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Carta dei servizi2^ edizione · anno 2011
Carta dei servizi2^ edizione · anno 2011
Comunicazione e impaginazioneLorenzo Viesi · vitaminastudio.it
Copyright © 2011 Villa MariaLenzima di Isera - Piazza San Martino, 2Tel 0464 439060www.coopvillamaria.it
Carta dei servizi - Seconda edizioneFinito di stampare nel febbraio 2011
Si ringraziano tutte le persone che hanno collaboratoalla stesura del testo, in particolare la dott.ssa Francesca Bottura
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La Cooperativa Sociale Villa Maria intende con-
tribuire alla costruzione di comunità accoglienti,
dove i cittadini con disabilità possano essere parte
attiva, protagonisti di una socialità fatta di diritti
e doveri, abitando il territorio con il miglior livel-
lo di autonomia, indipendenza ed autodetermina-
zione consentiti dalla propria condizione di salute.
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equità, uguaglianza, continuità, umanità, efficienza, efficacia
Gentili lettori, la Cooperativa Sociale Villa Maria ha scelto da tempo di impostare il proprio lavoro nell’ottica
di un alto livello di qualità dei suoi interventi.
Il primo passo in questa direzione è stato quello di formare un gruppo di collaboratori dotato
di elevata preparazione, che possa fornire adeguate risposte alla domanda di professionalità
da parte dei servizi invianti e di accoglienza e serietà da parte dei destinatari dei nostri servizi.
Oggi, nel momento in cui la competenza della Cooperativa Sociale Villa Maria viene
riconosciuta e la nostra attività è in via di ampliamento, desideriamo fare un ulteriore passo
avanti pubblicando la seconda edizione della Carta dei Servizi.
La Carta dei Servizi è uno dei modi per rendere diretta e trasparente la comunicazione tra la
Cooperativa, i cittadini, i committenti e i destinatari dei servizi. Attraverso questo strumento
ci proponiamo di fornire una chiara descrizione dei servizi e dei progetti da noi realizzati e di
rendere evidenti i principi sui quali si basa il nostro agire professionale e sociale.
Questo documento non vuole essere un punto di arrivo, ma una tappa dei processi di
miglioramento continuo che la Cooperativa sta attuando. Proprio in questa direzione
poniamo l’invito a comunicarci suggerimenti, domande e osservazioni utilizzando gli
strumenti che troverete all’interno di questo documento.
Il Presidente Prof. Rino Eccher
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iNFOrMaziONi GeNeraLi
1.1 Nota introduttiva .................................................................................................................................................pag. 2
1.2 Identità e valori ....................................................................................................................................................pag. 6
1.3 Assetto istituzionale e struttura operativa ............................................................................................................pag. 11
1.4 Gli interlocutori del nostro operare ......................................................................................................................pag. 16
1.5 Dislocazione territoriale .......................................................................................................................................pag. 18
area servizi di Presa iN CariCO
2.1 Modalità di presa in carico ...................................................................................................................................pag. 22
2.2 L’apporto dei famigliari ........................................................................................................................................pag. 27
2.3 Strumenti di ascolto e tutela ................................................................................................................................pag. 29
area servizi saNitari, assisteNziaLi, riaBiLitativi, PsiCOLOGiCi e PsiCOPedaGOGiCi
3.1 Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e psicopedagogici ..................................................................pag. 37
area servizi resideNziaLi CON attività diUrNe
4.1 Il Centro Residenziale ..........................................................................................................................................pag. 48
area servizi resideNziaLi
5.1 Le Comunità Alloggio ..........................................................................................................................................pag. 66
5.2 La Comunità ad Alta Autonomia “Mimosa” ........................................................................................................pag. 75
5.3 Progetti Individualizzati: i Nuclei Territoriali ...........................................................................................................pag. 80
Sommario1
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area servizi diUrNi
6.1 Premessa .............................................................................................................................................................pag. 86
6.2 I Centri Socio Educativi”Foglie di Primavera” e “La Terra” ....................................................................................pag. 87
6.3 Laboratorio per l’acquisizione dei pre–requisiti lavorativi “Il Viaggio” ...................................................................pag. 93
area servizi diUrNi e Per La COMUNità
7.1 Il progetto “Spazio Espositivo” ............................................................................................................................pag. 102
area servizi Per e CON La COMUNità
8.1 Promozione del volontariato sul territorio: “Macramè” ........................................................................................pag. 108
8.2 Altre forme di collaborazione ...............................................................................................................................pag. 112
8.3 Servizio convegni e pubblicazioni (“Biblioteca di psico-pedagogia clinica”
e “Spazi e modelli. Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica”) .........................................................................pag. 114
area servizi aL PersONaLe
9.1 Il valore delle persone per le persone: “Servizi al Personale” ................................................................................pag. 124
area servizi aMMiNistrativi, siCUrezza e MaNUteNziONe
10.1 Servizi Amministrativi - Servizi Sicurezza e Manutenzione ...................................................................................pag. 134
area PrOGetti raCCOLta FONdi (FUNd raisiNG)
11.1 “Da una sede unica a tanti luoghi di vita unici” .................................................................................................pag. 142
aLLeGati ..........................................................................................................................................................pag. 150
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
1iNFOrMaziONi GeNeraLi
1.1 nota introduttiva1.2 identità e valori1.3 assetto istituzionale e struttura operativa1.4 Gli interlocutori del nostro operare1.5 dislocazione territoriale
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
“Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza
dei propri sogni”
ElEanor roosEvElt (1884-1962) · lEadEr politico amEricano
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1.1 Nota introduttiva
1.1.1 Cos’è la Carta dei servizi?
La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle
risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento
che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.
Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la
legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e
la legge regionale 104 del 5 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”.
Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano
svolti direttamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi. Essa fornisce ai
cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria,
costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti, volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta
dei Servizi è lo strumento che garantisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane ed economiche.
La Carta dei servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’ente che la emette a definire e tutelare i diritti
di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.
1.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?
I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia
in rapporto ai costi.
equità: significa che tutti gli operatori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neu-
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trale nei confronti di tutti gli utenti.
Uguaglianza: significa che a parità di esigenze i servizi devono essere forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza
distinzioni di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica. In modo particolare viene garantito il rispetto
della libertà personale e religiosa a ciascun utente senza vincolo alcuno né restrizione.
Continuità: significa che il servizio viene erogato in modo integrato, regolare e continuo compatibilmente
con le risorse ed i vincoli.
Umanità: significa che l’attenzione centrale viene posta alla persona con pieno rispetto della sua dignità, qualunque
siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o sociali, con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di
tutti gli operatori.
efficienza ed efficacia: significa che le risorse disponibili vengono impiegate nel modo più razionale ed oculato possi-
bile, al fine di produrre i massimi risultati possibili in termini di benessere degli utenti e di gratificazione del personale.
1.1.3 Come garantiamo il rispetto di tali principi?
A garanzia del rispetto di tali principi fondamentali, ispirati ai documenti internazionali promulgati dall’Organizzazione Mon-
diale della Sanità come strumento per realizzare concretamente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, coerenti al
valore della partecipazione e trasparenza, la Cooperativa Sociale Villa Maria si impegna a garantire:
· L’accesso ai propri servizi a tutti coloro che ne hanno bisogno, tenendo come vincolo i livelli di ricettività sostenibili.
· L’informazione sulle modalità di erogazione dei servizi.
· La disponibilità della documentazione relativa alle prestazioni ricevute, per ogni utente e per coloro che ne hanno legal-
mente diritto, entro il minor tempo possibile.
· La riservatezza e il rispetto della dignità della persona per qualsiasi servizio che venga erogato.
· La personalizzazione dell’assistenza in rapporto alle esigenze del singolo individuo.
· il diritto a presentare reclamo ed a ottenere risposta nel tempo massimo di 30 giorni.
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· La verifica del gradimento dei servizi da parte degli utenti attraverso il confronto diretto e gli strumenti dedicati a questo
obiettivo (ad esempio i questionari del bilancio qualità).
· La verifica dell’applicazione della Carta dei Servizi attraverso la pubblicazione dei risultati.
1.1.4 Perché una Carta dei servizi per villa Maria?
Gli anni di esperienza e l’impegno costante a promuovere e tutelare l’esercizio dei diritti delle persone, ci hanno permesso
di sviluppare professionalità e capacità organizzative per poter costruire risposte articolate e personalizzate in relazione ai
bisogni, sia come servizi strutturati sia come interventi più specifici.
Questo documento è stato costruito in modo partecipato, coinvolgendo i diretti interessati, con l’obiettivo di ottenere uno
strumento di trasparenza e di dialogo tra Villa Maria e tutti coloro che sono interessati a conoscere le attività proposte dalla
nostra Cooperativa (famiglie, volontari, donatori, enti locali, scuole, società civile, etc.). La nuova edizione della Carta dei
Servizi ha rappresentato un momento di autoanalisi, anche dal punto di vista organizzativo, nello spirito di migliorare e pre-
cisare sempre di più i nostri servizi e gli interventi offerti alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
Attraverso la stesura della Carta dei Servizi la Cooperativa Sociale Villa Maria si pone quindi i seguenti obiettivi:
· descrivere l’organizzazione generale e particolare della Cooperativa, facilitando l’accessibilità
alle prestazioni erogate;
· descrivere le strutture ricettive e riabilitative, le competenze del personale e le attività svolte;
· istituire dei canali di comunicazione diretta e permanente con cittadini/fruitori, famiglie degli
utenti, altri servizi del territorio.
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1.2 identità e valori
1.2.1 Quale percorso ha fatto la Cooperativa sociale villa Maria?
La storiaLa struttura di accoglienza nasce nel 1920 con lo scopo di dare un tetto agli orfani della Prima Guerra Mondiale. Negli anni
Trenta l’immobile viene acquistato dalla Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone (provincia di Verona)
che, nella struttura ribattezzata “Villa Maria della Misericordia”, continuano ad ospitare persone minorenni orfane, abban-
donate o che presentano una qualche forma di disabilità. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale la struttura viene forte-
mente danneggiata dai bombardamenti; grazie anche alla significativa solidarietà della popolazione di Lenzima, che offre un
aiuto concreto per sostenere gli ospiti di Villa Maria, è possibile continuare l’accoglienza delle ospiti fino alla ricostruzione
completata nel 1952.
Nel 1961 le persone accolte, con disabilità psicofisica ed età inferiore ai 25 anni, sono 63; a questo punto si rende necessario
un ampliamento della struttura e la costituzione di un nuovo Statuto. Nel 1962 iniziano a prestare servizio due insegnanti e
nel 1965, quando nella struttura che ospita ormai 90 persone lavorano 18 suore, comincia ad operare anche altro personale
non religioso.
Agli inizi degli anni Settanta al suo interno viene creata una scuola ed iniziano a costituirsi i primi percorsi psicopedagogici;
nel frattempo aumentano le richieste, pertanto la struttura viene ampliata con la costruzione di un nuovo edificio. Nel 1991
sono accolte circa 100 ospiti con un’età media di 35 anni, divise in 5 gruppi e al servizio delle quali lavorano 15 suore e 70
dipendenti.
Nel luglio del 1993 la suora superiora generale comunica ai Presidenti del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento e
della Giunta Provinciale e Regionale la decisione di chiudere l’opera di Lenzima.
Per garantire la continuità dell’assistenza e dell’accoglienza alle ospiti, il personale dipendente si impegna subito a rendersi
parte attiva nel proporre un’ipotesi progettuale, costituendo allo scopo un apposito gruppo di lavoro che il 10 giugno 1994
dà vita alla costituzione della Cooperativa sociale villa Maria.
Ventitre i soci fondatori e sede sociale nella struttura stessa di Lenzima data in affitto dalla Congregazione Piccole Suore
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della Sacra Famiglia alla Provincia Autonoma di Trento, e dalla stessa messa a disposizione della Cooperativa con contratto
di comodato gratuito. Successivamente la Cooperativa inizia ad accogliere anche utenti di sesso maschile.
dal 1995 verso l’integrazione socialeIn seguito alla costituzione della Cooperativa viene sollevata da subito la difficoltà di ampliare e mantenere una struttura
ormai obsoleta che nel 1997 accoglie 96 ospiti e all’interno della quale lavorano 117 dipendenti. Negli anni seguenti au-
menta costantemente il numero di utenti accolti e di personale dipendente, inoltre l’aggravamento e l’invecchiamento degli
ospiti rendono necessario trovare una soluzione alternativa alla struttura che ospita la Cooperativa garantendo spazi abitativi
e riabilitativi adeguati.
Nel corso del 2001 si realizza il progetto di costituzione delle prime Comunità alloggio sul territorio (due in via Udine
e una in corso Verona a Rovereto), avviando un percorso di de-istituzionalizzazione fondato sui presupposti teorici e
culturali della Cooperativa, che alla fine di quello stesso anno accoglie 111 ospiti seguiti da 160 operatori. Tra il 2002 ed il
2003 la Cooperativa continua ad impegnarsi non solo a favore della de-istituzionalizzazione ma anche cercando di rispon-
dere ad un più diffuso bisogno territoriale; in questo periodo vedono i primi passi il Centro socio educativo “Foglie di
Primavera” a Volano, che accoglie sia utenti della Cooperativa sia persone che risiedono in famiglia o presso altre strutture,
il servizio per il coordinamento del volontariato “Macramè”, funzionale a tutto il territorio della Vallagarina e che favorisce
lo sviluppo di una cultura dell’integrazione e della normalizzazione attivando risorse informali a carattere volontaristico, ed
altre due Comunità alloggio (in via Pasqui). Coerentemente con l’importanza data alla formazione permanente garantita
ai dipendenti ed alla ricerca e il confronto con le risorse presenti sul territorio (resi possibili anche grazie all’attività di conve-
gnistica promossa periodicamente), la Cooperativa, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Gruppo Sensibilizzazione
Handicap di Cles (TN), nel corso del 2004 realizza una rivista tecnica a diffusione nazionale sui temi della disabilità de-
nominata “spazi e modelli. Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica”.
Nel 2005 continua l’opera di de-istituzionalizzazione, apre la Comunità ad alta autonomia “Mimosa”, la prima a bassa
protezione per utenti con disabilità cognitiva e fisica lieve, e nel 2006 aprono i battenti altre due Comunità alloggio e
un Centro socio educativo, situati nel centro di Rovereto in via della terra, per utenti con esigenza di sollecitazioni mo-
derate. Nello stesso anno inizia il progetto sperimentale “Nuclei territoriali” (riconosciuto ufficialmente nell’anno 2008),
che prevede l’inserimento di un utente, già ospite della Cooperativa, nel contesto facilitante ed evolutivo di una famiglia;
attualmente i Nuclei Territoriali attivi sono 5.
Nel 2008 la Cooperativa apre altre due Comunità alloggio ed un Laboratorio per i pre-requisiti lavorativi, dedicato
ad interventi con utenti con maggiore autonomia, tutti situati nella zona di Borgo Sacco a Rovereto.
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Sul piano della residenzialità la Cooperativa giunge, pertanto, alla strutturazione di 10 Comunità Alloggio, proseguendo
nell’opera di radicamento sul territorio attraverso una formula residenziale a piccolo gruppo maggiormente integrato nella
realtà sociale. Parallelamente è diminuito il numero degli utenti presenti nei Gruppi Famiglia del Centro Residenziale di
Lenzima, che ha potuto così ridurre la saturazione ambientale, permettendo un lavoro degli operatori più rispondente alle
esigenze di ogni singolo utente.
attualmente sono accolte 63 persone nel Centro Residenziale, 64 nelle diverse Comunità Alloggio e 5 utenti sono inseriti
nei Nuclei Territoriali. I tre Centri Diurni accolgono in totale 50 persone residenti internamente ed esternamente alla Coope-
rativa. Il numero di dipendenti è in media di 265, più i collaboratori esterni che garantiscono con continuità il loro servizio.
Presente e futuroAl momento la Cooperativa si sta impegnando per concludere il progetto di de-istituzionalizzazione abbandonando defi-
nitivamente la struttura presso Lenzima, per completare la rete integrata dei servizi residenziali e diurni in grado di rispondere al
meglio all’eterogeneità dei bisogni delle persone prese in carico. Per realizzare questo impegno intende realizzare due Centri
residenziali con Centro diurno integrato per gravi patologie nel territorio di Rovereto, in modo da collocare tutti gli utenti
che al momento vivono nel Centro Residenziale di Lenzima. Le due strutture nelle quali la Cooperativa sta investendo per il futuro
utilizzeranno il modello di presa in carico residenziale e diurna a piccolo gruppo e partiranno dalle caratteristiche degli utenti,
considerandone le specificità clinico-comportamentali, i bisogni, le modalità individuali, ovvero tutto ciò che definirà l’ambito di
intervento e le necessità organizzative dei nuovi servizi.
Per una struttura Villa Maria sta attendendo l’autorizzazione, per l’altra, invece, c’è già una certezza. Nel 2009 sono iniziati, infatti,
i lavori di costruzione in uno spazio nel paese di Calliano con apertura prevista per la fine del 2011. L’obiettivo della Coope-
rativa prevede lo sviluppo di un modello che permetta la presa in carico di utenti caratterizzati da gravi patologie in un servizio
adeguato secondo i parametri assistenziali, educativi, riabilitativi, sociali e sanitari, di sviluppo di comunità, di inclusione e integra-
zione nel territorio, tenendo in considerazione anche i bisogni relativi all’invecchiamento degli utenti, quindi i disturbi correlati alla
disabilità psicofisica negli utenti anziani. La collocazione nel paese di Calliano costituisce lo sfondo integratore necessario per il
perseguimento del modello socio-comunitario a struttura aperta di alta integrazione nel contesto, che consenta di garantire
agli utenti una migliore qualità di vita, caratterizzata dalla normalizzazione e dallo scambio con il territorio, soggetto fruitore ma
anche elemento propositivo di cambiamento sociale.
La persona disabile viene, quindi, concepita come un soggetto sociale, capace di attivare processi comunitari di tipo evoluto at-
traverso la propria presenza, con azioni di sensibilizzazione nelle scuole, di diffusione di una cultura integrativa e solidaristica, con
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la promozione del volontariato spontaneo e coordinato, per favorire la maturazione sociale e lo sviluppo di reti autogenerative
di cittadinanza attiva e di crescita comunitaria. Il servizio, inoltre, potrà a sua volta offrire risorse sul territorio garantendo spazi,
competenze e strutture al resto della comunità.
1.2.2 Quali sono i valori che caratterizzato le nostre linee guida?
visionLa Cooperativa Sociale Villa Maria intende contribuire alla costruzione di comunità accoglienti, dove i cittadini con disabilità pos-
sano essere parte attiva, protagonisti di una socialità fatta di diritti e doveri, abitando il territorio con il miglior livello di autonomia,
indipendenza ed autodeterminazione consentiti dalla propria condizione di salute.
Mission La Cooperativa Sociale Villa Maria è un organismo non lucrativo di utilità sociale che opera ispirandosi ai principi di solidarietà e
mutualità per realizzare servizi socio-sanitari, culturali ed educativi necessari per conseguire il benessere degli utenti. Essa intende
operare valorizzando la componente affettiva degli stessi, ponendo la massima attenzione alla continua evoluzione delle cono-
scenze tecnico - scientifiche ed operative che si raggiungono nel campo della disabilità psicofisica, promuovendo l’integrazione
sociale delle persone con disabilità. La Cooperativa si propone di realizzare il benessere psicofisico degli utenti accolti e la loro
dimensione sociale, valorizzando il loro essere in primo luogo persone con bisogni, diritti e dignità al pari di qualsiasi cittadino.
1.2.3 Quali sono i principi metodologici che caratterizzano il nostro operare?
La Cooperativa basa il suo operare non solo su un principio di semplice accoglienza, ma sullo sviluppo dell’individuo secondo
principi ben definiti:
· PriNCiPiO BiO-sOCiaLe: integra la valutazione della menomazione della persona disabile con un’ottica di contesto, di
validità delle relazioni, di costruzione interpersonale dell’identità e delle competenze di ogni utente, promuovendone in
particolare l’autonomia sociale.
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· PriNCiPiO evOLUtivO: fonda l’intervento su un’ottica abilitativa e riabilitativa delle competenze, delle conoscenze e
dell’utilizzo delle stesse, favorendo gli aspetti maturazionali possibili in ogni età.
· PriNCiPiO MULtidisCiPLiNare: integra le competenze dei diversi settori di intervento in un sistema d’équipe allargata a
visione multidimensionale, che prevede la compartecipazione di diversi specialisti.
· PriNCiPiO reLaziONaLe: valorizza gli aspetti psico - affettivi e interpersonali ponendoli come elementi centrali dello
sviluppo psichico, dell’organizzazione cognitiva, della strutturazione dell’identità.
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1.3 assetto istituzionale e struttura operativa
1.3.1 Com’è organizzata la Cooperativa?
Gli organi istituzionali della Cooperativa Sociale Villa Maria sono l’Assemblea dei Soci, il Presidente, il Consiglio di Ammi-
nistrazione ed il Collegio dei Sindaci.
· L’Assemblea è l’organo sovrano dell’organizzazione, si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta all’anno per l’appro-
vazione del bilancio.
· Il Presidente ha la rappresentanza della Cooperativa di fronte a terzi, convoca e conduce le riunioni dell’Assemblea dei Soci
e del Consiglio di Amministrazione. È eletto dal Consiglio di Amministrazione.
· Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di tradurre in strategie operative la mission e il progetto dell’organizzazione
condiviso dall’Assemblea dei Soci. Elabora le strategie da proporre all’approvazione dell’Assemblea.
· Al Collegio dei Sindaci spetta il controllo contabile.
speciale documenti
Speciale documenti: per ulteriori approfondimenti è possibile richiedere lo statuto della Cooperativa
presso gli uffici amministrativi o stamparlo direttamente dal sito internet www.coopvillamaria.it
La struttura organizzativa della Cooperativa Sociale Villa Maria è composta da un’area di direzione, da un’area di coor-
dinamento e da una operativa. L’organizzazione prevede nei vari settori una rete di professionisti in staff che collaborano
in libera professione su progetti ed obiettivi specifici integrandosi con il personale dipendente.
L’area di direzione è composta da:
· Il direttore
· Il vicedirettore
· Il responsabile amministrativo
· Il responsabile della qualità
· In staff alla direzione ci sono il responsabile della sicurezza ed il responsabile della formazione
· In staff alla direzione per l’area medico-sanitaria vi è un gruppo di medici con competenze specifiche.
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L’area di coordinamento è composta da:
· Il coordinatore dei servizi al personale
· I responsabili dei Gruppi Famiglia presso il Centro Residenziale
· I responsabili delle Comunità Alloggio
· I responsabili dei Servizi Diurni
· I coordinatori dell’area infermieristica
· Il responsabile del servizio di promozione del volontariato “Macramè”.
L’area operativa è composta da:
· Gli operatori dei servizi alla persona, gli operatori impegnati nell’area tecnico-amministrativa, i pedagogisti, gli psicologi,
i tecnici e l’assistente sociale, i quali rappresentano il cuore della Cooperativa. Alla formazione specialistica ed alla neces-
saria esperienza con gli utenti, affiancano passione educativa, competenza e aggiornamento continuo
· Gli infermieri: alcuni sono dipendenti della Cooperativa, altri hanno un contratto di libera professione.
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area servizidi Presa iN CariCO
area serviziaLLa PersONa
valutazione, progettazione,verifica
servizi Medico - sanitari
servizi infermieristici
servizi riabilitativi
servizi psicologici epsicopedagocici
lavoro di rete, comunicazio-ne famiglie/tutori
servizio tutela e Qualità
dimissioni
Commissionetutela e Qualità
Organigramma dei servizi
Consiglio diamministrazione
area servizidi direzione
e Coordinamento
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area servizidiUrNi
serviziCON e Per La
COMUNità
area serviziaMMiNistrativi
area LavOrOdi rete e
COMUNiCaziONe
area serviziresideNziaLi
area serviziaL PersONaLe
area teCNiCa: siCUrezza, LOGistiCa e
MaNUteNziONe
area riCerCae sviLUPPO
Laboratorio per l’ac-quisizione dei pre-requisiti lavorativi
Comunicazione Sta-keholder (bilancio
sociale, carta servizi)
Servizio convegni e pubblicazioni
(“Biblioteca di psico-pedagogia clinica” e “Spazi e modelli. Percorsi evolutiviper la disabilità
psicofisica”)
Centri SocioEducativi
Atti amministrativi, finanziamentie contributi
Ragioneria e contabilità generale
Area fiscalee area giuridica
Rilevazionepresenze, rette,
contabilità clienti
Programmazione e controllo di gestione
Acquisti, contabilità,fornitori.
Spazio Espositivo
Lavoro di rete,eventi, iniziative socio-culturali
Raccolta fondi
Comunità Alloggio
Centro Residenziale
Comunità adAlta Autonomia
NucleiTerritoriali
Formazione eaggiornamento
Selezione evalutazione
Ufficio paghe
Comunicazioni
Logistica, macchina-ri, attrezzatura
Serviziomanutenzione
Magazzini
Servizio sicurezza e prevenzione
Implementazione nuovi servizi
Ricerca, sviluppoe sperimentazioni
A.L.T.
Macramè
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1.4 Gli interlocutori del nostro operare
1.4.1 a chi ci rivolgiamo?
La Cooperativa Sociale Villa Maria ha un approccio tipicamente rivolto a più portatori d’interesse (i cosiddetti “multista-
keholder”). Verranno di seguito esplicitati gli interlocutori privilegiati sui quali si focalizza la gestione del servizio eviden-
ziando a grandi linee la gerarchia in ordine di coinvolgimento.
· Le persone con disabilità. Sono i fruitori dei servizi, i loro bisogni sono al “centro” del nostro operare quotidiano, il
punto di partenza di ogni progettualità della Cooperativa.
· i famigliari degli utenti (tutori o amministratori di sostegno). Sono gli interlocutori privilegiati con cui condividere il
nostro operare. La Cooperativa promuove azioni di coinvolgimento continuativo per quanto riguarda i progetti relativi al
proprio famigliare ed anche attraverso l’utilizzo degli strumenti necessari alla raccolta della soddisfazione complessiva dei
servizi. I famigliari possono diventare protagonisti nei processi decisionali riguardanti la gestione della Cooperativa nella
misura in cui sono soci della stessa.
· i soci: famigliari-utenti, lavoratori, volontari e sovventori. Apportano risorse e sensibilità differenti, legate al contributo
specifico in base al ruolo ed alle proprie esperienze (famigliari, professionali, di servizio volontario, finanziarie).
· Gli operatori dipendenti e i collaboratori. Sono i soggetti insieme ai quali cerchiamo di costruire e definire le finalità
e gli obiettivi, con i quali valutiamo gli esiti degli interventi in un’ottica di sussidiarietà.
· i volontari. Attraverso il loro servizio gratuito valorizzano una dimensione informale di aiuto alla persona che si fonda sul concetto
di comunità, in grado di accogliere e prendersi cura (community care). Sono preziose risorse relazionali che per le loro caratteristi-
che di naturalità relazionale, spontaneità ed allegria riescono a migliorare la qualità socio-relazionale dei contesti in cui operano.
· Le istituzioni pubbliche (amministrazioni comunali, provinciali, regionali), in quanto organi rappresentativi e di gover-
no delle comunità, sono gli interlocutori con cui la Cooperativa si confronta per elaborare progetti e azioni per migliora-
re la qualità della vita e le opportunità sociali dei territori in cui opera.
· Le realtà di privato sociale. Le associazioni, le cooperative sociali, i consorzi, le agenzie di formazione, con cui la Coo-
perativa progetta e realizza interventi e servizi.
· i fornitori di prodotti-servizi. Sono tutti quegli interlocutori ai quali la Cooperativa si riferisce per acquisire prodotti e/o
servizi necessari al funzionamento di una complessa realtà organizzativa come quella della Cooperativa Sociale Villa Maria.
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soci della coop. soc. villa Maria tOtaLe
soci tra i famigliari degli utenti 46
soci lavoratori 41
soci volontari 2
soci sovventori 6
soci persone giuridiche 5
Dati aggiornati al 30 giugno 2010
1.4.2 Principali aspetti giuridici e riferimenti istituzionali
La Cooperativa ha come riferimento legislativo la legge provinciale n. 14 del 12 luglio 1991 “Ordinamento dei servizi
socio-assistenziali in provincia di Trento”, la quale detta norme per l’ordinamento dei servizi socio-assistenziali, per la
loro programmazione e organizzazione territoriale in provincia di Trento, con la finalità di realizzare, tramite inter-
venti diretti, una rete di opportunità e garanzie per chi si trova in situazioni di bisogno e di svantaggio personale
e sociale. Altro riferimento è la legge n. 381 dell’8 novembre 1991 “Disciplina delle cooperative sociali”, secondo
cui le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e
all’integrazione sociale dei cittadini.
Nel quadro delle finalità e dei principi informatori normativi concorrono alla realizzazione del sistema socio - assistenziale i
seguenti soggetti:
a) la Provincia e gli enti che provvedono all’esercizio delle funzioni in materia socio –assistenziale;
b) le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e gli altri enti pubblici che realizzano attività socio-assistenziali;
c) le associazioni, le fondazioni, le cooperative, con particolare riguardo a quelle di solidarietà sociale e di servizi sociali, e le
altre istituzioni private che realizzano senza fini di lucro attività socio-assistenziali;
d) il volontariato, in forma individuale o organizzata, che realizza attività socio – assistenziali;
e) la famiglia o, in assenza di essa, tutori e/o amministratori di sostegno, considerata come interlocutore privilegiato e
centrale nella pianificazione e nell’effettuazione degli interventi.
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1.5 dislocazione territoriale
Da una sede unica a tanti luoghi di vita unici
1.5.1 dove siamo?
La sede legale e amministrativa della Cooperativa Sociale Villa Maria è all’interno del Centro Residenziale (sede storica)
ed è situata in piazza San Martino 2 nel paese di Lenzima nel comune di Isera (Trento), mentre gli altri servizi sono dislocati
sul territorio della Vallagarina. Il corretto smistamento dei contatti viene garantito dal personale del Front Office (due
dipendenti), che gestisce il primo contatto tra l’organizzazione e l’esterno e rende fluido il passaggio delle comunicazioni
all’interno della Cooperativa, con i molteplici interlocutori (fornitori, famigliari, operatori, volontari). Il Front Office si occu-
pa anche della gestione del magazzino per prodotti che vengono smistati a tutti i servizi della Cooperativa; dispone di una
risorsa aggiuntiva (ovvero un dipendente che, a seconda delle necessità, vi presta servizio) in condivisione con l’ammini-
strazione e l’infermeria per il presidio dei farmaci.
I riferimenti logistici delle altre strutture della Cooperativa presenti sul territorio è possibile trovarli nelle apposite sezioni
dedicate all’interno della presente Carta dei Servizi.
1.5.2 Come raggiungere la sede legale e amministrativa
Con l’automobile
Autostrada: uscita Rovereto sud, direzione Mori, dopo il ponte sull’Adige proseguire a destra in direzione Isera, quindi
proseguire dritti oltre la rotatoria e svoltare a sinistra in direzione Lenzima. Superato l’abitato di Isera, che si mantiene sulla
destra, proseguire seguendo le indicazioni per Lenzima; arrivati all’abitato, in prossimità di una stretta, seguire le indicazio-
ni “Cooperativa Sociale Villa Maria”.
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Autostrada: uscita Rovereto nord, alla rotonda imboccare la seconda uscita in direzione Isera. Proseguire sempre dritti
superando la rotonda. Al successivo incrocio svoltare a destra in direzione Lenzima. Superato l’abitato di Isera, che si man-
tiene sulla destra, proseguire seguendo le indicazioni per Lenzima; arrivati all’abitato, in prossimità di una stretta, seguire le
indicazioni “Cooperativa Sociale Villa Maria”.
Con l’autobus
Fermata di Corso Rosmini a Rovereto. Autobus n. 2, direzione Lenzima.
Copyright SEAT Pagine Gialle S.p.a. 2001-2010
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
2area servizidi Presa iN CariCO
2.1 Modalità di presa in carico 2.2 l’apporto dei faMiGliari2.3 struMenti di ascolto e tutela
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
“Se non penseròall’amore nonsarò niente”
paulo coElho (1947) · scrittorE brasiliano
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2.1 Modalità di presa in carico
2.1.1 Come si accede ai servizi offerti dalla Cooperativa?
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Famigliaservizio sociale
di zona
assistente socialedella Cooperativa
Équipedi valutazione
ascoltomotivazioni
famiglia
valutazionediretta
dell’utente
Comunicazioneesito al servizio sociale
valutazionedi idoneità
Presa in carico
si
NO
La domanda per accedere ai servizi offerti dalla
Cooperativa deve pervenire dal Servizio Sociale
territorialmente competente con relazione di
accompagnamento e documentazione clinico –
anamnestica stesa dall’équipe di riferimento (ad esempio
Servizio Sociale e Servizio Specialistico); questa viene
visionata dall’assistente sociale della Cooperativa per una
prima valutazione di compatibilità, passando di seguito al
vaglio dell’équipe di valutazione composta da direttore,
psichiatra, infermiere, psicologo, assistente sociale e
responsabile del servizio di Villa Maria nel quale si ritiene
possa essere inserita la persona per la quale si effettua la
richiesta.
Inizialmente sono previsti degli incontri tra soli Servizi,
per un primo passaggio di informazioni, in seguito viene
ascoltata e condivisa la richiesta anche da parte dei
famigliari, cercando di coglierne motivazioni e bisogni.
Qualora si decida di procedere si svolgono valutazioni
dirette dell’utente, anche attraverso delle giornate di
prova all’interno della Cooperativa. Grazie a questi
momenti di osservazione e alle informazioni raccolte
viene steso il bilancio valutativo, decisa l’ammissibilità
e l’orientamento del progetto, coinvolgendo sia la
famiglia che il Servizio Sociale.
24
2.1.2 Quali strumenti vengono utilizzati per garantire una buona presa in carico?
Dopo la fase di valutazione iniziale, la continuità della presa in carico è scandita da vari momenti significativi: imparare a
conoscersi, intrecciare relazioni significative, orientarsi nei nuovi contesti.
Vengono utilizzati diversi metodi e strumenti per approfondire e condividere la conoscenza della persona, tra questi elen-
chiamo i più significativi.
Per programmare gli interventi utilizziamo:
La Diagnosi Funzionale: fornisce un quadro articolato dei punti di forza e dei deficit della persona integrando aspetti
diagnostici e prognostici. Raccoglie i dati relativi alle aree: biografica, famigliare e psicosociale, clinico - anamnestica,
cognitiva, affettivo - relazionale, di comunicazione e linguaggio, sensoriale, motorio - prassica, neuropsicologica, di
autonomia sociale e personale. La Diagnosi Funzionale viene elaborata dall’équipe multidisciplinare.
Il Profilo Dinamico Funzionale: è uno strumento di raccordo tra la Diagnosi Funzionale e le linee concrete di lavoro
espresse in obiettivi a lungo, medio e breve termine. Viene redatto dall’équipe di lavoro.
Per osservare con metodo e dare continuità al lavoro degli operatori utilizziamo:
1. Le griglie di osservazione.
2. I diari giornalieri redatti dagli operatori.
3. L’équipe di gruppo alla quale partecipano gli operatori del gruppo, il responsabile e, su richiesta, i tecnici A.L.T.
interessati, organizzata con cadenza quindicinale per discutere e confrontarsi sugli aspetti organizzativi e sulla
vita del gruppo e degli utenti.
4. L’équipe multidisciplinare alla quale partecipano le varie figure professionali che hanno in carico gli utenti,
organizzata con cadenza bisettimanale per confrontarsi e integrare le osservazioni fatte nei vari contesti.
Per verificare i percorsi individualizzati e condividerli con i famigliari organizziamo:
1. I momenti di verifica dell’appropriatezza degli obiettivi, delle attività proposte e delle risposte dell’utente.
2. Gli incontri periodici con i famigliari, l’assistente sociale o il servizio di provenienza.
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2.1.3 Un’ulteriore attenzione: la mobilità tra i servizi
Per garantire ulteriormente il benessere degli utenti accolti, la Cooperativa favorisce, in seguito alla valutazione di ogni singola
situazione, la mobilità degli utenti nei diversi servizi. Tale necessità si può verificare sia nel lungo periodo, per cambiamenti nelle
autonomie o nello stato psicofisico dell’utente per il quale diviene più idoneo un altro tipo di contesto residenziale o diurno, sia per
determinate fasi acute che si possono presentare e che richiedono uno specifico trattamento con sollecitazioni adeguate. In alcuni
casi si predispone un regime di ricovero di tipo “ospedaliero” nella stessa Cooperativa, con l’accoglienza dell’utente che ne neces-
sita all’interno dell’infermeria del Centro Residenziale (nel quale a tutte le ore è sempre presente almeno un infermiere) e l’affianca-
mento costante di uno degli operatori della sua équipe, che garantisce che al suo fianco vi sia una presenza nell’arco delle 24 ore.
2.1.4 Luoghi e strumenti di contatto con altri servizi del territorio
Il principale obiettivo del progetto di intervento è di rispondere ai diversi bisogni della persona e della sua famiglia e, quin-
di, di mantenere aperti ed attivi i contatti su vari fronti rispetto all’Istituzione o alla Comunità.
Per tutelare dal rischio di una parzializzazione/frammentazione degli interventi, sia sul fronte sanitario sia rieducativo, è
indispensabile, infatti, curare e mantenere nel tempo una rete di rapporti e di scambi informativi per consolidare ed adat-
tare, nel divenire del percorso, una visione sempre più completa ed integrata della persona, presupposto indispensabile per
un intervento di cura. Per garantire nell’operatività tali principi ci impegniamo:
1. A mantenere costante la comunicazione con il servizio sociale come referente territoriale e di tutela della persona
accolta e come tramite nei rapporti con la famiglia
2. a collaborare con l’équipe inviante, per confrontarsi sulla valutazione della persona verificando strumenti e metodi
utilizzati (anamnesi, esame clinico, valutazione del funzionamento nelle varie aree, etc.)
3. A sviluppare azioni di monitoraggio, confronto e verifica degli interventi attraverso la supervisione clinica e rieducativa
4. A programmare gli incontri periodici per confrontarsi sull’evoluzione della situazione in équipe integrate con il perso-
nale ed i referenti dei vari ambiti d’intervento
5. A mantenere e potenziare i rapporti e le collaborazioni con le associazioni di volontariato locali, nazionali ed interna-
zionali, in particolare attivate e sviluppate dal gruppo di operatori di “Macramè”.
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2.1.5 Quali sono le modalità di dimissione?
Le dimissioni seguono un protocollo di tipo valutativo che comprende motivazioni e opportunità evidenziate
dall’équipe integrata composta dai referenti per l’utente, in collaborazione con la famiglia. Si stabiliscono quindi:
1) obiettivi delle dimissioni;
2) tempi e gradualità connesse;
3) modalità di spiegazione all’utente;
4) coinvolgimento del nuovo servizio o comunque del nuovo contesto;
5) affiancamento tra operatori in compresenza;
6) fase del distacco ed eventuale riscontro personalizzato.
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2.2 L’apporto dei famigliari
2.2.1 Perché coinvolgiamo i famigliari?
La ricerca di un’alleanza di lavoro con le famiglie è parte integrante del progetto di presa in carico individuale della
persona, nel riconoscimento delle sue origini famigliari, sociali e culturali. La programmazione degli interventi cerca,
quindi, di garantire il fondamentale obiettivo riguardo al mantenimento del legame affettivo primario.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario mantenere aperta nel tempo una reciproca disponibilità agli scambi
comunicativi.
2.2.2 Quando e come coinvolgiamo i famigliari?
superata la fase di valutazione, nella fase iniziale sono previsti:
· I colloqui con i famigliari per una reciproca conoscenza
· Le visite alle strutture accoglienti
· L’analisi dei bisogni integrata con la raccolta delle aspettative e delle richieste dei famigliari (inserimento residenziale,
frequenza Centri Diurni, ospitalità nei periodi estivi o altri periodi di accoglienza a tempo determinato).
secondo le caratteristiche dell’intervento, sarà nostro impegno coinvolgere i famigliari:
· Organizzando colloqui e verifiche periodiche con il gruppo di referenti del progetto individuale: direttore, psicolo-
go, psichiatra, neurologo, responsabile, assistente sociale, infermiere, medico curante
· Fornendo una documentazione dei percorsi educativi, riabilitativi e sanitari
· Attivando un programma concordato riguardante le visite dei famigliari presso le strutture accoglienti e dell’ospite presso la famiglia
· Coinvolgendo i famigliari in particolari momenti della vita dell’ospite: compleanno, pranzi in Gruppo Famiglia/Co-
munità Alloggio, feste, gite, vacanze estive al mare o in montagna.
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sarà nostro impegno, inoltre, informare i famigliari:
· Quando avvengono particolari cambiamenti nella programmazione della vita quotidiana
· Quando dall’équipe multidisciplinare emergono contenuti rilevanti, relativi al singolo utente
· Ogni qual volta sorga la necessità di organizzare visite mediche specialistiche e/o indagini clinico-strumentali (e
garantendo su richiesta direttamente la comunicazione degli esiti)
· Tutte le volte che vi siano eventi rilevanti.
2.2.3 Cosa chiediamo ai famigliari?
Oltre al coinvolgimento diretto dei famigliari da parte della Cooperativa vi sono molteplici occasioni in cui il famigliare (tutore/
amministratore di sostegno) ha la necessità o l’urgenza di dover contattare il nostro servizio. Vista la complessità e l’articolazione
organizzativa della Cooperativa, per poter rispondere adeguatamente e tempestivamente, intendiamo esplicitare alcune semplici
indicazioni che favoriscono il buon funzionamento della nostra organizzazione. Di seguito riportiamo una semplice tabella che
permette di individuare il giusto riferimento da contattare in relazione alla tipologia di informazioni da dare o da ricevere.
Le informazioni delle quali ha bisognoo che vuole fornire riguardano:
ecco i giusti riferimenti:
La quotidianità dei servizi in ambito socio – pedagogico Coordinatore dei servizi
La quotidianità dei servizi in ambito sanitario Coordinatori dei servizi infermieristici
La presa in carico complessiva del proprio famigliare Assistente sociale di Villa Maria
L’organizzazione generale del personale Vicedirettore, responsabile del personale
La qualità generale del servizio Responsabile qualità
speciale allegati.
alla carta dei servizi di villa Maria è allegata una scheda nella quale si potranno trovare tutti i riferimenti tele-
fonici e gli indirizzi necessari per poter contattare velocemente il responsabile dell’ambito richiesto. tale scheda
sarà aggiornata e potrà essere richiesta presso gli uffici amministrativi.
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2.3 strumenti di ascolto e tutela
2.3.1 Quali strumenti utilizziamo per tutelare e migliorare la qualità dei servizi?
Coerentemente con le logiche e le strategie di miglioramento delle proprie attività, la Cooperativa si impegna a realizzare
costantemente un sistema di azioni in grado di monitorare i servizi offerti a tutela dell’utente.
Gli strumenti che la Cooperativa mette in atto sono molteplici, diversificati e in grado di coinvolgere in diversi modi gli
interlocutori privilegiati del nostro operare: utenti-famigliari, operatori, professionisti, volontari.
Oltre alla pubblicazione della presente Carta dei Servizi ed al coinvolgimento dei famigliari/utenti nei percorsi dedicati agli
utenti (vedere capitolo precedente), nell’ottica del miglioramento continuo sono state strutturate una serie di azioni e stru-
menti che costituiscono il “sistema tutela e Qualità” della Cooperativa Sociale Villa Maria che prevede:
1) La presenza in organigramma di figure che si dedicano costantemente a supervisionare la qualità interna dei servizi
2) Una procedura strutturata e formalizzata per acquisire criticità e consigli, in grado di offrire la garanzia
di risposte in tempi certi
3) L’istituzione della commissione “tutela e Qualità” di cui fanno parte anche i rappresentanti degli utenti
4) L’impegno di coinvolgere periodicamente, attraverso il bilancio qualità, i protagonisti dei nostri servizi con l’obiettivo di
osservare alcuni indicatori significativi relativi alla qualità dei servizi.
In ogni organizzazione, ancor di più in quelle ampie e complesse come la Cooperativa Sociale Villa Maria, è fondamentale
condividere con chiarezza il percorso necessario a far emergere le criticità ed i limiti anche da un punto di vista non profes-
sionale.
La strada intrapresa dalla Cooperativa è quella di porre il “limite riconosciuto” come uno degli strumenti necessari per far
evolvere la qualità dei servizi erogati e quindi dell’organizzazione stessa, anche attraverso processi partecipativi.
il coordinatore generale della qualità dei servizi alla persona
Il “Servizio Tutela e Qualità” è gestito da un coordinatore della qualità che si occupa di diversi aspetti ed in particolare
svolge le sue mansioni nelle seguenti aree:
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1. Area del monitoraggio relativo alla qualità dei servizi rivolti all’utenza, con il compito di svolgere un’osservazione perma-
nente della qualità della presa in carico e della funzionalità dei processi interni relativi alle attività assistenziali ed educative,
in collaborazione con le altre figure di coordinamento, servendosi della costruzione e/o dell’utilizzo di strumenti idonei di
rilevazione. Come ulteriore verifica dell’analisi svolta realizza il bilancio di qualità con successiva restituzione dei risultati ai
famigliari ed alle diverse équipe della Cooperativa, in collaborazione con l’assistente sociale.
2. Area della qualità organizzativa, intesa come l’insieme delle funzioni di monitoraggio, rilevazione, creazione e divulgazio-
ne delle buone prassi di funzionamento interno e di protocolli condivisi a livello generale nell’area dei servizi alla persona. Il
coordinatore garantisce la presenza sistematica all’interno delle diverse équipe ed il confronto costante con tutte le figure
che operano nella Cooperativa, al fine di rilevare eventuali criticità segnalate e agevolare un corretto passaggio delle varie
informazioni nei processi di comunicazione interna. Inoltre si occupa dell’analisi qualitativa ed organizzativa dei servizi di
distribuzione dei pasti affidati ad una ditta esterna alla Cooperativa e partecipa alle équipe alimentari per la costruzione
dei menu collettivi stagionali ed individualizzati.
3. Area delle risorse umane, all’interno della quale collabora con il responsabile della formazione per segnalare eventuali
bisogni formativi emersi dal monitoraggio dei servizi della Cooperativa.
2.3.2 reclami, criticità e suggerimenti: come e dove segnalarli?
L’azione di porre un reclamo, una criticità o un suggerimento non può rimanere unidirezionale, ma deve assumere una
valenza collaborativa. Tale azione, infatti, si caratterizza con uno sforzo condiviso che impegna da una parte Villa Maria a
rispondere in un determinato tempo e dall’altra chi segnala a descrivere brevemente l’oggetto del problema o suggerimen-
to, attraverso la compilazione del modulo “criticità e suggerimenti”.
speciale allegati.
alla carta dei servizi di villa Maria è allegato il modulo “criticità e suggerimenti”, uno strumento semplice,
unito ad un’organizzazione altrettanto semplice, in grado non solo di raccogliere reclami, criticità e consigli, ma
di poterne anche studiare e monitorare le frequenze e le tipologie per evitare spiacevoli ricadute.
31
2.3.3 dove si trovano i moduli “criticità e suggerimenti”? a chi devono essere consegnati?
In ogni servizio di Villa Maria sarà possibile trovare una “bussola” del “Servizio Tutela e Qualità” nella quale lasciare i mo-
duli compilati ed inseriti nelle apposite buste intestate al “Servizio Tutela e Qualità”.
Si avrà così la possibilità di recapitare in modo riservato ed immediato le relative comunicazioni. Moduli e buste si po-
tranno trovare vicino alle “bussole” in ogni servizio o potranno essere richiesti presso gli uffici amministrativi della Coope-
rativa.
Nel concreto come si deve fare per mandare una segnalazione o un suggerimento?
a) Compilare il modulo in tutte le sue parti
b) Inserirlo nelle apposite buste intestate al “Servizio Tutela e Qualità”, senza riferimenti al compilatore
c) Consegnare il modulo al responsabile o, in alternativa, imbucare la busta nelle apposite “bussole” presenti in ogni servizio,
oppure recapitarla al “Servizio Tutela e Qualità” presso la sede della Cooperativa.
tale modalità permette di tutelare, attraverso il segreto professionale, la gestione delle informazioni personali
presenti sui moduli che verranno gestite esclusivamente dal “servizio tutela e Qualità”.
Tale servizio ha due referenti: l’assistente sociale della Cooperativa ed il coordinatore generale della qualità dei servizi alla
persona, sotto la supervisione della direzione generale.
2.3.4 Quale impegno nel rispondere?
Il “Servizio Tutela e Qualità” si impegna a dare risposta nel più breve tempo possibile dall’arrivo della segnalazione.
Le criticità verranno rendicontate e raccolte nell’ottica dell’analisi in merito all’effettiva problematicità, alle ricadute della
segnalazione sul contesto, al superamento del problema attraverso azioni correttive e/o la creazione di buone prassi.
32
2.3.5 Un’ulteriore garanzia: la commissione “tutela e Qualità”
Per garantire che tale modalità sia costantemente attuata in tutti i suoi passaggi e per coinvolgere anche i rappresentanti
degli utenti nell’osservare i processi migliorativi del servizio, si sta attivando una commissione “Tutela e Qualità” a compo-
sizione mista, che avrà il compito di supervisionare che gli impegni presi in questa Carta dei Servizi, ed in particolare nei
percorsi di segnalazione delle criticità, vengano rispettati. Tale commissione si riunirà periodicamente.
2.3.6 il bilancio qualità, la voce delle famiglie e degli operatori
Coerentemente con le logiche e le strategie di miglioramento delle proprie attività, la Cooperativa si impegna a sommini-
strare un questionario creato per rilevare il livello di qualità dei servizi erogati. Lo strumento è stato pensato in modo tale
da consentire ad ogni singola famiglia di esprimere la propria opinione rispetto a determinate aree del servizio (comunica-
zione con la Cooperativa, etc.), nonché di manifestare in modo più libero e diretto i propri suggerimenti. Il bilancio qualità
coinvolge, inoltre, tutte le persone che collaborano con la Cooperativa (dipendenti, professionisti, volontari).
speciale documenti
Chi fosse interessato può richiedere una copia dell’ultima versione del questionario somministrato in occasione del bilancio
periodico di qualità agli uffici amministrativi presso la sede della Cooperativa.
2.3.7 Cosa chiediamo per operare al meglio?
Ad ogni persona che accede ai nostri servizi chiediamo di rispettare le norme che ne regolano il funzionamento, al fine di
garantire la migliore erogazione delle prestazioni e favorire la buona qualità della vita tra gli ospiti.
Alle persone che interagiscono con la Cooperativa, qualsiasi sia il ruolo che ricoprono, chiediamo di assumere un compor-
tamento costruttivo e rispettoso nei confronti di tutte le persone che a vario titolo e ruolo collaborano con Villa Maria.
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
3area servizi saNitari,assisteNziaLi, riaBiLitativi,PsiCOLOGiCie PsiCOPedaGOGiCi
3.1 servizi sanitari, assistenziali, riaBilitativi, psicoloGici e psicopedaGoGici
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
“Il corpo umano è un tempio e come tale va
curato e rispettato, sempre”
ippocratE (460 a.c.) · mEdico grEco antico
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37
3.1 servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi,
Psicologici e Psicopedagogici
3.1.1 descrizione generale del servizio sanitario interno
La Cooperativa, oltre al servizio assistenziale, offre un servizio di assistenza di medicina generale e specialistica, un servizio
infermieristico, consulenze psicologiche e psicopedagogiche e trattamenti fisioterapici a tutti gli utenti del Centro Residen-
ziale, delle Comunità Alloggio, dei Nuclei Territoriali e dei Centri Diurni.
Il servizio sanitario, assistenziale, riabilitativo e psicologico, può considerarsi come un processo circolare che parte dall’u-
tente, dall’espressione dei suoi bisogni e torna all’utente, con la garanzia degli impegni assunti e la soddisfazione delle sue
aspettative.
L’utente è al centro di tutta l’attività. Questo principio è condiviso da tutto lo staff sanitario, quotidianamente impegnato
ad offrire un servizio personalizzato e rispettoso della persona, che si ispira ai seguenti valori:
· la salute, intesa come massimo stato di benessere raggiungibile in rapporto alle condizioni di autonomia esistenti, rispetto
alle esigenze fisiche, psichiche e relazionali
· l’assistenza e la cura per l’utente, al quale è garantito l’ausilio di personale qualificato per ricevere le migliori cure pos-
sibili, attraverso i più aggiornati accertamenti e trattamenti sanitari interdisciplinari integrati che la struttura può mettere
a disposizione, necessari al recupero del proprio stato di salute. Inoltre si assicurano il rispetto e l’ascolto dell’utente e dei
famigliari garantendo un servizio personalizzato
· il diritto di scelta, conformemente alle normative vigenti, poiché l’utente che accede alla struttura può decidere se tenere
il proprio medico di medicina generale (è possibile se quest’ultimo fa parte del territorio di pertinenza della Cooperativa)
o scegliere uno dei professionisti di medicina generale che collaborano con la Cooperativa ed indicati, quindi, dalla stessa
· la dignità, rispettando la volontà dell’individuo, la privacy e l’intimità
· la partecipazione degli utenti, famigliari/tutori e operatori per tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio,
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garantendo il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni che riguardano l’utente, favorendo l’e-
splicitazione di osservazioni e suggerimenti per migliorare il servizio stesso, acquisendo periodicamente la valutazione
dell’utente/famigliare/tutore circa la qualità del servizio reso
· la riservatezza dei propri dati personali, ivi compresi quelli idonei a rivelare lo stato di salute. L’informativa all’utente o al
tutore e la richiesta di esprimere il suo consenso all’utilizzazione dei propri dati personali è disciplinata dalla Cooperativa
in conformità alle disposizioni di legge 196/2003 (“Tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali”) e suc-
cessive integrazioni e modificazioni
· le risorse, valorizzando e ottimizzando le risorse professionali ed economiche in modo da realizzare servizi di qualità senza
disperdere ricchezze preziose.
3.1.2 servizio di assistenza medica
La Cooperativa offre a tutti gli utenti accolti un servizio di assistenza medica specialistica garantendo la presenza di profes-
sionisti per alcune ore settimanali. In particolare sono garantite le seguenti figure professionali:
· Medico specialista in medicina interna e geriatria: presente 4 ore al giorno dal lunedì al venerdì per visite agli ospiti su
segnalazione del personale infermieristico, contatti medici di base e comitati di accoglienza per la valutazione dell’inseri-
mento di nuovi utenti
· Psichiatra: presente in Cooperativa tre giorni in settimana per visite su segnalazione degli infermieri, partecipazione
all’équipe multidisciplinare ed a comitati di valutazione di nuovi ingressi
· Neurologo: presente in struttura un giorno alla settimana
· Fisiatria: consulenza in videoconferenza sperimentale
· Odontoiatra: per quanto riguarda gli aspetti odontoiatrici gli utenti usufruiscono di visite annuali (convenzione con l’ospe-
dale S.Lorenzo di Borgo Valsugana - TN) e di interventi in caso di urgenza
· Dietista: la struttura si appoggia ad un dietista, sia per la predisposizione dei corretti menu per gli utenti e delle diete per-
sonalizzate, sia per interventi formativi rivolti agli operatori.
A disposizione di tutti gli utenti ci sono 2 esperti di medicina generale che collaborano con la Cooperativa, la quale si
appoggia anche alle figure mediche generali presenti sul territorio per gli utenti che ne fanno specifica richiesta.
39
Per le altre visite specialistiche (esami diagnostici, etc.) gli utenti vengono inviati alle strutture sanitarie dell’A.P.S.S. e/o a
cliniche private convenzionate.
3.1.3 servizio assistenziale, infermieristico e riabilitativo
il coordinatore del servizio sanitario (infermieristico e riabilitativo) ed assistenziale
La Cooperativa Sociale Villa Maria ha da poco inserito al proprio interno la figura del coordinatore del servizio sanitario
(che include il servizio infermieristico e quello riabilitativo) ed assistenziale, comprendente tutte le figure professionali che
garantiscono l’assistenza all’utente: ausiliari, operatori O.S.A. e O.S.S., assistenti educatori (per una descrizione dettagliata
delle mansioni che svolgono gli operatori si rimanda al paragrafo sulle risorse umane nei capitoli che descrivono i singoli
servizi della Cooperativa). Il coordinatore sanitario e assistenziale ha il compito di supervisionare e coordinare tali servizi per
favorire l’interazione tra le varie figure professionali e garantire, così, una maggiore qualità del servizio offerto all’utenza.
il servizio infermieristico
La Cooperativa offre un servizio di assistenza infermieristica, grazie alla presenza di:
Due Coordinatori infermieristici, che costituiscono il perno centrale del team infermieristico per la motivazione del gruppo
nell’ambito dell’assistenza infermieristica, attraverso la pianificazione, l’organizzazione, la formazione, la direzione ed il
controllo del lavoro. In particolare si occupano dell’organizzazione del passaggio di informazioni riguardanti l’utente che
interessano il personale infermieristico, i responsabili e gli operatori, i famigliari/tutori degli utenti, il personale medico, gli
psicologi e gli operatori della riabilitazione. I coordinatori, o gli infermieri in turno, sono presenti nelle équipe multidiscipli-
nari e, su richiesta, nelle équipe di gruppo.
I coordinatori infermieristici garantiscono il servizio, sia a Villa Maria che nelle Comunità Alloggio, dal lunedì al venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00 e sono reperibili sul telefono cellulare (si vedano i riferimenti alla fine del capitolo).
40
Il team infermieristico del Centro Residenziale di Lenzima, gestito da uno dei due coordinatori, che offre un servizio 24 ore su
24 con la presenza di un infermiere per l’assistenza diretta agli utenti dei Gruppi Famiglia e dei progetti individuali. L’assisten-
za infermieristica si propone di stendere un piano di assistenza individualizzato corrispondente ai problemi/bisogni pianificati
attraverso una valutazione multidimensionale, che viene effettuata anche con l’utilizzo di strumenti validati, dei problemi/
bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali dell’utente, svolta al momento dell’ammissione e riproposta periodicamente.
Si offre, quindi, la possibilità di individuare indicatori quali l’esistenza di un piano terapeutico, assistenziale e riabilitativo
per ogni utente attraverso una modalità interdisciplinare di lavoro fra gli operatori. Gli infermieri si occupano, inoltre della
somministrazione quotidiana delle terapie, delle medicazioni, dei prelievi, della raccolta delle valutazioni, delle priorità dei
bisogni e delle chiamate d’urgenza.
Il personale infermieristico partecipa periodicamente ai corsi di formazione, così come è previsto dall’attuale decreto
ministeriale.
L’attività infermieristica è articolata su tre turni: mattino dalle ore 6.00 alle ore 14.00; pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore
22.00; notte dalle ore 22.00 alle ore 6.00.
Il team infermieristico delle Comunità Alloggio, gestito da uno dei due coordinatori, che assicura lo stesso servizio offerto
agli utenti del Centro Residenziale, a differenza della presenza degli infermieri che è garantita in funzione delle esigenze
sanitarie degli utenti.
Nelle Comunità Alloggio di via Pasqui, via Udine, viale Verona e Borgo Sacco il servizio è garantito su due turni: mattino dalle
ore 7.30 alle ore 10.30, dal lunedì al venerdì; sera dalle ore 18.00 alle ore 21.00, tutti i giorni.
Nelle Comunità Alloggio di via della Terra il servizio è garantito con i seguenti orari: mattino dalle ore 8.30 alle ore 12.30, tut-
ti i giorni; pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì; notte dalle ore 21.00 alle ore 06.30, tutti i giorni.
Un infermiere preposto alla gestione dei farmaci e dei presidi sanitari, la cui presenza è garantita per un minimo di 25 ore
settimanali, che si occupa di mantenere i rapporti con i fornitori, con la farmacia dell’A.P.S.S., con le farmacie private per la
fornitura dei farmaci e dei presidi; di controllare e preparare il magazzino infermieristico per il Centro Residenziale e per le
Comunità Alloggio; di controllare e registrare correttamente nella scheda terapia in computer le prescrizioni farmacologiche
(terapia giornaliera e terapia al bisogno); di preparare la terapia giornaliera degli utenti; di collaborare e confrontarsi con i
coordinatori.
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il servizio riabilitativo
Fisiokinesiterapia
La struttura prevede la presenza di quattro fisioterapisti che seguono gli utenti del Centro Residenziale, delle Comunità
Alloggio e dei Centri Diurni.
I fisioterapisti si occupano del recupero funzionale attraverso:
· riabilitazione neuromotoria
· idrokinesiterapia: terapia basata sul movimento (kinesi) in acqua (idro), che consiste nell’insieme delle tecniche di tratta-
mento eseguite in acqua riscaldata a fini terapeutici
· consulenza e assistenza nella gestione degli ausili
· partecipazione alle visite e alle consulenze medico – specialistiche.
Operano su richiesta medica con tempi di erogazione che vanno da un giorno, in caso di urgenze, a dieci/quindici giorni
per interventi ordinari, che vengono ripetuti periodicamente più volte all’anno.
I fisioterapisti si occupano, inoltre, della formazione degli operatori per quel che riguarda ausili, posture, sicurezza sul
lavoro secondo le direttive del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 (“Materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro”).
Ippoterapia
L’attività si svolge da marzo a novembre in un maneggio situato all’interno del Centro Residenziale e dotato delle attrezza-
ture tecniche specifiche per le attività (attrezzatura da maneggio, cartelli per l’orientamento spazio – temporale, selle, etc.).
La riabilitazione equestre ad indirizzo fisioterapico si basa sul rapporto particolare che si instaura tra il soggetto e il cavallo
ed è caratterizzata da un linguaggio prettamente motorio, ricco di sensazioni piacevoli ed emotivamente molto coinvol-
genti. In particolare, nell’attività ad indirizzo fisioterapico, vengono sfruttate le caratteristiche dell’animale, con stimoli fisici
(riduzione dell’ipertono, delle reazioni di equilibrio, le sinergie a carico degli arti) e stimoli relazionali. Gli utenti accedono
all’attività attraverso un’approfondita valutazione neurologica.
Attività Motoria
Presso la Cooperativa Sociale Villa Maria è attivo dal 2004 un servizio che opera nell’ambito motorio e psicomotorio
funzionale. Per approfondimenti sui settori e le aree di intervento dell’attività motoria si rimanda il lettore al paragrafo sui
CAPITOLO 1 · INTRODUzIONE
42
“Servizi socio-animativi di attivazione” nel capitolo dedicato al Centro Residenziale (pag. 48), poiché le figure professionali
che garantiscono tale servizio fanno parte del gruppo dei tecnici A.L.T. che ha sede nel Centro, nel quale offre servizio per
la maggior parte del tempo.
In particolare il servizio di attività motoria è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00 alle
ore 16.30 presso il Centro Residenziale. Dedica, inoltre, due pomeriggi settimanali, a seconda della programmazione e
delle singole esigenze, per svolgere attività motoria presso i Centri Socio Educativi della Cooperativa.
3.1.4 servizio di consulenza psicologica e psicopedagogica
Il servizio si articola su due diversi livelli di intervento: sul primo si collocano le riflessioni, l’analisi e la valutazione di caratte-
re generale di ogni singolo utente, individuandone l’andamento evolutivo, le condizioni psicoaffettive, i bisogni in termini
di trattamento o interventi educativi.
Sul secondo livello si attua, invece, una valutazione a carattere più specificatamente metodologico, prendendo in esame
l’andamento del progetto educativo o riabilitativo ed analizzandone la componente tecnica.
Per i due ambiti sono previste figure specifiche: del primo livello si occupa lo psicologo dell’area clinica, del secondo lo
psicopedagogista dell’area educativa e di progetto.
Psicologo dell’area clinica:
· interviene prevalentemente in équipe multidisciplinare
· esprime valutazioni psicodiagnostiche, neuropsicologiche ed evolutive
· esprime orientamenti a carattere metodologico con una corretta individuazione degli interventi e ne verifica l’efficacia
· incontra le famiglie ed il Servizio Sociale per i momenti di scambio
· partecipa alla valutazione di nuove richieste di accoglienza.
Psicopedagogista dell’area educativa e di progetto:
· stila la Diagnosi Funzionale1 e ne verifica poi la correlazione con la stesura del Profilo Dinamico Funzionale2
· rielabora l’obiettivo proposto in équipe per renderlo compatibile con la metodologia dell’intervento
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· verifica in Gruppo Famiglia, in Comunità Alloggio e nel Centro Socio Educativo la coerenza nel passaggio dall’obiettivo
generale al particolare, applicando il Profilo Dinamico Funzionale
· fornisce agli operatori dei Gruppi Famiglia, del Centro Socio Educativo o ai tecnici A.L.T., strumenti utili alla valutazione
quantitativa e qualitativa dell’utente, elaborando schede di valutazione e di analisi, indicatori di efficacia, parametri di
performance, etc.
· raccoglie i risultati di valutazione e li analizza con lo psicologo di area clinica
· incontra le famiglie ed il Servizio Sociale per i momenti di scambio
· coordina i nuovi inserimenti degli ospiti sul piano dell’attivazione tempestiva delle modalità di presa in carico.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1. la diagnosi funzionale viene elaborata dall’équipe multidisciplinare e raccoglie i dati relativi alle aree: biografica,
famigliare e psicosociale, clinico - anamnestica, cognitiva, affettivo - relazionale, di comunicazione e linguaggio, sensoriale,
motorio - prassica, neuropsicologica, di autonomia sociale e personale.
2. il profilo dinamico funzionale viene redatto dall’équipe di lavoro ed è uno strumento di raccordo tra la Diagnosi
Funzionale e le linee concrete di lavoro espresse in obiettivi a lungo, medio e breve termine.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3.1.5 servizio di sanificazione ausili
Per garantire un adeguato livello di igiene degli ausili (in particolare delle carrozzine) si è deciso di attivare un servizio di
sanificazione ausili direttamente gestito dalla Cooperativa, dotandosi di un’attrezzatura dedicata a tale funzione.
44
3.1.6 Come mettersi in contatto con il servizio sanitario, assistenziale, riabilitativo, psicologico e psicopedagogico
Le relazioni con i famigliari/tutori degli utenti sono costantemente curate dall’intero staff sanitario, nel rispetto dei ruoli e delle competenze.
per informazioni sugli aspetti medico-sanitari si invita a contattare i coordinatoridel personale infermieristico:
coordinatore personale infermieristico del centro residenzialepiazza s. Martino 2 - lenzima di isera (tn):telefono: 335 7032541indirizzo e-mail: coord.inf.residenziale@coopvillamaria.it
coordinatore personale infermieristico delle comunità alloggiovia della terra 15 – rovereto (tn):telefono: 380 3659869indirizzo e-mail: coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
per informazioni sugli aspetti psicologici, psicopedagogici, assistenziali, riabilitativie relativi all’attività motoria si invita a contattare la segreteria del centro residenziale:telefono: 0464 439060 indirizzo e-mail: segreteria@coopvillamaria.it
è possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente carta dei servizi.
45
46
1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
4area servizi resideNziaLiCON attività diUrNe
4.1 il centro residenziale
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
“La vitaè nel movimento”
aristotElE (384 a.c.) · sciEnzato E filosofo
48
4.1 il Centro residenziale
4.1.1 descrizione generale della struttura accogliente
La sede della Cooperativa Sociale Villa Maria è situata a Lenzima di Isera (provincia di Trento), una zona collinare a circa
600 metri di altitudine. L’edificio è completamente immerso nel verde con ampi giardini attrezzati che gli utenti possono
utilizzare. La struttura ospita i seguenti servizi:
· Gli uffici direttivi ed amministrativi
· Cinque Gruppi Famiglia (“Tucano”, “Quadrifoglio”, “Sirio”, “Faro”, “Arcadia”), nei quali vivono in
media 12 utenti, disposti in appartamenti dotati di camere, bagni, sala da pranzo e sala attività
· Tre appartamenti per progetti individualizzati rivolti ad utenti che presentano particolari esigenze clinico-
comportamentali e richiedono, pertanto, un servizio strutturato in base alle loro caratteristiche
· L’infermeria, composta da un ufficio, un ambulatorio ed un magazzino dei farmaci
· I laboratori occupazionali per le attività con gli utenti del Centro Residenziale e diverse sale per le varie
attività di animazione
· Due palestre per le attività riabilitative
· Una piscina per l’attività in acqua
· Diversi spazi per gli animali utilizzati nelle attività di pet-therapy
· Un ampio salone per attività animative, feste, giornate di formazione, convegni o altro
· La mensa alla quale accede tutto il personale interno che ne fa richiesta ed eventuali ospiti esterni
(famigliari, volontari, etc.)
· La lavanderia per tutti gli ospiti del Centro Residenziale
· Il magazzino per prodotti che vengono smistati a tutti i servizi della Cooperativa
· La sede del servizio di manutenzione, garantito a tutti i servizi della Cooperativa.
A tutti i piani si può accedere con l’ascensore e/o montalettighe.
49
Un’analisi critica ha evidenziato la necessità di sviluppare un progetto residenziale alternativo a quello di Lenzima, il quale
presenta dei limiti strutturali consistenti. La Cooperativa da qualche tempo sollecita tale richiesta attraverso la realizzazione
di un progetto alternativo che prevede l’attuazione di due unità riabilitative per gravi patologie e altre strutture in grado
di integrare le esigenze dell’utenza. Si andrebbe, così, a completare il progetto di de-istituzionalizzazione attraverso un
radicamento territoriale più forte, in grado di garantire sia una socialità più diretta che una rete di unità abitative in grado
di rispondere alla complessità dei bisogni degli utenti ad oggi seguiti dalla Cooperativa (per una descrizione più dettagliata
si veda il paragrafo “Presente e futuro”, capitolo 1.2, pag. 8).
4.1.2 destinatari del servizio e tempi di erogazione
Il Centro Residenziale della Cooperativa attualmente ospita 63 persone con disabilità psicofisica grave o gravissima (60
utenti nei Gruppi Famiglia e 3 utenti negli appartamenti per progetti individualizzati), con un’età media di 51 anni. Gli
utenti che vivono nello stesso Gruppo Famiglia presentano tendenzialmente patologie simili e per quanto riguarda la pre-
valenza di maschi e femmine sono così distribuiti:
CeNtrO resideNziaLe tOtaLe UteNti UteNti FeMMiNa UteNti MasChiO
GRUPPO FAMIGLIA “TUCANO” 12 12 0
GRUPPO FAMIGLIA “QUADRIFOGLIO” 11 10 1
GRUPPO FAMIGLIA “SIRIO” 12 9 3
GRUPPO FAMIGLIA “FARO” 12 11 1
GRUPPO FAMIGLIA “ARCADIA” 13 13 0
Numero utenti presenti nei Gruppi Famiglia · dati aggiornati al 28 settembre 2010
50
Il servizio è garantito in modo continuativo 24 ore su 24 durante tutto il corso dell’anno. La complessità dei bisogni obbli-
ga a garantire anche un’assistenza infermieristica continua, individualizzata in risposta ai bisogni della singola persona.
Il Centro Residenziale prevede, inoltre, un servizio di sollievo o di pronta accoglienza, offrendo assistenza e cura a persone
disabili per periodi temporanei. Tale servizio (la cui attivazione viene valutata in base alle reali disponibilità organizzative del
Centro) ospita l’utente in regime residenziale al fine di supportare le esigenze della famiglia in un particolare momento.
4.1.3 Obiettivi generali
La presa in carico delle persone che abitano nel Centro Residenziale si basa su obiettivi che mirano al raggiungimento di
una buona qualità di vita attraverso il lavoro quotidiano degli operatori e attraverso il mantenimento e il miglioramento
delle abilità della singola persona.
Il lavoro educativo dell’operatore è quello di cercare di stimolare e far crescere nell’utente competenze finalizzate alla
socializzazione attraverso attività di gruppo, lo stare con l’altro in rapporto positivo, la condivisione di spazi e di situazioni
comuni, il controllo delle reazioni emotive.
4.1.4 Organizzazione erogazione del servizio
Quali sono le risorse umane che operano nel Centro residenziale?
Presso il Centro Residenziale operano sia le figure professionali che garantiscono il loro lavoro a tutti gli utenti e/o agli ope-
ratori della Cooperativa (descritti nelle parti generali della Carta dei Servizi) che le risorse umane caratteristiche del Centro
Residenziale.
A servizio degli utenti del Centro Residenziale lavorano:
I responsabili dei Gruppi Famiglia, che fanno da interfaccia tra il gruppo operativo di lavoro (gli operatori e i tecnici A.L.T.)
e lo staff direttivo. Hanno una funzione diretta di gestione dei nuclei operativi di assistenza ed una di coordinamento
51
dell’attività educativa dei singoli gruppi di lavoro. Rappresentano, inoltre, il punto di riferimento sia per gli operatori sia per
i famigliari degli utenti.
Gli operatori con qualifica di Ausiliario, Operatore Socio Assistenziale (O.S.A.), Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) oppure
Assistente Educatore, le cui attività si rivolgono in maniera diretta alla persona ed al suo ambiente di vita e di cura, con
l’obiettivo di valorizzarne le capacità residue. Le mansioni alle quali è chiamato l’operatore sono in prevalenza di tipo assi-
stenziale ed educativo, poiché l’obiettivo della Cooperativa consiste nell’attuare una metodologia educativa che propone
progetti individualizzati, finalizzati alla valorizzazione degli aspetti affettivi/emotivi della persona e al miglioramento delle
autonomie personali utilizzando le diverse capacità del singolo.
Considerato il grado di gravità che gli utenti del Centro Residenziale presentano, a questi operatori sono richieste com-
petenze in varie aree di intervento, da quella di assistenza diretta alla persona a quella di attenzione e valorizzazione della
relazione con la persona disabile, con la sua famiglia e con l’équipe. Il lavoro dell’operatore consiste da un lato nell’affian-
care ed accompagnare l’utente nello svolgimento delle attività quotidiane, dall’altro nel supportarlo nella gestione degli
spazi comuni e personali, intervenendo direttamente laddove necessario, mediando le relazioni e/o i conflitti, facilitando la
comunicazione e garantendo a tutti un proprio spazio di espressione.
L’operatore partecipa alla programmazione della giornata della persona organizzandola sulla base dei bisogni individuali e
dei percorsi individualizzati che ognuno segue.
Gli operatori provenienti dalle liste di mobilità della Provincia Autonoma di Trento che hanno scelto di lavorare presso Villa
Maria, che hanno la funzione di affiancare gli operatori nelle attività quotidiane di presa in carico degli utenti (ad esclusio-
ne dell’igiene).
La squadra ”Jolly”, composta da un gruppo di operatori che fornisce ai Gruppi Famiglia un supporto nelle situazioni di
emergenza o per altre esigenze particolari (assenze per malattie, corsi di formazione, assistenza di utenti in ospedale, etc.).
Gli operatori dei servizi generali, che si occupano delle pulizie degli spazi comuni al di fuori dei Gruppi Famiglia e seguono
i progetti degli utenti coinvolti in tali attività occupazionali a carattere lavorativo.
Gli operatori della lavanderia, che si occupano del lavaggio, della stiratura e della riparazione degli indumenti personali
degli utenti e seguono, inoltre, i progetti degli utenti coinvolti in tali attività occupazionali a carattere lavorativo.
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Il gruppo dei tecnici, denominato A.L.T., sigla che indica il gruppo multidisciplinare di professionisti specialisti che si occu-
pano, all’interno del contesto di Villa Maria, di Animazione, di Laboratori e di Tecniche (fisioterapiche, musicoterapiche,
psicomotorie, di pet-therapy). Il loro lavoro (che sarà descritto più specificatamente nel corso del capitolo nel paragrafo
“Servizi socio-animativi di attivazione”) offre principalmente un servizio diurno agli utenti del Centro Residenziale che non
frequentano altre realtà esterne, anche se per alcune ore settimanali prestano servizio presso i Centri Diurni della Coopera-
tiva. Oltre che all’interno del loro gruppo per programmare e condividere i singoli progetti pedagogici, i tecnici coordinano
ed intersecano il loro lavoro anche con quello dei responsabili e con quello degli operatori.
Con i primi programmano gli interventi da effettuare con gli utenti con l’aiuto del pedagogista e dello psicologo di area
clinica, con gli operatori, invece, interagiscono nell’organizzazione delle attività e nell’attuazione dei progetti (talvolta gli
operatori che accompagnano gli utenti alle attività sono presenti per tutta la durata dell’incontro). I saperi e le formazioni
diverse che caratterizzano tali figure, pertanto, rendono necessario un lavoro di elaborazione e costruzione di linguaggi e
codici tecnici comuni e condivisibili.
Un valore aggiunto
I volontari, inviati dal Servizio di Promozione del Volontariato “Macramè” interno alla Cooperativa, che seguono progetti
specifici con gli utenti (cura dell’orto, progetto cucina, passeggiate, progetto uscite, etc.). Talvolta possono essere presenti
nel Centro Residenziale dei volontari internazionali.
I volontari del Servizio Civile Volontario, che affiancano gli operatori e/o i tecnici A.L.T. partecipando direttamente alle
attività con gli utenti (gite, soggiorni marini, attività animative, etc.).
Il Centro Residenziale può accogliere, inoltre, studenti di scuole superiori e/o percorsi universitari e/o altri percorsi educati-
vi, per periodi di tirocinio.
Alcuni progetti attivati dalla Cooperativa in determinati periodi dell’anno portano, all’interno del Centro Residenziale,
gruppi di scout, bambini in colonia estiva, etc.
Come si svolge una giornata all’interno del Centro residenziale?
A supporto degli utenti di ogni Gruppo Famiglia ruotano in media 15 operatori e un responsabile, che coordina e gestisce
53
a livello organizzativo ed educativo il Gruppo Famiglia. Gli operatori garantiscono la loro presenza 24 ore su 24, seguendo
uno schema di turnistica che prevede la compresenza di 3 operatori per il turno del mattino e del pomeriggio, e 1 per il
turno notturno. Inoltre ciascuna realtà residenziale è supportata da un operatore aggiuntivo con orario part-time nella
fascia del mattino, momento in cui si concentrano maggiormente i carichi di lavoro assistenziale.
Una giornata al Centro residenziale:
ore 06.30 – 08.30 Sveglia, igiene personale e preparazione alla giornata secondo i bisogni individuali
ore 08.30 – 09.30 Colazione
ore 09.30 – 11.30Attività all’interno o all’esterno del Gruppo Famiglia attraverso momenti educativi o riabilitativi programmati e supportati dalla presenza dei tecnici
ore 11.30 - 12.00 Pranzo
ore 12.30 – 15.30 Igiene orale, riposo e merenda
ore 15.30 – 17.00Attività ludiche all’interno del Gruppo Famiglia alternate con attività educative e riabilitative supportate dalla presenza dei tecnici
ore 17.30 – 18.30 Igiene serale e relax
ore 18.30 Cena
ore 19.30 – 21.00Igiene orale e messa a letto, cercando di rispettare abitudini e ritmi personali degli utenti accompagnandoli nel corretto rapporto sonno – veglia
In determinati periodi dell’anno gli utenti vanno in vacanza. Con loro ci sono gli operatori, i volontari, gli infermieri e i
famigliari che ne fanno richiesta. La scelta del luogo può spaziare dal mare al lago alla montagna, verificando sempre che
le strutture accoglienti offrano i servizi più adatti alla tipologia di utenza.
Grazie alla disponibilità di alcuni famigliari talvolta vengono prestate delle case-vacanza nelle quali possono soggiornare a
rotazione gli utenti dei diversi servizi ed i loro operatori.
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4.1.5 servizi socio-animativi di attivazione
La Cooperativa è organizzata in modo tale da fornire ad ognuno l’opportunità di spendersi in quello che più risulta
adeguato alle sue esigenze o aspettative. Tra i servizi socio-animativi di attivazione dei quali gli ospiti possono usufruire
ci sono: l’attività motoria e psicomotricità, la musicoterapia, il servizio di attività educative e rieducative con l’ausilio di
animali e materiali naturali, il servizio di animazione, le attività educative occupazionali e le attività lavorative protette. Tali
attività sono garantite dal gruppo dei tecnici, denominato A.L.T., del quale fanno parte anche i fisioterapisti (la cui attività
è descritta in modo dettagliato nel capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e psicopedagogici” a pag.
37). I tecnici garantiscono il servizio diurno presso il Centro Residenziale e collaborano, per alcune ore settimanali, con i
Centri Diurni della Cooperativa.
servizio di attività motoria e psicomotricità
La psicomotricità è una disciplina educativa, rieducativa e terapeutica, il cui principio cruciale è il rispetto, attraverso il
quale educare o rieducare la personalità globale del paziente, intesa come stretta unione della sfera mentale, di quella
corporea e di quella affettiva o psichica. L’approccio psicomotorio ha come terreno specifico d’intervento il rapporto tra il
corpo e i processi psichici nella costruzione dell’identità attraverso la via corporea, nonché il rapporto tra corpo ed espressi-
vità, qualunque sia il livello di funzionamento motorio.
L’esperienza motoria ha lo scopo di generare motivazione e stimolare l’intenzionalità al fine di eseguire movimenti conve-
nienti. La persona viene aiutata a scoprire e ri-scoprire un modo di essere “nel mondo” efficace, con un’azione appropria-
ta e adatta alle circostanze e all’ambiente.
I tre principali settori di intervento sono i seguenti:
· motricità – rieducazione motoria in palestra
· attività motoria in acqua (la struttura è infatti dotata di una vasca riabilitativa mt. 4x5, h. 85 cm)
· psicomotricità.
Le aree di intervento sono principalmente tre:
· educativa
· psicofisica
· sociale.
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La tipologia di intervento va dal trattamento individuale agli incontri in piccolo o grande gruppo.
Le attività proposte sono svolte in palestra, in piscina e all’aperto e mirano principalmente alla rieducazione, al manteni-
mento delle autonomie residue, al potenziamento delle abilità esistenti; il tutto sempre finalizzato all’aumento dello stato
di benessere della persona.
Musicoterapia
Lo stimolo sonoro – musicale e le situazioni di piacere e di benessere che lo caratterizzano, possono contribuire alla realiz-
zazione di uno spazio di fiducia e di scambio utile all’espressione della creatività individuale, anche in soggetti apparente-
mente incapaci di instaurare relazioni fluide e sorrette da emozioni positive.
La Cooperativa offre interventi musicoterapici rivolti al singolo e/o a piccoli gruppi di utenti, in relazione ai bisogni emer-
genti e ai progetti che l’équipe concorda per ogni singola persona. In questo contesto la musicoterapia si pone le seguenti
finalità:
· favorire momenti di stimolazione e attivazione sensoriale
· migliorare e mantenere le capacità in ambito linguistico e comunicativo
· stimolare le funzioni cognitive ed emotive
· favorire scambi comunicativi e relazionali tra gli utenti.
Le sedute vengono condotte all’interno di una sala con arredo essenziale e strumenti musicali quali un pianoforte, una
chitarra, strumenti Orff3 di varie dimensioni e sonorità, percussioni quali congas e grancassa. Inoltre trovano posto anche
alcuni strumenti costruiti dal musicoterapista o dagli utenti utilizzando materiali e oggetti di uso quotidiano.
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3. da carl orff (1895 – 1982), compositore tedesco che si è occupato intensamente di pedagogia e didattica,
influenzando profondamente l’educazione musicale attraverso lo orff–schulwerk, particolare metodologia di
insegnamento della musica basato sulla relazione e l’importanza tra musica e movimento.
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servizio di attività educative con l’ausilio di animali e materiali naturali
La Cooperativa, negli spazi del Centro Residenziale, offre attività individualizzate e di gruppo con l’ausilio di cavalli, cani,
gatti, conigli, animali da cortile e con l’impiego di materiali naturali.
Elementi costitutivi del metodo utilizzato sono: la relazione spontanea uomo - animale nel rispetto costante delle caratte-
ristiche di ciascuna specie coinvolta nella relazione; un ambiente sereno, spontaneo, nel quale non vengono fatte richieste
dirette; il coinvolgimento di animali non addestrati con caratteristiche fisiche e comportamentali diverse per garantire
stimolazioni sensoriali variate tra loro.
Utenti e animali, liberi di agire in uno spazio non medicalizzato, trovano tempi e modalità per comunicare tra loro, affian-
cati dalla professionalità del terapista che interviene mediando, sollecitando e agevolando l’incontro. Anche l’attività con il
cavallo viene condotta in ambiente naturale sfruttando le potenzialità relazionali, affettive ed emotive che questo animale
può mettere in gioco.
La presenza di tanti animali ha consentito la realizzazione di una piccola fattoria in cui vengono coinvolti gli utenti. In fat-
toria il prendersi cura dell’animale e dei suoi spazi di vita diventa motivazione per uscire dalla posizione ego-centrata, che
caratterizza ogni grave disabilità, e per aprirsi all’Altro da Sé.
Dopo una prima fase di osservazione per ciascun utente coinvolto viene stabilito un programma specifico con obiettivi e
tempi di lavoro diversificati in base alla patologia, all’età e alle altre attività e terapie svolte.
Le aree di intervento sono:
· area motoria e sensoriale
· area cognitiva
· area affettiva, relazionale ed emotiva
· area comunicativa (verbale e non verbale)
· integrazione con attività fisioterapiche e motorie.
servizio di animazione
Il servizio di animazione prevede l’organizzazione di momenti ludico-ricreativi e di una quotidianità il più stimolante e
piacevole possibile per gli utenti residenti nella struttura.
Vi è un animatore che coordina e gestisce le attività e le risorse avvalendosi, quando è possibile, della collaborazione di
volontari.
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Il progetto messo in atto viene definito di “animazione diffusa e trasversale”, nel senso che tutti gli operatori sono coinvol-
ti nella realizzazione delle attività, dall’ideazione all’effettivo svolgimento.
Le attività di animazione prevedono, quindi, eventi ludico-ricreativi specifici, ma anche attività che coinvolgono gli ospiti
nella loro quotidianità: momenti di relax e cura del corpo, ascolto di musica e visione di video, attività di cucina, pallestra4 ,
creatività, attività motorie in palestra, stimolazioni e rilassamento in vasca-farfalla, momenti di libera socializzazione, etc.
All’interno della struttura vi sono degli spazi attrezzati che vengono utilizzati quotidianamente a turno dai diversi Gruppi
Famiglia; durante il periodo estivo, inoltre, vengono utilizzati gli spazi esterni sia per le attività sia per pranzi e feste in
giardino. Per quanto riguarda, invece, gli interventi specifici vengono organizzate feste in grande gruppo, sia nell’occasio-
ne di ricorrenze particolari sia per il solo piacere della condivisione e socializzazione, anche con la collaborazione di risorse
esterne quali scuola materna, scout, scuole medie superiori, associazioni del territorio (ad esempio gli Alpini). Vengono,
inoltre, organizzate uscite (ad esempio al mercato cittadino) e gite di gruppo.
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4. stanza morbida detta pallestra poiché al suo interno si trova una piscina piena di palline.
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Per rispettare i tempi dell’individuo: il progetto spazio aperto
Un esempio di attività che viene proposta all’interno del servizio di animazione è il progetto Spazio Aperto nato in colla-
borazione con l’attività educativo-occupazionale di laboratorio. Si rivolge agli utenti dei vari Gruppi Famiglia e consiste nel
mettere a disposizione uno spazio-tempo strutturato nella proposta, ma libero nell’accettazione ed attivazione della stessa,
con la partecipazione sia degli utenti, sia degli operatori della struttura.
La finalità di Spazio Aperto consiste nel proporre un’attività artistico-animativa che si avvale di tutti gli strumenti dell’arte e
del gioco, siano essi colore, suono e/o movimento.
La partecipazione a Spazio Aperto può avvenire per tempi variabili a partire da 10 minuti fino a 2 ore e segue i seguenti
criteri:
· utenti non coinvolti in altre attività
· utenti che necessitano di uscire dal Gruppo in quel momento
· utenti che richiedono di “fare qualcosa” di diverso.
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Le proposte diversificate e variate, non solo nei giorni ma anche nell’arco di una stessa mattina, per rispondere il più possi-
bile alle esigenze dei presenti, sono: sperimentazioni tattili sensoriali; giochi di gruppo e al tavolo; rielaborazioni delle varie
esperienze con diversi materiali utilizzati; realizzazione di oggettistica per le ricorrenze di calendario (Halloween, Natale,
Carnevale); giochi con il colore; realizzazione di quadri in legno, cartone o stoffa; racconto a bassa soglia; rappresentazio-
ne di fiabe sul palco e rielaborazione delle stesse con tecniche pittoriche e teatrali.
attività educative occupazionali
Le attività educative ed occupazionali di laboratorio offrono stimoli diversificati per sviluppare le abilità di ciascun indivi-
duo, in modo commisurato alle caratteristiche personali, attraverso attività individuali e/o di gruppo.
Le proposte permettono di apprendere e poi di svolgere attività guidate, utili alla valorizzazione delle abilità/capacità di
ciascun utente; sono programmate in base alle necessità della persona e tendono al raggiungimento di un obiettivo indivi-
dualizzato rispetto ai bisogni emersi.
Non vengono programmati lavori che abbiano uno scopo di tipo consumistico o di produzione, ma vengono proposti
stimoli creativi, affinché gli utenti partecipanti possano sentirsi valorizzati come persone. Attraverso l’utilizzo di materiali
diversi gli utenti hanno la possibilità di incidere sulla realtà, lasciando segni e tracce che permettono loro di riscoprire e
recuperare il valore del piacere legato al fare, traendo da ciò maggiore stima e fiducia rispetto alle proprie potenzialità.
I percorsi e le strategie educative e riabilitative sono programmati in rapporto ai bisogni specifici dei singoli e prevedono
interventi mirati e finalizzati a stimolare i diversi aspetti della personalità; sono, inoltre, differenziati sia per numero di
incontri, sia per frequenza degli interventi stessi, a seconda dei singoli bisogni, offrendo la possibilità di un miglioramento
delle competenze.
Sono pertanto attivati laboratori diversi: espressivi, cognitivi, occupazionali, artistici, laboratori con l’ausilio di sistemi mul-
timediali e di autonomia personale e sociale, ai quali si aggiungono attività trasversali in collaborazione con la musicotera-
pia, l’animazione, la fisioterapia e i Gruppi Famiglia.
La realizzazione di mostre pittoriche e la partecipazione ad esposizioni sul territorio dei lavori e dei percorsi di laboratorio
(in particolare nello Spazio Espositivo della Cooperativa in via della Terra 15 a Rovereto) garantiscono agli utenti soddisfa-
zione, gratificazione e positivo riscontro rispetto alle proprie potenzialità e abilità espressive.
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Gli operatori di laboratorio sono due ed i loro compiti consistono in:
· costruire il progetto operativo tenendo presenti le indicazioni fornite dall’équipe multidisciplinare
· programmare percorsi di metodo e intervento individualizzato e/o di gruppo
· approntare le griglie di osservazione e verifica
· stendere le valutazioni di percorso intermedio e di verifica finale.
I singoli laboratori hanno tempi di inizio e fine scaglionati nel tempo nelle varie settimane, garantendo così la presa in
carico costante di nuove persone.
attività lavorative protette
Partendo dall’esigenza della persona di poter disporre di spazi di esperienza più ampi, allo scopo di fornire risposte detta-
gliate ai bisogni emersi, vengono attivati percorsi di promozione all’assunzione di incarichi lavorativi sia in contesti interni
sia esterni alla Cooperativa.
Tali attività si pongono obiettivi quali:
· lo sviluppo di abilità manuali e di coordinazione
· il rinforzo dell’autostima rispetto ai risultati raggiunti
· il mantenimento e il possibile aumento dell’attenzione rispetto ai compiti assegnati e alla loro esecuzione
· lo sviluppo dell’identità lavorativa e la capacità di organizzare un lavoro (conoscenza di ciò che si deve fare, presa in carico
del compito, conoscenza e preparazione degli strumenti per espletare il lavoro, esecuzione dello stesso, rispetto di regole
e comportamenti del contesto lavorativo).
Le attività lavorative vengono svolte dagli utenti in affiancamento e tutoring da parte degli operatori referenti dei vari
settori lavorativi (servizi generali e lavanderia) che favoriscono l’acquisizione delle competenze, la consapevolezza delle
sequenze lavorative di esecuzione dei compiti, la focalizzazione attentiva e il rispetto dei tempi e delle modalità di lavoro.
È previsto un compenso orario per ogni ora di lavoro prestata.
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4.1.6 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
Agli utenti vengono garantiti:
· assistenza infermieristica 24 ore su 24 e, nell’arco della giornata, controlli e prestazioni sanitarie specifiche, compresa la
somministrazione delle terapie
· assistenza medica di base e specialistica
· accompagnamento alle visite ed alle consulenze medico – specialistiche
· servizio di consulenza psicologica
· consulenza e assistenza nella gestione degli ausili.
Per una descrizione dettagliata si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e psicopedagogici”
(pag. 37).
4.1.7 servizi tecnico - alberghieri
Pasti: la Cooperativa si appoggia ad una ditta esterna che si occupa della gestione, dell’acquisto degli alimenti e della
preparazione del cibo seguendo un menu appositamente predisposto dal dietista. Il servizio pasti è garantito 365 giorni
all’anno e offre la possibilità anche ad operatori, famigliari degli utenti e visitatori di poter accedere ad un servizio mensa.
Recentemente è stato introdotto un sistema di monitoraggio su tutto il sistema pasti in grado di monitorare la qualità
complessiva del servizio erogato da terzi oltre che cercare nuove soluzioni e strategie per migliorare il momento dedicato al
pasto stesso. Si è introdotta recentemente anche la calendarizzazione degli incontri annuali dell’”équipe alimentare” (dieti-
sta, coordinatori infermieri, responsabile qualità) in prossimità delle variazioni dei menu stagionali.
Lavanderia: il servizio di lavanderia (i cui operatori sono talvolta affiancati dagli utenti inseriti nelle attività lavorative
protette) effettua lavaggio, stiratura e riparazione degli indumenti personali degli utenti. Il lavaggio e la stiratura della bian-
cheria da letto, degli asciugamani e delle divise degli operatori sono affidati ad una ditta esterna.
Pulizie: la pulizia dei Gruppi Famiglia è affidata ad una Cooperativa Sociale di tipo B. La pulizia degli spazi comuni al di
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fuori dei Gruppi Famiglia è affidata al personale dei Servizi Generali, dipendenti di Villa Maria, talvolta affiancati dagli
utenti coinvolti in tali attività occupazionali a carattere lavorativo.
Recentemente è stato attivato un sistema di controllo periodico del servizio di pulizie garantito da una supervisione siste-
matica.
trasporti: è attivo un servizio trasporti svolto da un’organizzazione pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti della
Provincia Autonoma di Trento che provvede a garantire i viaggi che hanno una programmazione fissa (spostamenti ai
Centri Diurni, attività strutturate settimanali, etc.). Il Centro Residenziale, inoltre, dispone di quattro furgoni che vengono
utilizzati dagli operatori per il trasporto e l’accompagnamento degli utenti nelle varie uscite.
altri servizi: agli utenti sono garantiti, inoltre, alcuni specifici servizi per la cura della persona (parrucchiere, podologo,
estetista).
4.1.8 Come mettersi in contatto con il Centro residenziale
il Centro residenziale della Coop. soc. villa Maria si trova in piazza s. Martino 2 a Lenzima di isera (tN)
per informazioni si invita a contattare il centro residenziale chiedendo della segreteria o del
responsabile del Gruppo famiglia di appartenenza dell’utente:
telefono: 0464 439060 - fax: 0464 421603 - indirizzo e-mail: segreteria@coopvillamaria.it
per informazioni sugli aspetti sanitari si invita a contattare il coordinatore del personale infermieristico
del centro residenziale:
telefono: 0464 420037 - indirizzo e-mail: coord.inf.residenziale@coopvillamaria.it
è possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente carta dei servizi.
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
5area servizi resideNziaLi
5.1 le coMunità alloGGio5.2 la coMunità ad alta autonoMia “MiMosa”5.3 proGetti individualizzati: i nuclei territoriali
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1.1 Cos’è la Carta dei Servizi?La Carta dei Servizi è il principale strumento di un’organizzazione per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e sulle attività a disposizione, sulle modalità di accesso e di intervento. È pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sull’erogazione dei servizi stessi.Le norme cui fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, la legge 328 dell’8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema inte-grato di interventi e servizi sociali” e la legge regionale 104 del 05 febbraio 1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone”. Queste leggi, a tutela degli utenti, obbligano tutti gli Enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti diret-tamente ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria Carta dei Servizi.Essa fornisce ai cittadini interessati gli strumenti necessari per usufruire pienamente dei servizi erogati dalla Cooperativa Sociale Villa Maria, costituendo una sorta di contratto fra la Cooperativa e i suoi utenti volto a precisare i diritti e i doveri reciproci. La Carta dei Servizi è lo strumento che garan-tisce la trasparenza dell’operatività e della gestione delle risorse umane e economiche. La Carta dei Servizi rappresenta, quindi, l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di tutti coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi alla base dei servizi sociali.1.2 Quali sono i principi fondamentali alla base del nostro operare?I principi fondamentali sono quelli dell’equità, dell’uguaglianza, della democraticità, della continuità, dell’umanità, dell’efficienza e dell’efficacia in rapporto ai costi.
“Casa dolce casa”
John howard paynE (1791 d.c.) · attorE E autorE tEatralE amEricano
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5.1 Le Comunità alloggio
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3
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7
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5.1.1 descrizione generale delle strutture accoglienti
Le 9 Comunità Alloggio dislocate sul territorio e integrate nel contesto urbano di Rovereto, costituiscono un servizio resi-
denziale che si propone di dare alla persona una risposta adeguata sia a necessità di tipo socio-assistenziale sia a bisogni
di tipo affettivo-relazionale. Sono ampi appartamenti costituiti da spazi comuni (cucina e soggiorno), camere che vanno da
un massimo di tre posti letto a un minimo di uno e bagni (in media uno ogni tre utenti). Il contesto in cui gli utenti vengo-
no inseriti è aperto agli stimoli offerti dal territorio e cerca di favorire il contatto con la comunità locale.
Le Comunità Alloggio della Cooperativa Sociale Villa Maria sono:
N° COMUNità aLLOGGiO aNNOdi aPertUra sede
1 SOLE 2001 Via Udine 41 Fabbr. B – Int. 26 – Rovereto (TN)
2 ARCOBALENO 2001 Via Udine 41 Fabbr. B – Int. 26 – Rovereto (TN)
3 LA SORGENTE (EX AURORA) 2001 C. so Verona 36 – Rovereto (TN)
4 CA’ BELLA 2003 Via Pasqui 59 - Int. 2/4 – Rovereto (TN)
5 CA’ NOVA 2003 Via Pasqui 61 - Int. 9/11 – Rovereto (TN)
6 MARGHERITA 2006 Via della Terra 15 – Rovereto (TN)
7 MELOGRANO 2006 Via della Terra 15 – Rovereto (TN)
8 PENELOPE 2008 Via Unione 2 – Rovereto (TN)
9 ULISSE 2008 Via Unione 2 – Rovereto (TN)
Nella struttura di via della Terra, vicino alle Comunità Alloggio, è stato creato un appartamento che accoglie un utente
che, per le sue caratteristiche clinico-comportamentali, presenta l’esigenza di un progetto individualizzato con un servizio
interamente strutturato sulle sue necessità.
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5.1.2 destinatari dei servizi e tempi di erogazione
Le Comunità Alloggio sono un servizio aperto a persone adulte con disabilità psicofisica lieve, media e medio – grave. At-
tualmente nelle 9 Comunità sono accolti 62 utenti (61 nelle Comunità Alloggio e 1 con progetto individualizzato in appar-
tamento), tra uomini e donne, la cui età media è di 46 anni. Le persone accolte possono provenire dal Centro Residenziale
della Cooperativa a Lenzima in seguito ad un percorso emancipatorio delle proprie autonomie, dalla famiglia d’origine o
da altri servizi esterni. Gli utenti sono così distribuiti:
N° COMUNità aLLOGGiO tOtaLeUteNti
UteNtiFeMMiNa
UteNtiMasChiO
1 SOLE 7 5 2
2 ARCOBALENO 6 4 2
3 LA SORGENTE (EX AURORA) 6 4 2
4 Cà BELLA 7 5 2
5 Cà NOVA 7 4 3
6 MARGHERITA 7 4 3
7 MELOGRANO 7 5 2
8 PENELOPE 6 4 2
9 ULISSE 8 6 2
Numero utenti presenti nelle Comunità Alloggio · dati aggiornati al 28 settembre 2010
Il servizio è garantito 365 giorni all’anno. Le Comunità Alloggio, oltre che garantire il servizio per le persone in carico resi-
denzialmente, offrono un’accoglienza temporanea che può essere attivata qualora:
· si offra un servizio di emergenza (situazioni famigliari impreviste che richiedono un inserimento tempestivo in struttura)
· si programmi un servizio di sollievo alla rete che solitamente ha in carico la persona
· si attui un progetto di avvicinamento alle Comunità Alloggio della persona che in futuro potrebbe richiederne l’accoglien-
za in maniera stabile.
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5.1.3 Obiettivi generali
L’obiettivo primario dell’accoglienza in Comunità Alloggio è quello di garantire a tutte le persone accolte una buona
qualità di vita, una risposta adeguata ai bisogni individuali e un’attenzione costante alle potenzialità evolutive di ciascuno.
La specificità del contesto residenziale e del più vasto contesto urbano in cui le Comunità sono inserite favoriscono una
sollecitazione anche sul versante sociale e dell’integrazione.
L’organizzazione degli spazi negli appartamenti delle varie Comunità Alloggio è pensata in modo da garantire che ogni
persona si possa sentire a casa propria ed abbia ampie possibilità di personalizzazione degli ambienti.
L’abitare in un appartamento organizzato sul modello di una casa privata, con caratteristiche ambientali che lo rendano il
più accogliente e famigliare possibile, e la collocazione in città, permettono di lavorare su più fronti:
· quello delle autonomie
· quello delle capacità relazionali
· quello della differenziazione dei contesti (ovvero la separazione tra il contesto in cui si vive e quello in cui si è occupati
in vario modo nelle ore diurne)
· quello dell’integrazione con il territorio.
Tra i suoi obiettivi la Comunità ha quello di coltivare i contatti con le famiglie, valorizzandone al massimo i contributi, cer-
cando di calibrare gli interventi educativi tenendo conto delle esperienze di vita e della storia di ciascuno. Sono promosse
iniziative come uscite, pranzi, feste, vacanze per coinvolgere i famigliari nella vita di Comunità e vivere insieme esperienze
positive, oltre che momenti di verifica comuni.
5.1.4 Organizzazione erogazione dei servizi
Quali sono le risorse umane che operano nelle Comunità alloggio?
I servizi alla persona vengono garantiti dagli operatori, coordinati da un responsabile. Il lavoro quotidiano è integrato dal prezio-
so apporto di esperti con professionalità diversificate (lo psicologo di area clinica, gli psicopedagogisti, la maggior parte del corpo
infermieristico, i fisioterapisti, i medici, il risk manager o responsabile della sicurezza, il responsabile della formazione).
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A servizio degli utenti delle Comunità Alloggio in particolare lavorano le seguenti figure:
I responsabili delle Comunità Alloggio, che fanno da interfaccia tra il gruppo operativo di lavoro (gli operatori) e lo staff
direttivo. Hanno una funzione diretta di gestione dei nuclei operativi di assistenza ed una di coordinamento dell’attività
educativa dei singoli gruppi di lavoro. Rappresentano, inoltre, il punto di riferimento sia per gli operatori sia per i famigliari
degli utenti.
Gli operatori, principalmente Assistenti Educatori, le cui attività si rivolgono in maniera diretta alla persona e al suo
ambiente di vita e di cura. L’obiettivo principale del loro lavoro è quello di valorizzare le capacità residue dell’utente e di
svilupparne il livello di benessere e di autonomia, in coerenza con il progetto di cura definito dall’équipe del servizio. Le
mansioni a cui è chiamato l’operatore sono di affiancamento e accompagnamento degli utenti nello svolgimento delle
attività quotidiane (igiene personale, preparazione dei pasti, cura della casa, etc.). L’operatore supporta ciascuno nella ge-
stione degli spazi comuni e personali, intervenendo direttamente laddove necessario, mediando le relazioni e/o i conflitti,
facilitando la comunicazione e garantendo a tutti un proprio spazio di espressione. Partecipa, inoltre, alla programmazione
della giornata della persona organizzandola sulla base dei bisogni individuali e dei percorsi individualizzati che ognuno
persegue.
Gli operatori provenienti dalle liste di mobilità della Provincia Autonoma di Trento che hanno scelto di lavorare presso Villa
Maria, che hanno la funzione di affiancare gli operatori nelle attività quotidiane di presa in carico degli utenti (ad esclusio-
ne dell’igiene).
Ogni Comunità è in stretto contatto con la Sede Centrale di Lenzima, per segnalare bisogni per interventi specifici in ambi-
to amministrativo, di manutenzione, medico-infermieristico, di coordinamento, etc.
Un valore aggiunto
I volontari e i volontari internazionali, inviati dal servizio di Promozione del Volontariato “Macramè” interno alla Cooperativa, che
sulla base della personale disponibilità mettono a disposizione il loro tempo: alcuni danno un aiuto affiancando l’educatore nelle
attività con gli utenti, altri, avendo delle particolari attitudini creative o hobby personali, strutturano delle loro proposte.
Come si svolge una giornata all’interno delle Comunità alloggio?
A supporto degli utenti di ogni Comunità Alloggio ruotano in media 8 operatori e un responsabile, che coordina e gestisce
a livello organizzativo ed educativo la Comunità. Durante la notte è prevista generalmente la presenza dell’operatore, che
dorme in una stanza della Comunità. In alcuni appartamenti, per meglio rispondere alle esigenze di alcuni ospiti, è presen-
71
te la notte attiva e quindi la presenza dell’operatore vigile, che sorveglia le ore notturne. In caso di malattia degli utenti è
prevista l’assistenza in Comunità.
I progetti educativi specifici vengono condivisi con i differenti Centri Diurni in modo da garantire coerenza e continuità
negli interventi.
Una giornata in Comunità alloggio:
ore 07.00 – 08.15 Sveglia, igiene personale e preparazione alla giornata secondo i bisogni individuali
ore 08.15 – 09.00 Colazione
ore 09.00 – 17.00Attività presso il Centro Diurno di appartenenza. Alcuni utenti, affiancati dagli educatori, si fermano in Comunità per un progetto di cura degli ambienti di vita, condiviso con il Centro Socio Educativo di riferimento, che raggiungono dopo le ore 11.00 circa
ore 17.00 – 18.30
Rientro in Comunità, riposo e attività legate alla cura della casa quali spesa, bucato, riordino, gestione del guardaroba, etc. Sono garantiti, inoltre, momenti di condivisione, di relax e svago legati agli interessi individuali (lettura, ricamo, visione di film, ascolto di musica, passeggiate, telefonate, utilizzo del computer, personalizzazione degli spazi, etc.)
ore 18.30 – 19.00 Preparazione della cena insieme agli operatori
ore 19.00 – 20.00 Cena (talvolta sono invitati volontari, amici o famigliari)
ore 20.00 – 21.00Dopo cena, ultimato il riordino degli spazi, gli utenti possono decidere di andare a letto presto o di guardare qualche programma televisivo o conversare o intrattenersi con giochi di gruppo. Saltuariamente vengono organizzate delle uscite serali
Nei fine settimana, nelle giornate di chiusura dei servizi diurni e nelle festività, la Comunità Alloggio garantisce il servizio
su tutta la giornata. Questi momenti sono dedicati ad attività ricreative più strutturate, quali: gite, visite ad amici e parenti,
partecipazione a manifestazioni socio-culturali offerte dal territorio, etc. Si cerca anche di salvaguardare momenti di riposo
in cui si possa apprezzare lo stare in casa.
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In determinati periodi dell’anno gli utenti vanno in vacanza. Con loro ci sono gli operatori, i volontari, gli infermieri e i
famigliari che ne fanno richiesta. La scelta del luogo può spaziare dal mare al lago alla montagna, verificando sempre che
le strutture accoglienti offrano i servizi più adatti alla tipologia di utenza.
Grazie alla disponibilità di alcuni famigliari talvolta vengono prestate delle case-vacanza nelle quali possono soggiornare a
rotazione gli utenti dei diversi servizi ed i loro operatori.
5.1.5 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
Per quanto riguarda la tutela sanitaria le Comunità Alloggio godono delle stesse garanzie dei Gruppi Famiglia, a differenza
della presenza non continuativa degli infermieri. Ciò è possibile in quanto le persone che vivono in Comunità non hanno
problemi di salute tali da richiedere la presenza costante di personale infermieristico, la quale è garantita in tutte le Co-
munità dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie del primo mattino e della sera, mentre il sabato e la domenica la presenza è
serale. In alcune Comunità gli infermieri professionali coprono buona parte delle ore diurne e dei fine settimana, garanten-
do la loro presenza attiva anche nelle ore notturne.
In caso di bisogno tutte le Comunità possono rivolgersi al coordinatore degli infermieri delle Comunità Alloggio presente
in via della Terra, agli infermieri della sede di Lenzima, ai medici di base o alla Guardia Medica.
Altri supporti per gli utenti delle Comunità Alloggio sono il medico di base in costante contatto con il servizio infermieristi-
co interno alla Cooperativa, la possibilità di consultare le varie figure specialistiche della Cooperativa (psichiatra, neurolo-
go, fisioterapista, dentista, etc.), il supporto dello psicologo di area clinica e dello psicopedagogista per quanto riguarda gli
aspetti educativi e psicologici (per una descrizione dettagliata si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi,
psicologici e psicopedagogici” a pag. 37).
5.1.6 servizi tecnico - alberghieri
Pasti: i pasti consumati in Comunità Alloggio vengono preparati dagli operatori, seguendo alcune specifiche indicazioni
del dietista. Laddove possibile l’operatore può essere affiancato dall’utente e la preparazione del pasto diviene un momen-
73
to educativo che permette di valorizzare le capacità residue dell’utente disabile e di svilupparne il livello di benessere e di
autonomia.
Nelle Comunità Alloggio si consumano solamente le cene poiché gli utenti pranzano nei Centri Diurni di appartenenza (ad
esclusione dei weekend in cui si consumano tutti i pasti in Comunità). L’unica eccezione è rappresentata dalle Comunità
Alloggio di via della Terra in quanto gli utenti rientrano anche per i pranzi infrasettimanali, i quali sono garantiti da una
ditta esterna che si occupa della gestione, dell’acquisto degli alimenti e della preparazione del cibo seguendo un menu
appositamente predisposto dal dietista.
Lavanderia: il lavaggio, la stiratura e la riparazione degli indumenti sono effettuati dagli operatori aiutati, laddove possibile,
dagli utenti.
Pulizie: le pulizie ordinarie delle Comunità Alloggio e la cura della casa vengono svolte dagli operatori, laddove possibile
affiancati dagli utenti, poiché rientrano nel progetto educativo finalizzato a valorizzare le capacità residue dell’utente stes-
so. È prevista la collaborazione con una ditta esterna di pulizie (una Cooperativa Sociale di tipo B) che periodicamente si fa
carico delle faccende domestiche più pesanti (le Comunità Alloggio di via della Terra si differenziano in quanto dispongono
sempre dell’appoggio della ditta esterna).
Per il servizio di pulizie è stato recentemente attivato un controllo periodico garantito da una supervisione sistematica.
trasporti: è attivo un servizio trasporti svolto da un’organizzazione pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti
della Provincia Autonoma di Trento che provvede a garantire i viaggi che hanno una programmazione fissa (sposta-
menti ai Centri Diurni, attività strutturate settimanali, etc.). Le Comunità Alloggio, inoltre, dispongono di un furgone
(due nel caso delle Comunità di Borgo Sacco) che viene utilizzato dagli operatori per il trasporto e l’accompagnamen-
to degli utenti nelle varie uscite.
altri servizi: agli utenti è garantito un servizio di podologia al bisogno.
74
5.1.7 Come mettersi in contatto con le Comunità alloggio
per informazioni (escluse quelle di carattere sanitario) si invita a contattare le singole comunità
alloggio chiedendo del responsabile. di seguito viene presentato lo schema relativo ai contatti per
ogni unità di servizio.
COMUNità aLLOGGiO teLeFONO MaiL
CÁ NOVA 0464 413195 comunita.viapasqui@coopvillamaria.it
CÁ BELLA 0464 490473 comunita.viapasqui@coopvillamaria.it
MARGHERITA 0464 486148 comunita.viadellaterra@coopvillamaria.it
MELOGRANO 0464 486151 comunita.viadellaterra@coopvillamaria.it
SOLE 0464 433002 comunita.viaudine@coopvillamaria.it
ARCOBALENO 0464 667576 comunita.viaudine@coopvillamaria.it
LA SORGENTE (EX AURORA) 0464 409058 comunita.corsoverona@coopvillamaria.it
PENELOPE 0464 480423 comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
ULISSE 0464 438260 comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
Per informazioni sugli aspetti sanitari si invita a contattare il coordinatore del personale infermieristico delle
Comunità Alloggio presente in via della Terra 15 a Rovereto:
Telefono: 380 3659869 - Indirizzo e-mail: coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
È possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente Carta dei Servizi.
75
5.2 La Comunità ad alta autonomia “Mimosa”
5.2.1 descrizione generale della struttura accogliente
Aperta nel giugno 2005 in via Livenza a Rovereto, la Comunità “Mimosa” è la prima comunità a bassa protezione, con
modalità di funzionamento ed obiettivi diversi da quelli delle altre comunità residenziali sul territorio. Dal 2009 la Comu-
nità si è trasferita a Borgo Sacco in via Unione 2, al terzo piano del complesso dove già si trovano altre due Comunità
Alloggio di Villa Maria (Comunità “Penelope” e Comunità “Ulisse”). Questa collocazione garantisce alle utenti il supporto
degli operatori, sempre presenti nelle altre comunità, in caso di bisogno e allo stesso tempo permette loro di mantenere il
massimo livello di autonomia ed indipendenza.
5.2.2 destinatari del servizio e tempi di erogazione
In questo momento la Comunità “Mimosa” accoglie tre utenti (donne adulte) con disabilità cognitiva e fisica lieve. Le
utenti erano già in carico a Villa Maria, accolte in due diverse Comunità Alloggio. Tutte, durante l’esperienza fatta in
Comunità, avevano avuto modo di sperimentarsi nelle attività quotidiane di gestione della casa, degli spazi e dei tempi,
nonché di muoversi all’interno della propria città, dimostrando di avere un alto livello di autonomia.
Avevano inoltre espresso, se pur con modalità diverse, l’aspirazione ad emanciparsi dalla situazione vissuta in Comunità
per poter vivere una vita più libera ed indipendente.
Proprio da questi bisogni espressi e dalle considerazioni delle figure professionali che a vario titolo lavoravano con loro, si è
partiti per costruire il progetto della nuova Comunità, che è aperta 365 giorni all’anno.
5.2.3 Obiettivi generali
Con il progetto di questa Comunità, definita a “bassa protezione,” è stato costruito l’obiettivo primario di permettere alle
utenti di vivere una vita il più autonoma ed indipendente possibile, garantendo loro al medesimo tempo il massimo della
76
tutela e del sostegno. La vita in semi - autonomia sollecita le utenti su molti fronti:
· quello delle autonomie, in quanto la gestione e l’organizzazione della casa risultano essere direttamente in carico alle tre
utenti. Pur con il supporto degli educatori e dei volontari le tre persone hanno modo di sperimentarsi in tutte le operazioni
che sono necessarie per gestire una casa: pulire, cucinare, fare la spesa, rendersi conto di che cosa manca, fare il bucato,
lavare, stendere, etc. Allo stesso tempo hanno la possibilità di riempire e personalizzare gli spazi secondo i loro gusti e le
loro preferenze
· quello delle capacità di problem–solving, laddove sono chiamate a trovare da sole semplici soluzioni alle situazioni che si
possono presentare
· quello della scelta e dell’autodeterminazione, in quanto le utenti sperimentano la possibilità di scegliere come occupare il
tempo libero che rimane loro al di fuori delle ore lavorative
· quello delle capacità relazionali, poiché la vita in questa Comunità sollecita le utenti che vi vivono a mettersi in relazione
con molte persone (volontari, vicini di casa, amici, conoscenti, negozianti, etc.) senza la mediazione dell’operatore
· quello della sperimentazione della libertà e dell’autonomia di movimento che le pone a diretto contatto con i servizi del
territorio (mezzi pubblici, posta, banca, negozi, biblioteca, etc.)
· infine la Comunità organizzata in questo modo garantisce un alto livello di rispetto della privacy e fa loro sperimentare
degli spazi di solitudine che, se tutelata al massimo, è un’esperienza evolutiva potenzialmente molto significativa.
5.2.4 Organizzazione erogazione del servizio
La Comunità ad alta autonomia: caratteristiche ambientali specifiche
La tutela garantita anche dalla tecnologia
La Comunità “Mimosa” è un normalissimo appartamento, dotato di una serie di dispositivi atti a garantire la massima sicu-
rezza alle persone che vi vivono. Nello specifico all’interno della casa sono stati allestiti:
· controllo delle presenze nelle stanze (entrata/uscita) mediante barre poste lungo gli stipiti delle porte e delle camere
· luci notturne lungo i corridoi per segnalare il percorso in caso di black out o non accensione spontanea delle luci notturne
(che al passaggio della persona si accendono illuminando il percorso)
· sistema di rilevamento fumo ed incendio
77
· sistema di rilevamento fughe di gas (cucine)
· sistema di rilevamento allagamento (sensori presenza acqua) nelle cucine e nei bagni
· sistema di chiusura automatica delle imposte esterne con interruttore
· sistema di entrata negli appartamenti tramite codice di accesso o badge
· sistema di interfaccia telefonica tra l’appartamento e le due Comunità Alloggio sottostanti
· telecamera all’ingresso con sorveglianza video visibile da un monitor posto all’interno dell’appartamento.
Il sistema di segnalazione di pericolo, qualunque esso sia, viene rilevato dalla centrale operativa di supervisione di tutti e
tre gli appartamenti, situata al primo piano nella Comunità “Ulisse” (stanza pluriuso, attigua alla camera dell’operatore)
e anche all’interno di ogni singolo appartamento. Le immagini delle telecamere sono accessibili ad ogni piano per ogni
singolo appartamento.
Quali sono le risorse umane che operano nella Comunità “Mimosa”?
Presso la Comunità operano l’operatore e il responsabile. Per le caratteristiche delle utenti che la abitano, questa Comu-
nità dispone di un organico molto ridotto, tuttavia la supervisione e il controllo permanente della situazione, nonché il
supporto nell’organizzazione della casa e dei tempi, vengono garantiti anche dagli operatori presenti nelle due Comunità
sottostanti e, nello specifico, dal responsabile che funge da riferimento educativo anche per le utenti della Comunità
“Mimosa”. Il responsabile è presente una sera in settimana e al bisogno, per verificare lo stato di benessere delle utenti e
per aiutarle a gestire eventuali problemi pratico-organizzativi o relazionali. È sempre a disposizione un operatore anche per
eventuali difficoltà urgenti o malesseri particolari.
È garantita, nei momenti in cui si rende necessaria (per malattia, insonnia o preoccupazioni particolari), la presenza nottur-
na di un operatore o di un volontario all’interno dell’appartamento. Per il resto delle notti le utenti possono fare riferimen-
to, tramite citofono interno, agli operatori sempre presenti nelle Comunità dei piani sottostanti.
La presenza dei volontari
La Comunità “Mimosa” si avvale di una presenza assidua di volontari. Grazie alla collaborazione con il servizio per il Vo-
lontariato “Macramè” si è costituito un gruppo discretamente ampio di persone che ruotano attorno a questa Comunità.
Ogni volontario ha avuto modo di scegliere e concordare con le utenti, in base alle loro necessità, l’attività da compiere
insieme: c’è chi le accompagna a fare la spesa, chi le segue nelle occupazioni domestiche, chi preferisce coinvolgerle in at-
tività ricreative esterne (pizzeria, cinema, biblioteca, etc.), chi è disponibile a preparare e consumare i pasti insieme a loro,
chi le coinvolge in attività di quartiere, etc. Questa risorsa dà modo alle utenti di conoscere molte persone e di sperimen-
78
tarsi in relazioni con figure non strettamente professionali, nonché di godere di una vasta gamma di proposte ed iniziative.
Come si svolge una giornata all’interno della Comunità “Mimosa”?
Al mattino le utenti si svegliano e si preparano in autonomia per uscire di casa e recarsi nella Cooperativa in cui lavorano
dal lunedì al venerdì. Le utenti rientrano in Comunità nel tardo pomeriggio. In questa fase della giornata generalmente
sono impegnate in qualche attività organizzata con un volontario o si fermano in città o si dedicano alla gestione del-
la casa. Sono le ore del giorno in cui sono fissati settimanalmente anche i colloqui con lo psicologo o gli incontri con il
responsabile. Nel tempo si è giunti a garantire anche la presenza di un educatore dalle ore 18:00 alle ore 20:00 per dare
loro un po’ di continuità e supportarle nell’organizzazione della casa e dei tempi. Ciò si è rivelato necessario anche per
garantire uno spazio quotidiano di supporto e di confronto sulle esperienze della giornata, nonché per facilitare il dialogo
e lo scambio tra loro. È previsto comunque che in questa fase della giornata ci possano essere degli spazi in cui le utenti
siano sole in casa. La cena viene preparata dalle utenti, sulla base di una turnistica tra loro concordata, e consumata con
l’operatore presente. Le ore del dopo cena sono lasciate al relax, talvolta organizzate da un volontario, talvolta scandite da
appuntamenti settimanali.
In determinati periodi dell’anno le utenti della Comunità “Mimosa” vanno in vacanza: o con gli operatori e gli utenti di
altre Comunità Alloggio, accompagnati dagli infermieri, dai volontari e dai famigliari che ne fanno richiesta, o prendendo
parte a soggiorni organizzati dal Comprensorio C10.
5.2.5 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
L’infermiera è presente in Comunità diverse volte in settimana per verificare lo stato di salute delle utenti, raccogliere eventuali
malesseri e garantire un alto livello di attenzione anche sull’aspetto sanitario.
Lo psicologo è presente in Comunità un giorno in settimana per colloqui individuali o comuni. La presenza così frequente
garantisce che le utenti siano accompagnate nella rielaborazione delle esperienze fatte all’interno e all’esterno della Comunità.
Altri supporti sono il medico di base in costante contatto con il servizio infermieristico interno alla Cooperativa e la possibilità di
consultare le varie figure specialistiche della Cooperativa, come psichiatra, neurologo, fisioterapista, dentista, etc. (per una descri-
zione dettagliata si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e psicopedagogici” a pag. 37).
79
5.2.6 servizi tecnico - alberghieri
Pasti: i pasti vengono preparati dalle utenti e consumati con l’operatore presente. Talvolta le utenti sono invitate a man-
giare nelle Comunità Alloggio sottostanti.
Lavanderia: il lavaggio e la stiratura degli indumenti sono effettuati dalle utenti con l’aiuto degli operatori.
Pulizie: le pulizie ordinarie della Comunità vengono effettuate dalle utenti. È prevista la collaborazione con una ditta esterna di
pulizie (una Cooperativa Sociale di tipo B) che due volte alla settimana si fa carico delle faccende domestiche più pesanti. Per il
servizio di pulizie è stato recentemente attivato un controllo periodico garantito da una supervisione sistematica.
trasporti: il servizio trasporti è svolto da un’organizzazione pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti della Provincia Auto-
noma di Trento, nel caso in cui le utenti non si gestiscano autonomamente con i mezzi pubblici. Per eventuali altre esigenze le
utenti possono fare affidamento sugli operatori delle Comunità sottostanti che hanno a disposizione un furgone.
5.2.7 Come mettersi in contatto con la Comunità ad alta autonomia “Mimosa”
La Comunità ad alta autonomia “Mimosa” si trova in via Unione 2 a rovereto (tN).
telefono: 0464 434151 - indirizzo e-mail: comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
per informazioni sugli aspetti sanitari si invita a contattare il coordinatore del personale infermieristico delle
comunità alloggio presente in via della terra 15 a rovereto:
telefono: 380 3659869 - indirizzo e-mail: coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
per altre informazioni si invita a contattare il responsabile delle comunità alloggio “penelope” e “ulisse”:
telefono: 0464 480423 oppure 0464 438260 - indirizzo e-mail: comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
80
5.3 Progetti individualizzati: i Nuclei territoriali
5.3.1 descrizione generale dell’esperienza
Iniziata nel 2006 come progetto sperimentale, la realtà dei Nuclei Territoriali è stata riconosciuta ufficialmente nel marzo
2008 come progetto residenziale tra i servizi offerti dalla Cooperativa Sociale Villa Maria e, come tale, sovvenzionata dalla
Provincia Autonoma di Trento al pari degli inserimenti in altri contesti. Questo progetto prevede l’inserimento di un utente,
già ospite in un Gruppo Famiglia o in una Comunità Alloggio della Cooperativa, nella famiglia di un referente, per permet-
tergli di sperimentare, per un periodo di tempo anche prolungato, un contesto facilitante ed evolutivo senza sovrapposi-
zioni con la figura di quella che è, e deve rimanere, la famiglia di origine. In tale periodo vengono mantenuti e facilitati i
legami dell’ospite con i compagni e gli amici, sono previsti frequenti rientri in Gruppo Famiglia/Comunità Alloggio e nella
famiglia di origine, ed anche gli impegni nei Centri Diurni e le attività quotidiane rimangono invariati.
5.3.2 destinatari del servizio e tempi di erogazione
La scelta degli utenti da inserire viene valutata attentamente (sulla base di parametri quali la storia personale, i bisogni
clinici e pedagogici, il percorso evolutivo svolto, etc.) e concordata con i famigliari del candidato. Attualmente gli utenti
inseriti in Nuclei Territoriali sono 5, tutte femmine. La durata del progetto può variare da alcuni mesi fino a qualche anno,
a seconda della valutazione clinica ed educativa che viene effettuata in itinere e nei momenti di verifica in équipe.
5.3.3 Obiettivi generali
L’esperienza della creazione dei Nuclei Territoriali si inserisce in un percorso promosso dalla Cooperativa Sociale Villa Maria
finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
81
· de-istituzionalizzazione degli utenti verso contesti d’accoglienza a conduzione famigliare
· strutturazione di una nuova tipologia di servizio attraverso un nuovo modello organizzativo
· miglioramento della qualità di vita degli utenti
· forte individualizzazione dell’intervento.
5.3.4 Organizzazione erogazione del servizio
Quali sono le risorse umane caratteristiche dei Nuclei territoriali?
Data la specificità dei Nuclei Territoriali è prevista una robusta rete di supporto logistico e di monitoraggio sia per l’utente
che per il referente coinvolto. Pertanto ogni progetto è seguito da un’équipe che comprende la presenza di psicologo,
psicopedagogista, infermiere (il loro lavoro è descritto nelle parti generali della Carta dei Servizi), responsabile, referente
del Nucleo e famigliari dell’ospite coinvolto.
A servizio degli utenti dei Nuclei Territoriali in particolare lavorano:
I responsabili, che fanno da interfaccia tra i referenti e le altre figure di équipe coinvolte.
Il referente, che si rende titolare di qualsiasi necessità assistenziale ed educativa relativa ai bisogni personali ed evolutivi
dell’utente, seguendo le indicazioni fornite dall’équipe. Il referente del Nucleo Territoriale è contrattualmente un dipenden-
te della Cooperativa, con relativa retribuzione e diritti correlati.
Una giornata nei Nuclei territorialiLa giornata tipo all’interno dei Nuclei Territoriali, dal lunedì al venerdì, si articola così:
ore 07.00 – 08.00 Sveglia ed igiene personale fatta in modo autonomo con il supporto e la supervisione dell’operatore
ore 08.00 – 09.00 Preparazione della colazione, consumazione della stessa e poi aiuto nel riordino
ore 09.00 Partenza per il Centro Diurno
82
ore 09.30 – 16.30 Attività varie presso il Centro Diurno di appartenenza
ore 17.00 Rientro in “famiglia”
ore 17.30 – 19.00Momento di relax oppure uscite con la “famiglia” (ad esempio a fare la spesa),attività varie con i componenti della “famiglia”
ore 19.00 – 19.30 Aiuto nella preparazione della cena
ore 19.30 Cena
ore 20.00 – 20.30 Aiuto nel riordino, igiene serale
ore 20.30 – 21.30 Conversazione, visione TV o altre attività e poi a letto.
Nel weekend gli utenti non si recano al Centro Diurno, rimangono a casa e partecipano attivamente alle attività delle “fami-
glie” (ad esempio il riordino delle stanze, lo shopping del sabato pomeriggio, l’accompagnare i bambini alle partite di calcio,
etc.) nelle quali sono perfettamente integrati. Per la domenica, se gli utenti non rientrano nei Gruppi Famiglia/Comunità
Alloggio, sono previste delle gite, soprattutto nel periodo estivo. Nel periodo estivo per ogni utente è prevista una settimana di
soggiorno marino in appoggio con il Gruppo Famiglia o la Comunità Alloggio di provenienza, alla quale partecipano, salvo parti-
colari esigenze, anche i membri della famiglia ospitante. Durante le festività, quali ad esempio il Natale, solitamente gli utenti
possono esprimere la volontà sia di stare con i propri famigliari sia di stare con i membri della famiglia ospitante.
5.3.5 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
Agli utenti dei Nuclei Territoriali sono garantiti gli stessi servizi sanitari e psicologici degli altri utenti della Cooperativa. Per
quanto riguarda l’aspetto infermieristico il riferimento è il coordinatore degli infermieri presente presso il Centro Residen-
ziale. Per una descrizione dettagliata dei servizi offerti si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologi-
ci e psicopedagogici” (pag. 37).
83
5.3.6 servizi tecnico – alberghieri
La Cooperativa copre totalmente l’acquisto di beni alimentari, beni ad uso quotidiano, strumenti ad uso didattico ed altro. Con-
tribuisce ad un eventuale affitto ed alle spese vive della casa di abitazione per l’inserimento dell’utente.
Il responsabile della sicurezza della Cooperativa (risk manager) verifica che l’abitazione possieda tutti i criteri necessari per rispet-
tare le norme e garantire la sicurezza dei suoi abitanti. La Cooperativa, inoltre, stipula un’apposita assicurazione, coprendone i
costi, sui rischi generali relativi alla presenza dell’utente all’interno del Nucleo ed alla normale conduzione della quotidianità.
Pasti: i pasti consumati nella famiglia ospitante vengono preparati da referente ed utente insieme, poiché questo divie-
ne un momento educativo che permette di valorizzare le capacità residue dell’utente disabile e di svilupparne il livello di
benessere e di autonomia. Vengono sempre seguite le indicazioni del dietista per la predisposizione del menu.
Lavanderia: il lavaggio, la stiratura e la riparazione degli indumenti sono effettuati dall’utente con l’aiuto del referente.
Pulizie: la pulizia della casa della famiglia ospitante è svolta dal referente con l’aiuto dell’utente.
trasporti: il servizio trasporti degli utenti dal luogo di residenza al Centro Diurno e ritorno, è svolto da un’organizzazione
pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti della Provincia Autonoma di Trento.
5.3.7 Come mettersi in contatto con i Nuclei territoriali
Si invita a contattare la sede centrale della Cooperativa (piazza S. Martino 2 - Lenzima di Isera - TN)
chiedendo del responsabile di riferimento dell’utente:
Telefono: 0464 439060 - Fax: 0464 421603 - Indirizzo e-mail: segreteria@coopvillamaria.it
È possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente Carta dei Servizi.
84
6area servizi diUrNi
6.1 preMessa6.2 i centri socio educativi “foGlie di priMavera” e “la terra” 6.3 laBoratorio per l’acQuisizione dei pre-reQuisiti lavorativi “il viaGGio”
85
“Nessuno conosce le proprie possibilità finchè non le mette alla prova”
publilio siro (100 a.c.) · scrittorE E drammaturgo
86
6.1 Premessa
I servizi diurni della Cooperativa offrono tre diversi livelli di intervento per rispondere alle esigenze di ogni singolo utente:
un primo livello di accessibilità è garantito dal Centro Socio Educativo “La Terra”, che offre una sollecitazione moderata
compatibile con utenti che presentano compromissioni più rilevanti; un secondo livello intermedio è quello garantito dal
Centro “Foglie di Primavera”; infine un terzo livello è quello soddisfatto dal Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti
lavorativi “Il Viaggio”, dedicato ad utenti con un alto grado di autonomia. Come per gli utenti dei servizi residenziali anche
per quelli dei servizi diurni è garantita la possibilità di una mobilità qualora si rendesse necessaria per avvenuti cambiamen-
ti nelle autonomie o nello stato psicofisico dell’utente, per il quale in un certo momento può divenire più idoneo un altro
tipo di contesto diurno (si veda “Un’ulteriore attenzione: la mobilità tra i servizi” a pag. 25).
87
6.2 i Centri socio educativi (C.s.e.)
“Foglie di Primavera” e “La terra”
6.2.1 descrizione generale delle strutture accoglienti
La Cooperativa garantisce un servizio diurno per persone con disabilità psicofisica presso due Centri Socio Educativi, il
C.S.E. “Foglie di Primavera” e il C.S.E. “La Terra”, nei quali, attraverso interventi mirati, ci si prende carico della persona
nella sua complessità, puntando ad ottenere il suo benessere psicofisico, condizione di base per favorire, in seguito, altri
interessi ed apprendimenti.
Il C.S.E. “Foglie di Primavera”, aperto nel 2002, si trova a Volano (TN), in via Salenghi 7. La struttura si articola su due
piani più un soppalco ed un ampio spazio esterno di pertinenza (piazzale, parcheggio, terrazza, spazio esterno coperto).
All’interno si collocano varie stanze polivalenti utilizzate per l’attivazione degli utenti (spazi occupazionali, ma anche per
relax, cura di sé, etc.). A pochi metri dal C.S.E. si trova il parco pubblico attrezzato, di facile accesso e fruibile da tutta la
cittadinanza. A poca distanza si trovano, inoltre, la fermata dell’autobus che collega velocemente il paese con Rovereto e
la fermata della linea che lo collega con Trento.
Il C.S.E. “La Terra”, aperto nel 2006, è definito “a sollecitazione moderata”, tale definizione, però, non si riferisce alla tipologia
delle attività svolte al suo interno ma alla distanza che intercorre tra le Comunità di provenienza degli utenti che lo frequentano
ed il Centro stesso; infatti le Comunità Alloggio di via della Terra ed il Centro Diurno sono collocati nello stesso edificio e gli uten-
ti possono passare da uno all’altro semplicemente utilizzando l’ascensore o le scale. In questo modo tutti i soggetti che hanno
difficoltà ad adattarsi a cambi di contesto nell’arco di una stessa giornata, che possono provocare anche un affaticamento
eccessivo, si trovano a beneficiare dell’integrazione tra quella che è la loro casa e quello che è il loro ambito educativo – occupa-
zionale. L’edificio di cui sopra è situato nel pieno centro storico della città di Rovereto, in via della Terra 15; esso è strutturato su
quattro piani ed ospita il C.S.E., suddiviso in due stanze polivalenti per l’attivazione degli utenti, uno Spazio Espositivo, nel quale
è possibile vedere i lavori prodotti nel corso dell’anno dai Centri Diurni della Cooperativa, uno spazio adibito a palestra, che viene
usato anche come spazio relax, e le due Comunità Alloggio “Margherita” e “Melograno”.
88
6.2.2 destinatari dei servizi e tempi di erogazione
I C.S.E. accolgono persone caratterizzate da disabilità psicofisica medio – grave provenienti da:
· Comunità Alloggio
· Famiglia
· Nuclei Territoriali.
Attualmente nel C.S.E. “Foglie di Primavera” sono accolte 20 persone, mentre il C.S.E. “La Terra” accoglie 16 persone.
Entrambi i C.S.E. sono aperti dalle ore 09.00 alle ore 17.00, per cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdì e non
effettuano giorni di chiusura durante l’anno, a parte i giorni festivi.
6.2.3 Obiettivi generali
Il C.S.E. si propone come uno spazio aperto, le cui attività si pongono in contatto diretto con l’ambiente, i servizi e le
risorse del centro abitato che lo circonda. Diviene elemento propositivo di cambiamento sociale, collocato in un sistema
complesso di scambi nel quale promuovere abilitazioni centrate sulla soggettività del singolo e sul raggiungimento perso-
nale di acquisizioni funzionali alla maggior qualità di vita possibile. L’obiettivo principale è osservare, conoscere e risponde-
re ai bisogni della persona, mantenendo e possibilmente incrementando le sue potenzialità/abilità, proponendo attività ed
interventi riferiti a situazioni di benessere, crescita, relazione e individualità.
Quali sono le attività proposte nei C.s.e.?
In entrambi i C.S.E. si lavora sull’abilitazione, riabilitazione e stimolazione delle aree funzionali delle persone presenti, svi-
luppando la crescita evolutiva e maturazionale nelle aree cognitiva, neuropsicologica, affettivo-relazionale, motorio-prassi-
ca, linguistico-comunicazionale, dell’autonomia e dell’apprendimento. In tutti gli interventi educativi proposti si riscontrano
elementi che riportano contemporaneamente a più aree, integrati nella persona intesa in senso globale.
Ogni contatto con la persona diviene intervento educativo mirato alla crescita personale e nella semplicità dei gesti quoti-
diani (accoglienza, ascolto, saluto, cura di sé, etc.) vengono valorizzate le potenzialità di ciascuno.
89
Il servizio è erogato attraverso una presa in carico delle persone rilevandone i bisogni espressi e prevedendo percorsi di svi-
luppo delle autonomie sia sociali sia personali. Le attività sono proposte e condotte dagli Assistenti Educatori che coinvol-
gono gli utenti in piccoli gruppi, ponendo particolare attenzione alla sfera affettivo – relazionale. Tali attività sono:
· attività di stimolazione sensoriale
· attività grafico-pittoriche
· attività occupazionali
· attività di integrazione sociale e collaborazioni lavorative sull’esterno
· attività di musicoterapia
· attività di fisioterapia
· attività motoria e psicomotricità
· attività assistita con gli animali
· attività ludico-ricreative
· attività creativo-manuali quali: laboratorio di creazione di candele, lavorazione di rame/legno, laboratorio di découpage,
pittura su stoffa, etc. I manufatti ottenuti da queste particolari attività vengono poi messi in mostra nello Spazio Espositivo.
6.2.4 Organizzazione erogazione dei servizi
Quali sono le risorse umane caratteristiche dei Centri socio educativi?
I C.S.E. prevedono un’équipe formata da un responsabile e mediamente da 4 o 5 Assistenti Educatori, integrata dalla
presenza degli Educatori delle Comunità Alloggio. Il loro lavoro è sostenuto dall’intervento dello psicologo di area clinica e
dallo psicopedagogista negli spazi di équipe e nelle attività di programmazione.
A servizio degli utenti dei C.S.E. in particolare lavorano:
I responsabili, che fanno da interfaccia tra gli operatori e lo staff direttivo. Hanno una funzione diretta di gestione del
C.S.E. e di coordinamento dell’attività educativa dei singoli gruppi di lavoro.
Gli operatori dei C.S.E., con qualifica di Assistente Educatore, le cui mansioni riguardano la presa in carico diretta dell’u-
tente, la progettazione e la realizzazione degli interventi educativi e/o occupazionali. La proposta e la conduzione delle
attività richiedono a tali operatori un costante incremento e potenziamento delle competenze e delle conoscenze utili
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all’intervento con il disabile, al fine di potergli offrire percorsi di crescita e sviluppo delle autonomie sociali e personali. La
loro presenza è integrata da quella degli operatori delle Comunità Alloggio che possono sia affiancarli nella conduzione
delle attività che gestirle in autonomia.
Gli operatori provenienti dalle liste di mobilità della Provincia Autonoma di Trento che hanno scelto di lavorare presso Villa
Maria, che hanno la funzione di affiancare gli operatori nelle attività quotidiane di presa in carico degli utenti (ad esclusio-
ne dell’igiene).
Alcuni professionisti del gruppo dei tecnici, denominato A.L.T., già descritto nel capitolo relativo al Centro Residenziale nel
paragrafo “Servizi socio-animativi di attivazione” (pag. 54). Questi professionisti operano per la maggior parte del tempo
nel Centro Residenziale, nel quale ha sede il loro servizio, talvolta accolgono, però, anche utenti delle Comunità Alloggio
o dei C.S.E. per specifiche attività che richiedono spazi presenti solamente nel Centro Residenziale (per esempio la piscina
o gli spazi per l’attività di pet-therapy). Inoltre alcuni di essi (come il musicoterapista, il fisioterapista, il terapista delle
attività con gli animali, il tecnico delle attività motorie) vanno ad inserirsi, su specifiche richieste d’intervento individuale o
di piccolo gruppo, all’interno della programmazione del Diurno, nel quale garantiscono la loro presenza per alcune ore alla
settimana per rispondere ai bisogni dell’utenza. Gli interventi educativi da parte di queste figure tecniche vengono concor-
dati con l’équipe del C.S.E., al fine di individuare i bisogni, gli obiettivi, la metodologia, gli strumenti e la durata.
Un valore aggiunto
I volontari e i volontari internazionali che, sulla base della personale disponibilità, mettono a disposizione il loro tempo: ci
sono alcuni che danno un aiuto affiancandosi all’educatore nelle attività con gli utenti, altri che, avendo delle particolari
attitudini creative o hobby personali, strutturano delle proposte che vanno ad integrare la programmazione delle attività
del Diurno. Il C.S.E. può accogliere, inoltre, studenti di scuole superiori e/o percorsi universitari e/o altri percorsi educativi
per periodi di tirocinio.
Una giornata nei Centri socio educativi
La giornata tipo all’interno dei due C.S.E. si articola in modo differente in alcuni momenti (in particolare quelli dei pasti),
per la diversa provenienza degli utenti (come accennato all’inizio del capitolo nel caso del C.S.E. “La Terra” sono già all’in-
terno della struttura perché provengono dalle Comunità Alloggio dei piani superiori, nel caso del C.S.E. “Foglie di Primave-
ra” provengono dall’esterno).
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ore 09.00 – 09.30Arrivo, programma della giornata, creazione dei gruppi di lavoro e preparazione alle attività. Nel C.S.E. “La Terra” prima si riordinano e sistemano le Comunità Alloggio
ore 09.30 – 12.00 Attività educative, riabilitative, occupazionali, intervallate da un momento di pausa e relax
ore 12.00 – 13.00Pranzo (per gli utenti del C.S.E. “La Terra” vi è il rientro nelle Comunità Alloggio per il pranzo e per il riposo pomeridiano, ad essi si aggiungono gli operatori del Centro Diurno e gli even-tuali utenti esterni non residenti nelle Comunità)
ore 13.00 – 14.30 Riordino, igiene personale, relax, tempo libero
ore 14.30 – 16.00 Attività educative, riabilitative ed occupazionali
ore 16.00 – 17.00Merenda e riordino (per gli utenti del C.S.E. “La Terra” prima della merenda vi è il rientro nelle Comunità Alloggio).
6.2.5 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario vi è una differenza tra i due Centri: nel caso del C.S.E. “Foglie di Primavera” ci si
rivolge al personale infermieristico in servizio presso le Comunità Alloggio, al coordinatore degli infermieri per le Comunità
e, in caso di emergenza, ci si avvale del Servizio Sanitario del territorio; per il C.S.E. “La Terra”, invece, ci si rivolge all’infer-
miere presente in struttura in specifiche fasce orarie.
Per una descrizione dettagliata dei servizi offerti si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e
psicopedagogici” a pag. 37.
6.2.6 servizi tecnico - alberghieri
Pasti: per entrambi i C.S.E. il servizio pasti è garantito da una Cooperativa di ristorazione che si occupa della preparazione
quotidiana degli alimenti e della loro consegna. Agli educatori spetta il compito della distribuzione del pasto seguendo le
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indicazioni medico – infermieristiche. Vengono sempre seguite le indicazioni del dietista per la predisposizione del menu.
A fine pasto le operazioni di riordino e pulizia vengono svolte dagli utenti con l’affiancamento e la supervisione degli
operatori del Centro Socio Educativo e delle Comunità Alloggio, che seguono poi il momento dell’igiene personale e del
riposo pomeridiano.
Pulizie: la pulizia dei Centri Socio Educativi viene effettuata da una ditta esterna di pulizie, una Cooperativa Sociale di tipo
B. Per il servizio di pulizie è stato recentemente attivato un controllo periodico garantito da una supervisione sistematica.
trasporti: il servizio di trasporto per gli utenti del C.S.E. “Foglie di Primavera” dal luogo di residenza al C.S.E. e ritorno, è
svolto da un’organizzazione pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti della Provincia Autonoma di Trento.
A disposizione di entrambi i C.S.E. c’è un furgone per eventuali spostamenti (gite, visite mediche, etc.).
6.2.7 Come mettersi in contatto con i Centri socio educativi
per informazioni sugli aspetti sanitari si invita a contattare il coordinatore del personale infermieristi-
co delle comunità alloggio presente in via della terra 15 a rovereto:
telefono: 380 3659869 - indirizzo e-mail: coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
per altre informazioni si invita a contattare il c.s.e. interessato chiedendo del responsabile:
· c.s.e. “foglie di primavera”, via salenghi 7 - volano (tn):
telefono: 0464 413341 - indirizzo e-mail: fogliediprimavera@coopvillamaria.it
· c.s.e. “la terra”, via della terra 15 - rovereto (tn):
telefono: 0464 439710 - indirizzo e-mail: laterra@coopvillamaria.it
è possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente carta dei servizi.
93
6.3 Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti
lavorativi “il viaggio”
6.3.1 descrizione generale della struttura accogliente
Il Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Il Viaggio” è stato aperto nel novembre del 2008 ed è situato in
via Unione 2 a Borgo Sacco di Rovereto, all’interno di un’ala della Residenza Sanitaria per Anziani (RSA).
Le stanze destinate al Laboratorio sono ad uso esclusivo di Villa Maria, mentre si condividono con utenti, dipendenti e
famigliari o visitatori della RSA alcuni spazi comuni come la sala mensa, il corridoio e la saletta relax.
6.3.2 destinatari del servizio e tempi di erogazione
Il Laboratorio può accogliere utenti caratterizzati da disabilità medio - lieve provenienti da:
· Comunità Alloggio
· Famiglia
· Nuclei Territoriali.
Gli utenti attualmente accolti sono 14 e provengono principalmente da Comunità Alloggio di Villa Maria. Il servizio è aper-
to dalle ore 09.00 alle ore 17.00, per cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdì e non effettua giorni di chiusura
durante l’anno, a parte i giorni festivi.
6.3.3 Obiettivi generali
Il Laboratorio integra l’offerta di Servizi Diurni di Villa Maria già attivi sul territorio. A fianco del C.S.E. “La Terra”, che
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risponde ai bisogni di minore sollecitazione degli utenti, e del C.S.E. “Foglie di Primavera”, che si pone ad un livello
intermedio, il Laboratorio “Il Viaggio” vuole offrire una terza possibilità di attivazione ad utenti giovani o con maggiori
competenze e possibilità evolutive, fornendo loro tutti gli strumenti necessari per l’acquisizione di pre-requisiti lavorativi. Il
percorso di ogni utente è comunque misurato sulle sue concrete capacità e bisogni, valutando le reali possibilità di evolu-
zione futura; i percorsi all’interno del Laboratorio sono, quindi, differenziati e rispondono a bisogni anche molto diversi. Il
servizio è erogato attraverso una presa in carico delle persone inserite nel Laboratorio per i pre – requisiti lavorativi rilevan-
do i bisogni espressi e prevedendo percorsi di sviluppo delle autonomie sia sociali sia personali. Le attività sono proposte
e condotte dagli Assistenti Educatori che coinvolgono gli utenti in piccoli gruppi ponendo particolare attenzione alla sfera
affettivo – relazionale.
Quali attività si svolgono all’interno del Laboratorio?
Concretamente all’interno del Centro si svolgono una serie di attività manuali e creative, alle quali gli utenti partecipano
ciclicamente in base ad una programmazione che tiene conto delle preferenze e delle predisposizioni di ciascuno. Queste
attività, che sono finalizzate alla realizzazione di manufatti che vengono poi messi in mostra e ceduti su offerta all’interno
dello Spazio Espositivo, diventano spazi di attivazione che, in linea con gli obiettivi generali del Centro, mirano a:
· aumentare gradualmente i tempi di concentrazione e tenuta sul compito
· acquisire la capacità di distinguere tempi di lavoro/tempi di riposo
· acquisire la capacità di organizzarsi uno spazio e degli strumenti in modo funzionale all’attività da svolgere
· acquisire modalità di comportamento adeguate al contesto in cui si lavora, con la consapevolezza che si condividono
alcuni spazi anche con utenti anziani
· aumentare la capacità di tollerare e gestire i conflitti e le difficoltà relazionali, in maniera funzionale ai compiti da svolgere
· acquisire le sequenze necessarie a completare un lavoro, integrando dove necessario le proprie azioni con quelle di un altro
· acquisire delle tecniche e delle competenze specifiche.
Le attività creative e manuali attraverso le quali si perseguono questi obiettivi sono attualmente:
· lavorazione di creta
· produzione di quadri realizzati con varie tecniche
· decorazione della ceramica con la tecnica della cuerda
· produzione di collane e ciondoli
· lavorazione del feltro
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· cucito e ricamo
· produzione di carta regalo.
Nuove idee e proposte creative sono in programmazione per il futuro!
Quali attività si svolgono all’esterno del Laboratorio?
Sul versante “esterno” agli spazi del Laboratorio sono avviate, inoltre, una serie di attività più specificatamente occupazio-
nali e lavorative. Si è fatta una ricerca di tutti i contesti possibili che potessero dare un’opportunità di attivazione agli utenti
con buone capacità operative e che permettessero loro di sperimentarsi in contesti esterni. Anche in questo caso si sono
valutate le preferenze e le inclinazioni, indirizzando gli utenti all’attività e alla situazione più idonea tra quelle attualmente
a disposizione.
Gli obiettivi trasversali a queste attività sono:
· conoscere e rispettare le norme comportamentali del proprio contesto lavorativo
· saper comprendere e agire le indicazioni ricevute rispetto ad un compito
· presentarsi sul proprio luogo di lavoro in modo adeguato
· rispettare e collaborare con eventuali altre persone presenti
· reggere i tempi di lavoro prestabiliti
· maturare una consapevolezza ed una capacità di controllo del proprio lavoro
· sviluppare la capacità di fronteggiare imprevisti e risolvere in autonomia piccoli problemi
· rispettare i ruoli.
Attualmente i lavori compiuti dagli utenti in contesti esterni sono:
· lavoro in fattoria presso il Centro Residenziale di Villa Maria (lavori legati alla cura degli animali e del loro ambiente di vita)
· lavoro in serra a Borgo Sacco (lavori legati alla pulizia ed alla cura delle piante, assemblaggio)
· lavoro presso l’azienda “Rigo” a Volano (lavori di cura e manutenzione)
· lavoro all’interno della RSA di Borgo Sacco (riordino e pulizia degli spazi mensa)
· lavoro di pulizia di tutti i furgoni della Cooperativa presso il Centro Residenziale di Lenzima
· lavoro di pulizia della sede del Consorzio Agorà a Trento.
In serra, in fattoria e a Volano gli utenti sono affiancati, nell’esecuzione dei compiti assegnati, da un operatore del Labo-
96
ratorio. Per quel che riguarda il lavoro in RSA, che coinvolge attualmente 4 utenti e rappresenta il progetto più innovativo
del Centro, si sta portando avanti una stretta collaborazione con la Cooperativa Sociale “Alisei”, che ha in appalto la
pulizia e il riordino dei vari spazi mensa della RSA e ha dato la disponibilità, attraverso i suoi dipendenti, di formare per
un’ora al giorno i 4 utenti di Villa Maria coinvolti nel progetto stesso, i quali, quindi, si trovano ad affiancare l’operatore di
“Alisei” nell’offrire il servizio alla RSA. Anche in questo caso è comunque a disposizione un operatore del Laboratorio “Il
Viaggio” per sostenere l’utente o intervenire in caso di difficoltà nel gestire eventuali problematiche.
Anche nell’ambito occupazionale - lavorativo stanno emergendo nuove possibilità future di impiego per gli utenti.
Non solo lavoro
A fianco di queste due categorie di attività sono comunque attive nel Centro anche attività più leggere e ludiche per
garantire a ciascuno il giusto equilibrio tra attivazione e relax, quali ad esempio: giardinaggio, biblioteca, percorsi di cono-
scenza del territorio e gite relative, utilizzo del PC, attività motoria, etc.
Nell’organizzazione del Centro le attività più impegnative sono normalmente concentrate nella prima fase della giornata,
cioè al mattino, mentre il pomeriggio è dedicato a compiti ed attività meno impegnative.
6.3.4 Organizzazione erogazione del servizio
Quali sono le risorse umane caratteristiche del Laboratorio “il viaggio”?
Il Laboratorio prevede un’équipe di 4 Assistenti Educatori, integrati dalla presenza degli Assistenti Educatori delle Comu-
nità Alloggio e da un responsabile. Il loro lavoro è guidato e supervisionato dall’intervento dello psicologo di area clinica e
dallo psicopedagogista negli spazi di équipe e nelle attività di programmazione.
A servizio degli utenti del Laboratorio in particolare lavorano:
Il responsabile, che fa da interfaccia tra gli operatori e lo staff direttivo. Ha una funzione diretta di gestione del Centro e di
coordinamento dell’attività educativa dei singoli gruppi di lavoro.
Gli operatori del Laboratorio, con qualifica di Assistente Educatore, le cui mansioni riguardano la presa in carico diretta
dell’utente, la progettazione e la realizzazione degli interventi educativi e/o occupazionali. La loro presenza è affiancata da
97
quella degli operatori delle Comunità Alloggio che partecipano alla conduzione delle attività.
Alcuni professionisti del gruppo dei tecnici, denominato A.L.T., già descritto nel capitolo relativo al Centro Residenziale nel
paragrafo “Servizi socio-animativi di attivazione” (pag. 54). Questi professionisti operano per la maggior parte del tempo
nel Centro Residenziale, nel quale ha sede il loro servizio, talvolta accolgono, però, anche utenti delle Comunità Alloggio
o dei C.S.E. per specifiche attività che richiedono spazi presenti solamente nel Centro Residenziale (per esempio la piscina
o gli spazi per l’attività di pet-therapy). Alcuni di essi sono presenti in orari programmati (il fisioterapista e il tecnico per le
attività motorie), altri invece seguono specifici progetti individuali (il musicoterapista e i tecnici della pet–therapy).
Un valore aggiunto
I volontari, che affiancano l’équipe nella conduzione delle attività e nella gestione dei vari momenti della quotidianità.
Il Laboratorio accoglie, inoltre, regolarmente per periodi di tirocinio studenti di scuole superiori, studenti universitari e
studenti impegnati in altri percorsi educativi attinenti al settore.
Una giornata al LaboratorioLa giornata tipo all’interno del Centro si articola così:
ore 09.00 – 09.30 Arrivo e accoglienza, programma della giornata, creazione dei gruppi di lavoro
ore 09.30 – 10.30 Attività educative, riabilitative, occupazionali
ore 10.30 – 11.00 Momento di pausa e relax
ore 11.00 – 12.00 Attività educative, riabilitative ed occupazionali
ore 12.00 – 13.00 Pranzo
ore 13.00 – 14.30 Riordino, igiene personale, relax, tempo libero
ore 14.30 – 15.45 Attività educative, riabilitative ed occupazionali
98
ore 15.45 – 16.15 Merenda e riordino
ore 16.15 – 16.50 Confronto e discussione in grande gruppo, partenza.
6.3.5 supporto medico-specialistico, infermieristico e psicologico
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario ci si rivolge al personale infermieristico in servizio presso le Comunità Alloggio, al
coordinatore degli infermieri per le Comunità e, in caso di emergenza, ci si avvale del Servizio Sanitario del territorio. Per
una descrizione dettagliata dei servizi offerti si veda il capitolo “Servizi sanitari, assistenziali, riabilitativi, psicologici e psicopedagogici” (pag. 37).
6.3.6 servizi tecnico - alberghieri
Pasti: il servizio pasti è garantito da una Cooperativa di ristorazione che si occupa della preparazione quotidiana degli
alimenti e della loro consegna. Gli educatori in servizio al Centro gestiscono il momento del pasto seguendo le indica-
zioni particolari date dal medico di base, mentre tutte le operazioni di riordino e pulizia vengono svolte dagli utenti con
l’affiancamento e la supervisione degli educatori. Vengono sempre seguite le indicazioni del dietista per la predisposizione
del menu.
Pulizie: la pulizia degli spazi del Laboratorio viene effettuata da una ditta esterna di pulizie, una Cooperativa Sociale
di tipo B. Per il servizio di pulizie è stato recentemente attivato un controllo periodico garantito da una supervisione
sistematica.
trasporti: il servizio di trasporto degli utenti dal luogo di residenza al Centro e ritorno, è svolto da un’organizzazione
pianificata ed autorizzata dal servizio trasporti della Provincia Autonoma di Trento.
A disposizione del Centro c’è un furgone per eventuali spostamenti (gite, visite mediche, etc.).
99
6.3.7 Come mettersi in contatto con il Laboratorio “il viaggio”
per informazioni sugli aspetti sanitari si invita a contattare il coordinatore del personale infermieristi-
co delle comunità alloggio presente in via della terra 15 a rovereto:
telefono: 380 3659869 - indirizzo e-mail: coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
per altre informazioni si invita a contattare il laboratorio chiedendo del responsabile.
laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “il viaggio”, via unione 2 - rovereto (tn):
telefono: 0464 480035 · indirizzo e-mail: diurno.borgosacco@coopvillamaria.it
è possibile trovare eventuali altri riferimenti in allegato alla presente carta dei servizi.
100
7area servizi diUrNie Per La COMUNità
7.1 il proGetto “spazio espositivo”
101
“Spesso le grandi impresenascono da piccole
opportunità”dEmostEnE (384 a.c.) · politico E oratorE
102
7.1 il progetto “spazio espositivo”
7.1.1 Cos’è lo spazio espositivo?
Uno spazio che mostra i lavori prodotti nel corso dell’anno nelle attività svolte con gli utenti nei vari Centri Diurni e Labora-
tori di Villa Maria. Costituisce uno spazio di attività rivolto alla cittadinanza, le cui finalità sono essenzialmente riferibili alla
visibilità e alla presenza attiva e propositiva di soggetti disabili tra le risorse della città. All’interno dello Spazio Espositivo è
possibile trovare oggettistica in legno, in ceramica, in feltro, etc. Tali manufatti sono ceduti al pubblico gratuitamente o in
cambio di offerte liberali.
Lo Spazio Espositivo si trova a Rovereto, in via della Terra n. 15.
103
7.1.2 Perché questo progetto?
L’idea è nata per valorizzare i prodotti realizzati dagli utenti e per sollecitare la sensibilità sociale rispetto alle competen-
ze e non soltanto rispetto alle aree difettuali, esponendo il versante relativo alla capacità di produzione, alla capacità di
realizzazione di un prodotto e soprattutto alle competenze espressive che vengono pienamente evidenziate, ad esempio
nella produzione artistica (quadri). Ciò consente, inoltre, di indurre negli utenti la percezione del valore del proprio lavoro,
di favorire i modelli di comunicazione e di interazione (competenze sociali) accogliendo i visitatori, presentando i prodotti e
gestendo l’atto di vendita.
In generale contribuisce ad una migliore visibilità sociale delle situazioni connesse alla disabilità psicofisica, promuovendo
il concetto di inclusione sociale e di partecipazione ai servizi offerti sul territorio. In tal senso, oltre all’indirizzo di gestione
interna delle attività educative e riabilitative, si ritiene indispensabile poter dialogare con il territorio offrendo agli utenti
della Cooperativa momenti di scambio di vario genere.
Gli obiettivi si possono, quindi, distinguere in:
sociali:
- visibilità e presenza sul territorio;
- inclusione sociale;
- valorizzazione delle competenze come superamento della visione puramente difettuale della disabilità (persona disabile
come artefice della produzione di risorse ed erogatore di servizi).
educativi e funzionali ai percorsi di maturazione della persona:
- acquisizione di autoschemi sociali di interazione;
- acquisizione della consapevolezza del valore degli oggetti e dello scambio commerciale;
- capacità di uso del denaro e comprensione del valore dello stesso;
- capacità comunicative nella presentazione degli oggetti;
- capacità di interazione finalizzata con estranei;
- in termini generali si riferiscono a tale progetto le dimensioni interne relative all’autostima, alla valorizzazione di sé, alla
consapevolezza delle proprie competenze, all’autorappresentazione come soggetto “produttivo” e a capacità realizzative.
104
7.1.3 Chi incontriamo allo spazio espositivo?
La gestione dello Spazio Espositivo è affidata ad operatori e utenti, promuovendo in questo modo la presenza degli utenti
nella gestione del servizio e completando il ciclo lavorativo dalla produzione alla vendita. Ogni giorno i visitatori sono ac-
colti dai ragazzi stessi, che a turno si staccano dal proprio Centro Diurno o dal proprio Gruppo Famiglia/Comunità Alloggio
per gestire lo Spazio Espositivo insieme all’operatore.
7.1.4 Orario di apertura e recapiti
L’orario di apertura è dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11.30, inoltre il martedì ed il mercoledì pomeriggio dalle
ore 14.30 alle ore 16.00.
Per mettersi in contatto con lo Spazio Espositivo è possibile telefonare all’adiacente C.S.E. “La Terra” (0464 439710) oppu-
re inviare una e-mail al seguente indirizzo: laboratorio.informatica@coopvillamaria.it.
105
106
8area servizi Per eCON La COMUNità
8.1 proMozione del volontariato sul territorio: “MacraMÉ”8.2 altre forMe di collaBorazione8.3 servizio conveGni e puBBlicazioni (“BiBlioteca di psico-pedaGoGia clinica” e “spazi e Modelli. percorsi evolutivi per la disaBilità psicofisica”)
107
“Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene:e così si finirebbe anche
a star meglio”alEssandro manzoni (1785 d.c.) · scrittorE E poEta
108
8.1 Promozione del volontariato sul territorio:
“Macramè” è un servizio della Cooperativa Sociale Villa Maria, finanziato dal Comprensorio C10, che ha l’obiettivo di
attivare e coordinare il volontariato sul territorio di Rovereto in risposta ai bisogni della disabilità psicofisica. Il nome “Ma-
cramè” indica un’antica arte orientale di tessitura di fili e cordoncini in trame raffinate e preziose, simbologia della rete di
relazioni che si può creare dall’intreccio tra persone, volontari e persone disabili, famiglie e servizi. Questo servizio opera
promuovendo la risorsa del volontariato a sostegno dell’integrazione e del miglioramento della qualità della vita delle
persone disabili e delle loro famiglie. “Macramè” è nato nel 2003 in un quadro sociale improntato e consolidato da una
logica di integrazione e di coordinamento delle risorse sul territorio, nell’ottica di una progettualità di rete. Vi è stata la vo-
lontà del Comprensorio e della Cooperativa Sociale Villa Maria di attivarsi per contribuire al coordinamento del volontaria-
to sul territorio di Rovereto e zone circostanti, partecipando ad un processo di consolidamento di una cultura di comunità
e di integrazione che si potesse affiancare all’erogazione dei servizi di organizzazione pubblici e privati, implementandone
l’efficacia. La sede di “Macramè” è situata nel pieno centro storico della città di Rovereto, in via della Terra 49.
Attualmente gli operatori presenti a “Macramè” sono 4, di cui uno è responsabile ed uno è part-time, e lavorano con un
orario che corrisponde alle diverse necessità del servizio.
8.1.1 Obiettivi generali
Gli obiettivi del servizio sono:
· promozione di interventi di sensibilizzazione e di cultura sociale dell’integrazione
· identificazione e valorizzazione delle risorse sociali sul territorio
· rimozione delle condizioni di emarginazione, esclusione e de-socializzazione della persona con disabilità mentale e fisica
· sostegno consapevole e complementare ai servizi presenti (pubblici e privati)
promozione del volontariatoper la disabilità psicofisica
109
· valorizzazione interpersonale e relazionale dei rapporti, di crescita psicologica della persona nelle interazioni e nelle partecipazioni
· impostazione paritaria e spontanea con la persona disabile, non eccessivamente mediata da saperi e conoscenze, né dalla
professionalità.
8.1.2 Cosa fa “Macramè”
sensibilizza il territorio: “Macramè” si occupa di sensibilizzare il territorio ai temi della disabilità e di una possibile inte-
grazione delle persone disabili, mirando alla promozione di iniziative ad alto impatto sociale: interventi di sensibilizzazione
nelle scuole, organizzazione di eventi a scopo promozionale, incontri di formazione specifica per i volontari.
ricerca, forma e coordina volontari: “Macramè” ricerca e seleziona nuovi volontari da inserire nelle attività con persone
disabili, fornendo momenti di confronto e di formazione specifica. I volontari possono essere inseriti in diversi contesti,
cooperative ed associazioni che operano nel campo della disabilità.
attività per il tempo libero: realizza sul territorio attività per il tempo libero ad alto livello di integrazione per persone
disabili con la presenza dei volontari e, dove necessaria, degli educatori.
Durante questi momenti di svago e divertimento pensati per le persone disabili, le famiglie possono vivere momenti di
sollievo. Tali attività sono proposte nelle fasce orarie maggiormente scoperte dagli altri servizi (tardo pomeriggio, sera e
weekend). Ecco alcuni esempi:
· GITE IL FINE SETTIMANA: alla scoperta di posti nuovi lontani o vicini, per fare gruppo e respirare un’aria nuova.
· GRUPPI PISCINA: acqua per entrare in relazione con gli altri e con noi stessi, per rilassarsi, per migliorare l’autostima, per
scoprire nuove passioni.
· LABORATORI CREATIVI e DI MOVIMENTO: percorsi espressivi per conoscersi e sperimentare nuovi modi di comunicazione
interpersonale, per liberare la comunicazione non verbale.
· GRUPPI SERALI: per avere l’opportunità di socializzare anche la sera, integrarsi in contesti comuni e divertirsi insieme.
Promuove il lavoro di rete: infine promuove, dove possibile, il lavoro di rete tra le diverse realtà che si occupano di disabili-
tà. L’obiettivo è quello di sviluppare sinergie attraverso la realizzazione di progetti e di iniziative comuni. La concretizzazione di
110
questo processo di lavoro di rete consolidato negli anni è la nascita della rivista “Macramè”, strumento che con efficacia ha
promosso la collaborazione e condivisione tra strutture e servizi esistenti nel Comprensorio C10. Con l’aumento dei servizi eroga-
ti, dei volontari, degli utenti e delle loro famiglie, si è avvertita in maniera del tutto naturale l’esigenza di creare uno spazio infor-
mativo di collegamento fra le diverse realtà che sul nostro territorio si occupano di disabilità. La rivista diviene, quindi, strumento
di servizio, un punto di raccolta di eventi, iniziative, analisi dei bisogni, racconti utili ad identificare le caratteristiche “del mondo”
della disabilità psicofisica. Il progetto si pone l’obiettivo di garantire la funzione di utilità promuovendo un sistema di promozione
di risorse; diviene luogo di informazione, volto ad un approccio tecnico e di servizio che garantisce la pubblicazione di contributi,
di proposte e di argomenti in grado di sollecitare costruttivamente lo sviluppo di reti di comunità e di positiva sensibilizzazio-
ne. La Redazione è composta da rappresentanti di ogni realtà coinvolta e si ritrova con periodicità bimensile per condividere e
confrontarsi sulle argomentazioni da proporre. La Rivista ha periodicità quadrimestrale e ha una tiratura di circa 1200 copie che
vengono recapitate a tutte le famiglie con persone disabili, ai volontari e alle associazioni di volontariato, agli assistenti sociali del
Comprensorio e del Comune di Rovereto, a diverse cooperative sociali locali e nazionali, alle scuole (elementari, medie, superio-
ri), ai Comuni ed Assessorati alle Politiche Sociali e, infine, alle biblioteche della Vallagarina.
8.1.3 Come accedere al servizio
Gli uffici di “Macramè” sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30. Si riceve su appuntamento.
Come può accedere il volontario? Le persone che intendono prestare gratuitamente il proprio tempo libero per attività
di volontariato con i disabili possono accedere a “Macramè” dopo un primo colloquio di selezione e di conoscenza; l’avvio
all’attività scelta prevede una prova di tre presenze in affiancamento ad operatori qualificati. L’attività più idonea alla per-
sona verrà individuata insieme al volontario in base alle caratteristiche ed agli interessi personali, oltre che alla disponibilità
di tempo. Tale attività potrà essere effettuata sia all’interno di “Macramè” sia in tutte le realtà che operano nel campo
della disabilità psicofisica e che hanno chiesto a “Macramè” di trovare nuovi volontari.
Come possono accedere i servizi sul territorio? I vari servizi presenti sul territorio, che si occupano di disabilità, possono
richiedere a “Macramè” il reperimento di nuovi volontari attraverso la presentazione di una domanda formale in cui siano speci-
ficati i bisogni della persona, le eventuali risorse da mettere a disposizione, la frequenza, la fascia oraria e la tipologia di attività.
111
Come può accedere la persona disabile? É possibile valutare l’iscrizione al servizio attraverso un colloquio di conoscen-
za con il responsabile di “Macramè”, la famiglia e l’assistente sociale di riferimento. La modalità di accesso, riservato a
persone che presentano disabilità di tipo psicofisico, prevede l’iscrizione tramite la compilazione di un apposito modulo.
L’intervento proposto nelle attività di “Macramè”, concordate con la persona, con la famiglia, con il Servizio Sociale e
con eventuali altri servizi frequentati (scuola, centri diurni, lavoro, etc.), è da considerare parte importante del Progetto
Educativo Personalizzato. Gli operatori di “Macramè” valutano in base alle risorse disponibili la possibilità di soddisfare la
richiesta pervenuta. Ai fini organizzativi del servizio è divenuto indispensabile seguire alcune norme per poter accontentare
equamente tutti i richiedenti. Di seguito sono elencati i criteri di partecipazione alle attività:
· vi è la possibilità di garantire ad ogni utente la partecipazione ad una sola attività infrasettimanale, oltre alle gite mensili
del sabato o della domenica per chi ne ha fatto esplicita richiesta a “Macramè” o al Servizio Sociale. Alcune situazioni
particolari possono fare richiesta di beneficiare di interventi aggiuntivi, nel limite delle possibilità di risposta del servizio;
· si procede a dare priorità di accesso alle persone con particolare bisogno di momenti di socializzazione, prendendo in
considerazione la situazione famigliare e la fruizione di altri servizi;
· si è cercato di inserire i partecipanti alle attività prendendo in considerazione le loro preferenze, la funzionalità di orari e
spostamenti e il rispetto del progetto educativo globale condiviso con gli altri servizi diurni frequentati, con la famiglia e
con il Servizio Sociale;
· la partecipazione alle attività è gratuita, in quanto il servizio è finanziato dal Comprensorio C10. In alcune attività, tuttavia,
viene richiesto agli utenti iscritti di provvedere alla spesa per le consumazioni al bar o al ristorante e, in caso di proposte
particolari, al pagamento di una quota minima necessaria per coprire la spesa per eventuale trasporto, visite guidate,
ingressi a musei o parchi divertimento, acquisto di materiale particolare, etc.
8.1.4 Come mettersi in contatto con “Macramè”
“Macramè” si trova in via della terra 49 a rovereto (tn). per informazioni è possibile contattare direttamen-
te la sede del servizio:
telefono: 0464 486769 - cellulare: 329 0503681 - indirizzo e-mail: progetto.macrame@coopvillamaria.it
sito internet: macrame.villamaria-lenzima.it
112
8.2 altre forme di collaborazione
8.2.1 il volontariato internazionale
Ogni anno “Macramè” accoglie, per conto della Cooperativa Sociale Villa Maria, volontari provenienti da diversi Paesi,
per promuovere l’integrazione e gli scambi giovanili, l’apprendimento interculturale e la partecipazione attiva. I volontari,
infatti, si dedicano al lavoro con le persone disabili, svolgendo compiti diversificati, sia di gruppo che individuali. All’interno
dei diversi contesti i volontari collaborano con gli operatori accompagnando gli utenti nei compiti della vita collettiva.
8.2.2 il servizio civile volontario
Il servizio civile è stato istituito in vista della riforma della leva militare obbligatoria e del conseguente venir meno dell’obie-
zione di coscienza al servizio militare. Il servizio civile consente ai giovani di:
· concorrere alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari
· favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale
· partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale,
forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile
· promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale
· contribuire alla propria formazione civica, sociale, culturale e professionale mediante attività svolte anche in enti ed ammi-
nistrazioni operanti all’estero.
requisiti
Età compresa tra i 18 e i 28 anni, cittadinanza italiana, nessuna condanna penale.
113
114
8.3 servizio convegni e pubblicazioni (“BIBLIOTECA DI PSICO - PEDAGOGIA CLINICA” E “SPAzI E MODELLI. PERCORSI EVOLUTIVI
PER LA DISABILITà PSICOFISICA”)
8.3.1 descrizione generale del servizio convegnistica e pubblicazioni
Accanto a momenti più tradizionalmente formativi la Cooperativa ha attivato da anni un servizio pubblicazioni e convegni-
stica che ha lo scopo di promuovere reti di servizi e di conoscenza a livello locale e nazionale. Impegna, quindi, risorse sul
terreno dello sviluppo culturale, primo fattore di qualità nell’impresa sociale.
Periodicamente viene realizzato un percorso interno alla Cooperativa stessa e/o con altri partner, che confluisce in un
convegno nel quale viene affrontato un tema specifico (modelli teorici di riferimento, modelli operativi di intervento con le
varie tipologie di utenza nei diversi contesti, rapporti con le famiglie e le Istituzioni, etc). Segue la pubblicazione degli Atti
del convegno.
Lo sforzo di produrre riflessione e conoscenza e di mettere in rete esperti ed operatori di vario livello ha portato a realizzare
una collana di approfondimento (“Biblioteca di psico - pedagogia clinica”) ed una rivista di approccio tecnico (“Spazi e
modelli. Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica”).
8.3.2 La collana “Biblioteca di psico – pedagogia clinica”
La Cooperativa, attraverso la collana “Biblioteca di psico - pedagogia clinica”, intende curare la pubblicazione annuale di
contributi per la ricerca e la formazione nel campo della disabilità secondo un indirizzo pluridisciplinare. I lavori presentati,
inerenti all’ambito della neuropsichiatria, della pedagogia speciale, della psicologia sociale e clinica, possono rappresentare
un importante approfondimento teorico, metodologico e culturale.
115
indice dei volumi pubblicati
volume 1: “Principali riferimenti teorico - epistemologici nel lavoro con l’handicap mentale in provincia di Trento”, Luca
Degasperi, pubblicato nel maggio 2001.
Contenuti del volume
· Criteri di analisi dell’utenza:
- modello evolutivo e di apprendimento
- criteri di definizione dell’utenza
- principi descrittivi e psicodiagnostica.
· Criteri di intervento:
- metodologia dell’approccio
- aspetti teleologici.
volume 2: “La casa e la soglia. Disabilità psicofisica e le connotazioni dell’abitare. Atti del Convegno”, AA.VV., pubblicato
nel giugno 2002.
Contenuti del volume
· Soggettività della persona e tipologie organizzative. Semi A.A.
· La forma del lavoro clinico e terapeutico nei Servizi Residenziali. Mancioppi E.
· Lo scenario delle politiche sociali per l’handicap mentale. La trasformazione dei modelli per le organizzazioni residenziali.
Bozza V.
· Esperienze: elementi culturali, organizzazioni e trasformazioni in due realtà residenziali del territorio. La ricerca dei nuovi
modelli di intervento. Tomazzolli W. e Eccher R.
· Il concetto di continuità e l’esperienza del cambiamento sostenibile e insostenibile. Quale centralità possibile per l’organiz-
zazione psichica dell’ospite? Taccani S.
· L’involuzione possibile: le patologie del campo istituzionale nelle organizzazioni per l’handicap mentale. Degasperi L.
· La dimensione psicologica dell’abitare: lo spazio/casa come organizzatore psicoaffettivo. Magrini M.
volume 3: “Modelli evolutivi per gravi disabili psicofisici”, AA.VV., pubblicato nel novembre 2003.
Contenuti del volume
116
· Strutturazione psichica ed esperienze corporee primarie (Dal corpo dolore al corpo piacere. Una sfida aperta con il grave).
Magrini M.
· I primi passi nel mondo di un bambino disabile e della sua famiglia, tra desiderio e realtà. Grigolli S.
· Memoria di sé e sentimento di identità nel disabile psicofisico grave. Barcatta B.
· L’approccio di materiale: teoria della tecnica. Cristel M. e Drigo M.L.
· L’intervento psicomotorio con il disabile grave. Nicolodi G. e Scanzoni M. L.
· Musicoterapia e soggetti gravi istituzionalizzati. Martinelli E. e Videsott M.
· Descrizione di un intervento pluridisciplinare in un gruppo di disabili gravi. Bacigalupi I., Bolner M.C., Conti M., Martinelli
E. e Zontini E.
· L’habitat riabilitativo nella vita di un soggetto disabile inserito in una struttura residenziale. Ghensi R., Grigolli A. e Pedrolli C.
· Il coinvolgimento dell’operatore: trappole, seduzioni nell’intervento con il grave disabile psicofisico. Un viaggio che può
trasformarsi in un’odissea. Bommassar R.
· Funzioni di pensiero in un servizio residenziale per gravi disabilità psicofisiche. Degasperi L.
volume 4: “Famiglia ed istituzioni per l’handicap mentale: il tempo dell’ascolto. Atti del Seminario”, AA.VV., pubblicato
nel dicembre 2004.
Contenuti del volume
· La centralità dei legami famigliari. Drigo M. L.
· L’attribuzione di fiducia del famigliare verso l’istituzione. Dorigotti P.
· Affidarsi al lavoro degli operatori. Tonelli G.
· Modalità e strumenti di comunicazione tra istituzione e famiglia: breve rassegna delle esperienze. Furlani E.
· La qualità dei servizi per le persone diversamente abili. Papaleoni C.
volume 5: “Residenzialità semi – protetta e domotica per disabili psicofisici”, AA.VV., pubblicato nel novembre 2006.
Contenuti del volume
· Le politiche sociali ed i servizi socio – assistenziali commentano la semi – protezione per disabili psicofisici. Strategie sociali
ed obiettivi, domotica, innovazione, sistemi informativi e sistemi di e-welf@re, fattori economici e sostenibilità. Malfer L.
· Residenzialità semi – protetta: dall’idea al progetto. Degasperi L.
· L’attivazione della comunità: tra integrazione sociale e sicurezza. Cittadinanza attiva, accompagnamento sociale e volon-
tariato coordinato. Zancanella S.
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· Casa educativa con l’impiego di sistemi domotici per utenti con ritardo mentale. Chiogna M.
· La progettualità centrata sulla persona: dialogo tra i bisogni emergenti e la competenza tecnica del settore domotico.
Incontro di saperi e sviluppo flessibile dei progetti. Frattari A.
· L’accompagnamento educativo degli utenti: scoprire la casa e ampliare l’autonomia come obiettivi educativi. Trentini S.
· Il vissuto degli utenti: descrivo la mia casa tecnologica. Bezzi L.
· Analisi del progetto di semi – protezione da parte delle famiglie: garanzie etiche, metodologiche, di rispetto della dimen-
sione umana. Furlani E.
· La ricerca e la sperimentazione domotica al servizio della persona: analisi del panorama attuale e ipotesi percorribili. Guan-
dalini G.M.A.
· Prospetto dei servizi residenziali domotizzati. Orientarsi domoticamente: dai progetti realizzati a quelli in fieri sul territorio
nazionale. Cascia O. e Scrinzi M.
volume 6: “L’ambiente di vita per il disabile grave: un confronto per riflettere. Atti del Convegno”, AA.VV., pubblicato nel
dicembre 2010.
Contenuti del volume
· Le finalità, la mission e la filosofia del servizio per una struttura per la disabilità grave. Semi A.A.
· Aggravamento e compromissioni delle patologie: gli habitat riabilitativi adeguati. Guandalini G.M.A.
· L’approccio educativo - riabilitativo al disabile grave. Sangalli A.L.
· I vissuti e le implicazioni emotive nella relazione d’aiuto con l’utente grave. La supervisione come strumento di analisi.
Magrini M.
· Il contesto socio - comunitario. Quale ruolo del volontariato? Tommasini M.
· Il punto di vista dei famigliari e la loro accessibilità alle strutture per disabili gravi. Dorigotti P.
· Domotica: nuove risposte per una vita autonoma e indipendente. Chiogna M.
· La struttura – architettura generale. De Biasio A.
· Gli arredi e le attrezzature. Palazzo C.
· Metodologia della formazione: la valorizzazione dell’esperienza. Bottura F.
· Ruoli e figure nell’organigramma di una residenza per disabili gravi. Capodieci S.
· I servizi socio-assistenziali ed il nuovo contesto normativo delineato dalla L.P. 13/2007. Castegnaro L.
118
8.3.3 La rivista “spazi e modelli. Percorsi evolutivi per la disabilitá psicofisica”
Con la Cooperativa Sociale Gruppo Sensibilizzazione Handicap (GSH) di Cles (Tn) Villa Maria ha costituito il Consor-
zio Agorà per promuovere “Spazi e modelli. Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica”, una rivista quadrimestrale di
approccio tecnico. La pubblicazione è rivolta sia ad organizzazioni e centri tecnici e di studio della disabilità, sia a persone
che, anche se non professionalmente occupate in questo settore, per crescita personale o per esperienza quotidiana inten-
dono migliorare le proprie conoscenze nell’ambito della disabilità psicofisica.
Diffusa a livello nazionale, la rivista ha l’obiettivo prioritario di creare un’opportunità di dialogo e confronto, oltre che di
condivisione di esperienze, tra i Servizi del settore attraverso la documentazione e la ricerca.
È possibile visionare tutti i numeri pubblicati visitando il sito internet www.agoratn.it.
Obiettivi generali:
· strutturare una rete di collegamento nazionale tra i Servizi che operano nel settore della disabilità psicofisica, realizzando
una sovrastruttura attraverso l’iniziativa editoriale;
· consentire l’esposizione e la condivisione delle esperienze operative attraverso contributi coordinati e organizzati in nuclei
tematici;
· fornire strumenti relativi alla riorganizzazione culturale delle esperienze praticate, valorizzare negli operatori il significato
e l’originalità del proprio intervento, promuovere negli stessi la capacità di descrivere il lavoro riferendolo ai quadri teorici
coerenti con l’operatività;
· fornire strumenti di formazione metodologica, clinica, educativa, riabilitativa, agli operatori e ai tecnici delle strutture per
la disabilità;
· analizzare i modelli delle organizzazioni sia nel sistema organizzativo interno sia nel sistema di rapporti con il contesto
sociale (intra e inter-sistemico), con la cultura del Servizio e con i paradigmi che ne costituiscono gli elementi fondamentali;
· sviluppare contesti di dialogo e confronto con le famiglie degli utenti e con le associazioni che le rappresentano, offrendo
spazi di discussione, presentazione di contributi specifici, manifestazione delle esigenze e delle aspettative e del monito-
raggio partecipato della qualità dei Servizi;
· promuovere la ricerca nei settori attinenti (clinico, educativo e riabilitativo, di sviluppo psichico, funzionale, socio-riabilita-
tivo, delle prassi e degli strumenti, teorico, epistemologico, di teoria della tecnica) e produrre documentazione;
· favorire la divulgazione delle iniziative di ambito attraverso la diffusione e l’informazione (convegni, recensioni bibliografi-
che, etc.).
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struttura tematica della rivista:
1. Sezione esperienze: in essa confluiscono contributi relativi alla divulgazione di metodologie applicate, correlabili a precisi
riferimenti teorici. Viene privilegiato l’aspetto descrittivo dell’intervento, l’aspetto esemplificativo di case-work, la docu-
mentazione metodologica, di osservazione e di documentazione di risultato. Tecnica e indicatori di efficacia sono parte
complementare. Tale sezione si riferisce sia al lavoro con gli utenti o con la famiglia, sia al lavoro sulle condizioni di con-
testo - sistema - setting, sia all’intervento sociale od organizzazionale. Il lavoro descritto viene contestualizzato in quanto
realmente effettuato (tipologia del servizio, spazio-tempo di realizzazione, utenti coinvolti, teoria della tecnica applicata,
indicatori di risultato, etc.).
2. Sezione ricerca: in essa trovano spazio contributi originali relativi all’approfondimento di elementi particolari che riguar-
dano gli utenti, il servizio, il sistema sociale. L’ottica privilegiata è quella della sperimentazione e dell’innovazione, della
costruzione di ipotesi e del tentativo di accrescimento delle conoscenze specifiche. Il focus non è più, quindi, esperienziale
ma sperimentale, basato su una specifica metodologia della ricerca e finalizzato alla promozione dello sviluppo del pen-
siero, delle conoscenze disponibili, dei saperi.
3. Sezione formazione: in tale sezione vengono collocati i contributi relativi ai modelli teorici che costituiscono, direttamente
o indirettamente, il riferimento per il Servizio. La cultura del Servizio viene descritta in base ai riferimenti prevalenti, alla
modellistica e all’epistemologia, rappresentando, quindi, un terzo livello rispetto alle prime due sezioni (o un meta-livello).
Tale cornice più ampia rappresenta il sistema di pensiero nel quale si colloca poi l’operatività, o la prassi, costituendo il
piano dell’organizzazione istituzionale dei macro-obiettivi o del massimo paradigma, dell’etica applicata, della cultura
istituzionale, sociale o economica che fonda il Servizio. Particolare spazio viene riservato all’analisi del funzionamento
d’équipe e del gruppo curante.
4. Sezione contributi famigliari e lavoro con le famiglie: nella quarta sezione vengono ospitati lavori indirizzati alle famiglie
degli utenti su due versanti, uno della loro diretta partecipazione, attraverso contributi specifici, l’altro delle forme dell’or-
ganizzazione istituzionale finalizzate alle famiglie stesse. L’obiettivo consiste nello sviluppare elementi di collaborazione nel
rispetto del principio della presa in carico compartecipata o comunque della realizzazione di servizi alla persona governati
da regole di trasparenza organizzativa e da una mission condivisa.
5. Sezione informazione: in essa confluiscono informazioni di settore in merito a quanto avviene sul territorio
nazionale: convegni, studi di settore, piani formativi e scuole di specializzazione, servizi di consulenza per le
famiglie, recensioni bibliografiche e iniziative editoriali, iniziative istituzionali, apertura o riorganizzazione di
nuovi servizi, etc.
120
Come ricevere la rivista?
La rivista è diffusa tramite abbonamento sul territorio nazionale.
Per abbonarsi è possibile:
- scrivere all’indirizzo abbonamenti@agoratn.it indicando il tipo di abbonamento scelto (uno o due anni, privati o enti)
- compilare il coupon presente sul sito alla pagina www.agoratn.it/abbonamenti/ricabbonamenti
- inviare una richiesta al Consorzio Agorà in via Paradisi 15/5, 38100, Trento.
Qualunque sia la modalità prescelta è importante che vengano comunicati i propri dati per permettere alla segreteria di
redazione di ricontattare il richiedente per fornirgli gli estremi del conto corrente sul quale effettuare il versamento per il
tipo di abbonamento scelto o per il numero arretrato richiesto.
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail al seguente indirizzo: informazioni@agoratn.it.
121
122
9area serviziaL PersONaLe
9.1 il valore delle persone per le persone: ”servizi al personale”
123
“L’uomo cresce con il crescere dei suoi scopi”
friEdrich von schillEr (1759 d.c.) · poEta E drammaturgo
124
9.1 il valore delle persone per le persone:
“servizi al Personale”
La Cooperativa Sociale Villa Maria, anche nell’ambito dei servizi al personale, cerca di valorizzare la centralità dell’utente,
rispettando i principi fondamentali di equità, uguaglianza, continuità, umanità, efficienza ed efficacia (descritti a pag. 2).
Per questo motivo si impegna a fornire ad ogni singola persona una serie di servizi che le permettano di operare in un con-
testo valorizzante all’interno di un clima lavorativo favorevole. Ciò significa cercare per ogni operatore la migliore posizione
possibile, nel rispetto dei diritti e dei doveri posti dal contratto e dal budget.
Vengono riservati spazio ed ascolto alle richieste del singolo al fine di soddisfare le sue esigenze e di manifestare una
capacità del sistema di essere flessibile e ricettivo a soluzioni alternative. Si cerca, quindi, di rendere compatibili richieste di
variazioni di orario, di aspettativa, di spostamenti interni o altro, con l’assetto organizzativo.
Il personale di quest’area si rende disponibile per colloqui individualizzati, anche su richiesta degli operatori, per condivi-
dere problematiche relative al loro contesto lavorativo o ai propri vissuti, cercando di trovare modalità e risposte adeguate
ad ogni problema. In modo particolare, è disponibile per rispondere alle richieste di chiarimento da parte dei dipendenti
in relazione ai contenuti del contratto e delle normative in materia previdenziale e del lavoro. Attraverso la partecipazione
periodica alle équipe, inoltre, cerca di garantire un costante confronto e supporto rispetto ad eventuali problematiche
inerenti i servizi al personale.
Al fine di operare con la massima professionalità, al personale di quest’area sono garantiti un costante aggiornamento ed
approfondimento di tali materie, inoltre è offerta la possibilità di avvalersi della consulenza di un ufficio esterno e dei ser-
vizi promossi dalla Federazione delle Cooperative della Provincia di Trento, se necessario anche attraverso approfondimenti
di carattere giuridico-legale.
Ai dipendenti e/o collaboratori, agli utenti ed ai famigliari e/o tutori viene assicurato un trattamento conforme ai dettami
previsti dal d.lg.196/2003 – “Codice in materia di protezione dei dati personali” - attuando tutti gli adempimenti di legge.
Inoltre, allo scopo di assicurare la massima tutela dell’operatore, l’area servizi al personale, in collaborazione con il respon-
sabile della sicurezza, rispetta tutti gli obblighi previsti dal d.lg. 81/2008 - “Testo unico sulla sicurezza sul lavoro” - organiz-
zando le visite mediche periodiche, fornendo ai dipendenti i dispositivi personali per la sicurezza in seguito alla valutazione
dei rischi di ogni contesto operativo e garantendo eventuali altri accorgimenti che si rendono necessari.
L’ufficio servizi al personale cura anche tutti i contatti e gli adempimenti burocratici relativi all’attivazione di tirocini forma-
tivi e di collaborazioni a progetto o in libera professione.
125
9.1.1 selezione, assunzione e valutazione
In collaborazione con i responsabili dei vari servizi, il coordinatore del personale mensilmente stila il fabbisogno di nuove
risorse umane, valutando il profilo richiesto e definendo gli aspetti tecnici relativi al singolo contratto di lavoro.
Per soddisfare i bisogni identificati si analizzano e si selezionano i curriculum ricevuti, precedentemente analizzati e clas-
sificati attraverso strumenti informatici. I candidati vengono convocati dalla commissione esaminatrice e sottoposti ad un
primo colloquio conoscitivo ed attitudinale. Coloro che vengono valutati positivamente vengono successivamente convo-
cati per un secondo colloquio nel quale è presente il direttore della Cooperativa.
Una volta individuato il candidato da assumere, l’ufficio segue tutte le pratiche amministrative relative all’assunzione,
mentre il responsabile del servizio di destinazione si prende in carico l’accompagnamento e l’inserimento nel contesto
lavorativo. Ai candidati non ritenuti idonei viene inviata una comunicazione scritta. Periodicamente i responsabili dei servizi
condividono e compilano con gli operatori della propria équipe una griglia di valutazione/autovalutazione relativa al loro
operato. Tale griglia viene, poi, consegnata e presa in visione dall’area servizi al personale e costituisce uno degli elemen-
ti del sistema di valutazione del personale. Considerando che per la Cooperativa l’investimento nel “capitale umano” è
di primaria importanza, l’area servizi al personale è in costante fase evolutiva al fine di migliorare i processi di selezione,
assunzione e valutazione. L’obiettivo, una volta identificate le figure professionali più adeguate ai bisogni degli utenti a
favore dei quali presteranno il loro servizio, è quello di investire il singolo operatore della responsabilità e del significato
dell’essere operatore sociale, condividendo la filosofia della Cooperativa Sociale Villa Maria.
9.1.2 Comunicazione interna
“Sapere apre all’accettazione, conoscere favorisce la collaborazione, condividere assicura la relazione”
(Cristel, intervento formativo svolto a Villa Maria nel 2004).
Questi sono alcuni punti chiave della programmazione degli interventi, poiché sapere, conoscere e condividere aiutano ad
esorcizzare il rischio di chiusura nel proprio ristretto ambito di intervento. Occorre, quindi, muoversi alla continua ricerca
di strumenti e modalità comunicative che possano arrivare a tutte le persone che vivono e lavorano assieme. Villa
Maria garantisce:
· bacheche informative: sono interne ai Gruppi Famiglia e alle Comunità Alloggio, di rapido aggiornamento su fatti,
126
comunicazioni, accadimenti e cambiamenti della vita di gruppo e relative al contesto organizzativo;
· mappa delle équipe multidisciplinari: caratterizzate da un calendario trimestrale che informa sulle situazioni che saran-
no discusse;
· notiziario interno “la Bussola”: in cui singolarmente, come servizio, come gruppi legati ai vari progetti o come équipe
stabili, ognuno può scrivere, raccontare di sé e delle proprie esperienze vissute o semplicemente dare informazioni ai col-
leghi, al personale, agli utenti, ai famigliari in visita;
· bacheca informativa collocata nell’atrio a Lenzima: in cui l’ufficio servizi al personale espone il regolamento disciplinare
e tutti i comunicati rivolti al personale;
· bacheche dei sindacati collocate nell’atrio a Lenzima: a disposizione dei rappresentanti sindacali per le comunicazioni ai
propri iscritti;
· bacheca soci e Consiglio di Amministrazione, collocata nell’atrio a Lenzima;
· posta elettronica: utilizzata come canale comunicativo che agevola l’immediatezza e la tracciabilità delle comunicazioni.
9.1.3 rispetto del contratto e del regolamento interno, rapporti con le organizzazioni sindacali
L’area servizi al personale opera nel rispetto dei diritti e dei doveri posti dal contratto della Sanità Privata.
Per regolamentare i comportamenti dei dipendenti non previsti dal contratto e/o non disciplinati a sufficienza, è stato
stilato un documento contenente delle “norme” comportamentali. Tale documento viene aggiornato e rivisto per renderlo
compatibile ed in sintonia con l’evoluzione e le modifiche apportate alle metodologie operative interne ai singoli servizi.
L’area servizi al personale rispetta l’obiettivo previsto dall’art. 6 del contratto, ovvero “contemperare l’esigenza di miglio-
ramento delle condizioni di lavoro e di crescita professionale dei dipendenti con l’interesse a mantenere alta l’efficacia,
l’efficienza e la qualità dei servizi erogati agli utenti”. A tale scopo ed a tutela dei dipendenti lo staff dell’area servizi al
personale dialoga e si confronta costantemente con le rappresentanze sindacali, incontrandosi ogni 40 giorni circa per
raccogliere le segnalazioni di criticità e condividere proposte e soluzioni possibili.
127
9.1.4 Formazione e aggiornamento del personale
La Cooperativa Sociale Villa Maria si inserisce in una complessità sociale e professionale elevata che richiede operatori con
grandi capacità tecnico - operative, flessibilità ed ecletticità, in grado di affrontare l’evoluzione repentina del mondo del
lavoro. É in quest’ottica che la Cooperativa intende avvalersi della realizzazione di azioni di formazione continua, operando
e promuovendo il concetto di formazione permanente. La necessità di un investimento elevato nella formazione nasce,
quindi, dal fatto che Villa Maria è un’organizzazione in forte evoluzione, sensibile alle nuove possibilità di servizio per la
disabilità psicofisica. Lo dimostra la sua espansione costante dei servizi per permettere di fornire costantemente ai biso-
gni dell’utenza una risposta sempre più articolata, diversificata e puntuale, cosa che porta quasi sempre alla necessità di
rimodellarne l’assetto organizzativo. La Cooperativa si impegna, pertanto, nella promozione del settore della formazione
e della divulgazione delle esperienze, considerando la necessità di affiancare all’operatività quotidiana nell’erogazione dei
servizi degli spazi di riflessione e di documentazione della stessa.
Nella Cooperativa è presente un responsabile della formazione che si occupa dell’analisi dei bisogni formativi che emer-
gono dal lavoro quotidiano di tutte le figure professionali presenti, della progettazione dell’intervento ed, in seguito, della
sua attuazione, con una valutazione e verifica dei risultati effettuata in itinere ed a posteriori.
La Cooperativa dispone di alcuni spazi interni che possono essere adibiti ed attrezzati per realizzare la formazione.
Nella creazione di momenti formativi si tendono a privilegiare metodologie attive, in cui si alternano interventi teorici a
momenti attivi e partecipati, che realizzano l’obiettivo di creare comunità di conoscenza.
Dei momenti formativi interni attivati, siano essi di base o specialistici, la Cooperativa prevede anche un sistema di moni-
toraggio attraverso la somministrazione di un questionario di valutazione che, attraverso vari items, verifica: l’interesse,
la partecipazione e l’efficacia/spendibilità del momento formativo, dei contenuti trattati, della durata e delle metodologie
utilizzate.
Obiettivi generali della formazione
Gli interventi di formazione intendono sviluppare due livelli di competenze:
A. Implementare le capacità di agire in un contesto complesso che richiede un costante potenziamento delle capacità orga-
nizzative e gestionali;
B. Elevare le conoscenze e le abilità tecnico - operative specifiche per le diverse figure professionali, tenendo contemporaneamen-
te presente la necessità di sviluppare il lavoro di équipe multidisciplinare.
128
129
Ecco che alla formazione permanente Villa Maria affianca una formazione multidisciplinare, in cui vengono integrate
competenze di diversi settori di intervento in un sistema di équipe allargata con la presenza di diversi specialisti, per la
condivisione dei saperi ma anche per la creazione di un linguaggio condiviso, necessari in una realtà complessa in cui
non ci può essere una segmentazione dei saperi.
Formazione mirata, quindi, all’incremento di conoscenze, competenze e abilità specifiche degli operatori, ma anche al
consolidamento dei legami, delle relazioni e delle capacità di interagire ed interconnettere il proprio lavoro con quello
degli altri all’interno dell’organizzazione.
attività di formazione
Per formazione si intendono tutti quei momenti formali nei quali le conoscenze vengono condivise, approfondite e
scambiate. Tale definizione permette di capire che non solo i momenti strutturati appositamente, che prevedono la
presenza di esperti interni o esterni, sono da considerarsi formazione, ma anche i momenti formali ordinari interni.
È possibile, pertanto, suddividere la formazione in alcune grandi aree:
Area A - Formazione ordinaria interna
Nella quale si raggruppano tutti quei momenti strutturati (incontri, équipe, supervisioni, riunioni, etc.), che generalmen-
te non prevedono la presenza di esperti esterni ed offrono comunque la possibilità di avere un incremento di conoscen-
za e di competenza nello scambio, spesso anche orizzontale, tra operatori.
Area B - Formazione strutturata interna
In questa area si colloca la formazione strutturata che generalmente vede il coinvolgimento di esperti esterni, dedica-
ta ad approfondimenti particolari e mirati. In genere nasce da un bisogno formativo percepito dagli stessi operatori o
intuito dalle figure di responsabilità della struttura.
Area C - Formazione strutturata erogata all’esterno o a soggetti terzi
Tale formazione è quella che la Cooperativa, avendo un’esperienza pluriennale e collaboratori con delle competenze
specifiche, eroga ad altri servizi. Tali servizi, che richiedono interventi sia formativi sia di consulenza, possono essere di
natura sociale o di natura scolastica. Rientrano, quindi, in questa area anche gli affiancamenti formativi ai tirocinanti
che vengono inviati da varie realtà esterne e che si fermano in struttura per periodi più o meno lunghi.
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Area D - Formazione strutturata organizzata da vari soggetti terzi
Rientrano in questa area tutti i corsi, i seminari, le giornate di formazione, i convegni, i congressi o altro, organizzati da
soggetti terzi. Nel caso di momenti formativi interessanti e compatibili con le funzioni o con la possibile crescita professio-
nale degli operatori, viene fatta una valutazione ed eventualmente facilitata in vari modi e forme la possibilità di partecipa-
re.
Proseguendo nella definizione dei momenti di formazione che la Cooperativa Sociale Villa Maria si impegna a garantire si
trovano:
· formazione specialistica: tutti quei momenti formativi che hanno uno specifico contenuto tecnico o che riguardano una
parte circoscritta di un ambito disciplinare;
· formazione di base: ovvero i momenti che accrescono e rinforzano le competenze di base necessarie all’intervento lavorativo
quotidiano;
· formazione permanente: rientrano in questa parte sia momenti di formazione di base che momenti con carattere specia-
listico ma che hanno un carattere di continuità e ripetitività;
· formazione occasionale: in questa area rientrano tutti i momenti di formazione che hanno un carattere di urgenza data
dall’insorgere di situazioni particolari ed estemporanee.
131
132
10area servizi aMMiNistrativi,siCUrezza e MaNUteNziONe
10.1 servizi aMMinistrativi servizi sicurezza e Manutenzione
133
“Ben fatto,è meglio che ben detto”
bEnJamin franklin (1706 d.c.) · giornalista, pubblicista
134
10.1 servizi amministrativi
servizi sicurezza e Manutenzione
10.1.1 i servizi amministrativi
La Cooperativa, in seguito alla decisione di de-istituzionalizzazione tuttora in corso, ha disposto di monitorare con sistema-
ticità costi e ricavi delle varie Comunità Alloggio, dei Centri Socio Educativi, dei Nuclei Territoriali, del Centro per il coordi-
namento del volontariato “Macramè”e del Centro Residenziale di Lenzima, attivando dei “centri di costo” che raccolgono
tutti i costi e i ricavi delle singole realtà. Questi dati permettono di fornire indicazioni il più esatte possibili alla Provincia
Autonoma di Trento per deliberare l’importo delle rette annuali dei vari servizi proposti.
Di seguito si presentano schematicamente le principali aree delle quali si occupano i servizi amministrativi specificandone le
mansioni svolte.
atti amministrativi, finanziamenti e contributi:
· predisposizione per la Provincia Autonoma di Trento di un documento riepilogativo dell’anno appena trascorso, ovvero un
bilancio con costi e ricavi riclassificati secondo indicazioni fornite dalla Provincia stessa ed un riepilogo di tutte le giornate
di presenza degli utenti della Cooperativa suddivisi per gli Enti Gestori e per le diverse rette applicate;
· predisposizione per la Provincia Autonoma di Trento di un preventivo per l’anno successivo per permettere di determinare
le rette da applicare nel corso dell’anno;
· rendicontazione, come da convenzione annuale, delle spese sanitarie all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, dei costi
di medici, infermieri e operatori, delle spese di farmaci, presidi sanitari e altro;
· raccolta ed elaborazione delle richieste di attrezzature ed arredi da parte dei diversi servizi della Cooperativa per formulare
correttamente la richiesta di contributo alla Provincia Autonoma di Trento ai sensi della L.P. 14/91.
Programmazione e controllo di gestione:
· verifica trimestrale del budget annuale;
135
· gestione della parte economica dei progetti realizzati dalla Cooperativa per le nuove Comunità Alloggio, i Centri Socio
Educativi, i Nuclei Territoriali ed altri progetti individualizzati;
· controllo della rendicontazione dell’attività economica di “Macramè” e relativo contributo;
· controllo e rendicontazione economica dei progetti di formazione finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
acquisti e rapporti con i fornitori:
· supervisione delle fatture e dei contratti dei fornitori;
· registrazione delle fatture per i centri di costo.
Prestazione di servizi e rapporti con gli enti Gestori:
· rilevazione delle presenze utenti;
· supervisione della fatturazione agli Enti Gestori;
· contatti per l’applicazione delle varie rette;
· fatturazione per i centri di costo.
ragioneria e contabilità generale:
· predisposizione e controllo della documentazione per la redazione del bilancio sociale;
· redazione del bilancio sociale;
· redazione della nota integrativa;
· archiviazione dei libri contabili: libro giornale, libro inventari, registri IVA acquisti, vendite, corrispettivi, libro beni ammor-
tizzabili;
· contabilizzazione delle retribuzioni per i centri di costo;
· gestione dei rapporti con la banca, esecuzione e contabilizzazione di pagamenti e incassi;
· gestione della cassa contanti.
area fiscale:
· gestione dell’IVA mensile;
· dichiarazione annuale dell’IVA per il modello Unico;
· predisposizione della documentazione per la dichiarazione dei redditi;
· dichiarazione dei redditi con l’assistenza della Federazione delle Cooperative della Provincia Autonoma di Trento;
136
· gestione del modello 770;
· completamento del documento F24 mensile con dati IVA, Erario, INAIL, CCIAA.
attività legate alla forma giuridica:
· redazione del bilancio sociale;
· archiviazione dei libri sociali: libro Soci, Assemblee, Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale.
Garanzie e controlli
I valori della trasparenza nella gestione economico-finanziaria sono garantiti attraverso i seguenti organi e strumenti sia
interni che esterni alla Cooperativa:
1. La Cooperativa ha, per statuto, un Collegio Sindacale, composto da tre commercialisti professionisti incaricati anche del
controllo contabile.
2. Ogni biennio, per la forma societaria di Cooperativa, Villa Maria è oggetto di una verifica approfondita e puntuale da parte
della Federazione delle Cooperative della Provincia Autonoma di Trento attraverso il lavoro di revisione svolto da personale
incaricato dalla Federazione stessa.
3. La Federazione delle Cooperative, inoltre, assiste Villa Maria nella compilazione e nell’invio telematico all’Agenzia delle
Entrate della dichiarazione IVA e della dichiarazione dei redditi.
10.1.2 il servizio di sicurezza
il valore della sicurezza
La sicurezza può essere definita come lo spazio - temporale nel quale la possibilità di rischio e di pericolo è quasi inesisten-
te, per cui il benessere della persona può essere considerato soddisfacente. Il termine generale di sicurezza indica l’assenza
di pericoli, concetto difficile da tradurre nella vita di tutti i giorni in quanto l’applicazione delle norme di sicurezza può
rendere più difficile il verificarsi di determinati eventi e/o incidenti ma non li può escludere in modo assoluto.
Tutto questo si traduce in un miglioramento, ma non nel punto di arrivo, della qualità di vita.
All’interno della Cooperativa Sociale Villa Maria esistono figure professionali di varia estrazione che insieme, confrontando-
si attraverso un processo supervisionato e coordinato dal risk manager, creano il ciclo della sicurezza, strumento attraverso
137
il quale costruire un ambiente sicuro e confortevole, nel quale l’utente possa muoversi con la maggiore autonomia possibi-
le e con la migliore qualità di vita raggiungibile. La sicurezza viene intesa in senso passivo per l’utente, il quale considera la
struttura come casa, cioè un ambiente in cui vivere e trascorrere la propria giornata, e in senso attivo per l’operatore, che
considera la struttura come un ambiente di lavoro.
il risk manager (responsabile della sicurezza)
La figura del risk manager all’interno dell’organigramma e dei servizi della Cooperativa Sociale Villa Maria ha un ruolo
trasversale, ovvero interviene nei vari ambiti al fine di rendere gli ambienti più sicuri nell’ottica di abbattere i pericoli e
garantire un livello soddisfacente di benessere alla persona.
In particolare si occupa di:
· Monitoraggio permanente dei livelli generali di sicurezza.
· Rapporti con il datore di lavoro, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), il medico competente e
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.), nei vari adempimenti rispetto al testo unico d.lg. 81/2008.
· Analisi sistematica della funzionalità, dell’evacuazione e prove relative.
· Verifica dell’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, del piano antincendio e relativi adempimenti (instal-
lazione porte R.E.I., chiamate d’emergenza, etc.) e rapporti con i fornitori.
· Verifica dell’idoneità degli ambienti, identificazione di possibili aree critiche e individuazione delle soluzioni, attività di
screening.
· Verifica delle procedure dei trasporti (mobilità interna ed esterna).
· Verifica della correlazione, in collaborazione con i responsabili delle Comunità Alloggio, dei Centri Socio Educativi e del
Centro Residenziale, tra procedure e caratteristiche degli utenti (comportamenti specifici, patologie eventuali, epilessia,
stati di disagio psicologico, livello emotivo, etc.).
· Formalizzazione di materiale informativo in protocolli divulgati nell’organizzazione, sensibilizzazione permanente nelle
équipe, diffusione di “cultura” della sicurezza.
· Coordinamento della manutenzione degli immobili e dei mezzi (interventi ordinari e straordinari), dello stato di funziona-
mento degli automezzi e loro adeguatezza, verifica del corretto utilizzo degli automezzi.
· Ristrutturazione degli immobili, rapporti con i tecnici esterni incaricati dei vari lavori.
· Rapporto con l’ufficio assicurazioni nella verifica delle coperture assicurative ed eventuali adeguamenti delle stesse in base
alle nuove esigenze.
· Elaborazione dei protocolli di richiesta autorizzazioni e/o liberatorie relative alla sicurezza a tutori e famigliari.
138
· Coordinamento della manutenzione dei sistemi domotici e videoconferenze, contatti con l’assistenza.
· Coordinamento della manutenzione generale degli impianti, verifica della loro corrispondenza con la normativa, adempi-
menti relativi al rischio legionella.
· Monitoraggio, in collaborazione con i fisioterapisti e i responsabili, del livello di carico di lavoro e della complessità della ge-
stione dei gruppi, considerando le soglie di affaticamento che portano ad un aumento dei rischi e il controllo delle variabili
negative legate a caratteristiche patologiche degli utenti (ad esempio disturbi comportamentali in numero “eccessivo”).
· Collaborazione con l’ufficio acquisti su mandato specifico: elaborazione dei progetti di arredamento, verifica della funzio-
nalità delle attrezzature, selezione del tipo di acquisto, etc.
10.1.3 tutela della privacy
La Cooperativa Sociale Villa Maria ha realizzato ed aggiorna annualmente il Documento Programmatico sulla Sicurezza (ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 34, comma 1 lettera G del d.lg. 196/2003) per la tutela della privacy; inoltre vengono co-
stantemente attuati interventi formativi indirizzati al personale dipendente e non, per il rispetto e la tutela dei dati sensibili
e personali. A Villa Maria è presente un responsabile per la tutela della privacy.
10.1.4 il servizio di manutenzione e logistica
Il risk manager coordina la squadra dei manutentori (tre operatori e un responsabile), che effettua interventi di manuten-
zione in tutti i servizi di Villa Maria, intendendo con ciò le operazioni necessarie agli impianti e agli arredi che consentono il
mantenimento delle condizioni di sicurezza per gli utenti, per i dipendenti e per la proprietà della Cooperativa. In particola-
re i manutentori si occupano di:
· manutenzione delle opere idrauliche, elettriche, murarie
· manutenzione della piscina del Centro Residenziale
· manutenzione delle opere di falegnameria e carpenteria metallica
· mantenimento delle opere sanitarie
139
· effettuazione dei controlli periodici richiesti
· riparazioni e mantenimento dei mezzi di trasporto di Villa Maria
· per l’infermeria si occupano di: consegna di prelievi in ospedale, ritiro dei farmaci, dei presidi ospedalieri e dei referti me-
dici, rifornimento e controllo degli erogatori di ossigeno
· lavori all’esterno per l’amministrazione (trasporto incartamenti dai vari uffici, contatti con la posta, etc.)
· rifornimento di alimenti per gli animali dell’attività di pet-therapy e manutenzione dei loro ambienti
· lavori saltuari straordinari e lavori di urgenza per i quali garantiscono una reperibilità costante.
140
11area PrOGettiraCCOLta FONdi (FUNd raisiNG)
11.1 “da una sede unica a tanti luoGHi di vita unici”
141
“La vera felicità del donoè nell’immaginare
la felicità di chi lo riceve”thEodor adorno (1903 d.c.) · filosofo E sociologo
142
11.1 “da una sede unica a tanti luoghi di vita unici”
11.1.1 Come aiutare la Cooperativa sociale villa Maria?
Aderendo al progetto di raccolta fondi “Da una sede unica a tanti luoghi di vita unici”.
L’obiettivo
“Da una sede unica a tanti luoghi di vita unici” rappresenta l’azione evolutiva che ha intrapreso la Cooperativa Sociale
Villa Maria e che la vedrà coinvolta per i prossimi anni. Vogliamo, infatti, proseguire un cammino iniziato 10 anni fa e com-
pletare la rete di servizi già attivati sul territorio. Nuove opportunità pensate per un abitare più vicino ai bisogni dell’indivi-
duo, un abitare in contesti sociali ricchi, in grado di offrire un futuro migliore per le persone disabili coinvolte e per i loro
famigliari, un abitare in contesti accoglienti anche per volontari ed operatori.
Luoghi dove l’incontro con la diversità possa produrre innovazione sociale in grado di “curare” non solo chi ha il proble-
ma, ma parti sempre più ampie di comunità.
Per fare questo vi è la necessità di molte risorse economiche per l’acquisto di immobili o per opere di ristrutturazione di
immobili da riadattare, per l’acquisto di mobili ed attrezzature, per l’acquisto dei mezzi necessari al trasporto degli utenti.
La maggior parte di queste risorse (dal 50 al 90%) provengono dall’Ente pubblico, la restante quota (solitamente il 10%),
però, deve essere aggiunta dalla Cooperativa attraverso risorse economiche provenienti da offerte liberali o da altre forme
di donazione, comunque non provenienti da Enti pubblici. Ecco allora la necessità di strutturare un progetto di raccolta
fondi sistematico in grado di coinvolgere più persone possibili, diversificando gli strumenti e le modalità di adesione, sotto-
lineando il valore dell’adesione, prioritario rispetto a quello economico.
La sfida: una sfida di alto profilo, “socialmente utile” ed appassionante, da fare assieme all’Ente pubblico e con tutti i
cittadini che vorranno esserci per davvero, offrendo il proprio contributo nelle più diverse modalità.
Abbiamo fatto molto, ma molto c’è ancora da fare, insieme.
serietà e trasparenza: tramite il sito internet e gli strumenti di comunicazione che attiveremo (newsletter, fogli informati-
vi, comunicati personalizzati) si potranno conoscere gli importi della raccolta fondi e la loro destinazione in totale traspa-
renza.
143
11.1.2 Quali possibilità e con quali strumenti?
il 5 x mille
Anche quest’anno è possibile sostenere le attività della Cooperativa Sociale Villa Maria destinando una quota pari al
5xmille dell’IRPEF nella dichiarazione dei redditi, come previsto dalla Legge Finanziaria per il 2008. Il 5xmille non sostituisce
l’8xmille (destinato alle confessioni religiose) e non costa nulla per il cittadino contribuente. E’ una quota di imposte a cui
lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit, come la Cooperativa Sociale Villa Maria, per sostenere le loro
attività. É possibile, quindi, far diventare la propria dichiarazione dei redditi una concreta azione di solidarietà, sostenendo
la Cooperativa Sociale Villa Maria.
Ecco come fare:
1. Firmare nell’apposito riquadro del modello usato per la dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico).
2. Riportare il codice fiscale della Cooperativa Sociale Villa Maria: 01456720224.
L’offerta di denaro
Un’occasione particolare anche su progetti specifici
Qualsiasi aiuto è importante per sostenere il nostro lavoro. Qualsiasi aiuto è per noi un segno di apprezzamento e uno
stimolo a perseguire negli obiettivi che ci siamo posti.
Come faccio a fare un’offerta in denaro alla Cooperativa sociale villa Maria?
iN BaNCa: versamento sul conto corrente bancario, intestato a Cooperativa Sociale Villa Maria,
Cassa Rurale di Isera · Coordinate: CIN U - ABI 08107 - CAB 34900 C/C – 000000003606
Codice EU IBAN: IT 94 U081 0734 9000 0000 0003 606
iN POsta: versamento sul conto corrente postale n° 000012215398
intestato a Cooperativa Sociale Villa Maria - Piazza S. Martino, 2 – 38060 Lenzima di Isera (TN)
Ufficio Postale di Isera: CIN J - ABI 07601 - CAB 01800 - C/C 000012215398
Codice EU IBAN: IT 14 J 07601 01800 000012215398
144
se decido di fare una donazione a favore della Cooperativa sociale villa Maria posso scegliere la destinazione
della mia offerta?
Se scegli di fare un’offerta in denaro a favore della Cooperativa Sociale Villa Maria, potrai decidere di sostenere uno dei
seguenti servizi:
- il Centro Residenziale
- le Comunità Alloggio
- i Centri Diurni
- il Progetto di promozione del volontariato sul territorio “Macramè”
- il Progetto Editoriale “Spazi e Modelli. Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica”
L’amico sovventore: dare continuità al proprio impegno
Chi è un amico sovventore di villa Maria?
Può diventare Amico Sovventore di Villa Maria chiunque decida di sostenere con continuità, utilizzando la domiciliazione
bancaria (R.I.D.), uno dei servizi della Cooperativa Sociale Villa Maria, scegliendo tra:
- il Centro Residenziale
- le Comunità Alloggio
- i Centri Diurni
- il Progetto di promozione del volontariato sul territorio “Macramè”
- il Progetto Editoriale “Spazi e Modelli. Percorsi evoluitivi per la disabilità psicofisica”.
Cos’è la domiciliazione bancaria?
La domiciliazione bancaria (R.I.D.) è un modo pratico per sostenere la Cooperativa Sociale Villa Maria, senza dover andare
in banca o alla posta. È l’autorizzazione affinché il tuo contributo venga automaticamente versato ogni anno, riducendo i
nostri costi amministrativi e dandoci maggiore capacità di pianificazione.
Come fare per effettuare la domiciliazione bancaria?
Per utilizzare questa comoda forma di pagamento scarica il modulo dal sito della Cooperativa (www.coopvillamaria.it) o
richiedilo presso gli uffici del Centro Residenziale, e poi spediscilo oppure portalo a:
145
Cooperativa Sociale Villa Maria - Piazza S. Martino, 2 – 38060 Lenzima di Isera (TN)
Tel.: 0464/439060 - Fax: 0464/421603 - Indirizzo e-mail: segreteria@coopvillamaria.it
Un paio di buoni motivi
Con la domiciliazione bancaria dei pagamenti tramite R.I.D. puoi mostrare in maniera costante, semplice ed automatica, il
tuo sostegno ai nostri progetti.
Con la domiciliazione bancaria non serve più fare file in banca o in posta e scegli tu la cifra che hai intenzione di donare.
Non hai più l’obbligo di ricordare le scadenze dei tuoi pagamenti, perché il prelievo verrà automaticamente addebitato sul
tuo conto corrente, fino a tua revoca.
inoltre:
É ECONOMICA perché riduce i costi di gestione
É SICURA perché poter contare su entrate sicure durante l’anno ci consente di gestire meglio gli interventi
É EFFICACE perché ci permette di dare, durante l’anno, un sostegno continuo alle nostre attività
É CONVENIENTE perché anche con le offerte fatte tramite R.I.D. puoi avere dei vantaggi fiscali.
Lasciti testamentari
Sensibilità verso il futuro
Pur essendo un argomento molto delicato che va a toccare la sensibilità più profonda delle persone, al testamento spesso
semplicemente non si pensa. É un atteggiamento molto naturale: per paura, per incertezza o perché non è il momento
giusto. Oppure si pensa al testamento come ad una possibilità riservata a chi è molto ricco.
In realtà il testamento è l’unico strumento che ci consente di scegliere a chi affidare le nostre proprietà.
Il testamento dà la certezza che la propria volontà sarà rispettata, che i diritti dei figli, del coniuge e delle persone a noi
care, saranno tutelati. Il testamento può, inoltre, manifestare il desiderio di lasciare un segno, un senso di continuità con il
futuro, un gesto speciale di solidarietà verso chi vive con più difficoltà.
se desiderate lasciare un’eredità alla Cooperativa sociale villa Maria
Sia che abbiate già fatto testamento o meno, potete prendere in considerazione diverse possibilità. Potete decidere di
destinare a Villa Maria una determinata somma di denaro, una percentuale del vostro patrimonio, oggetti di valore, beni
146
immobili o anche ciò che resterà dopo la distribuzione dei vari beni tra i vostri eredi. Queste disposizioni possono essere
inserite in un testamento nuovo o essere aggiunte a un testamento pre-esistente.
Chi può farlo
Può fare testamento chiunque abbia compiuto la maggiore età e sia capace di intendere e di volere. Inoltre è possibile
modificarlo in qualsiasi momento lo si desideri.
Come si fa
I tipi di testamento comunemente utilizzati sono due: il testamento olografo, che deve essere scritto, datato e firmato di
proprio pugno dal testatore, e il testamento pubblico, che viene redatto in presenza di un notaio e di due testimoni e resta
depositato presso lo studio notarile. Questa seconda soluzione è preferibile, in quanto il notaio stesso si fa garante della
validità ed autenticità dell’atto. Nel caso si scelga il testamento olografo è comunque consigliabile farne tre copie, di cui
una da conservare, una da dare a una persona di fiducia e una da consegnare ad un notaio per maggiore sicurezza.
147
vantaggi fiscali da conoscere
agevolazioni fiscali
La Cooperativa Sociale Villa Maria è una O.N.L.U.S. - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale - pertanto le erogazio-
ni liberali ad essa offerte possono beneficiare delle AGEVOLAzIONI FISCALI, riconosciute in capo al soggetto erogante, di
seguito descritte:
a.1) agevolazioni per le imprese
Le imprese possono dedurre dal proprio reddito le erogazioni liberali in denaro fino a Euro 2.065,83 ovvero nei limiti del
2% del reddito d’impresa dichiarato (vale il maggiore tra i due limiti); (ex art. 100, c. 2 lett. h, D.P.R. n. 917/1986).
a.2) agevolazioni per le persone fisiche
Le persone fisiche non imprenditori, per le erogazioni liberali in denaro fino a Euro 2.065,83, possono detrarre dall’im-
posta IRPEF - Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche - il 19% dell’erogazione effettuata (art. 15, c. 1 lett i-bis, D.P.R. n.
917/1986).
B) in alternativa ai casi a.1) e a.2), per tutti i soggetti, imprese e non
In alternativa ai due casi precedenti, ove evidentemente se ne ravvisi la convenienza, in forza dell’art. 14 del d.lg. n.
35/2005 (c.d. “decreto sulla competitività”, convertito con la legge n. 80/2005), tutti i soggetti (persone fisiche, enti,
società, etc.) possono dedurre dal proprio reddito complessivo le erogazioni liberali effettuate fino al “limite del 10% del
reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui”. In questo caso vale il minore tra
i due limiti.
Nota Bene - Modalità per effettuare l’erogazione liberale
In ogni caso, affinché ci si possa pregiare dell’agevolazione in oggetto, è necessario che le erogazioni liberali siano effet-
tuate attraverso una delle modalità previste dall’art. 23 del d.lg. n. 241/97, ossia a mezzo: bonifico bancario, assegno
bancario intestato, assegno circolare intestato, versamento a mezzo ufficio postale, o altre modalità ammesse dal d.lg.
n. 241/97 citato che ne assicurino la “rintracciabilità”. È quindi importante conservare la relativa documentazione, di cui
l’amministrazione finanziaria potrebbe richiedere l’esibizione.
148
12aLLeGati
12.1 contatti12.2 Modulo di acQuisizione criticità e suGGeriMenti12.3 Modulo di GradiMento della carta dei servizi
149
“Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale
è invisibile agli occhi”antoinE dE saint-ExupÉry (1900 d.c.) · scrittorE E aviatorE francEsE
150
12.1 Contatti (Uffici)
UFFICI INDIRIZZO TELEFONO E-MAIL
front - officeP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 segreteria@coopvillamaria.it
direttoreP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
---- direttore@coopvillamaria.it
vice direttoreP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
---- vicedirettore@coopvillamaria.it
ufficioaMMinistrativo
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/401584amministrazione@coopvillamaria.it
acquisti@coopvillamaria.it
ufficio servizi al personale
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/486897 personale@coopvillamaria.it
uff. proGettazione sviluppo QualitÁ
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
349/1168073 qualita@coopvillamaria.it
risK ManaGerP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
335/1440084 sicurezza@coopvillamaria.it
forMazioneP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
328/4451435 formazione@coopvillamaria.it
psicopedaGoGisti
Via Salenghi, 7 Volano
380/3659906 psicopedagogista.comunita@coopvillamaria.it
P.zza S. Martino, 2Lenzima di Isera
0464/439060 psicopedagogista.residenziale@coopvillamaria.it
fisioterapistiP.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 fisioterapisti@coopvillamaria.it
151
CENTRORESIDENZIALE
INDIRIZZO TELEFONO E-MAIL
Gr. faM. 1 tucano
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 gruppo.tucano@coopvillamaria.it
Gr. faM. 2 QuadrifoGlio
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 gruppo.quadrifoglio@coopvillamaria.it
Gr. faM. 4sirio
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 gruppo.sirio@coopvillamaria.it
Gr. faM. 5faro
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 gruppo.faro@coopvillamaria.it
Gr. faM. 7 arcadia
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/439060 gruppo.arcadia@coopvillamaria.it
SERVIZIO INDIRIZZO TELEFONO E-MAIL
assistente sociale
Via Salenghi, 7 Volano
335/1440082 ass.sociale@coopvillamaria.it
coord. servizio sanitario e
assistenziale
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
345/2709965 coord.san.ass@coopvillamaria.it
coord.personale inferMieristicoc. residenziale
P.zza S. Martino, 2 Lenzima di Isera
0464/420037 coord.inf.residenziale@coopvillamaria.it
coord.personale inferMieristicocoM. alloGGio
Via della Terra, 15 Rovereto
380/3659869 coord.inf.comunita@coopvillamaria.it
MacraMÉVia della Terra, 49
Rovereto0464/486769 progetto.macrame@coopvillamaria.it
12.1 Contatti (Centro residenziale e servizi)
152
COMUNITÁALLOGGIO
INDIRIZZO TELEFONO E-MAIL
cÁ nova Via Pasqui, 61 - Int. 9/11 - Rovereto 0464/413195 comunita.viapasqui@coopvillamaria.it
cÁ Bella Via Pasqui, 59 - Int.2/4 - Rovereto 0464/490473 comunita.viapasqui@coopvillamaria.it
MarGHerita Via Della Terra, 15 Rovereto 0464/486148 comunita.viadellaterra@coopvillamaria.it
MeloGrano Via Della Terra, 15 Rovereto 0464/486151 comunita.viadellaterra@coopvillamaria.it
sole Via Udine, 41 Fabbr. B Int. 26 Rovereto 0464/433002 comunita.viaudine@coopvillamaria.it
arcoBaleno Via Udine, 41 Fabbr. B Int. 26 Rovereto 0464/667576 comunita.viaudine@coopvillamaria.it
la sorGente C. so Verona, 36 Rovereto 0464/409058 comunita.corsoverona@coopvillamaria.it
penelope Via Unione, 2 Rovereto 0464/480423 comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
ulisse Via Unione, 2Rovereto 0464/438260 comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
MiMosa Via Unione, 2Rovereto 0464/434151 comunita.borgosacco@coopvillamaria.it
CENTRODIURNO
INDIRIZZO TELEFONO MAIL
foGlie di priMavera Via Salenghi, 7 - Volano 0464/413341 fogliediprimavera@coopvillamaria.it
la terra Via Della Terra, 15 - Rovereto 0464/439710 laterra@coopvillamaria.it
il viaGGio Via Unione, 2 - Rovereto 0464/480035 ilviaggio@coopvillamaria.it
12.1 Contatti (Comunità alloggio e Centri diurni)
153
12.2 Modulo di acquisizione criticità e suggerimenti
Grazie in anticipo del prezioso contributo da lei offerto
sul retro
1 Compilare il modulo sul retro
2 Recapitarlo al “Servizio Tutela e Qualità” a mano, per posta,
via fax (0464 42 16 03) o e-mail (qualita@coopvillamaria.it)
(Il modulo è scaricabile anche dal sito internet www.coopvillamaria.it)
154
12.2 Modulo di acquisizione criticità e suggerimenti
Cooperativa Sociale Villa Maria – “Servizio Tutela e Qualità”
Ringraziamo anticipatamente per il prezioso contributo da Lei fornito compilando tale strumento di segnalazione.
Nome …………………………………………………………… Cognome…………………………………………………………
Via…………………………………………………………………. n°………… Città……………………………………
CAP……………… Tel……………………………………………………………
Altro…………………………………………………………………………………
Data……………………………. FIRMA…………………………………………………..
desCriziONe ePisOdiO
O eveNtO CritiCO
CirCOstaNze Che haNNO
PrOvOCatO L’eveNtO
sUGGeriMeNti Per evitare
Che si riPeta L’ePisOdiO e/O
sUGGeriMeNti MiGLiOrativi
asPettative
Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all’utilizzo dei dati personali solo ed esclusivamente nell’ambito della procedura riferitaalla presente segnalazione ai sensi del d.lg. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Data di arrivo al “Servizio Tutela e Qualità” …………………...………………
FIRMA DEL RICEVENTE………………….........................……………………..
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12.3 Modulo di gradimento della carta dei servizi
Grazie in anticipo del prezioso contributo da lei offerto
sul retro
1 Compilare il modulo sul retro
2 Recapitarlo al “Servizio Tutela e Qualità” a mano, per posta,
via fax (0464 42 16 03) o e-mail (qualita@coopvillamaria.it)
(Il modulo è scaricabile anche dal sito internet www.coopvillamaria.it)
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12.3 Modulo di gradimento della carta dei servizi
Cooperativa Sociale Villa Maria - “Servizio Tutela e Qualità”
La Carta dei Servizi è uno dei modi per rendere diretta e trasparente la comunicazione tra la Cooperativa, i cittadini, i
committenti e i destinatari dei servizi. Attraverso questo strumento ci proponiamo di fornire una chiara descrizione dei
servizi e dei progetti da noi realizzati e di rendere evidenti i principi sui quali si basa il nostro agire professionale e sociale.
Per potenziare sempre di più questo importante strumento di comunicazione Le chiediamo di darci la Sua opinione
attraverso alcune brevi risposte. Ne terremo conto per migliorare il documento.
1) Reputa comprensibile la Carta dei Servizi di Villa Maria? [ ] SI [ ] NO
2) Ritiene che il documento abbia soddisfatto le Sue esigenze? [ ] SI [ ] NO
3) Quali parti, secondo Lei, sono da ampliare per conoscere più approfonditamente la nostra Cooperativa?
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4) Quali parti Le sembrano maggiormente esplicative nel descrivere la Cooperativa Sociale Villa Maria?
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5) Altri suggerimenti che intende fornirci:
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La Direzione della Cooperativa Sociale Villa Maria
Cooperativa Sociale Villa Maria
Lenzima di Isera - Piazza San Martino, 2Tel 0464 439060www.coopvillamaria.it