Autismo e quotidianità, Anna Bovi Pres. ANGSA Lombardia - Conf. lancio app Immaginario

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Intervento alla conf stampa "Autismo: nuovi strumenti per la vita quotidiana" per il lancio del progetto Finger Talks e della app Immaginario. Tema: autismo e problematiche quotidiane

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A. Bovi ANGSA LOMBARDIA ONLUS

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A. Bovi

AUTISMO

e problematiche

quotidiane

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A. Bovi

Determina una disabilità complessa

che colpisce pervasivamente

Alterazione precoce del SNC

   

la  comunicazione,    

la  socializzazione    

e  il  comportamento  

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

Come si manifesta l’autismo

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A. Bovi

La problematica che grava sulle famiglie

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A. Bovi

•  mancanza di interazione

•  problemi di comportamento

•  incomprensione sociale

•  fatica e impossibilità a svolgere una vita normale

•  incertezza per il futuro

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A. Bovi

L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un bambino che non corrisponde ai loro sentimenti.

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MANCANZA DI INTERAZIONE

A. Bovi

L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un bambino che non corrisponde ai loro sentimenti.

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I problemi di comunicazione sorgono dalla più tenera età e si manifestano a livello verbale e non verbale. I bambini con autismo presentano enormi difficoltà ad acquisire comportamenti di attenzione reciproca. E’ indispensabile quindi insegnare loro come comunicare.

MANCANZA DI INTERAZIONE

A. Bovi

L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un bambino che non corrisponde ai loro sentimenti .

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I problemi di comunicazione sorgono dalla più tenera età e si manifestano a livello verbale e non verbale. I bambini con autismo presentano enormi difficoltà ad acquisire comportamenti di attenzione reciproca. E’ indispensabile quindi insegnare loro come comunicare.

MANCANZA DI INTERAZIONE

Le immagini possono essere uno strumento di comunicazione e per lui un mezzo per comunicare con gli altri.

A. Bovi

La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto dagli episodi di auto o etero aggressività.

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PROBLEMI DI COMPORTAMENTO

A. Bovi

La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto dagli episodi di auto o etero aggressività.

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PROBLEMI DI COMPORTAMENTO

Anche problemi di comportamento meno gravi, come pianto o riso irrefrenabili e apparentemente immotivati, grida o lancio di oggetti, e così via, generano sconcerto e angoscia, e contribuiscono fatalmente all’isolamento sociale del bambino e dell’intera famiglia.

A. Bovi

La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto dagli episodi di auto o etero aggressività.

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PROBLEMI DI COMPORTAMENTO

Anche problemi di comportamento meno gravi, come pianto o riso irrefrenabili e apparentemente immotivati, grida o lancio di oggetti, e così via, generano sconcerto e angoscia, e contribuiscono fatalmente all’isolamento sociale del bambino e dell’intera famiglia.

Tali episodi, apparentemente incomprensibili, portano spesso alla rinuncia di una qualunque regola o coerenza educativa, precipitando ancor di più il bambino nell’incertezza e la famiglia nell’isolamento sociale.

A. Bovi

Il comportamento problema è come un iceberg

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A. Bovi

Il comportamento problema è come un iceberg

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A. Bovi

Le stranezze del comportamento del bambino autistico vengono comunemente interpretate come maleducazione di cui il genitore è responsabile.

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INCOMPRENSIONE SOCIALE

A. Bovi

Le stranezze del comportamento del bambino autistico vengono comunemente interpretate come maleducazione di cui il genitore è responsabile.

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INCOMPRENSIONE SOCIALE

L’inserimento del bambino nella scuola materna e nella scuola dell’obbligo comporta notevoli difficoltà anche per i pregiudizi sull’autismo, la scarsa preparazione degli insegnanti, la poca disponibilità a collaborare o l’ignoranza da parte delle strutture sanitarie.

A. Bovi

Le stranezze del comportamento del bambino autistico vengono comunemente interpretate come maleducazione di cui il genitore è responsabile.

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INCOMPRENSIONE SOCIALE

L’inserimento del bambino nella scuola materna e nella scuola dell’obbligo comporta notevoli difficoltà anche per i pregiudizi sull’autismo, la scarsa preparazione degli insegnanti, la poca disponibilità a collaborare o l’ignoranza da parte delle strutture sanitarie.

Ancora una volta i genitori si sentono soli contro tutti.

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale. La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo ed ossessivo.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale. La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo ed ossessivo. Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e l’alimentazione, sono compromesse.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale. La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo ed ossessivo. Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e l’alimentazione, sono compromesse. Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo di vacanza; anche ammalarsi è un lusso.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale. La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo ed ossessivo. Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e l’alimentazione, sono compromesse. Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo di vacanza; anche ammalarsi è un lusso. Spesso la madre, priva di aiuti adeguati, è costretta a rinunciare al lavoro ed a trascurare gli altri componenti familiari, soprattutto i fratelli.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di distrazione può essere fatale. La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo ed ossessivo. Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e l’alimentazione, sono compromesse. Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo di vacanza; anche ammalarsi è un lusso. Spesso la madre, priva di aiuti adeguati, è costretta a rinunciare al lavoro ed a trascurare gli altri componenti familiari, soprattutto i fratelli. I rapporti familiari ne sono ben presto incrinati. Ed è inoltre impossibile mantenere relazioni e interessi al di fuori del problema autismo.

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FATICA E IMPOSSIBILITÀ A SVOLGERE UNA VITA NORMALE

A. Bovi

Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad affrontare l’incognita del futuro.

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INCERTEZZA PER IL FUTURO

A. Bovi

Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad affrontare l’incognita del futuro. Se per l’infanzia e per l’adolescenza i servizi esistono, sia pure pochi ed inadeguati, è tuttavia in età adulta che le persone con autismo finiscono drammaticamente in una sorta di “terra di nessuno”, sballottate continuamente tra servizi generici o poco specializzati, con personale impreparato, la cui conseguenza è quasi sempre un ritorno in carico alle proprie famiglie.

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INCERTEZZA PER IL FUTURO

A. Bovi

Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad affrontare l’incognita del futuro. Se per l’infanzia e per l’adolescenza i servizi esistono, sia pure pochi ed inadeguati, è tuttavia in età adulta che le persone con autismo finiscono drammaticamente in una sorta di “terra di nessuno”, sballottate continuamente tra servizi generici o poco specializzati, con personale impreparato, la cui conseguenza è quasi sempre un ritorno in carico alle proprie famiglie. In assenza d’interventi abilitativi e psico-educativi precoci, efficaci, coerenti e continuativi, il destino è quello di un aggravamento, con ripercussioni notevoli su tutto l’aspetto esistenziale.

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INCERTEZZA PER IL FUTURO

A. Bovi

Cosa si può fare

Le persone con autismo possono migliorare sostanzialmente la loro qualità di vita

mediante una presa in carico

precoce

multidisciplinare

coordinata

continuativa

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A. Bovi

Diagnosi

             garan2re    l’avvio                                                                            di  un  adeguato                                                                                              proge6o                                                                                                                educa2vo  

 

Deve                                    essere  tempes2va  e  precoce      

garan2re            gli  accertamen2                                                clinici  

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A. Bovi

Trattamento

Essenziale l’intervento psicoeducativo e comportamentale, da attivare il più precocemente possibile

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A. Bovi

Collaborazione con la famiglia

contesto di vita

trattamento

chiamati a definire le scelte su insieme ai professionisti

I genitori sono gli esperti del loro bambino

priorità educative

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A. Bovi

aderisce a Autisme Europe e LEDHA

(segue)

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A. Bovi

ANGSA LOMBARDIA ONLUS

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A. Bovi 51

ANGSA ONLUS - ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI SOGGETTI AUTISTICI Sede legale e Segreteria nazionale: Via Casal Bruciato 13 - 00159 Roma

ANGSA Abruzzo ANGSA Calabria ANGSA Campania ANGSA Emilia Romagna ANGSA Friuli V. Giulia ANGSA Lazio ANGSA Liguria ANGSA Lombardia ANGSA Marche ANGSA Piemonte ANGSA Puglia ANGSA Sardegna ANGSA Sicilia ANGSA Toscana ANGSA Trentino A. Adige ANGSA Umbria ANGSA Veneto

ANGSA Biella

ANGSA Bologna

ANGSA Messina

ANGSA Monopoli

ANGSA Novara

ANGSA Palermo

ANGSA Ragusa

ANGSA Ravenna

ANGSA Reggio Calabria

ANGSA Siracusa

ANGSA Treviso

ANGSA Venezia

ANGSA Verbania

ANGSA Verona

ANGSA Vicenza

Sedi ANGSA

A. Bovi

Principali attività: ●  sostegno ed informazione alle famiglie

●  collaborazione con gli enti per avviare interventi qualificati ed un sistema integrato di servizi per la presa in carico coordinata, continuativa e globale

●  promozione della ricerca scientifica

●  organizzazione di Seminari, Convegni e Corsi di formazione ed aggiornamento

●  partecipazione ad iniziative e progetti, finalizzati all’integrazione ed all’inserimento nella scuola, nell’attività lavorativa e nella società

●  diffusione di informazioni attraverso i media

ANGSA LOMBARDIA ONLUS

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in coerenza con:

Carta dei Diritti della persona con autismo (CEE 1996) Linee guida per l’autismo della SINPIA (2005) e dell’Istituto Su-periore della Sanità (2011)

A. Bovi

●  Poli Sperimentali per l’Autismo

●  Progetto Rete di Scuole per l’autismo, 2001-2004

●  Convegno “Nuove prospettive per l'autismo”, nel 2003, in seguito al quale è stato pubblicato il libro “Autismo: modelli applicativi nei servizi”

●  Comunità alloggio “Sole e Luna”, nel 2006, in collaborazione con Fondazione Istituto S. Famiglia

●  Collaborazione con la Regione Lombardia per la ricerca “La famiglia davanti all'autismo”, nel 2007

●  Linee guida per l'autismo “Raccomandazioni diagnostiche e terapeutiche per le persone affette da autismo” (D.G.R. 19 marzo 2008)

●  Partecipazione al Bando della Regione Lombardia “Proposta di progetto per la promozione di iniziative sperimentali per sviluppare una rete di interventi e opportunità a favore delle persone autistiche e delle loro famiglie”, nel 2008

ANGSA LOMBARDIA ONLUS

Le più importanti realizzazioni

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A. Bovi

Cosa serve l  Centro di orientamento

l  Diagnosi precoce

l  Accedere ai trattamenti possibili

l  Favorire la continuità di presa in carico

l  Supportare l’inserimento nella scuola

l  Garantire la continuità nel passaggio alla adolescenza (psichiatra)

l  Progettare il futuro

l  Formazione permanente dei pediatri, neuoropsichiatri, psichiatri, psicologi, insegnanti, educatori e genitori

l  Realizzazione di una rete integrata di servizi sanitari, educativi, sociali, con il coinvolgimento di ASL, Aziende Ospedaliere, IRCSS, Scuola, Servizi Sociali, famiglie, Enti pubblici e privati, Università

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ANGSA LOMBARDIA ONLUS

A. Bovi

Un bambino su 100 è affetto da autismo 55