17 percezione & Realtà

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Percezione e realtà nella gestione del

fiume Adige mentre il clima cambia

October 2016

Riccardo Rigon, Alberto Bellin, Bruno Majone

Raf

fael

e B

iolc

hin

i

Lo stato dell'Adige

La ricorrenza delle alluvioni del 4 novembre 1966 offre un’occasione di memoria e di progettualità per il futuro. La comunità degli ingegneri idraulici italiani ha proposto da tempo che il 4 novembre sia istituita la "Giornata della memoria per le vittime delle alluvioni". In questa prospettiva il Comitato Firenze2016, il Consorzio Interuniversitario per l’Idrologia (CINID) e il Gruppo Italiano di Idraulica (GII) propongono un seminario diffuso nella giornata del 4 novembre 2016, ossia una serie di seminari e tavole rotonde coordinati, organizzati in contemporanea in diverse sedi universitarie e di enti di ricerca su tutto il territorio nazionale. L’evento di Trento, curato dai proff. Riccardo Rigon e Bruno Majone del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università degli Studi di Trento, concentrerà la sua attenzione sul bacino del fiume Adige. Negli ultimi anni infatti, varie iniziative e progetti di ricerca hanno approfondito aspetti idrologici, idraulici, geomorfologici, storici, sociali del bacino, senza che si avesse il tempo di arrivare ad una azione di sintesi. Questo convegno, aperto a tutti i cittadini, è una prima occasione per poterlo fare, rilanciando alcune idee per costruire nuove sinergie tra scienza e società.

Sala Kessler – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale UNIVERSITA’ DI TRENTO

Lo stato dell'Adige

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Percezione

Emanuela Bozzini

La percezione del clima che cambia

!4

CATIcomputer-assistedtelephoneinterviewing

1200 interviste in Trentino

Percezione

Emanuela Bozzini

!5

Percezione misurata

sono molto preoccupati del cambiamento climatico

7 /10

Emanuela Bozzini

!6

59 /100sono preoccupati per il Trentino

80 /100per i paesi in via di sviluppo

Emanuela Bozzini

Percezione misurata

!7

La gente è preoccupata per la mancanza di neve e per la siccità

NONper le

piene

Emanuela Bozzini

Percezione misurata

!8

La gente esita a passare all’azione

6 /10 pensa che sia

Troppo tardi; che sia necessario monitorare maggiormente; che dobbiamo aspettare; che dobbiamo fare piani; ma senza implementarli

Altri risultati interessanti nei resoconti di CLIMAWARE

Emanuela Bozzini

Percezione misurata

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Realtà

Stefano Tasin, Silvia Franceschi, Andrea Antonello

Il database NewAGE

6

Database NewAGE: contenuto

Stefano Tasin

I dati relativi al bacino dell’Adige sono organizzati secondo due tipologie di tabella:

● Dati raccolgono dati relativi a grandezze meteorologiche, idrometriche e legate alla gestione della risorsa idrica...

● Geometrichedescrivono il bacino idrografico, il territorio…Queste tabelle sono caratterizzate dalla presenza di una colonna di tipo “geometria”.

NewAge_DB

Per ulteriori dettagli vedere questo link

!10

2

Database NewAGE

Database originariamente creato nell'ambito del progetto “Nuovo Adige” per l'autorità di Bacino dell'Adige.

www.bacino-adige.it

Gran parte dei dati è stata raccolta nell’ambito del progetto europeo “GLOBAQUA”.

www.globaqua-project.eu

Il database è stato infine riorganizzato da HydroloGIS secondo una struttura di tipo DBMS.

www.hydrologis.com

Stefano Tasin

Stefano Tasin, Silvia Franceschi, Andrea Antonello

Realtà

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Set up of the method for interpolating meteorological variables

Figure 3: Trend analysis of daily total precipitation (a) and mean daily temperature (b) in the Adige river basin. Precipitation shows a general increasing trend but with local opposite patterns, while temperature seems to increase in all the basin but the northeast part in the Bolzano Province. Figure 4: a) Trends and Mann–Kendall significance

test for time series of annual precipitation (P) and water yield (Q) computed over 30 years of overlapping time windows; b) time series of average annual Q registered at Trento and catchment-averaged P. (Chiogna G. et al., 2016)

Stefano Mallucci et al.

Piogge e Temperature

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Realtà

Rigon et al.

GLOBAQUA & CLIMAWARE

Sono due progetti che indagano gli impatti del cambiamento climatico sul ciclo idrologico del fiume Adige. Sotto varie prospettive. Alcuni le avete già viste nelle slides precedenti. Indagano anche altre cose.

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Non parlo delle piene

Rigon et al.

Queste le sappiamo prevedere bene da tempo

anche se i modelli e le infrastrutture informatiche operative andrebbero aggiornate.

!14

L’effetto antropico altera significativamente il regime idrologico e l’ecosistema dei fiumi Alpini

Bruno Majone et al.

Antropocene

!15

Elena Diamantini et al.

Chemical stressors

!16

Elena Diamantini et al.

Medicinali

!17

Elena Diamantini et al.

Nitrati

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A total of 34 power plants are present within the catchment, with a total effective power of 650 MW. There are additional 27 plants with an unit effective power of 500 MW (Autorità di bacino del fiume Adige, 2008) .

Elisa Stella et al.

Impianti idroelettrici

!19

Eggs survival

VS

Hydrometric level

Habitats vulnerable to drying by hydropeaking-induced water-level fluctuations and that drying reduces egg viability.

Elisa Stella et al.

Alterazioni

!20

Bruno Majone et al.

Ma cosa vorremo fare in futuro ?

Metto delle mele, ma potrei mettere delle canoe, dei laghi, delle viti, dei turisti

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Bellin et al., 2015, EMS

Bruno Majone et al.

Strumenti

!22

GEOtop

GEOtransf

HyperstreamJgrass-NewAGE

Strumenti

23

0

100

200

300

2012−01−01 2012−02−01 2012−03−01 2012−04−01 2012−05−01 2012−06−01 2012−07−01 2012−08−01 2012−09−01 2012−10−01 2012−11−01 2012−12−01monthly

J(mm)

−100

0

100

200

300

10-2011

11-2011

12-2011

01-2012

02-2012

03-2012

04-2012

05-2012

06-2012

07-2012

08-2012

09-2012

Months

Watercomponent:Q,ET,S(mm)

Q

ET

S

components

Rigon et al.

Outputs

This is with respect to the average S

!24

Quando si chiede ai cittadini dove allocherebbero il 5% del bilancio della

Provincia, questi abbastanza sistematicamente mettono gli adattamenti al

cambiamento climatico dopo altri temi (la salute pubblica, gli incentivi contro la

disoccupazione).

Solo l’assistenza ai rifugiati viene dopo.

Emanuela Bozzini et al.

Outputs

!25

MAse risultasse che applicarsi al cambiamento climatico e alla salvaguardia

dell’ambiente facesse risparmiare

quel 5% ?

Una sola domanda

Rigon et al.

e magari, impiegando un bel po’ di disoccupati ?

!26

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http://abouthydrology.blogspot.com

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Rigon & Al.