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VENERDI 6 NOVEMBRE 2015 19VITA ECCLESIALE

� Per poter riflettere sull’impegnativo tema del V Conve-gno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze, ovvero “InGesù Cristo il nuovo umanesimo”, dalla Evangelii Gau-dium sono stati estrapolati i cinque verbi, le cinque “vie”,che papa Francesco suggerisce per guidare la Chiesa nellesfide della nuova evangelizzazione. Su questi verbi, chesono uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare, idelegati di Biella, supportati dalle riflessioni e gli spuntidonati dalle assemblee zonali che in questi giorni si stan-no svolgendo nel nostro territorio, si confronteranno con idelegati di tutte le altre diocesi italiane. Il primo di questicinque verbi è uscire. È la via che ci invita a «liberare lenostre strutture dal peso di un futuro che abbiamo giàscritto, per aprirle all'ascolto delle parole dei contempora-nei», così come si legge nella traccia preparatoria al Con-vegno. Questa via ci dice quanto sia importante restituirealla Chiesa il suo carattere missionario, di comunità cheesce verso gli altri, verso i bisognosi, che si muove per in-contrare tutti, per evitare che la vita della Chiesa stia solonella ripetizione di ciò cui siamo abituati. La seconda viaè quella dell’annunciare, verbo proprio del cristiano, checi sprona a riflettere sul lavoro che le nostre comunitàstanno compiendo per testimoniare in un mondo checambia così rapidamente la fede in Gesù risorto. Firenze

sarà il luogo per verificare le forme di nuova evangelizza-zione e di primo annuncio che si stanno seguendo in uncontesto pluriculturale e plurireligioso come l’attuale.Abitare, invece, è il verbo che sottolinea come il cattolice-simo sia da sempre una presenza attiva, presente sul terri-torio. La parrocchia infatti, attraverso la sua presenza soli-dale, capace di vivere vicino a tutti, raccoglie intorno a séla comunità, diventando segno espressivo della vicinanzadi Dio ad ogni uomo ed ogni donna. Mira a farci tirar fuorila passione per ciò che è vero e ciò che è bello il quartoverbo, educare. Questa via, che risulta particolarmenteimportante perché è il tema scelto dalla Chiesa per il de-cennio 2010-2020, ci ricorda l'importanza di formare edu-catori, disposti innanzitutto a stupirsi continuamente del-l'insegnamento di Gesù e capaci di ripensare i percorsi pe-dagogici e la formazione degli adulti, vere priorità di oggi.L’ultimo verbo, trasfigurare, può essere visto come unasintesi delle cinque vie, per il fatto che le comunità cristia-ne sono nutrite e trasfigurate nelle fede grazie alla vita li-turgica e sacramentale e grazie alla preghiera. Sottolineaanche il rapporto intrinseco che esiste tra fede e carità.Aspettiamo dunque il Convegno, sperando che porti frutticapaci di aiutare il cammino delle nostre comunità.

SIMONE POLLETTA

DA LUNEDÌ, CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE

Quelle cinque “vie” che il Papasuggerisce per guidare la Chiesa Uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare: su questi verbi il confrontotra i delegati di tutte le diocesi italiane. Guardando a un nuovo umanesimo

� Anche quest’anno il servizio dio-cesano di pastorale giovanile proponei corsi animatori diocesani, quattroincontri per far vivere ai giovani dellevarie parrocchie una serie di momen-ti di incontro, di scambio e di forma-zione con lo scopo di avvicinarsi ecamminare lungo la strada dell’ani-mazione. Rappresentano un’occasio-ne per conoscersi e per provare a vi-vere in prima persona la bellezza maanche la scommessa dell’animazioneal servizio dei più piccoli. Vogliamoscoprire insieme che «fare e essere glianimatori dei ragazzi che ci vengonoaffidati è bello, e lo è ancora di più sesi collabora tutti insieme, ricordando-si che siamo figli di Dio e come Lui ciha insegnato: si può sempre impararequalcosa dai più piccoli». Essi si arti-colano su 3 livelli: il primo livellovuole presentare la figura dell’anima-tore in modo tecnico e concreto, cer-cando di fornire nei quattro incontriproposti gli strumenti base per co-minciare questo cammino di crescitae di impegno. Esso è rivolto a tutti iragazzi e giovani che non hanno mai

fatto un’esperienza di animazione eche hanno almeno 14 anni; il secon-do livello vuole imparare a conoscerela spiritualità dell’animatore e comeessa sia un ingrediente essenziale perimparare non solo a “fare” ma anchead “essere”. Esso è rivolto a tutti i ra-gazzi e giovani che hanno già parteci-pato al primo anno o che hanno al-meno 15-16 anni; Il terzo livello vuo-le essere un ulteriore momento di in-contro per tutti coloro che avendo giàfrequentato i primi due anni o aven-

do già dai 17 anni in su e voglionocontinuare a lasciarsi interrogare eprovocare da questa strada che portaa essere sempre più responsabili nonsolo nell’animazione ma anche nel-l’educazione, in stretto collegamentocon l’organizzazione della giornatadei ragazzi di Muzzano.Per le iscrizioni contattare i numeriindicati e scaricare i moduli dal sitohttp://pgbiella.net/ sezione “Attività”sezione “Corsi Animatori”.

don GABRIELE LEONE

Come seguire i lavori

TV2000: IN DIRETTA E IN PRIMA SERATAIl 5° Convegno ecclesiale nazionaledi Firenze in diretta e in prima sera-ta su Tv2000. Quattro le prime sera-te speciali. Due a cura del program-ma “Siamo Noi”, due ore di direttacon ospiti in studio, filmati, servizi ecollegamenti con gli inviati VitoD’Ettorre e Caterina Dall’Olio. Glispeciali andranno in onda il 6 e 13novembre dalle 21 e portano la fir-ma di Dario Quarta e la regia di Giu-seppe Bartolomei. Il terzo speciale,in onda il 9 novembre alle 21, è rea-lizzato da “Beati Voi” e condotto daAlessandro Sortino. Con lui l’attoreGiovanni Scifoni (protagonista diSquadra Antimafia su Canale5) e lacantante Pilar. Infine il quarto spe-ciale dedicato ad un documentariodi Andrea Salvadore “In un altro

mondo” (11 e 12 novembre alle 21).Da cornice alla maratona televisivadi Tv2000 anche altri documentari:“Senza nulla, verso Cristo” di Ga-briele Camelo (6 novembre alle16:30); “Uomini in cerca di Dio –Nuovo Umanesimo” di Andrea Sal-vadore (dal 10 al 13 novembre alle19:40); “Volontari e migranti tra icampi della Puglia” di Rosario Sar-della (13 novembre ore 16.20). L’ap-profondimento e le dirette deglieventi sono a cura della redazionegiornalistica con il contributo di treinviati. Anche le due edizioni del te-legiornale, alle 12 e alle 18.30, dedi-cheranno spazio al Convegno. Mar-tedì 10 novembre per la visita delPapa a Prato e Firenze è dedicatauna puntata speciale, alle 17.30.

PRIMO INCONTRO CON I TRE GRUPPI INSIEMENEL POMERIGGIO DI SABATO 14 NOVEMBRE

Referenti generali: Don Gabriele Leone tel. 347 5142918Andrea Tengattini tel. 349 0526653

mail: gableone@tiscali.it -andrea.tengattini@gmail.comResponsabili Primo Anno:Valentina Rizzato (340 5014278) Gianluca Piai (3387408785)Responsabili Secondo Anno:Stefania Gottardi (345 2266114) Filippo Franco (3343345797)Responsabile Terzo Anno:Giulia Silvestrini (346 5832561) Stefano Borrione(333 9307696)

1° INCONTRO TUTTI E TRE I CORSI INSIEME,SABATO 14 NOVEMBRE CON RITROVO ORE 14.30ai giardini Arequipa a Biella (Ingresso da via Addis Abeba)

In caso di pioggia ogni corso si troverà nel suo luogo

Date comuni a tutti e tre i corsi: sabato dalle 14.30 alle 20 14 novembre - 12 dicembre - 13 febbraio - 5 marzoL’ultimo incontro (5 marzo) terminerà alle 21

Età minima: 14 anni (classe 2001/prima superiore)

Il primo giorno del Corso ogni accompagnatore è «invitato a farsiuna chiacchierata (davanti a biscotti e caffé) con i responsabili deicorsi.

La quota di partecipazione è di 25,00 euro

Informazioni e iscrizioniPASTORALE GIOVANILE

Corsi animatori diocesaniQuattro incontri per camminare lungo la strada dell’animazione

Il Vangelo - 8 novembreOCTAVA DIES“Un Dio lontano o un dio vicino?” XXXII domenica del tempo ordinario

Vangelo: 1Re, 17,10-16; Eb 9,24-28; Mc 12,38-44

Il Vangelo di oggi narra di Gesù neltempio che osserva con discernimentoe intelligenza il comportamento di chigli sta intorno. Egli legge ciò che acca-de con sapienza e in profondità e co-glie l’occasione di dare ai discepoli –eanche a noi- un insegnamento riguardoalcuni criteri impor tanti per vivere inmodo autentico la fede, la preghiera ela sequela. Il primo comportamento che Gesù os-serva è quello di alcun scribi, che nelloro atteggiarsi mostrano di avere acuore soprattutto l’apparenza e l’ono-re; essi fanno parte di coloro che cer-cano il vanto e la ricompensa da tuttie, spesso, usano il potere connesso alloro ruolo per essere forti con i debolie deboli con i forti, fino ad arrivare ad

approfittarsi dei poveri, a “divorare lecase delle vedove”. Essi dal modo incui portano le loro vesti sottolineano laseparazione dagli altri uomini ma –diceMarco forse con un po’ di ironia- i fon-do si trovano separati anche da Dioperché, presi come sono dall’apparire,sono incapaci di pregare davvero, fa-cendolo solo per ostentazione e così,con i loro modo di fare, rivelano un Diolontano.Gesù mette in guardia la sua comunitàdall’imitare quell’atteggiamento. I di-scepoli devono sempre ricordare chel’unica imitazione possibile al credenteè quella del Figlio dell’Uomo che, in ob-bedienza a Dio, è venuto per servire enon per essere servito; è venuto nonper rubare la vita agli altri ma per do-

nare la sua in loro favore. Ma questodono non è l’improvvisazione di un mo-mento, quanto piuttosto l’esito di unlungo cammino che quotidianamenteha rifiutato la separazione per cercarela comunione, un cammino che lo havisto spendere tempo e fatica in mezzoagli uomini e poi andare lontano daglionori e dalle acclamazioni per ritirarsisolo, in segreto, a pregare.Il secondo comportamento che osser-va Gesù è quello di una povera vedova.Essa è una umile donna che non cono-sce Gesù e nemmeno lo incontra, ep-pure è colei che in questa pagina gliassomiglia di più. Infatti questa vedovadà tutto ciò che ha per vivere al Signo-re e in elemosina per i bisognosi. Ilsuo atteggiamento non ha nulla di

eclatante o di ostentato, copie ciò chetutti compiono in Israele, ma negli attisemplici e quotidiani della fede ponetutta se stessa, senza misura e senzacalcolo. Questa donna è il volto margi-nale in cui Dio si compiace e sul quale,senza che lei lo sappia, pone il suo ri-tratto più autentico, quella di un Dio vi-cino che dona senza tenere nulla persé. La fede, la preghiera e la vita diquesta donna –al contrario di quelladegli uomini religiosi- comunicano emanifestano un Dio vicino, un Dio chenon separa ma che Salva.Inoltre ciascuno è chiamato a meditaresull’intreccio che vi è nel Vangelo tradono della vita, preghiera e dena-ro……

don MATTEO MALAVOLTI

Octava dies, anticipa il Giornoche non tramonta nella pienezza del regno di Dio