di uno dei luoghi principali attorno ai quali la comunità si stringeva essendo fonte di nutrimento e quindi di vita.Oggi si utilizzano maggiormente forni elettrici , a gas,ma il sapore e la fragranza del pane cotto nel forno a legna, non ha eguali.

FINALMENTE IL PANEIl Pane può assumere infinite forme , ma anche moltissimi possono essere gli ingredienti che vengono aggiunti ai tre elementi fondamentali.Il Pane è parte integrante della tradizione di una comunità, ecco perché ciascuno ha sviluppato ricette diverse che identificano la comunità di riferimento.In Italia ad esempio possiamo trovare diversi tipi di pane in ogni regione.

ENTRIAMO NELLA TRADIZIONE• Ora scopriremo alcuni tipi di Pane presenti nelle nostre tavole

derivati dalla tradizione di ciascuna Regione italiana :• ABRUZZO: “ Pane di cappella”, proviene dalla provincia di

Chieti, il suo impasto è formato da farina di grano duro, acqua, lievito naturale. Ogni pagnotta pesa circa 500 gr.

• “Tipo Polifemo”, proviene dalla provincia di Teramo e raggiunge i 3 Kg di peso.

SEMPRE DIVERSI E COSI’ BUONI…. • BASILICATA: “ U Felattd”, prodotto nella provincia di Matera,

impastato con farina di grano tenero , lievito naturale, strutto, olio , semi di finocchio, ha la forma di una ciambella e viene cotto nel forno a legna.

• “ La Panella”, pagnottina cotta nel forno a legna, l’impasto è : farina di grano duro, lievito naturale e deve riposare almeno sei ore

CONTINUA IL NOSTRO VIAGGIO NEI SAPORI ITALIANI

• CALABRIA :” La Pitta”, è una focaccia di grano tenero o duro, lievito naturale a forma di ciambella , cotta in forno o in padella .

• CAMPANIA: “ Pane Cafone”,l’impasto è di farina di grano tenero, lievito naturale, assume una forma liscia e tondeggiante.

IL PANE E’ ESPRESSIONE DELLA FANTASIA DI UNA COMUNITA’.

EMILIA ROMAGNA: “ Piadina”, nata in Romagna ma prodotta anche a Forlì e Pesaro, è impastata a mano con farina di grano tenero, acqua, sale ,cotta direttamente sul fuoco su un piatto di terracotta… davvero ottima se farcita.

FRIULI VENEZIA GIULIA: “ Pan de Frizze”, detta anche pane dell’inverno friulano, è impastata con farina di grano tenero, lievito naturale, uova, ciccioli di maiale, burro, lardo

IL PANE UNISCE NELLA CONDIVISIONE• LAZIO: “ Pane di Genzano”, ottimo, ingredienti: farina di grano

tenero, lievito naturale, viene posto in grandi casse di legno a riposare dopo aver lievitato per un’ora, cosparso di cruschella e infornato un’ora più tardi.

• LOMBARDIA: “ Mantovano”, Farina di grano duro, lievito naturale,acqua, assume una forma allungata e pesa dai 100 ai 500 gr.

IL PANE SFAMA TANTA GENTE• MARCHE: “ Pane Integrale”, è un pane molto

conosciuto,impastato con farina integrale di grano tenero, lievito naturale.

• “ Filone Casereccio”, è un prodotto artigianale, impastato con farina di grano tenero, lievito naturale, sale.

IL PANE E’ FRUTTO DEL LAVORO DELL’UOMO

• PIEMONTE: “ Mica”, è un pane salato prodotto prevalentemente nella zona di Torino, deve lievitare una notte intera e pesa dai 400 ai 500 gr.

IL PANE E’ PRIMIZIA DELLA TERRA• PUGLIA: “ Friselle”, prodotto nella zona di Lecce, l’impasto è

composto di farina di orzo, grano duro, lievito naturale, molto spesso di forma allungata a filoncino o a ciambella, a metà cottura vengono tagliate con un filo per proseguire ancora un’ora .

• “Pane di Altamura”, prodotto anche in Calabria Farina di grano duro, lievito naturale, malto, sale, viene lavorato ancora dopo la lievitazione e infine infornato.

IL PANE E’ PRESENTE IN OGNI COMUNITA’

• SARDEGNA: “ Pane Carasau”, anche noto come “ Carta da musica”,prodotto soprattutto a Sassari e Nuoro, impastato con farina di grano duro e lievito naturale, l’impasto viene spianato, messo in forno dove si gonfia, poi viene diviso e rimesso in forno a terminare la cottura.

Ottimo se condito con olio di oliva.

IL PANE E’ STATO MERCE DI SCAMBIO• SICILIA: “ Pane Forte” ,Impastato con farina di grano tenero, lievito

naturale, sesamo , pesa circa 100 gr.

• TOSCANA: “ Pane Toscano”,Farina di grano duro, acqua, lievito naturale , famoso per essere insipido, particolare anche l’incisione a croce sul dorso, il più rinomato è quello di Altopascio

IL PANE E’ STATO OGGETTO DI SACRIFICIO

• TRENTINO ALTO ADIGE: “ Pane di Segale”,viene prodotto sempre meno a causa del calo della coltivazione del cereale, ingredienti: segale integrale, grano tenero, lievito, acido e sale.

• UMBRIA: “ Pane di Terni”, pane molto noto e prodotto anche nella capitale, impastato con farina di grano tenero, acqua, sale, lievito di birra. Le pagnotte vengono informate unite per poi essere divise dopo la cottura.

IL PANE E’ VITA…….

• VENETO: “ Ciabatta”, viene prodotta ormai in tutte le città italiane, tipica la sua forma a ciabatta da cui prende il nome.

Ingredienti: farina di grano tenero, acqua, olio, lievito naturale.

UN PO’ DI STORIA• Le origini del Pane risalgono al periodo dell’affermazione della

cerealicoltura preistorica nella fase di passaggio tra il Paleolitico e il Neozoico, quindi prima del 7000-8000 a.C

• E’ nato nella cenere, sulla pietra, è più antico della scrittura

TRASFORMAZIONI DELLA CULTURA

• Il Pane è prodotto della natura e della cultura, il popolo ci giurava sopra, le varie fedi lo benedivano, è stato causa di pace e a volte anche di guerre.

• Con il pane assistiamo alla trasformazione di popoli che da Nomadi diventano Stanziali.

• I cacciatori vivevano di avventura, mentre gli stanziali di sapienza.

• Il tempo si calcolava in funzione delle semine e dei raccolti.• Il Pane ha permesso di distinguere nell’antichità i Barbari

( mangiavano poltiglia di cereali) dai Civilizzati, che coltivavano il grano e sapevano preparare il pane.

LE MACCHINE AGRICOLE CI DANNO UNA MANO

Con l’avvento della tecnica la fatica dell’uomo è stata sostituita dalla forza delle macchine agricole….

CHE FORTUNA!

MACCHINARI MODERNI

UN VECCHIO TRATTORE

ALCUNE RIFLESSIONI…

La gita alle macchine agricole è stata bellissima, quando sono salita sui macchinari ero emozionatissima e volevo imparare il più possibile il loro funzionamento. (Michelle)

Quando ho visto i macchinari mi sono stupito della loro grandezza, io pensavo che servissero solo per fare il pane e invece no. ( Davide)

La gita è stata emozionante, ci siamo divertiti da matti soprattutto quando siamo saliti sui trattori e dove abbiamo incontrato anche una bambina che si chiamava Emily.( Pamela)

Siamo saliti sulle macchine agricole e ci siamo divertiti a suonare il clacson, abbiamo capito come si seminano i semi con i macchinari moderni. ( Alice V)

Le macchine agricole erano enormi con ruote gigantesche, siamo saliti ed abbiamo suonato il clacson. ( Viola)

Quando siamo saliti sulle macchine agricole mi sono sentita come se il trattore stesse partendo ed avevo molta paura ,la mia amica ha toccato il freno ma non è successo nulla . E’ stato bellissimo e mi sono divertita da matti. ( Andrea S)

La gita è stata bellissima , la cosa che mi è piaciuta di più è stata la macchina seminatrice e salire sui trattori che però erano già usati. (Martina B)

CONTINUA….

E’ stato bellissimo vedere come le macchine agricole erano fatte all’interno e salire sui trattori. (Gloria F)

Le macchine agricole erano grandi, ma i trattori erano piccoli, medi, grandi.E’ stato divertente suonare il clacson dei trattori. ( Lucas)

E’ stato magnifico salire sulle macchine agricole e quando ho suonato il clacson , mi batteva forte il cuore ( Simone)

Sono salito sulle macchine agricole sempre con Simone e questo mi è piaciuto molto . La macchina più bella però è stata quella verde con un braccio lungo due metri e mezzo con due denti lunghi 59 centimetri. ( Matteo)

La cosa più emozionante è stato salire sui trattori e capire a cosa servivano alcuni attrezzi, come ad esempio quelli per fare il buco e seminare. ( Giorgia P)

ADESSSO SIAMO PRONTI PER UNA NUOVA AVVENTURA…

LA STORIA CONTINUA…….• Da sempre il pane è l’alimento principale dell’uomo,fin dall’antichità è

stato prodotto con diversi tipi di cereali e ancora oggi , in vari paesi del mondo viene lavorato secondo le tradizioni locali.

• Inizialmente i cereali venivano pestati nei mortai e la farina impastata a mano.

• Poi arrivarono i mulini ad acqua che utilizzavano l’energia prodotta per fare girare enormi macine di pietra o utilizzati animali da soma per essere trainate.

TUTTI AL MULINO…• Tutti i contadini si recavano presso il mulino della zona ( che spesso era l’unico di una vasta zona di territorio) per farsi

macinare i cereali raccolti dal loro duro lavoro, in questi mulini venivano macinati più prodotti, come: cereali, farro, grano, frumento, persino le castagne.

Il pagamento avveniva in natura, cioè lasciando una parte del prodotto macinato al proprietario del mulino.

PRIMA DI COMINCIARE LA VISITA AL MULINO…. CI PESIAMO! TUTTA LA CLASSE PESA BEN 490 KG

LA BILANCIA

SIAMO ALL’INTERNO DEL MULINO

LE PANNOCCHIE… QUANTI COLORI!

ECCO DA COSA SI ESTRAE LA FARINA……..

CHE BELLA SENSAZIONE DI MORBIDEZZA…..

I

LAMINATOI

IL LAMINATOIO

ALL’INTERNO DI QUESTI RULLI, I CHICCHI VENGONO COMPRESSI FINO A DIVENTARE FARINA.

IL

CONFEZIONAMENTO

FINALMENTE… CI DIVERTIAMO

A TOCCARE LA FARINA!

ED ECCO IL RISULTATO…

ALCUNE RIFLESSIONI !Al Mulino ci hanno fatto vedere i Laminatoi, li abbiamo aperti ed erano pieni di farina, poi ci hanno fatto vedere il macinatore, ci hanno dato da bere, abbiamo visto la televisione ed infine ci hanno dato da mangiare e abbiamo mangiato come maialini. (Pamela)

Al Mulino abbiamo imparato a distinguere i macchinari, distinguere le farine giocandoci e divertendosi insieme. Alla fine ci hanno regalato un pacchetto di farina e offerto la merenda.(Michelle)

Al Mulino mi è piaciuto il setaccio che girava e le pannocchie di tanti colori, è stato tutto molto bello .

Al Mulino è stato bellissimo vedere il setaccio e sporcarci con la farina soffice e morbida. (Giorgia P)

Al Mulino ho visto tantissimi Laminatoi che sembravano tante stufe tutte in fila. C’erano tanti sacchi di farina e di polenta. Il setaccio era gigantesco che sembrava un treno a vapore. L’impacchettatrice quando finiva di riempire i sacchi faceva un suono molto buffo. ( Gloria F)

Al Mulino c’era un setaccio grandissimo che sembrava un treno, abbiamo visto le pannocchie nere , rosse, bianche , arancioni e marroncine. Vicino all’impacchettatrice abbiamo giocato con la farina e ci siamo infarinati completamente. Per finire ci hanno offerto la merenda e regalato un pacchetto di farina. ( Martina B)

LA LIEVITAZIONE• Sembra che siano stati gli EGIZI a scoprire la” lievitazione”, dal

momento che lasciavano l’impasto all’aria per cuocerlo il giorno dopo.

• Sarà il Rinascimento che vede l’ingresso nella produzione del pane del “Lievito di Birra”

CIO’ CHE ERA CONSIDERATO POVERO E’ DIVENTATO UNA GRANDE RICCHEZZA

• Nel periodo Feudale, il pane di grano era di esclusivo uso e consumo dei Signori che spesso lasciavano il popolo affamato, non restava altro che fare il pane con altri prodotti, quali: Farro, Orzo, Segale ecc….( prodotti Poveri)

• Ai giorni nostri abbiamo riscoperto tutti quei prodotti che un tempo erano considerati “poveri”, ottenendo prodotti di grande qualità.

• Pane bianco, pane nero, pane al Sesamo, Pane alle olive, Pane alle noci, Pane di Mais, fiocchi di Avena, Pane al Miele e via con la fantasia………..

IL PANE NELLE CULTURE E NELLE RELIGIONI

• Il Pane è un alimento che UNISCE, è un simbolo che accomuna praticamente tutti i popoli ed i fedeli di ogni religione.

• Non esistono interdizioni che ne vietino l’uso se non in un solo caso in cui si vieta il pane lievitato in alcuni periodi dell’anno.

• Nella preghiera del “Padre Nostro” si invoca il pane quotidiano.• Per i Cristiani, nel pane eucaristico è presente realmente Cristo.• Il pane azzimo per gli Ebrei , ricorda la fretta di partire dall’Egitto

e lasciare la schiavitù, per questo è un pane non lievitato.• Il couscous per i musulmani è un cibo sociale ancora prima che

alimento• Il riso nella cultura orientale è condivisione .

LO SPEZZARE IL PANE E CONDIVIDERLO E’ SIMBOLO DELL’AGAPE

• Agàpe = Fraterno banchetto che accompagnava l’ Eucaristia nella chiesa delle origini.

• La Frazione del Pane , tipico della cena ebraica è stata utilizzata da Gesù quando benediceva e distribuiva il pane come capo della mensa. Soprattutto durante l’ultima cena con i suoi apostoli dove nell’ora di passare da questo mondo al Padre istituì l’Eucaristia in segno di memoriale della sua morte e risurrezione e comandò ai suoi discepoli di celebrarla fino al suo ritorno.

L’ULTIMA CENA DI GESU’

GESU’ PANE DI VITA• Gesù ha scelto il Pane come simbolo del suo corpo perché

nella terra dove è vissuto era l’alimento fondamentale, quello che basta per nutrire una persona.

• Gesù dice: Io sono il pane vivo disceso dal cielo, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno (Gv 6,51)

• La Bibbia considera il Pane come dono di Dio, dove manca il pane , manca tutto.

• Nell’A.T La Manna nel deserto ha mantenuto in vita il popolo durante il lungo viaggio, simbolo di nutrimento del corpo ma anche del pane della parola di Dio.

IL FORNO A LEGNA

CHE PROFUMO!!!

QUALE MIGLIOR ACCOSTAMENTO: PANE E NUTELLA

IL FORNO MODERNO

IL FORNO

GESU’ PARLAVA IN PARABOLE• Adesso vedremo alcune PARABOLE che vengono attribuite a

Gesù. Lui parlava in parabole ,che significa testualmente (gettare a fianco) cioè si afferma una cosa parlando di un’altra, era un mezzo per provocare la riflessione dell’ascoltatore e di conseguenza portarlo alla conversione.

• In tutte queste Parabole troveremo come elemento principale il chicco che gettato nel terreno produce frutto.

LA PARABOLA DEL SEMINATORE• E disse , ecco il seminatore uscì a seminare, mentre seminava,

una parte cadde lungo la strada, vennero gli uccelli e la mangiarono, un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra, germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno.

• Chi ha orecchi , ascolti. (Mt 13,3a-9,18-23)

LA PARABOLA DELLA ZIZZANIA• Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel

suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò, quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone e gli dissero: Signore ,non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania? Ed egli rispose loro: “ Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero” Vuoi che andiamo a raccoglierlo?”. “ No, rispose, perché non succeda che raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che uno e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori : Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”.

(Mt 13,24-30,34-43)

LA PARABOLA DEL CHICCO DI SENAPE E DEL LIEVITO

• “Il Regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma,una volta cresciuto è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami”.

(Mt 13,31-33)

• “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, fin chè non fu tutta lievitata”.

IL MIRACOLO DI GESU’ SUL PANE

IL MIRACOLO DEI PANI E DEI PESCI• Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in

un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendo saputo lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: “ Il luogo è deserto e ormai è tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare”. Ma Gesù disse loro: “Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”. Gli risposero:” Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!”. Ed egli disse:” Portatemeli qui”. E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. ( Mt 14,13-21)

LA FRAZIONE DEL PANE

LE PRIME COMUNITA’ CRISTIANE• Fin dalle origini, la Chiesa è stata fedele al comandamento del

Signore.• “ Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e

nell’unione fraterna nella frazione del pane e nelle preghiere […] Ogni giorno, tutti insieme frequentavano il tempio e

spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore” ( At 42,46)

Soprattutto la Domenica (primo giorno della settimana), il giorno della risurrezione di Gesù, i cristiani si riunivano per spezzare il pane.

Da allora questo gesto si è ripetuto fino a noi.

L’EUCARISTIA resta il centro della vita della Chiesa

LA COMUNIONE• Tutti coloro che mangiano lo stesso pane spezzato entrano in

comunione con Cristo e con lui formano un solo corpo che è la Chiesa.

• I Segni essenziali del Sacramento:• Il PANE che si usa per l’Eucaristia deve essere esclusivamente di

farina di Grano, frutto del lavoro dell’uomo, come il Vino che deve essere esclusivamente frutto della vite.

• Mediante la Consacrazione si opera la TRANSUSTANZIAZIONE del pane e del vino, cioè Cristo stesso, vivente e glorioso è presente in maniera vera, reale e sostanziale.

• Nell’Eucaristia si utilizza il pane azzimo ,dal greco a-zumè (senza lievito) in relazione alla Pasqua ebraica. Ci sono anche ragioni pratiche, il pane azzimo fa meno briciole e si conserva più a lungo.

• Questo pane diverso ci ricorda che l’Eucaristia non è un pasto come tutti gli altri.

PER CONCLUDERE……• Parlare di un Pane particolare è praticamente impossibile, è un

alimento così radicato nelle culture di tutti i popoli del mondo che ogni paese vanta tradizioni proprie.

• Una cosa però accomuna tutti: LA BONTA’, il profumo del pane appena sfornato e la sua fragranza evoca pensieri ed emozioni particolari

• Ha il potere di sfamare tanta gente nel mondo, per la sua semplicità è considerato un alimento di “soccorso”per chi si trova in condizione di disagio e di bisogno.

• Lo possiamo quindi considerare un alimento NOBILE, forse il più nobile di tutti.

• La cura con cui ci si accosta è anche segno di devozione, infatti, nelle religioni monoteiste si compiono le ABLUZIONI ( deriva dal Latino ABLUERE=lavare, purificare), per i Cristiani è un gesto simbolico che riconduce al battesimo.

• Anche nel mondo Islamico ed Ebraico si compiono una serie di abluzioni prima dei pasti e prima della preghiera rituale

VERSO UN MONDO MIGLIORE• Il pane come abbiamo visto è un alimento fondamentale per

l’intera umanità, eppure ancora oggi molte popolazioni muoiono di fame.

• Dobbiamo cercare tutti insieme di cambiare questa tendenza, solo se abbattiamo le frontiere ideologiche, politiche , religiose, oltre che geografiche saremo capaci di dare un senso alla nostra umanità.

• L’uomo è fatto per vivere in comunione con gli altri.

• ALLORA DIAMOCI DA FARE E TUTTI INSIEME CAMBIAMO IL MONDO………

IL PANE CHE SFAMA IL MONDO