Post on 16-Feb-2019
IL DISTURBO DA DEFICIT DI
ATTENZIONE/IPERATTIVITA’
(ADHD)
APPROCCIO PSICOEDUCATIVO
COMPORTAMENTALE
A SCUOLA
Istituto Comprensivo di CARMAGNOLA,
6 FEBBRAIO 2017
Dott.ssa Alessandra Scalmani
Psicologa -Psicoterapeuta
COMPORTAMENTO
ConseguenzePositive, negative,
neutre
FREQUENZA Del comp. In
futuro
Che cosa può accadere a
scuola…
• Insuccesso scolastico
• DISISTIMA
• BASSA IMMAGINE DI SE’
• Ansia
• Disturbi emotivi
• Comportamenti Inadeguati
Circolare MIUR 4089 del 15.06.2010
➢Descrittiva
➢Operativa
Presupposti cognitivo-
comportamentali del modello Misurare il comportamento disfunzionale: il dato oggettivo
comportamentale
ANALISI FUNZIONALE DEI COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI
I bambini non agiscono in uno spazio vuoto-neutro
Come e perché un comportamento si sviluppa
ANTECEDENTI E CONSEGUENZE
OSSERVAZIONI sistematiche ci permettono di capire cosa succede prima del c. negativo
Non ci si esprime più in termini generici
Primo passo: definire il comportamento contestualizzandolo (non va bene «non sta mai attento»)
Cercare di osservare cosa succede prima e cosa succede dopo
Presupposti cognitivo-
comportamentali del modello Che ruolo ha il gruppo –classe (di solito rinforza esplicitamente o
implicitamente l’allievo che «fa il furbo»); ha ruolo sia di antecedente
che di conseguenza per il comportamento successivo
Lavoro sull’ambiente è importante per questi motivi
Diagnosi funzionale: si delinea il profilo del bambino con i suoi punti di
debolezza e i suoi punti di forza
Valutazione inziale, dopo il trattamento e in itinere
Eventuale follow-up
Principio della gradualità
Principio del Rinforzo
Sono due principi basilari di qualsiasi tipo di intervento (educativo,
didattico e psicologico)
Presupposti cognitivo-
comportamentali del modello Obiettivi macro sono irragiungibili e frustranti (non si abbraccia il
principio di gradualità)
Minuti di attenzione : anche due minuti in più di attenzione dopo un
training sono considerati un miglioramento
Rinforzatore (bravo sei migliorato); se non viene rinforzato un
comportamento disadattivo può andare ad estinguersi, dopo una
fase di picco crescente
Non si usa il rinforzatore per bambini che non ne hanno
bisogno(attenti, tranquilli)
Se non troviamo aspetti positivi come facciamo a rinforzare?
Si instaura un circolo virtuoso
Shaping : non si rinforza il comportamento macro ma qualsiasi piccolo
comportamento che si avvicina ad esso.
SHAPING è una procedura di
cambiamento di tipo comportamentale
che consiste nel rinforzare un
comportamento che si avvicina a quello
desiderabile.
Es. lo sviluppo delle prime abilità
linguistiche
Uso delle sequenze ABC
Tipico programma di modificazione del comportamento è
basato su una sequenza di 3 componenti , il modello
“ABC”:
•A Evento antecedente: lo stimolo antecedente è rappresentato da un evento che dirige e precede il
comportamento
•B Comportamento : ciò che viene effettivamente fatto, cioè un fatto osservabile e quindi modificabile. E’ opportuno
fare una lista dei comportamenti desiderabili e di quelli
indesiderabili
• C le conseguenze: le reazioni determinate dal comportamento possono essere premi (rinforzi) o punizioni.
RICHIESTA (ANTECEDENTE)
Stimolo
antecedente
Risposta
comportamentale
Stimolo
conseguente
“Per favore metti a
posto i colori,
prima
dell’intervallo”
Il bambino prende
i colori e li mette
via
Insegnante: “bene,
sono contenta che
tu abbia messo via
i colori appena te
l’ho chiesto”
Comportamento - problema
• rischio per la vita ed il benessere del bambino
• rischio per la vita ed il benessere altrui
• ostacolo all’adattamento
• ostacolo all’apprendimento
è osservabile e misurabile?
Osservazione condotta x 5/10 gg (linea di base)
Tipologia di rinforzi positivi
RINFORZI TANGIBILI: Premi materiali(GIOCHI, DOLCIUMI,
FIGURINE…)Sono efficaci ma non utilizzabili in ambito scolastico
RINFORZI SOCIALI: Manifestazioni di approvazione e affetto, quali
complimenti, sorrisi, carezze , elogi, riconoscimenti, ecc.
RINFORZI SIMBOLICI: consistono in bollini, gettoni premio che
accumulati vengono scambiati con premi tangibili o danno diritto
a qualche forma di rinforzo dinamico
RINFORZI DINAMICI: consistono in attività gratificanti o privilegi
particolari che hanno per la persona una valenza positiva (vedere
un DVD, prolungare l’intervallo, usare il pc…)
Assenza di conseguenza. Può essere utile quando si vogliono
indebolire alcuni comportamenti inappropriati
Il bambino e l’adulto traggono sensazioni piacevoli
dall’interazione.
Questo si pone in netto contrasto con la sequenza in
cui il bambino prova dolore e l’adulto sente rabbia
e frustrazione per il fatto che l’alunno non ha
obbedito.
Utilizzando i principi di base del comportamento nel
formato “ABC” si può arrivare ad un aumento
delle interazioni positive tra adulto e bambino. Con il
tempo si stabilirà un legame più positivo tra
genitore e bambino e tra allievo e insegnante.
Vantaggi di un
ambiente
prevedibile
Evitare ciò che ci
danneggia
Insegnanti li
aiutano a
incrementare I
comportamenti
adeguati
Attuare ciò che
dà beneficio
I bambini ADHD non
prevedono le
conseguenze
Interventi basati sugli antecedenti
Modificano l’ambiente per:
• ridurre i comportamenti disfunzionali
• facilitare i comportamenti desiderabili
si attua un cambiamento PRIMA che il problema si
presenti
creazione di un contesto facilitante
QUINDI
Interventi basati sugli antecedenti
a) Organizzazione dell’aula
b) Organizzazione dei materiali
c) Attività routinarie
d) Regole
e) Organizzazione del lavoro
f) Attività di transizione e momenti liberi
INTERVENTI BASATISUGLI
ANTECEDENTI
Adeguata organizzazione
della classe
Organizzazione materiali
Regole e attivitàrountinarie
Tempi di lavorostabiliti
Attività pianificate
nel tempo libero
a) Organizzazione dell’aula
Disposizione dei banchi
3 obiettivi:
➢ limitare noia e disturbo
➢ favorire le interazioni positive
➢ incrementare l’applicazione al compito
Fonti di distrazione
cartelloni
cestino non è possibile eliminarle tutte
finestre
porta livello ottimale di stimolazione
orologio
ecc.
ORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE E
DEI TEMPI DI LAVORO Disposizione banchi:
Ogni disposizione dei banchi ha pregi e difetti
A SCACCHIERA
A COPPIE
A FILE PARALLELE
A FERRO DI CAVALLO
A FERRO DI CAVALLO CON BANCHI CENTRALI
Quali domande è bene porsi per scegliere la giusta disposizione?
-dalla cattedra si vede il bambino? E’ importante per intervenire nei momenti problematici
_E’ facilmente raggiungibile?
_E’ favorito il contatto oculare tra insegnante e bambino?
_Ha compagni vicini? Spesso più contatti favoriscono più distrazione
_Se sì, come sono i compagni? (Tranquilli o vivaci?)
_Se il bambino si alza può disturbare qualcuno?
_E’ corretta la posizione delle fonti di luce? (Lato sinistro)
_I bambini guardano fuori dalle finestre?
Cartelloni
Armadi e libreria
Cestino
Porta Interruzioni dall’esterno
Tavolo con materiale
pittorico o altro
Compagni vivaci
Orologio
Finestre
I DISTRATTORI
b) Organizzazione dei
materialiObiettivi
➢ incrementare la capacità di organizzazione e pianificazione
➢ ridurre i comportamenti di disturbo
(es. lamentarsi di non avere il materiale, chiederlo al compagno durante la lezione)
È un’abilità che deve essere insegnata
Utile per tutta la classe
Penne Diario
Sussidiario Pastelli
Pennarelli Matita
Gomma Colla
➢ cartelloni da appendere in classe con l’elenco dei
materiali
➢ schema con l’elenco del materiale per ogni materia
da apporre sul diario (o figurine per ogni elemento
del materiale scolastico)
➢ cassetta in cui poter riporre il materiale
➢ quaderni e cartellette ben contrassegnate (colore,
etichetta)
Routine per favorire la gestione del
materiale scolastico1. preparare immagini del materiale
2. ad un orario stabilito:
➢ far leggere il cartellone delle materie per il giorno successivo
➢ far elencare il materiale necessario per ogni materia
➢ far incollare sul diario le immagini corrispondenti
3. ogni mattina, all’inizio della lezione, verificare la presenza del
materiale (gratificazione, costo della risposta)
c) Attività routinarie
Vantaggi:
➢ Permettono di prevedere tempi e richieste
ambiente prevedibile
➢ Favoriscono l’adattamento
➢ ingresso in classe ad un’ora stabilita
➢ routine di inizio lezione (controllare il materiale)
➢ presentazione delle attività per la giornata
(definizione dei tempi di lavoro, pause concordate)
➢ dettatura dei compiti ad un orario che consenta di
verificare la comprensione delle consegne
➢ routine di saluto a fine giornata
È importante garantire un programma giornaliero
costante
proporre anche una diversificazione all’interno di
ogni attività per limitare la noia (es. mezzi
audiovisivi, attività manuali, ecc.)
MA
d) RegoleFunzioni:
➢ comunicano le aspettative
➢ stabiliscono in clima di giustizia
➢ permettono di consolidare il comportamento desiderato
(attraverso l’applicazione sistematica)
➢ costituiscono un segnale per rispondere adeguatamente al
comportamento
necessarie per le interazioni
Principi per la costruzione di un
sistema di regole:
➢ poche (3 o 4 per i bambini piccoli, max 6/8 per i più grandi)
➢ semplici
➢ formulate in positivo
➢ devono descrivere il comportamento in modo operativo
➢ specifiche per situazione (lezione, intervallo, ecc.)
➢ corredate da simboli grafici
➢ condivise
➢ esposte
Esempio
Regola meno efficace
“Per uscire bisogna mettersi in fila per due ed aspettare che tutti siano pronti”
Regola più efficace
“Usciamo in fila per due”
Per facilitare il rispetto delle
regole:
➢ anticipare le situazioni problematiche
➢ favorire la comprensione del legame causa-effetto per facilitarne l’interiorizzazione ed il rispetto
rispetto della regola:conseguenza positiva (gesto di approvazione)
violazione della regola: conseguenza negativa (intervento con calma
e fermezza)
e) Organizzazione del lavoro
Strategie utili:
➢ chiamare per nome + contatto oculare
➢ fornire consegne chiare
➢ assicurarsi che siano state comprese
Ricordare al bambino di
- ripeterle prima di iniziare il compito riduce
- verificare di averle comprese l’impulsività
➢ definire piccoli obiettivi realistici
Messaggi poco chiari
Il bambino non sa come comportarsi
Es. “Devi comportarti bene”
Cosa significa “bene”?
I bambini con ADHD faticano a fare stime realistiche di:
grandezze
tempi non riescono a valutare tempi e
quantità difficoltà nello svolgimento di un
difficoltà compito
organizzazione del lavoro carente
+
disorientamento
➢discutere sulla difficoltà del compito all’inizio dare
indicazioni poi
➢confrontarsi sui tempi necessari chiedere agli
alunni
➢suddividere il compito in unità più piccole
➢consentire di fare brevi pause
➢promuovere il controllo del compito prima della
consegna
Simboli relativi alla difficoltà del
compito
Facilissimo facile medio difficile difficilissimo
Simboli relativi ai tempi di lavoro
pochissimo poco tempo tanto tantissimo
tempo tempo medio tempo tempo
STABILIRE TEMPI DI LAVORO E CURA
DEI MATERIALI
Fornire indicazioni all’allievo sul tempo
necessario a svolgere i vari compiti richiesti
Formulare domande del tipo “quanto tempo
serve per?”
Organizzare il materiale(di solito non hanno il
materiale e lo chiedono ai compagni)
Per le dimenticanze si può applicare il metodo
anche al resto della classe
➢ Gratificare i progressi
➢ L’apprendimento richiede tempo
➢ Permettere il consolidamento attraverso
l’esercizio
F) Attività di transizione e momenti
liberiMomenti che rendono più probabile l’emergere
di comportamenti problematici:
➢ Inizio e fine delle lezioni
➢ Intervallo
➢ Mensa
➢ Passaggio da un luogo ad un altro
ATTIVITA’ PIANIFICATE NEL
TEMPO LIBERO
Momenti scatenanti la sintomatologia sono
quelli meno strutturati (tempi, ruoli, regole)
Intervallo, mensa, gioco libero dopo la
mensa, spostamenti interni alla scuola, le
uscite, inizio e fine delle lezioni
Momenti fluidi in cui il bambino sperimenta
rifiuti dei compagni e non sa regolarsi
Usare attività più prevedibili e strutturate
Inizio e fine delle lezioni
Strategie utili
➢ prevedere delle routine
➢ pianificare l’uscita
(es. evitare di dettare i compiti durante gli ultimi
5 minuti, di chiedere ai bambini di preparare la
cartella dopo il suono della campanella, ecc.)
Intervallo
permette l’attività motoria
consente di sfogarsi dopo alcune ore di lezione
Strategie utili
➢ regole specifiche
➢ NON usare la sospensione dell’intervallo come
punizione
➢ minuti di “decompressione”
INTERVALLO
Palla a guerra,
giochi in cerchio
Prendersi
Attività decompressione
Calendario giochi
nei giorni della settimana
No punizioni che
Reprimano
il movimento
Cartellone
regole
INTERVALLO
Mensa
Strategie utili
➢ regole specifiche
➢ ruoli/compiti ben definiti
➢gratificare la condotta adeguata
MENSA
MENSA
Cartellone regole
Sistema di gratificazione
Contratto comportamenta
leIndividuale
(a punti)
Ruoli e incarichiA tavola
Passaggio da un luogo ad un
altro
Strategie utili
➢ regole specifiche
(es. camminare in fila per due, affidare la testa della
fila a tutti i bambini a turno, ecc.)
➢ organizzare i tempi
(per evitare che il passaggio avvenga
precipitosamente)
PASSAGGI, INIZIO E FINE ATTIVITA’
PASSAGGI
Evitare la
fretta
Routine
Regole
della fila
E calma
DOPO MENSA
MENSA
Cartellone regole
La banca dei giochi
Giochi inventati dai
bambini
Giochi in sottogruppi,
monitorati dagli
insegnantiPer evitare esclusioni
ADHD
STRUMENTI DI
OSSERVAZIONE
DEL COMPORTAMENTO
Questionario per
L’analisi funzionale
del comportamento
Diverse motivazioni
Ai comportamenti
Osservazione
Sistematica dell’alunno
Scheda per
verificare se con
interventi
educativi nuovi si
Verificano cambiamenti
OBIETTIVI
COMPORTAMENTALI
COMPORTAMENTI
Disfunzionali e positivi
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!
alessandrascalmani@virgilio.it