Controllo e gestione delle scorte · • Esempi di gestione ottimale delle scorte: ... – Esiste...

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Controllo e gestione delle scorte

Esercizio 1: test

•  La linea automatica di inscatolamento di un telefono cellulare è caratterizzata dai seguenti parametri: –  Livello medio di WIP = 160 unità –  Tempo medio di attraversamento = 12 minuti

•  Determinate il tempo di ciclo in minuti e il ritmo di produzione (flow rate) in ore di questo processo.

Soluzione

Esercizio 2

•  La linea finale di inscatolamento di un prodotto è caratterizzata dai seguenti parametri: –  Livello medio di WIP = 20 unità –  Tempo medio di attraversamento = 0,4 ore

•  Determinate il ritmo di produzione (flow rate) in ore e il tempo di ciclo in minuti di questo processo.

• 

Soluzione 2

Esercizio 3

•  Una impresa produce due prodotti, A e B. •  L’impresa opera con 4 addetti che lavorano su 2 turni di 8

ore ciascuno per 5 giorni alla settimana. •  E’ noto che il tasso di utilizzazione delle ore di produzione è

pari all’80%. Sulla base dei dati che seguono, calcolate il mix di produzione più conveniente.

• 

Soluzione 3

Le scorte

•  Le scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono una presenza inevitabile in ogni tipo di processo ed in ogni rete di fornitura

•  Causa principale delle giacenze è lo squilibrio (temporaneo) tra flussi di domanda e flussi d’offerta = mismatch

Il serbatoio

Obiettivi: Ridurre i costi, aumentare il servizio

•  Esempi di gestione ottimale delle scorte: –  Xerox ha eliminato 700 mln.$ di scorte nella sua supply

chain –  Wal Mart: risolvere la complessità gestionale attraverso

l’inventory management –  GM ha ridotto il costo delle scorte e di trasporto del 26%

l’anno

In negativo

•  Con una gestione non efficiente delle scorte: –  IBM nel 1994 si è trovata ad affrontare uno shortage di

ThinkPad (WSJ, 7 ottobre 94) –  Liz Claiborne nel 1993, nel commentare risultati

finanziari sotto le attese, li ha attribuiti a eccessi di scorte più elevati di quanto previsto (WSJ, 15 Luglio 93)

–  ….

L’investimento in scorte: vantaggi e svantaggi

•  In generale le scorte comportano dei costi, ma allo stesso tempo svolgono delle funzioni utili

•  L’impresa deve quindi comprendere se l’investimento che fa in scorte è giustificato dalla sua funzione utile

Il trade-off costi-benefici

Il trade-off costi-benefici

Funzioni delle scorte

•  Garantire indipendenza tra le fasi di un processo –  In una catena di montaggio diverse lavorazioni richiedono tempi di

fase diversi. Una scorta polmone tra una fase e l’altra può garantire la continuità del processo (bilanciamento)

•  Fare fronte a variazioni della domanda –  La domanda non è mai del tutto conosciuta, una scorta buffer quindi

assorbe le variazioni •  Garantire flessibilità al piano di produzione

–  Produzione a costi inferiori. Costi di set-up elevati, per esempio, inducono a produrre lotti più consistenti e richiedono quindi scorte per pianificare la produzione con flussi regolari

•  Cautelarsi contro le variazioni nei tempi di consegna delle materie prime

•  Sfruttare la dimensione ottimale dell’ordine d’acquisto –  Costi di emissione dell’ordine: maggiore è l’entità dell’ordine, minore sarà il

numero di ordini da emettere. Inoltre, la spedizione di lotti più grandi è generalmente più economica

Funzioni delle scorte

Classificazione delle scorte

Costi di gestione delle scorte

•  Costi di giacenza (o mantenimento) –  Costi di magazzino + costo opportunità del capitale

•  Costi di set-up (o di cambio di produzione) –  Realizzare un prodotto differente implica la necessità di ottenere

materiali, riattrezzare le macchine, gestire ordini e compilare docimentazione, imegnare tempo e materiali, sgombrare le rimanenze delle produzioni precedenti.

•  Costi di emissione dell’ordine –  Costi per le attività gestionali ed amministrative che presiedono alla

preparazione dell’ordine di produzione o acquisto •  Costi di mancanza (stockout)

–  Se un determinato articolo viene esaurito, l’ordine che lo richiede deve attendere fino al reintegro dello stock o essere annullato.

–  Esiste un trade-off tra stock a copertura della domanda e sotckout (sottoscorta)

Altri costi e criticità

•  Le scorte rallentano la produttività dei processi –  Mentre è in giacenza, una scorta non è lavorata né crea

valore aggiunto

•  Le scorte nascondono i problemi –  Disaccopiano le fasi adiacenti nascondendo i problemi

“locali”

•  Le scorte possono diventare obsolete •  Le scorte si possono danneggiare o deteriorare •  Possono essere pericolose da immagazzinare •  …

Gestione e controllo delle scorte

•  Tre decisioni: –  Quanto ordinare? – decisione sui volumi (riassortimento) –  Quando ordinare? – decisione sulla tempistica (a quale livello

di magazzino o in quale momento riordinare) –  Come controllare il sistema? – Quali procedure e routine

supportano e rendono più governabili queste decisioni. Come gestire le informazioni sulle scorte

•  I casi: il National Blood Service del Regno Unito –  Prodotti derivati con specifica vita utile (glob. Rossi, piastrine,

ecc.) –  Eccessivo stoccaggio: deterioramento dei prodotti ematici –  Sotto-stock: mancanza di prodotti ematici per gli ospedali nel

momento di fabbisogno

Tecniche di gestione delle scorte

Sistemi Q – a quantità fissa

•  Mirano a stabilire lo specifico punto (o livello) R in coincidenza del quale emettere un ordine e le dimensioni dell’ordine Q

•  Il sistema Q si basa sul principio di determinare la quantità ottimale dell’ordine di un materiale, quella cioè che consente di minimizzare il costo di gestione delle scorte

•  R è il numero di unità in stock e costituisce il punto di riordino (ROP – ReOrder Point)

•  Q è l’ordine che viene emesso quando le scorte toccano il punto R

•  Per quantità ordinata intendiamo: –  Ordini di approvvigionamento (fornitore esterno) –  Ordini di produzione (centro di produzione interno)

Ipotesi

•  L’impresa emette un ordine relativo al materiale M per una quantità pari a Q

•  L’impresa impiega questo materiale nei propri processi. Il tasso di impiego di M è pari a D unità/giorno. Il ritmo d’impiego rimane costante

•  L’impresa ordina il materiale con anticipo sufficiente a fare sì che il materiale arrivi esattamente nel momento in cui le scorte di M si azzerano (tenuto conto il tempo dell’approvvigionamento)

•  Il fornitore consegna il lotto Q in una soluzione unica (non frazionata in consegne più piccole)

•  Tutte le ipotesi precedenti sono note con certezza

Rappresentazione

•  Se Q = 1200 e se d = 10/giorno

•  Q/d = 12 giorni (intervallo tra le consegne di Q) •  d/Q= 10/1200 = 0,00833 consegne/giorno •  d/Q = 10/1200 X 360 g = 3 consegne l’anno

Determinare il lotto economico di riordino (EOQ)

•  Il livello ROP delle giacenze è il livello di emissione dell’ordine di approvvigionamento

•  Se i tempi di approvvigionamento (lead time) sono conosciuti con certezza, la quantità ordinata arriverà all’impresa proprio nel momento in cui è necessario ricostituire le scorte

•  ROP = lead time di app.to X domanda durante il LT

EOQ

•  La determinazione di Q dipende dai costi che si sostengono sia per l’emissione degli ordini che per il mantenimento delle giacenze

•  La quantità ottimale ordinata (EOQ, economic order quantity) è quella che consente la minimizzazione dei costi di gestione delle scorte (ordine + mantenimento scorte)

Costi di ordinazione

•  Varie componenti •  Accomunate dalla circostanza di costituire un

costo fisso indipendente dalla quantità ordinata –  Nell’arco di un periodo, ad es. un anno, i costi di

ordinazione varieranno con il numero di ordini emessi

•  Es.: –  Costi di ricerca e selezione dei fornitori –  Costi amministrativi legati alla preparazione dell’ordine –  Costi amministrativi legati alle procedure di pagamento

del fornitore

Costi di mantenimento

•  Due categorie principali: •  1. Costi tangibili di mantenimento

–  Costi operativi emergenti con la gestione delle scorte in uno spazio fisico determinato. Costi di affitto del magazzino, costi di assicurazione, costi legati alla movimentazione fisica, costi di obsolescenza

•  2. Costi opportunità legati all’investimento di capitale nelle giacenze

Calcolo dei costi delle scorte

•  E’ conveniente calcolare la stima dei costi di mantenimento come una percentuale del valore tenuto a scorta

•  Ciò succede a causa della varietà delle componenti che incidono sul costo di mantenimento

•  I costi di mantenimento aumentano con la quantità ordinata perché al crescere di questa cresce il livello medio delle giacenze

I dati

•  Domanda annuale = 1000 unità •  Costi di emissione dell’ordine = 20 euro per

ordine •  Costi di mantenimento = 1 euro per unità di

prodotto/anno

EOQ: economic order quantity – calcolo del lotto economico

Derivando

Esempio

•  Un commerciante deve decidere la quantità da tenere a scorta di un certo prodotto a fronte delle seguenti condizioni: –  D (domanda annuale) = 10.000 unità –  Valore unitario del prodotto = 24 euro –  Costo di mantenimento = 30% del valore unitario –  Costo unitario di ordinazione= 50 euro

•  Calcolare il lotto economico (EOQ)

Soluzione

•  COSTI TOTALI

2 • 50 •100000.3 • 24

≡ 372.678

Ct = Cm • Q2

+ Co • DQ

Ct = 7.2 • 372.6782

+ 50 • 10000372.678

1341.640 1341.640

TBO Time between orders

TBO =EOQD

=372.710000

= 0.037anni

Quindi …

•  Se si utilizza il lotto economico si ha –  Tempo fra gli ordini = lotto economico/D

–  Frequenza degli ordini = (D/lotto economico) • periodo •  Sensibilità del lotto rispetto a variazioni di Q

–  Piccole deviazioni dalla quantità ottima non fanno lievitare i costi in maniera significativa

–  Piccoli errori nella stima di Co o di Cm non causeranno cambiamenti significativi nel lotto economico

–  La curva del costo totale aumenta più lentamente dopo il punto di minimo rispetto alla parte precedente. Conviene sbagliare per eccesso

Il modello economico del lotto di produzione

Lotto economico di produzione (EBQ)

•  Economic batch quantity •  P= ritmo di produzione (es.: quantità/giorno) •  D= tasso di domanda (es.: quantità prel/giorno) •  Se P>d allora le scorte aumenteranno al ritmo P-

d •  Un altro modo per esprimere il ritmo di

accumulazione delle scorte

Come calcolare il costo delle scorte?

•  Dobbiamo conoscere il livello medio delle scorte = M/2

Esercizio pag. 341

Il problema dell’edicolante

•  Decisione sulle quantità da ordinare per reintegrare le scorte in occasione di eventi specifici (o per periodi specifici) dopo dei quali è difficile che quei prodotti vendano ancora

•  Il caso dell’edicolante: quante copie del giornale deve tenere in scorta? –  Se ne tiene poche la domanda si rivolgerebbe ad altre

edicole –  Le giacenze a fine giornata non valgono –  La domanda varia di giorno in giorno

•  Bilanciare il rischio delle giacenze ed il rischio dell’insufficienza di stock

Il merchandising ai concerti

•  Organizzatore di concerti che vende T-shirt sponsorizzate –  Profitto per maglietta venduta = 5euro –  Perdita unitaria per ogni maglietta (invenduta) resa = 3

euro –  Domanda: incerta, –  Stando ai dati di precedenti eventi simili le probabilità

dei diversi livelli di domanda sono:

200 ≤ D ≤1000

Matrice dei ritorni per Q