Post on 16-Feb-2019
“ A una maggiore conoscenza si accompagna un meraviglioso mistero, che spinge a penetrare
ancora più in profondità. Mai preoccupati che la
risposta ci possa deludere, con piacere e fiducia
solleviamo ogni nuova pietra per trovare stranezze
inimmaginabili. Certamente una grande avventura…
R. Feynman
Nel 1650
Robert Hooke, un
microscopista inglese che, a 27
anni fu nominato
sovrintendente della Royal
Society of London......
individua le prime «cells» del
sughero
….Contestualmente un ricco
mercante di bottoni: Van
Leeuwenhoek individua
«animanucoli» in una goccia di
acqua.
Nel 1838 Matthias Schleden, un
avvocato tedesco, asseriva che le
piante sono costituite da cellule
Nel 1839 Theodor Schwann
sosteneva che gli animali sono
costituiti da cellule
Avanzarono i primi due principi
della TEORIA CELLULARE:
Tutti gli organismi sono
composti da una o più cellule
La cellula è l’unità strutturale
della vita
Solo nel 1855 Virchow,
un patologo tedesco,
formula
il terzo principio
della teoria cellulare:
Le cellule possono
avere
origine solo da cellule
preesistenti
La cellula è l'unità base della vita. Può vivere…
…da sola come negli
organismi
monocellulari
…assieme ad altre cellule
come negli organismi
pluricellulari (piante,
animali…)
Le cellule possono essere di dimensioni e
forme molto diverse.
Aspetti delle cellule
nutrirsirespirare
moltiplicarsiprodurre energia
Ma tutte le cellule
per sopravvivere
devono:
Si stima che
sulla terra
siano presenti
da
106 a 100x 106
specie viventi
ENORME
VARIETA’ DI
FORME........
COSTANZA
NELLA
STRUTTURA
INTERNA
LA CELLULA E’ L’UNITA’ FONDAMENTALE DI TUTTI
GLI ORGANISMI VIVENTI
TUTTI GLI ORGANISMI VIVENTI SONO FORMATI
DA CELLULE
NON ESISTE ALCUNA FORMA DI VITA SE NON A LIVELLO
CELLULARE
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEGLI
ORGANISMI VIVENTI:
ORGANIZZAZIONE CELLULARE
FINALISMO DELLE PARTI
METABOLISMO
ECCITABILITA’
INFORMAZIONE
RIPRODUZIONE ED EREDITARIETA’ DEI
CARATTERI
CLASSIFICABILITA’ ED EVOLUZIONE:CONCETTO
DI SPECIE
Organizzazione cellulare
Ogni essere vivente è costituito da cellule ed
eventualmente da sostanze non appartenenti a
cellule (extra-intracellulari) ma prodotte dalle
stesse cellule che lo compongono. La cellula
rappresenta il modulo organizzativo fondamentale
degli esseri viventi, i quali possono essere composti
da una singola cellula (organismi monocellulari) o
da una collettività di cellule (organismi
pluricellulari) integrate ed organizzate in tessuti,
organi ed apparati in modo da costituire quella
entità strutturale e funzionale coerente chiamato
ORGANISMO.
Finalismo delle parti
In qualunque essere vivente, ciascuna delle parti
svolge una funzione necessaria o almeno utile, al
mantenimento della vita da parte dell’intero
organismo, il quale richiede la coesistenza
coordinata e complementare di tutte le parti che lo
compongono.
Metabolismo
La capacita degli esseri viventi di
utilizzare fonti esterne di materie
prime e di energia allo scopo di
preservare la struttura complessa
ed ordinata degli organismi e
permetterne la crescita e la
moltiplicazione.
Eccitabilità
Gli organismi viventi sono in grado di
ricevere stimoli dall’esterno e rispondervi
producendo mutamenti del proprio stato e/o
delle proprie attività; ciò permette di
mantenere invariate nel tempo le
caratteristiche strutturali e di svolgere in
modo ottimale le corrispondenti funzioni.
Informazione
Le cellule contengono: un Programma
costituito da un complesso di istruzioni
atte a dirigere l’utilizzazione delle materie
prime e delle fonti energetiche verso il
raggiungimento di un risultato univoco e
ben preciso,
ed un Organo di Memoria che lo contiene.
Il Genotipo è la totalità dell’informazione
genetica di un organismo ed tramessa ai
discendenti, il Fenotipo è la frazione di
informazione genetica effettivamente
espressa.
Riproduzione ed eredità
L’attività riproduttiva consiste
nel realizzare nuove unità
biologiche (nuovi organismi)
che manifestino un livello di
complessità ed organizzazione
equivalente a quello dei loro
predecessori, ma anche una
notevole variabilità individuale
dei singoli caratteri. Ereditarie
sono tutte quelle caratteristiche
che vengono trasmesse dai
genitori alla prole.
Evoluzione
Tutti gli organismi viventi
condividono l’insieme di
caratteristiche di base che
abbiamo analizzato, e tale
condivisione suggerisce
l’esistenza di un’origine comune.
La teoria dell’Evoluzione
rappresenta una (la migliore)
interpretazione della storia della
vita sulla Terra.
Le dimensioni di una cellulaLe dimensioni cellulari sono molto
variabili, comunque la maggior
parte delle cellule ha
DIMENSIONI
MICROSCOPICHE ed è visibile al
microscopio ottico
Misure
1 metro = 1000 millimetri (mm)
1 millimetro = 1000 micrometri
(um)
1 micrometro = 1000 nanometri
(nm)
Per misurare le cell.conviene
utilizzare il micrometro (10-6 m)
Gli organuli cell.si misurano
usando il nanometro (10-9m)Ecco ad esempio la punta di uno spillo vista
al microscopio ed i batteri che vi si trovano
sopra
Grandezze
delle cellule e
dei loro
componenti
elettronico
ottico
a scansione
La maggior parte delle cellule
vegetali ha solitamente forma
poliedrica, con un diametro
compreso tra i 20 e i 30 micrometri,
ed è delimitata da pareti cellulari
rigide
Aspetti delle celluleAlcune delle più piccole cellule
batteriche sono oggetti cilindrici con un
asse maggiore lungo meno di un
micrometro (un milionesimo di metro).
Le cellule dei tessuti animali hanno forma
estremamente varia, a seconda del tipo e della
funzione (possono essere sferiche, dai contorni
irregolari, stellate, poliedriche, cubiche,
cilindriche, eccetera). Il loro diametro è spesso
compreso fra i 10 e i 20 micrometri e la loro
superficie è deformabile, spesso ricca di
estroflessioni.
Aspetti delle cellule
Ciglia di una cellula epiteliale
Fra le cellule procariotiche e quelle
eucariotiche esiste una fondamentale
distinzione, basata sia sulle dimensioni,
sia sull'organizzazione interna.
TUTTE LE CELLULE ESISTENTI VENGONO
CLASSIFICATE COME
PROCARIOTICHE ED EUCARIOTICHE
Le cellule procariotiche, confinate al regno
dei batteri e delle alghe azzurre, sono
relativamente piccole (1-2 micron) e hanno
una struttura interna alquanto semplice; il
loro materiale genetico (DNA) si trova
concentrato in una regione della cellula, che
tuttavia non è separata dal resto da una
membrana.
I PROCARIOTI
I Procarioti comprendono circa
5000 specie di batteri (patogeni
e non):
Archeobatteri: batteri anaerobi che
vivono in ambienti fortemente inospitali
: acidi (tiobatteri) o ad elevate
temperature o in ambiente ad elevata
salinità (alofili) o metanogeni (riducono
la CO2 a metano)
Eubatteri o Bacteria: Micoplasmi
(unici a non avere parete), gram-positivi,
mixobatteri, i batteri purpurei e i
cianobatteri (in grado di compiere la
fotosintesi e di fissare l’azoto e di
trasformarlo in ammoniaca
Eterotrofi, si riproducono per scissione binaria, di forma
variabile (a bastoncello, bacilli, sferici, cocchi, di forma
elicoidale, spirochete); alcuni vivono come saprofiti, altri come
parassiti, o in simbiosi di tipo mutualistico (es. flora batterica).
Elevata possibilità di sopravvivenza (spore) e elevato tasso di
mutazione (resistenza agli antibiotici)
1) PARETE CELLULARE: struttura rigida formata da un strato
dipeptidoglicano (Gram+) o da uno strato di peptidoglicano fra due membrane
fosfolipidiche (Gram-). La parete impedisce al batterio di aumentare di volume
per effetto osmotico.
2) CAPSULA: ulteriore possibile rivestimento esterno alla parete cellulare,
formata da polisaccaridi secreti dalla cellula stessa.
3) MEMBRANA CELLULARE: struttura a doppio strato fosfolipidico
attraversato da molecole proteiche, che la rendono selettivamente permeabile al
trasporto di nutrienti dall’esterno all’interno e dei prodotti di rifiuto in senso
opposto.
1) MESOSOMA: introflessione della membrana cellulare sede, in quelli
aerobi, di enzimi della respirazione cellulare
2) CITOPLASMA: DNA, ribosomi, granuli di riserva, plasmidi. Manca il
sistema di endomembrane tipico delle cellule eucariotiche.
3) NUCLEOIDE: regione del citoplasma in cui si trova il DNA genomico (una
sola molecola circolare di DNA)
4) FLAGELLI o FIMBRIE: prolungamenti filiformi (12micron) per il
movimento
5) PILI : Appendici coinvolte nel processo di coniugazione
Le cellule
eucariotiche
Costituiscono tutti gli
altri organismi viventi (i
protozoi, le piante, i
funghi e gli animali)
sono molto più grosse
(10-30 micron) e il loro
materiale genetico è
racchiuso da una
membrana, formando
una struttura
denominata nucleo.
La cellula vegetale
Possiede strutture che mancano nelle cellule animali:
Vacuoli Parete cellulare Plastidi
Nelle cellule vegetali la membrana è circondata dalla parete cellulare.Alcune pareti cellulare sono rigide e robuste.
La parete cellulare
Cellula Vegetale
• E’ caratterizzata da una parete semirigida ed un protoplasto che comprende
citoplasma e nucleo
• La parete determina la forma della cellula, la struttura dei tessuti ed importanti
caratteristiche che distinguono gli organismi vegetali
• Il citoplasma è separato dalla parete dalla membrana plasmatica
• Sono caratterizzate da vacuoli e plastidi all’interno del citoplasma
Vacuoli
Funzione: servono da
deposito per sostanze
di riserva o rifiuto,
danno turgore alla
cellula, della quale
possono occupare
gran parte del
volume.
Grosse vescicole contenenti acqua e sostanze di vario tipo. Diventano
via via più grandi man mano che la cellula invecchia.
PlastidiOrganuli di forma allungata
costituiti da 2 membrane, una
interna ed una esterna. Esistono
diversi tipi di plastidi:
Deposito di sostanze di riserva
(amido)
Cloroplasti
complesso sistema di membrane
interne (tilacoidi), dotati di DNA
circolare, contengono la clorofilla,
sono sede della fotosintesi
Cromoplasti
Leucoplasti
Deposito di pigmenti colorati
SI STIMA CHE NEL CORPO UMANO SIANO PRESENTI CIRCA 1
MILIARDO DI CELLULE PER GRAMMO, DIVERSE PER FORMA E
STRUTTURA IN RAPPORTO ALLA FUNZIONE SVOLTA:
ORIGINATESI TUTTE DALLA............
fusione tra la
cellula uovo e lo
spermatozoo
............Lo ZIGOTE...............nel suo nucleo ci sono
tutte le informazioni necessarie per costruire anche i
più grandi e complessi organismi viventi…
A partire dallo zigote attraverso alcune divisioni cellulari si
formano prima la morula, poi la blastula…
la blastula è costituita da 32
cellule che saranno in grado di
“differenziarsi” nelle diverse
tipologie cellulari che ci
costituiscono cosituendo
tessuti, organi, apparati
Le diffrenze fra i diversi tipi
cellulari dipendono
dalle diverse proteine che
li costituiscono
dall’espressione selettiva di
specifici sets di geni
Una sottile membrana, denominata
membrana cellulare, racchiude il
contenuto di tutte le cellule viventi e
costituisce una barriera fra l'ambiente
interno e quello esterno.
La membrana controlla il movimento delle
sostanza in entrata e in uscita.
La membrana cellulare
CARATTERISTICA DELLA CELLULA EUCARIOTICA E’ LA PRESENZA
DI UN INVOLUCRO NUCLEARE CHE DIVIDE LA CELLULA IN:
NUCLEO E CITOPLASMA LIMITATO DALLA MEMBRANA
PLASMATICA. L’AMBIENTE INTERNO AL NUCLEO E’ DETTO
NUCLEOPLASMA E CONTIENE IL DNA (CROMATINA o
CROMOSOMI).
IL COMPARTIMENTO CITOPLASMATICO CONTIENE GLI
ORGANELLI E STRUTTURE NON DELIMITATE DA
MEMBRANA: I RIBOSOMI E IL CITOSCHELETRO.
Il citoplasma costituisce la massa della
cellula. È formato da una sostanza
gelatinosa ed è composto principalmente
da acqua nella quale sono sciolte diverse
sostanze.
Il citoplasma
Nel citoplasma si trovano diversi organuli
Il citoplasma
NUCLEOIl nucleo è l’organulo più voluminoso della cellula.
Solitamente appare sferico ed in posizione
quasi centrale.Solitamente c’è un
solo nucleo per cellula.
Il nucleo è delimitato da un involucro
nucleare.Il nucleo è costituito
da cromatina, nucleoplasma e
nucleolo.
Il nucleo controlla tutte le attività cellulari.
Il Nucleo
RETICOLO ENDOPLASMATICO
Reticolo endoplasmatico: sistema di membrane
intercomunicanti costituito da sacculi e tubuli. Si estende dalla
membrana nucleare a tutta la cellula formando un intricato
sistema di cisterne, tubuli e canali.
Il reticolo è coinvolto nel
trasporto dei materiali
attraverso la cellula.
Gli organuli del citoplasma
Il reticolo
endoplasmatico è
costituito da una
rete di
membrane in cui
i materiali si
spostano in tutte
le parti della
cellula.
Esternamente rivestito da ribosomi.
Funzione: sede della sintesi di proteine destinate alla
membrana plasmatica, all’esterno e agli organelli
Non è associato a ribosomi.
Funzione: sintesi dei lipidi, sintesi di steroidi (estrogeni,
testosterone, cortisolo) e detossificazione (farmaci e veleni).
Abbondante in cellule ghiandole endocrine (surrenali, gonadi).
RE rugoso (RER)
RE liscio (REL)
Rapporto fra le cisterne del RER e REL
E’ COSTITUITO DA UN
SISTEMA DI SACCHE
TUBULARI AGRANULARI
• Biosintesi lipidica
• Deposito del Calcio
• Detossificazione da farmaci
• Metabolismo dei carboidrati
RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO
REL E BIOSINTESI LIPIDICA
Avviene ad opera di enzimi posti sulla faccia
citosolica della membrana del REL
• FOSFOLIPIDI DI MEMBRANA (principalmente fosfatidilcolina)
• TRIACILGLICEROLI : accumulati nel lume in goccioline
….lipidiche che verrano conservate negli adipociti
• STEROLI (ormoni steroidei, colesterolo).
REL COME DEPOSITO
INTRACELLULARE DI Ca++
Le membrane del REL sono in grado di produrre
con grande efficienza
GRADIENTI DI Ca++
• TRASDUZIONE DEI SEGNALI
• STIMOLO NERVOSO
• CONTRAZIONE MUSCOLARE
RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO (RER)
SISTEMA DI SACCHI APPIATTITI
MEMBRANOSI (CISTERNE)
RIBOSOMI SUL LATO CITOSOLICO
DELLA MEMBRANA
• Sintesi di proteine destinate alle membrane cellulari, ai
lisosomi, al Golgi o alla secrezione
• Glicosilazione delle proteine (fase iniziale)
• corretto ripiegamento proteine e assemblaggio proteine
multimeriche, controllo della qualità delle proteine.
•Numerose altre attività enzimatiche
Le proteine sintetizzate dai ribosomi che rivestono il RER
vengono successivamente impacchettate in vescicole che, viaggiando
nel citoplasma, arriveranno all’ apparato di Golgi
Rapporti tra sistemi di membrane cellulari
ORGANELLO COSTITUITO DA UNA SERIE DI CISTERNE
APPIATTITE E DA VESCICOLE.
STRETTAMENTE ASSOCIATO, MA FISICAMENTE
SEPARATO DAL RER
Apparato di Golgi
Funzione: stazione
di raccolta,
rielaborazione e
smistamento dei
prodotti del RE
Apparato di Golgi
Riceve dal RE proteine e lipidi
impacchettati in vescicole, li
modifica aggiungendo gruppi
chimici (glicosilazione,
solfatazione, acetilazione…..) e
li impacchetta in nuove
vescicole che vengono
indirizzate a varie destinazioni
finali.
Le vescicole del Golgi trasportano il loro contenuto al varie
destinazioni finali:
• membrana plasmatica
• compartimenti cellulari
• spazio extracellulare
COMPARTIMENTALIZZAZIONE FUNZIONALE
Le diverse cisterne del
complesso di Golgi sono
distinti dal punto di vista
biochimico e funzionale:
ciascun compartimento
contiene gli enzimi
necessari per le fasi
specifiche della
maturazione delle proteine
e dei lipidi
I LISOSOMI
Al microscopio elettronico
appaiono come sacchetti
delimitati da una semplice
unità di membrana
contenente granuli
fortemente opachi agli
elettroni
Sono altamente polimorfici
a causa della loro
interazione con i vari
materiali fagocitati
Lisosomi: il sistema digerente della cellula
Si formano dall’Apparato di
Golgi e racchiudono enzimi
idrolitici coinvolti nella
digestione intracellulare di
materiali ingeriti dall’esterno e di
materiali cellulari obsoleti. Il loro
contenuto è fortemente acido
Enzimi lisosomali o idrolasi acide:
50 diverse enzimi degradativi che includono proteasi
(digeriscono proteine), nucleasi (digeriscono acidi nucleici),
glicosidasi, lipasi ecc. in grado, globalmente, di digerire tutti
i principali composti cellulari.
Se i lisosomi si rompono, la cellula stessa viene distrutta (autolisi).
Il pH acido dei lisosomi viene mantenuto, a spese di energia,
da una pompa protonica nella membrana dell’organello
Tutte le cellule eucariote possiedono lisosomi (abbondanti nei macrofagi).
I PEROSSISOMI
Piccoli organelli (0,5 μm di Ø)
contenenti importanti enzimi:
OSSIDASI: degradano gli acidi
grassi o altre sostanze formano
H2O2 ,altamente tossico e reattivo
CATALASI: degradano il perossido
d’idrogeno in H2O e O2. utilizzando
sostanze nocive come donatori di
elettroni (etanolo)
Mitocondri
I MITOCONDRI sono organelli
sferici o allungati di dimensioni
simili ad un batterio (diametro
circa 0,5 µm e lunghezza circa
1-2 µm)
Sono delimitati da una doppia
membrana (come cloroplasti e
nucleo), una ESTERNA a
contatto con il citoplasma ed
una INTERNA che si introflette
in pieghe dette “CRESTE”. Le
membrane delimitano uno
spazio interno detto MATRICE
Membrana interna: si estroflette nella matrice formando creste su si
trovano molti enzimi necessari alla produzione di energia (catena di
trasporto degli elettroni)
Matrice mitocondriale: contiene DNA circolare esclusivo dei mitocondri.
Questo DNA dirige la sintesi di alcune proteine mitocondriali che non sono
sintetizzate nel citoplasma della cellula
Membrana esterna: contiene enzimi coinvolti nella sintesi di lipidi
I MITOCONDRIRappresentano la centrale energetica della cellula, sede della respirazione cellulare
e della sintesi di ATP.
Respirazione cellulare: processo di demolizione di sostanze organiche che avviene
con liberazione di energia sfruttata per sintetizzare ATP, necessario alle attività
cellulari.
I mitocondri si dividono per
scissione binaria ed in modo
autonomo rispetto alla divisione
cellulare.
Negli animali i mitocondri sono
trasmessi per via materna: sono
presenti nella cellula uovo, ma non
nella porzione di spermatozoo che in
essa penetra all’atto della
fecondazione.
Organelli semiautonomi: possiedono un DNA circolare, ribosomi
simili a quelli batterici, sintetizzano alcune proteine.
Mitocondri discendenti di antichi batteri?
Secondo la teoria dell’endosimbiosi sarebbero i discendenti di
primitive cellule procariote che avrebbero instaurato una relazione
simbiotica con l’antenato della cellula eucariote.
I ribosomi non sono organelli ( non sono
delimitati da membrana), si trovano liberi
nel citoplasma oppure appoggiati al
reticolo endoplasmatico.
I RIBOSOMI
HANNO UN Ø DI
CIRCA 20-30 nm
SONO COSTITUITI
DA DUE
SUBUNITA’
(MAGGIORE E
MINORE) SIMILI
SIA NEI
PROCARIOTI CHE
NEGLI EUCARIOTI
SONO COSTITUITI DA RNA RIBOSOMIALE E
PROTEINE RIBOSOMIALI
IL RIBOSOMA E’ FUNZIONALE (E’ IN GRADO DI
CATALIZZARE LA SINTESI PROTEICA) SOLO
QUANDO LE DUE SUBUNITA’ SONO UNITE TRA LORO
Sono la sede di sinesi delle proteine
Il Citoscheletro
Rete di proteine che si estende tridimensionalmente nel
citoplasma e forma l’impalcatura (scheletro) della cellula.
Si distinguono 3 categorie di filamenti:
• MICROTUBULI cilindri cavi formati da tubulina
(costituiscono ciglia e flagelli);
• MICROFILAMENTI costituiti da actina ;
• FILAMENTI INTERMEDI costituiti da diversi tipi di
proteine fibrose che formano strutture a corda( che
conferiscono stabilità meccanica alle cellule )
Funzioni del Citoscheletro
Sostegno e forma alle cellule
Trasporto degli organelli e organizzazione interna delle cellule
Costituisce il meccanismo locomotore di ciglia e flagelli
È responsabile della contrattilità in tessuti specializzati
(es. tessuto muscolare)
Formazione del fuso mitotico e separazione dei cromosomi
Le proteine che costituiscono il citoscheletro sono
organizzate in 3 strutture:
•Microfilamenti (diametro 7nm)
•Microtubuli (diametro 25nm)
•Filamenti intermedi (diametro 10nm)
Microfilamenti
Formati dall’assemblaggio di molte unità della proteina actina
Hanno la funzione di binari per lo spostamento
degli organuli ad essi ancorati
Sono strutture in grado di assemblarsi e disassemblarsi
Connettono complessi proteici ed organelli in
regioni diverse della cellula
Sebbene presenti in tutta la cellula, si
concentrano nella zona sottostante alla
membrana plasmatica
Microtubuli
Generalmente una delle 2 estremità del
microtubulo è attaccata al centrosoma
Sono componenti essenziali di ciglia e flagelli
Molto più grandi dei microfilamenti.
Lunghi cilindri cavi formati da subunità della proteina tubulina.
La circonferenza del tubulo è formata da
13 subunità di tubulina
Possono assemblarsi e disassemblarsi facilmente.
Centrosoma
Centrosoma: localizzato vicino al nucleo cellulare, è il punto
di origine dei microtubuli, che da esso si estendono a raggiera
verso al periferia della cellula.
Il centrosoma è costituito da 2 centrioli.
Centrioli: strutture tubulari formate
dalla associazione di 9 triplette di
microtubuli
Triplette di microtubuli
I centrioli si duplicano prima della
divisione cellulare e migrano ai poli
opposti della cellula
Filamenti
Intermedi
Dimensioni intermedie rispetto a microfilamenti e microtubuli
Sono costituiti da vari tipi di proteine, tra cui la cheratina
Formano una solida rete nel citoplasma
Si ancorano alla membrana plasmatica al
livello di salde giunzioni tra cellule
adiacenti
Ciglia e Flagelli
Le cellule libere li utilizzano per
muoversi
nell’ambiente circostante
I flagelli sono lunghi e poco
numerosi
Le ciglia sono corte e
numerose
Appendici cellulari dotate di
movimento e formate da fasci
di microtubuli ricoperti da
membrana cellulare
Le cellule non libere li usano per
spostare
il materiale extracellulare
Ciglia di una cellula epiteliale
Flagelli dell’alga verde
Differenze ed analogie tra procarioti ed eucarioti
Sebbene i virus siano in grado di
effettuare molte delle funzioni
normalmente espletate da una cellula
vivente, essi mancano tuttavia della
caratteristica capacità cellulare di
sopravvivere, svilupparsi e replicarsi in
modo autonomo e, pertanto, non
vengono considerati esseri viventi.
I VIRUS
ENTITA’ BIOLOGICHE
PARASSITE (VIRIONI).
STRUTTURA
UNA MOLECOLA DI ACIDO
NUCLEICO (DNA o RNA)
CONTENUTA IN UN INVOLUCRO
PROTEICO (CAPSIDE), A VOLTE
ASSOCIATA A COMPONENTI
LIPIDICHE (MANTELLO)
PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI
SPECIFICI
Per riprodursi devono
infettare cellule di cui
sfruttano gli enzimi,
l’apparato energetico e le
strutture
alcuni infettano solo cellule
animali,
altri solo cellule vegetali,
altri solo batteri (batteriofagi).
Dimensioni: variano da 10 a 300 nm
fago
PARASSITI ENDOCELLULARI OBBLIGATI
SPECIFICI
Virus dell’influenza
HIVHIV
Ebola virus
HIV
OGNI VIRUS INTERAGISCE CON LA CELLULA OSPITE ATTRAVERSO
PROTEINE DI SUPERFICIE CHE INTERAGISCONO CON
PROTEINE DI SUPERFICIE DELLA CELLUALA STESSA
(Gp120-CD4).
TALE INTERAZIONE DETERMINA LA SPECIFICITA’ DEL VIRUS
UN VIRUS HA, GENERALMENTE, UNA GAMMA DI OSPITI
RELATIVAMENTE RISTRETTA
UN CQMBUAMENTO DI SPECIFICITA’ DELLA CELLULA
OSPITE PUO’ AVERE CONSRGUENZE DRAMMATICHE
LE INFEZIONI VIRALI SONO DI DUE TIPI:
CICLO LITICO
CICLO LISOGENCO:
LA CELLULA , IN SEGUTO AD ESPOSIZIONE AD ALCUNI AGENTI,
PUO’ SUBIRE UNA ATTIVAZIONE A LIVELLO DEL DNA VIRALE
ED ANDARE INCONTRO A LISI
LA CELLULA PUO’ PRODURRE PER GEMMAZIONE UNA NUOVA PROGENIE
VIRALE SENZA ANDARE INCONTRO A LISI (HIV)
PUO’ ANDARE INCONTRO A CRESCITA INCONTROLLATA
VIRUS A CICLO LITICO E A CICLO LISOGENO
Ma allora perchè studiare la BIOLOGIA ?
Al fine di capire quale è "l'errore" che si genera
nell'insorgenza dei processi patologici, è fondamentale
comprendere complessi meccanismi responsabili della vita….
Incredibilmente, le cellule sono costituite quasi interamente
da solo quattro tipi di molecole base. ……..
“La storia della scienza può essere riassunta come l’elaborazione di occhi sempre più perfetti entro un
cosmo nel quale c’è sempre qualcosa di più da vedere”
P.Teihard De Chardin