Post on 05-Jun-2019
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
2
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
ES UNA INICIATIVA DEL DEPARTAMENTO DI BOTANICA DELL'UNIVERSITA' DI STUDIO DI
CAGLIARI, Y SE INSCRIBE EN EL PROGRAMA GEOGRAFIA PARA EL DESARROLLO 1
(GEOGRAFIA PER LO SVILUPPO), METODOLOGIA ELABORADA POR EL
DEPARTAMENTO DE GEOGRAFIA DE LA UNIVERSIDAD DE LA LAGUNA (TENERIFE).
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
E' UN’INIZIATIVA DEL DIPARTIMENTO DI BOTANICA DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
CAGLIARI, SI INSERISCE NEL PROGRAMMA GEOGRAFIA PARA EL DESARROLLO 2
(GEOGRAFIA PER LO SVILUPPO), METODOLOGIA ELABORATA PER IL
DEPARTAMENTO DE GEOGRAFIA DE LA UNIVERSIDAD DE LA LAGUNA (TENERIFE).
1 Geografia para el Desarrollo (Geografia per lo Sviluppo): es una metodología de trabajo, que se basa en el analisis de la informazion cualificada de las diversas unidades territoriales y la realizaciòn de una serie de iniziativas y proyectos, que al final podrà contribuir al desarrollo econòmico y social de las comunidades donde serà aplicada. 2 Geografia para el Desarrollo (Geografia per lo Sviluppo): è una metodologia di lavoro, che si basa sull'analisi dell'informazione qualificata delle diverse unità territoriali e la realizzazione di una serie di iniziative e progetti, che contribuirà allo sviluppo economico e sociale delle comunità dove sarà applicata.
3
TECNICO-RICERCATORE
José Juan Cano Delgado
COORDINAZIONE TECNICA
Luigi Mossa
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Luigi Mossa
Fotografie
José Juan Cano Delgado
RINGRAZIAMO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RESO POSSIBILE LA REALIZZAZIONE DI
QUESTO PROGETTO (memoria iniziale).
4
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
INDICE MEMORIA INIZIALE
•••• PREMESSA
LOGO
OBIETTIVI PROGETTO
METODOLOGIA E ATTIVITÀ (FASI)
•••• INTRODUZIONE GENERALE
•••• INTRODUZIONE AREA DI STUDIO
•••• UNITÀ PRESENTI NELL’AREA DI STUDIO
•••• AMBIENTE NATURALE DELL’AREA DI STUDIO
•••• VEGETAZIONE AREA DI STUDIO
•••• GLI ASPETTI GEOMORFOLOGICI E GEOLOGICI DELL’AREA DI STUDIO ED INTORNO
•••• ASPETTI GEOMORFOLOGICI PROMONTORIO DI SANT’ELIA
•••• DIAGNOSI DEL TERRITORIO
•••• SCHEDE UNITÀ DI PAESAGGIO
PROPOSTE E LINEE D'ATTUAZIONE
5
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
•••• ANNESSI:
ALLEGATO I (CARTOGRAFICO):
MAPPE DELLA SARDEGNA; MAPPE DELL'AREA DI STUDIO
ALLEGATO II (PROFILI STRATIGRAFICI)
ALLEGATO III (TRANSETTI DELLA VEGETAZIONE):
VEGETAZIONE CAPO SANT'ELIA
ALLEGATO IV (MAPE E SCHEDE DEI PERCORSI):
PERCORSO A; PERCORSO B
•••• BIBLIOGRAFIA E SITI WEB
6
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
PREMESSA
PROGETTO CALAMOSCA, è un Progetto Pilota che sì propone di individuare le destinazioni
d’uso di CalaMosca e il suo circondario. Potenziare e incidere nel recupero e promozione
educativa, turistica e ambientale e, allo stesso tempo, contribuire alla creazione di posti di
lavoro e lo sviluppo di altre attività produttive localizzati nel resto del territorio comunale.
LOGO
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
PROGETTO CALAMOSCA. Il logo del progetto è una immagine del Brachipodietum ramosi
che si trova nell’area di studio (associazione protetta dai S.I.C.), in seguito è riportato il
nome della Spiaggia che costituisce parte dell’area di studio e l’obiettivo principale
dell’iniziativa.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
� Mostrare e divulgare la ricchezza naturale nell’area di studio, sopra tutto la
realtà e le diversità floristiche.
7
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
� Coinvolgere gli agenti turistici nel recupero, conservazione e promozione del
patrimonio naturale e culturale, come dell'infrastruttura esistente nell’area
analizzata.
� Diversificare e qualificare l’offerta alternativa del Comune di Cagliari per
relazionare gli agenti turistici, l’amministrazione comunale e l’Università.
� Determinare la possibilità di sviluppo di nuove attività ricreative, a partire
dall'identificazione e dalla valutazione delle unità naturali, culturali e dalle
infrastrutture del litorale cagliaritano.
� Creare occupazione stabile per la popolazione locale.
� Proporre nuove attività e prodotti turistici, orientati a generare un’offerta
turistica di qualità.
ATTIVITA’
Il Progetto Calamosca è un Progetto Pilota, pertanto, è un modello che vuole
essere un punto di partenza per lo studio e la realizzazione di una metodologia per lo
studio e lo sviluppo del territorio. Questo progetto si dividerà in tre fasi:
Prima fase
� Scoprire i principali elementi naturali e culturali (unità) con potenziale
interpretativo che si trovano intorno alla Spiaggia di Calamosca.
8
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
� Analizzare e diagnosticare le diverse unità del territorio.
� Organizzare il materiale in relazione alla promozione e alla realizzazione delle
diverse attività che si possono offrire.
� Prime proposte e linee d’attuazione.
Seconda fase
� PROGETTO CALAMOSCA, contempla anche la realizzazione di diversi itinerari
interpretativi.
� Si stimerà il grado di gradimento delle persone che hanno effettuato i diversi
percorsi con la realizzazione di un sondaggio opzionale.
Terza fase
� Presentazione e divulgazione al pubblico in generale e alla popolazione
locale in particolare, dei risultati di quest’iniziativa: Memoria Finale.
� Realizzazione delle diverse linee d’attuazione proposte.
� Revisione di quei progetti e delle attività realizzate.
9
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
INTRODUZIONE GENERALE
La Sardegna è un’isola Italiana, la seconda per grandezza dopo la Sicilia.
Collocata quasi al centro del Mediterraneo occidentale, ha come punti estremi a N
Capo Falcone, a 41° 15’ 42” di latitudine N; a S Capo Teulada, a 38° 51’52” di latitudine N;
a W Capo dell’Argentiera, a 8° 8’ 10” di longitudine E da Greenwich; a E Capo Comino,
a 9° 50’ 8” di longitudine E. da Greenwich.
La Sardegna ha una superficie di 24 089 km2, comprese le numerose isole che ne
fanno parte (per un confronto: la Sicilia ha 25 708 km2 di superficie, la Corsica 8680).
L’elemento più caratteristico della geografia della Sardegna è dunque la sua
insularità, marcata da due elementi fondamentali: la notevole distanza dalla terraferma e
il grande sviluppo del suo profilo costiero.
La Sardegna ha 1850 km di coste, quasi un quarto dell’intero sviluppo costiero
dell’Italia. Questo fatto deriva dalla grande articolazione della costa sarda, fortemente
frastagliata, con piccole spiagge e baie racchiuse fra brevi quinte di roccia.
Quest’elemento ne fece nell’antichità un’isola di facili approdi, quindi frequentata
da diverse genti mediterranee; oggi è il segreto del suo successo turistico, insieme alla
bellezza dei colori e alla trasparenza del mare.
10
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
La Sardegna ha 1.600.000 abitanti attualmente, la sua densità media è di 68 abitanti per
km2, circa un quarto della popolazione sarda vive nella vasta conurbazione di Cagliari, la
densità reale nel resto dell’isola (esclusa anche l’altra città maggiore, Sassari).
PAESAGGIO
La Sardegna dà al visitatore l’impressione di un’isola montuosa, anche se la cima
più alta non supera i 2.000 m. (Punta La Marmora, sul Gennargentu, 1.834 m.). In realtà, La
Sardegna è soprattutto un’isola composta di colline, che costituiscono il 68 % del suo
territorio: la montagna occupa soltanto il 18,4 %, la pianura il 13,6 %. L’altitudine media è
di 334 m.
I geografi hanno notato come l’intero territorio isolano sia stato sottoposto, al
momento della sua formazione, ad un’intensa attività vulcanica, che lo ha
profondamente frammentato.
L’isola è da una parte “antica” (la zona SW, il Sulcis, formatasi 600 milioni d’anni fa),
dall’altra una regione molto diversa al suo interno in paesaggi subregionali.
11
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
CLIMA
La Sardegna gode da un clima straordinariamente mite, la temperatura media
annua è di 17°C con periodi di temperature elevate (“le secche”), anche durante
l’inverno: particolarmente gradevoli sono l’autunno e la primavera; calda, ma senza
eccessi, l’estate. Cagliari ha queste temperature medie stagionali: autunno 19’5; inverno
10,7; primavera 15,5; estate 24’6. Le precipitazioni medie annue sono di 780 mm, i periodi
piovosi sono collocati, in genere, fra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno e fra la fine
dell’inverno e l’inizio della primavera.
Tra gli aspetti bioclimatici, si evidenzia un andamento climatico di tipo
mediterraneo con un periodo arido, compreso tra aprile ed ottobre nel quale si
determina un deficit idrico che viene solo in parte recuperata durante l'inverno. La
stazione di Cagliari corrisponde al macrobioclima mediterraneo, e con una media
annuale delle precipitazioni di 446 mm. Ci permette di parlare di termomediterraneo
secco.
UNITA’ PRESENTI NELL’AREA DI STUDIO
Vegetazione mediterranea costiera; Sella del Diavolo; Spiaggia di Calamosca; Faro
di Sant’Elia; Hotel di Calamosca; zona militare; zona archeologica; diverse panoramiche
della Città di Cagliari, Spiaggia del Poetto, ecc.
12
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
INTRODUZIONE AREA DI STUDIO
Il territorio obiettivo di studio forma parte del Capo S. Elia e dei colli sui quali si
estende la città di Cagliari. Il paesaggio che possiamo trovare si divide in tre unità: il Mare
Mediterraneo, stagni salati e colli di Cagliari. Queste tre unità di paesaggio danno al
territorio una ricchezza non solo naturale sino anche culturale e storica.
Lo sviluppo della città di Cagliari ha modificato profondamente queste unità. Per
questo motivo, si è analizzato l'area della Spiaggia di Calamosca e le zone dei colli di
Cagliari che presentano ancora una gran ricchezza naturale, culturale e storica.
L'AMBIENTE CIRCONDANTE L'AREA DI STUDIO
I colli di Cagliari costituiscono forme strutturali impostate sulla parte terminale della
piana del Campidano. Sono distribuiti secondo due allineamenti paralleli con direzione
NNW-SSE che comprendono: Monte Urpinu, Monte Claro e Sant' Michele da una parte e
Buon Cammino, Tuvixeddu e Tuvumannu dall'altra.
La costa obietta di studio, Spiaggia di Calamosca, è ricca di insenature, tra la
punta del Faro e Capo S. Elia. Vicina a questa troviamo quella di Cala Figuera tra Capo S.
Elia e la Grotta dei Colombi. All'estremità E del promontorio si trova la Torre del Poetto e al
N esiste una connessione con la Spiaggia del Poetto.
Tra gli aspetti litologici, l'area di studio e risultato dalle formazioni Arenarie di Pirri,
Pietra Cantone e Pietra Forte.
13
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
VEGETAZIONE AREA DI STUDIO
La vegetazione del Capo Sant’Elia si presenta in relazione con gli aspetti geomorfologici.
Sui calcari della pietra cantone o della pietra forte si sviluppa la serie calcicola del ginepro
(Juniperus turbinata), mentre sui detriti calcarei con suolo argilloso si trova la serie
dell’anagiride (Anagyris foetida) e da ultimo sulle arenarie di Pirri è diffusa la serie silicicola
dello sparto (Lygeum spartum).
Serie di vegetazione principali:
• VEGETAZIONE SU CALCARI COMPATTI, Oleo-Juniperetum turbinatae sigmetum:
Macchia a Juniperus turbinatae L; Macchia ad Euphorbia dendroides L. ed Asparagus
albus; Gariga a Genista corsica (Loisel) DC e Sarcopoterium spinosumL; Pascolo
discontinuo a Brachypodium ramosum (L) R. et S; Vegetazione delle fessure della
roccia a Sedum sediforme (Jacq) Pau;
• VEGETAZIONE SU DETRITI CALCAREI, Euphorbia dendroidis-Anagyridetum foetidae
sigmetum:
Macchia ad Anagyris foetida L; Prateria ad Ampelodesmos mauritanicus (Poiret)
Dur. Et Sch.; Vegetazione a Plantago lagopus L. e Lophochloa cristata (L)Hyl.;
• VEGETAZIONE SULLE ARENARIE DI PIRRI, Steppa a Lygeum spartum L. e Phagnalon
rupestre (L). DC. Ssp annoticum (Jordan) Pign.; Pratelli terofitici a Carricheretum
annua (L) DC.
14
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
• VEGETAZIONE LITORANEA, Arbusteti a Salsola vermiculata L. e Atriplex halimus L.;
Formazione camefitiche a Crithnum maritimum L. e Limonium retirameum Greuter
et Burdet; Formazioni terofitiche a Salsola soda L.
La natura del terreno è quindi uno dei fattori determinanti della flora, soprattutto se ci si
riferisce alle fasi storiche della formazione del terreno ed all’insediamento della specie. La
roccia compatta miocenica e l’argilla miocenica offrono degli habitat completamente
differenti anche se in alcuni settori è molto abbondante.
La divisione della vegetazione del Capo Sant’Elia dipende dunque dai fattori
elencati. Il fattore altitudine entra in giuoco soltanto perché allontana la specie dalla
salsedine marina.
Per ciò, è possibile dividere la vegetazione tra:
I) La vegetazione delle stazione marine, quella che si trova nelle piccole
spiagge formate dalle insenature delle rocce: Calamosca, Cala Fighera, o in
promontori di sabbie marine.
II) La vegetazione nella terra argillosa dei prati scoscesi, quella che si insedia in
quei particolari pianori sul mare che derivano dal disfacimento della roccia
miocenica.
15
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
III) La vegetazione del pietrame misto, le estensioni sono notevoli e derivano da
un’intensa attività carsica e del cambio della temperatura diurna e
notturna.
IV) La vegetazione delle vallette incassate, si insedia nelle valli dove la terra
rossa è abbondante, dove l’umidità è elevata e l’insolazione è meno attiva.
E’ un tipo di vegetazione che comprende specie arborescenti e specie
lianose che formano la caratteristica macchia alta (macchia-foresta).
V) La vegetazione dei prattelli a terra rossa, si insedia sulla terra rossa
depositatasi in modo lenticolare sopra gli starti di roccia nelle infossature e
solchi ampiamente distesi.
VI) La vegetazione della roccia, si insedia sopra le roccie nelle piccole e grandi
anfrattuosità. È il tipo di vegetazione più importante, perché è quello che
ospita il maggior numero di specie endemiche e certamente quello che per
primo si è insediato su questo territorio.
VII) La vegetazione delle grotte e caverne, è molto modesta e appena
rappresentata. È composta da specie ombrofile che hanno notevole
quantità di umidità a disposizione.
È certo che, indipendentemente dal confronto tra le varie morfosi che presenta il
granito in Sardegna, esistono delle specie al Capo Sant’Elia che mostrano un
habitus particolare.
16
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Per tutto quello, le specie che si trovano nel Capo Sant’Elia si presentano con le
caratteristiche seguenti:
Stenofillia e microfillia, abito prostrato, tomentosità, nanismo, glaucescenza, sviluppo delle
radici in superficie, crassulenza, spinescenza e ricchezza d’essenze.
GLI ASPETTI GEOMORFOLOGICI E GEOLOGICI DELL’AREA DI STUDIO
Tra gli aspetti geomorfologici e geologici possiamo notare:
- CALCARENITE ARENACEA: PIETRA CANTONE.
- CALCARENITE E CALCARE: PIETRA FORTE.
- ARENARIE CALCARENITICHE: ARENARIE DI PIRRI.
CALCARENITE ARENACEA: PIETRA CANTONE.
Questa formazione calcarenitica, più conosciuta come Pietra Cantone, è presente in
tutte i colli cagliaritani ed è limitata solamente a questa area. E’ un litotipo mediamente
uniforme e si presenta di color giallo-beige, poco compatto, generalmente non
stratificato, con un’abbondante componente paleontologica, molto spesso allo stato di
modello interno, dispersa nel sedimento.
17
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Uno degli affioramenti dove sono ben visibili il limite inferiore e superiore è San Michele,
versante orientale. Qui il passaggio tra le arenarie e la calcarenite arenacea avviene per
facies intermedie per poi evolvere, già nella parte bassa della formazione, in litotipi a
granulometria molto fine. Nella zona di passaggio sono frequenti i granuli extra-
formazionali che tendono a diminuire durante il proseguimento della sedimentazione.
Nel Faro Sant’ Elia, dove non è visibile la base della formazione, la parte affiorante
si presenta compatta,giallo-beige, intensamente bioturbata e il diametro delle piste varia
da 1 cm a 3-4 cm. Sono inoltre presenti degli inclusi calcarenitici grigi di forma
arrotondata e privi di struttura interna che si ritrovano anche nelle sezioni di Sa Spiaggiola.
Lo spessore di questa Formazione è molto variabile sia quando non è possibile vederne la
base sia quando invece è ben visibile.
La calcarenite arenacea è stata interessata da numerose fratture e si possono
riconoscere due sistemi con direzione NW-SE ed E-W. Le zone maggiormente fratturate
sono quelle del Faro Sant’ Elia, Torre Perdusemini e quella di Bonaria negli affioramenti
lungo Via Caboni.
Questa litologia termina bruscamente: la parte sommitale della successione
presenta,infatti, una superficie di discontinuità suborizzontale pressoché uniforme in tutti gli
affioramenti. In alcune zone si trova uno strato calcareo che poggia su tale superficie, di
color beige, molto compatto e con 40 cm di spessore.
18
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
- CALCARENITE E CALCARE: PIETRA FORTE.
In tutto il settore di Cagliari, sia a tetto della superficie d’erosione sulla calcarenite
gialla che a tetto dello strato calcareo beige, s’instaura una sedimentazione
prevalentemente carbonatica costituita per lo più da un litotipo detritico caratterizzato
da un valore medio di carbonato di calcio dell 89%.
Si tratta di una calcarenite, da media a grossolana ma talvolta fine, i cui costituenti sono
prevalentemente organogeni come frammenti di guscio di Molluschi, di microfossili, di
radioli di Echinidi e subordinatamente di Litotamni.
Questa facies, più comunemente conosciuta come “Tramezzario” (Lovisato, 1901), si
presenta bianca generalmente poco compatta, nel complesso ben stratificata e
caratterizzata da macrofauna prevalentemente a Molluschi, tra cui abbondano gli Ostridi
e i Pettinidi, talvolta disperso nel sedimento, oppure raggruppato in tasche.
Sono presenti anche facies calcaree bianche, compatte, stratificate con una
macrofauna analoga ai tipi detritici e con numerosi Litotamni ma talvolta prive di
macrofossili e con pochi Litotamni.
Inoltre affioramenti prevalentemente calcarei si possono osservare nella Cala
Fighera, nella zona di Capo Sant’ Elia, nel Vallone di Sant’ Elia, dove sono ben stratificati,
con una variazione verticale possitiva, invece nel Faro Sant‘ Elia, presentano una
stratificazione poco accentuata solo nella parte inferiore dell’affioramento. Queste facies
sono costituite da calcari bianchi compatti, con numerosi Litotamni e abbondanti fossili
ben distribuiti.
19
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Inoltre piccoli slumping di minore entità, con 1-2 m di lunghezza, si trovano nel settore di
Sant’ Elia. Visibili nelle cave aperte lungo la strada che da CalaMosca porta a Capo Sant’
Elia, nella parte del Vallone di Sant’ Elia vicino alla Cala Fighera e nella cava a NE di Sa
Spiaggiola.
La sedimentazione di tutto il complesso calcarenitico-calcare è interrotto a tetto da
una superficie di discontinuità suborizzontale, che talvolta assume un aspetto ondulato
com’è evidente sulle litologie detritiche.
- CALCARE BIOCLASTICO A LITOTAMNI: PIETRA FORTE.
La parte terminale della successione Miocenica, nell’area studiata, è costituita da
un litotipo calcareo bioclastico, bianco, molto compatto, massivo, caratterizzato da un
abbondante contenuto paleontologico e da un valore di carbonato di calcio del 94%.
Questa formazione si presenta ricca di Litotamni, che talvolta ne diventano i
costituenti principali, ed è meglio nota come Pietra Forte (Lovisato 1901) o calcare a
Litotamni.
In genere,tutta questa unità calcarea risulta fratturata e sbandata concordemente
con quelle sottostanti e interessata da faglie relative ai movimenti neotettonici; inoltre il
suo spessore è variabile probabilmente per l’erosione superficiale ma anche per l’intensa
attività estrattiva che utilizzava il calcare come pietrisco e materiale da costruzione,
come a Monte Urpinu dove ha 10 m di spessore.
20
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Si vede invece che gli spessori maggiori sono presenti nell’area di Sant’ Elia con i 40 m; e i
20-35 m degli altri affioramenti di Sant’ Ignazio, di Monte Sant’ Elia, e del Faro Sant’ Elia.
- ARENARIE CALCARENITICHE: ARENARIE DI PIRRI.
Si tratta di una formazione, più conosciuta con il nome di Arenarie di Pirri, (Porcu,
1965 Tesi di laurea), che affiora in quasi tutto il territorio comunale di Cagliari, alla base dei
rilievi principali e nelle zone pianeggianti da questi delimitate.
Generalmente, si presenta con alternanze di arenarie molto fini siltose e di arenarie
medie, più raramente sono presenti arenarie medie grossolane.
ASPETTI GEOMORFOLOGICI PROMONTORIO DI SANT’ELIA
Il promontorio di Sant’Elia, sito nei dintorni di Cagliari, è costituito per grandi linee da due
rilievi calcarei di forma allungata, la cui costituzione litologica è pressochè identica.
Ha alla base, una formazione calcarea, marnoso-areanacea di colore giallastro,
molto fossilifera, sia di micro che di macrofauna e nella quale sono stati effettuati anche
dei ritrovamenti paleontologici abbastanza interessanti.
Questa roccia, abbastanza tenera e usata come pietra da costruzione, è
conosciuta come pietra cantone.
Su questa formazione poggia una placca calcarea compatta, ricca di fossili di
vario genere, chiamata pietra forte, e localmente di tipo biodetritico.
21
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Questa placca calcarea è il residuo di un vasto pianoro i cui altri resti, tuttora visibili, sono
da N-W a S-E: le colline di S. Michele e di Tuvixeddu, il Castello, il Monte Urpinu e il colle di
Bonaria.
Il promontorio, che si protende sul mare, dividendo in due parti il Golfo di Cagliari,
forma, con la sua massa accidentata, e con loro dirupi e con le sue falesie, una nota
caratteristica nel paesaggio cittadino.
Compreso nella tavoletta IGM F. 234 IV S.E. (CAGLIARI), ha un’area di circa 2’5
kmq., ed è formato, come precedentemente detto, da due rilievi allungati di rocce
calcaree, scoscese e nude, con allineamento N-S e divise da una valletta recente verso
la quale, dapprima a picco successivamente con leggero pendio, degradano le rocce,
mentre verso il mare queste precipitano quasi ovunque verticalmente, formando, tra
dirupi e scogliere, i tranquilli rifugi del Poetto, di Cala Figuera e di CalaMosca.
Di questi rilievi, quello orientale, che si presenta alquanto complesso nel suo
aspetto, è solcato da due valloncelli, si eleva fino a 138 m. sul mare e in esso si trovano i
ruderi della Torre di Sant’Elia, che da il nome a tutto il promontorio.
Il rilievo occidentale, dominato dal Forte Sant’Ignazio, è costituito da una dorsale
calcarea che raggiunge la quota massima di 94 m, mentre all’estremità si erge a q. 54 il
Semaforo con il Faro.
22
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
Anteriormente alla comparsa dell’uomo, il promontorio costituiva un’isola che ora è
collegata all’entroterra da un vasto e basso istmo formato da terreni recenti. La parte
inferiore di questi terreni, è un deposito quaternario marino, in strati quasi orizzontali, per lo
più arenacei o sabbiosi, riccamente fossiliferi.
Nel tratto più meridionale della penisola, in posizione S-SW rispetto al Semaforo, si
notano numerose marmitte d’erosione.
La penisola di Sant’Elia è meritevole di particolare attenzione, per la presenza di
numerose cavità naturali, originatesi per lo sfasciamento di amigdale od arnioni arenacei
impigliati nel calcare, poiché in alcune di esse sono stati trovati importantissimi reperti
antropologici ed archeologici.
DIAGNOSI DEL TERRITORIO
Dentro le diverse fasi metodologiche del processo di analisi e di ordinamento di un
territorio, c'è una tecnica di supporto per determinare la struttura e la dinamica di
questo.
Noi realizzeremo un metodo per l'identificazione delle diverse unità di paesaggio.
Questo metodo è il D.A.F.O.: Debilidad, Amenaza, Fortaleza, Oportunidad. (Gracilità,
Minaccia, Fortezze o Naturalità, e Destinazione di Uso). Attraverso l’uso di questo metodo
si vuole effettuare una diagnosi di tutti gli elementi (unità) che si trovano nell’area di
studio determinata.
23
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
SCHEDA PER L’ANALISI DELLE DIVERSE UNITÀ DELL’AREA DI STUDIO
(MODELLO)
IDENTIFICAZIONE Denominazione
Numero
LOCALIZZAZIONE
Area geografica
Ubicazione
Accesso
DESCRIZIONE
Caratteristiche
Antecedenti d’utilizzo
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione
Informazione
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
DOSSIER FOTOGRAFICO
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
24
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ Denominazione: UNITÀ: VEGETAZIONE
Numero: 01
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: costa e colle annessi della Spiaggia di Calamosca e Capo Sant’Elia.
Ubicazione: si trova in tutta l’area di studio, ma soprattutto nella Sella del Diavolo e
Promontorio di Sant’Elia.
Accesso: strada di facile accesso e rapida connessione con l’area urbana.
DESCRIZIONE
Caratteristiche:
La vegetazione del Capo Sant’Elia si presenta in relazione con gli aspetti geomorfologici.
Sui calcari della pietra cantone o della pietra forte si sviluppa la serie calcicola del ginepro
(Juniperus turbinata), mentre sui detriti calcarei con suolo argilloso si trova la serie
dell’anagiride (Anagyris foetida) e da ultimo sulle arenarie di Pirri è diffusa la serie silicicola
dello sparto (Lygeum spartum).
Serie di vegetazione principali:
• VEGETAZIONE SU CALCARI COMPATTI, Oleo-Juniperetum turbinatae sigmetum:
Macchia a Juniperus turbinatae L; Macchia ad Euphorbia dendroides L. ed Asparagus
albus; Gariga a Genista corsica (Loisel) DC e Sarcopoterium spinosumL; Pascolo
discontinuo a Brachypodium ramosum (L) R. et S; Vegetazione delle fessure della
roccia a Sedum sediforme (Jacq) Pau.
25
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
• VEGETAZIONE SU DETRITI CALCAREI, Euphorbia dendroidis-Anagyridetum foetidae
sigmetum:
Macchia ad Anagyris foetida L; Prateria ad Ampelodesmos mauritanicus (Poiret)
Dur. Et Sch.; Vegetazione a Plantago lagopus L. e Lophochloa cristata (L)Hyl.;
• VEGETAZIONE SULLE ARENARIE DI PIRRI, Steppa a Lygeum spartum L. e Phagnalon
rupestre (L). DC. Ssp annoticum (Jordan) Pign.; Pratelli terofitici a Carricheretum
annua (L) DC.
• VEGETAZIONE LITORANEA, Arbusteti a Salsola vermiculata L. e Atriplex halimus L.;
Formazione camefitiche a Crithnum maritimum L. e Limonium retirameum Greuter
et Burdet; Formazioni terofitiche a Salsola soda L.
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Realizzazione di una rete tra le diverse unità.
• Creazione di percorsi e sentieri che possono essere il primo passo per la
divulgazione della conoscenza della vegetazione termomediterranea.
26
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
DIVERSE PANORAMICHE DELLA VEGETAZIONE CHE SI TROVA NELL’AREA DI STUDIO
27
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
UNITÀ: VEGETAZIONE DEBILITÀ
• Scarsa possibilità di sviluppo della vegetazione per la presenza dall’uomo.
• Assenza di percorsi o sentieri nell’area studiata.
• Assenza di segnaletica indicativa.
MINACCIA
• Zona militare vicina.
• Utilizzo incontrollato delle visite in quel territorio.
• Sviluppo di specie introdotte che competono con quelle autoctone.
NATURALITÀ
• Paesaggio dinamico e ricco di specie.
• Area dove si trovano specie tipiche della vegetazione mediterranea costiera.
DETERMINAZIONE D’USO
• Creazione di percorsi e sentieri che possono essere il primo passo per la
divulgazione della conoscenza della vegetazione termomediterranea.
28
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: HOTEL
Numero: 02
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di CalaMosca.
Ubicazione: in prossimità della linea di riva.
Accesso: strada di facile accesso e rapida connessione con l’area urbana.
DESCRIZIONE
Caratteristiche: si tratta di un albergo a tre stelle situato nella cala omonima.
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Possibilità di offrire un tipo d'offerta turistica di qualità. Non soltanto stagionale ma
anche annuale:
Percorsi guidati, divulgazione natura e cultura locali.
29
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
_____________________________________________________________________
HOTEL CALAMOSCA E SPIAGGIA
30
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
UNITÀ: HOTEL
DEBILITÀ
• Scarsa promozione all'estero della sua ubicazione privilegiata.
• Isolamento.
• Ambiente degradato in alcune zone.
• Mancanza di offerta complementare per i visitatori.
MINACCIA
• Incremento delle attività militari.
NATURALITÀ
• Sito strategico di ubicazione dell’albergo.
• Ricchezza naturale e paesaggistica vicina all’albergo.
• Ottime comunicazioni con la città. (frequenti e di facile accesso).
DESTINAZIONE DI USO
• Possibilità di offrire un tipo di offerta turistica di alta qualità. Non soltanto stagionale
ma anche annuale.
• Input per l'incremento di turisti.
31
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: FARO SANT’ELIA
Numero: 03
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di CalaMosca e Capo Sant’Elia.
Ubicazione: promontorio di Sant’Elia.
Accesso: strada di facile accesso e rapida connessione con la spiaggia
DESCRIZIONE
Il promontorio è circondato da torri da tempo abbandonate, ad eccezione di quella
nella quale nel 1859 fu posto un faro, presso il quale sul finire del XIX secolo fu eretto il
semaforo.
Tale torre si trova menzionata in documenti aragonesi che risalgono al 1377, e non
è improbabile che fosse già efficiente nel periodo giuducale.
Attiguo vi è un fortino costruito nel 1638 come risulta da un’iscrizione.
Il 13 luglio 1576 nei pressi della torre arrivano in scialuppe marinai e passeggeri provenienti
da Messina, ove era scoppiata la peste. Per ordine della Giunta Sanitaria di Cagliari
furono bruciati indumenti e barche, mentre tutte le persone vennero richiuse per la
quarentena nella torre medesima.
32
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Possibilità costruzione belvedere.
• Apertura limitata da alcuni sentieri tematici (faro, ecc).
33
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
_________________________________________________________________________
PANORAMICA DEL FARO DI SANT’ELIA E ACCESSO PRINCIPALE
34
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
UNITÀ: FARO SANT’ELIA
DEBILITÀ
• Degrado ambientale generale diffuso.
• Presenza numerosa di macchine e persone in tutta l'unità.
• Inesistenza di segnaletica.
MINACCIA
• Abbandono da parte dell’amministrazione competente dell'intorno.
• Degrado irreversibile dell'area.
NATURALITÀ
• Sito strategico per la sua ubicazione per la veduta panoramica di tutta la zona di
Sant'Elia, spiagge e stagni.
• Grande ricchezza visuale e paesaggistica.
• S.I.C., quindi sito di interesse per la divulgazione.
DESTINAZIONE DI USO
• Possibilità costruzione belvedere.
• Apertura limitata di sentieri tematici (faro, ecc).
35
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: SPIAGGIA DI CALAMOSCA
Numero: 04
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di CalaMosca e Capo Sant’Elia.
Ubicazione: promontorio di Sant’Elia.
Accesso: strada di facile accesso e rapida connessione con la spiaggia
DESCRIZIONE
È una delle più belle insenature del Golfo di Caglari, dotata di una minuscola spiaggia,
circondata da scogli calcarei.
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Possibile presenza di visitatori tutto l'anno per le diverse attività.
• Sviluppo d'attività acquatiche e relazionate con la natura.
36
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
SPIAGGIA DI CALAMOSCA E CONTORNO
37
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Ddebilità, Minaccia, Fortalezze o Naturalità, e
Destinazione di Uso).
UNITÀ: SPIAGGIA CALAMOSCA
DEBILITÀ
• Spiaggia scarsamente sfruttata.
• Degrado ambientale importante.
• Presenza di rifiuti e residui solidi in tutta l'area circondante.
• Non esiste presenza di aggenti per la cura del sito.
MINACCIA
• Abbandono progressivo dell'area.
• Continuo apporto di rifiuti da parte dei visitatori.
NATURALITÀ
• Area di grande diversità paesaggistica.
• Vicinanza della spiaggia ai principali centri urbani.
DESTINAZIONE DI USO
• Possibile presenza di visitatori tutto l'anno per le diverse attività.
• Sviluppo d'attività acquatiche e relazionate con la natura.
38
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: SELLA DEL DIAVOLO
Numero: 05
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di CalaMosca e Capo Sant’Elia.
Ubicazione: promontorio omonimo.
Accesso: sentieri vicini a una strada litoranea.
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Costruzione di belvedere: belvedere A, panoramica della città di Cagliari, stagni e
Spiaggia del Poetto; belvedere B, panoramica della costa e Spiaggia di
Calamosca e della vegetazione presenti nella zona, belvedere C, vegetazione
mediterranea: bioindicatori.
39
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
DIVERSE PANORAMICHE DELLA SELLA DEL DIAVOLO E DELLA SPIAGGIA DEL POETTO
40
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Fortalezze o Naturalità, e
Destinazione di Uso).
UNITÀ: SELLA DEL DIAVOLO
DEBILITÀ
• Area poco sfruttata dal punto di vista divulgativo, d'educazione ambientale e
anche turistica.
• Assenza di segnaletica e sentieri.
• Assenza di connessione con l'altra unità dell’area di studio.
MINACCIA
• Esistenza di vegetazione introdotta (alloctona), aggressiva e dannosa per le specie
locali.
• Possibile abbandono progressivo dell’unità.
• Incremento delle attività militari.
• Area di grande diversità paesaggistica.
NATURALITÀ
• Sito dove è possibile la realizzazione di un’analisi e commento di tutte le unità
presenti. (Belvedere).
• Sito strategico per la presentazione dell’evoluzione paesaggistica e storica
Cagliaritana.
41
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DESTINAZIONE DI USO
• Possibilità di costruzione di uno o due belvedere: belvedere A, panoramica della
città di Cagliari, stagni e Spiaggia Poetto; belvedere B, panoramica della costa e
Spiaggia di Calamosca e della vegetazione presenti nella zona, belvedere C,
vegetazione mediterranea: bioindicatori.
42
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: ZONA ARCHEOLOGICA
Numero: 06
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di Calamosca e Capo Sant’Elia.
Ubicazione: promontorio di Sant’Elia e Sella del Diavolo.
Accesso: facile accesso per le strade che si trovano nell’area.
Antecedenti d’utilizzo: in questa zona c’è abbondanza da pietra cantone, che è tenera
ed è stata usata come materiale per la costruzione.
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
• Spazio dove è possibile la divulgazione in sito, del rapporto tra la città di Cagliari e il
mare, e le diverse costruzioni costiere presenti nell'area di studio.
43
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
CAPO DI SANT’ELIA: unità piena di elementi archeologici.
44
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
UNITÀ: ZONA ARCHEOLOGICA
DEBILITÀ
• Scarsa diffusione e conoscenza della zona.
• Assenza di segnaletica tematica e/o generale.
MINACCIA
• Stato d’abbandono della zona archeologica e possibile irreversibilità degli
elementi naturali e archeologici presenti.
NATURALITÀ
• Zona interessante dal punto di vista archeologico, speleologico ed etnografico.
DESTINAZIONE D'USO
• Spazio dove è possibile la divulgazione in sito, del rapporto tra la città di Cagliari e il
mare, e le diverse costruzioni costiere presenti nell'area di studio.
• Creazione di una rete tra le diverse unità di paesaggio e, dunque, realizzazione di
percorsi.
45
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
IDENTIFICAZIONE UNITÀ
Denominazione: UNITÀ: ZONA MILITARE
Numero: 07
LOCALIZZAZIONE
Area geografica: Spiaggia di Calamosca.
Ubicazione: colli e promontori vicini al Capo Sant’Elia, e Sella del Diavolo.
Accesso:
DESCRIZIONE
Caratteristiche:
DOCUMENTAZIONE
Provenienza informazione: bibliografia.
POSSIBILITÀ
Attività e linee di lavoro: (a priori)
Creazione di un rapporto più importante tra Università ed Esercito.
46
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
DOSSIER FOTOGRAFICO
___________________________________________________________
ZONA MILITARE
47
PROGETTO CALAMOSCA
(ANALISI E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA)
OSSERVAZIONI
* VALUTAZIONE: Metodologia D.A.F.O. (Debilità, Minaccia, Naturalità, e Destinazione di
Uso).
UNITÀ: ZONA MILITARE
DEBILITÀ
• Impossibilità per la realizzazione di attività dentro dell'area.
MINACCIA
• Distruzione o deterioramento della vegetazione e dell’ambiente.
• Degrado della qualità ambientale in generale e esistenza di inquinamento
acustico.
NATURALITÀ
• Nelle zone non operative, esiste un visibile recupero della vegetazione.
• Grande estensione superficiale della zona militare.
DESTINAZIONE D'USO
• Possibilità d'aumentare il rapporto tra Università ed esercito.
48
PROGETTO CALAMOSCA
•••• ANNESSI:
ALLEGATO I (CARTOGRAFICO):
MAPPE DELLA SARDEGNA; MAPPE DELL'AREA DI STUDIO
ALLEGATO II (PROFILI STRATIGRAFICI)
ALLEGATO III (TRANSETTI DELLA VEGETAZIONE):
VEGETAZIONE CAPO SANT'ELIA
ALLEGATO IV (GROTTE)
ALLEGATO V (FOTO E SCHEDE DEI PERCORSI):
PERCORSO A; PERCORSO B
49
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO I (CARTOGRAFICO):
MAPPA DELLA SITUAZIONE DELLA SARDEGNA IN ITALIA E CITTÀ DI CAGLIARI
(CAPO SANT’ELIA angolo SE)
50
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO II (PROFILI STRATIGRAFICI)
Biondi e Mossa. 1992.
DIVERSI PROFILI STRATIGRAFICI: 1 Colle S. Michele; 2 Monte Urpinu; 3 Promontorio Sant’Elia
1. Sabbie eoliche; 2. Conglomerato di spiaggia; 3. Depositi di pendio eterometrici; 4. Pietra forte; 5. Pietra cantone; 6. Arenarie di Pirri;
51
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO III (TRANSETTI DELLA VEGETAZIONE), VEGETAZIONE CAPO S.ELIA, direzione S-N:
Biondi e Mossa. 1992.
1.Crithmo-Limonietum retiramei;2.Salsolo vermiculata-Atriplicetum halimi;3.Pratelli di
vegetazione terofitica;4.Asphodelo microcarpi-Brachypodietum ramosi;5.Genisto
corsicae-Sarcopoterietum spinosi;6.Asparago albi-Euphorbietum dendroidis;7.Oleo-
Juniperetum turbinatae;8.Crithmo-Limonietum retiramei subass. Bellietosum crassifolli;
9.Euphorbio dendroidis-Anagyridetum phoetidae;10.Cisto incani-Ampelodesetum
mauritanici; 11.Oliveto abbandonato.
52
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO IV (GROTTE), GROTTE DEL CAPO S.ELIA; GROTTE DEL SEMAFORO;
Bartolo et all, 1971.
53
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO V (MAPE):
GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO. Cagliari
54
PROGETTO CALAMOSCA
ALLEGATO V (SCHEDE DEI PERCORSI):
Percorsi A: LA SELLA DEL DIAVOLO
Unità di paesaggio:
Accesso:
Itinerarie e tappe:
Caratteristiche:
Difficoltà:
Ore di percorrenza:
Segnaletica:
Descrizione:
Percorsi B: FARO DI SANT’ELIA
Unità di paesaggio:
Accesso:
Itinerarie e tappe:
Caratteristiche:
Difficoltà:
Ore di percorrenza:
Segnaletica:
Descrizione:
55
BIBLIOGRAFIA E SITI WEB’s:
• AA.VV. adeGEO 2001. PROGRAMA PARA EL DESARROLLO TERRITORIAL DEL
MUNICIPIO DE ADEJE, TENERIFE SUR. Departamento de Geografia de la Universidad
de La Laguna, Tenerife; (2001).
• AA.VV. SARDEGNA. GUIDE DE AGOSTINI. Istituto Geografico De Agostini ; (1990).
• Bacchetta G., Pontecorvo C., Mossa L. CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DEI
FITOTOPONIMI DEL SULCIS (SARDEGNA SUD-OCCIDENTALE). Rendiconti Seminario
Facoltà Scienze Università Cagliari. Supplemento vol. 70; (2000).
• Bartolo G., Ferrara R. IL PROMONTORIO DI S’ELIA E LE SUE GROTTE. Istituto di
Mineralogia e Petrografia; INV. N. 1827; (1971).
• Cano J.J. PROYECTO VERIL (HOTELES COMPROMETIDOS CON SU ENTORNO).
Departamento de Geografia de la Universidad de La Laguna, Tenerife; (2002).
• Martinoli, G. LA FLORA E LA VEGETAZIONE DEL CAPO SANT’ELIA (SARDEGNA
MERIDIONALE). Nuovo Giornale Italiano, n. s.; vol: LVII; n. 1 2; (Maggio 1950).
• Pignati S. FLORA D’ITALIA. Edagricole; Vol. I, II, III. (giugno 1997).
SITI WEB’s ed E-MAIL: (relazionati con la ricerca e metodologia)
jjcanodelgado@gmail.com
mossa@unica.it
56
MEMORIA INIZIALE:
PROGETTO CALAMOSCA (ANALISI E VALORIZZAZIONE DEL PROMONTORIO DI SANT’ELIA).
Maggio 2004
José Juan Cano Delgado