1 LAVORO INTERORGANIZZATIVO Jay R. Galbraith, Designing Complex Organizations, Addison-Wesley...

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LAVORO INTERORGANIZZATIVO

Jay R. Galbraith, Designing Complex Organizations, Addison-Wesley Longman

Publishing, Boston, MA, USA , 1973

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PREMESSE Il lavoro interorganizzativo è anche

chiamato partnership, network, rete Ciascun membro di una relazione

interorganizzativa è un/a rappresentate della sua organizzazione

Il lavoro interorganizzativo crea, a tutti gli effetti, una nuova organizzazione

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FINALITA’ Identificare quali sono i tipi di relazioni

interorganizzative Che forma esse assumono Quali sono gli elementi che

contribuiscono all’efficacia delle relazioni interorganizzative (quali fattori influenzano le modalità attraverso cui le relazioni interorganizzative operano e in che maniera sono prese le decisioni)

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RELAZIONI LATERALI

Le relazioni interorganizzative sono anche chiamate “relazioni laterali” perché si collocano “a lato” dei processi decisionali consolidati e che appartengono alle singole organizzazioni coinvolte nel lavoro interorganizzativo

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SCHEMA DI RELAZIONE INTERORGANIZZATIVA

A B

C D

E

(Rice, Learning for Leadership, 1965)

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TIPI DI RELAZIONI INTEORGANIZZATIVE

Relazioni e reti committente/fornitore (es. servizi in convenzione)

Alleanze e joint ventures (es. ATI) Organizzazioni referenti (es. CNCA) Reti associative volte

all’apprendimento (Consorzi universitari)

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FORME DELLE RELAZIONI INTEORGANIZZATIVE

Contatto diretto Ruolo di connessione Task force Gruppo permanente

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CONTATTO DIRETTO Si instaura tra managers ed

operatori che condividono lo stesso problema. E’ la forma meno costosa di relazione interorganizzativa, e consente al processo di decisione di avvenire al livello più basso dell’organizzazione. E’ informale, centrato sul compito ed è usato per ottenere un risultato immediato e visibile

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RUOLO DI CONNESSIONE

E’ un ruolo per connettere due organizzazioni che hanno contatti sostanziali e non occasionali. E’ un ruolo specializzato che punta a gestire una crescente comunicazione tra due organizzazioni. Questo ruolo baypassa le linee di comunicazioni organizzative già consolidate

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TASK FORCE E’ un gruppo temporaneo il cui scopo

è affrontare un compito indeterminato ed interdipendente che coinvolge più organizzazioni. Ha la forma di contatto orizzontale per risolvere un problema. E’ costituito da rappresentanti delle organizzazioni interessate. Una volta che il problema è risolto il gruppo si scioglie

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GRUPPO PERMANENTE

E’ un gruppo permanente il cui scopo è affrontare questioni interorganizzative ricorrenti. E’ creato per un compito altamente imprevedibile o per affrontare problemi che sono periodici. Serve ad affrontare problemi che richiedono un impegno di lungo termine

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FATTORI CHE INFLUENZANO L’EFFICACIA DELLE RELAZIONI INTERORGANIZZATIVE

Importanza (del gruppo) percepita Coinvolgimento di decisori (come membri del gruppo) Accesso ad informazioni significative e rilevanti per le

decisioni (del gruppo) Autorità ad impegnare la propria organizzazione (nelle

decisioni del gruppo) Influenza che si basa sulle conoscenze e le informazioni

(piuttosto che sui ruoli posseduti nelle organizzazioni di provenienza)

Integrazione del processo decisionale del gruppo nel processo decisionale delle organizzazioni di provenienza

Composizione del gruppo con membri full-time e membri part-time

Pratiche sofisticate di soluzione del conflitto Abilità di gruppo ed interpersonali Leadership diffusa

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Importanza (del gruppo) percepita

L’ impegno che ciascun partecipante è pronto ad assumere dipende dalla modalità con cui il lavoro del gruppo è in grado di soddisfare i suoi bisogni

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Coinvolgimento di decisori (come membri del gruppo)

Una sostanziale parte (non maggioritaria) del gruppo deve essere costituita da manager che sono responsabili per l’implementazione delle decisioni congiunte prese dal gruppo

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Accesso ad informazioni significative e rilevanti per le decisioni (del gruppo)

Perché i partecipanti del gruppo possano raggiungere una decisione operativa è necessario che abbiano accesso – senza che i confini ed i processi delle singole organizzazioni siano di ostacolo – alle informazioni necessarie e rilevanti

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Autorità ad impegnare la propria organizzazione (nelle decisioni del gruppo)

I partecipanti al gruppo devono avere l’autorità di impegnare le risorse della propria organizzazione di appartenenza necessarie ad implementare la decisione congiuntamente raggiunta

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L’influenza si basa sulle conoscenze e le informazioni (piuttosto che sui ruoli posseduti nelle organizzazioni di provenienza)

I membri del gruppo devono rappresentare i vari livelli delle organizzazioni e/o le varie fasi necessarie ad affrontare il problema

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Integrazione del processo decisionale del gruppo nel processo decisionale delle organizzazioni di provenienza

Il processo decisionale del gruppo non deve delegittimare bensì essere complementare ed integrare il processo decisionale delle organizzazioni che compongono la partnership. Il processo decisionale del gruppo non deve essere percepito come alieno dai processi decisionali quotidiani delle organizzazioni

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Composizione del gruppo con membri full-time e membri part-time

La membership del gruppo (per garantire continuità, relazioni con le organizzazioni che lo compongono e per mantenere la motivazione) deve avere un mix di membri che lavorano a tempo pieno sul compito e membri che lavorano a tempo parziale in contemporanea con altri compiti che svolgono nell’organizzazione di appartenenza

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Pratiche sofisticate di soluzione del conflitto

Nei gruppi, particolarmente in quelli interorganizzativi, il conflitto è sempre presente e latente. I membri del gruppo devono possedere abilità e tecniche sofisticate (forzatura del conflitto, prevenzione del conflitto, negoziazione, giochi a somma zero etc.) per rendere il conflitto produttivo

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Abilità di gruppo ed interpersonali

I membri del gruppo devono avere abilità sofisticate per gestire le questioni interpersonali che possono sorgere dal lavoro del gruppo

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Leadership diffusa

Questi gruppi non possono essere guidati da leader potenti, la decisione si basa sul consenso. La leadership può anche variare in funzione delle questioni da affrontare e delle decisioni da assumere