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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 29 Settembre 2011 A Rionero Riflessione Su Fortunato E L’unificazione D’italia Calcio A 5 Serie C 2.Venosa Inizio Col Botto Per L’essedisport Venosa Campionati Di Societa' - Finale A1 – Orvieto Ballata Per Bunga Bunga Ed Orchestra Melfi. Al Via L’attivita’ Pallavolistica Della Societa’ “Pallandia” Convegno: Valorizzazione del Concreto quali prospettive per l'impiego?

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A RIONERO RIFLESSIONE SU FORTUNATO E L’UNIFICAZIONE

D’ITALIA Un interessante convegno

promosso dalla Fondazione “Giustino Fortunato”

“Giustino Fortunato e l’Unità d’Italia”, questo l’interessante tema del convegno di studi promosso a Rionero in Vulture dalla “Fondazione Giustino Fortunato” ed egregiamente organizzato dalla Biblioteca comunale “Giustino Fortunato” con l’Ufficio Cultura del Comune, nell’ambito del 150° anniversario dell’unità nazionale, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania e con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, dell’Università degli Studi della Basilicata e del Centro Annali per una Storia Sociale della Basificata “Nino Calice”. L’importante evento, di notevole spessore culturale, si è svolto in due sessioni: la prima, il 16 settembre scorso, presso il Palazzo Fortunato e la seconda, il giorno

successivo, presso l’Abbazia di San Michele di Monticchio. A trattare la complessa tematica sul pensiero (e l’azione) di Giustino Fortunato, in merito al processo unitario e le sue conseguenze politiche, sociali ed economiche, sono stati chiamati illustri studiosi ed autorevoli cattedratici delle università di Roma, di Napoli, di Catania e della Tuscia/Viterbo. “ La Fondazione Giustino Fortunato - fanno sapere gli organizzatori - intende promuovere la conoscenza e la riflessione intorno alla personalità intellettuale e politica dell’insigne meridionalista di Rionero in Vulture, che diede un grande contributo alla conoscenza delle reali condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno, dall’unificazione nazionale agli anni trenta del Novecento”. Ma quale è stata la valutazione del Fortunato in merito all’Unità d’Italia? ” L’Unità d’Italia è stata e sarà, ne ho fede invitta, la nostra ( dei meridionali, ndr) redenzione morale. Ma è stata purtroppo, la nostra rovina economica. Noi eravamo, nel 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico, sano e profittevole. L’Unità ci ha perduti. E c’è di peggio: tutto il macchinario dello stato presente, se è tollerabile dalle forze dell’Alta Italia, è intollerabile dalle esauste nostre forze. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all’opinione di tutti, che lo Stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura maggiore che nelle meridionali”. Così Giustino Fortunato ( 1848-1932) scriveva a Pasquale Villari (1826-1917) in una lettera del 2 settembre 1899. Pur con tale amara constatazione il grande meridionalista rionerese restò sempre nell’incrollabile convinzione che solo l’unità d’Italia poteva salvare il Mezzogiorno dalla sua arretratezza economica, sociale e culturale. Come pure era ben consapevole dell’efficienza della macchina amministrativa dello Stato unitario che faceva capo ad onesti e scrupolosi funzionari settentrionali verso i

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quali, tuttavia, non risparmiava, il Fortunato, “frecciatine” ironiche sul loro scarso bagaglio culturale e sulla quasi nessuna conoscenza dell’ex Stato Borbonico. “Eppure - ripeteva spesso don Giustino - quanto dobbiamo loro! Così onesti, coscienziosi, così fedeli alle leggi dell’onore, così testardi nel loro attaccamento alla libertà libera…”. Qualità, queste, che evidentemente mancavano alla classe dirigente e amministrativa del Mezzogiorno. Il meridionalista e parlamentare di Rionero, da acuto e severo uomo politico, basava la sua analisi su accurate ricerche statistiche di un altro grande lucano, il melfitano Francesco Saverio Nitti ( 1868-1953) che, nel 1900, pubblicò il volume “Nord e Sud. Prime linee di una inchiesta sulla ripartizione territoriale delle entrate e delle spese dallo Stato d’Italia”. In tale opera Nitti diede precise risposte, in maniera documentata e con cifre alla mano, ad un quesito che si auto poneva: “L’Unità d’Italia ha prodotto uguali benefici al Nord e al Sud ?”. Nitti risponde dimostrando la falsità di uno dei peggiori pregiudizi dei settentrionali, specialmente dei signori lombardi, quelli cioè, secondo cui i meridionali non pagavano le imposte e scialacquavano sul bilancio dello Stato. Egli con la sua opera prova e testimonia il contrario, dimostrando l’autenticità della questione meridionale.

Ciò nonostante Giustino Fortunato fu e rimase un unitarista senza se e senza ma, convinto che il Risorgimento avrebbe consentito all’Italia di entrare nella modernità; timoroso, però, che “Lo stellone d’Italia”, che aveva consentito il

miracolo dell’Unità della nazione, ci abbandonasse.

Fu, pertanto, sempre contrario ad ogni forma di localismo ( anche regionale) nel timore che l’Unità della nazione potesse andare in frantumi e non solo. Profetico il suo giudizio sul decentramento regionale: ” Ma se, invece – scrisse - per decentramento amministrativo propriamente detto, voi intendete, come intende la “Giunta esecutiva del Comitato lombardo pel Decentramento”, l’attribuire ai capi locali, più o meno autonomi, vere proprie funzioni di Stato; se di codeste funzioni volete loro commettere, insieme, la deliberazione e la esecuzione, io non esito un solo istante a respingere lungi da me, nell’interesse stesso di quelli fra i miei corregionali che più soffrono e più lavorano, un dono siffatto. (…) che renderebbe una volta, poderosa, odiosa clientela delle classi dominanti e, l’Italia stessa un oggetto di lusso, fatto per chi possiede e chi comanda, i signori, i ricchi, i pubblici funzionari e gli uomini politici”. Parole sante, per ieri e, forse, di più per oggi, dal momento che il Mezzogiorno è rimasto uno sfasciume pendulo sul mare

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più per colpa degli uomini che della natura, come è stato sostenuto.

La complessa e poliedrica personalità di Giustino Fortunato, nel corso dei due giorni del convegno, è stata analizzata a vasto raggio, a largo spettro, non tanto e non solo nel pensiero e nelle opere, ormai noti a più, quanto nel “percorso” della sua formazione culturale e politica, determinata anche dalla conoscenza storica ed ambientale del Mezzogiorno d’Italia (quale socio del Club Alpino percorse per alcuni anni, dal 1878, a piedi in lungo e in largo “ tutta intera la terra meridionale”, scrivendo le sue magnifiche “corrispondenze)”. Non si è trascurato il riferimento alle forti personalità che influirono sulla sua formazione culturale, storica e politica (da Luigi Settembrini a Francesco De Sanctis, Gaetano Salvemini ecc.), richiamando anche i tanti illustri studiosi che subirono l’influenza del suo pensiero, da Manlio Rossi Doria, Giuseppe Catenacci, Nino Calice ed altri. Un convegno di grande valenza storica culturale, dunque, per l’apporto

eccezionale dato, portando anche elementi innovativ,i alla conoscenza dell’Uomo come parlamentare, studioso e profondo conoscitore della realtà del Mezzogiorno, il quale ha rappresentato in maniera lucida la “Questione Meridionale”, vale a dire l’esistenza delle“due Italie”e il loro divario. Tutto ciò è emerso grazie alle brillanti ed esaustive relazioni degli illustri cattedratici intervenuti. Riportare, seppure per sommi capi e senza fare torto a nessuno, il contenuto delle varie relazioni in un solo articolo di giornale è opera assai difficoltosa, anzi impossibile. Pertanto chiediamo venia agli illustri relatori se dobbiamo limitarci a riportare solo i loro nomi e il tema degli interventi.

La prima sessione del convegno (nell’angusta sala di Palazzo Fortunato), sotto la presidenza del prof. Guido Pesconsolido, è stata aperta dai saluti istituzionali da parte del sindaco di Rionero in Vulture Antonio Placido, del presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, del prof. Rienzi, in sostituzione del rettore dell’ Università della Basilicata Mauro Fiorentino, e del presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. Il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo ha fatto pervenire un messaggio di saluti e di buon lavoro. Hanno fatto seguito le interessanti ed ampie relazioni del prof. Francesco Barbagallo dell’Università degli studi di

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Napoli “Federico II” sul tema”Fortunato, l’Unità d’Italia ed il Mezzogiorno”, del prof. Giampaolo D’Andrea dell’Università degli Studi di Basilicata su “Il Risorgimento di Fortunato”, del prof. Giuseppe Barone dell’Università degli Studi di Catania su “Dal Regno borbonico allo Stato italiano”, del prof. Andrea Giannola dell’Università “ Federico II” di Napoli su “Il rapporto Nord-Sud prima e dopo l’Unità”. Applaudita la rappresentazione teatrale di un dialogo fra Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti (attori Gennaro Tritto e Raffaele Castria), con la regia di Giampiero Francese.

Nel corso della seconda sessione (tenutasi nell’ampia chiesa dell’Abbazia di San Michele di Monticchio), presente un folto ed attento uditorio, sotto l’accorta presidenza del prof. Francesco Barbagallo, hanno svolto le loro magnifiche relazioni la prof.ssa Lea D’Antonedell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma su “ L’ambiente e il territorio meridionale”, il prof. Luigi Compagna della LUISS Guido Carli di Roma su “Fortunato e il brigantaggio”, il prof. Luigi Musella dell’Ateno “Federico II” di Napoli su “ I problemi dell’unificazione”, il prof. Marco Paolino dell’Università degli Studi della Tuscia, Viterbo su “ Le classi dirigenti meridionali”, il prof. Guido Pesconsilido dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma su “ Fortunato e l’ANIMI”, l’Associazione Nazionale per gl’Interessi del Mezzogiorno, di cui il

parlamentare rionerese è stato uno dei fondatori, munifico sostenitore e presidente per un certo periodo.

Un’ utile occasione di riflessione non solo per conoscere ed approfondire la personalità del Fortunato, il suo pensiero politico, la sua multiforme attività di studioso, il suo giudizio sul Risorgimento di cui non approvava del tutto il come si era svolto, ma di cui fu strenuo difensore del suo valore per la rinascita non solo del Mezzogiorno ma dell’intera Italia in grado di entrare, alla pari, fra le grandi nazioni europee, ma soprattutto per trarne i dovuti insegnamenti anche per il presente e per il futuro della nazione. Riflettere sul vecchio e sul nuovo meridionalismo, proiettato nell’area mediterranea.

Non per niente Fortunato è stato implacabile nel denunciare l’inefficienza, la pochezza e l’inadeguatezza della classe dirigente del suo tempo, il debito dello Stato Italiano nei confronti del

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Mezzogiorno e da invocarne una moralmente sana e in grado di condurre la nazione a traguardi di progresso e di giustizia sociale. Indicativo e lungimirante il suo auspicio riguardo ai giovani: “Vorrà almeno la gioventù non ancora ascritta alle chiese militanti, e che io mi auguro non sorda alle voci ammonitrici, se anche deboli, perché amo vederla onestamente libera di giudizio e di coscienza, insorgere ( è questo il Fortunato conservatore? ndr) contro le insanie di una politica senza propositi, o con propositi ostinatamente contradditori, e richiedere, prima d’ogni cosa, quella semplicità di vita nazionale, quella purificazione di tutti i privilegi, sian volti al basso od all’altro, onde solo sia possibile al Mezzogiorno (all’Italia intera, ndr) diventare meno gramo?”. Un massaggio e un augurio indubbiamente valido ancora oggi. Michele Traficante

CALCIO A 5 SERIE C2.

CALCIO A 5 SERIE C 2.VENOSA 24-09-2011. Il Tolve trionfa a

Venosa nella prima di campionato

FLACCO VENOSA: 3 TOGETHER TOLVE: 4 F.VENOSA: Digrisolo,Santarsiero,Nuzzo,Scoca,Gammone,Minutiello,Cacossa,Cardone,Spagnuolo,Caggiano. A disposizione: Gaigano, Cella. All. D’Urso F. TOGETHER TOLVE: Moliterno,Conte,Garofalo,De angelis,Potenza A.,Potenza M., Cortese,Innella,Ferrulli,Flore,Colonna,Stuni. All. Nardiello. MARCATORI: 4’,28’ Potenza A.,16’ Cacossa,19’,46’ De angelis, 41’ Minutiello, 55’ Gammone. Venosa- Riparte il campionato di C2 di calcio a 5. Per il girone A si scontrano alla prima giornata Flacco Venosa, reduce da una buona annata, e Together Tolve di cui possiamo dire la stessa cosa. Durante l’ estate rivoluzionata la rosa della Flacco Venosa che presenta molti nuovi volti oltre agli ormai veterani: Scoca, Gammone, Cacossa, Nuzzo e Santarsiero e Digrisolo. Partita nel 1° tempo equilibrata anche se il Tolve riesce ad imprimere meglio il suo gioco. Infatti il primo gol arriva già all’ 8’ con Potenza A. che la infila alle spalle del portiere Digrisolo. Il Tolve forte del vantaggio ci

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riprova qualche minuto dopo sempre con Potenza A. che però questa volta non indovina la porta con il suo diagonale. La Flacco sembra un po’ sottotono nei primi minuti di gioco, ma la loro risposta al gol del Tolve arriva al 16’con Cacossa che mette a segno la sua ennesima rete con la maglia della Flacco dopo aver lasciato in dietro 2 avversari. Dopo un minuto ci riprova ancora la Flacco con Minutiello, primi minuti con la casacca rosso gialla per lui, che cerca la porta con un buon tiro che però viene ben parato da Moliterno, decisamente in giornata. Ma il Tolve non resta a guardare e prende coraggio, infatti al 19’ è De Angelis a firmare il vantaggio con un bel tiro calibrato. Le squadre sono ben disposte infatti è difficile penetrare tutte e due le difese, ma con un guizzo Minutiello prende palla e scodella un tiro che si infrange però sulla traversa, lasciando il pubblico con l’ amaro in bocca. Al 25’ però è Conte a prendere un palo dopo una bella azione costruita intelligentemente. Subito dopo quest’azione mister D’Urso chiama un time-out per riorganizzare la Flacco un po’ in difficoltà. Al 28’ Potenza A. firma la doppietta mettendo in rete una bella palla ricevuta da un compagno. Q uesta è l’ ultima emozione del primo tempo che si conclude sul risultato di 3-1 per gli ospiti. Molta gente presente per assistere al match in questo sabato al campetto del sacro cuore. Il secondo tempo vede protagonista più la Flacco che il Tolve, infatti la squadra ospite va in grande difficoltà sulle veloci ripartenze degli oraziani. Al 33’ Gammone cerca il gol ma non ci riesce grazie ad una bella parata di Moliterno. Un minuto dopo il Tolve va in contropiede ma con un miracolo Minutiello riesce a recuperare e impedire il gol. Ed è ancora lui che guidato dall’ euforia del momento mette in piedi una buona azione e conclude mettendo a segno un gran gol all’esordio nella Flacco, Moliterno non può nulla. Un minuto dopo sempre Minutiello ci prova ancora ma questa volta il pallone si

stampa sul palo. Dopo qualche minuto al 46’ però arriva il gol del 4-2 per il Tolve con De Angelis che infila un preciso diagonale. Ma la Flacco non vuole mollare e tenta in tutti i modi di riportarsi sotto, lo fa al 53’ con Cacossa che però non riesce a superare Moliterno. Quest’ ultimo, un minuto dopo, su un contropiede della Flacco, tocca la palla con le mani fuori area e viene espulso dall’ arbitro, al posto suo entra Ferrulli. Al 55’ Gammone mette paura al Tolve mettendo a segno il gol del 4-3 con un tiro preciso nell’ angoletto alto. Il Tolve non volendo rischiare il pari si fa vedere dalle parti del portiere Caggiano, anche lui all’esordio, (subentrato a Digrisolo) che al 58’ effettua una parata veramente importante per la Flacco su Garofalo. Il Tolve chiama l’ ultimo time-out per cercare di risistemare le cose in vista dell’ ultimo arrembaggio della Flacco decisa più che mai a non perdere la partita. L’ arbitro decreta tre minuti di recupero, e durante questo lasso di tempo ne succedono di tutti i colori. Infatti al 61’ Cacossa viene espulso per somma di ammonizioni, e quindi la Flacco è costretta a giocare in 4. Il Tolve allora ne approfitta e si porta in attacco con Conte che manca un gol già fatto. La Flacco con un uomo in meno non riesce a portarsi in avanti e quindi al 63’ Garofalo va verso la porta venosina ma colpisce il palo e spreca ancora un’altra occasione. La partita finisce così 4-3 per il Together Tolve, che centra un buon risultato esterno su un campo difficile. La Flacco parte male, ma tirando le somme la sua partita non è stata del tutto negativa, anzi si è vista l’ affermazione di nuove leve per la formazione Oraziana. Lorenzo Zolfo

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Le foto riprendono Flacco Venosa e Tolve ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

INIZIO COL BOTTO PER L’ESSEDISPORT VENOSA CHE

ESPUGNA POTENZA.

ORLANDO URBANO POTENZA 4 ESSEDISPORT VENOSA 8

ORLANDO URBANO: Santoro, Pirrone A., Rondanini, Pirrone R., De Bonis, Pirrone S., Pergola, Dapoto, Stabile L., Delle Donne, Stabile V., Ciliberti.All. Romano. ESSEDISPORT: Scatamacchia,Di Palma, Saantoliquido, Paulangelo, Bochicchio, De Musso, Dichirico,Del Cogliano, Di Palo, Antonacci. All. Di Napoli MARCATORI: Ciliberti; Stabile, De Bonis, Pirrone per l' Orlando Urbano; Del Cogliano (2),, Di Palo (2),,

Paulangelo (2), Dichirico, Di Palma per l' Essedisport. NOTE: spettatori 100 circa Grande prestazione e ottimo risultato dell' Essedisport al Macchia Giocoli di Potenza contro un' Orlando Urbano, che tanto timore incuteva alla vigilia del macth, i venosini sono tornati a casa con un indiscutibile 8 a 4, tanto meritato quanto sudato, incamerando così i primi tre punti di un campionato che potrebbe riservare piacevolissime sorprese. L' Essedisport si è presentata in campo con Scatamacchia tra i pali, difesa composta da Santoliquido e dal nuovo acquisto Paulangelo, in attacco spazio al talento Del Cogliano, accanto al veterano Dichirico, a disposizione il secondo portiere Antonacci, gli anziani Bochicchio e Di palma, il talentino Di Palo e De Musso, oltre allo storico portierone Carmine Di Napoli, quest' anno più in veste dirigenziale, sugli spalti invece la solita mascotte Carmine Di Tommaso. La gara è iniziata all' insegna dell' equilibrio, vuoi perchè era la prima assoluta per entrambe, oppure perchè bisogna ancora smaltire i carichi della preparazione, ma fatto sta che le fasi di gioco erano abbastanza lente, se si eccettua ovviamente le ripartanze, tuttavia col passare dei minuti la partita diventava più combattuta e si iniziavano ad intravedere anche delle occasioni da gol, a sbloccare l' equilibrio è stata l' Essedisport con un piattone di Del Cogliano, gli stessi venosini sono andati più volte vicino al raddoppio, con i vari Dichirico, Del Cogliano e De Musso, ma sono stati invece i padroni di casa ha trovare la rete con Ciliberti, che su corta respinta di Scatamacchia lo infilava da due passi. Dopo aver subito il pareggio l' Essedisport non si è scomposta e ha continuato ad attaccare fino a trovare il nuovo vantaggio con "Pippo" Dichirico che ben servito da Santoliquido ha dovuto solo spingere la palla in rete. Sul finire del tempo l' Essedisport ha modificato la disposizione tattica con l'

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inserimento di Di Palo e Di Palma, passando dal 2-2, al rombo, chiudendo così in vantaggio per 2 a 1. Nella ripresa la squadra venosina è ripartita con la stessa formazione e nel giro di pochissimi minuti ha realizzato 2 gol di pregevole fattura con il baby Di Palo, aumentando così il vantaggio, ma sopratutto la consapevolezza di poter portare a casa una vittoria importantissima. L' Orlando Urbano ha tirato fuori l' orgoglio e accorciato le distanze con De Bonis, ma quest' oggi l' Essedisport aveva qualcosa in più e si è rimessa subito a distanza di sicurezza con la rete di udite udite Lucio Di Palma, che con un colpo da "biliardo" ha messo la palla in rete, subito dopo è toccato ancora a Del Cogliano, firmare la sua personalissima doppietta. A quel punto gli orlandini si sono riversati in avanti alla ricerca dell' impresa, ma gli attacchi hanno prodotto solo una rete con Stabile, anche perchè i guantoni di Scatamacchia e la solida difesa ospite hanno operato alla perfezione. Con i padroni si casa esposti in avanti, l' Essedisport ha potuto agire di rimessa e proprio su azioni di contropiede il neo acquisto Paulangelo ha sigillato la sua ottima prova con una doppietta che ha portato i suoi avanti per 8 a 3. La gara ormai volgeva al termine e mister Dichirico ne ha approfittato per far girare tutti gli uomini a disposizione, dando spazio al pelato dai piedi buoni al secolo Federico Bochicchio e all' esordiente Antonacci, che tra i pali si è ben comportato. A fine gara la gioia nei volti dei venosini era lampante, perchè sbancare il campo dell' Orlando Urbano non è certo impresa facile, ma soprattutto perchè consci delle proprie capacità e della propria forza. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’Essedisport Venosa. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

CAMPIONATI DI SOCIETA' - FINALE A1 – ORVIETO 25

SETTEMBRE 2011. LA SCOTELLARO MATERA CON

GAI-ZAMMILLO-TAURISANO E HALITI STABILISCE IL NUOVO PRIMATO REGIONALE NELLA

STAFFETTA 4X400 -GAI MIGLIORA IL PRIMATO PERSONALE NEI 100

ORVIETO. Finale col botto ai Campionati di Società Finale A1 della FIDAL. Nell'ultima gara del programma, la staffetta 4x400, la Scotellaro migliora il primato regionale di Basilicata che durava da ben 20 anni, da quando a Potenza (correva l'anno 1991) era stato stabilito dai velocisti del Club Atletico Potenza con cronometraggio manuale. A Orvieto la Scotellaro con la staffetta composta da Taurisano, Gai, Zammillo e Haliti ha fermato il cronometraggio elettrico a 3'21"85, che rappresenta il nuovo primato regionale di Basilicata. Per Marco GAI si tratta quindi di un secondo primato regionale, dopo quello dei 200 m. Grande soddisfazione per il velocista di Venosa che a Orvieto ha disputato tre gare di grande valore. Sabato ha vinto la gara dei 100m migliorando ancora una volta il proprio personale, portandolo a 10"84; il giorno dopo ha conquistato il bronzo nei 200m correndo in 21"41, secondo miglior tempo dell'anno contribuendo appena un'ora dopo a migliorare il primato regionale della staffetta 4x400. Le gare di Orvieto (100m, 200m e staffetta si

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possono guardare su Youtube scrivendo Marco Gai Orvieto). Lorenzo Zolfo La foto ritrae il momento del cambio Gai-Zammillo nella staffetta 4x400. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Presentazione del film

BALLATA PER BUNGA BUNGA ED ORCHESTRA

Regia e musiche di Fulvio Spermacchioni di Gianni Maragno

Nel corso della conferenza

stampa, indetta per le ore 11:30 del giorno 28 settembre 2011 presso la “Mediateca Provinciale” – P.zza Vittorio Veneto - Matera, sarà proposta ai rappresentanti degli organi di informazione l’anteprima del satirico cortometraggio dal titolo evocativo: “Ballata per bunga-bunga e orchestra, Regia e musiche di Fulvio Spermacchioni ” ideato e prodotto dal Laboratorio Multimediale di Gianni Maragno. Il cast del film vanta anche la presenza del primo cittadino laertino, l’Ing. Gianfranco Lopane, il quale “a suo dire” non poteva mancare in un film dedicato a “La-terza” età.

Un valore aggiunto nella produzione è costituito dalle musiche composte per l’occasione dal maestro Nicola Samale, fra le quali spicca l’originalissima Ballata per bunga bunga, splendidamente interpretata dal baritono di Molfetta Giuseppe Altomare con l’accompagnamento al pianoforte di Martin Gallego.

Sinossi Al fine di predisporre per il

Congresso Nazionale di Geriatria, una relazione su: “La sessualità negli anziani afflitti da demenze cognitive” un team di geriatri avvia un corso di 2b A.N.A. (acronimo di Bunga-bunga per anziani non autosufficienti). Con grande stupore dei medici, il metodo di 2b A.N.A. verrà rifiutato nell’ambito del campione di anziani prescelto, dai soggetti con demenze lievi, sulla base del non sopito senso del ridicolo e del pudore. Il metodo, invece, risulta confacente quale terapia per le demenze gravi e gravissime, che impediscono agli anziani affetti di percepire quei sentimenti di vergogna. Combinandosi con altre metafore suggerite dal felice contesto scenografico delle murge, il tema della demenza senile si pone come efficace traslato ravvisabile in alcuni momenti patiti dalla politica italiana degli ultimi anni.

Per maggiori informazioni o ulteriori dettagli si invita contattare la segreteria ai seguenti recapiti: 0835-334063; 338-9048277.

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MELFI. AL VIA L’ATTIVITA’ PALLAVOLISTICA DELLA SOCIETA’ “PALLANDIA”

Melfi. La scuola di pallavolo Pallandia volley Melfi martedi 4 ottobre inizierà l'attività sportiva di pallavolo nella ristrutturata palestra comunale Pasquale Festa Campanile. “Dopo un anno in sordina-riferisce il prof. Enzo Urbino, presidente ed allenatore- adesso che siamo rientrati nella storica palestra a pochi metri dal Comune di Melfi, iniziamo ad organizzarci con le squadre che parteciperanno ai campionati federali. Quest’anno dovremmo disputare ben 6 campionati: partiamo con la serie D fino ad arrivare ai campionati giovanili come

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l'Under 16,14,13,12, e minivolley per i piu' piccoli. Probabilmente vi e' in cantiere anche un campionato maschile. Iniziamo martedì 4 ottobre con i seguenti giorni ed orari suddivisi per fasce di eta': martedi-giovedi e sabato dalle ore 16.30-17.30 per bambini/e della scuola materna; dalle ore 17.30-18.30 per allievi della scuola elementare; dalle ore 18.30-19.30 per ragazze e ragazzi della scuola media; dalle ore 19.30 in poi per tutti i ragazzi e ragazze senza limite di eta'. Otre all'attività agonistica ci saranno numerose iniziative della nostra scuola di pallavolo;dalla festa di natale riservata alle atlete e genitori al volley in maschera a carnevale e nel periodo di pasqua ad una manifestazione che prevede la presenza di una campionessa del volley nazionale. Il lavoro e' tanto-conclude Urbino- ma noi non ci perdiamo d'animo,anzi cercheremo anche quest'anno di raggiungere obiettivi di spessore per la nostra città ma soprattutto per tutto il nostro movimento sportivo”. Lorenzo Zolfo

La foto ritrae la Pallandia Melfi col mister Urbino.

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