Atlante del mondo contemporaneo -...

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Alaska(USA)

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La condizione femminile nel mondo, confrontata a quella maschile, presenta grandi disparità. Per compara-re le diverse situazioni è stato adottato l’Indice di Sviluppo di Genere (Gender Development Index), che

prende in considerazione diversi parametri come la speranza di vita, l’istruzione e il reddito. Secondo l’Indice, i Paesi dove le disparità sono minori sono localizzati soprattutto fra America Settentrionale edEuropa centro-occidentale. Ci sono poi il Giappone, l’Australia e i tre Paesi più a sud dell’America Meridionale: Ci-le, Argentina e Uruguay. I Paesi dove la disparità è maggiore si concentrano tutti nell’Africa subsahariana. Un grave problema riguarda l’assistenza sanitaria. Ogni giorno nel mondo più di mille donne muoiono percause legate alla gravidanza e al parto: una su 4000 in Europa, una su 73 in America Latina, una su 54 in Asia eaddirittura una ogni 21 in Africa.La discriminazione inizia in alcuni Paesi prima della nascita. L’infanticidio femminile e l’aborto selettivo sonopratiche diffuse in particolare in Cina, in India e nel Sud-est asiatico. Si stima che nella sola India spariscano perinfanticidio almeno 300 000 bambine ogni anno. Questa pratica provoca poi un grave squilibrio nella composi-zione della popolazione, per cui aumenta in modo abnorme il numero di maschi che in età adulta non riesce atrovare moglie.Nel campo dell’istruzione la percentuale di donne che possono studiare fino all’università è una conquistadell’ultimo secolo, con differenze ancora significative tra i diversi continenti. Anche l’accesso al mondo del lavoro rivela disparità di genere. Ad esempio, l’alta percentuale di donne occu-pate in agricoltura coincide con le regioni più povere del pianeta, dove si pratica soprattutto un’agricoltura disussistenza. Anche l’accesso delle donne alla vita politica è stato un diritto conquistato di recente, e non in tutto il mondo,come mostra la carta del suffragio femminile per anno di concessione. La componente femminile in parla-mento arriva oggi al 40% del totale solo nei Paesi nordici come Svezia e Norvegia, mentre in tutto il resto delmondo è ancora al di sotto del 20% e addirittura, nei Paesi arabi, sotto il 10%.In Italia, dal 1995, è stato istituito il Ministero per le pari opportunità, cui è collegato il Dipartimento per le pa-ri opportunità. I suoi obiettivi riguardano l’aumento della presenza femminile negli organismi decisionali(empowerment) e l’integrazione del punto di vista femminile nelle politiche governative e nelle norme giuri-diche in materia di parità (mainstreaming).

LA CONDIZIONE FEMMINILENEL MONDOLA CONDIZIONE FEMMINILENEL MONDO

Afri

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Mongolia Interna

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Liaoning

Hebei Tientsin

Beijing

Shandong

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FujianHunan

GuangxiZhuang

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Guangdong

Shanxi

Henan

Hubei

Ningxia Hui

Sichuan

Shaanxi

GuizhouYunnan

Xinjiang Uygur

Tibet

Qinghai

Gansu

Uttar Pradesh

Haryana

Punjab Himachal Pradesh

Jammu e Kashmir

Rajasthan

Delhi

UttaranchalChandigarh

Meghalaya

Sikkim

BiharManipur

Nagaland

MizoramTripura

Assam

Arunachal Pradesh

BengalaOcc.

OrissaChhattisgarh

JharkhandGujarat

Diu e Daman

MadhyaPradesh

Maharashtra

Dadra eNagar Haveli

AndhraPradesh

KarnatakaGoa

Tamil NaduKeralaLakshadweep

PondicherryAndamanee Nicobare

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Numero di femmine ogni 100 maschi da 0 a 6 anni(rapporto naturale = 105 bambine ogni 100 maschi)

meno di 90

da 90 a 92

da 93 a 95

oltre 95

INDIA

media indiana nel 1991 = 94,5nel 2001 = 92,7

Numero di femmine nate ogni 100 maschi(rapporto naturale = 95 bambine ogni 100 maschi)

meno di 90

CINA

da 90 a 92

oltre 93

media cinese nel 1990 = 88nel 1999 = 89,5

MORTALITÀ FEMMINILE DURANTE LA GESTAZIONEO IL PARTO OGNI 100 000 GRAVIDANZE[Fonte: The Atlas of women]

DONNE ALL’UNIVERSITÀ. PERCENTUALESUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE FEMMINILE[Fonte: The Atlas of women]

L’INFANTICIDIO FEMMINILECol colore più scuro sono indicate le regioni dove l’infanticidiofemminile è più consistente. [Fonte: The Atlas of women]

LO STATO DELLE DONNE NEL MONDOSECONDO L’INDICE DI SVILUPPODI GENEREFrequentemente i Paesi in cui le disparità di generesono maggiori coincidono con quelli economica-mente più deboli e con la speranza di vita più breve.

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Groenlandia(Danimarca)

ISLANDA

COSTAD'AVORIO

LIBERIA

SIERRA LEONE

GUINEA

MAURITANIA

A L G E R I ASahara Occ.

(Mar.)

MAROCCO

PORTOGALLOSPAGNA

TUNISIA

IRLANDA

REGNOUNITO

FRANCIA

NORVEGIA

SVEZIA

FINLANDIA

GERM. POL.

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UCRAINA

ROM.

L I B I A

TURCHIA

SIRIA

EGITTO

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SUDANNIGERIA REP.

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CAMERUN

GABON

UGANDA

REP. DEM.CONGO

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MALAWI

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SWAZILAND

LESOTHO

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MADAGASCARMAURIZIO

COMORE

TANZANIA

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K A Z A K I S T A N

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MONGOLIA

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SRI LANKA

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BANGLADESH

MYANMAR

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DEL NORD

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TAIWAN

M I C R O N E S I A

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FIGI

SALOMONE

CONGO

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RUANDABURUNDI

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GUINEA BISSAU

BUL.

SV. A. UN.SL.R.C.

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B.E.

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54

Indice di Sviluppo di Generei 10 Paesi ad altissimo livello(meno disparità tra uomini e donne)alto livello

medio livello

basso livello

i 10 Paesi a bassissimo livello(massima disparità tra uomini e donne)dati non disponibili

aspettativa di vita femminilequando è al di sotto dei 55 anni

TABELLA Anno di concessione del diritto di voto alle donne in alcuni Paesi

Paese Anno

Nuova Zelanda 1893(primo al mondo)Regno Unito 1918Stati Uniti 1920Italia 1946Cina 1949Argentina 1952Marocco 1963Svizzera 1971Iraq 1980

© Loescher Editore, 2009 - Simonetta, Giorda, Il pianeta che verrà. La geografia per capire il mondo© Loescher Editore, 2009 - Simonetta, Giorda, Il pianeta che verrà. La geografia per capire il mondo