Post on 13-Aug-2020
Ad alta intensità con la palla
AD ALTA INTENSITÀ… CON LA PALLADI FRANZOSO DIEGO
A CURA DIFranzoso Diego
Nella mia breve “carriera” da allena-tore – cominciata nel lontano 2005 – ho potuto studiare e sperimentare varie metodologie di lavoro: alcune le ho fatte mie, di altre invece ho condi-viso poco o nulla.
Se dovessi raccontare le mie modalità operative, comincerei col dire che non sono un amante del lavoro “a secco”. Non nego che in passato, alla guida di Juniores e Prime Squadre (2° Categoria), mi sono approcciato anche a questi mezzi d’allenamento ma, se parliamo di settore giovanile, da diversi anni mi sono convinto che la strada da intraprendere sia un’altra.
“La convinzione che ho maturato in questi anni è che le esercitazioni con la palla siano da preferire al lavoro a secco, soprattutto se parliamo di settore giovanile”.
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indice4 CAPITOLO 0
INTRODUZIONE
38 CAPITOLO 2
INTERVAL TRAINING
56 CAPITOLO 3
I GIOCHI DI POSIZIONE
62 CAPITOLO 4
I POSSESSI POSIZIONALI
83 CAPITOLO 5
I POSSESSI PALLA
114 CAPITOLO 6
LE PARTITE A TEMA
126 CAPITOLO 7
CONCLUSIONI
Pe rc h é u t i l i z z a r l e ? Molto spesso l’allenatore si lamenta per il poco tempo a disposizione.
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Molto spesso l’allenatore si lamenta per il poco tempo a disposizione.
Tre sedute settimanali, due per i meno fortunati, non per-mettono di lavorare su tutti gli aspetti di cui un calciatore ha bisogno: miglioramento tecnico, tattico, fisico e psico-logico. Ecco allora la neces-sità di proporre delle eser-citazioni Integrate, in grado di fondere più obiettivi in un unico esercizio.
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Le esercitazioni svolte ad alta intensità con la palla per-
mettono di incrementare gli aspetti organici del calcia-
tore e al tempo stesso di migliorare le abilità tecnico-tattiche. Molto spesso sento dire che le squadre italiane
mancano di qualità... «E ci credo!» aggiungo. Troppe
volte infatti mi è capitato di leggere di preparazioni pre-
campionato massacranti, incentrate su 15-20 sedute
di ripetute medie e lunghe, anche rivolte a categorie
Giovanissimi ed Esordienti.
Personalmente non condi-
vido questa metodolo-
gia operativa ma “ognuno
è padrone a casa sua”. La tecnica viene allenata non
in maniera analitica, bensì
in situazioni di gioco e ad alta intensità (si parla
dunque di Tecnica Applicata
o Tattica Individuale). Questo
aspetto lo ritengo fonda-
mentale soprattutto in quei campionati dove l’intensità
delle gare è molto elevata e le qualità tecniche sono
chiamate a rispondere al ritmo della partita. La grande
differenza che ho trovato nel passare dai campio-
nati provinciali a quelli regionali è soprattutto nel ritmo
gara, molto più elevato nei secondi. Una riduzione dei
tempi di gioco che costringe il giocatore a pensare e
ad agire più rapidamente per non essere “sopraffatto”
dal ritmo del gioco. Alcuni giocatori, magari molto abili
nei campionati “di quartiere”, finiscono per perdersi in
campionati di livello superiore, proprio per una diffi-
coltà ad adattare le loro qualità alla velocità del gioco.
Altro aspetto sicuramente rilevante è quello legato al sig-nificato di Tattica. Una
premessa è d’obbligo.
Nel corso degli anni mi è
spesso capitato di sentire
usare la parola Tattica a
sproposito. Una delle frasi
più assurde e più ricor-
renti che mi sia capitata
di sentire è: “nella Scuola
Calcio non si fa Tattica, lo
sanno tutti”. Sbagliato. Il
termine Tattica può essere
tradotto semplicemente come “Capacità di Scegliere”.
Anche nel più classico gioco popolare “Bandierina”,
alleniamo il nostro calciatore a scegliere, ad adottare
delle strategie per avere la meglio sul diretto avversa-
rio. Ritornando sull’argomento primario di questo scritto,
“Possiamo parlare di Esercizio Integrato quando questo contiene obiettivi tecnico-tattici ma che vede la finalità condizionale come parte portante della proposta”.
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attraverso l’allenamento con le esercitazioni che vedremo,
il giocatore potrà migliorare le sue capacità condizion-
ali e decisionali. In sintesi, l’obiettivo è quello di formare
il giovane calciatore per renderlo capace di pensare ed
agire alle alte intensità cui sarà sottoposto.
Ultimo ma non meno importante è il coinvolgimento
del giocatore rispetto al lavoro a “secco”. Il giocatore
proverà piacere nell’avere sempre la palla tra i piedi
durante l’allenamento: tendenzialmente sarà maggior-
mente predisposto a svolgere al massimo il lavoro pro-
posto. Soprattutto tali esercitazioni permetteranno di
migliorare autostima e personalità del giovane calciatore.
Abitueremo infatti i ragazzi coinvolti a non “nascondersi” a
livello di scelte e giocate e ad assumersi il rischio di rice-
vere palla in zone di campo potenzialmente pericolose.
L’obiettivo dell’allenatore sarà quello di scegliere le eser-
citazioni in base al livello tecnico-tattico del proprio gruppo
e di differenziarle in base alla fascia d’età con cui è chiam-
ato ad operare. Esso dovrà inoltre saper scegliere gli
esercizi che più si avvicinano allo sforzo della gara, valu-
tando tempi di lavoro, numero di ripetizioni, serie e tempi
di recupero.
Uno degli aspetti sconvenienti può essere quello legato
all’oggettività del carico. Paradossalmente, vi è infatti
il rischio, soprattutto nei contesti abituati a lavorare in
maniera più tradizionale, che qualche giocatore trovi mag-
giormente faticoso applicarsi in tali esercitazioni che pre-
vedono una buona dose di carico cognitivo. Nelle annate
precedenti, soprattutto nei contesti provinciali, ho più volte
“bacchettato” quei giocatori che volutamente vanno al
risparmio durante esercizi con la palla, poiché diversa-
mente da un lavoro a secco, risultava loro per certi versi
più facile nascondersi e partecipare in maniera pigra
all’esercitazione.
In una proposta integrata, in assenza di strumentazione
professionale (come ad esempio i GPS) non è facile moni-
torare il carico interno degli elementi della rosa. Se ci aggi-
ungiamo la difficoltà che spesso molti allenatori incon-
trano di non poter contare su nemmeno un collaboratore,
la metodologia proposta potrebbe cominciare ad accu-
sare qualche crepa.
Uno degli escamotage che ho conosciuto nella mia
formazione Universitaria, utile a far fronte a questo incon-
veniente, prende il nome di “Scala di Borg”.
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Cos’è la scala di Brorg?
La “Scala di percezione dello sforzo”, definita anche Scala di Borg in richiamo al suo inventore Gunnar Borg, è una classificazione che serve a valutare la percezione soggettiva dello sforzo in relazione all’entità o intensità dello sforzo stesso durante l’attività fisica.
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S M A L L S I D E D G A M E S
Partita ad Alta Intensità a 4 Squadre
L’esercitazione è utilissima per tenere impegnati fino a 18
giocatori, in uno spazio di gioco grande il doppio dell’area
di rigore. L’esercizio ha sia una valenza tecnico-tattica, con
la ricerca di molte conclusioni a rete e il 2v2 in ogni metà campo, ma ha anche di tipo organico, andando ad
allenare la resistenza specifica.
Campo di gioco: il doppio dell’area di rigore;Numero di giocatori: 16 + 2 portieri
Formare quattro squadre da 4 elementi ciascuna. Due
squadre giocano all’interno mentre le altre due si dispon-
gono come sponde sul perimetro.
Il campo di gioco è diviso orizzontalmente in due metà.
In ogni metà campo si gioca 2v2, 2 attaccanti contro 2
difensori.
Si gioca 3′, mantenendo altissimo il ritmo.
Quando la palla esce viene rimessa in gioco da uno dei
due assistenti o da una delle sponde che gioca come
“flipper” rimettendola dentro di prima intenzione senza
favorire nessuna delle due squadre.
Le due squadre all’interno non possono giocare con le
sponde. Al fischio del mister, ai 3′, cambio volante tra
interni e sponde. Si disputano 3-4 partite per squadra.
Varianti:
• Possiamo permettere ad uno dei difensori di guadagnare
la metà campo offensiva se riesce a condurla nell’altro
settore; creando un 3v2 ma rientrando immediatamente
sulla perdita del pallone;
• Possiamo permettere ad un difensore di guadagnare la
metà campo offensiva se riesce a condurre palla o se
la passa, ma uno degli attaccanti dovrà rientrare per
ricreare il 2v2 in ogni settore;
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http://www.my-personaltrainer.it/sport/partitelle-a-tema.html
http://www.my-personaltrainer.it/sport/allenamento-resistenza-calcio.html
Il programma che ho utilizzato per rappresentare graficamente le mie eser-
citazioni è Easy Animation.
È un programma davvero semplice da utilizzare e che offre innumerevoli pos-
sibilità illustrative. Permette inoltre di rendere animate, attraverso dei video,
le proprie idee e di renderle quindi dinamiche.
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