Post on 07-Jan-2016
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Abitare
è sentire come proprio un luogo, con continuità, per un certo periodo di tempo
è avere frequentazione continua, o assidua
è stabilire con quel luogo relazioni di conoscenza, e di conseguenza, anche affettive
è attribuire senso a quel luogo è sentirlo luogo felice della propria vita
Abitare
felicemente un luogo significa:
avere sufficienti disponibilità economiche;
sentirsi sicuri;
avere rapporti affettivi e relazioni sociali;
avere a disposizione attrezzature e servizi;
legare quel luogo a un senso della propria vita;
apprezzarlo per il suo aspetto fisico.
In una progettazione urbana ci si limita a considerare quelle esigenze la cui soddisfazione dipende dalle caratteristiche fisiche e funzionali possedute dagli spazi urbani che intendiamo realizzare.
quattro esigenze• Rapporti diretti con il mondo
fisico.• La socialità.• L’urbanità.• L’esigenza di bellezza.
la bellezza: esigenza primaria da soddisfare
la bellezza della cittàla bellezza nella città
“Vorrei vivere in un bel quartiere”
Abbiamo messo a punto indirizzi, modalità e criteri progettuali in grado di fornire un risultato di un grado anche minimo di bellezza
di una bellezza di lieve intensità, una bellezza piacevole, gradevole, una bellezza che permetta di
“sentirsi bene” in uno spazio urbano.
Il quartiere deve essere un’opera abitabileabitabile nella quale far vivere persone; un’opera vissuta quotidianamente nel suo interno, percorsa e recepita nei suoi spazi, nelle tre dimensioni, nelle sue varie forme e misure.
Il quartiere deve essere un’opera compositacomposita, non unitaria, ma formata di varie parti diverse, di oggetti eterogenei: edifici pubblici e privati, scuole, strade, giardini.
Il quartiere deve essere un’opera mobilemobile che possa variare nel tempo la sua forma, nei tempi lunghi della storia, nei collegamenti funzionali con i quartieri limitrofi, con l’evoluzione del porto e del quartiere della Madonna dei Martiri.
Partendo dalla conoscenza fisica e sociale dei luoghi abbiamo
guardato al Comparto come a un’entità urbanistica che dovesse avere i caratteri dell’abitabilità ed
essere un’opera composita e mobile
N.T.A. - Art. 34.1 – secondo comma : “In essa possono essere previsti, oltre alle nuove costruzioni, anche interventi di conservazione e riqualificazione di eventuali preesistenze edilizie.”
Art. 7 bis L.R. n.14/09 “I comuni possono individuare edifici, anche con destinazione non residenziale, legittimamente realizzati o per i quali sia stata rilasciata sanatoria edilizia, da rimuovere in quanto contrastanti, per dimensione tipologia o localizzazione, con il contesto paesaggistico, urbanistico o architettonico circostante. A tal fine, approvano piani urbanistici esecutivi che prevedono la delocalizzazione delle relative volumetrie mediante interventi di demolizione e ricostruzione in area o aree diverse, individuate anche attraverso meccanismi perequativi.”
Abbiamo preso per mano questo quartiere e abbiamo progettato lo spazio urbano affinché fornisse a chiunque andrà a viverlo quelle sensazioni dell’abitare felice:
ottimi rapporti con il mondo fisico esterno;
spazi e motivi di socializzazione; nuovi servizi e giusto rapporto tra edifici
e infrastrutture urbane.
Sono nate così tre grandi aree di
intervento:
una per edilizia pubblica e due per
edilizia privata.
punto e virgola
un punto per indicare una pausa forte che segnali un cambio di argomento e di strategia nell'A.C.
una virgola come elemento funzionale di organizzazione del progetto
i coloriirrompono sul progetto a
significare l'interruzione delle abitudini o delle consuetudini per spingersi oltre il comune senso del "normale"
il bianco: la purezza e l’innocenza; simbolo di pulizia
il rosso: vivacità, forza ed energia
il blu: calma e relax il giallo: colore dell’ottimismoil verde: tranquillità e paceil magenta: per un'atmosfera fiabesca,
disincantata;il ciano: turchese, colore dello spirito
(colore del cielo); forza spirituale ed ispirazione
Piani Particolareggiati
costituiscono i principali strumenti di attuazione del P.R.G.C.
Il progetto prevede la realizzazione di n.6 fabbricati per Edilizia Residenziale Pubblica con piano rialzato e quattro piani superiori per un totale di 60 appartamenti e
n.4 fabbricati per Edilizia Privata aventi due tipologie differenti distribuite in altrettante Unità Minime di Intervento autonome e indipendenti per le aree fondiarie e gli standard
In applicazione del 5° comma dell’art.7 delle N.T.A del P.R.G.C. l’altezza massima consentita è stata elevata, solo per la torre dell’U.M.I.1, da 25,00 a 44,10 metri in gronda stante l’impossibilità di allocare tutta la volumetria prevista.
Tutti i restanti fabbricati sono ben al di sotto dei 25 metri di altezza.
Il Piano prevede l’allargamento di via Fondo Favale, la costruzione di due rondò e di altre strade oltre alla realizzazione di infrastrutture e impianti con obbligo di realizzare impianti fotovoltaici e solari per il completo fabbisogno energetico degli immobili.