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5° Corso Formatori

Dott.ssa Sabrina Di TullioRegione Abruzzo

Bologna24-25-26 Agosto 2010

Laboratorio logico-matematiconella Scuola Primaria

Difficoltà, strategie facilitanti da utilizzare nell’insegnamento, supporti

compensativi e dispensativi necessari per l’apprendimento

Strategie per una didattica inclusiva e metacognitiva

Sto con te

CONTESTO

•Valorizzazione del sé e dell’altro

•Fiducia e relazione empatica con l’altro

•Comunicazione efficace

•Cooperazione

•Decentramento cognitivo ed emozionale

5

Il docente efficace per un apprendimento significativo:

Quali competenze?

Occorre aiutare il bambino a:

• conoscersi ed apprezzarsi; la fiducia e la sicurezza in sé lo rendono più disponibile alla mediazione

• identificarsi con l’altro, a sperimentare la condivisione empatica

• riconoscere i propri ed altrui stati emotivi

• comprendere i messaggi verbali e non-verbali

• esercitare l’ascolto attivo

• cooperare sperimentando situazioni di interdipendenza positiva

6

Come?

La trasposizione del conflitto sul piano simbolico e’fondamentale e deve essere esercitata attraverso:

• diversi linguaggi espressivi

• il gioco

• i laboratori teatrali

Per consentire nuove immagini e plurali modalità diconfronto con il conflitto, per esercitarsi a riconoscerepunti di vista plurali e crescere nella valorizzazione delladifferenza, delle identità plurali

7

Come?

1. Linguistica;

2. Musicale;

3. Logico-matematica;

4. Spaziale;

5. Corporeo-cinestetica;

6. Intrapersonale (emotiva);

7. Interpersonale (sociale);

8. Naturalistica;

9. Esistenziale (in forse).

Come? Allenando le intelligenze multiple

8

E’ rivolta verso l’interno e consiste nell’abilità di:

• Conoscere le proprie emozioni

• Controllare le proprie emozioni (ansia, stress, tristezza, irritabilità … )

• Riconoscere le emozioni altrui (empatia)

• Gestire le relazioni usando le abilità sociali

Come? Allenando l’intelligenza intrapersonale/emotiva

9

E’ rivolta verso l’esterno e consiste nell’abilità di:

• Comprendere gli altri e le loro motivazioni

• Trovare la via migliore per interagire in maniera efficace e cooperativa

• Organizzare i gruppi

• Negoziare soluzioni

• Stabilire legami personali positivi

• Analizzare e comprendere la situazione relazionale emotiva

Come? Allenando l’intelligenza interpersonale/sociale

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A questo proposito E. Morin sostiene (La testa ben fatta, Raffaello Cortina ,

Milano 2000, pag 45):

L’oggetto dell’educazione non è dare all’allievo una quantità sempre maggiore di conoscenze, ma costituire in lui uno stato interiore profondo […]. Ciò significa indicare che imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione nel proprio essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa sapienza nella propria vita

Allenare le intelligenze intra ed interpersonale

11

Il tanto abusato saper essere della triade sapere, saper fare e saper essere cambia significato:

non vuol dire trasmettere, “travasare” capacità e valori predeterminati

bensì, attivare la capacità di trasformare le conoscenze in “scienza, esperienza, saggezza relazionale ed emotiva”

“Saper essere”?

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Discalculiaquali problemi affrontare?

• difficoltà nell’ordine delle cifre (legge o scrive indifferentemente 13 0 31), nella quantità e nell’allineamento dei numeri, soprattutto in colonna;

• difficoltà a comprendere il valore di posizione delle cifre sia come scrittura posizionale, sia come “cambio” ed “equivalenza”;

• difficoltà a numerare in maniera progressiva che in maniera regressiva o a contare per gruppi (es. contare per due partendo da 1: 1-3-5-7)

• difficoltà a porre nella giusta sequenza le informazioni o gli eventi, i numeri, le operazioni in riga con accanto l’operazione in colonna, leggere/scrivere i numeri in ordine diverso da come sono scritti, etc.;

• difficoltà ad eseguire correttamente le sequenze operative connesse con il calcolo, soprattutto in colonna e con il cambio, sia nelle operazioni sia nelle misure e nelle monete;

• difficoltà a comprendere le frazioni ed i sistemi numerici dai numeri naturali;

• difficoltà a distinguere le diverse strutture grafiche che sottendono l’esecuzione delle operazioni, soprattutto in colonna;

• difficoltà a descrivere linguisticamente le fasi operatorie che esegue nei processi matematici (calcolo, risoluzione di problemi,..);

• difficoltà a comprendere l’organizzazione del tempo

• difficoltà nell’organizzazione dello spazio fisico che dello spazio del foglio;

• confondere numeri con forme simili (3 e 8, 6 e 9, 7 e 4, 2 e 5,..) per questo può avere problemi con l’uso della calcolatrice oltre che nella scrittura manuale e anche ovviamente nella lettura dei numeri stessi;

• difficoltà con l’uso del denaro, a comprendere i resti o l’uso di monete diverse (equivalenza e cambio);

• difficoltà nel riconoscere i segni e i simboli connessi con la matematica;

• difficoltà a memorizzare le procedure collegate alle sequenze temporali;

Cosa possiamo fare?

Copia dalla lavagnaLinguaggio contortoCaratteri troppo piccoliInterlinea ridottaPresenza di troppo coloreTroppe immagini

Sono

“barriere architettoniche” che intralciano il processo di

lettura

ogniognuno

ciascuno

alcunitutti

Costruire concretamente l’abaco e non disegnarlo ogni volta sul

quaderno

diventa un distrattore

h

1

1

Da

2

5

7

U

4

3

7

+

=

Parliamo dei problemi

Scrivere il testo secondo le regole di semplificazione testuale (Tiraboschi,1994)

Poche unità di informazione per ciascuna riga

Non utilizzare parole spezzate

Maggiore spazio tra una riga e l’altra

Utilizzare frasi brevi

Scelte lessicali adeguate al bambino

Con un testo breve, il bambino riuscirà a individuare meglio i dati pertinenti, tenerli in memoria e concentrarsi meglio sul processo ,

procedendo alla scrittura e alla sua successiva risoluzione

STRUMENTI COMPENSATIVI

• Dita per il calcolo

• Linea dei numeri

• “linea” delle tabelline

• Tavola pitagorica (additiva e sottrattive)

• Linea del 20, linea del 100 (Bortolato)

• Calcolatrice

• Compendio formule geometriche

• Utilizzare metodi di insegnamento basati sull’uso di materiale concreto sia strutturato (regoli, Cuisenaire), bilancia dei numeri, linea dei numeri, blocchi logici, blocchi aritmetici multibase, tavola dei numeri, abaco, pallottoliere,…) ,sia non strutturato (bottoni, biglie, gettoni,…), non proibire l’uso delle dita come supporto di calcolo; consentire sempre l’uso della tavola pitagorica;

• usare modelli visivi di rappresentazione dei passaggi fondamentali dei ragionamenti e dei calcoli (diagrammi di flusso, algoritmi, mappe concettuali);

• usare carta con spazi predisposti per favorire l’allineamento e l’incolonnamento, anche con l’uso di segni e colori particolari;

• rappresentare situazioni in maniera sensoriale e via via con disegni sempre più astratti;

• utilizzo di rime e filastrocche per la sequenza numerica, temporale, per il significato di operazioni aritmetiche;

Cartelloni murali per le strategie di

calcolo rapido

3+0= 34+0=45+0=5

100+0=100

Le banconote e monete e le monete permettono attività pratiche e motivanti

visivo

Canale uditivo

cenestesico

Leva un piatto (-)

Taglia un pezzo di spago (-)

Dammi un’altra caramella (+)

Mi hanno regalato due libri (+)

La mamma ha buttato via le mele marce (-)

La signora ha due cani e tre gatti (+)

È molto cresciuta (+)

- +

Ognuno è diverso

Ciascuno di noi ha il diritto di

esprimersi

Ogni modalità espressiva sviluppa

l’apprendimento

Tuttipossono imparare