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Rev. 01 del 03/12/2012 Pubblicata il 06/12/2012 Pagina 1
ANALISI DELL’EVENTO DEL 10-14 NOVEMBRE 2012
1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO ............................................................................... 2
2. FENOMENI OSSERVATI ........................................................................................................... 2
3. ANALISI DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI .............................................. 5
4. CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO ...... 8
5. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA ....... 11
6. IL BACINO DEL FIUME ADIGE ............................................................................................. 16
7. IL BACINO DEL FIUME ALPONE ......................................................................................... 17
8. IL BACINO DEL FIUME AGNO-GUÀ-FRATTA-GORZONE .............................................. 18
9. IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE ........................................................................... 20
10. IL BACINO DEL FIUME BRENTA ..................................................................................... 22
11. IL BACINO DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI ........................................................... 23
12. IL BACINO DEL FIUME PIAVE.......................................................................................... 24
13. IL BACINO DEL FIUME MONTICANO ............................................................................. 25
14. IL BACINO DEL FIUME LIVENZA .................................................................................... 27
15. IL BACINO DEL TORRENTE MESCHIO ........................................................................... 28
16. IL BACINO DEL FIUME TAGLIAMENTO ........................................................................ 30
17. DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO .................................................................... 31
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1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO
Tra sabato 10 e domenica 11 una profonda saccatura si estende dalle Isole Britanniche alle coste del Nord
Africa e convoglia un forte flusso umido dai quadranti meridionali sull’Italia, determinando sul Veneto
precipitazioni diffuse e anche molto abbondanti.
Dal pomeriggio/sera di domenica e nella giornata di lunedì tale saccatura isola un nucleo ciclonico chiuso
sul Nord Africa, a sud della Spagna, e il flusso dai quadranti meridionali che aveva interessato il Veneto si
attenua progressivamente, con netta attenuazione e diradamento delle precipitazioni.
Il Veneto è stato quindi interessato da una perturbazione tipicamente autunnale, particolarmente intensa
dalla prima metà di domenica 11 novembre fino al primo pomeriggio. Si sono avute precipitazioni diffuse,
con rovesci anche di forte intensità, e quantitativi molto abbondanti (>100 mm/24h) sulle zone montane,
pedemontane e pianura settentrionale (con massimi anche di 150-250 mm).
Si è assistito ad una marcata intensificazione dei venti di scirocco in quota e sulla costa/pianura limitrofa, e
ad un progressivo rialzo del limite delle nevicate fino ad oltre 2500 m domenica.
2. FENOMENI OSSERVATI
Tra la serata di sabato e il primo pomeriggio di domenica la regione è interessata da tempo perturbato con
precipitazioni diffuse, che interessano quasi tutta la regione ad eccezione della costa/zone limitrofe e
pianura sud orientale dove i fenomeni sono stati di scarso rilievo.
Le precipitazioni significative iniziano in serata sulle Prealpi e sulla zone pedemontane occidentali, durante
la notte si estendono anche alle altre zone montane e pedemontane e a gran parte della pianura (tranne
costa e zone sud orientali). La fase più intensa si è verificata nella prima metà di domenica fino al primo
pomeriggio.
Nelle prime ore di domenica 11 i rovesci più intensi insistono sulla provincia di Treviso, probabilmente
favoriti da fenomeni di convergenza tra i venti da nordest (prevalenti sulla pianura interna) e quelli di
scirocco (prevalenti sulla costa e pianura limitrofa).
In seguito (dalle 8 circa) si ha una ulteriore intensificazione delle piogge sulle zone montane e
pedemontane, in particolare del Veronese orientale, del Vicentino, del Bellunese centro meridionale e del
Trevigiano. In questa fase, che corrisponde ad un marcata intensificazione dei venti di scirocco sia in quota
che sulla costa e parte della pianura, si verificano frequenti rovesci, localmente temporaleschi, con intensità
anche di 20-30 mm/h sulle aree sopra indicate: in alcune zone tali rovesci intensi persistono per più ore. Nel
primo pomeriggio i fenomeni più intensi tendono a spostarsi verso est (sul Bellunese).
Dalle 15 circa si assiste ad un generale diradamento e ad una significativa attenuazione dei fenomeni, che
risultano sparsi e discontinui; la zona dove le precipitazioni risultano più frequenti fino a fine giornata
(anche se con entità nettamente inferiore) è il Bellunese.
Nella giornata di lunedì 13 si verificano ancora delle precipitazioni sparse e molto discontinue, con
quantitativi cumulati che risultano comunque di modesta entità e risultano un po’ più significativi sul
Bellunese orientale (valori tra i 5 e i 25 mm in 24h).
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In Figura 1 si riporta la mappa di precipitazione spazializzata relativi alla 24 ore più significative dell’evento
(tra le ore 18 di sabato 10 e le ore 18 di domenica 11).
Figura 1. Mappa di precipitazione oraria spazializzata (spazializzazione con Kriging senza nessun aggiustamento per
quota/esposizione) dalle 18.01 del 10 novembre alle 18.00 del 11 novembre 2012.
Le precipitazioni sono state nel complesso molto abbondanti (maggiori di 100 mm/24h) sulle zone
montane, pedemontane e pianura settentrionale, con locali massimi superiori a 200 mm. Da sottolineare il
fortissimo gradiente presente tra le zone costiere e quelle pedemontane/prealpine.
I quantitativi di precipitazione caduti nelle 24 ore tra le 18 di sabato e le 18 di domenica possono essere
schematizzati indicativamente come segue:
generalmente scarsi (0-20 mm) sul Veneziano, Padovano sud orientale, Rodigino centro orientale;
compresi in genere tra 20 e 100 mm sui Lessini centro occidentali e sulla pianura centrale, con un forte
gradiente da sud-est verso nord-ovest;
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superiori 100 mm su zone montane, pedemontane e pianura più settentrionale. In particolare sulle
Dolomiti meridionali e sulla maggior parte delle Prealpi vicentine, bellunesi e trevigiane e parte della
pedemontana trevigiana i quantitativi sono stati superiori a 150 mm.
Locali massimi superiori a 200 mm sono stati registrati nelle seguenti stazioni:: Valpore-Seren del Grappa
(295 mm); Valstagna (238 mm); Cansiglio-Tramedere (233 mm); Col Indes-Tambre (217 mm); Castana-
Arsiero (215 mm); Feltre (212 mm);.Quero (206 mm); Soffranco (205 mm).
Si evidenzia come tali quantitativi sono perlopiù caduti in un periodo di 12-18 ore, e che per molte stazioni
la maggior parte di tali quantitativi è stata concentrata in 12 ore.
In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. si riportano i dati di precipitazione massimi puntuali e
medi areali divisi per le sette zone di allerta.
A
B
Tabella 1. Cumulate di precipitazione per le diverse aree di allertamento. A) Accumuli tra le 18 di sabato 10 e le 18 di
domenica 11. B) Accumuli complessivi tra sabato 10 e domenica 11.
In Figura 2 si riporta la mappa con la distribuzione delle precipitazioni relative alle 48 ore di sabato e
domenica. La distribuzione è del tutto analoga a quella delle 24 ore tra sabato sera e domenica sera. Anche
i quantitativi sono simili, ma ovviamente un po’ maggiori perché tengono conto del contributo legato alle
precipitazioni residue verificatesi nella serata di domenica 11. La differenza è un po’ maggiore per alcune
stazioni del Veneto orientale, dove le precipitazioni nella serata di domenica sono state un po’ più
frequenti.
La caratteristica più importante di questo evento è stata, oltre che l’abbondanza delle precipitazioni, anche
e soprattutto la loro intensità su intervalli temporali che vanno dall’ora alle 12 ore. Si evidenziano infatti:
• la maggior parte dei quantitativi caduti è stata concentrata, per molte stazioni, in un arco di 12 ore,
con valori estremamente significativi; le stazioni che hanno superato i 100 mm in 12 ore sono state
numerose, con massimi di 248 mm a Valpore-Seren del Grappa, 179 mm a Col Indes-Tambre, 171 a
Soffranco, 166 a Consiglio-Tramedere, 165 a Castana-Arsiero e Quero, 162 a Follina;
• particolarmente rilevanti sono stati anche i quantitativi misurati nell’arco di 6 ore (alcune stazioni
hanno superato i 100 mm con massimi di 185 mm a Valpore – Seren del Grappa, 121 mm a
Castana-Arsiero, 116 mm a Soffranco e Quero) e di 3 ore (con massimi di 101 mm a Valpore – Seren
del Grappa, 82 mm a Feltre, 79 mm a Quero, 69 a Castana, 68 mm a Follina e a Crespano del
Grappa);
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• nell’intervallo di 1 ora non solo i valori massimi registrati nell’arco dell’evento sono stati per molte
stazioni superiori a 20 mm/h (con un massimo di 43 mm/h a Valpore-Seren del Grappa), ma in
alcune zone le precipitazioni hanno avuto intensità di 15-30 mm/h per più ore consecutive.
Figura 2. Mappa spazializzata di precipitazione cumulata nelle due giornate (spazializzazione con Kriging senza nessun
aggiustamento per quota/esposizione).
A Valpore si è verificato un vero e proprio nubifragio (101 mm in 3 ore), ma soprattutto si sono avute
precipitazioni rilevanti (dell’ordine di 20-30 mm/h) per diverse ore consecutive. Gli accumuli totali in 24 ore
sono stati di quasi 300 mm.
Anche per Feltre risultano molto significativi, oltre che i quantitativi giornalieri, quelli misurati in 3 ore
(nubifragio con 82 mm), 6 ore (132 mm) e 12 ore (182 mm).
3. ANALISI DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI
In Tabella 2 si riportano per ognuna delle due giornate i dati di raffica di vento (solo se superiori a 50 Km/h),
riportati con una convenzione standard all’altezza di 10 m dal suolo
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Tabella 2. Raffiche di vento superiori a 50 km/h riportati con una convenzione standard all’altezza di 10 m dal suolo,
nella giornata di sabato 10 a sinistra e di domenica 11 novembre a destra.
Si osserva che nella giornata di domenica le stazioni che hanno registrato raffiche superiori a 50 km/h sono
state assai numerose. 11 stazioni, distribuite per lo più nel Veneziano e in parte nel Bellunese, hanno
superato i 70 km/h, con un massimo di 118 km/h sul Monte Cesen (TV), a conferma dell’intenso flusso di
scirocco che ha interessato le zone montane e la costa fino al primo pomeriggio di Domenica (si osservi che
tutte le raffiche sono state registrate entro le ore 15 di domenica 11).
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In Figura 3 si riporta l’andamento del vento registrato dal profilatore verticali di vento di Loncon di
Concordia Sagittaria (VE). Nel grafico viene mostrata la direzione e l’intensità del vento nello strato più
basso dell’atmosfera (0-500 m), nel corso dell’evento. In ascissa è riportato il tempo, in ordinata l’altezza
dal suolo; i colori e la lunghezza delle frecce indicano l’intensità del vento.
Figura 3. Andamento del vento registrato dal profilatore verticali di vento di Loncon di Concordia Sagittaria (VE).
Il grafico evidenzia nella pomeriggio/sera di sabato 10 un primo rinforzo dei venti dal quadrante sud
orientale (da est ai livelli più bassi, da sud est man mano che si sale con la quota); successivamente, nella
mattinata di domenica 12, si ha una intensificazione ancora più marcata dei venti di scirocco anche nei
livelli più bassi, a cui segue una graduale attenuazione nel corso del pomeriggio/sera di domenica.
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4. CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO
In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. sono stati riportati i valori massimi di precipitazione in
finestre mobili di 1, 3, 6, 12 e 24 ore solo per le stazioni in cui risulta superata, per almeno una delle cinque
durate, la soglia di criticità idrogeologica moderata in condizioni secche.
ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore
Vene-A BL Agordo 17.0 45.6 78.4 111.8 135.0
Vene-A BL Belluno (aeroporto) 12.6 32.0 55.4 93.0 112.8
Vene-A BL Campo di Zoldo 16.4 42.4 79.0 123.4 153.8
Vene-A BL Cansiglio loc. Tramedere 22.4 48.6 92.6 166.2 243.6
Vene-A BL Col Indes (Tambre) 26.2 63.6 109.2 178.8 225.8
Vene-A BL Col di Prà (Taibon) 17.6 48.6 83.4 121.2 149.2
Vene-A BL Crep di Pecol 12.4 33.2 58.2 97.4 123.8
Vene-A BL Longarone 19.6 36.2 69.8 116.6 153.8
Vene-A BL Monte Avena 22.6 49.6 75.2 112.4 145.6
Vene-A BL Pescul 12.4 30.2 57.4 100.8 128.6
Vene-A BL Quero 30.4 79.0 115.8 165.0 212.0
Vene-A BL S. Andrea (Gosaldo) 21.0 53.4 92.2 132.2 168.6
Vene-A BL S. Antonio di Tortal 22.0 52.0 95.4 153.4 206.6
Vene-A BL S. Giustina 22.0 55.8 85.4 126.2 152.2
Vene-A BL San Martino d' Alpago 14.0 34.2 59.0 98.2 136.4
Vene-A BL Sappada 13.0 28.6 55.2 93.2 127.0
Vene-A BL Sella Ciampigotto 11.0 26.0 49.0 88.0 121.8
Vene-A BL Soffranco (ex Rizzapol) 25.4 67.4 116.4 171.4 223.0
Vene-A BL Sospirolo 14.8 41.8 73.4 112.4 153.4
Vene-A BL Torch (Pieve d'Alpago) 17.6 46.0 80.0 126.6 157.8
Vene-A BL Valle di Cadore 11.6 28.6 52.6 97.0 142.8
Vene-A BL Valpore (Valle di Seren) 43.2 101.0 184.6 248.4 296.0
Vene-B VI Asiago (aeroporto) 22.6 56 80.2 104.6 127.4
Vene-B VI Astico a Pedescala 20.8 50.8 75.8 104.2 135.4
Vene-B VI Bassano del Grappa 22.4 42.2 71.8 109.8 126
Vene-B VI Brustole' Velo d'Astico 25 60.4 89.4 132.6 176.2
Vene-B VI Castana (Arsiero) 32.6 68.6 120.8 165.4 215
Vene-B VI Contra' Doppio Posina 21.2 50.6 88.8 125.6 179.6
Vene-B VI Crespano del Grappa 27.4 68 102.4 151 183.4
Vene-B VI Lusiana 25.6 54.4 81.8 117.8 152.8
Vene-B VI Marcesina 23.8 55.4 84.2 118 146.8
Vene-B VI Molini Laghi 18.2 44.8 78.6 112.4 161
Vene-B VI Monte Summano 28.6 72 99.4 132 168
Vene-B VI Passo Santa Caterina Valdagno 26 57.6 82 132 157.2
Vene-B VI Passo Xomo Posina 24.6 61.2 101.6 137 179.8
Vene-B VI Pove del Grappa loc. Pra' Gollin 25.8 44.8 74.6 117 139.4
Vene-B VI Recoaro 1000 24.2 55.2 88.6 137.8 178
Vene-B VI Rifugio la Guardia (Recoaro) 21.6 52.2 86.2 130.6 180.4
Vene-B VI Trissino 24.2 46.2 63.4 108.2 123.4
Vene-B VI Turcati Recoaro 23 54.8 91.8 142.8 192.2
Vene-B VI Valdagno 28.4 59.4 80.8 123.6 150.2
Vene-B VI Valli del Pasubio 22 53.8 91.6 127.6 172.8
Vene-C VR Boscochiesanuova 18.2 33 53.6 83.6 107.4
Vene-C VI Crespadoro 29.6 57.8 82.4 119.2 149.2
Vene-C VR S.Giovanni Ilarione 24.6 49.4 69.8 117.6 136.4
Vene-C VI San Bortolo 25.2 48 71.6 124.2 147
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ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore
Vene-D VR Buttapietra 15.4 25.4 40.4 62.6 65.2
Vene-D VR Roverchiara 16.2 29.8 40.4 69.4 75
Vene-D VR Salizzole 14 26.4 35.8 63 66.2
Vene-D VR Sorga' 19 30.4 45.4 69.8 72.4
Vene-E VI Breganze 18 37.4 57 98.6 116.4
Vene-E VI Brendola 14.8 30 48.4 91 99.4
Vene-E PD Cittadella 10.8 26.8 48.2 82.6 87.4
Vene-E PD Faedo Cinto Euganeo 14.6 33.6 50 70.2 73.6
Vene-E PD Grantorto 11.6 28 51.6 86.6 91.8
Vene-E VI Lonigo 15.6 29 42.2 74.6 82.4
Vene-E VI Malo 18.8 45.6 64.8 109.4 126.4
Vene-E VI Montecchio Precalcino 16.2 35.8 57.8 105.8 119.8
Vene-E VI Montegalda 10.8 28.6 53.4 77.6 79.4
Vene-E VI Quinto Vicentino 13.4 29.6 52.2 92.8 97.8
Vene-E VI Rosa' 16.6 34.8 55.8 96.2 108.8
Vene-E VI Vicenza S.Agostino 14 30 46.4 90 97.8
Vene-F TV Castelfranco Veneto 19.4 50.8 81.4 119.8 122.6
Vene-F TV Farra di Soligo 20.4 51 88.8 144.8 158.4
Vene-F TV Follina 26 67.8 106.2 161.6 200.8
Vene-F TV Maser 14 34.8 60.6 104.6 110.6
Vene-F PD Trebaseleghe 16 32.8 60.8 83 83.8
Vene-F TV Treviso città 19 36.2 68.2 93.6 93.8
Vene-F TV Valdobbiadene (Bigolino) 21.4 47.8 82 135.4 153.6
Vene-F TV Vazzola 17.6 41.8 78.8 115.6 117.4
Vene-F TV Villorba 19.6 45 81.6 114 116
Vene-F TV Vittorio Veneto 17.6 45 77.6 138.8 159
Vene-F TV Volpago del Montello 17.6 41.6 74.8 125.8 130.2
Vene-G TV Conegliano Veneto 21.2 52.2 89.6 151.6 155.2
Vene-G TV Gaiarine 18.2 40.6 74.4 130.8 133.6
Tabella 3. Valori massimi di precipitazione per l’evento in finestre mobili di 1, 3, 6, 12, 24 ore. La colorazione delle
celle è in oro dove viene superata la soglia di criticità moderata e in rosso dove viene superata la soglia di criticità
elevata per la zona di allerta in condizioni secche. Vengono riportate solo le stazioni in cui risulta superata, per almeno
una delle cinque durate, la soglia di criticità moderata.
Tempi di ritorno
Per ognuna delle stazioni riportate in Tabella 3 si sono calcolati i tempi di ritorno (in anni) delle
precipitazioni misurate in base alle serie storiche disponibili ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei
massimi annuali e utilizzando il metodo dei minimi quadrati per la stima dei parametri delle distribuzioni. In
Tabella 4 si riportano i tempi di ritorno calcolati per le stazioni delle stazioni di cui si dispone di una serie
storica consistente di valori di massimi annuali di precipitazione.
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N° anni ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 2 giorni
27 Vene-A BL Agordo 1 2 3 3 3 2
7 Vene-A BL Belluno (aeroporto) 1 1 3 47 14 3
27 Vene-A BL Campo di Zoldo 1 3 8 9 8 4
19 Vene-A BL Cansiglio loc. Tramedere 1 1 2 4 7 3
25 Vene-A BL Col Indes (Tambre) 1 2 3 5 5 3
16 Vene-A BL Col di Prà (Taibon) 2 4 4 3 3 2
22 Vene-A BL Crep di Pecol 1 3 7 18 15 4
20 Vene-A BL Longarone 1 1 9 41 34 6
25 Vene-A BL Monte Avena 1 3 3 5 6 3
10 Vene-A BL Pescul 1 3 16 > 50 9 3
9 Vene-A BL Quero 1 11 > 50 33 18 5
27 Vene-A BL S. Andrea (Gosaldo) 2 3 5 5 5 3
23 Vene-A BL S. Antonio di Tortal 1 2 9 12 15 5
7 Vene-A BL S. Giustina 1 4 10 31 12 4
20 Vene-A BL San Martino d' Alpago 1 1 2 3 3 3
14 Vene-A BL Sappada 1 1 2 3 2 2
6 Vene-A BL Sella Ciampigotto 1 1 3 13 11 3
20 Vene-A BL Soffranco (ex Rizzapol) 2 5 12 11 8 4
27 Vene-A BL Sospirolo 1 2 5 7 13 6
25 Vene-A BL Torch (Pieve d'Alpago) 1 2 5 12 12 7
15 Vene-A BL Valle di Cadore 1 2 3 10 36 27
16 Vene-B VI Asiago (aeroporto) 1 4 7 5 4 2
25 Vene-B VI Astico a Pedescala 1 2 3 3 3 2
12 Vene-B VI Bassano del Grappa 1 2 7 25 7 3
20 Vene-B VI Brustole' Velo d'Astico 1 3 5 6 6 3
24 Vene-B VI Castana (Arsiero) 2 5 11 5 5 3
25 Vene-B VI Contra' Doppio Posina 1 2 3 3 3 2
9 Vene-B VI Crespano del Grappa 1 3 6 12 9 4
20 Vene-B VI Lusiana 1 4 10 9 8 4
14 Vene-B VI Marcesina 1 3 4 3 3 2
20 Vene-B VI Molini Laghi 1 2 2 2 3 2
21 Vene-B VI Monte Summano 1 10 26 16 27 8
20 Vene-B VI Passo Santa Caterina Valdagno 1 5 4 6 4 2
20 Vene-B VI Passo Xomo Posina 1 3 6 3 3 2
24 Vene-B VI Pove del Grappa loc. Pra' Gollin 2 3 10 21 10 4
23 Vene-B VI Recoaro 1000 1 2 3 3 3 2
20 Vene-B VI Rifugio la Guardia (Recoaro) 1 2 2 2 2 2
18 Vene-B VI Trissino 1 5 7 22 11 3
25 Vene-B VI Turcati Recoaro 1 2 2 3 3 2
24 Vene-B VI Valdagno 1 4 4 7 5 2
20 Vene-B VI Valli del Pasubio 1 2 3 3 3 2
13 Vene-C VR Boscochiesanuova 1 1 2 5 5 3
21 Vene-C VI Crespadoro 2 6 5 4 3 2
19 Vene-C VR S.Giovanni Ilarione 1 2 4 12 7 3
25 Vene-C VI San Bortolo 1 3 3 4 3 2
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N° anni ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 2 giorni
20 Vene-D VR Buttapietra 1 1 2 3 3 3
20 Vene-D VR Roverchiara 1 1 2 5 5 4
20 Vene-D VR Salizzole 1 1 1 3 3 2
20 Vene-D VR Sorga' 1 1 2 4 3 3
20 Vene-E VI Breganze 1 2 2 9 6 3
20 Vene-E VI Brendola 1 1 2 8 4 3
20 Vene-E PD Cittadella 1 1 2 5 3 2
17 Vene-E PD Faedo Cinto Euganeo 1 1 2 2 2 2
20 Vene-E PD Grantorto 1 1 2 5 3 3
21 Vene-E VI Lonigo 1 1 2 6 7 5
20 Vene-E VI Malo 1 2 3 18 10 4
18 Vene-E VI Montecchio Precalcino 1 1 2 11 10 6
20 Vene-E VI Montegalda 1 1 2 5 4 3
20 Vene-E VI Quinto Vicentino 1 1 2 10 6 4
20 Vene-E VI Rosa' 1 1 2 15 5 3
20 Vene-F TV Castelfranco Veneto 1 3 10 > 50 10 7
20 Vene-F TV Farra di Soligo 1 2 12 25 14 5
21 Vene-F TV Follina 1 7 24 29 24 6
20 Vene-F TV Maser 1 1 4 50 13 6
17 Vene-F PD Trebaseleghe 1 1 3 6 3 2
10 Vene-F TV Treviso città 1 2 4 8 3 3
20 Vene-F TV Valdobbiadene (Bigolino) 1 2 16 30 12 4
20 Vene-F TV Vazzola 1 2 5 11 7 5
20 Vene-F TV Villorba 1 3 13 20 12 7
12 Vene-F TV Vittorio Veneto 1 1 3 43 13 4
20 Vene-F TV Volpago del Montello 1 2 14 > 50 13 8
20 Vene-G TV Conegliano Veneto 1 2 7 > 50 35 19
20 Vene-G TV Gaiarine 1 2 5 43 9 5
Tabella 4 - Tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni riportate in Tabella 3 per una selezione di stazioni
significative. Beige se maggiore di 5 anni; fucsia se maggiore di 20 anni.
5. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA
Si riportano, nei seguenti grafici relativi alle singole zone di allerta, lo ietogramma orario e l’andamento
della precipitazione cumulata nelle stazioni dell’ultima tabella. Sono state individuate un massimo di tre
stazioni per zona di allerta interessata; il criterio con cui queste stazioni sono state selezionate tiene conto
della piovosità, della significatività del valore del tempo di ritorno e della distribuzione spaziale delle
stazioni.
Centro Funzionale Decentrato
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Precipitazioni VENE-A
0
5
10
15
20
25
30
35
40
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1/12
1.0
0
10/1
1/12
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00
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0
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1/12
13.
00
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0
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1/12
13.
00
13/1
1/12
1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
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80
120
160
200
240
280
320
360
Pre
cipi
tazi
one
cum
ulat
a [m
m]
Longarone
Quero
Valpore (Valle di Seren)
Precipitazioni VENE-B
0
5
10
15
20
25
30
10/1
1/12
1.0
0
10/1
1/12
13.
00
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1.0
0
11/1
1/12
13.
00
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1/12
1.0
0
12/1
1/12
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00
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1/12
1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
40
80
120
160
200
240P
reci
pita
zion
e cu
mul
ata
[mm
]
Castana (Arsiero)
Bassano del Grappa
Monte Summano
Centro Funzionale Decentrato
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Precipitazioni VENE-C
0
5
10
15
20
25
30
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1/12
1.0
0
10/1
1/12
13.
00
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1.0
0
11/1
1/12
13.
00
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1.0
0
12/1
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13.
00
13/1
1/12
1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
30
60
90
120
150
180
Pre
cipi
tazi
one
cum
ulat
a [m
m]
Crespadoro
S.Giovanni Ilarione
Boscochiesanuova
Precipitazioni VENE-D
0
2
4
6
8
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14
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10/1
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0
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0
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1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
10
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30
40
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60
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80
90P
reci
pita
zion
e cu
mul
ata
[mm
]
Buttapietra
Roverchiara
Sorgà
Centro Funzionale Decentrato
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Precipitazioni VENE-E
0
2
4
6
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10/1
1/12
2.0
0
10/1
1/12
14.
00
11/1
1/12
2.0
0
11/1
1/12
14.
00
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1/12
2.0
0
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1/12
14.
00
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
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140
160
180
Pre
cipi
tazi
one
cum
ulat
a [m
m]
Breganze
Malo
Montecchio Precalcino
Precipitazioni VENE-F
0
2
4
6
8
10
12
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20
22
24
26
10/1
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0
10/1
1/12
13.
00
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1/12
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0
11/1
1/12
13.
00
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1/12
1.0
0
12/1
1/12
13.
00
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1/12
1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
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200
220
240
260P
reci
pita
zion
e cu
mul
ata
[mm
]
Castelfranco Veneto
Follina
Volpago del Montello
Centro Funzionale Decentrato
Rev. 01 del 03/12/2012 Pubblicata il 06/12/2012 Pagina 15
Precipitazioni VENE-G
0
2
4
6
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20
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0
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00
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1.0
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11/1
1/12
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1/12
1.0
0
12/1
1/12
13.
00
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1/12
1.0
0
Pre
cipi
tazi
one
[mm
]
0
20
40
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80
100
120
140
160
180
200
Pre
cipi
tazi
one
cum
ulat
a [m
m]
Conegliano Veneto
Gaiarine
Centro Funzionale Decentrato
Rev. 01 del 03/12/2012 Pubblicata il 06/12/2012 Pagina 16
6. IL BACINO DEL FIUME ADIGE
Per il bacino del fiume Adige la piena fluviale non è risultata particolarmente significativa (Figura 1). I livelli
al picco si sono mantenuti, infatti, al di sotto dei livelli di massima piena registrati negli ultimi anni (Tabella
3).
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
11-nov 00.00 11-nov 12.00 12-nov 00.00 12-nov 12.00 13-nov 00.00 13-nov 12.00 14-nov 00.00 14-nov 12.00 15-nov 00.00
H (m
)
EVENTO 11-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME ADIGE
Trento m.p. TrentoVerona m.p. VeronaLegnago m.p. LegnagoBoara Pisani m.p.Boara PisaniMisure di portata
Figura 4. Propagazione della piena del fiume Adige nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012
Per le stazioni di Verona e Boara Pisani si sono si verificati livelli superiori alla soglia di criticità “moderata”
previsti dalla Delibera di Giunta Regionale n° 1939 del 25.09.2012, definiti rispettivamente di 2.50 m e 1.50
m. Il tempo di propagazione, con 31 ore di ritardo del picco tra Trento e Boara Pisani, risulta nella media.
CORSO D'ACQUA
STAZIONE EVENTO DEL 11-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA – ORA H (m) POSIZIONE
SERIE STORICA N° ANNI SERIE
STORICA ANNO MAX
PIENA Hmax (m)
ADIGE TRENTO 11/11/12 22.00 4.23 8 25 1998 5.33
ADIGE VERONA 12/11/12 07.00 1.70 9 26 1998 2.59
ADIGE LEGNAGO 12/11/12 20.00 -0.19 11 25 1998 1.40
ADIGE BOARA PISANI 13/11/12 05.00 1.83 6 23 2000 3.19
Tabella 5. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato
BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA
MISURA ORA MEDIA
(solare) HMEDIA (m)
PORTATA MISURATA (m
3/s)
Adige Adige Boara Pisani 13-nov-12 12.45 1.57 929
Tabella 6. Misure di portata condotte sull’Adige durante l’evento del 11-14 novembre 2012.
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7. IL BACINO DEL FIUME ALPONE
Per il bacino del fiume Alpone la piena fluviale è risultata significativa per la stazione di S. Bonifacio, dove si
è registrato uno dei più elevati livelli idrometrici degli ultimi 25 anni, secondo solo a quello dell’evento del
2010, superando di quasi 1,60 m la soglia di criticità elevata (4,50 m, DGR n° 1939 del 25.09.2012) Figura 5
e Tabella 7). La soglia è stata superata anche nella stazione di San Vito sul fiume Chiampo di quasi un 1
metro.
EVENTO 10-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME ALPONE
-1.0
0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
10/11/2012 0.00 10/11/2012 12.00 11/11/2012 0.00 11/11/2012 12.00 12/11/2012 0.00 12/11/2012 12.00 13/11/2012 0.00
H (
m)
Monteforte m.p. Monteforte
Chiampo a S. Vito Veronese m.p. S. Vito V.se
S. Bonifacio m.p. S. Bonifacio
Figura 5. Propagazione della piena del fiume Alpone nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012
CORSO D'ACQUA
STAZIONE
EVENTO DEL 10-13/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
ALPONE MONTEFORTE 11/11/2012 10.00 2.70 8 25 1992 3.81
CHIAMPO S. VITO VERONESE 11/11/2012 12.30 4.97 5 21 1992 5.88
ALPONE S. BONIFACIO 11/11/2012 13.30 6.08 2 25 2010 6.30
Tabella 7. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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8. IL BACINO DEL FIUME AGNO-GUÀ-FRATTA-GORZONE
Nel sottobacino Agno-Guà la piena è risultata significativa raggiungendo sul fiume Agno, nella stazione di
Ponte Brogliano, il terzo livello di guardia degli ultimi 14 anni (superando il livello di criticità “elevata”) e il
terzo livello degli ultimi 27 anni nella stazione di Lonigo sul fiume Guà (superato il livello di criticità
“moderata”) (Figura 6 e Tabella 8).
Per il bacino del Fratta-Gorzone la piena non è risultata particolarmente significativa, superando il livello
idrometrico di criticità “moderata” alla stazione di Valli Mocenighe sul fiume Fratta (Figura 7 e Tabella 8).
I tempi di propagazione della piena, con 30 ore di ritardo del picco tra Ponte Brogliano e Carmignano,
risultano in linea con i valori medi di propagazione.
EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME AGNO-GUA'
-3
-2
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1
2
3
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5
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11/11/2012 0.00 11/11/201212.00
12/11/2012 0.00 12/11/201212.00
13/11/2012 0.00 13/11/201212.00
14/11/2012 0.00
H (
m)
Agno a Ponte Brogliano m.p. Ponte BroglianoGuà a Lonigo m.p. LonigoFrassine a Borgofrassine m.p. BorgofrassineGorzone a Carmignano m.p. Carmignano
Figura 6. Propagazione della piena del fiume Agno - Guà nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
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EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME GORZONE
-3
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2
3
4
5
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10/11/201212.00
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13/11/20120.00
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14/11/201212.00
15/11/20120.00
H (
m)
Fratta a S. Salvaro m.p. S. SalvaroFratta a Valli Mocenighe m.p. Valli MocenigheFrassine a Borgofrassine m.p. BorgofrassineCarmignano m.p. Carmignano
Figura 7. Propagazione della piena del fiume Fratta-Gorzone nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
CORSO D'ACQUA STAZIONE
EVENTO DEL 10-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
AGNO PONTE BROGLIANO 11/11/2012 10.30 2.03 3 14 2010 2.17
GUA' LONIGO 11/11/2012 13.30 3.12 3 27 1992 3.50
FRASSINE BORGOFRASSINE 11/11/2012 18.30 3.13 8 17 2010 4.54
FRATTA VALLI MOCENIGHE 12/11/2012 19.00 1.61 10 17 2010 2.41
GORZONE CARMIGNANO 12/11/2012 18.00 2.00 12 17 2011 2.82
Tabella 8. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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9. IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE
Per il bacino del Fiume Bacchiglione la piena è stata significativa (Figura 8). Nella sezione di Vicenza (Ponte
degli Angeli) è stato raggiunto il secondo livello degli ultimi 17 anni (superando il livello di criticità
“elevata”); nella stazione di Montegalda il livello raggiunto, pur risultando il massimo strumentale
registrato in 14 anni, è stato ampiamente superato nel 2010 e, pertanto, si colloca alla seconda posizione
nella serie storica. Anche sul fiume Tesina a Bolzano Vicentino è stato raggiunto il quarto livello in 16 anni di
serie storica, superando il livello di criticità “elevata” (Tabella 9). I tempi di propagazione della piena
risultano in linea con i tempi medi di propagazione tra Bolzano Vicentino e Montegalda (ritardo del picco di
12 ore e 30 minuti), mentre la propagazione è stata più rapida rispetto alla tempistica media tra
Montegalda e Bovolenta.
EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME BACCHIGLIONE
0
1
2
3
4
5
6
7
8
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11/10/201212:00
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11/13/20120:00
11/13/201212:00
11/14/20120:00
11/14/201212:00
11/15/20120:00
H (
m)
Vicenza m.p. VicenzaTesina a Bolzano Vicentino m.p. Bolzano VicentinoMontegalda m.strumentale* MontegaldaBovolenta m.p. Bovolenta
Figura 8 - Propagazione della piena del fiume Bacchiglione nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
CORSO D'ACQUA STAZIONE
EVENTO DEL 10-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
BACCHIGLIONE VICENZA 11/11/2012 16.00 5.91 2 17 2010 6.18
TESINA BOLZANO VICENTINO 11/11/2012 18.00 4.48 4 16 2010 5.56
BACCHIGLIONE MONTEGALDA 12/11/2012 06.30 6.60* 1 14 2010 6.60*
BACCHIGLIONE BOVOLENTA 12/11/2012 23.30 6.34 5 12 2010 7.89
* Il livello di 6.60 m a Montegalda è il massimo strumentale; nel 2010 tale livello è stato ampiamente superato, essendosi presentati sormonti arginali e rotture già nelle sezioni a monte di Montegalda l’evento in esame, invece, ha interessato solamente alcune zone golenali. Tale osservazione indica come il raggiungimento del livello massimo strumentale non renda possibile un confronto tra eventi estremi in termini di quantificazione (portata liquida) del picco di piena.
Tabella 9. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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Presso alcune sezioni di pianura del fiume Bacchiglione, in particolare sul nodo idraulico di Padova, sono
state eseguite delle misure di portata durante la giornata del 12 novembre. I risultati ottenuti sono riassunti
nel quadro sinottico di Tabella 10.
BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA
MISURA ORA MEDIA
(solare) HMEDIA (m)
PORTATA MISURATA (m
3/s)
Brenta -
Bacchiglione Bacchiglione Montegalda 12-nov-12 09.45 6.41 330*
Brenta -
Bacchiglione Bacchiglione
Padova
(Bassanello) 12-nov-12 14.35 - 450
Brenta -
Bacchiglione Bacchiglione
Ponte San
Nicolò 12-nov-12 16.30 3.49** 251
Brenta -
Bacchiglione
Canale S.
Gregorio
Padova
(Terranegra) 12-nov-12 15.35 10.85 181
* il valore non rappresenta la portata totale del Bacchiglione in quanto la misura quantifica solamente la portata che defluiva dalla luce del
ponte stradale sul quale è installato il sensore di misura del livello idrometrico. Non è stato possibile misurare i deflussi in transito nell’area
golenale in destra del ponte.
** lettura della palladiana di Ponte San Nicolò.
Tabella 10. Misure di portata condotte sul Bacchiglione durante l’evento del 11-14 novembre 2012.
Figura 9. In alto immagini della piena del Bacchiglione a Vicenza il pomeriggio del 11 novembre. Sotto Bacchiglione a
Montegalda il mattino del 12 novembre: a sinistra ponte con sensore idrometrico, a destra deflusso in golena.
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10. IL BACINO DEL FIUME BRENTA
Per il bacino del fiume Brenta la piena fluviale non è risultata molto significativa (Figura 10); il valore del
picco di piena transitato nella sezione di Enego è stato superato in quasi tutti gli anni di osservazione.
Nonostante nelle sezioni di Barziza e Limena i livelli raggiunti siano stati superati solo nel corso di altri 4
eventi, rispettivamente in 27 e 16 anni di serie storica, a Limena risulta superato solo il livello di criticità
ordinaria (3.00 m), mentre a Barziza risulta superato quello di elevata (3.20 m) (Tabella 11).
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10-nov 00.00 10-nov 12.00 11-nov 00.00 11-nov 12.00 12-nov 00.00 12-nov 12.00 13-nov 00.00 13-nov 12.00 14-nov 00.00 14-nov 12.00 15-nov 00.00
H (m
)
EVENTO 10-14/1/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME BRENTA
Enego m.p. Enego
Cismon del Grappa m.p. Cismon del Grappa
Barziza m.p. Barziza
Limena m.p. Limena
Misure di portata
Figura 10 - Propagazione della piena del fiume Brenta nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
CORSO D'ACQUA STAZIONE
EVENTO DEL 10-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
BRENTA ENEGO 11/11/2012 17.00 1.58 25 26 1993 4.25
BRENTA BARZIZA 11/11/2012 18.30 3.57 5 27 1993 4.32
BRENTA LIMENA 12/11/2012 06.30 4.36 5 16 1998 5.57
Tabella 11. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA
MISURA ORA MEDIA
(solare) HMEDIA (m)
PORTATA MISURATA (m
3/s)
Brenta Brenta Curtarolo 12-nov-12 12.00 4.17 563
Tabella 12. Misure di portata condotte sul Brenta durante l’evento del 11-14 novembre 2012.
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11. IL BACINO DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI
Per il bacino del torrente Muson dei Sassi la piena è risultata significativa (Figura 11). Il livello del colmo di
piena raggiunto a Castelfranco Veneto si colloca al terzo posto nei 13 anni di serie storica e ha superato il
livello di criticità elevata (2.90 m) definito nella Delibera precedentemente citata (Tabella 13).
EVENTO 10-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI
0.0
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1.0
1.5
2.0
2.5
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4.0
10/11/2012 0.00 10/11/2012 12.00 11/11/2012 0.00 11/11/2012 12.00 12/11/2012 0.00 12/11/2012 12.00 13/11/2012 0.00
H (
m)
Muson dei Sassi m.p. Muson dei Sassi
Figura 11 - Propagazione della piena del torrente Muson dei Sassi nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
CORSO D'ACQUA STAZIONE
EVENTO DEL 10-13/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
MUSON DEI SASSI CASTELFRANCO VENETO 11/11/2012 14.30 3.51 3 13 1998 3.75
Tabella 13 - Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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12. IL BACINO DEL FIUME PIAVE
Per il bacino del fiume Piave la piena fluviale è risultata significativa (Figura 12). A Belluno il livello
idrometrico in corrispondenza del picco di piena ha quasi raggiunto il livello di massima piena registrata in
22 anni di osservazione, mentre il livello del colmo di piena raggiunto a Segusino è il più elevato registrato
in 17 anni di osservazione, superando di poco il livello raggiunto nel 2002. Come indicato in Tabella 14 alla
sezione di Ponte di Piave il livello raggiunto è stato superato solo nel 2002, nell’ambito dei 13 anni di serie
storica considerata; nella stessa sezione è stato ampiamente superato in livello di criticità moderata (7.00
m).
Il tempo di propagazione della piena, da Belluno a Ponte di Piave è risultato essere di 13 ore
EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME PIAVE
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13/11/201212.00
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14/11/201212.00
15/11/20120.00
H (
m)
Belluno m.p. BellunoCordevole a Ponte Mas m.p. Ponte MasSegusino m.p. SegusinoPonte di Piave m.p. Ponte di Piave
Figura 12 - Propagazione della piena del fiume Piave nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
CORSO D'ACQUA STAZIONE
EVENTO DEL 10-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
PIAVE BELLUNO 11/11/2012 18.30 4.17 2 22 1998 4.27
CORDEVOLE PONTE MAS 11/11/2012 16.00 7.16 3 14 1999 8.62
PIAVE SEGUSINO 11/11/2012 20.30 4.21 1 17 2002 4.05
PIAVE PONTE DI PIAVE 12/11/2012 07.30 9.00 2 13 2002 9.32
Tabella 14 - Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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13. IL BACINO DEL FIUME MONTICANO
Nel bacino del Monticano la piena fluviale è risultata molto significativa (Figura 13). Tutte le sezioni
monitorate (Vazzola, Fontanelle, Oderzo e Gorgo) hanno registrato picchi di piena superiori ai massimi
valori registrati nelle relative serie storiche. A Vazzola il picco di piena è risultato di 0.60 m superiore al
massimo valore della serie storica (19 anni), superando di quasi 1 metro il terzo livello di guardia (3.80 m)
corrispondente ad una criticità idraulica “elevata”. A Fontanelle e Oderzo i picchi di piena hanno superato
di circa 0.6 m e 0.5 m i massimi valori di piena registrati negli ultimi 20 e 17 anni, rispettivamente (Tabella
15).
Il tempo di propagazione della piena tra le sezioni di Vazzola e Gorgo al Monticano, è risultato pari a 6 ore.
EVENTO 10-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME MONTICANO
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H (
m)
Vazzola m.p. VazzolaFontanelle m.p. FontanelleOderzo m.p. OderzoGorgo al Monticano m.p. Gorgo al Monticano
Figura 13 - Propagazione della piena del fiume Monticano nel corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
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DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
MONTICANO VAZZOLA 11/11/2012 12.30 3.78 1 19 1997 3.18
MONTICANO FONTANELLE 11/11/2012 13.30 4.94 1 20 2004 4.28
MONTICANO ODERZO 11/11/2012 15.30 4.51 1 17 1997 4.03
MONTICANO GORGO AL MONTICANO 11/11/2012 18.30 5.63 1 20 2004 5.38
Tabella 15 – Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato
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Figura 14. Immagini del Monticano in diverse sezioni nell’intervallo temporale che va dalle 12.30 alle 14.00 di
domenica 11 novembre 2012. Partendo dall’alto a sinistra le sezioni sono: Fontanelle, Gorgo al Monticano, Oderzo,
Vazzola e Lutrano.
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14. IL BACINO DEL FIUME LIVENZA
Per il bacino del Fiume Livenza la piena è risultata significativa (Figura 10); a Meduna di Livenza si è
mantenuto inferiore al livello di massima piena registrato negli ultimi 18 anni, così come a Cessalto,
stazione quest’ultima in cui è stato superato (4.55 m) di poco il secondo livello di guardia (4.50 m). A La
Salute di Livenza il picco di piena è stato condizionato dall’andamento della marea, e si è mantenuto
inferiore anch’esso al livello di massima piena registrato negli ultimi 20 anni.
EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME LIVENZA
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11/11/12 0.00 11/11/1212.00
12/11/12 0.00 12/11/1212.00
13/11/12 0.00 13/11/1212.00
14/11/12 0.00 14/11/1212.00
15/11/12 0.00
H (
m)
Portobuffolè m.p. PortobuffolèMeduna di Livenza m.p. Meduna di LivenzaCessalto m.p. CessaltoLa Salute di Livenza m.p. La Salute di Livenza
Figura 15. Propagazione della piena del fiume Livenza corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
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STAZIONE
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DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
MEDUNA PORDENONE 12/11/2012 00.30 21.62 5 20 2000 22.6
LIVENZA MEDUNA DI LIVENZA 13/11/2012 02.30 6.26 4 18 2010 8.86
LIVENZA CESSALTO 12/11/2012 00.30 4.54 4 21 2010 6.75
LIVENZA LA SALUTE DI LIVENZA 12/11/2012 09.30 2.45 3 20 2010 3.04
Tabella 16. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato
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15. IL BACINO DEL TORRENTE MESCHIO
Per il bacino del torrente Meschio la piena fluviale è risultata significativa, infatti per la sezione di
Cordignano, (la sola per cui è disponibile una serie storica) il livello idrometrico al colmo è risultato inferiore
solo alla piena del 2 novembre 2010. Si segnala inoltre come per la sezione di Vittorio Veneto il valore al
picco sia risultato maggiore rispetto a quello dell’evento del novembre 2010, mentre a Borgo Campion le
due piene (2 novembre 2010 e quella oggetto di analisi nel presenta lavoro) abbiano fatto registrare valori
al colmo pressoché identici, pari rispettivamente a 1.60 e 1.58 m.
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H (m
)
EVENTO 31/10-02/11/2010 - ONDA DI PIENA DEL TORRENTE MESCHIO
Vittorio Veneto Borgo Campion
Cordignano Ponte della Muda
m.p. Cordignano
BACINO CORSO
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EVENTO DEL 10-14/11/2012 EVENTI STORICI
DATA -ORA H (m) POSIZIONE
NELLA SERIE STORICA
N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
LIVENZA MESCHIO CORDIGNANO 24/12/2010 03.00 2.34 2 20 2010 2.62
Tabella 17. Massima altezza idrometrica raggiunta all’idrometro di Cordignano nel corso dell’evento e confronto con il
recente passato
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Figura 16. Torrente Meschio presso la sezione strumentata di Cordigano nella mattinata (10.30) di domenica 12
novembre 2012.
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16. IL BACINO DEL FIUME TAGLIAMENTO
Per il bacino del Fiume Tagliamento la piena fluviale è significativa, in particolare per le stazioni della
porzione terminale del fiume (Madrisio e Latisana) (Figura 11 e Tabella 12). A Venzone (UD) il picco di piena
(3.93 m) è risultato il terzo valore massimo negli ultimi 18 anni di osservazione (il livello di massima piena
era stato raggiunto appena 15 giorni prima). A Madrisio (UD) il livello del picco è risultato il massimo
registrato negli ultimi 17 anni. A Latisana il picco (8,73 m) è stato di poco inferiore alla massima piena
storica (8,99 m in 16 anni di osservazione); tale livello ha inoltre superato di 0.8 m il terzo livello di guardia
(7.90 m) che definisce una condizione di criticità idraulica “elevata”.
I tempi di propagazione della piena sono stati dell’ordine di 6.00 ore da Venzone a Madrisio, e di 4.30 ore
da Madrisio a Latisana.
EVENTO 10-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME TAGLIAMENTO
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13/11/201212.00
14/11/20120.00
14/11/201212.00
15/11/20120.00
H (
m)
Venzone m.p. VenzonePonte della Delizia m.p. Ponte della DeliziaMadrisio m.p. MadrisioLatisana m.p. Latisana
Figura 17– Propagazione della piena del fiume Tagliamento corso dell’evento del 11-14 novembre 2012.
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N° ANNI SERIE
STORICA
ANNO MASSIMA
PIENA
Hmax (m)
TAGLIAMENTO VENZONE 11/11/2012 23.00 3.93 3 18 05/11/2012 4.08
TAGLIAMENTO PONTE DELIZIA 12/11/2012 01.00 1.82 7 15 2000 2.57
TAGLIAMENTO MADRISIO 12/11/2012 05.00 6.14 1 17 05/11/2012 6.08
TAGLIAMENTO LATISANA 12/11/2012 09.30 8.73 2 16 1996 8.99
Tabella 18 – Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato
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17. DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO
Il Veneto è stato interessato da una perturbazione tipicamente autunnale, particolarmente intensa nella
prima metà di domenica 11 e fino al primo pomeriggio. Si sono avute precipitazioni diffuse, con rovesci
anche di forte intensità e quantitativi molto abbondanti (>100 mm/24h) sulle zone montane, pedemontane
e pianura settentrionale.
In particolare, sulle Dolomiti meridionali e sulla maggior parte delle Prealpi vicentine, bellunesi e trevigiane
e parte della pedemontana trevigiana, i quantitativi sono stati superiori a 150 mm, con locali massimi
superiori a 200 mm registrati nelle stazioni di Valpore-Seren del Grappa, Valstagna, Cansiglio-Tramedere,
Col Indes-Tambre, Castana-Arsiero, Feltre, Quero, Soffranco.
La caratteristica più importante di questo evento è stata, oltre che l’abbondanza delle precipitazioni, anche
e soprattutto la loro intensità: i quantitativi sono perlopiù caduti in un periodo di 12-18 ore, e per molte
stazioni la maggior parte di tali quantitativi si è concentrata in 12 ore. Pertanto, le precipitazioni intense e
concentrate in un intervallo temporale breve hanno favorito l’innesco di fenomeni franosi che hanno
generalmente interessato i depositi di copertura sciolti (coerenti e non coerenti) e fenomeni di trasporto
solido.
I fenomeni che riguardano la movimentazione di depositi di copertura sciolti sono più diffusi nell’area
pedemontana trevigiana e vicentina, mentre nel bellunese sono più rilevanti per numero i fenomeni di
trasporto solido, che in alcuni bacini più importanti si possono considerare come debris-flow.
A seguito dell’evento sono state raccolte, sia durante il presidio in sala operativa che nei giorni
immediatamente seguenti presso gli enti territoriali competenti, le segnalazioni di dissesti idrogeologici che
vengono elencate di seguito. Si tratta di un elenco ancora parziale che potrà essere oggetto di ulteriori
integrazioni.
Segnalazioni dalla Provincia di Vicenza
- Comune di Lusiana (VI)
1 - Strada comunale Marzari-Ronco, nuovo dissesto che ha interrotto l'unica via di accesso alla contrada
Ronco con aggravamento della situazione in vari tratti della strada comunale Velo-Mare.
2 - Allagamenti in corrispondenza della Calle dell'Onfesa e Aggravamento del dissesto lungo la s.c. della
Misciaia;
- Comune di Valdastico (VI)
Crollo del muro di sostegno a valle della strada provinciale in località Forni
- Comune di Valli del Pasubio (VI)
Aggravamento dei dissesti lungo la s.c. di Cavrega
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Segnalazioni dalla Provincia di Belluno
Sono stati segnalati due dissesti più rilevanti che hanno mobilizzato materiali sciolti interessando la viabilità
provinciale e isolando due contrade, e altre situazioni puntuali minori.
I dissesti più rilevanti:
1. dissesto di Cilladon - Quero
2. colata detritica presso Sanzan e Case Masetti, che ha interessato Km 45+350 della S.R. 348 Feltrina
e Km 47+300 della linea ferroviaria Treviso-Calalzo e la SR 348 Feltrina.
Figura 18. A sinistra dissesto di Cilladon – Quero. A destra colata detritica presso Sanzan e Case Matte
Segnalazioni dalla Provincia di Treviso
3. località Piai in Comune di Tarzo: strada comunale (o vicinale a uso pubblico, da accertare) divelta da
medio-ampio fenomeno franoso e danneggiata in altra zona adiacente. Sono state isolate due
abitazioni in Comune di Vittorio Veneto (unica possibilità di accesso da Tarzo).
Figura 19. Fenomeno franoso on località Piai (comune di Tarzo).
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4. strada comunale in direzione Praderadego in Comune di Follina: interruzione della viabilità per
fenomeno franoso di medie dimensioni che ha provocato la caduta di grossi alberi sulla sede
stradale nonché l'invasione della stessa con materiale detritico. Il fenomeno interrompe l'accesso a
abitazione (esiste una viabilità alternativa da Mel, Provincia di Belluno).
5. Sono pervenute inoltre segnalazioni telefoniche da privati, per ora di piccola entità (in Comune di S.
Pietro di Feletto e in Comune di Vittorio Veneto).
Per quanto riguarda le frane in prossimità delle S.P. l'elenco completo non è ancora disponibile, si allegano
tuttavia alcune informazioni relative a quelle principali viste da ufficio difesa del suolo della Provincia di
Treviso:
1. SP 6 da Possagno a Castelcucco (Comune di Castelcucco); frana che ha interessato un tratto di
versante sovrastante la SP per una lunghezza di circa ml. 20, con conseguente riversamento di
consistenti quantità di materiali e alberature sulla sede stradale e blocco temporaneo della
circolazione. Strada riaperta dopo lavori di sgombero e pulizia.
2. SP 37 in comune di s. Pietro di Feletto al km. 4+850: crollo sulla carreggiata stradale di un tratto di
circa ml. 16 di versante sovrastante la SP.
3. SP 86 in comune di Refrontolo al km. 12+130: erosione/crollo di un tratto di circa ml 10 di banchina
e scarpata stradale; al km. 7+300 in comune di Refrontolo: frana che ha interessato circa ml 12 di
banchina e scarpata stradale.
4. SP 152:
- da Guia a Col S. Martino (Comune di Valdobbiadene); strada da mettere in sicurezza, frana che ha
interessato vigneti su versante molto ripido. Il materiale è stato rimosso ma la strada risulta, alla
data odierna, ancora chiusa per l'instabilità del versante.
- In comune di Cison di V. loc. Rolle al km. 16+250, frana che ha interessato un tratto di circa ml. 50
di rilevato stradale a causa del cedimento di un pari tratto di muro di sostegno e che ha reso
necessaria la chiusura della strada alla circolazione.
- al km. 28+ 600 in comune di Tarzo, è stato rilevato un evidente cedimento / deformazione di un
tratto di circa ml. 15 di muro di controripa costituito in sassi e scapoli di roccia.
- presso S. Lorenzo (Comune di Vittorio Veneto): scivolamento di materiale superficiale a valle della
provinciale con cedimento della sede stradale in corrispondenza della nicchia: tratto di strada da
consolidare (Figura 20).
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Figura 20. Scivolamento di materiale presso San Lorenzo (comune di Vittorio Veneto – TV).
Sempre presso S. Lorenzo (Comune di Vittorio Veneto, più spostata di due tornanti rispetto alla precedente
in direzione Vittorio Veneto); caduta blocchi decimetrici di roccia su sede stradale dal versante a monte che
si presenta acclive, costituito da materiale con blocchi in matrice fine e presenza di alberi a medio-alto
fusto inclinati o con radici esposte; tratto di strada da mettere in sicurezza.
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Segnalazioni da Veneto Strade Spa Direzione Operativa di Belluno
L’elenco riportato include numerosi interventi di ripristino della viabilità e di messa in sicurezza delle strade
in gestione a Veneto Strade Spa a causa dei dissesti innescatisi
Identificazione strada Descrizione Intervento
Zona S.R. - S.P. Progressiva km
A SP 1 var 0+200 Sistemazione scarpata mediante realizzazione di opere di ingegneria naturalistica
A SP 1 23+810 Messa in sicurezza spalla ponte Terche
A SP 1 30+760 (Busche) Messa in sicurezza sede stradale
A SP 1 bis 8+900 Ripristino funzionalità vasca di accumulo
A SP 1 bis 9+550 Ripristino funzionalità opere di captazione acque meteoriche e consolidamento versante
A SP 1 bis 9+700 Ripristino funzionalità paramassi
A SP 1 bis 13+000 Messa in sicurezza versante
A SP 1 bis 13+150 Ripristino funzionalità tombotto
A SP 1 bis galleria Vas-Segusino Impianto segnalazione
A SP 1 bis T.S. Ripristino funzionalità piano viabile
A SP 1 bis T.S. Ripristino funzionalità tombotto
A SP 10 1+600 Consolidamento del corpo stradale mediate realizzazione di opera di captazione acque meteoriche e scogliera
A SP 10 3+790 Consolidamento del corpo stradale mediante realizzazione di scogliera e cordolo
A SP 10 T.S. Ripristino funzionalità piano viabile
A SP 12 28+600 Ripristino funzionalità piano viabile
A SP 21 0+000 Ripristino funzionalità paramassi
A SP 21 0+920 Ripristino funzionalità piano viabile
A SP 21 Tutta Ripristino funzionalità tombotto
A SP 28 1+000 Consolidamento del corpo stradale
A SP 31 20+700 Realizzazione opere di captazione acque meteoriche
A SP 148 44+150 Consolidamento del corpo stradale
A SR 348 34+470 Ripristino funzionalità piano viabile
A SR 348 42+400 Ripristino funzionalità griglia
A SR 348 45+300 Ripristino funzionalità piano viabile
A SR 348 47+900 Realizzazione opere di captazione acque meteoriche
A SR 348 48+500 Realizzazione opere di captazione acque meteoriche
A SR 348 T.S. Ripristino funzionalità piano viabile
A SR 348 T.S. Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 2 VARIE Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 2 13+570 Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 2 19+275 Ripristino funzionalità paramassi e tombotto
B S.P. 2 20+080 Ripristino funzionalità paramassi
B S.P. 2 20+020 Ripristino funzionalità reti paramassi
B S.P. 2 dir 0+120 Sistemazione piano viabile
B S.P. 3 9+450 Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 3 11+900 Ripristino funzionalità versante
B S.P. 3 VARIE Ripristino funzionalità tombotto
Centro Funzionale Decentrato
Rev. 01 del 03/12/2012 Pubblicata il 06/12/2012 Pagina 36
B S.P. 12 4+240 Ripristino funzionalità canaletta di scarico
B S.P. 20 0+900 Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 20 1+800 Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 20 2+350 Ripristino funzionalità vela paramassi
B S.P. 20 .2+670 Ripristino funzionalità tombotto
B S.P. 25 0+500 Pulizia e disgaggio versante
B S.P. 26 1+150 Messa sicurezza mediante realizzazione di muro di sostegno e opera di captazione acque meteoriche
B S.P. 251 148+850 Ripristino funzionalità reti paramassi
B S.P. 563 6+030 Ripristino funzionalità versante
B SP563 4+320 Messa in sicurezza mediante consolidamento del versante con posa reti e adeguamento
del piano stradale mediante banchettone e paratia di micropali
B S.P. 638 3+180 Ripristino funzionalità versante
B S.P. 638 17+880 Ripristino funzionalità versante
B S.R. 203 4+300 Ripristino funzionalità tombotto
B S.R. 203 5+732 Ripristino funzionalità tombotto
B S.R. 203 29+200 Sistemazione scarpata con realizzazione di drenaggi
B S.R. 203 47+100 Ripristino funzionalità tombotto
C 251 112+850 Messa in sicurezza del piano stradale mediante ricostruzione del muro di sottoscarpa
C 251 120+700 Messa in sicurezza del piano stradale mediante ricostruzione del muro di sottoscarpa
C 251 109+700 Integrazione barriera paramassi
C 251 111+100 Ripristino funzionalità tombotto
C 251 122+400 Ripristino funzionalità tombotto
C 347 71+600 Lavori di sistemazione e messa in sicurezza del piano viabile mediante svuotamento e ripristino di un tombotto
C 347 70+900 Lavori di sistemazione e consolidamento versante mediante posa di georete e realizzazione di tombinatura per captazione delle acque meteoriche
C 48 119+700 Sistemazione piano viabile
C 48 126+500 (LAGO SCIN) Ripristino funzionalità tombotto
C 48 127+900 Sistemazione piano viabile
C 48 127+900 ( LARETO) Risagomatura e consolidamento del corpo stradale
C 48 RIO GERE Pulizia alveo
C 48 148+810-149+270 Realizzazione di scogliera
C 48 VARIE Ripristino funzionalità tombotto
C 532 VARIE Ripristino funzionalità tombotto
C 619 VARIE Ripristino funzionalità tombotto
C 619 6+200 - 6+400 Ripristino funzionalità reti paramassi
C 49 Rio Popena “Messa in sicurezza ponte al km 5+400”.
C 33 6+300 Ripristino funzionalità paramassi
C 30 3+500 5+030 Sgombero meteriale franato; ripristino barriera guard rail; pulizia e svuotamento tombotto
C 30 5+440 5+472 Consolidamento del corpo stradale mediante realizzazione di cordolo su micropali
C 30 7+710 7+740 Consolidamento del corpo stradale mediante realizzazione di cordolo su micropali
C 355 38+700 38+730 Consolidamento del corpo stradale mediante realizzazione di cordolo su micropali e realizzazione opere di regimazione acque meteoriche
C 355 41+100 Sopralzo muro di sostegno e realizzazione opere di drenaggio ed allontanemento acque meteoriche
C 355 42+700 Ripristino funzionalità pozzetto, cunicolo e rete paramassi
Centro Funzionale Decentrato
Rev. 01 del 03/12/2012 Pubblicata il 06/12/2012 Pagina 37
C 355 47+200 Pulizia sede stradale e ripristino funzionalità tombotto