CERCO UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE Giovanni Bursi - Sociologo ESSERE AL CENTRO DELLA RETE...

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Giovanni Bursi - Sociologo

ESSERE AL CENTRO DELLA RETE

Bologna, 25 ottobre 2013Aeca - Idea

Rimettere al centro della comunità i Centri di Formazione, luoghi di integrazione e di aggregazione

per l’inclusione sociale

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Una vecchia bretone con un ………… e un ombrello di ……… di riso e canna di bambù. Capitani coraggiosi furbi ………….. macedoni. Gesuiti euclidei Vestiti come dei ….. per entrare a corte degli ………della ……… dei Ming.

Per le strade di Pechino erano giorni di ……tra noi si …….. a raccogliere ortiche. Non sopporto i cori russi la musica ….. rock la ……. italiana il free jazz punk ………. Neanche la ……… africana.

Cerco un centro di gravità permanente

che non mi faccia mai cambiare idea

sulle cose sulla gente avrei bisogno di...

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Domande

• Cosa è una rete?

• Quale è il centro di una rete?

•Quali sono i problemi connessi alla rete?

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La visione

Attraverso la metafora della rete, oggi ampiamente utilizzata

nell'ambito dei servizi alle persone, è possibile schematizzare rapporti

tra differenti soggetti: singoli, gruppi, organizzazioni.

Ciascun soggetto è rappresentato come "nodo", e l'insieme delle

connessioni tra nodi forma un reticolo, che potrà assumere differenti

dimensioni, strutture, funzioni.

La rete può essere strumento di lettura e di analisi della realtà

sociale ed in particolare delle relazioni umane, ed al tempo

stesso modello d'intervento per la soluzione di problemi.

Pratica Teoria1

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Obiettivi

Conoscere il concetto di RETE

Conoscere i CONCETTI connessi alla rete

Disporre di concetti APPLICABILI rispetto ai problemi

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La rete

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La rete di nostro interesse

Diverse accezioni di rete

Diversi ambiti in cui si utilizza il termine rete

A noi interessa la rete sociale ossia una rete nella quale i

protagonisti sono le persone

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La rete sociale e i quasi-sinonimi

La rete sociale (relazionale)consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli formali.

Un sistema sociale (sistemico)nella sua accezione più generica, è un insieme di persone connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o definite dal suo osservatore.

Una comunità (affettivo)è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente, formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni.

Il partenariato (funzionale)è un confronto tra parti diverse (pubblici, privati, sociali) sulla realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico, allo sviluppo del territorio e all'integrazione sociale.

Il gruppo (tecnico)è composto da almeno tre persone (primario) che interagiscono per un periodo di tempo relativamente lungo, sulla base di rapporti intimi faccia a faccia oppure da un numero di persone (secondario) che interagiscono su basi temporanee, anonime e impersonali.

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Tipi di rete: la diade

La diade è composta da due elementi, come madre-figlio, moglie-marito, due amiche del cuore.

Ciò che caratterizza la relazione, nella diade, è il legame affettivo.

Anche se la comunicazione si interrompe per qualche motivo e quindi non si hanno più interazioni (come nel caso della assenza di uno dei due componenti) la relazione non cambia.

Non ha le dinamiche tipiche del gruppo

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La triade è una rete/gruppo composto da tre membri. Un classico esempio è la famiglia padre-madre-figlio.

La comunicazione nella triade si modifica perché due dei tre elementi possono temporaneamente interagire tra di loro escludendo il terzo.

Nella triade si articoli sempre su due dei membri, a seconda dello spostamento del centro di interesse.

Nella triade è possibile la formazione delle coalizioni.

Dinamiche di leadership (affettivo, organizzativo,

Tipi di rete: la triade

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La Piccola Rete è una rete/gruppo costituito solitamente da 4 a 10-12 membri.

È uno dei modelli di interazione sociale fondamentali, e molte attività sociali e funzionali avvengono in o attraverso reti/gruppi di tali dimensioni.

Gruppi più ampi tendono a dare luogo alla formazione spontanea di sottogruppi di questa dimensione, sia in ambito sociorelazionale che operativo-lavorativo.

Tipi di rete: la piccola rete

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La Rete Mediana è una rete/gruppo costituito di solito da 10-12 a 25-30 membri.

Col passaggio dal piccolo gruppo al gruppo mediano le relazioni personali divengono meno strette.

In caso di interazione prolungata quest'ultimo tende a segmentarsi informalmente in piccoli gruppi.

Tipi di rete: la rete mediana

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La Grande Rete o Large Network conta dai 30 membri in su.

In tali tipi di gruppo le interazioni sono meno dirette e personali, e l'individuo è più soggetto alla dialettica di polarizzazione tra fenomeni di massificazione/individuazione.

In linea teorica, le comunità, le organizzazioni sociali e le collettività sono forme particolari di very large group.

Tipi di rete: la grande rete

Il numero di Dunbar, conosciuto anche come la regola dei 150, afferma che le dimensioni di una vera rete sociale sono limitate a circa 150 membri.

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Tipo di gruppo Dinamiche relazionali di affinità

Dinamiche relazionali di opposizione

OrganizzatoRigido

Integrazione; Complementarità Insofferenza; Incomprensione

IntraprendenteConflittuale

Incontro; Mediazione Equivoco; Delusione

CreativoDissolvente

Riconoscimento; Dialogicità Insofferenza; Logoramento

EmozionaleInconcludente

Integrazione; Disponibilità Delusione; Evitamento

QuietoAnomico

Mediazione; Complementarità Logoramento; Fastidio

SensibileFallito

Riconoscimento; Incontro Incomprensione; Evitamento

UnitoInvischiato

Disponibilità; Dialogicità Equivoco; Fastidio

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Caratteristiche di base

Approccio gerarchico • Relazione verticale • Il Re, il capo di governo, il manager• Il determinismo: causa-effetto• Solidarietà organica

Approccio di rete • Relazione orizzontale• Il nodo, il legame, il contatto• Olismo Omeostasi• Solidarietà meccanica

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La relazione

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Comunicazione+

Relazionale

Comunicazionale

Una precisazione teorica

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I livelli della rete

La rete sociale può essere attivata a 3 livelli comunicazionali:

A) Macro – Istituzioni/organizzazioni

B) Meso – Progetti/servizi/interventi

C) Micro – Persone

QUALE E’ LA DIFFERENZA FRA I TRE LIVELLI?

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La relazione

La relazione é un sistema reciproco di azioni, che viene gestito dai reciproci sistemi di rappresentazione.

Nel momento in cui il singolo traduce l’azione dell’altro o la propria in termini rappresentativi (cioè la immette nel sistema di rappresentazione possedute) in quel momento modifica o conferma la sua stessa azione.

Per cui la relazione è la conseguenza di questa reciprocità

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La rappresentazione

La rappresentazione é data dalla somma di un

immagine +

un investimento affettivo

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Che cos’è?

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Che cos’è?

cos’è

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Ecco che cos’è!

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I protagonisti della rete

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Il triangolo relazionale

Tecnici

PoliticiBeneficiari

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B

C

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Gli attori

Il promotore

Gli stakeholder

I partner

I beneficiari (indiretti e diretti)

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Il promotore della rete

Chi è il promotore?a. istituzione, partnership, personab. beneficiario, tecnico, politico

Per quale motivo vuole promuovere una rete?esigenza, progetto, intuizione, …

Quali sono le caratteristiche del promotorebeneficiario, tecnico, politico

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I beneficiari: criteri di selezione

Beneficiari diretti scelti in base a- zona geografica- caratteristiche strutturali (età, sesso,..)

- problema specifico. Quale?

Beneficiari indiretti scelti in base a- capacità di incidere sul beneficiario diretto- capacità di modificarsi con l’intervento della

rete

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Partner & Stakeholder :criteri di selezione

Partner scelti in base aobiettiviprofilicaratteristiche strutturali (età, sesso,..)

Stakeholder scelti in base acapacità di incidere sul beneficiario direttocapacità di modificarsi con l’intervento della

rete

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I punti di vista dei protagonisti

Macro – Istituzioni/organizzazioni Le persone hanno un ruolo formaleRappresentano una istituzione

Meso – Progetti/servizi/interventiLe persone hanno un ruolo sostanzialeRappresentano degli interessi collettivi o di gruppo

Micro – PersoneLe persone hanno il ruolo che decidono di avere. Rappresentano i propri interessi di quel momento

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La qualità delle relazioni

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La matrici di valutazione del potenziale relazionale

Gruppi Risorse relazionali

Opportunità relazionali

Debolezze relazionali

Minacce relazionali

Beneficiari

Tecnici

Politici

Serve una analisi degli stakeholder in termini relazionali-comunicativi

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Tipologia di legami

Legami forti

Legami deboli

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La qualità dei legami dipende dalla dinamica rappresentativa

R(A)R(B)

IA+

IA-

IA +Legame forte

La forza del legame dipende dal ruolo di B

IA - La forza del legame dipende dal ruolo di A Legame debole

Ipotesi con Immagine A e B condivisa

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La potenzialità di cambiamento

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La matrici di valutazione del potenziale di cambiamento

Gruppi R possibili motori di

azione

R motori di azione possibili

Beneficiari Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Tecnici Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Politici Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Domande / Prospettive

Obiettivi / Progetti

Serve una analisi degli stakeholder in termini di cambiamento possibile

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Attivatori di cambiamento

CO complessità

CO confine

COcomunicazione

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Strumenti di attivazione del cambiamento a livello

MACROAzioni Tempi Target Responsabile Budget

Relazioni pubbliche        Media relations        Marketing diretto        Catalogo prodotti/servizi        

Brochure istituzionale        Depliant        Pubblicità        Newsletter esterna        Convegno/seminario        Eventi/celebrazioni        Dimostrazioni        Videocassetta        Internet        Sponsorizzazioni        Guida ai servizi        Numero verde        Sportello informativo        

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Strumenti di attivazione del cambiamento a livello MESO

Azioni Tempi Target Responsabile Budget

Incontri periodici di staff        

Gruppi di lavoro specifici        

Documentazione tecnica        

Bollettino interno        

Bacheca        

Diffusione Indagine periodica        

Incontro sociale con territorio        

Paniere delle idee (on line o database)        

Corsi di aggiornamento        

Rete intranet        

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Accrescere le proprie competenze rispetto a:• la gestione delle relazioni/comunicazioni interne alla rete

• la gestione delle relazioni/comunicazioni esterne alla rete

• la gestione delle informazioni processo comunicativo

• la gestione massmediale tv, radio, internet, manifesti, campagne politiche

• le gestione delle condizionitempo, ufficio, computer, conflitti

• la gestione del profilo etico i valori e le motivazioni

Strumenti di attivazione del cambiamento a livello

MICRO

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Il capitale sociale

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Il capitale sociale: Definizione (e se fosse il potenziale?)

Per capitale sociale si intende la rete di relazioni a carattere fiduciario e cooperativo

che un soggetto, individuale (una singola persona) o collettivo (una intera comunità), ha nel suo contesto di vita,

nella presupposizione che da tali relazioni il soggetto in questione possa trarre delle risorse materiali e immateriali utili al suo agire.

(P.P. Donati)

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Il capitale sociale:tipologie

Bondingcontratto / scambio

equivalenti

Bridgingdistribuzione / equità

Linkingreciprocità / fratellanza

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La Sussidiarietà:tipologie

Verticaletra livelli differenti

Orizzontaletra livelli omogenei

Lateralemix tra livelli

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Case-Study

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Case-Study

• Il progetto Return

• Il progetto Equal-Strada

• La rete dei servizi (modello)

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Il progetto Return – rimpatrio stranieri

Rete professionale interna la Comune

Rete interpressionale interna al territorio

Rete istituzionale a livello provinciale

Rete nazionale legale

Rete internazionale

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Il progetto Equal-Strada

Prima faseProvincia di Pisa Provincia di PotenzaComune di TrentoTecla

Prima faseProvincia di Pisa Associazione il CerchioProvincia di PotenzaCaritas diocesanaComune di TrentoConsorzio di cooperative

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La rete dei servizi (modello PDZ)

  Prevenzione Promozione

DomiciliareSemiresidenz.

Residenzialetutta

AssistenzaSanitaria

Totale

1. Famiglia 29 17 2 1 49

2. Minori 19 28 6 5 58

3. Giovani 6 8 1   15

4. Integrazione 8 5 3   16

5. Povertà 8 10 4   22

6. Dipendenze 6 4 1   11

7. Anziani 12 17 4 1 34

8. Disabili 9 18 6   33

9. Sicurezza 22 0 0 1 23

10 Patologie prevalenti 10 12 1 3 26

Totale 129 119 28 11 287

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Per concludere

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SE SEI FUORI DALLA RETE, CI VUOI ENTRARE

SE SEI DENTRO ALLA RETE, LA VUOI GESTIRE

La necessità di COMPETERE

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I PROBLEMI PIU’ COMPLESSI HANNO SOLUZIONI SEMPLICI,

FACILI DA COMPRENDERE E DA SBAGLIARE

La necessità di SEMPLIFICARE

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NON FAR SAPERE AI TUOI SUPERIORI

CHE TU SEI MIGLIORE DI LORO

La necessità di PREVEDERE

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PIU’ COMPLESSA E’ LA RETEPIU’ ALTA E’ LA POSSIBILITA’

DI FALLIMENTO

(MA NON FARE LA RETE NON E’ LA SOLUZIONE)

La necessità di SPERARE

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ERRARE E’ UMANO,DARE LA COLPA AD UN ALTRO

ANCORA DI PIU’

Corollario: declinate gli errori ed i successi

in termini individuali

La necessità di MIGLIORARSI

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Cerco un centro di gravità permanente che mi faccia mai cambiare idea

sulle cose sulla gente avrei bisogno di...

La necessità di ROMPERE SCHEMI

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