CRONACHE di NAPOLI CRONNNapoliACHE · tori della diagnostica per immagini e di laboratorio e nel...

Post on 16-Feb-2019

213 views 0 download

Transcript of CRONACHE di NAPOLI CRONNNapoliACHE · tori della diagnostica per immagini e di laboratorio e nel...

CCRROONNAACCHHEENNNNapoliVenerdì 8 Febbraio 2008 Pagina 5

CRONACHE di NAPOLIS.S. Sannitica km. 19,800

81025 Marcianise - Caserta

Tel. 0823.581055 -

0823.581005 - 0823.821165

Sito web: www.cronachedinapoli.com

CRONACHE di NAPOLIS.S. Sannitica km. 19,800

81025 Marcianise - Caserta

Tel. 0823.581055 -

0823.581005 - 0823.821165

Sito web: www.cronachedinapoli.com

410 le strutture ambulatoriali accreditateeroganti prestazioni di medicina , 37 lecase di cure convenzionate. Dunque,ingenti finanziamenti pubblici sono statidestinati alle strutture private parificate eaccreditate che hanno ormai il monopolioassoluto del settore farmaceutico, della ria-bilitazione, della terapia dialitica, lungodegenza e sempre più spazio anche nei set-tori della diagnostica per immagini e dilaboratorio e nel campo dell’assistenzaospedaliera. Per anni i centri privati, permassimizzare il profitto, sono stati rimbor-sati a peso d’oro dalle Asl, spesso peresami mai eseguiti e prestazioni mai effet-

tuate. La giunta regionale ha difatto smantellato la sanità pubblicalasciando irresponsabilmente lievi-tare i debiti contratti con le farma-cie, con i centri diagnostici, labora-tori di analisi, i centri di riabilita-zione privati. Ha affrontato la situa-zione indebitando la Campania conle banche (factoring), lasciando permesi e mesi che le farmacie ven-dessero i farmaci solo a pagamentoe infine approvando una deliberanell’autunno del 2002, spostandonella fascia C a pagamento oltre

500 farmaci del prontuario farmaceutico.Le Asl si sono trasformate in imprese evincolate al pareggio di bilancio e potrannoanche, per fare fronte al prosciugamentodei finanziamenti statali e regionali, esten-dere i servizi a pagamento ed anche “affi-

Sanità privata, ma soldipubblici: ecco chi specula

Nel 2007 la spesa sanitaria della Campania è stata di oltre 10 milioni di euro: il 40% è andato ai servizi forniti direttamente il 60 % in regime di convenzione

L’INTERVENTO

NAPOLI (ca.ru.) - Fran-cesco Maranta, fino aquando ha svolto il ruolo diconsigliere regionale dellaCampania ha sempredenunciato il sistema dipotere sanitario regionale.Maranta sulla questionesanità e sui rifiuti abban-donò Rifondazione Comu-nista esprimendo un fortedissenso. L’ex consigliereregionale non ha peli sullalingua sulla vicenda dellasalute mentale in Campa-nia. “Stanno smantellandole strutture pubbliche favo-rendo le cliniche private -dice - A Napoli i verticidell’Asl Napoli 1 ed ilComune di Napoli stannolegittimando la costruzionedi un albergo in Viale For-nelli al posto di una struttu-ra mentale pubblica. Unavergognosa operazione chefavorisce la speculazioneimmobiliare”. Sullo sfasciodella sanità in Campaniainterviene il parlamentaredi Forza Italia PaoloRusso. “La Giunta dicentro-sinistra non haridotto le interminabili listedi attesa e i pazienti nonvengono curati in manieracivile ed efficace - diceRusso - La realtà sanitariain Campania è davvero daterzo mondo ma anche ilteatrino della politica edelle lobbyes affaristiche.”Secondo il parlamentareforzista anche i serviziessenziali dei distretti sani-tari delle Asl come ipoliambulatori, i consulto-ri, i servizi di prevenzione,di salute mentale, per lacura della tossicodipenden-ze sono in agonia, alleprese con sempre più cro-niche carenze di personale.

di Carlo Russo

NAPOLI - I piani sanitari regionali dellaRegione Campania approvati negli ultimianni hanno utilizzato e trasformato la sanitàin un supermarket di servizi nel quale lasalute è una merce legittimando il massimoprofitto con minore costo. Il Sistema sanita-rio regionale è diventato una holding con acapo la Regione come impresa capogruppomentre le strutture private si arricchisconosempre di più. Nel 2007, in Campania laspesa sanitaria totale è stata di oltre 10milioni 645 mila euro: il 40% è costituitada servizi forniti direttamente, il 60% daservizi in regime di convenzione.La spesa diretta e quella in conven-zione assorbono quasi in egualemisura quella totale, a differenza diquello che accade per l’Italia ed ilMezzogiorno, dove si riscontra unminor ricorso ai servizi sanitari con-venzionati. Una quota rilevante dispesa è assorbita dalle case di curaprivate, con una percentuale inCampania pari al 30%, valore piùalto rispetto al dato nazionale(19,9%). Nella nostra regione lecase di cura accreditate sono 76, iposti letto privati 6.754, gli ambulatori elaboratori privati 1.326, le strutture residen-ziali private 25. Nella provincia di Casertale strutture ambulatoriali private accreditatesono 106, le case di cura convenzionate 14.Invece, nella provincia napoletana sono

dare a terzi i propri servizi e le proprie atti-vità’’, ossia svendere a pezzi. I distrettisanitari si sono trasformati come in Inghil-terra in agenzie autonome (in termini eco-nomici, finanziari, gestionali, organizzativie tecnici) dotate di un “budget aziendale’’con il quale si trasformeranno da erogatoriin intermediari tra “la domanda e l’offertadi prestazioni sanitarie e socio-sanitarie’’.Insomma, l’esercito degli speculatori priva-ti della sanità potranno accedere ai finan-ziamenti pubblici, e tramite quel perverso escandaloso intreccio di interessi pubblici eprivati orientare decisamente “la doman-da’’ verso “l’offerta’’ privata e a pagamen-to. Anche i medici di base e i pediatriavranno “un budget’’ se si aggregherannoin gruppi in competizione tra loro.

Pietro Cerrito (Cisl): promuovere la protestacivile contro gli sprechiNAPOLI (ca.ru.) - Qualche giornofa durante un’assemblea promossada una ventina di associazioni dellasocietà civile, Pietro Cerrito (nellafoto) il leader campano della Cislha riscaldato il pubblico chiedendouno scatto di orgoglio: “Dobbiamodimostrare, promuovere protestacivile contro gli sprechi mostruosidella sanita.” Cerrito aggiunge: “Ilnostro dito è puntato contro la giun-ta Bassolino, che ha colpevolmentemancato di affrontare in questi ulti-mi cinque anni il debito sanitariocon l’effetto di aggravare all’im-provviso il prelievo nelle tasche deicittadini”. La Cisl si mobilita ed hapromosso una serie di iniziative neiprossimi giorni sul dramma rifiuti econtro gli sprechinella sanità. I sinda-cati di base denun-ciano lo sfasciodelle strutture pub-bliche che alimentale lobby private. LeRdb-Cub sostengo-no che gli ospedalie i posti letto sonoin numero inade-guato nei capoluo-ghi di provincia, deltutto insufficientinelle zone internedella Campania, cosicché accadeancora che in media circa 200pazienti vengano parcheggiati quo-tidianamente in barella nell’infernodell’ospedale Cardarelli di Napoli(nella foto), come negli altri fati-scenti nosocomi napoletani delVecchio Pellegrini, Ascalesi,Annunziata. Addirittura nell’estatescorsa il reparto diotorinolaringoiatriadell’ospedale Gesùe Maria del centrodi Napoli portò lettie barelle sul tettodel nosocomio permancanza di spazio.Altri casi eclatanti:l’ospedale di Giu-gliano, utenza di250 mila abitanti,solo 4 posti letto dipronto soccorso,l’ospedale di Gra-gnano, lavori in corso da 35 anni,l’ospedale di Poggerola (Amalfi),costruito, ma mai entrato in funzio-ne, l’ospedale di Sarno distruttodall’alluvione e non ancora rico-struito, l’Ospedale di Torre delGreco e quello di Castellammare(utenza 550mila persone) dovemanca la Tac e spesso addirittura ilfilo di sutura in sala operatoria.

IL SINDACATO

Russo (Fi) e Maranta (Pc):

il centrosinistra deve smettere di fare

gli interessi di pochi

Il comparto regionale di settore si ètrasformato in una holding con l’ente di palazzoSanta Lucia a fare da capogruppo delle imprese

AFFARI

E SALUTE

LA HOLDING Una quota rilevante dei costi è assorbitadalle case di cura private con una percentualepari al 30% : il 19% in più delle altre Regioni

LA SPESA

E’ la società titolareesclusiva delle fun-zioni di acquisto efornitura dei beni eattrezzature dellestrutture sanitarie

Il ruolodella Soresa

NAPOLI (ca.ru.) - Conuna indagine a Campionecommissionata dal consi-gliere regionale Ugo Car-pinelli, si è cercato di indi-viduare gli sprechi dellasanità in Campania. E’emersa una serie di datiparticolari, che mettono sulbanco degli imputati l’as-sessore alla sanità regiona-le Angelo Montemaranoed i dirigenti della Soresa,la società che dovrebbeazzerare i pesanti debiti delsistema sanitario regionalee centralizzare gli acquistidei beni e attrezzature sani-tarie. Ogni anno in Campa-nia si producono oltre6.500 tonnellate di rifiutiospedalieri. Ciò che si pro-duce in ospedale costa perlo smaltimento in media uneuro al chilogrammo (ilcosto per i rifiuti generici èdi 30 centesimi). Ciò signi-fica che si spendono all’an-no circa 6 milioni e mezzodi euro. In 10 anni fanno labellezza di 65 milioni, perintenderci 125 milardi e857 milioni delle vecchie

lire. Tutto viene affidato aiprivati. L’Ospedale Carda-relli ha un contratto trien-nale con la ditta “Ecologicasud” di Calvizzano e spen-de un milione di euroall’anno. L’Asl Napoli 1paga invece 780 mila euroe manda i suoi rifiuti nelLazio. Nella Asl Salerno 2una siringa monouso da5ml costa 3,20 centesimi.Importo che corrisponde a63 lire per iniezione.L’AslCaserta 1 spende per ognisiringa, con regolare gara,69 lire. A Benevento hatrovato un fornitore chegarantisce un prodotto dieguale qualità, ma ancora

più costoso perché per ipazienti sanniti ogni inie-zione costa all’Als 89lire.Cifra che all’Asl Avel-lino 2 sale a 91 delle vec-chie lire. La cosa sorpren-dente è che l’azienda cheha vinto l’appalto per forni-re la piccola Asl di Bene-

vento 1 è la stessa che for-nisce le siringhe monousoda 5ml anche all’AziendaSanitaria più grande d’Eu-ropa, la Napoli 1. La diffe-renza è nel prezzo. L’AslNa 1 paga 102 lire ogniiniezione monouso. Stessesiringhe, stesso fornitore.

La Soresa è titolare esclusi-va delle funzioni di acqui-sto e fornitura dei beni eattrezzature delle Asl edelle Aziende ospedaliere.A tal fine essa elaboraannualmente un program-ma di contenimento dellaspesa corrente sani-taria definendopiani e procedurecentralizzate, alivello regionale,per l’acquisto dibeni e attrezzaturesanitarie. L’introdu-zione del ticket far-maceutico non puòche essere la classi-ca toppa dei contri-buenti alle toppatedei governi. Decinedi pensionati edisoccupati stanno affollan-do in queste ore gli ufficidelle ASL per avere infor-mazioni su eventuali esen-zioni. Alcuni sono staticostretti a pagare fino a 15euro di ticket per medicina-li fondamentali come car-dioaspirine e pillole per l’i-pertensione.

Aghi, siringhe e scarti speciali:il business dei rifiuti ospedalieriCiò che si produce nei nosocomi costa 6 milioni per lo smaltimento

L’introduzionedei ticket

farmaceutici non può che

essere la classicatoppa chiesta

ai contribuenti

LA DENUNCIA

ASL

Le Asl si sono tramutate in aziende vincolate al pareggio di bilancio, potranno estendere i servizi a pagamento e affidare

a terzi le proprie attività

TELEFONO

081-4201411FAX

081-7901216

AVVISI LEGALIpublikompass spa

Strutture pubbliche:

Aziende Ospedaliere 8

Ospedali a gestione diretta 51

Policlinici universitari 2

Istituti a carattere scientifico 1

Posti letto pubblici 15.151

Laboratori Ambulatori e pubblici 553

Strutture residenziali pubbliche 73

STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIASTRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIA

Provincia di Napoli:

Strutture private:

Case di cura accreditate private 76

Posti letto privati 6.754

Ambulatori e laboratori privati 1.326

Strutture residenziali private 25

Strutture ambulatoriali accreditate

eroganti prestazioni di medicina

di laboratorio: 410

Case di cura che effettuano atti-

vità di laboratorio: 37

Provincia di Caserta:

Strutture ambulatoriali private ac-

creditate eroganti prestazioni di

medicina di laboratorio: 106

Case di cura che effettuano atti-

vità di laboratorio: 14

Il 15% dei ricoveri dei residenti campani avviene fuori regione mentre le unità di per-sonale sanitario pubblico è il più basso delle regioni Italiane (72,1 su 10mila abitanti)

N.B.:

Grafica: CORRIERE di CASERTA

08020805.qxd 07/02/2008 23.13 Pagina 1