Post on 01-Jul-2015
Breve trattato per approfondire
le conoscenze dell’apparato genitale maschile
rivolto ai giovani e alle loro famiglie
Informare è il primo passo per ogni prevenzione è per questo che abbiamo voluto la realizzazione di questo utile e pratico vademecum.E’ fondamentale vincere il tabù quando si parla di problemi legati all’apparato geni-tale maschile, per troppi anni ci si è trincerati nel concetto di pudicità e riservatezza.Oggi la scienza e la medicina ci aiutano ad affrontare questi problemi con cure ap-propriate, rimane sempre la precauzione di affrontarle sul nascere evitando così cro-nicizzazioni o complicazioni. Il senso della pubblicazione è dare ai ragazzi che si troveranno ad affrontare proble-mi andrologici un supporto anche psicologico che possa portarli spontaneamente ad una visita che ponga in essere un piano di cura specifico.
Massimo Girtanner, Presidente di Zona 6Paolo Uniti, Presidente commissione Servizi Sociali di Zona 6
Nell’ambito dell’Unità Operativa di Andrologia da tempo svolge presso l’Ospe-
dale San Paolo una importante attività, soprattutto di tipo preventiva, l’ambu-
latorio di Andrologia Pediatrica.
L’efficace assistenza e cura rivolta ai minori di 14 anni in collaborazione con la
Clinica Pediatrica ha quale finalità quella di prevenire le patologie andrologi-
che più comuni fin dalle prime manifestazioni per evitare complicazioni nell’età
adulta.
In tale ambito di prevenzione è stato realizzato il presente libretto informativo
proposto dal Consiglio di Zona 6 con lo scopo di diffondere la cultura e la cono-
scenza delle problematiche andrologiche nei giovani e nelle loro famiglie.
Colgo con favore la sinergia creatasi con il Consiglio di Zona 6 auspicando nuo-
ve collaborazioni finalizzate a comunicare correttamente aspetti sanitari alla
cittadinanza presente nel comune bacino d’utenza.
Dott. Giuseppe Catarisano, Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Paolo.
PRESENTAZIONEComune di Milano - Consiglio di Zona 6Presidente: Massimo Girtanner
Settore Zona 6Direttore: Pasquale De Palo
Autore: Dott. Mario Mancini Medico Andrologo A.O. San Paolo - MilanoSegreteria tel. 0281844535www.ao-sanpaolo.it/curarsi/andrologiae-mail: mancinis178@msn.com
Progetto grafico: Inventium s.r.l. - Milano
Finito di Stampare nel mese di maggio 2009
Comune di Milano Consiglio di Zona 6Viale Legioni Romane, 54 - 20147 Milanotel 0288458600 - fax 0288458614
Questo opuscolo è rivolto ai giovani e alle loro famiglie che vogliono approfondire
le conoscenze dell’apparato genitale maschile, così da prevenire patologie comuni e
spesso non riconosciute, in tempo utile per porvi rimedio.
Non ha quindi finalità di completezza ma ogni informazione riportata deriva dalla più
aggiornata letteratura scientifica.
Le informazioni riportate sono un punto di partenza per capire se un problema ge-
nitale merita di essere sottoposto all’attenzione del Medico di Medicina Generale e,
per l’età pediatrica, del Pediatra di famiglia, o dello Specialista Andrologo oppure se
rientra in una situazione di normalità.
Obiettivo quindi è stimolare la curiosità del lettore e portarlo a conoscenza di alcune
delle problematiche più comuni dell’apparato genitale maschile.
La trattazione svilupperà i seguenti temi:
La prima esperienza di Andrologia Pediatrica nella realtà milanese nasce all’Ospe-
dale San Paolo come espressione dell’Unità di Andrologia nell’ambito del Diparti-
mento Materno Infantile (direttore: Prof. Enrica Riva).
Peculiarità dell’Ambulatorio è la gestione del paziente mediante competenze endo-
crine e chirurgiche integrate nel tempo sotto la guida del Prof. Giovanni M. Colpi.
Dal 2008 la gestione dell’Ambulatorio da parte del dr. Mario Mancini, endocrino-
logo, ha permesso la nascita di un protocollo integrato di osservazione del piccolo
paziente, che si avvale al contempo di diagnostica ecocolordoppler, metabolica,
curve di crescita e personale altamente qualificato e dedicato che affronta il pro-
blema dello sviluppo genitale. Tale attività, con il supporto della Clinica Pediatrica
dell’Ospedale San Paolo ha permesso una valutazione clinica rapida ed efficace del
maschio dalla nascita alla pubertà, integrando informazioni su sviluppo genitale,
regime alimentare e contesto psicologico della famiglia. La crescita dell’attività ri-
chiede oggi un opuscolo informativo che faccia emergere i casi per cui è utile un
controllo specialistico andrologico pediatrico. La diffusione di informazioni sulla pa-
tologia genitale maschile intercettata fin dall’età di interesse pediatrico potrà preve-
nire molti casi di infezioni, rapporti insoddisfacenti, infertilità fino a crisi di coppia e
disagio sociale che passano con facilità dal bambino al soggetto adulto.
Mario Mancini
ANDROLOGIA DEL RAGAZZO
OBESITA, INFANTILE
L’obesità giovanile negli USA interessa fino al 14% dei ragazzi tra 6 e 19 anni, ed
è fonte di grandi problemi psicologici e nei rapporti sociali.
Nel grasso corporeo il testosterone si trasforma in estrogeni. Uno squilibrio tra te-
stosterone ed estrogeni può ritardare la comparsa dei caratteri sessuali secondari.
I giovani in sovrappeso hanno più probabilità da adulti di sviluppare diabete e infe-
zioni o patologie dermatologiche dell’area genitale e possono incontrare difficoltà
nei rapporti sessuali molto presto.
Nella maggior parte dei casi l’obesità dipende da alimentazione non adeguata e
scarsa attività fisica.
Gli alimenti dolci stimolano la serotonina che crea dipendenza. Chi viene abituato
da sempre a mangiare dolci, ha il desiderio di mangiarne sempre di più.
Il giovane ha bisogno di maggiori conoscenze alimentari, per un regolare sviluppo
psicofisico. L’attività fisica non è infatti l’unico fattore importante. Camminare per 30
minuti fa consumare circa 100 Kcal che equivalgono ad uno yogurt alla frutta. Una
brioches può arrivare oltre le 150 Kcal.
Molti ragazzi in sovrappeso pensano che il loro pene sia piccolo, in realtà è solo
nascosto dal grasso pubico.
Il vero pene piccolo interessa meno dello 0.5% della popolazione.
La valutazione della lunghezza del pene deve essere eseguita dal Pediatra alla na-
scita e dall’Andrologo nel bambino, stirando il pene a riposo e misurandolo.
L’attività fisica non è l’unico fattore im-
portante. Il giovane ha bisogno di co-
noscenze su un’alimentazione ottimale
che può essere piacevole e prevenire
il sovrappeso. Dimagrendo, sarà più
in forma e il suo testosterone sarà più
attivo nel dargli uno sviluppo maschi-
le rapido ed efficace. Un Pediatra con
competenze metaboliche si interfaccerà
molto bene con l’Andrologo per un pro-
gramma efficace e duraturo, che tenga
conto anche dell’apparato genitale.
MICROPENEProcedere alla misura del pene stirandolo quando è
a riposo, riferire poi all’Andrologo o al Pediatra.
Quasi certamente sarà normale. In tal caso la vita
sessuale sarà perfettamente normale.
In caso contrario approfondire con lo specialista per
capire se è solo un eccesso di grasso pubico o un
vero pene piccolo.
Cosa
Fare
Cosa Fare
Lo sviluppo nei maschi avviene tra i 10 e i 14 anni ed è segnalato da un aumento
del volume dei testicoli. L’assenza di crescita dei testicoli o l’assenza di comparsa
dei peli pubici dopo tale età deve far sospettare qualche patologia. Il testicolo
normale deve essere valutato con una visita specialistica.
Un testicolo non percepibile con le dita o di dimensioni inferiori ad una piccola
oliva (2cm di diametro massimo) deve spingere ad un consulto specialistico andro-
logico.
Si può delimitare bene il testicolo con una autopalpazione (fatta a casa da soli) che
comprima delicatamente lo scroto dietro ad ogni testicolo, spingendolo delicata-
mente in avanti.
Se il testicolo si muove molto nello scroto o rientra nel canale inguinale sedendosi
o comprimendolo, può andare incontro a torsioni o dolori come se avesse subito
un trauma.
In tal caso si consiglia di fissarlo con un piccolo intervento.
La torsione è un’emergenza che impedisce l’arrivo di sangue nel testicolo.
Quando non arriva sangue, il testicolo muore in 3-4 ore.
La torsione completa inizialmente è molto dolorosa ed è quindi facile da ricono-
scere.
Controllare il volume dei testicoli
con il metodo della pinzatura.
Se dopo i 14 anni è inferiore alle di-
mensioni di un’oliva, rivolgersi all’an-
drologo.
In caso di dolore acuto ad un testicolo
può essere in atto una torsione del fu-
nicolo: non perdere tempo e portare
immediatamente il ragazzo al Pronto
Soccorso. Solo un intervento urgente
può salvare il testicolo se è in atto una
torsione del funicolo.
CosaFare
LO SVILUPPO MASCHILE
VARICOCELE
Talvolta il volume della parte sinistra dello scroto è modificato dalla presenza di
un pacchetto di vene che somiglia ad una matassa di spaghetti arrotolati che non
danno dolore. In tal caso si sospetta un varicocele.
Sotto questa matassa può essere nascosto un testicolo sinistro piu piccolo del
destro perchè sofferente.
Il varicocele insorge quasi sempre a sinistra, non dà dolore, e viene scoperto solo
con una visita specialistica. Se è presente nell’adolescenza deve essere controlla-
to periodicamente perché può ridurre la crescita del testicolo e la produzione di
spermatozoi.
E’ buona regola per un giovane maschio controllare la presenza di questa matassa
sul testicolo e farla controllare da uno specialista in caso di dubbio.
Ricordiamo che il varicocele è presente nel 15% della popolazione maschile nor-
male e può essere scoperto nel 40% dei maschi infertili. In sua presenza, dopo i 18
anni, può essere utile fare un esame dello sperma per vedere se gli spermatozoi
hanno subìto un danno.
Prima della fine dello sviluppo la maturazione degli spermatozoi non è ancora
sufficiente per permettere una valutazione attendibile.
La fertilità maschile è uno dei settori dove la prevenzione andrologica è più im-
portante.
Scoprire ed eliminare un varicocele in giovane età permette un normale sviluppo del
testicolo e la maturazione di spermatozoi sani.
La conferma ideale si ottiene solo mediante un ecocolordoppler che è un’esame
condotto con gli ecografi piu aggiornati oggi disponibili.
Ma soprattutto serve un andrologo per decidere l’entità del danno che si è creato o
puo’ insorgere nel tempo.
Controllare l’esistenza di un pacchetto
di tessuto bombato e non dolente so-
pra al testicolo sinistro, e accentuato
con gli sforzi.
In tal caso può esserci un varicocele
che va fatto verificare dal medico cu-
rante o dallo specialista per prevenire
una infertilità futura.
Cos
a Far
e
I DISTURBI SESSUALI
I disturbi più comuni legati ai rapporti sessuali sono l’eiaculazione precoce e le
malattie sessualmente trasmesse.
E’ l’incapacità di controllare l’eiaculazione per un tempo sufficientemente lungo
per una penetrazione vaginale soddisfacente.
Alcuni studi la definiscono precoce quando avviene entro 1 minuto dalla penetra-
zione vaginale. Altri quando non permette di soddisfare la partner.
In alcuni casi l’eiaculazione avviene prima del contatto sessuale vero e proprio.
La causa più comune è costituzionale: cioè la mancanza di controllo sulla muscola-
tura pelvica-perineale e sulla curva di eccitazione.
Tra le altre cause ci sono anomalie anatomiche come fimosi e frenulo breve, o infe-
zioni genitali. La fimosi restringe il prepuzio e crea irritazione nel movimento, in tal
caso può favorire l’eccitabilità.
Il frenulo breve stira il glande in basso ed è un punto di maggiore eccitabilità.
Il disturbo creato da un frenulo breve può essere risolto con creme anestetiche o
con un piccolo intervento in anestesia locale.
EIACULAZIONE PRECOCE
Cosa Fare
Quando la pelle che ricopre l’estremità del pene scorre con difficoltà o risulta
tesa con fastidi o arrossamenti, potrebbe essere presente una fimosi o un fre-
nulo breve.
Nei rapporti sessuali queste alterazioni possono creare piccole lesioni dolenti
o lacerazioni.
Qualsiasi lesione o dolore può rallentare l’eiaculazione o impedirla del tutto.
Le infezioni genitali possono essere semplici balano-postiti che si manifestano
come arrossamenti del glande e del prepuzio che modificano l’eccitazione.
Talvolta le infezioni possono essere più importanti e trasmettersi da un partner
all’altro.
INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE
I condilomi e le infezioni da batteri o da miceti sono le più comuni.
Basta osservarsi con attenzione. Se la tua compagna ha avuto cistiti o infiamma-
zioni potrebbe essere lì che è nata l’infezione e va fatta controllare anche lei dal
ginecologo.
Potrebbe averti trasmesso una piccola infezione che si risolve con una semplice
terapia, ma ciò va verificato dallo specialista per evitare che con il tempo la stessa
peggiori o che venga trasmessa ad altre compagne.
Gocce che colano dalla punta del pene, patine biancastre, arrossamenti, puntini
rossi o altre anomalie sul pene possono nascondere un’infezione. Qualsiasi ano-
malia o bruciore deve spingere dallo specialista, perché spesso il disturbo scom-
pare con una pomata somministrata velocemente ma il germe può rimanere in
profondità e creare danni futuri, e l’infezione trasmettersi anche alla compagna.
I condilomi sono protuberanze rosee della cute che spesso compaiono sul pene
e non danno fastidio, come fossero piccoli funghetti. Sono purtroppo molto con-
tagiosi e vanno eliminati prima che si trasmettano. Il profilattico ne impedisce la
trasmissione.
Appena se ne scopre la presenza vanno asportati con specifiche creme o con
un piccolo intervento chirurgico.
Le infezioni batteriche si manifestano con gocce che escono dalla punta del pene
-
late da un semplice bruciore quando escono sperma o urina.
Il bruciore può risolversi da solo ma l’infezione può permanere, per cui è neces-
sario un controllo dal medico curante o dallo specialista. In caso di infezione va
fatta esaminare anche la partner.
Il profilattico impedisce la trasmissione ma se la malattia non viene eliminata può
creare danni nella via genitale.
Fate attenzione a bruciori o perdite dal pene,
che potrebbero nascondere problemi poi dif-
ficili da risolvere se affronati in ritardo. Presi
all’origine spesso vengono eliminati con farma-
ci per bocca.
Infezioni virali più pericolose sopraggiungono
solo dopo ripetuti contatti con partner diverse.
ben conosciuta, con la quale utilizzare regolar-
mente il profilattico, che oltre a prevenire le
gravidanze, aiuta a prevenire la trasmissione di
malattie sessualmente trasmesse. Con questa
linea di condotta si possono prevenire infezioni
Qualsiasi dolore o infezione della via genitale
può modificare la rigidità del pene ed influire
quindi sul rapporto sessuale.
Cosa
Fare
DISFUNZIONE ERETTILE
Quando il pene non diventa rigido per permettere un rapporto o perde la sua
rigidità durante un rapporto, si parla di disfunzione erettile.
Perché essa possa costituire un vero problema è necessario che si presenti nella
maggior parte dei rapporti.
Un problema saltuario che compare quando il desiderio è scarso e il rapporto di
coppia non abbastanza stimolante non è una disfunzione erettile.
Perché il rapporto sessuale sia bello e soddisfacente è necessario che avvenga tra
partner che si vogliano bene e che provino desiderio reciproco e che non abbia-
no malattie importanti o prendano farmaci o sostanze che modificano la risposta
sessuale.
Se la disfunzione erettile si manifesta in giovane età, va consultato uno specialista
andrologo.
Oggi i centri piu avanzati usano una terapia di riabilitazione che elimina il rischio
di una dipendenza del giovane dai farmaci.
Se il pene non si comporta come vorreste nella maggior parte dei
vostri rapporti intimi, consultate un andrologo e non assumete
farmaci per l’erezione senza controllo medico perché potrebbero
dare dipendenza psicologica.
Obiettivo della pillola per l’erezione è quello di guarire e non di
portare a termine un rapporto occasionale.
Consultate quindi un andrologo e non assumete farmaci per l’ere-
zione al primo piccolo problema che si presenta.
Cosa Fare
La comparsa di un problema di erezione in un giovane o il desiderio di sentirsi al
massimo della forma può spingere a provare farmaci o sostanze che modifichino le
sensazioni genitali. Il danno che si crea viene da una sensazione di dipendenza.
Questo vale sia per le sostanze stupefacenti, che per l’alcool o il fumo.
La cocaina, l’anfetamina e l’alcool aumentano la concentrazione di dopamina che
dà una sensazione di gratificazione per cui spinge a provare di nuovo la sostanza.
Allo stesso tempo favoriscono la produzione di noradrenalina che crea uno stato di
allerta, come per prepararsi ad un evento stressante.
Usare sostanze stimolanti dà un’amplificazione delle sensazioni, ma nel tempo il
piacere si riduce e sopraggiungono difficoltà ad eiaculare ed impotenza.
Le sostanze stimolanti danno l’illusione
di una maggiore efficienza nei rapporti,
ma successivamente deprimono la ses-
sualità con gravi conseguenze.
stupefacenti, alcool e sigarette, per-
chè danno l’illusione di una maggiore
efficienza per poi far crollare la rispo-
sta sessuale nel momento piu bello con
pessime figure.
Infine si presentano disturbi ossessivi che vengono dall’eccessiva reattività della
mente, che porta a cercare esperienze trasgressive ed infine alla sensazione di non
riuscire più a tornare normali.
La sessualità deve essere sostenuta e potenziata dalla fantasia e da un buon rappor-
to di coppia e non da sostanze chimiche.
La ricerca di maggiori soddisfazioni nel rapporto viene da un maggiore dialogo tra
i partner.
La vostra partner non vede l’ora di parlare con voi di cosa vi piace di più e di come
fare per farvi stare meglio e spesso voi non vi confidate con lei.
USO DI SOSTANZE STIMOLANTICosaFare
D
Laureato in MEDICINA E CHIRURGIA all’Università di Pisa, Specializzato in ENDO-
CRINOLOGIA E MALATTIE METABOLICHE all’Università di Firenze. Ha partecipato
a protocolli di ricerca presso il Department of Urology della Cornell University-New
York Hospital, New York, USA e presso il Center for Advanced Research in Human
Reproduction, Infertility and Sexual Function della Cleveland Clinic Foundation,
Cleveland, Ohio, USA.
Dal 2001 è Dirigente Medico presso l’Unità di Urologia II - Andrologia e Riprodu-
zione Assistita (Direttore: Prof. Giovanni M. Colpi) dell’Azienda Ospedaliera San
Paolo di Milano, uno dei maggiori centri italiani di diagnosi e cura della patologia
genitale maschile e di prevenzione dell’infertilità maschile.
Si occupa da molti anni di infertilità di coppia e severe disfunzioni sessuali maschili,
di andrologia pediatrica e dello sviluppo, in collaborazione con la Clinica Pediatrica
(Direttore: Prof. Enrica Riva) nell’ambito del Dipartimento Materno Infantile.
È attualmente membro della commissione scientifica della Società Italiana di An-
drologia.
Autore di oltre 50 pubblicazioni in campo andrologico, molte delle quali sulle prin-
cipali riviste internazionali del settore.