3P Padre Pino Puglisi

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Padre Pino Puglisi

Vincenzo Cremone

«Se ognuno di noi fa qualcosa,

allora si può fare molto»"Le nostre iniziative e quelle dei volontari devono

essere un segno.

Non è qualcosa che può trasformare Brancaccio.

Questa è un'illusione che non possiamo permetterci.

É soltanto un segno per fornire altri modelli,

soprattutto ai giovani.

Lo facciamo per poter dire: dato che non c'è niente,

noi vogliamo rimboccarci le maniche e costruire

qualche cosa.

E se ognuno fa qualche cosa, allora si può fare

molto...”. (P. Pino Puglisi)

«3P» Padre Pino PuglisiCosì lo chiamavano i suoi parrocchiani. È stato ucciso dalla mafia unasera di fine estate sotto il portone della sua casa. Era il giorno del suocompleanno.

Vincenzo Cremone

Padre Pino Puglisimartire

La sua attività pastorale hacostituito il moventedell'omicidio.

Per questo già subito dopo ildelitto numerose voci sisono levate per chiedere ilriconoscimento del martirio.Anche perché si è volutosottolineare che chiappartiene alla mafia nonpuò essere consideratocristiano.

Vincenzo Cremone

LA VITA

Don Pino Puglisi nasce nella borgatapalermitana di Brancaccio il 15 settembre1937, figlio di un calzolaio, Carmelo, e di unasarta, Giuseppa Fana.Le inclinazioni della famiglia, umile e religiosa,alimentano nel giovane Pino un'ansia diservizio a Dio, un bisogno di rispondere “sì” allaSua chiamata. Infatti, a 16 anni entra inseminario e il 2 luglio 1960 viene ordinatosacerdote. “O Signore, che io sia strumentovalido nelle tue mani per la salvezza delmondo” si legge nell'immaginetta ricordodell’ordinazione.

Vincenzo Cremone

Sin dai primi anni di sacerdozio segue in particolaremodo i giovani e si interessa delle problematichesociali dei quartieri più emarginati della città.Ma l'esperienza più significativa della vitasacerdotale P. Puglisi la vive a Godrano, paesino difaide mafiose a due passi da Palermo. Per quasi 10anni, dal 1970 al 1978, 3P parla di perdono e diPadre Nostro riuscendo a riconciliare le famigliedilaniate dalla violenza con la forza del perdono. Lì,insieme al movimento Presenza del Vangelo,costruisce le condizioni per la conversione di unpaese che aveva tanta voglia di Dio e di pace.

Vincenzo Cremone

Il 24 novembre del 1979 è scelto dall'arcivescovo SalvatorePappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni enel 1986 è direttore del Centro regionale vocazioni e membrodel Consiglio nazionale. Ai giovani del Centro diocesanovocazioni ha dedicato con passione lunghi anni realizzando,attraverso una serie di "campi scuola", un percorso formativoesemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano. Così, tra lecentinaia di giovani che inizia a seguire diventa lievito di Cristo,suo strumento di dialogo e di promozione vocazionale. Il suoslogan preferito era: “Sì, ma verso dove?”. Verso il mondo,verso i poveri, verso il servizio alla Chiesa sofferente sembrarispondere 3P a quei giovani che lo hanno incontrato.

Vincenzo Cremone

Vincenzo Cremone

Così, nel 1990, 3P èabbastanza forte ematuro per affrontareBrancaccio.Il 29 settembre vienenominato parroco a SanGaetano, la parrocchiadi quel quartiere.

Qui il nostro P. Puglisi riesce a seminare ilchicco di frumento anche se la mafia neimpedisce l’irrigazione.

Vincenzo Cremone

P. Puglisi non faceva antimafia urlata ma producevacultura antimafiosa. Cominciando dai più piccoli, con iquali aveva un rapporto straordinario. Per essiorganizzò doposcuola e vari momenti di catechesi.Cercando di far capire l’amore per il prossimo fin dallapiù tenera età.

Vincenzo Cremone

Cercò di instaurare un rapportoanche con le famiglie de picciriddi.Lo fece alla sua maniera, condolcezza e disponibilità.

Era il simbolo della caritàcristiana che ti viene incontro,che ti salva, che ti porge unamano. Sempre pronto adascoltarti.

Vincenzo Cremone

Vincenzo Cremone

“Quella mafiosa è un cultura e una mentalitàantievangelica e anticristiana. È necessariocontestare e scardinare questa mentalità,sostituirla con una mentalità e uncomportamento autenticamente cristiano edevangelico. Questo cammino vogliamo farlo conle parole del Padre nostro”. (P. Pino Puglisi)

Vincenzo Cremone

Il 29 gennaio 1993 inaugura il centro "PadreNostro", che diventa il punto di riferimento per igiovani e le famiglie del quartiere.Collabora con i laici della zona dell'AssociazioneIntercondominiale per rivendicare i diritti civilidella borgata, denunciando collusioni e malaffarie subendo minacce e intimidazioni.

Vincenzo Cremone

A causa della sua azione pastoraleche toglieva i ragazzi dalla strada, imafiosi di Brancaccio cominciarono aminacciarlo fino a passare aimaltrattamenti.

Durante una predica così si rivolse agli uominid’onore: “Venite in chiesa, alla luce del sole,discutiamone. Riflettiamo insieme sulla violenzache sa generare altra violenza. Vorrei conoscervi econoscere i motivi che vi spingono a ostacolare chitenta di educare i vostri figli alla legalità, al rispettoreciproco, ai valori dell’amore e della cultura”.

Vincenzo Cremone

P. Puglisi era un prete mite che avevail “vizio” di credere nella dirompenteforza innovatrice del Vangelo. Queisuoi occhi sempre sorridenti lodimostrano.

Vincenzo Cremone

15 settembre 1993

A chi era venuto per ucciderlo lo guardò negliocchi, gli sorrise e disse:

“Me lo aspettavo”

Vincenzo Cremone

Nessuno ha un amore più grande di

questo: dare la sua vita per i propri

amici. Gv 15,13

Vincenzo Cremone