Post on 17-Feb-2015
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CANTIERE
NUOVA SEDE MENÙ MEDOLLA (MO)
ALESSANDRO SOLA - YUPPIES SERVICES
SRL - SOCIETÀ DI INGEGNERIAWWW.WOODBETON.IT
TESTO MATTEO BRASCA
FOTO
WOOD BETON SPA
MENÙ SRL
Le forti scosse che hanno colpito l’Emilia hanno gravemente danneggiato molti impianti produttivi, compreso quello della ditta Menù di Medolla (MO), azienda specializzata nella produzione di specialità alimentari destinate alla ristorazione professionale. L’intervento sull’intera area è iniziato con la ricostruzione di un primo lotto di edifi ci da 12.000 m2; l’operazione è stata realizzata in pochi mesi. Il complesso è composto da tre corpi di fabbrica adiacenti, genericamente parallelepipedi, che compongono un impianto planimetrico a “U”, con maglia
strutturale di 12x24 m. La copertura, realizzata a falde con doppia pendenza, ospita, nelle zone di colmo, 16 lucernari (cadauno di 10x17 m circa), utili sia a convogliare la luce naturale all’interno che a evacuare il vapore prodotto durante la cottura dei cibi. I prospetti presentano, nella fascia inferiore, grandi aperture orizzontali (porte e portoni), mentre, nella parte superiore, fi nestre verticali a tutt’altezza. Le tecnologie utilizzate garantiscono elevati standard qualitativi, sia dal punto di vista strutturale che da quello termoigrometrico.
36 ARKETIPO
COPERTURA: ASSEMBLAGGIO MODULI
L’operazione di completamento dei moduli, costituita dall’unione di strutture di legno lamellare e pacchetti preassemblati, è stata realizzata a piè d’opera, in un’area dedicata collocata al limite ovest del lotto. I telai di legno lamellare, costituenti la struttura di copertura, sono stati costruiti con travi principali(L = 12 m) e secondarie (L = 24 m) di altezza fi ssa (h = 164 cm) e larghezza variabile in relazione ai carichi (12÷18 cm).
DEMOLIZIONI
L’attività di sistemazione è stata avviata con la messa in sicurezza e con la rimozione delle porzioni danneggiate. Le operazioni di demolizione, particolarmente delicate per il mantenimento degli impianti dedicati alla produzione (non rovinati dal sisma), sono state ridotte all’indispensabile, sia per contrarre i tempi operativi di ricostruzione che per contenere i costi dell’intervento.
A
B
C F
E
D
PREASSEMBLAGGIO IN OFFICINA
Per velocizzare le operazioni di installazione e per ottimizzare la qualità delle lavorazioni, i pacchetti di chiusura, sia di copertura che di facciata, sono stati quasi interamente predisposti in offi cina. Una volta varati e collocati in posizione, le chiusure sono state completate con gli strati di fi nitura internied esterni.
PROGRAMMA GENERALE DI APPALTO
TIMELINE
08
DEMOLIZIONI
APREASSEMBLAGGIO PANNELLI FACCIATA
B
IMPIANTI E FINITURE
I
FONDAZIONI IN OPERA
D
BPREASSEMBLAGGIO PANNELLI COPERTURA PREASSEMBLAGGIO PANN
06 07 08 09 10 11
22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 4142 43 44 45
HSERRAMENTI PVC
0842 43 44 45
SERRAMENTI PVC
DMONTAGGIO PILASTRI
O PANN
34 35
MONTA
39 40
EVARO COPERTURA MODULI
0
MONTAGGIO PANNELLI DI TAMPONAMENTO IN C.A.V.D
GPOSA MANTO DI COPERTURA
T
37
T
COPERT
36 37
PILAST
COPER
ELLI C
5 36
AGGIO
C
36
VARO
POSA MANTO
38 39
T
37
T
RTURA MODU
TURA
37 38
TRI
RTURA
O DI COPERT
T
37
T
R
O
41420 41
MONTAGGIO PANNELLI DI TAMPONAMENTO
F
RIVESTIMENTO DI FACCIATA
H
E
ASSEMBLAGGIO MODULI A TERRAC
FONDA ERAAZIONI D
INITUR
08 101
I TAMPMONTAGGIO PANNELLI DD
IN OP
ELLI DI MONTAGGIO PANNEAGGIO F
INTI E F
ATAATO DI FRIVESTTIMENTT T FACCIAF
H
0909
IMPIANNN
37CANTIERE TIMELINENUOVA SEDE MENÙ
COPERTURA: FINITURE
La copertura prefabbricata è stata ultimata in cantiere attraverso il posizionamento di pannelli sandwich poliuretanici con fi nitura esterna in lamiera di alluminio. I pannelli sono stati posati in opera su listoni 2,5x5 cm a interasse 1 m, a loro volta posizionati su uno strato di OSB. Da ultimo, sono stati completati i serramenti delle “capannine”, che si elevano di 2 m dal piano del manto di copertura.
COPERTURA: VARO MODULI
I moduli di copertura sono stati trasportati con un bilico dal punto di sollevamento al punto di varo. Tutte le operazioni di cantiere sono avvenute con autogrù. Le quattro catene metalliche si legano, sui lati corti del telaio, a quattro punti di ancoraggio predisposti e removibili (contrapposti a due a due), posizionati a circa 1/3 e a 2/3 della lunghezza della trave,in modo da garantire la miglior stabilità duranteil sollevamento e il posizionamento.
RIPRISTINO IMPIANTI
La sistemazione degli impianti è cominciata a seguito del completamento dell’involucro edilizio. Durante l’ultimazione di alcune parti dei fabbricati, tuttavia, gli impianti di produzione erano già in funzione. Il ripristino ha interessato maggiormente gli impianti dedicati alla linea di produzione, salvaguardando le parti illese e sostituendo, con elementi moderni, quelle danneggiate dal sisma.
FONDAZIONI E STRUTTURE DI C.A.La soluzione di un sistema misto integra porzioni con strutture di legno lamellare (copertura e parte delle chiusure verticali) a elementi prefabbricati di calcestruzzo armato (fondazioni, pilastri e parte dei tamponamenti). Uno degli obiettivi principali è stato il mantenimento, ove possibile, delle fondazioni esistenti, conservando in tal modo anche le pavimentazioni già in opera.
TAMPONAMENTO: MONTAGGIO
PANNELLI PREFABBRICATI
I pannelli di tamponamento delle chiusure verticali opache sono stati, anch’essi, preassemblati in stabilimento e successivamente trasportati in cantiere per la messa in opera. Gli elementi prefabbricati (larghezza 250 cm e altezza fi no a 920 cm), sono stati sollevati con autogrù (con 4 catene e punti di ancoraggio sulla costa superiore) e posizionati con l’ausilio di un operatore su una piattaforma telescopica.
I
H
G
RIVESTIMENTI FACCIATA E SERRAMENTI
Le facciate presentano due tipi di fi niture: lo zoccolo basso è composto da pannelli prefabbricati con fi nitura in c.a.v. Il rivestimento di facciata, superiormente ai prefabbricati cementizi, è invece costituito da pannelli metallici grecati color RAL 9010 (sp. 6/10 mm).Il rivestimento è stato fi ssato al sottostante strato resistente in OSB collocato sotto il telo traspirante di fi nitura del pacchetto preassemblato.
MESE/ANNO
SETTIMANA
12 01 02 03 04
47 49 5146 48 50 52 531 2 3 4 5 7 8 10 11 13 14 15 16 17 18126 94746 48
38 ARKETIPO
La prefabbricazione garantisce una serie di vantaggi, sia in fase di produzione che di realizzazione dell’opera. Il preassemblaggio dei moduli assicura una migliore qualità di costruzione dei pacchetti: i pacchetti assemblati in stabilimento possono essere realizzati in condizioni di lavoro più controllate e agevoli. Uno degli aspetti di importanza rilevante è, infatti, la garanzia di una maggior
attenzione alla sicurezza del lavoro delle squadre di montaggio (riducendo i rischi e i tempi di permanenza in quota). Nel caso specifi co le operazioni di montaggo dei pannelli prefabbricati sono state avvantaggiate dalla salvaguardia delle canalizzazioni impiantistiche, rimaste in posizione dopo la demolizione del fabbricato e pronte a essere collegate alla nuova struttura.
ZOOM: PREASSEMBLAGGIO IN OFFICINA
Esecuzione > Per ciò che concerne la copertura, in stabilimento (a Iseo) sono stati realizzati moduli standard composti da una struttura a telaio con travetti di legno lamellare (sez. 16x20 cm e interasse 120 cm) tra i quali è stato interposto, in spessore, un doppio strato di isolamento in lana di vetro (ρ = 17 kg/m3, sp. 10+10 cm). Inferiormente, il pacchetto è stato chiuso con uno strato di OSB in fogli da 247,5x500 cm (sp. 22 mm). La fi nitura interna è in lamiera di alluminio (sp. 6/10 mm) con rivestimento di PVC bianco. Tra il pannello di OSB e il completamento di alluminio è stato incollato con biadesivo uno strato di barriera al
vapore. La stratigrafi a si completa superiormente con uno strato di OSB identico a quello inferiore (sp. 22 mm in fogli), un telo traspirante impermeabile, sormontato da un ulteriore strato di OSB (sp. 18 mm), posato in opera a giunti sfalsati, con funzione di strato controventante. Listelli di sezione 2,5x5 cm garantiscono la ventilazione all’interno della copertura e fanno da supporto allo strato di fi nitura esterno (anch’esso posato in opera), composto da un pannello sandwich rifi nito esternamente con lamiera di alluminio naturale. La trasmittanza del pacchetto è di 0,17 W/m2K.
FASI
STESURA E FISSAGGIO
DELLO STRATO OSB
2
RIBALTAMENTO
DEL PACCHETTO
3
DISPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
1
INSERIMENTO DEI MATERASSINI ISOLANTI
4
IMBALLAGGIO E TRASPORTO
6
PREDISPOSIZIONE ELEMENTI
DI FINITURA
5
39CANTIERE ZOOMNUOVA SEDE MENÙ 39
ZOOM: STRUTTURE DI C.A.
All’utilizzo del legno lamellare per le strutture di chiusura è stato affi ancato l’impiego di elementi prefabbricati di calcestruzzo armato. Il mantenimento delle fondazioni esistenti ha condotto alla progettazione di un modello strutturale ad hoc, in cui si unissero le parti recuperate alle nuove. I plinti, di cemento armato vibrato, hanno forma e dimensioni speciali per lo specifi co utilizzo.
La loro altezza è stata ridotta al minimo per consentire scavi poco profondi. L’attacco plinto-pilastro è stato realizzato con barre di acciaio di ripresa, che sono state solo successivamente solidarizzate al pilastro. Il plinto prevede la predisposizione di dispositivi di connessione per le travi prefabbricate di collegamento sul perimetro esterno del fabbricato.
Esecuzione > Le travi di fondazione sono prefabbricate in cemento armato vibrato: appoggiate e fi ssate sui plinti, oltre alla funzione di collegamento, queste fungono anche da appoggio per i tamponamenti superiori. I pilastri prefabbricati sono stati costruiti con sezioni ridotte, in modo da portare in fondazione carichi sopportabili, diminuendo la sollecitazione sismica al piede. I nuovi pilastri, fortemente armati, si differenziano sensibilmente dai pilastri a sezione maggiore, poco armati, che durante l’evento sismico si sono rivelati incapaci di sostenere le sollecitazioni sismiche al piede. I pilastri di c.a.v. (sez. 60x60 cm) sono incastrati alla base con un sistema a umido che
prevede, dopo l’inserimento delle barre di ripresa in appositi tubi di acciaio predisposti nel pilastro stesso, il getto di unione con malta ad elevata resistenza e a ritiro compensato. In sommità, capitelli metallici garantiscono il corretto fi ssaggio delle travi di legno lamellare ai pilastri di calcestruzzo, ampliando la superfi cie di appoggio del legno. Oltre alla struttura, anche la parte inferiore delle chiusure verticali, comprendente gli ingressi e le fi nestrature orizzontali, è di c.a.v. a taglio termico. I pannelli di tamponamento in c.a.v. sono stati posati fi no a un’altezza di 3 m, appoggiati alle travi di fondazione prefabbricate di collegamento e fi ssati mediante appositi ancoraggi metallici.
FASI
RIPRISTINO DEGLI ELEMENTI
DI FONDAZIONE
2
POSIZIONAMENTO STRUTTURE IN ELEVAZIONE
3
DEMOLIZIONE STRUTTURE AMMALORATE
1
VARO E POSA MODULI PREFABBRICATI
4
INSTALLAZIONE PANNELLI
DI TAMPONAMENTO (ZOCCOLO)
5
40 ARKETIPO
La necessità di comprimere dei tempi di realizzazione ha condotto a sovvertire i normali cronoprogrammi della pratica costruttiva: il completamento dei moduli è avvenuto contemporaneamente a quello delle demolizioni delle strutture danneggiate e alla posa dei pilastri di c.a. Durante una giornata lavorativa tipo, sono stati portati a termine la costruzione di un modulo standard (cioè circa
300 m2), il varo e montaggio di 1200 m2 di copertura. I moduli hanno dimensioni standard pari a 12x24 m, ma raggiungono anche dimensioni di 14,5x24 m, per un peso totale complessivo di 400 quintali. L’utilizzo del legno lamellare ha permesso di ottenere elementi relativamente leggeri, tali da facilitare le operazioni di varo dopo l’assemblaggio a piè d’opera.
ZOOM: ASSEMBLAGGI A PIÈ D’OPERA E VARO MODULI
Esecuzione > L’assemblaggio della struttura è stato realizzato sfruttando appoggi temporanei di calcestruzzo. Le travi secondarie sono state fi ssate alle travi principali mediante piastre di acciaio a “T”, calcolate e prodotte appositamente per questa struttura. Queste ultime sono state fi ssate alla trave principale mediante chiodi (Ø 6x80 mm, circa 100) e alle secondarie mediante spine (Ø 12x90 mm, circa 20). In corrispondenza degli angoli dei moduli strutturali sono state fi ssate piastre angolari a “L” a tutta altezza, consentendo sia la realizzazione della connessione ai pilastri di c.a. (su capitelli metallici progettati ad hoc) che il collegamento in opera tra moduli contigui (necessario per
un corretto comportamento in caso di azioni sismiche). Il fi ssaggio dei pannelli prefabbricati di copertura alla struttura è avvenuto tramite viti torx (Ø 8x360 mm). La maggior parte dei moduli è dotata di una struttura superiore, atta a formare una “capannina” sopraelevata: portali preassemblati in stabilimento sono stati fi ssati all’elemento orizzontale in posizioni prestabilite. I montanti (18x20 cm) e i traversi (18x33,3 cm) dei portali sono stati connessi mediante barre di acciaio fi ssate con resina e connessi mediante controventi metallici. Anche sulla struttura delle capannine sono stati posizionati i pannelli di copertura del tetto.
FASI
DISPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
2
POSA DEI PANNELLI
DI COPERTURA PREFABBRICATI
31
VARO
POSA STRUTTURA “CAPANNINE”
4
STESURA 2°OSB
E MANTO METALLICO
5
COLLEGAMENTO
DEGLI ELEMENTI DI DEFLUSSO DELLE ACQUE
6
41CANTIERE ZOOMNUOVA SEDE MENÙ
ZOOM: PANNELLI DI PARETE
Come la copertura, anche le pareti di tamponamento sono state prefabbricate in stabilimento e successivamente trasportate in cantiere. Le dimensioni (2,5x9,2 m) hanno consentito il trasporto attraverso un regolare automezzo. La movimentazione in verticale è avvenuta per mezzo di un’autogrù con quattro punti di ancoraggio costituiti da tirafondi resinati al pannello già in fase di prefabbricazione
(in stabilimento). Mettendo a punto la fase di posizionamento e fi ssaggio dei punti di sollevamento direttamente in offi cina, è stato possibile un miglior controllo dell’operazione, rimandando al cantiere la sola operazione di aggancio. I pannelli, installati a 3 m d’altezza, in corrispondenza del termine dei tamponamenti di c.a.v., fungono da tamponamento sino alla sommità dell’edifi cio.
Esecuzione > La composizione delle chiusure verticali è assimilabile a quella della copertura e la trasmittanza risulta essere la medesima: 0,17 W/m2K. I moduli sono costituiti da una struttura di legno lamellare composta da travetti alle estremità (dim. 10x24 cm) e travetto intermedio (dim. 8x24 cm). In corrispondenza dell’accostamento, i travetti di estremità vengono resi solidali in fase di fi ssaggio. Interposto tra i travetti, un doppio strato di lana di vetro (sp. 10+14 cm, ρ = 32 kg/m3)aumenta le caratteristiche di isolamento termico e acustico del pacchetto. Chiude la stratigrafia, sia superiormente che inferiormente,
uno strato di OSB in fogli (247,5x500 cm, sp. 18 mm). La finitura interna è in lamiera di alluminio (lega 3105, sp. 6/10 mm) con PVC bianco interno. La finitura esterna è invece costituita da pannelli metallici grecati, anch’essi in lamiera di alluminio preverniciata RAL 9010, (sp. 6/10 mm). Il pannello di facciata (larghezza = 98 cm e sp. 2 cm) è stato prodotto con greche continue ad interasse 7,5 cm. Le prestazioni termoigrometriche del pannello prefabbricato sono regolate da una barriera al vapore interna e un telo traspirante impermeabile esterno.
FASI
VARO DEGLI ELEMENTI PREFABBRICATI
2
INSTALLAZIONE E FISSAGGIO PANNELLI
DI PARETE
3
COLLOCAZIONE MODULI PREFABBRICATI IN C.A.V.
(ZOCCOLO)
1
POSA DEL RIVESTIMENTO
DI FACCIATA
4
COMPLETAMENTO
DEGLI ELEMENTI
DI CORONAMENTO E GRONDA
5