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Ustica
Rinvenimenti archeologici subacquei
Banco ApolloSecca della Colombaia
Ustica. Itinerario archeologicodi Punta Gavazzi. Ceppo plumbeo
con anima in legno di età ellenistico romana.
Trapani. Isolotto e carcere della Colombaia. XII sec.
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Ustica
1. Ceramica ed ancore 2. Relitto tardo romano (V sec. d.C.)3. Ancora a quattro marre (XIX sec).4. Relitto punico con mortaria (III/II a.C.)5. Cannone borbonico (1780)6. Itinerario Soprintendenza del Mare7. Anfore vinarie italiche (II/I sec. a.C.)8. Ancore litiche9. Ancore di ferro (XIX sec.)10. Aereo Stormo Baracca11. Relitto punico o romano 12. Vascello del XIX sec.13. Ancora di ferro (XIX sec.) 14. Anfore greco italiche (III sec. a.C.)15. Frammenti di anfore Dressel 2-4 (I a.C.)16. Itinerario subacqueo 17. Ceppo di ancora litica (età arcaica)18. Frammenti di spatheia in grotta (V d.C.)19. Relitto con macine (V sec. d.C.) 20. Anfora etrusca. VI sec. a.C.
21. Aereo Secchitello22. Relitto della galera S. Paolo23. Ancora islamica (VIII/XI sec.) 24. Frammenti di africane nella grotta Pastizza 25. Relitto punico di Punta San Francesco (?)26. Ancora a quattro marre (XIX sec.)27. Relitto romano (II/I a.C.)
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Cala Santa Maria(Smyth, 1823)
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Anfora corinzia A
Ustica. Villaggio dei pescatoriPiatti spagnoli del ‘600.
Giovanni Mannino,
primo rinvenitore delle antichità
di Ustica
Tombe ad arcosolio della Falconiera.IV/V sec. d.C.
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Il relitto tardo romano di Cala Santa Maria. V sec. d.C.
Il fotografo subacqueo Maurizio Sarra ad Ustica, Cala Santa Maria, negli anni ’60.
Piero Pruneti recupera nel giugno 1991 un’anfora tardo romana (V sec. d.C.) del relitto tardo romano di Cala Santa Maria, per salvarla dalla progettata realizzazione della banchina d’ormeggio del traghetto e la ricolloca temporaneamente con l’archeologa inglese Honor Frost, scavatrice del relitto c.d. punico di Marsala, nell’itinerario archeologico subacqueo di Punta Gavazzi.
Ustica. Grottino sotto ilVillaggio dei pescatori.
Ustica. Riproduzione diricci.
Il cappuccino Padre Carmelo Seminara, parroco ed ispettore onorario di Ustica, rinvenitore del Villaggio preistorico dei Faraglioni, esamina nel 1991 le anfore del relitto tardo romano di Cala Santa Maria, recuperate per preservarle dalla gettata di massi per la costruzione del molo del traghetto.
3Ancora a quattro marrea - 28/30 m., lungo la scarpata della Rocca della Falconiera(XIX sec.)
Scavo del giacimento tardo romano di Cala Santa Maria (V
sec. d.C.)
Anfora bizantina (VI sec. d.C.) sulla scarpata della Rocca della Falconiera
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Relitto punico con mortaria del Villaggio dei pescatori(III/II a.C.)
Anfora punicaMañá C 1
Ventotene.Relitto con mortaria.II-III sec. d.C.
Cala Omo Morto
Cala del LeoneItinerario
Punta Falconiera
Punta del Patano
Relitto punicoCala del Cannone
Ancora di ferro
Relittotardo romano
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Cannone borbonico da Cala del Cannone,
oggi collocato nel Castello
della Falconiera.
Reca la data 1780 e le insegne
della Marina
Borbonica
“Rosa di Favignana”in una finestra del Forte della Falconiera ad Ustica.
Rara pianta succulenta,scomparsa in seguito ai restauri effettuati
nel 1994.
Cannone della Falconiera, ripescato da Camillo Padovani (Camillone) nel 1956 nella cala del Cannone, tra Capo Falconiera e Punta del Patano, dove l'aveva segnalato il Tranchina nella sua Storia di Ustica (.../la Cala del cannone ove si ruppe un lancione e vi lasciò un cannone/).
E' stato tenuto nella Villa Gargano sino al 1996, quando venne trasferito nella rocca della Falconiera, puntandolo in direzione della Villa Gargano.
Palermo. Comando
Legione Militare Sud
6Secondo itinerario archeologico subacqueo di Ustica, realizzato dalla Soprintendenza
del Mare nel 2006.
Ancora bizantinaV/VI sec. d.C.
Ancora a ceppo mobile e contromarra (età ellenistica)
Ancore bizantine (XI/XII sec.) in un nuovo relitto
rinvenuto nei pressi di Taranto.
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Anfore vinarie italiche (II/I sec. a.C.)
in località Camposanto
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Ancore litiche dalla costa del Villaggio dei Faraglioni
La presunta “statua della Dea Madre”. A destra dal Villaggio preistorico, a sinistra in fase di realizzazione.
10Uno dei quattrordici caccia Aermacchi 200 Saetta della squadriglia di Setti Carraro è caduto nel settembre del 1941 al largo dei Faraglioni e si trova tra i sessanta ed i settanta metri di profondità.Carrello dell’Aermacchi del Secchitello
Secchitello
Faraglioni
Uno dei due piloti indenni (capitano Lucchini) dei quattordici caccia della squadriglia della quale faceva parte Setti Carraro si è salvato atterrando in località Tramontana. Per molti anni l’aereo rimase nel giardino di una casa alla periferia del paese, adibito a pollaio. Quattro riuscirono ad atterrare a Trapani.
MacchiMC 202Folgore
Mitragliatrici Breda Safat da 12,7 mm. di un Folgore ritrovato in mare a Ribera.
Il motore del MC 202 Folgore di Ribera, ritrovato da Mimmo Macaluso
11Secca della Colombaia o Colombara
(kolÚmbaina, pianura sommersa)Relitto punico o romano
Secca della
Colombaia.Relitto romano
o punico
Rilievoeffettuato nel 1968 da Enzo Sole, Beppe e Giovanni Michelini in scala 1:100
- 48 m.
Recupero nel maggio 1968 da parte di Enzo Sole di reperti dalla Secca della Colombaia.
Timone nella
fontana dell’atrio del Museo
Archeologico di
Palermo
Timone di un vascello del XVIII-XIX sec. da Ustica.
Secca della Colombaia.
(Palermo. Museo Archeologico).
Scandaglio(Antiquarium. Torre S.
Maria. Ustica)
Il 21 febbraio 2005 la motonave turca ITA, battente bandiera panamense, si incagliava nella notte sulla
secca della Colombaia con un carico di marmo diretto da Carrara in Egitto, spargendo rottami e sostanze
oleose in uno dei più bei siti subacquei del Mediterraneo.
Lo Scoglio del Medico(SkÒpeloj ÐmÁlikoj,
scoglio congiunto) da una finestra della
torredello Spalmatore e da una vedetta borbonica
a Punta Megna.
Ai piedi dell’orlata, verso Punta Gavazzi, sono segnalate anfore greco italiche (III sec. a.C.) a 52 m. di profondità.
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Frammenti di anfore Dressel 2-4 (I a.C./I d.C.) dinnanzi alla spiaggia del Villaggio dello Spalmatore.
Anfora Dressel 2-4 (I a.C./I d.C.) dal Canale di Sicilia (Antiquarium di Terrasini)
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Itinerario archeologico subacqueo
Le Quarziti di CalaSidoti.
Itinerario archeologico subacqueo
Itinerario archeologico subacqueo
Itinerario archeologico subacqueo
di Punta Gavazzi
Palermo. Magazzini del Museo Archeologico.
Kleistovj limhvn a Cesarea
(Israele),grande
porto commerciale costruito nel 10 a. C.
da Erode, il grande,ove è statorealizzato
un percorso
archeologico
subacqueo
Casseforme per il
cemento idraulico
La celebre iscrizione di Ponzio Pilato da Cesarea Marittima
Isola dell’Asinara.Cala reale.IV/V sec. d.C.
Isola di Pianosa, sede di un progettato Itinerario
archeologico sottomarino. I sec. a.C.
Lisbona. Monastero di Geronimo.Mostra: Ustica – Océan. Due
percorsi archeologici sottomarini.Dicembre 1992.
Lisbona.Torre di Beleme Museo della Marina.
Ceppo arcaico, in pietra calcarea grigia rinvenuto fuori l’itinerario di Punta Gavazzi alla profondità
di 37, 6 m., di un’ancora arcaica del VI – V sec. a. C., nei pressi un grande ceppo plumbeo di età
romana alla profondità di 41 m.
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Palermo. Secca Formica (foto Alessandro Purpura)
18Frammenti di spatheia in una grotta
sommersa in località Za Lisa (Erbe bianche)
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Relitto tardo roman
o con macine (V sec. d.C.)
nei pressi della
Grotta dei
Gamb
eri 2
Ustica.Secchitello
“Corallo nero”(Gerardia Savaglia) a Cefalù
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Aereo Secchitello.La ruota del carrello
appariva ancora integra
nel 2004
(foto di Vincenzo Di Martino e Bessy Stancanelli)
Il motore del Saetta di Secchitello, recuperato da Enzo Sole, è stato
posto in un monumento commemorativo ai
caduti nel Museo storico A. M. a Vigna di Valle
(Bracciano)
(foto di Vincenzo Di Martino e Bessy Stancanelli)
Parti della
fusoliera del MC
200 Saetta
a Secchitello (Ustica)
Naufragio nel 1770 nell’isola di Ustica della galera S. Paolo sotto il comando di Baroncelli Javon.
Perirono cinquantotto
uomini, tra cui il cavaliere
francese De Sade, patrono della galera ed il cavaliere De Soubens. Il
toponimo San Paolo risulta essere stato adottato ad
Ustica per la prima volta poco prima del 1810.
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Un cannone ed una bombarda a Punta San Paolo (Ustica) a - 53 m.
Bombarda dei Cavalieri di Malta
Relitto moderno a
Cala San Paolo
Il 21 giugno 1796 anche lo sciabecco “Diligente” della
marina borbonica al comando di Giuseppe Carabba fu affondato
dai barbareschi al largo
di Ustica.
Carabba perse la vita nello scontro.
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Ancora islamica o bizantina
(VIII/XI sec.)
Grotta della Pastizza o dell’Accademia, dallo scoglio romboidale come una Pastinaca o Pastizza. All’interno frammenti di anfore
africane per raccogliere l’acqua. 23
Africane del III/IV sec.
d.C. a Marsal
a e Terrasi
ni
Statua diS. Bartolo con
tridente,eretta
all’interno della Grotta
dell’Accademia
Grotte dell’Isola di Ustica (di G. Mannino)
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Camillo Padovani, detto “Camillone”, segnalava anfore puniche in un relitto profondo a Punta San Francesco, ma la notizia non è mai stata controllata.
Anfora etrusca recuperata alla profondità di c.a. cento metri a Punta Galera.
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Rampino a quattro marre nella scarpata della Grotta Azzurra
a – 32 m.,utilizzato dalla “Città di Milano”, nave posacavi
telegrafici che nel 1888 pose il cavo Palermo –Ustica – Napoli,
che atterrava in prossimità dell’altro versante della Cala
S. Maria.
Terminale del telegrafo a Cala S. Maria,
ove si trova un altro rampino, sotto l’attuale Villaggio dei Pescatori a circa 30 m. di profondità
I rampini utilizzati dalla “Città di Milano”.
Ancore a quattro marre Haifa (Israele).
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Grotta Azzurra.Relitto romano (II/I a.C.)
Anfore Dressel 1 eDressel 2 - 4.
Gli autori dell’Itinerario archeologico di Ustica dinnanzi alla Grotta dell’Accademia. Da sinistra, Purpura, Fioravanti, Padre Carmelo,
Pruneti, Honor Frost, Riccardi.
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