a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell’Educazione (I anno ... · Insegnamento di Psicologia...

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a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell’Educazione (I anno)

Insegnamento di Psicologia dell’Educazione

Unità didattica su: LA MEMORIA

ATTENZIONE MEMORIA

motivazione INSEGNAMENTO

VOLONTA’ CAMBIAMENTO

conoscenza

verifica

RAGIONAMENTO

AUTOMATISMO

CONTESTO

relazione

Educazione

esercizio

compito

imitazione

• APPRENDIMENTO

= insieme di quei cambiamenti relativamente stabili nel comportamento che sono la conseguenza delle passate esperienze e hanno per lo più una funzione adattiva.

• Il cambiamento può riguardare il comportamento o la conoscenza e si manifesta in molti modi, solo alcuni dei quali sono intenzionali.

• Dato che il processo di apprendimento non è direttamente osservabile, deve essere osservabile il cambiamento. Come?

2 modi:

1) Confrontare la prestazione di un soggetto in due tempi diversi tra i quali viene fatta agire una variabile che si ipotizza possa produrre il cambiamento atteso

2) Confrontare la prestazione di almeno due gruppi di soggetti, sperimentale e di controllo.

• Il fatto che il cambiamento avvenga lungo una dimensione temporale, non implica che la ‘causa’ del cambiamento sia lo scorrere del tempo. La sorgente del cambiamento va ricercata nell’ambiente.

STIMOLI RISPOSTE

contesto

Psicologia del senso comune apprendimento prevalentemente in un’ottica educativa (scolastica)

Invece, va considerato in un’ottica più ampia:

Non impariamo solo a leggere e a scrivere, ma anche a modulare il ns. comportamento in funzione della situazione sociale, ad esprimere le emozioni, a comunicare, ecc.

APPRENDIMENTO

Processo cognitivo che si integra con altri processi quali la percezione, la memoria, l’attenzione, il linguaggio, il pensiero…

È influenzabile dalle caratteristiche personologiche e motivazionali oltre che dagli stati emotivi di chi apprende.

L’apprendimento è

• Qualcosa che resta: la prova che un processo di apprendimento ha avuto un esito positivo è data da ciò che, avendo lasciato una traccia mnestica, è poi disponibile e recuperabile.

• Qualcosa che si automatizza: come scrivere a macchina, guidare, gestire il muose, nuotare, leggere, ecc.

• Qualcosa che si interiorizza: a partire dall’interazione sociale con qualcuno di più competente, come ci ha insegnato Vygotskij.

LA MEMORIA E’ quella funzione psichica che permette di assimilare, trattenere e richiamare le informazioni apprese dall’esperienza. E’ un processo, costituito da tre fasi principali: -Codifica -Immagazzinamento -Richiamo Processo complesso e dinamico legato a molti fattori…

• Da un p. di vista fisiologico, la memoria ha diversi sistemi che corrispondono a strutture e circuiti cerebrali: l’amigdala implicata nell’apprendimento della paura e nel consolidamento dei ricordi, l’ippocampo e i lobi temporali nella memoria dell’esperienza, il cervelletto nella memoria procedurale (Eccles, 1977; Thompson 1989).

• Anche per Baddley (1990) la memoria non è un sistema unitario, ma un insieme di sistemi che differiscono sia per la durata della traccia sia per la capacità di immagazzinamento.

Diversi tipi di memoria

classificati secondo almeno due criteri principali:

• Persistenza del ricordo (durata)

Es. memoria a breve termine e memoria a lungo

termine

• Tipo di informazione

Es. memoria procedurale e memoria dichiarativa

Elaborazione delle informazioni Modello della memoria di Atkinson e Shiffrin (1968)

Input Memoria sensoriale

Memoria a breve termine

Memoria a lungo termine

L’informazione non selezionata

è perduta rapidamente

Attenzione

Ripetizione di mantenimento

Le informazioni non ripetute sono perdute rapidamente

registro sensoriale

Persistenza dello stimolo: trattiene per breve tempo (pochi decimi di secondo) lo stimolo esterno quando viene ricevuto inizialmente dagli organi di senso. Il suo contenuto viene trasferito alla memoria a breve termine.

Affinché un’informazione venga memorizzata è necessario prestare ATTENZIONE

http://www.youtube.com/watch?v=jumrSwBU29U

Ci aiuta a selezionare gli stimoli

Può variare in funzione di diversi fattori: - Condizioni fisiologiche del momento - Fattori ambientali - Differenze individuali

tuttavia: Attenzione condizione necessaria ma non sufficiente

Per memorizzare un’informazione è necessario CODIFICARLA:

Dobbiamo scegliere come rappresentarla in memoria: sistema verbale, visivo, acustico…

Per apprendimenti complessi usiamo strategie di codifica

Memoria a breve termine (M.b.t.)

• Riceve le informazioni dal registro sensoriale

• Capacità di memoria limitata (span di 7 elementi)

• Capacità di trattenere informazioni per un breve periodo di tempo

MELA ORSO CASA

PERA CANE LEONE

MOTEL FICO VILLA

KIWI LUPO PALAZZO

Memoria a lungo termine (M.l.t.)

• Riceve informazioni dal magazzino di m.b.t.

• Ha capacità illimitata di immagazzinamento di informazioni

• Le informazioni vi possono risiedere per un tempo indefinito

All’interno della MLT si distinguono (Anderson 1983):

MEMORIA A LUNGO TERMINE

DICHIARATIVA

Episodica Semantica

PROCEDURALE

• MEMORIA DICHIARATIVA Tutte quelle informazioni che siamo in grado

di descrivere e sui cui siamo in grado di riflettere.

(ad es. ricordo di un evento specifico come data di un compleanno o nomi di compagni di scuola)

• MEMORIA PROCEDURALE Riguarda le abilità apprese e le abitudini

acquisite: si tratta delle nostre conoscenze sul come fare qualsiasi cosa abbiamo imparato a suo tempo. Viene indicata come conoscenza ‘implicita’ o ‘tacita’. Es. l’atto di andare in bicicletta.

Conoscenza dichiarativa

• Flessibile

• Può essere integrata da nuove informazioni

• Accessibile

• Non applicabile con facilità, va adattata alle singole situazioni.

• E’ poco flessibile

• Resistente ai tentativi di correzione o integrazione

• Non è accessibile

• È la tipica conoscenza sul ‘come’ fare una certa cosa in ‘quel’ particolare contesto.

Conoscenza procedurale

MEMORIA DICHIARATIVA distinta in (Tulving, 1972):

1) Memoria EPISODICA

2) Memoria SEMANTICA

1) MEMORIA EPISODICA

Si riferisce ad eventi con un preciso contesto spazio-temporale.

Ci consente di rispondere a domande del tipo ‘Qual è l’ultimo film che hai visto?’, ‘Cosa hai fatto ieri sera?’

Riguarda i ricordi auto-referenziali, che si riferiscono alla persona stessa che ricorda (memoria autobiografica i ricordi episodici sono alla base della nostra identità).

E’ influenzata dall’esperienza soggettiva della persona che ricorda e permette di ricordare in qualsiasi momento certi eventi episodici della propria vita che la rendono unica, diversa da ogni altra.

Tende quindi ad essere autobiografica e riguarda l’immagazzinamento e il recupero di avvenimenti e di episodi temporalmente databili, localizzabili spazialmente ed esperiti personalmente.

2) MEMORIA SEMANTICA

Contiene la conoscenza generale che abbiamo del mondo: concetti, regole, linguaggio.

La sua caratteristica è che possiamo usare le conoscenze in essa contenute senza fare riferimento alle circostanze in cui sono state acquisite.

Così, ad es., sappiamo che l’area del triangolo è data dalla base per l’altezza diviso due, senza ricordare come e quando abbiamo imparato tale regola.