Post on 03-May-2015
CorylaceaeSottoclasseClassePhylum Famiglia
AnthophytaMagnoliopsida
Hamamelididae
Livello di sviluppo
Apetalae
Infruttescenza composta da samare con ala trilobata
La famiglia delle Ulmaceae è rappresentata da specie legnose, alberi o arbusti, con fiori poco appariscenti. In Italia sono presenti solo 3 dei 18 generi che costituiscono la famiglia: Celtis, Ulmus e Zelkova.
UlmaceaeSottoclasseClassePhylum Famiglia
AnthophytaMagnoliopsida
Hamamelididae
Livello di sviluppo
Apetalae
Celtis australis L.È comune in tutto il territorio da 0 a
800 m (frequentemente coltivata e naturalizzata), in boschi aridi, soprattutto su calcare.
Albero di 10-25 m, con corteccia compatta, fessurata solo in tronchi longevi. I rami giovani sono pubescenti.
UlmaceaeSottoclasseClassePhylum Famiglia
AnthophytaMagnoliopsida
Hamamelididae
Livello di sviluppo
Apetalae
Presenta infiorescenze miste composte da fiori maschili e fiori bisessuali.
Il frutto è una drupa subsferica verde, che diventa scura a maturazione.
Ha foglie lanceolato-acuminate e seghettate, alla base
cuoriformi o rotondate.
Ruvide nella pagina superiore e tomentose in quella inferiore.
Al genere Ulmus appartengono alcune specie forestali quali, ad esempio, Ulmus minor, la più comune e diffusa, e Ulmus
glabra, tipica di boschi mesofili. Genere caratterizzato dall’avere foglie esclusivamente
penninervie e fiori ermafroditi.
UlmaceaeSottoclasse
ClassePhylum FamigliaAnthophyta
MagnoliopsidaHamamelididae
Livello di sviluppo
Apetalae
• Le foglie sono alterne oppure opposte e provviste di stipole, per lo più asimmetriche alla base.
I fiori, formati da piccoli
tepali erbacei, sono
generalmente ermafroditi,
attinomorfi e riuniti in
infiorescenze; l’androceo è
formato da 5 stami;
l’ovario supero e
uniloculare è formato da 2
carpelli saldati.
L’impollinazione è
anemofila.
• Il frutto è una samara appiattita con un’ala rotondeggiante che circonda il seme.
La famiglia delle Urticaceae comprende circa 500 specie diffuse soprattutto in America, nell'Asia sud-orientale e, in minor misura, anche in Europa e Africa. Si tratta per lo più di piante erbacee con foglie opposte o spiralate, con fiori generalmente unisessuali (piante monoiche o dioiche), di solito attinomorfi e aploclamidati, cioè con perigonio semplice e sepaloide, disposti in capolini o glomeruli.
UrticaceaeSottoclasseClassePhylum Famiglia
AnthophytaMagnoliopsida
Hamamelididae
Livello di sviluppo
Apetalae
• Nelle regioni mediterranee
sono presenti diverse specie
di Urticaceae, tra cui le
comuni ortiche, Urtica dioica,
U. membranacea,
U. urens e
U. pilulifera, tutte provviste di
tricomi urticanti.
• Queste piante sono ricoperte da sottilissimi peli urticanti, costituiti da una singola cellula lunga e stretta, affusolata e pungente, un vero e proprio ago calcificato, con una base saccata contenente formaldeide, acetilcolina e istamina.
• Ogni pelo è chiuso alla sommità da una vescicola silicizzata che quando viene urtata si rompe facilmente, formando una punta molto aguzza.
• A contatto con la pelleumana il pelo perfora la superficie e la compressione della base spinge il fluido nella ferita, provocando prurito doloroso e bruciore.
Il perigonio, verdastro, è tetramero e i tepali sono
disposti su 2 verticilli
i fiori maschili hanno tanti stami quanti sono i
tepali,
quelli femminili
hanno un ovario
supero, costituito da
un solo carpello, e
sormontato da uno
stimma filamentoso
o piumoso.
L'impollinazione è anemogama.
Nel bocciolo gli stami sono piegati verso l’interno e sotto tensione; quando il fiore si apre, si raddrizzano con movimento rapido proiettando lontano il polline pulverulento.
Il frutto è una nucula o una drupeola, spesso avvolta dai resti del perigonio.
I frutti possono essere ricercati dagli uccelli, o dispersi con il trasporto esterno su peli o penne, dal vento o proiettati lontano per mezzo di staminodi (rudimenti di stami).