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Page 1: Viaggiare con l’àncora della burocrazia · una buona burocrazia, quella che facilita la vita delle imprese e dei cittadini, tenendo in piedi solo gli adempimenti e le proce-dure

Pagina: 21.12.2017 | LO | Artigianato1 , Orario bozza: 20/12/2017 17:51:22 , Autore: i.michetti

Pagina: 21.12.2017 | LO | Artigianato1 , Orario bozza: 20/12/2017 17:51:22 , Autore: i.michetti

Viaggiare con l’àncora della burocraziaUn convegno di Rete Imprese Italia analizza il difficile rapporto tra Pmi e adempimenti amministrativi

Sostenere le impre-se, tante volte, si-gnifica semplice-mente farsi da partee lasciar lavorare gli

imprenditori e i loro collaborato-ri. Lasciar lavorare significa in-nanzitutto, da parte del governoe delle pubbliche amministra-zioni, smettere di rubare tempocon adempimenti amministrati-vi e burocrazia, significa innan-zitutto semplificare.“Burocrazia: l’Italia del tempoperso” è infatti il titolo del con-vegno organizzato da Rete Im-prese Italia che si è svolto il 13dicembre a Roma, al Tempio diAdriano. Un convegno che ha visto la partecipazione dei pre-sidenti delle cinque organizza-zioni di Rete Imprese Italia: Stefano Battini, presidente Scuola nazionale dell’Ammini-strazione, Francesco Caio, con-sulente del Ministero dello Svi-luppo Economico per le Reti, Al-fondo Celotto, professore di di-ritto costituzionale all’Universi-tà Roma Tre, Ernesco Maria Ruggini, direttore dell’Agenziadelle Entrate, Serena Sileoni, vicedirettore generale dell’Isti-tuto Bruno Leoni.Non è mancata anche il Ministroper la Semplificazione e la Pub-blica Amministrazione, Marianna

Madia, che ha chiuso i lavori dellagiornata, e si spera abbia presta-to particolare attenzione all’ana-lisi che è stata presentata duran-te il convegno, uno studio realiz-zato in collaborazione con l’Uni-versità di Trento sull’impatto de-gli adempimenti amministrativisulle piccole e medie imprese intermini di tempi e costi.Il pesco della burocrazia sulle Pmi, secondo i dati forniti da ReteImprese Italia, è stimato al 39 percento del profitto lordo delle im-prese italiane, raggiungendo la

cifra di 33 miliardi di euro l’anno,che ammontano in media a circa8000 euro per ogni impresa.Secondo l’indagine, tra gli adempimenti più scomodi e gravosi ci sono la tracciabilità el’autocontrollo degli alimenti eHACCP, gli adempimenti fiscali,la gestione paghe e personale,i rapporti con il commercialistae le società di servizi, i rapporticon gli uffici dell’ente locale.Rete Imprese Italia ha posto l’accento sulla riforma della pubblica amministrazione come

effetto propulsivo nuovo e rile-vante, soprattutto attraverso un rapporto pubblico-privato più trasparente, facile ed effi-ciente.Da una parte c’è la cattiva buro-crazia, quella che genera com-plicazioni, tempi biblici, costi impropri che appesantiscono losvolgimento della loro attivitàe nella quale, molto spesso, si annidano corruzione, illegalità,criminalità.Dall’altra, invece, esiste ancheuna buona burocrazia, quella

che facilita la vita delle impresee dei cittadini, tenendo in piedisolo gli adempimenti e le proce-dure necessarie, quella che con-sente a un imprenditore di poterlavorare con poche regole, sem-plici, chiare e certe. Senza doverimpazzire per procedure e adempimenti complicati e co-stosi.“Riteniamo che si debba conti-nuare a percorrere la strada diuna semplificazione burocrati-ca, perché gli artigiani non sonodei contabili, non sono dei com-mercialisti, e non possono più permettersi di perdere metà delproprio tempo per rispettare una burocrazia bizantina e in-comprensibile – ha commenta-to il presidente Nicola Marini -.Tantomeno, nell’attuale situa-zione, ci si può permettere di as-sumere qualcuno che si occupisoltanto di burocrazia: è uno ’spreco’ che la maggior parte deipiccoli imprenditori non può piùsostenere. Pertanto speriamoche questo 2018, come auspi-cato durante il convegno, conti-nui a remare nella direzione diun sistema con poche norme chiare, un sistema che prevedaun rapporto diretto con la pub-blica amministrazione, all’inse-gna della trasparenza e del ri-spetto reciproco”.

Unione Artigiani, sosteniamo lapista per dimostrare la nostra vi-cinanza al tessuto sociale dellacittà, ma anche per valorizzarnel’economia e l’attrattività”.La pista di Lodi on Ice, in partico-

lare, non migliorerà soltanto lacittà, non donerà sorrisi soltantoai bambini lodigiani ma a quellidi tutto il mondo. Gli organizza-tori, infatti, sostengono la Fon-dazione Umberto Veronesi:

“Parte degli incassi – spiega Adriano Degli Innocenti, che ge-stisce la pista insieme a SimoneFranchini – saranno devoluti perla ricerca contro i tumori pedia-trici

Anche gli artigiani pattinano

RRiapre in piazza Mat-teotti la pista di patti-naggio sostenutaanche dall’UnioneArtigiani.

Si accendono le luminarie, e si accendono anche le luci della pi-sta di pattinaggio Lodi on Ice, cheha riaperto i battenti, puntuale come i primi freddi, lo scorso no-vembre. In piazza Matteotti, al-l’ombra dell’antico Torrione, è stata sistemata l’ampia pista peril pattinaggio su ghiaccio allestitadalla famiglia Degli Innocenti, che la gestisce insieme a SimoneFranchini, e si può pattinare neigiorni feriali dalle 8 alle 13 e dalle15 alle 19, mentre nei festivi e prefestivi dalle 9 alle 22. Esistonopoi sconti particolari per le scuoleo gruppi, su cui ci si può informa-re telefonando al 339-7514673.“Questa struttura ha un ruolo so-ciale importante, perché è un’oc-casione di aggregazione oltre che

di divertimento” ha sottolineatoAlessandro Folli dell’Unione Arti-giani, che sponsorizza l’iniziativainsieme alla Bcc Laudense, Asvi-com e ilTrentadueCafé.“Da anni segnaliamo che piazza-le Matteotti rappresenta un pri-mo biglietto da visita per il centrostorico: chi passa da viale Dal-mazia e vede tutto buio, di certonon è invogliato a fermarsi per fare un giro in centro. Invece, conla piazza tutta illuminata, si donavita nuova a questo angolo di cit-tà e a tutto il centro storico” pro-segue Folli, accennando anchealla pista come presidio di sicu-rezza per chi ogni giorno passaa piedi dalla zona, altrimenti buiae desolata.“Non dimentichiamo, poi, che ogni iniziativa di questo tipo por-ta anche un bell’indotto ai com-mercianti, agli artigiani del cen-tro, ed è quindi un toccasana perl’economia locale. Noi, come

GIOVEDÌ 21 DICEMBRE 2017 - ANNO 7 - NUMERO 6