“Tutti a Scuola”
Assessorato Politiche Sociali , Partecipative e dell’Accoglienza
Servizio Immigrazione E Promozione Diritti di Cittadinanza
Protocollo di intesa tra scuole e servizio di mediazione linguistico culturale
a garanzia del diritto allo studiodel minore straniero D.L. 286/98 Testo unico delle
disposizioni concernenti gli stranieriI minori stranieri presenti sul territorio
sono soggetti all’obbligo scolastico ad essi si applicano tutte le
disposizioni in materia di diritto allo studio, di accesso ai servizi educativi,
di partecipazione alla comunità scolastica
ISCRIZIONE IN 5 TAPPE FONDAMENTALI
a sostegno del rapporto di collaborazione tra Segreteria scolastica e Servizio di mediazione. (fornito dal Servizio Immigrazione del Comune)
ISCRIZIONE1 TAPPA
Alla richiesta di iscrizione di uno studente straniero la Segreteria scolastica annota numero di telefono e nome del minore e contatta il Servizio Sociale per richiedere un mediatore linguistico culturale da affiancare alla famiglia del minore nella fase di iscrizione, anche se non è necessaria la traduzione dei documenti o se si capisce già in quale classe il minore va iscritto.
CONCORDARE un incontro2 TAPPA
Si concorda il primo appuntamento tra SCUOLA, FAMIGLIA e MEDIATORE al massimo entro una settimana.
All’incontro sarà presente un addetto della segreteria che presentare il regolamento della scuola e la modulistica per l’iscrizione.
L’iscrizione POTREBBE ESSEREFORMALIZZATA solo dopo che questo incontro è avvenuto.
CONVOCARE LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
3 TAPPA
Costituita da un REFERENTE AMMINISTRATIVO e dai REFERENTI EDUCATIVI;
In assenza della Commissione di accoglienza, il colloquio preliminare avviene alla presenza di DUE REFERENTI: uno per la scuola, uno per la Segreteria.
CONDURRE IL COLLOQUIO4 TAPPA
INFORMARE Famiglia e studente sul funzionamento della scuola Specificare quali documenti presentare: se in lingua
originale, il mediatore potrà tradurli oralmente, se già tradotti verranno qui chiariti e integrati di informazioni ulteriori
COADIUVARE La famiglia nella compilazione dei moduli per l’iscrizione
RACCOGLIERE La storia scolastica precedente dello studente: età
anagrafica, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola del paese d’origine, ultima classe conclusa, andamento scolastico, materie studiate, tipo di valutazione
• Scambio genitori/scuola riguardo alle reciproche rappresentazioni e aspettative
DEFINIRE LA CLASSE5 TAPPA
DETERMINAZIONE
CLASSE
ETÀ anagraficaABILITÀ osservate al primo incontroCOMPETENZE dimostrate ai test d’ingresso
FAMIGLIA1.valuta la proposta 2.conosce il progetto formativo 3.formalizza l’iscrizione
ACCOGLIENZA in classe
Primo CALENDARIO presenze mediatore
FIGURE DI COMUNICAZIONE INSEGNANTI-MEDIATORE
REFERENTE
Introduce il mediatore all’equipe insegnanti per venire informato su:1. necessità della scuola 2. necessità dei singoli insegnanti
prima
di entrare in classe e affiancare l’alunno
TUTORPER L’ALUNNO
CHI E’
• insegnante di classe indicato dalla scuola;
• il coordinatore di classe, l’insegnante di italiano, l’insegnante che ha più difficoltà o più ore, il referente per l’intercultura / accoglienza;
• referente per l’alunno durante tutto il percorso;
CHE COSA FA
• tramite e raccordo tra mediatore e insegnanti (riferisce al/dal mediatore)
• coordina il lavoro dell’equipe insegnanti con quello del mediatore
• convoca il Consiglio dei docenti di classe per definire un progetto di intervento e gli obiettivi del percorso d’inserimento
ACCOGLIERE in CLASSE
CHE COS’E’ PERCHE’ COME•Orientamento •Attutisce lo
spaesamento•Visita locali
scuola e indicazione personale di riferimento
•Costruzione primo frasario di emergenza
•Aiuta la formazione dell’autonomia
•Insegnando come esprimere bisogni.
•Colloquio di conoscenza
•Rielabora la propria esperienza
•Racconto storia personale, familiare e percorso migratorio
AFFIANCAMENTOrilevare
conoscenze pregresse
osservare l’apprendiment
o
costruire un percorso di apprendimento
La scuola in quanto istituzione educativa ha una funzione importante nel costruire le condizioni
dell’inserimento degli alunni stranieri nella società italiana, può facilitare linguaggi della convivenza a
pluralità. Può aiutare le persone a non rimanere inchiodate alla loro condizione d’arrivo. L’intervento
del mediatore ha come obiettivo aiutare i bambini/ragazzi a raggiungere uno stato di equilibrio e
benessere fondamentali per permettere l’apprendimento.
REFERENTE PER L’ALUNNO
INSEGNANTE
MEDIATORE
ALUNNO
Organizza un programma di lavoro con il mediatore e lo condivide con gli altri insegnanti d’equipe
• Propone i test per accertare le competenze
• Individua, propone e spiega termini e nozioni necessari alla costruzione di una competenza della materia
Deve sapere:• Quali competenze
accertare• Quali obiettivi ci si
pone per l’alunno• Qual è il percorso
per l’alunno
RELAZIONE CON LA FAMIGLIA
MEDIATORE
facilita la comunicazione
SCUOLA FAMIGLIA
problematiche sull’inserimento
necessariamente presentate alla
famiglia (filtro)
VALUTAZIONE INTERVENTO
Obiettivi minimi individualizzati Priorità[1]
Conoscere la scuola
Migliorare la comunicazione alunno-insegnanti
Accertare le competenze
Facilitare la relazione con i compagni
Sostegno alla rielaborazione del percorso individuale
Comprensione delle regole della scuola
Acquisizione delle regole
Facilitare l’autonomia nell’utilizzo degli strumenti dello studio
[1] Numerazione dal 1 al 10 per individuare le priorità
Il personale ausiliario
•Primo contatto con la scuola
•Fornisce le prime informazioni utili per facilitare l’accesso ed è in grado di dare indicazioni scritte alle famiglie straniere
•Fornisce le prime indicazioni utili ai genitori per accedere in segreteria (orari, nome del referente per gli alunni stranieri…)
•È in grado di orientare la famiglia, gli alunni stranieri neoarrivati e i mediatori a scuola
•Conosce i referenti di plesso e i referenti per gli alunni stranieri, dove e quando trovarli
L’impiego del mediatore nell’affiancamento in classe e come supporto alle materie è una strategia mirata al benessere dell’alunno e pone le condizioni affinché l’apprendimento risulti più facile.La scuola subentra gradualmente al mediatore nella sua funzione di mediazione, compito che le è preposto quale istituzione responsabile della formazione culturale della totalità degli alunni. La mediazione linguistica e culturale non può che avere un tempo limitato e un’azione “preparatoria” diretta alla creazione dei presupposti per i quali il compito istituzionale della scuola avvenga
La facilitazione linguistica
Fase successiva all’intervento di mediazione
• Esperti di facilitazione linguistica (laureati italiani specializzati nell'insegnamento dell'italiano L2).
• Non sono insegnanti di sostegno, né generici insegnanti, ma offrono:1.consulenza agli insegnanti sui materiali didattici attraverso una bibliografia ragionata 2.consulenza formativa per gli insegnanti 3.insegnamento strutturato dell'italiano L2
4.organizzazione e di laboratori linguistici 5. Consulenza sulla costruzione per progetto individualizzato
Normativa di riferimento
D.L. 286/98 Testo unico delle disposizioni concernenti gli stranieri MIUR Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri MIUR la via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (ottobre 2007)
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