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Il concorso internazionale per il restauro del tempio-duomo a

Pozzuoli

prof. arch. Caterina Giannattasio

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

FACOLTA’ DI ARCHITETTURA

Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura_L17

Corso di Teoria e Storia del Restauro

Vista aerea del Tempio-duomo di Pozzuoli

La città di Pozzuoli fu fondata dai Greci nel 529 d.C., e fu occupata, nel 194

d.C., dai Romani, I quali colonizzarono la città.

Planimetria della struttura E’ caratterizzata da una pianta rettangolare (15 x 23.50 m), orientata con l’asse

principale in direzione NS, con ingresso posto a sud. Si tratta di una struttura

pseudoperiptera, di epoca Augustea, con cella quadrata (13 x 13 m), pronao dato da 6

colonne e aula con 9 colonne con capitelli corinzi su ciascun lato.

La sezione longitudinale.

Le sezioni trasversali in direzione Sud e Nord.

Il lato orientale del tempio di Augusto. I resti del tempio romano.

Il lato occidentale della fabbrica.

Storia del monumento

L’epoca di fondazione del tempio è confermato dalla presenza della firma dell’architetto L. Cocceio, incisa nella facciata posteriore.

E’ situato nel Rione Terra, l’antica acropoli

della città, posizionato su un banco

tufaceo affiorante.

Dedicato all’imperatore romano Augusto,

rappresenta un raro esempio di

architettura classica, analogo alla Maison

Carrée a Nîmes.

Le trasformazioni nel corso dei secoli

La costruzione è stata oggetto di numerosi interventi nel corso dei

secoli, al fine di adattare il tempio in chiesa:

Tardo Medioevo

Rinascimento

Età barocca

XX secolo

Gli interventi durante il XVI e il XVII secolo

La struttura si trasforma in cattedrale, inglobando il tempio romano.

Principali interventi:

Distruzione del pronao augusteo

Abbassamento del livello della pavimentazione romana di 80 cm

Rinnovo degli interni con decorazioni barocche e stucchi

Realizzazione di nuovi spazi (Cappella del SS. Sacramento, Sala capitolare)

Stravolgimento delle coperture, con l’inserimento di una cupola e di volte.

La cupola della cappella del SS. Sacramento.

La facciata d’ingresso della cattedrale.

Alcune parti della struttura interessate dall’intervento barocco:

- L’altare principale

- La Cappella del SS. Sacramento

- Il punto di attacco tra la zona absidale e la navata

Gli interventi degli anni Settanta Le strutture di epoca romana sono rimaste inglobate nella cattedrale barocca fino al 1964, in seguito ad un incendio.

L’evento impose la definizione di un progetto di restauro, affidato all’architetto napoletano Ezio De Felice, la cui proposta mirava principalmente alla valorizzazione delle parti archeologiche, anche andando a detrimento delle parti barocche.

Il progetto previde:

il consolidamento delle colonne, dei capitelli e della trabeazione con elementi in ferro

la realizzazione di un nuovo piano pavimentale in c.a. supportato da micropali, tale da consentire la visita delle sottostanti rovine archeologiche

l’integrazione dei rocchi delle colonne con calcestruzzo

una copertura provvisionale in lamiera grecata.

Il restauro fu interrotto nel 1972. Successivamente, dopo il terremoto del 1980, il Rione Terra fu completamente abbandonato.

Dettaglio della cappella barocca

Vista della controfacciata e della zona absidale

Dettaglio del muro laterale dopo l’intervento di De Felice

I resti archeologici sottostanti il tempio

2003_Il concorso internazionale di restauro

Nel 2003, conseguentemente al programma di rivitalizzazione riguardante l’intera area urbana, la Regione Campania ha bandito un concorso internazionale, volto al restauro ed alla rifunzionalizzazione come basilica della struttura in questione, versante in uno stato di rovina da ormai quarant’anni.

Un fondamentale vincolo per partecipare al concorso era la formazione di un gruppo interdisciplinare altamente specializzato, composto, obbligatoriamente, da:

- un architetto, col ruolo di capogruppo;

- un archeologo o uno storico di architettura classica e medievale; - uno storico di architettura rinascimentale e barocca, o uno storico di architettura religiosa dell’occidente cristiano;

- un architetto specializzato in Restauro dei Monumenti;

- un ingegnere o architetto strutturista;

- un ingegnere o architetto con esperienza nel settore degli impianti;

- un esperto in restauro di marmi ed affreschi.

2003_Il concorso internazionale di restauro

Le finalità del concorso

-restaurare la strutttura e restituirle la sua funzione di basilica

-rispettare la struttura nella sua duplice valenza e funzione: archeologica e di culto

-rispettare al contempo le parti archeologiche e quelle barocche

Approccio metodologico

Basato sull’attuale approccio critico conservativo, di chiara ispirazione brandiana.

Criteri da rispettare

1. i problemi funzionali e pratici devono essere il ‘mezzo’ e non ‘fine’ dell’intervento;

2. il criterio guida sia sempre il ‘minimo intervento’;

3. la medesima cura dev’essere riservata tanto alle preesistenze più nobili, quanto a quelle più povere, tutte ugualmente riconoscibili come ‘monumenti’ e ‘beni culturali’, in quanto “testimonianze materiali aventi valore di civiltà”;

4. il restauro deve connettersi, per criteri e metodi, alla filologia e all’edizione critica dei testi, bandendo ogni tentazione di ripristino o di falsificazione in stile;

5. ogni aggiunta necessaria deve chiaramente dimostrare di essere moderna, dotata di un proprio efficace carattere espressivo;

6. le eventuali opere di anastilosi o di reintegrazione di membrature architettoniche devono essere fondate sul principio di ‘distinguibilità’.

Progetti selezionati

a. Progetti proponenti il ‘congelamento’ dell’immagine attuale,

rinunciando a completare la struttura

b. Progetti basati sull’idea di ristabilire la ‘unità potenziale’ del

monumento, riunificando le varie parti in una continuità

figurativa

Progetti proponenti il ‘congelamento’ dell’attuale stato

dei luoghi

Alessandro Anselmi

David Chipperfield

Corvino+Multari

Pasquale Culotta

Donatella Fiorani

Tobia Scarpa

Progetti basati sul concetto di unità potenziale

Guido Batocchioni (2^ classificato)

Corrado Bozzoni

Stella Casiello

Marco Dezzi Bardeschi (vincitore)

Paolo Marconi

Luca Zevi (3^ classificato)

La realizzazione del progetto vincitore