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Page 1: Venerdì, 4 marzo 2016 Numero Zero N - vivereconlentezza.it · na rivolta nel carcere di Topo Chico a Monterrey, nel nord del Messico, ha ... la Diocesi di Pavia, editore de Il Tici-no,

Una rivolta nel carcere di Topo Chico aMonterrey, nel nord del Messico, hacausato la morte di almeno 52 perso-

ne, più il ferimento di altre 12.All’origine della rivolta ci sarebbe stata l’uc-cisione di Jorge Hernández Cantú, uno deileader del carcere e membro del Cartello delGolfo, una delle bande criminali che control-lano il traffico di droga nel Paese. La mortedi Cantù sarebbe stata causata da alcuni de-tenuti appartenenti alla banda avversariadei Los Zetas. L’incapacità delle guardie del-la prigione nel contenere la rivolta ha causa-to la guerriglia e l’alto numero di morti e fe-riti.

Come avete reagito alla lettura di questa no-tizia?

a 52 in meno

b sono addolorato

c Speriamo che il viaggio di PapaFrancesco spinga a cambiare qualche cosa

d cose che succedono solo in quei posti

Le risposte suggerite non fanno parte di nes-sun test, servono solo un pò a guardarci den-tro, il timore è che in tanti sceglieranno la ri-sposta a.

Finalmente sto peruscire, e lo faccio agambe levate, non mi

volto a guardare.La verità è che sono stres-sato, anzi nervoso, da ades-so trattengo il fiato e nonvedo l’ora di riprendere unavita quotidiana. Al solo pen-sare al mondo reale là fuorimi vengono i brividi.Dove sono ora, nessuno con-ta per quello che era fuori.Ho incontrato avvocati, in-fermieri, banchieri, direttoridi aziende, ladri, truffatori,spacciatori, ognuno con ilproprio punto di vista, lapropria filosofia, le proprie

idee. In molti millantano.Ascolto, ma non do retta anessuno, lo fanno, forse pernon pensare ai propri veriproblemi. Sento che questa esperienzaprima o poi mi servirà. Sa-pendo bene che questa voltaquando esco non avrò unavia di mezzo, per me esisto-no soltanto due strade, oriesco a farmi una nuova vi-ta, una famiglia, un lavoroonesto, nuovi amici…o fi-nirò di nuovo nei guai. Laprima strada è una sceltadifficile, con la crisi econo-mica e la mancanza di fidu-cia nei confronti del mi-

grante. La seconda strada,più facile, specialmente sereagisci senza pensare duevolte. A me piacciono le sfi-de, quindi proverò la primafino alla fine, visto che nonmi piace per niente essereun fallito. Al solo pensierodi aver cambiato il modo divedere le cose, trovo la con-ferma che sono cresciuto,vedo più chiaro e mi chiedo:la fortuna sarà dalla miaparte questa volta?Ma non tutto dipende dallafortuna, oggi torno a farparte del mondo civile, sen-za arrendermi.

Aymen

Numero ZeroUmberto Eco

Numero Zero, di Um-berto Eco, edizioniBompiani è un libro

piacevole. Una via di mezzotra un thriller di fantapoli-tica e un romanzo urbanoambientato a Milano nel1992 nel periodo inizialedell’inchiesta giudiziaria di“Mani pulite”.In una Milano criptica edalle atmosfere cupe si sno-da la storia della nascita diun quotidiano che per i pri-mi dodici mesi sarà forma-to esclusivamente da “nu-meri zero” cioè solo bozzecomplete ma non vendibili.In realtà, nella concezionedi chi l'ha voluto, si trattasolo di realizzare una roda-ta macchina del fango me-diatica a uso e consumo diun non ben identificato“Commendatore” con unaredazione formata da pro-fessionisti raccogliticci eadeguata al livello del gior-nale. La narrazione scorree tiene il lettore attento no-nostante il libro non si av-vicini alla tensione a cui ciha abituati lo scrittore.Tuttavia, il romanzo puòavere più chiavi di lettura,dalla più semplice e intuiti-va romanzesca a quella piùattenta di tipo sociologico eparzialmente storica. Aquesto proposito, va co-munque evidenziata laspiccata caratterizzazionedei diversi personaggi che,in alcuni casi, sono stereoti-pi già collaudati mentre inaltri sono parzialmentenuovi e inediti. In conclu-sione, rimane un libro gra-devole e non banale senzaraggiungere, comunque, ilivelli di stimolo intellettua-le tipici di Umberto Eco.

Pietro

Direttore responsabile: Bruno ContigianiIscrizione al Tribunale di Pavia: 3087, 2015Redazione: L’Arte del Vivere con Lentezza – via Diola 96/A Ziano Piacentino (PC)Ella Ceppi, Muna Guarino, Francesco Argenti, Ivan Sarfatti, Elisa CaprariHanno collaborato: Alexander, Antonio, Aymen, Camillo,

Carlo, Costantino, Cristian, Diego,Dionis, Francesco, Giuseppe, Luis,Marco, Mattia, Pietro, Raffaello, Ro-berto, Rosario.Con la collaborazione esterna di Fabrizio.Grafica e impaginazione Matteo Ranzini.

Numero Zero esce grazie alla collabo-razione della Dirigenza di Torre del

Gallo, degli agenti, degli educatori, diApolf Pavia, all’apertura mentale del-la Diocesi di Pavia, editore de Il Tici-no, alla direzione di Alessandro Re-possi, a tutta la redazione e al lavorodei Volontari de L’Arte del Vivere conLentezza Onlus. Si ringraziano inoltrequanti decidono di supportare questainiziativa con la diffusione e gli inve-stimenti pubblicitari. Per informazionie pubblicità 0382-24736.

In redazione

N.29

Test: una risposta onesta

Numero ZeroLa Voce del Gallo

FOGLIO MENSILE EDIZIONE DELLA CASA CIRCONDARIALE TORRE DEL GALLO DI PAVIA

IL LIBROEDITORIALE

182 HP Forse me la cavo

Dizionario:Come hai mangiatola carne, adesso mangia l’osso:

Come ti è piaciuto fare isoldi facili, adesso fattistare bene anche il car-cere.Allacciato:

Tratto in arresto.

Francesco

Spesso dire grazie non basta per ringraziare, sentiamola necessita di andare oltre le sei famose lettere, permanifestare la nostra riconoscenza.

Questa la sensazione che abbiamo provato il 17 febbraioquando abbiamo visto arrivare la nostra direttrice, IolandaVitale, accompagnata da Daniela Bagarotti, don Dario e duerappresentanti della Caritas di Pavia, che spingevano unabellissima motozappa Ducati da 182 cavalli, nuova di zecca. Fino a quel giorno arare la terra era quasi una missione im-possibile, non la tipica passeggiata, che precede il ritualedella semina dell’orto.Missione che, normalmente si svolgeva, solo se don Darioriusciva a trovare in prestito da qualche parte, il gioiellomeccanico.Andiamo incontro a un’estate da veri ortolani, perché oltre aringraziare dobbiamo anche darci da fare per far cresceremelanzane, pomodori, peperoni, zucchine, ancora per meritodei nostri benefattori.

Edgar

19Il progetto Venerdì, 4 marzo 2016

Pasticceria CaffetteriaLa Maison

P.zza Vittorio Emanuele 14Cava Manara

Tel. 0382/553482

La buona notiziaSii impeccabile con la parola. E’ il primo accordo che DonMiguel Ruiz consiglia sulla strada della saggezza. Diffici-le da mantenere, semplice, potente. Tutto comincia da lì.Attraverso la parola si esprime il potere creativo. Attra-verso di essa manifestiamo ogni cosa. Il 9 aprile del 2016saremo al Giubileo dei Settimanali Cattolici, a Roma, in-contrando Francesco. Anche Numero Zero ci sarà, grazie a Il Ticino. Che cosapotremmo proporre in quella occasione? Qualche tracciasi trova nel pezzo di Raffaello, mi permetto di aggiungereche noi operatori della stampa potremmo essere portatoridella buona novella. Oggi per un malinteso senso dellamodernità il giornalismo privilegia la cattiva notizia, illitigio, l’urlo, l’orrore, nella convinzione che tutto questofaccia vendere di più. Il brutto farebbe audience, così co-me il prezzo esagerato definirebbe la qualità. Forse non èpiù così, i giornali nonostante annuncino ogni giorno cat-tive notizie sono in caduta libera per numero di copievendute. Senza rispolverare le censure di tristi tempi delnostro Paese, impegnamoci a tornare a cercare il bello, ilbuon esempio, nelle sue sfaccettature non solo rosee dellavita. Un sorriso che non sia una risata, mostrerebbe unmondo che esiste, ma che non è raccontato. Ci proviamoin ogni numero da chi il brutto l’ha praticato e si sforzadi farne a meno.

Bruno Contigianiwww.vivereconlentezza.it

Fine pena mai

Nel prossimo Numero Zero discuteremo del senso dellacarcerazione a vita, l’ergastolo, con il Vescovo di Paviamons.Corrado Sanguineti in un’intervista sui temi delperdono e del ritorno nella società.

All’incontro con Francesco

Faccio parte della redazione di Numero Zero, per ovvie ragio-ni non potrò essere presente, all’incontro con Papa France-sco, il 9 aprile a Roma, per il Giubileo dei settimanali catto-

lici. Se mi fosse concesso vorrei portare una voce, da parte dei de-tenuti: non dimentichiamo che il carcere è parte integrante dellacittà. Vorrei, anch'io che ci fosse un grande ponte umano con lepersone all’esterno. Avvicinare il cittadino a questa realtà è moltoimportante, vivere tutte le iniziative che vi si svolgono, non ghet-tizzandola. L’abbandono e l’indifferenza, non portano niente dibuono, mentre la conoscenza del cittadino detenuto, crea i requisi-ti necessari e fondamentali, al reinserimento nella società.

Raffaello

Cineforum Voghera, Casa Circon-dariale, venerdì pome-riggio, breve corso di ci-nema: dal Risentimentoal sentimento. Prima proiezione: Ilconcerto di Radu Mihai-leanu, 2010, il riscattoattraverso la musica.Prossima pellicola: Eora dove andiamo, Nadi-ne Labaki, 2012, un in-no contro ogni guerra.