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/2008 VIAGGI NEL MONDO DELLA MUTUALITÀ
ERIODICO DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO ANNO XXX (186) N. 6 - Dicembre 2008
TUTELA INIDONEITÀuna nuova prestazione aggiuntiva
SEI MACROAREEper l’organizzazione territoriale
NUOVO SITO INTERNETwww.mutuacesarepozzo.org
COOPERATIVISMO MEDICO E MUTUALITÀper la tutela della salute dei cittadini
BACK SCHOOLla prevenzione per il mal di schiena
a San Gregorio 48 - 20124 Milano
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p e r l a r e s
t i t u z i o n e a l m i t t e n t e p r e v i o p a g a m e n t o r e s i
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l e n o s t r e
s e d i SEDENAZIONALE
20124 MILANOVia S. Gregorio, 48
02/66726.1Fax 02/66726313
da lunedì a giovedì8.30-12.30/13.30-17.30venerdì8.30-12.30/13.30-16.00www.mutuacesarepozzo.it
ABRUZZO65124 PESCARAVia Grotte del Cavallone, 11
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66034 LANCIANO (CH)Via Arco della Posta, 1c/o Cgil
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0864/31191Fax 0864/31522
970/834/367 giovedì 16.00-18.00
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338/2025128330/919330
giovedì 16.00-18.00
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BASILICATA85100 POTENZAViale Unicefc/o Centro Comm. Galassia
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88100 CATANZAROVia D. Marincola Pistoia, 337
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9.30-12.00martedì 15.00-17.00
87100 COSENZAVia XXIV Maggio, 74/D
0984/412790 da lunedì a giovedì
9.00-12.00venerdì 16.00-18.00
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CAMPANIA80143 NAPOLIVia Enrico Cosenz, 13
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0824/50398 985/834/444 martedì e venerdì
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e Fax 089/250740 lunedì 16.30-18.30
venerdì 16.30-18.30
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0823/356646 lunedì 16.30-18.30
giovedì 9.30-11.30
80057 SANT’ANTONIOABATE (NA)Zona StabieseVia Stabia, 170
335/1398209 lunedì - mercoledì -
venerdì 18.00-20.00
EMILIA ROMAGNA40121 BOLOGNAVia Boldrini, 18/2
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da lunedì a venerdì
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29100 PIACENZAVia Borghetto, 2/Ic/o Associazione CulturaleCittà Comuneda lunedi a venerdi
10.00-11.30 e Fax 0523/336948
Cell. 333/3778249Palmiro Malacalza
47900 RIMINIVia Roma, 70
0541/703400 martedì e venerdì
9.30-12.00giovedì 15.30-17.30
42100 REGGIO EMILIASala dirig. movimento ACT1°binario Stazionedi Reggio Emilia
cell. 333/3778249Palmiro Malacalza 1°e ultimo martedì
di ogni mese14.30-16.30
FRIULIVENEZIA GIULIA34133 TRIESTEVia Giustiniano, 8
040/367811Fax 040/3726001
lunedì 9.00-12.30/ 15.00-18.30martedì, mercoledì evenerdì 9.00-12.30giovedì 15.00-18.30
33100 UDINE
Via della Cernaia, 2c/o Dlf
0432/592145 935/843/2145 lunedì 15.00-17.00
mercoledì 10.00-12.00
34074 MONFALCONEVia Re Teodorico, 1c/o Dlf
0481/44180cell. 335/7655445
lunedì 11.00-12.00giovedì 17.00-18.00
33170 PORDENONEVia San Francesco, 1/cc/o Cooperativa Itaca
339/2654728 lunedì 10.00-12.00giovedì 16.00-18.00
LAZIO00184 ROMAVia Cavour, 47
06/4788674206/4815887Fax 06/47886743
da lunedì a giovedì9.00-16.30venerdì 9.00-13.00
00053 CIVITAVECCHIAViale Baccelli, 204c/o Dlf
0766/506442 970/855/442 martedì e venerdì
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03032 ARCEStazione Fsc/o Ass. La Lanterna
0776/1721259345/2298864
martedì 15.00-17.00giovedì 9.00-11.00
01100 VITERBOVia Trento, 1 - c/o Dlf
0761/342750 martedì e venerdì
9.30-11.30
03043 CASSINOVia Virgilio, 66
0776/1721259345/2298864
1°martedì del mese9.00-11.00
LIGURIA16122 GENOVAVia E. De Amicis, 6/2
010/5702787
Fax 010/5452134 lunedì, mercoledì evenerdì 9.00-12.00martedì e giovedì14.30-18.00
16043 SESTRI LEVANTEVia Eraldo Ficoc/o Punto incontro Coop
0185/43206 mercoledì 9.30-11.30
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0187/778481 martedì 16.00-18.00
17100 SAVONA
P.za delle Nazioni, 7/R 019/807865 martedì 16.30-18.30
venerdì 10.00-12.00
18039 VENTIMIGLIAP.za XX Settembre, 8c/o Croce Verde Intemelia
0184/235379 martedì 16.00-18.00
17031 ALBENGAStazione Fs - c/o Dlf
0182/541996 821/361 giovedì 15.30-17.30
LOMBARDIA20125 MILANO
Via le Lunigiana, 19 02/66989923Fax 02/66989928
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25122 BRESCIAVia Solferino, 6/C
e Fax 030/2400321 lunedì 10.00-12.00
mercoledì 15.00-17.00
22100 COMOP. le Gerbetto, 1c/o Staz. Borghi F.N.M.
e Fax 031/243304 lunedì e mercoledì
15.00-18.00
26100 CREMONAVia Bergamo, 19c/o Dlf
0372/458818 martedì e giovedì
9.00-12.00
21016 LUINOViale delleRimembranze, 6c/o Società Operaiadi Mutuo Soccorso
e Fax 0332/530737 lunedì 16.00-18.00
27100 PAVIAP.le Stazioni, 10c/o Dlf
e Fax 0382/539596 lunedì 15.00-17.00
23100 SONDRIOVia Lavizzari, 4c/o Soc. Operaja Sondrio
e Fax 0342/513209 lunedì
10.00-12.30/17.30-19.00P.zale Bertacchi, 1c/o Circolo Dlf
e Fax 0342.200195 giovedì 14.30-17.00
27058 VOGHERAVia XX Settembre, 92c/o Sms
e Fax 0383/645149 mercoledì 15.00-18.00
21013 GALLARATEVia Beccaria, 3c/o Dlf
0331/771627 841/328/428 giovedì 15.30-17.30
23900 LECCOPiazza Lega Lombarda, 1c/o Dlf
0341/352022 821/216
Fax 0341/361259 martedì 11.00-13.00
46100 MANTOVAViale Pitentino, 1c/o FAST
0376/400407 933/830/407 giovedì 8.30-10.30
MARCHE60125 ANCONAVia G. Marconi, 227
071/43437Fax 071/2149015
lunedì e giovedì15.00-18.00martedì - mercoledì -venerdì 8.30-12.30
62012 CIVITANOVAMARCHEVia F.lli Rosselli, 1c/o Dlf
e Fax 0733/811269 giovedì 16.00-18.00
61100 PESAROVia Peschiera, 31c/o Coop. sociale Dea
0721/412230 venerdì 15.30-17.30
60044 FABRIANOc/o Ufficio informazioniStazione FS
0732/24256 mercoledì 9.00-12.00
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333.3446461 giovedì 16.30-18.30
telefono
telefono
FS
orari
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66666IIIIILLLLLTTTTTRRRRREEEEENNNNNOOOOO
VI AG GI NE L MON DO DE LL A MUT UA LI TÀ
P e r i o
d i c o d e l l a S
o c i e t à n
a z i o
n a l e
d i m
u t u
o s o
c c o
r s o Cesare Pozzo
s o m m a
r i o
Dalla crisi
la speranza
del cambiamento
di Giovanni Sica
pagina 4
Il valore aggiunto
del non profit
di Placido Putzolu
pagina 5
Tutela inidoneità
di Diego Lo Presti
pagina 6
Razionalizzazione
ed efficienzadi Giacomo Lucia
pagina 8
Mairi, la mutua
africana
di Giovanni Sica
pagina 10
Formulavincente
di Giovanni Cicciotti
pagina 11
tracce e percorsi
www.mutuacesarepozzo.org
di Marco Grassi
pagina 12
verso la m u t u ad e lfuturo
Casa mutua
a cura di Marco Ruggeri
pagina 20
La piazza
a cura di Mara Albertini
pagina 22
A proposito di…
Sussidio straordinario
pagina 18
La bacheca
pagina 19
a t tu a li t à
Medici
in cooperativa
di Matteo Simone
e Leonardo Cordone
pagina 14
m u tua es a ni t à
Back school
di Leonardo Cordone
pagina 16
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Periodico della
Società nazionale
di mutuo soccorso
Cesare Pozzo
aderente alla
Fimiv (Federazione
italiana mutualità
integrativa volontaria)
della
Lega nazionale
cooperative e mutue
Giornale fondato daGiuseppe De Lorenzo
Direzione RedazioneAmministrazione20124 Milano
Via San Gregorio, 48Tel. 02/66726.1
Fax 02/66726313
e-mail:
Registrato dal Tribunaledi Milanoal n. 159del 13 aprile 1979
Direttore responsabilePlacido Putzolu
Direttore editorialeGiovanni Sica
Capo redattoreLeonardo Cordone
Segretariadi redazioneMara Albertini
Progetto graficoStudio grafico
Orecchio acerbo
ImpaginazioneFranco Armiraglio
IL TRENO V I A G G I N E L M O N D O
D E L L A M U T U A L I T À
O ccorrono auguri “particolari” per l’arrivo del 2009, se consideriamo che l’indiceeuropeo di fiducia economica delle imprese e dei consumatori è nettamente calato esiamo nel pieno di una crisi economica mondiale, dagli scenari imprevedibili, che hagià travolto il mondo finanziario e sta procurando danni seri all’economia reale. Nonc’è molta voglia di festeggiare in giro, tanti e tali sono i problemi che affliggono oggile famiglie italiane e non solo. La precarietà del lavoro, la recessione economica, ladifficoltà di arrivare a fine mese scoraggiano molte persone. C’è il rischio che siincrinino anche le relazioni tra gli uomini, i rapporti interpersonali. Per questo occor-rono auguri sinceri, di cuore, dettati dalla fiducia negli uomini. È quello che desiderofare poiché ho imparato, dal grande drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo,
che “adda passà a nuttata” nel senso, che le cose faranno anche il lorocorso negativo, ma resta sempre la speranza di un mondo che sappiariconsiderare i suoi errori e sappia programmare una umanità miglio-
re. Gli Stati Uniti d’America, nel cui corpo nasce la crisi mondiale, in tal senso dannouna prima risposta con l’elezione di Barack Obama, il pri-mo presidente nero, affidandogli il compito più arduo: ilrilancio di una funzione etica mondiale, notevolmente offu-scata dalle conseguenze di una filosofia economica che indi-ca nella mancanza di regole lo sviluppo del libero mercato.Lo stesso mercato che si sta impadronendo in Italia del gran-de dibattito sulla salute solo a fini economici. La soluzioneprospettata per superare le difficoltà della sanità pubblica, ag-
gravata dalle minori risorse economiche disponibili, è di cre-are un circuito di concorrenza con le strutture private. Unarisposta che presuppone un efficientismo del privato che nel nostro Paese è ancoratutto da provare. É sempre un errore generalizzare, ma in Italia non mancano casigravissimi di “malasanità” privata oltre che di quella pubblica. Non bisogna, invece,dimenticare che al centro del sistema sanitario c’è sempre la persona, l’essere umano edoccorrono regole di controllo di qualità per la sanità erogata, per invertire la tendenzaagli sprechi ed abbattere le liste di attesa, vero grande flagello della sanità pubblica.Prevenire per conservare la salute più che curare l’ammalato quando ha perso la salute,è invece la vera risposta alternativa. Proprio per questo abbiamo deciso di dare ilnostro modesto contributo pubblicando, a partire da questo numero del nostro gior-nale sociale, una serie di articoli sui temi della prevenzione sanitaria. Con l’augurio di un
2009, insomma, ricco almeno di salute, da estendere alle famiglie.
Dalla crisi la speranza del cambiamentodi Giovanni Sica
tracce epercorsi
Resta sempre l’auspicio di un
mondo che sappia riconsiderare i suoi errori e sappia
programmare una umanità
migliore
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Hanno collaborato:Mara AlbertiniGiovanni CicciottiAntonio Delle MonacheGiacomo LuciaMarco GrassiDiego Lo PrestiMarco RuggeriAntonio RussoMatteo SimoneGuido Ziniti
tracce e percorsi
a qualità nel terzo settore è stato quest’anno il tema delle “Giornate di Bertino-ro”. In un momento in cui, più che di qualità, si parla di tagli (in rami vitali, come lasanità e la scuola), anche la mutualità volontaria deve attrezzarsi di fronte alla pro-spettiva che nei prossimi anni una fetta rilevante dei servizi alla persona dovrà esseregestita dal terzo settore. Bertinoro - sede distaccata del corso di economia sociale,fondato nel 1996 dal professore Stefano Zamagni e punto di riferimento in Italiaper gli studi sull’economia della cooperazione e del non profit - vede annualmente lapartecipazione significativa di personalità del mondo accademico, politico, istituzio-nale e di rappresentanza dei diversi settori dell’economia sociale e per la Fimiv que-st’anno è intervenuta la vicepresidente Loredana Vergassola. Al grande riconosci-
mento e apprezzamento del ruolo del terzo settore in Italia, ha sot-tolineato Zamagni nella sua relazione, non corrisponde una misura-zione del valore aggiunto sociale che produce. Diventa quindi fon-
damentale che il terzo settore elabori criteri di misurazione del valore aggiunto sociale(vas) che è in grado di produrre, in base a tre parametri: la capacità di produrredemocrazia partecipativa, la capacità di generare beni relazionali e la capacità di ge-nerare capitale sociale. E questo, ha aggiunto il professore, ha ricadute negative sullasua capacità di contribuire all’evoluzione del nostro sistema di welfare. Nella com-petizione con il mondo del profitto, anche le società di mutuo soccorso possonoattribuire valore numericamente tangibile ai parametri chedanno distintività sociale: democrazia e partecipazione, mo-menti relazionali, capitale sociale. Se la trasmissione del valo-
re del mutualismo è ampiamente colto, se poi il profilo giu-ridico delle società di mutuo soccorso è sufficientemente noto,manca invece del tutto una indagine organica sull’assetto eco-nomico del settore, manca cioè una valutazione economicasociale del mutuo soccorso, quello che Zamagni ha appuntodefinito il valore ag giunto sociale . Mentre il profit già da alcunianni ha avviato metodologie pratiche per valutare il valoreeconomico della responsabilità sociale dell’impresa, le realtà non profit, che sono lepiù importanti generatrici di valore aggiunto sociale, non lo fanno. Occorre elabora-re una misura della distintività che espliciti non solo l’efficienza (rapporto risorse/obiettivi) ma anche l’efficacia (rapporto obiettivi/aspettative) del proprio operato. Ilnon profit italiano è pronto per diventare il “settore civile”, la “terza gamba” accan-
to a stato e mercato, ma bisogna che si attrezzi adeguatamente.
Il valore aggiunto del non profitdi Placido Putzolu L
Anche le società di mutuo
soccorso possono attribuire valore tangibile ai parametri
che danno distintività sociale
StampaFratelli Spada SpaCiampino (Roma)
Tiratura85.000 copie
Dicembre 2008 (186)Chiuso in redazioneil 13 novembre 2008
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tracce e percorsi
DA GENNAIO UNA NUOVA PRESTAZIONE AGGIUNTIVA PER I SOCI A RISCHIO DI RIDUZIONE DELLA RETRIBUZIONE
Tutela inidoneitàdi Diego Lo Presti
Nel rispetto della legge 3818 il
CdA ha approvato un sussidio per i lavoratori che per malattia
perdono i requisiti psico-fisici
ran parte del personale che svolge ser- vizio nelle aziende di trasporto è soggettoa periodiche visite di idoneità per accertare
la sussistenza di tutte lecondizioni psico-fisi-
che per continuare asvolgere le proprie mansioni. Agli stessi la- voratori, di solito, per la mansione specifi-ca svolta vengono corrisposte una serie dicompetenze accessorie, legate all’effettivosvolgimento della propria attività profes-sionale, che rappresenta un parte variabiledel salario. Può però capitare che l’accerta-mento sanitario sia negativo e che al lavo-ratore non venga più riconosciuta l’idonei-tà alla mansione. In questo caso il dipen-dente non viene più utilizzato, temporane-
amente o definitivamente, nelle sua normaleattività lavorativa e ciò provoca anche unariduzione della retribuzione. Il Consiglio diamministrazione della Cesare Pozzo acco-gliendo le richieste che provenivano da piùparti ha studiato ed approvato una nuovaprestazione aggiuntiva, denominata “Tutelainidoneità”, che offre un sostegno econo-mico ai soci che si dovessero trovare in que-sta particolare situazione.La prestazione aggiuntiva “Tutela inidonei-
G tà”, in vigore dal 1° gennaio del 2009, èrivolta a tutti i lavoratori e le lavoratrici, giàiscritti a Tutela globale, ai quali si applica ilcontratto delle attività ferroviarie o del tra-sporto pubblico locale e che debbano sot-
toporsi a periodiche visite sanitarie di revi-sione per accertare se siano in possesso deirequisiti fisici, psichici e attitudinali per svol-gere le mansioni del proprio profilo pro-fessionale. Nel caso di inidoneità tempora-nea del socio è previsto un sussidio di 10euro giornaliere per un massimo di 75 giornilavorativi per anno solare e per evento. Nelmalaugurato caso invece di inidoneità defi-nitiva viene erogato un sussidio una tantumin relazione all’età: 1.500 euro per i socicompresi nella fascia di età compresa tra i
39 e i 50 anni non compiuti; oppure milleeuro per i soci con un’età inferiore a 39anni o superiore ai 50 anni.Il costo della prestazione aggiuntiva è di soli5 euro mensili (60 euro annuali) che si ridu-cono a 4,05 euro mensili netti perché anchequesta prestazione, come tutte quelle fornitedalla Mutua, è fiscalmente detraibile.La prestazione prevede che debbano pas-sare 120 giorni dalla data di adesione peraver diritto ai sussidi e che prima che si-ano trascorsi 3 anni non vengono rico-nosciute le patologie pregresse. È previ-sto altresì che a tutti i soci già iscritti allaTutela globale, alla data del 30 settembre2008, non si applichi alcun periodo dicarenza e vengano riconosciute le pato-logie pregresse purché l’adesione avven-ga entro il 30 aprile del 2009.L’obiettivo della Cesare Pozzo è quello dirispondere adeguatamente alle richieste pro- venienti anche dai settori esposti a rischiparticolari e di far diventare la Cesare Poz-zo sempre di più punto di riferimento ditutti i lavoratori del mondo dei trasporti.
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tracce e percorsi
1 - Inidoneità temporanea alla mansione specifica
1.1 Diritto al sussidio e suo importo
Al socio che, a seguito di malattia o infortunio venga dichiarato dagli Enti preposti temporaneamente inidoneoalla mansione specifica rispetto alla qualifica di appartenenza, spetta un sussidio giornaliero - dal primogiorno fino al termine dell’inidoneità - di euro 10,00 (dieci/00).Il sussidio giornaliero spetta solo se il socio è in servizio attivo, per un periodo massimo di 75 giorni lavorativiper anno solare e per evento.
1.2 Periodo di carenza
Per acquisire il diritto al sussidio il periodo di carenza è di 120 giorni a decorrere dalla data di adesione.
2 - Inidoneità definitiva alla mansione specifica
2.1 Diritto al sussidio e suo importo
Al socio che, a seguito di malattia o infortunio venga dichiarato dagli Enti preposti definitivamente inidoneoalla mansione specifica rispetto alla qualifica di appartenenza, è riconosciuto per una sola volta un sussidionelle seguenti misure:
a) euro 1.000,00 (mille/00) per il socio con età inferiore a 39 anni all’atto della certificazione di inidoneitàdefinitiva;
b) euro 1.500,00 (millecinquecento/00) con età uguale o superiore a 39 anni ma inferiore a 50 anni all’attodella certificazione di inidoneità definitiva;
c) euro 1.000,00 (mille/00) per il socio con età uguale o superiore a 50 anni all’atto della certificazione di
inidoneità definitiva.2.2 Periodo di carenza
Per acquisire il diritto al sussidio il periodo di carenza è di 120 giorni a decorrere dalla data di adesione.
3 - Norma Transitoria
Ai soci già iscritti alla prestazione base “Tutela Globale” alla data del 30 settembre 2008, purché aderiscanoalla presente prestazione aggiuntiva presentando la relativa domanda entro e non oltre il 30 aprile 2009:
non si applicano il periodo di carenza di cui ai precedenti articoli 1.2 e 2.2;sono riconosciuti i sussidi maturati anche quando la causa che ha determinato la richiesta siaconseguente a patologie o infortuni, fatti o eventi preesistenti alla data della domanda di adesione.
L’adesione alla prestazione aggiuntiva Tutela inidoneità può essere richiesta da tutti coloro che: a) all’atto della domanda risultinoiscritti alla prestazione base “Tutela Globale”, b) siano dipendenti di una azienda che opera nell’ambito del trasporto pubblico locale edelle attività ferroviarie, c) siano sottoposti - in forza delle normative vigenti - a visita per revisione al fine di accertare se siano inpossesso dei requisiti fisici, psichici ed attitudinali occorrenti per disimpegnare le mansioni inerenti al profilo di cui sono rivestiti.Il diritto ai sussidi elencati nella prestazione Tutela inidoneità non compete quando la causa che ha determinato la richiesta siaconseguente a patologie o infortuni, fatti o eventi preesistenti alla data della domanda di adesione.Decorsi tre anni completi e continuativi senza interruzioni dalla data di adesione alla prestazione aggiuntiva Tutela inidoneità,sono riconosciuti i sussidi maturati dopo tale decorrenza anche quando la causa che ha determinato la richiesta sia conseguentea patologie o infortuni, fatti o eventi preesistenti alla data della domanda di adesione.
P R E S T A Z I O N E
A G G I U N T I V A
Tutela inidoneità Contributo associativo annuo - Euro 60,00
ALLEGATO AL REGOLAMENTOe u r o
a l m e s e
5
Documenti da allegare
1 - Inidoneità temporanea alla mansione specifica1) Fotocopia della busta paga o del c/c postale, riferita al periodo precedente la richiesta di sussidio. Per coloroche pagano i contributi associativi mediante rimessa interbancaria diretta (R.I.D.) non necessita allegarenessun documento.
2) Documento dell’Ente preposto comprovante l’avvenuta dichiarazione di temporanea inidoneità alla mansionespecifica.
3) Attestazione dell’Ente di appartenenza che il dipendente, durante il periodo di temporanea inidoneità allamansione specifica, ha svolto altre mansioni.
2 - Inidoneità definitiva alla mansione specifica
1) Fotocopia della busta paga o del c/c postale, riferita al periodo precedente la richiesta di sussidio. Per coloroche pagano i contributi associativi mediante rimessa interbancaria diretta (R.I.D.) non necessita allegarenessun documento.
2) Documento dell’Ente preposto comprovante l’avvenuta dichiarazione di definitiva inidoneità alla mansionespecifica.
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ISTITUITE DAL CDA SEI MACROAREE PER LA NUOVA ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA CESARE POZZO
Razionalizzazione ed efficienza
Operative dal prossimo
1°gennaio le nuove strutture sono finalizzate a sviluppare
azioni sinergiche di alcune
fondamentali attività della Mutua
l via il 1° gennaio prossimo una im-portante fase della riorganizzazione terri-toriale della Cesare Pozzo.
Il Consiglio di ammini-strazione ha approvato il
23 ottobre scorso la co-stituzione sperimentale di sei Macroaree, giàipotizzate nelle Idee progettuali 2005/08 e pre- viste nel Documento programmatico approvatodai delegati dei soci all’Assemblea Nazio-nale di Bolzano.Le Macroaree sono nuove entità organizza-tive territoriali finalizzate a sviluppare azionisinergiche fra gruppi di regioni, per tutte leattività e funzioni che non riguardano diret-tamente l’assistenza e la gestione dei soci.Queste ultime, attività mutualistiche primarie
e quelle ad esse direttamente correlate, conti-nueranno ad essere gestite dalle strutture am-ministrative specifiche di ogni regione.
Le Macroaree individuate, con i rela-tivi raggruppamenti, sono le
seguenti:Macroarea 1: Lombardia,Piemonte. Macroarea 2: Li-guria, Sardegna, Toscana.
Macroarea 3: Emilia Roma-gna, Friuli Venezia Giulia, Tren-
tino Alto Adige, Veneto. Macroa-rea 4: Abruzzo, Lazio, Marche, Mo-
lise, Umbria. Macroarea 5: Campania, Puglia.Macroarea 6: Basilicata, Calabria, Sicilia. Alle Macroaree saranno affidate tutte quel-le attività che servono per adeguare la Ce-sare Pozzo al “nuovo che avanza” in temadi intervento mutualistico nell’ambito del-l’integrazione sanitaria.Esse riguarderanno in particolare lo svilup-po e la promozione del Sodalizio; la stipu-la di accordi collettivi e l’implementazionedi fondi sanitari integrativi; la realizzazionedella rete delle convenzioni sanitarie diret-
A
di Giacomo Lucia
te; la formazione; la costruzione e gestionedi una rete di indispensabili alleanze ed irapporti con altri enti e organizzazioni ester-ne, pubblici e privati, profit e non profit.Esse non comporteranno alcun ridimen-
sionamento istituzionale, organizzativo estrategico delle attuali strutture regionali edei relativi organismi dirigenti, e quindi nonincideranno sull’autonomia politica dei sin-goli Consigli regionali.Le Macroaree rappresenteranno per la Ce-sare Pozzo entità amministrative sovra-re-gionali mirate innanzitutto a rafforzare ilruolo politico e rappresentativo delle re-gioni numericamente più piccole, facendo-le misurare con progetti e bisogni di terri-tori e comunità più vaste.
Le Macroaree favoriranno la razionalizza-zione delle risorse umane e patrimoniali, consignificative economie di scala. Con le Ma-croaree saranno messe a fattor comuneculture, professionalità e capacità mutuali-stiche diverse che daranno nuovo respiroal nostro marketing sociale, che rafforze-ranno la capacità di rispondere con tempe-stività alla domanda di nuovi e più avanzatiorizzonti di mutualità. In questo facciamoriferimento alla battaglia che insieme allaFimiv stiamo sostenendo per la costruzio-ne di una cornice giuridica nuova, consonaad una mutualità che deve dare risposteadeguate in materia di fondi sanitari, di in-terventi socio-sanitari e assistenziali, insom-ma ai nuovi bisogni di welfare a comincia-re dal basso, dalle famiglie, dalle comunità,dai territori.Per un efficace coordinamento delle azionie dei progetti verso la transizione alle Ma-croaree, il Consiglio di amministrazione, haindividuato un consigliere di amministrazio-ne di riferimento per ognuna delle nuoverealtà: Giovanni Cicciotti per la Macroarea
Macroarea 1
Macroarea 2
Macroarea 3
Macroarea 4
Macroarea 5
Macroarea 6
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Macroarea 3
Macroarea 2Macroarea 1Giovanni CicciottiLombardiaPiemonte
Rodolfo MargheritinoLiguriaSardegnaToscana
Armando MessineoEmilia RomagnaFriuli V. GiuliaTrentino A. AdigeVeneto
Macroarea 6Macroarea 5
Macroarea 4Antonio Delle MonacheAbruzzoLazioMarcheMoliseUmbria
Remo SantiniBasilicataCalabriaSicilia
Cosimo MelloneCampaniaPuglia
tracce e percorsi
1; Rodolfo Margheritino per la Macroarea2; Armando Messineo per la Macroarea 3;
Antonio Delle Monache per la Macroarea4; Cosimo Mellone per la Macroarea 5;Remo Santini per la Macroarea 6.Il consigliere referente avrà un ruolo di fa-cilitazione, raccolta e raccordo tra le esigenzespecifiche, le istanze provenienti dalle areedi riferimento, per permettere con adegua-tezza e tempestività al Consiglio di ammi-nistrazione di assumere le decisioni opera-tive necessarie e conseguenti.Naturalmente, come per tutte le riformestrutturali di una certa complessità e rile- vanza, ci sarà bisogno di adeguamenti e di
vere e proprie verifiche.Per questo, le Macroaree saranno testateoperativamente per un periodo sperimen-tale di 12 mesi a partire dal 1° gennaio 2009.Una prima verifica funzionale sarà effet-tuata entro il 30 giugno 2009.Quello raggiunto con le Macroaree è soloun primo traguardo, che rappresenta peròl’inizio di un processo di riorganizzazione dellaCesare Pozzo che dovrà realizzare anche unasignificativa autonomia operativa delle regioni.Sappiamo che occorre potenziare sempre
di più la nostra macchina organizzativa, inmodo da assicurare grande dinamicità diprogrammazione, grande capacità profes-sionale, attraverso una formazione semprepiù avanzata, capace di aggiornare e diffon-dere le nuove conoscenze in tempi rapidi. Alle regioni potranno essere decentrate fun-zioni già svolte dalla sede nazionale con ilconseguente passaggio di responsabilità e,dove se ne evidenzierà l’esigenza, di risorsedal centro alla periferia.Ciò sarà attuato tutte le volte che si rileveràche è più razionale, efficiente, efficace, spo-stare in tutto o in parte determinati processi verso le regioni, per il buon funzionamentodella Mutua, e quindi per il bene dei soci.Sarà necessario tenere conto, ovviamente,delle esigenze aziendali di efficacia ed effi-cienza; in una logica, cioè, di corretti para-metri (numero dei soci, dipendenti, sussidierogati, ecc.) per assicurare lo stesso stan-dard di operatività e produzione su tutto ilterritorio nazionale. Autonomia non vuol dire che le regionidecideranno al posto del Consiglio di am-
ministrazione, ma vuol dire che nessunadecisione sul governo delle strutture peri-feriche sarà presa dal CdA senza l’assisten-za e la collaborazione delle regioni.In tal senso dovranno essere ridefiniti inmodo puntuale ed inequivocabile le fun-
zioni di ciascun organismo, per evitare so- vrapposizioni e duplicazioni di attività, spe-cificandone le rispettive competenze ed at-tribuzioni.
Regioni Soci al 30/6/08 %
Abruzzo 3.220 3,76Basilicata 1.550 1,81Calabria 4.028 4,70Campania 6.762 7,89Emilia Romagna 1.989 2,32Friuli Venezia Giulia 2.353 2,75Lazio 6.232 7,27
Liguria 6.238 7,28Lombardia 5.362 6,26Marche 2.127 2,48Molise 785 0,92Piemonte Valle d’Aosta 7.174 8,37Puglia 8.123 9,48Sardegna 3.432 4,01Sicilia 8.637 10,08Toscana 4.093 4,78Trentino Alto Adige 7.963 9,30Umbria 1.370 1,60Veneto 4.229 4,94
85.667 100,00
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DEFINITA UNA PRESTAZIONE MUTUALISTICA DELLA CESARE POZZO PER GLI IMMIGRATI
Mairi, la mutua africanadi Giovanni Sica - foto di Franco Armiraglio
L’iniziativa rappresenta il punto
di partenza per l’ampliamento del nostro progetto mutualistico
oltre i confini italiani
S crivere il futuro restando fedele ai pro-pri valori. Questo è il senso dell’iniziativarealizzata dalla Cesare Pozzo con l’associa-zione Mairi (Mutua degli africani immigratiresidenti in Italia). Si tratta di un accordo
raggiunto tra le due mu-tue con il quale il nostroConsiglio di ammini-
strazione ha previsto una prestazione spe-cifica per i soci della Mairi, nel rispetto del-le tradizioni religiose, storiche e filosoficheafricane, e l’ampliamento del nostro pro-getto mutualistico oltre i confini italiani conla formazione di un gruppo dirigente afri-cano, scelto tra i loro iscritti, allo scopo dirappresentare la Cesare Pozzo in Africa.
Esportare la mutualità di base nei paesi in via di sviluppo e tra i più poveri del mon-do è quanto di meglio si possa fare oggiper realizzare una vera cerniera di solida-rietà tra le comunità emergenti che vivonoancora nel bisogno e chi opera da anni nelcampo della solidarietà mutualistica comela Cesare Pozzo.Ciò significa partecipare ad un grande pro-getto di inclusione sociale che vuole offriresperanza e dignità anche a quei cittadini del
mondo che abitano in Italia, affinché bene-ficino delle stesse opportunità e diritti, e nonsolo dei doveri, dei cittadini italiani.L’associazione Mairi (www.mairi-soliles.org)è nata per promuovere la cultura del mu-
tualismo ed il reciproco aiuto fra gli im-migrati africani residenti in Italia. Il suoscopo dunque è di orientare, accompa-gnare e/o favorire la nascita e/o lo svi-luppo di ogni iniziativa e progetto a lororivolto coinvolgendo le varie associazio-ni di immigrati regolari già presenti sulterritorio nazionale.La Mairi ha, altresì, lanciato anche altri dueprogetti di intervento relativi all’assistenzagiuridico-legale e a quella finanziaria.Per realizzare questi obiettivi la Mairi ha deci-
so di avvalersi della diretta collaborazione direaltà che già da anni operano nel settore. Siavvarrà infatti, per le questioni legali, di reti diavvocati solidali che si occupano di aiutare ilmondo dell’immigrazione a districarsi nellacomplessità delle norme giuridiche italiane.Mentre la Banca Popolare Etica interverrà perlo studio di strumenti innovativi di credito eper l’intervento finanziario specifico.L’associazione Mairi si avvarrà altresì delservizio tecnico d’accompagnamento allarealizzazione generale del progetto dell’As-sociazione di Volontariato Soliles e dellaCooperativa Immigrazionisti che sarà ilbraccio operativo di tutto il progetto com-plessivo.Per realizzare, invece, l’assistenza e l’integra-zione sanitaria degli immigrati africani, laMairi, non a caso, ha scelto la collaborazionecon la nostra Società. Con questa iniziativa sirealizza una linea di continuità tra l’operatodel nostro Consiglio di amministrazione pre-cedente e di quello attuale. Arrivare a costi-tuire la “Cesare Pozzo International” sarà ilnostro prossimo obiettivo.
Il presidente
Giovanni Sica
e il presidente
della Cooperativa
Immigrazionisti,
Jean Claude Mugabo
Uwihanganje, mentre
firmano l’accordo
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AF FI DATA AL LA CE SA RE PO ZZ O LA GE ST IO NE DE L FO ND O IN TE GR ATIVO AZ IE NDAL E DE LL’E MI LCE RA MI CA
Formula vincentedi Giovanni Cicciotti
La stipula di questo ulteriore
accordo dimostra la competitività della nostra offerta
di fondi sanitari integrativi
U n nuovo fondo sanitario integrativo si èandato ad aggiungere a quelli già gestiti dallaCesare Pozzo. Si tratta del fondo che riguardaquattrocento lavoratori della Emilceramica diFiorano Modenese, una azienda leader della
ceramica emiliana, che usufrui-ranno di una tutela sanitaria in-tegrativa, interamente offerta
dall’azienda, frutto della contrattazione di se-condo livello tra le Rappresentanze sindacaliunitarie (Rsu) e la direzione aziendale.La trattativa è iniziata circa un anno fa con iprimi contatti avviati dal direttore delle ri-sorse umane dell’Emilceramica Andrea Ra-demoli con la sede regionale della CesarePozzo, per l’elaborazione di una nostra of-
ferta per la gestione di un fondo sanitariointegrativo riservato ai dipendenti dell’azien-da emiliana.Intanto l’Emilceramica e le Rsu sottoscriveva-no a luglio l’accordo dell’integrativo aziendaleper i lavoratori dello stabilimento “FioranoUno”, concordando in 150 euro pro capiteall’anno l’importo economico per il periodoche va da ottobre 2008 a febbraio 2012.Sulla base di una attenta valutazione e com-parazione di tutte le offerte pervenute la scel-
ta dell’azienda e del sindacato è caduta sulfondo sanitario integrativo proposto dallaCesare Pozzo che prevede eventuali quoteaggiuntive a carico del dipendente per l’esten-sione della tutela anche ai familiari.
A metà ottobre scorso è stato, quindi, fir-mato l’accordo sulla base del quale l’azien-da e le Rsu affidano alla Cesare Pozzo lagestione del fondo integrativo aziendale.Qualche giorno dopo, in quattro differentiincontri nello stabilimento di Fiorano Mo-denese, un gruppo di dirigenti dell’area Pro-mozione e Sviluppo della Mutua hanno il-lustrato ai lavoratori dell’Emilceramica itermini dell’accordo, le date e le finestre perle adesioni alle aggiuntive, le condizioni e isussidi previsti per coloro che decideranno
di aderire al nostro fondo.Il fondo integrativo sanitario è uno strumen-to che, permette alle aziende di offrire unaumento stipendiale in forma di servizi, ot-tenendo un notevole risparmio economicofiscale sulla somma impegnata. Le agevola-zioni fiscali sono previste anche per i lavora-tori che decidono di tutelare i propri fami-liari, che vanno a sommarsi ai rimborsi eco-nomici ben più elevati rispetto alla cifra cheavrebbero potuto ottenere con un aumentoin busta paga. Il risparmio, pari all’aliquotadi riferimento di circa il 27 per cento, i lavo-ratori l’ottengono direttamente sulla bustapaga, grazie alla deduzione mensile operatadirettamente dal datore di lavoro.La stipula di questo ulteriore accordo di-mostra la competitività della nostra offertadi fondi sanitari integrativi e che questo tipodi sviluppo dalla Cesare Pozzo va sostenu-to con sempre più convinzione, non tra-scurando, tuttavia, l’impegno per la ricercadella iscrizione singola del socio che rima-ne comunque la modalità fondamentale diadesione alla Mutua.
Alcuni dipendenti
dell’Emilceramica
in uno degli
incontri con i
dirigenti della
Cesare Pozzo
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verso lam u t u ad e lfuturo
È GIÀ IN RETE LA NUOVA VERSIONE DEL NOSTRO SITO INTERNET
www.mutuacesarepozzo.org di Marco Grassi
Con la nuova estensione “.org”
e non più “.it” il sito si posiziona nel contesto delle registrazioni di siti
di organizzazioni di utilità sociale
ltre 130 anni di attività mutualistica nonsono pochi: un patrimonio enorme di sto-ria, di umanità, di conoscenza, di iniziative,
di solidarietà, ditraguardi rag-
giunti che dapoche settimane la Cesare Pozzo ha messoa disposizione non solo dei soci, ma anchedi tutti, sul nuovo sito internet www.mutuacesarepozzo.org.Le proposte della Cesare Pozzo sono dalpunto di vista sociale così importanti ed utiliche è necessario dare una visibilità maggio-re e rinnovata per presentare il Sodalizio a
nuovi possibili interessati: famiglie, azien-de, istituzioni, associazioni, mass media.Internet permette una visibilità e una im-mediatezza nel diffondere comunicazionie proposte che consente di ridurre i tempi,
le distanze e aumentare la quantità di con-tatti: certo, e in Cesare Pozzo questo è benpresente, internet porta con sé anche la ne-cessità di adottare alcune cautele per noncorrere inutili e dannosi rischi.Il progetto del nuovo sito prevede tre li- velli di operatività, da svilupparsi entro ildicembre 2008: Area Pubblica, Area Ar-chivio Istituzionale, Area Commerciale.L’ Area Pubblica (primo step realizzato) èil luogo di presentazione della Cesare Pozzo,la sua storia, i suoi organi, le sedi, le presta-
zioni con tutti i documenti necessari consul-tabili, le attività delle regioni, i progetti di svi-luppo, l’ufficio stampa, ecc. Da questa areail navigatore può acquisire maggiori dettaglisulle attività che la Cesare Pozzo svolge econ semplici passaggi può fare richieste diadesioni alle prestazioni base e, se già socio,a quelle aggiuntive. Una particolare proce-dura, poi, immediatamente mette in contrat-to gli operatori della Mutua con il nuovopotenziale socio per perfezionare l’adesio-ne, il versamento del contributo associativo,l’invio della documentazione sociale. Una ca-
Nuovo logo
Il nuovo logo di CesarePozzo riprende la versionein uso valorizzando i colorisociali e soprattuttoinserendo nel tratto graficoanche l’indicazione dellaattività principale, in modoche sia immediatamenteevidente al lettore quale sial’oggetto delle proposte“firmate” dal Sodalizio.
La nostraWeb AgencyLa realizzazione informaticadel nuovo sito è a cura di EI-TEAM (www.eiteam.it),cooperativa sociale diPadova che da anni realizzaservizi di inserimento dati,archiviazione documentale,grafica e web, gestione maile hosting, creandoesperienze di lavoro con
soggetti con disagio fisicoe psichico. Anche questa èuna scelta non casualenella direzione di sentirsisoggetto attivonell’economia solidale.
O
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verso la m u t u ad e lfuturo
ratteristica di questo spazio è il dialogo, loscambio, il contatto (seppur a distanza) traun possibile interessato e la nostra strutturaanche in luoghi o contesti o ambiti socialidove oggi si è presenti in misura inferiore aquanto si vorrebbe. Sempre in questa area,che si compone di numerose pagine e se-zioni, è possibile per tutti, e a maggior ra-gione per chi è socio, chiedere informazioniin merito alle prestazioni o sulle pratiche di
sussidio oppure sulle convenzioni con strut-ture sanitarie e altro ancora.I livelli Area Archivio Istituzionale e Area Commerciale saranno luoghi riservati pergli operatori della Cesare Pozzo e di altriutenti autorizzati, dove trovare documen-tazione di interesse per le attività ammini-strative, gestionali, di formazione, di gestio-ne del personale, gli affari legali e quelli ge-nerali. Inoltre, saranno presenti tutti gli stru-menti necessari per le attività commercialicome anche archivi anagrafici e vari stru-
menti per la reportistica. Tra i principaliobiettivi di questi livelli vi è la semplifica-zione delle gestione delle attività di lavoroquotidiano, la riduzione di lavori inutilmentedoppi, la condivisione delle scelte organiz-zative e di governo dell’azienda. Questiambiti saranno completati nel secondo stepentro dicembre prossimo.Contemporaneamente a tali attività, vieneavviata un’azione di adeguata promozio-ne e visibilità del nuovo sito, il suo posi-zionamento nei più utilizzati motori di ri-cerca di Internet e con collegamenti ad al-tri siti di interesse (links tematici), cercan-do in questo modo di contribuire a ren-dere www.mutuacesarepozzo.org unluogo di informazioni di utilità quotidianaper accrescere l’interesse verso i servizi cheil Sodalizio propone.Per questo abbiamo pensato che la nuova vestedel sito debba essere in linea con le caratteri-stiche che ci vengono riconosciute da più parti:semplicità nelle proposte, concretezza nelleazioni e cura delle relazioni con la base socialee il territorio. Queste indicazioni sono state
alla base anche per definire la grafica del sito,oltreché la sua struttura.I colori sono prevalentemente quelli presen-ti nel logo: sono stati usati per “colorare” lesezioni, le parole chiave, i tratti grafici perrichiamare il legame con la familiarità del logo,come segno di continuità. Non sono stateutilizzate immagini civetta o figure accattivantiper attirare l’attenzione: altri lo fanno, forseaiuta a destare curiosità, ma poi ciò che con-
ta è la sostanza. E per questo, per trasmette-re la sensazione di concretezza è stato utiliz-zato uno stile sobrio, una struttura sempliceed articolata, testi contenuti per dimensionenelle pagine principali con collegamenti perdocumenti di approfondimento. Negli spa-zi dedicati alla stampa e alle nostre comuni-cazioni non mancherà di esserci spazio perdare visibilità alle notizie e alle attività di inte-
resse regionale, per tenere vivo il legame conil territorio e la relazione con gli associati.Misureremo nel tempo i benefici generati daquesto investimento, come anche l’esigenzadi sviluppare di più una sezione piuttostoche un’altra, una rubrica anziché una sezione,e così via. Per questo sarà indispensabile ave-re un riscontro costante da parte dei soci, siacon indicazioni e contributi di idee, sia conl’utilizzo vero e proprio del sito e per inco-raggiarne lo sviluppo.
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IL COOPERATIVISMO MEDICO UNA RISORSA IN CRESCITA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI
Medici in cooperativa
A
di Matteo Simone e Leonardo Cordone
La cooperazione e la mutualità
sono strumenti essenziali per riorganizzare una rete sociosanitaria
efficiente e dinamica
nche le cooperative mediche voglionoavere un ruolo e contribuire al rilancio delsistema sanitario in Italia. È questo in sintesi
quanto è emersoal 3° convegno
nazionale di Fiug-gi, organizzato a settembre dal Coordina-mento Nazionale delle Cooperative medi-che (CMCN) ed incentrato sul cooperati- vismo come risorsa nella riorganizzazionedelle cure primarie.Un importante appuntamento che ha regi-strato la partecipazione di circa 185 relato-ri, per un totale di oltre 400 presenze im-
pegnate nei gruppi di lavoro e nelle sessio-ni plenarie. Una impegnativa modalità con-gressuale, con didattica partecipativa, hapermesso lo scambio ed il confronto traprofessionisti di diversi settori in merito aitre principali cardini di discussione: la coo-perazione medica nella contrattazione sin-dacale; l’integrazione socio-sanitaria; la ri-cerca di risorse extra-sanitarie per le cureprimarie.Diversi sono stati i rappresentanti delle isti-
m u tua es a ni t à
tuzioni, della cooperazione, delle societàscientifiche, del mondo accademico, dei sin-dacati medici, di organismi internazionaliche hanno partecipato al convegno che hachiuso una fase sperimentale della vita del
Coordinamento Nazionale delle Coopera-tive mediche ed apre le porte a qualificantied impegnativi progetti.I lavori sono stati aperti dal dottor Cre-scenzo Simone, coordinatore scientifico delconvegno, insieme al dottor GiacomoMelillo, segretario nazionale della Federa-zione italiana medici di medicina generale(FIMMG), Claudio Cricelli, presidente na-zionale della Società italiana di medicinagenerale (SIMG), Luciano Poletti, presidenteLegacoop, Vincenzo Mannino, segretario
generale di Confcooperative e Padre don Andrea Cristiani, fondatore dell’associazio-ne “Movimento Shalom”, tutti solidali epropositivi sulla questione del cooperativi-smo medico. Al convegno è intervenuto anche il dottorMauro Martini, presidente del sindacatonazionale autonomo medici italiani (SNA-MI), che ha portato l’interesse ed il contri-buto fattivo del sindacato ad un percorsocertamente non facile ma, da ora in poi,certamente più concreto e delineato.Particolarmente interessante è stata la par-tecipazione dell’europarlamentare GianniPittella, capo della delegazione italiana delgruppo del Partito del socialismo europeo(PSE), che in merito alle possibilità di “ri-strutturazione” della sanità avanzate dall’as-sociazionismo medico ha affermato che“l’Europa può far molto per la riqualifica-zione della sanità pubblica. Per il solo Mez-zogiorno d’Italia - ha proseguito Pittella -sono infatti disponibili come fondi struttu-rali 21,6 miliardi di euro. É importante tut-tavia concentrare le risorse, per evitare le
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inutili dispersioni del passato. Uno dei pro-getti sui quali vale la pena concentrarsi è lapromozione di servizi collettivi ritenuti es-senziali per migliorare la qualità di vita deicittadini. I fondi europei possono, quindi,concretamente sostenere i progetti portatiavanti dalle cooperative. In tal senso - haaggiunto l’europarlamentare - si dovrebbesupporre una doppia “premialità”, la pri-ma del governo verso le regioni, la secon-
da delle regioni all’interno dei propri do-cumenti strategici. In tal modo potrebberoessere favorite quelle realtà che concreta-mente e fattivamente incoraggiano l’asso-ciazionismo cooperativo, produttore di ser- vizi e risorse per i cittadini”.Ed è il Mezzogiorno d’Italia che soffre inparticolare una condizione di inadeguatez-za dei servizi sanitari per carenze organiz-zative, tecnologiche ed infrastrutturali chedeterminano a loro volta una “migrazionesanitaria”.
La riduzione del gap con il Centro-Norddel Paese è quindi anche legata all’attrazio-ne di risorse per la riqualificazione del siste-ma sanitario e dei servizi offerti e l’accessofacilitato della cooperazione medica ai fondicomunitari e nazionali può agevolare l’atti- vazione degli interventi progettuali.“Si tratta di riorganizzare - come in più diun’occasione si è espresso Crescenzo Simo-ne, referente del Coordinamento Nazionaledelle Cooperative mediche - una rete so-ciosanitaria efficiente e dinamica, capace diprendere in carico tutti i cittadini e rispon-dere ai loro bisogni socio sanitari, ambula-toriali, domiciliari, e di residenzialità assi-stenziale. La cooperazione e la mutualità -afferma il dottor Simone - sono quindi stru-menti essenziali di riorganizzazione della reteassistenziale in una dimensione attiva, par-tecipativa e produttiva, in cui i servizi allapersona possano diventare una risorsa eco-nomica e sociale e non soltanto un dram-matico problema di bilancio con passiviz-zazione di operatori e cittadini. La coope-razione si presenta come uno dei soggetti
portanti della riforma del welfare del no-stro Paese, nel rispetto del tanto decantatoprincipio di sussidiarietà”.“La cooperazione diviene strumento neces-sario - prosegue Crescenzo Simone - perla professione medica e per le altre profes-sioni sanitarie, per supportarle in un’orga-nizzazione sempre più complessa, che ne-cessita dell’integrazione delle professionisociali per riuscire a coniugare la necessità
di curare e prendersi cura delle persone conrisorse economiche sempre più limitate econciliare la necessità di una gestione sem-pre più manageriale delle strutture sanitariee sociali con la priorità etica, che indiscuti-bilmente va assegnata alla persona. Una variegata e ricca articolazione dei soggettidi offerta è una via obbligata per un mon-do dove emergono di continuo nuovi bi-
sogni sociali, mentre le vecchie aree di disa-gio assumono nuovi connotati”.“In questo sistema, che si sta via via co-struendo - spiega il dottore Simone - oc-corre una forte presenza della coopera-zione medica, sociale e delle professionisocio sanitarie organizzate, della mutualitàsanitaria come della totalità del terzo set-tore, affinché il primato della persona ri-sulti preservato nel rinnovato sistema ditutele sociali”.
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È POSSIBILE FARE P REVENZIONE DEL “MAL DI SCHIENA” ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE LAVORATIVE
Back schooldi Leonardo Cordone
ottanta per cento della popolazione sof-fre di mal di schiena almeno una volta nella vita. L’età di comparsa è tra i 30 e i 55 anni ecioè in piena attività lavorativa e risulta esse-
re la causa più fre-
quente di limita-zione di attività in
persone al di sotto dei 45 anni. Nel mondodel lavoro è uno dei principali problemi sa-nitari che costituiscono un ostacolo di gran-de rilevanza sociale ed economica che com-porta assenze per malattia, inidoneità, invali-dità è il dolore vertebrale, con localizzazionesoprattutto a livello lombare.I lavoratori più a rischio sono quelli dell’indu-
stria pesante, i conducentidi grossi automezzi, gli
addetti all’agricolturae all’edilizia, gli opera-tori sanitari, coloroche operano in posi-
zioni di lavoro fisseper lungo tempo(videoterminali, ca-tene di montaggio)o che trasportanofrequentementecarichi pesanti.È importante ag-giungere che gliesperti del set-tore definisco-no posture arischio la po-sizione sedutafissa, la posi-zione erettafissa, la guidadi automezzie il trasportomanuale deicarichi. Inoltre
In Europa diversi esempi di
grandi aziende che affrontano direttamente iniziative per la difesa
della salute dei propri dipendenti
L’ anche chi svolge attività sedentaria in uffi-cio o in automobile, rientrando nelle situa-zioni posturali a rischio, possono, nel tem-po, accusare disturbi delle strutture musco-lo-scheletriche in generale e in quelle verte-
brali in particolare.Un possibile aiuto alla risoluzione di questa im-portante problematica sanitaria viene dalla Back school che è un corso teorico-pratico per laprevenzione e la cura del mal di schiena.La dottoressa Maria Ivana Licari, fisioterapi-sta presso il Poliambulatorio Centro dell’ASL6 di Palermo, è una delle specialiste più con- vinte e sostenitrici della Back school. “La pre-senza sempre maggiore di pazienti con pato-logie lombari - spiega Maria Ivana Licari - miha spinta ad organizzare una scuola per la
prevenzione e la cura delle lombalgie, inse-rendo nel progetto oltre agli schemi comuniad ogni Back school, alcuni criteri dettati dallamia esperienza lavorativa”.“La Back School nasce negli anni Settanta inSvezia - continua la dottoressa Licari - che, comedice il nome, è una scuola e pertanto già perdefinizione si pone al di là del semplice tratta-mento, estendendosi al concetto di educazio-ne. L’idea, semplice, ma molto efficace era dieffettuare corsi, per tutte quelle persone chesoffrivano di mal di schiena, durante i quali sidavano informazioni teoriche di anatomia e difisiologia relative alla colonna. Si cercava di sen-sibilizzare i partecipanti all’uso corretto dellaschiena durante le attività della vita quotidiana.Si insegnava il modo idoneo per effettuare ilsollevamento di pesi, l’esecuzione corretta ditutti quei movimenti che si effettuano al lavoro,in casa, durante l’attività sportiva e che posso-no comportare, se eseguiti in modo errato, no-tevole sovraccarico sulla colonna vertebrale. Sifornivano, quindi, anche con l’aiuto di proie-zioni video nozioni di igiene posturale riferite asituazioni reali della vita quotidiana. L’equipe
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che sovrintendeva la scuola della schiena, eracomposta da medici, psicologi, fisioterapisti,insegnanti di educazione fisica che lavoravanoin stretto contatto per affrontare con un ap-proccio multidisciplinare le problematiche ine-
renti al mal di schiena”.L’idea approda nei primi anni Ottanta an-che in Italia. L’esperienza si diffonde conrapidità perché i risultati che le Back schoolottengono sono estremamente soddisfa-centi. “Studi di professionisti tedeschi e ame-ricani - prosegue la dottoressa Licari - han-no ribadito che i corsi di Back school com-portano, per chi li frequenta, miglioramentisostanziali delle patologie a carico del ra-chide con il grande risultato di eliminarel’uso dei farmaci. Ma la funzione di questa
scuola non deve interessare solamente lepersone che soffrono di affezioni, ma devealtresì incidere sul fondamentale aspettodella prevenzione”.Ma la Back school offre non solo un’occa-sione per fare prevenzione, ma dà ancheun’opportunità concreta di ridurre i costisociali e quelli della sanità pubblica trasfe-rendo queste iniziative anche all’interno delleaziende. “Si tratta di inserire la Back school- afferma Maria Ivana Licari - all’internodelle strutture lavorative, in modo da or-ganizzare gli ambienti di lavoro, le mansio-ni lavorative privilegiando nelle sceltel’aspetto ergonomico. Cercando, quindi, direndere il luogo di lavoro adatto alle carat-teristiche di chi opera, salvaguardando lasalute in generale e quella della schiena inparticolare, dando importanti indicazioniper mantenere integra la propria colonna vertebrale. In Italia già negli anni Settanta imedici del lavoro avevano promosso unostudio sulla posturologia e nel 1985 vienefondata a Milano l’unità di ricerca E.P.M.(Ergonomia, Postura e Movimento) che
diffonde nel nostro paese la Back schoolche ad oggi risponde a quanto previstodall’art. 49 del D.L. 626/94 che riguardal’obbligo del datore di lavoro di informa-re i lavoratori sull’entità del rischio e sulle
strategie atte a ridurlo”.“In molti Paesi Europei, da anni, - aggiun-ge la dottoressa Licari - le grandi aziendehanno affrontato le tematiche dell’informa-zione e formazione per la difesa della salu-te della schiena con l’istituzione di “Back School” all’interno delle proprie strutture.Per l’informazione i mezzi divulgativi più validi possono essere: manuali, locandine, video oppure sfruttare il mezzo telematicodel futuro come internet, quindi l’informa-
zione non è necessariamente collegata allapresenza fisica dell’informatore. La forma-zione - conclude Maria Ivana Licari - deve,invece, sviluppare una coscienza della sicu-rezza, permettere di apprendere le misuredi controllo del rischio, far memorizzare leregole della sicurezza attraverso interventipartecipativi che debbono essere condottitenendo presente l’ambiente culturale in cuisi opera, per mezzo di seminari di carattereteorico-pratico”.
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La lettera
H o sostenuto nel febbraio 2008 spese chi-rurgiche per un mio familiare ed ho pre-sentato richiesta di sussidio straordinario,corredata da cartella clinica, fattura dell’in-tervento ed altre ricevute per un totale dispese di quasi 20mila euro, di cui 17.800euro relativi all’intervento.Ho ricevuto un assegno di euro 1.550. Oraio domando quale criterio sia stato seguitoper l’attribuzione di tale contributo, tenuto
conto che pago 228 euro annuali per laTutela globale e 84 annuali per la Tutela fi-gli. Ritengo intanto che l’esame della cartel-la clinica, non sia stato effettuato da perso-ne competenti, poiché, anche se la patolo-gia non rientra nei casi previsti per i grandiinterventi previsti dal regolamento, si trattacomunque della correzione di un caso se- vero di malformazione e comunque, a fron-te di spese documentate di quasi 20milaeuro, mi è stato liquidato un contributo chenon rappresenta neanche il 10 per cento dellaspesa.Se questa è la solidarietà che spetta a unsocio che per la prima volta, dopo tantianni di adesione, si rivolge per un aiuto stra-ordinario per un costoso intervento chirur-gico, sinceramente mi sento molto delusa.Pertanto chiedo una revisione della mia ri-chiesta di sussidio straordinario e la pub-blicazione di questa lettera su Il Treno.
Antonia Marullo - Reggio Calabria
Innanzitutto La informo che per problemi di spazio ri- porto in forma sintetica la sua lettera e che il rispetto della normativa sulla privacy mi impone l’omissione di riferi- menti specifici a dati sensibili coperti da riservatezza.Occorre premettere che l’elenco “grandi interventi chirur-
gici” di cui all’Allegato A del nostro Regolamento è tas- sativo e non meramente esemplificativo, cosicché non è su- scettibile né di interpretaz ioni estensive né analogiche. Ne consegue che al socio non spetta il sussidio per un grande intervento chirurgico ivi non espressamente menzionato.L’intervento oggetto della Sua richiesta non rientra - così come Lei stessa ammette - nell’ambito del citato elenco e dunque non è come tale sussidiabile. Va, altresì, aggiuntoche sotto l’aspetto medico-legale la patologia in esame è trattata con intervento chirurgico scientificamente definito“mininvasivo”, che di per sé esclude il suo inserimento nel- l’alveo tecnico di “grande intervento chirurgico”. Tale pa-
rere è avvalorato dalle più importanti riviste scientifiche del settore e dalla nostra Commissione medica di provata capacità e professionalità. Non è possibile accogliere neppure le Sue lamentele riferite alla esiguità del sussidio straordinario a Lei liquidato - tra l’altro, in ag giunta agli altri ordinari sussidi cui Lei omette qualsiasi riferimento - in quanto rispettoso dei cri- teri stabiliti dai competenti organi istituzionali e applica- bili in modo equo e uniforme per tutti i soci e che rappre- senta un segnale di attenzione e di solidarietà, anche se modesto, nei suoi confronti e della sua famiglia. Mi permetto ricordare, infine, come la ridotta entità delle quote sociali pagate dai soci e le conseguenti limitate dispo- nibilità economiche non ci consentano di fare liberamente “ulteriore solidarietà straordinaria”, in aggiunta ai sussi- di espressamente previsti, prescindendo dalla valutazione economica dei costi. Il sistema di mutualità sanitaria vo- lontaria offerto dalla Cesare Pozzo non è sostitutivo del Servizio sanitario nazionale, ma solo un’integrazione allo stesso.
Il Presidente del CdAGiovanni Sica
A proposito di...Sussidio straordinario
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B A CHEC A la
Consegna sussidi allo studio
Inizia il 7 dicembre 2008 e si concluderà il 5 gen-
naio 2009 la lunga serie delle cerimonie che si svol-geranno in quaranta città di tutta Italia per la con-segna dei sussidi allo studio della Cesare Pozzo.L’elenco dei nomi dei soci e dei loro familiari chericeveranno l’ambito riconoscimento è disponibilepresso tutte le sedi territoriali del Sodalizio. Il ca-lendario delle manifestazioni pubblicato sul nume-ro 5/2008 de Il Treno subisce una modifica eduna integrazione. La consegna degli incentivi allostudio di Agrigento fissata il 14 dicembre alle 10.30,anziché presso il Dopolavoro ferroviario, si terràal “Centro culturale Pierpaolo Pasolini” di via Ate-nea 123, stesso giorno e stessa ora. La manifesta-
zione di Piacenza per gli studenti e i pensionati siterrà il 20 dicembre alle 15 presso il Centro com-merciale Farnesiana di via Caduti sul Lavoro.
Mara Albertini
Calabria
Nuovo sportello solidale
Dal 3 novembre scorso è in funzione a LameziaTerme Nicastro lo sportello solidale della CesarePozzo presso ANLAFER di via Aldo Moro, 33 -tel. 0968/25234 fax 0968/447474. Il presenziamen-to viene effettuato dal nostro collaboratore Um-
berto Canale.
Campania
Pro disabili
Aderendo all’ invito dell’Uildm (Unione Italiana Lotta allaDistrofia Muscolare) e dell’Arci Masaniello una delega-zione campana della Mutua ha partecipato all’iniziativa“Suoni diVINI” svoltasi in piazzale Municipio di Savia-no (Na). Obiettivo dell’evento è stato quello di reperirefondi per un progetto mirato a favore dei disabili. Lamanifestazione è riuscita a coniugare il dibattito sulla di-sabilità con quello relativo alle tradizioni locali, quali il vino e la musica popolare, inoltre è riuscita ad unire asso-ciazioni diverse e soprattutto coinvolgere sia personenormodotate che ragazzi in carrozzina.
Antonio Russo
Puglia
Sconti negozio di ottica
La nostra socia dottoressa Barbara Pischetola, titolare di unnegozio di ottica, affiliato Salmoiraghi & Viganò, a Modu-gno (BA) in via X Marzo 59, tel. 0805354474, offre ai soci il30 per cento di sconto sulla fornitura delle lenti e forniscealtri interessanti servizi.
Friuli Venezia Giulia
Un giorno in più
Il Consiglio regionale friulano, per far fronte all’aumentotemporaneo delle richieste di sussidi, ha deliberato l’apertu-ra di un giorno in più dello sportello solidale di Udine pres-so la sede del Dlf in via della Cernaia, 1. Lo sportello, solonei mesi di dicembre 2008 e gennaio e febbraio 2009, ri-
marrà aperto anche il venerdì dalle 10 alle 12.
Dal Consiglio di Amministrazione
Per i giovani autoferrotranvieri
Nella seduta del 23 ottobre scorso il Consiglio diamministrazione ha esteso ai giovani autoferrotran- vieri la promozione per l’adesione agevolata allaCesare Pozzo prevista in precedenza per i giovaniferrovieri.
Il vantaggio riservato anche ai giovani autoferro-tranvieri che aderiranno alla Cesare Pozzo è che laquota associativa annuale verrà ridotta del 50 percento per due anni per chi aderisce durante i primisei mesi del 2009. Lo scopo è quello di rilanciare econsolidare la presenza della Mutua nella categoriadi lavoratori maggiormente rappresentativa dei soci.
Antonio Delle Monache
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CONTRIBUTI ASSOCIATIVI
Per ciascuna delle prestazioni base o aggiuntive indichiamol’importo dei contributi associativi e la possibile frequenzadi pagamento.
annuale semestrale mensile (*)
Base
Tutela globale 228,00 114,00 19,00
Prima tutela 162,00 81,00 13,50A quattro 120,00 - -Aggiuntive
Salute più 204,00 102,00 17,00Salute single 96,00 48,00 8,00Partner 72,00 36,00 6,00Tutela figli 84,00 42,00 7,00Professionale (la prestazione viene concessa a titolo gratuito)
( *)Il pagamento mensile vale solo per i soci che hanno la trattenuta a ruolo
LE NOSTRE CIFRE(Ottobre 2008)
Anno 2008 2007
Iscritti 85.654 81.757Nuovi iscritti (da gennaio) 7.952 6.108
Salute più 11.256 10.617Nuove adesioni (da gennaio) 1.053 1.761
Salute single 1.422 1.258
Partner 6.262 5.748
Tutela figli 895 800
Sussidi erogati (in euro) 9.925.957 9.186.577
Pratiche 73.885 67.514
Fatture rimborsate 143.522 123.574(Salute più, grandi interventi, chirurgia oculistica, ecc.)
A c u r a d i M a r c o R u g g e r i
Inoltre, la prestazione aggiuntiva Professionale, gratuita per gli associati, è uno speciale pacchetto di servizi dedi-
cato ai lavoratori, tra cui la tutela legale, i sussidi per la sospensione e i corsi di recupero punti della patente. Perinformazioni rivolgetevi alla vostra sede territoriale oppure collegatevi al sito www.mutuacesarepozzo.org.
Tutela globale (da 18 a 65 anni)
Prima tutela (iscrizione da 18 a 75anni, permanenza senza limiti di età)
A quattro(riservata ai soci ivi collocati al 31.12.2002)
Prestazioni base di appartenenza Prestazioni aggiuntive
I soci iscritti in una delle prestazioni base tutelano se stessi e i propri familiari. Il socio può integrare le coperture
sanitarie sottoscrivendo, in qualsiasi momento della vita associativa, una o più prestazioni aggiuntive, con le oppor-tunità di seguito riportate:
Tutela figli(per i figli a carico fiscale in etàcompresa tra i 25 e i 35 anni)
SÌ
Non possibile
Non possibile
Partner (per il coniuge o conviventemore uxorio fino a 65 anni)
SÌ
Non possibile
Non possibile
Salute single(per il single)
SÌ
SÌ
SÌ
Salute più(per il nucleo familiare)
SÌ
SÌ
SÌ
LE PRESTAZIONI DELLA CESARE POZZO
PAGAMENTI SUSSIDI E ACCREDITO IN C/C BANCARIO
Ogni singolo sussidio deve essere richiesto entro e non oltre 365 giorni. Le richie-ste avanzate dopo tale termine non verranno evase. Per il pagamento dei sussidi èconsigliabile chiedere l’accredito sul proprio conto corrente bancario, per motividi sicurezza (smarrimenti o disguidi), ma soprattutto perché è il mezzo più veloceper ottenere i rimborsi. Negli altri casi i sussidi vengono erogati con assegni ditraenza spediti a casa del socio. Per ottenere l’accredito occorre indicare il nomi-nativo dell’intestatario (nel caso di più intestatari indicare tutti i nominativi), ladenominazione della banca destinataria, l’indirizzo dell’agenzia e il codice IBAN:
I TCodice Codice CIN ABI CAB Numero conto correntePaese Controllo
DOCUMENTI INLINGUA STRANIERA
Nei casi in cui è obbliga-torio allegare la traduzio-ne di documenti scritti inlingua straniera, allegandola ricevuta fiscale, ne ver-rà r imborsato i l costofino ad un massimo di 30
euro per ogni sussidio ri-chiesto.
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DETRAIBILITÀ FISCALEDEI CONTRIBUTI ASSOCIATIVI
Il decreto legislativo 460/1997 sul riordino della disciplinatributaria degli enti non commerciali e delle Onlus ha rico-nosciuto ai contributi versati alle società di mutuo soccorso,che operano esclusivamente nei settori di cui all’art. 1 dellalegge 3818/1886, la detrazione di imposta del 19 per centoper un importo non superiore a 1.291,14 euro.
A c u r a d i M a r c o R u g g e r i
DOCUMENTI DA ALLEGARE AI MODULI
Tutti i documenti devono essere in originale o fo-tocopie autenticate dalle nostre sedi.I seguenti documenti possono essere sostituiti conil modulo per la dichiarazione di notorietà da au-tenticare presso le nostre sedi Regionali:
Lo stato di famiglia attestante il grado di paren-tela con il socio.La dichiarazione sostitutiva di atto notorio, com-provante la mancanza di reddito personale supe-riore al limite massimo previsto dalle vigenti nor-me fiscali per essere considerati a carico.La residenza.
Comunque la Società può richiedere al socio o di-rettamente agli enti competenti tutta la documen-tazione che riterrà opportuna, a conferma della validità del sussidio richiesto.
CARTELLA CLINICA
È obbligatorio allegare la cartella clinica alla richiesta di sussidioper i ricoveri ospedalieri superiori a 15 giorni, le degenze in rico- vero diurno con intervento chirurgico (day surgery), i grandi in-terventi chirurgici, la maggiorazione prevista per parto, infortu-nio o intervento chirurgico e per i soci con meno di tre anni diiscrizione o inseriti nella Partner o Tutela Figli da meno di tre anni.La Mutua rimborsa ai soci la spesa sostenuta per il rilascio dellacartella clinica, purché sia allegata la regolare ricevuta fiscale.
La fine dell’anno coincide con la scadenza di una serie diadempimenti. Anche per la Cesare Pozzo il 31 dicembrerappresenta una data da ricordare soprattutto per pensa-re al pagamento dei contributi associativi.Chi usufruisce della trattenuta dei contributi associativi sullabusta paga non deve fare nulla, in quanto sarà la propriaazienda a versare alla Cesare Pozzo la quota sociale.Lo stesso vale per chi ha autorizzato con il Rid (Rapportiinterbancari diretti) la propria banca ad addebitare sulproprio conto corrente l’importo dovuto. Tutti gli altri,invece, dovranno ricorrere al pagamento con il bolletti-
no di conto corrente postale. Anche quest’anno i sociinteressati riceveranno direttamente a casa i bollettini com-pilati in tutte le sue parti e il socio dovrà solo recarsi all’uf-ficio postale per il pagamento. Solo nel caso in cui non siabbia ricevuto questo modulo, è possibile utilizzare bol-lettini non premarcati, richiedibili nelle nostre sedi o pres-so gli uffici postali.Il numero di conto corrente postale da utilizzare per il versamento dei contributi associativi è 36252203. Solonelle sedi di Palermo, Messina e Catania si può pagare, in via sperimentale, con il Pos.Nel caso in cui si volesse optare per l’utilizzo del Rid - ilmezzo più comodo e meno oneroso - i soci possonocontattare le sedi regionali per sottoscrivere il modulo ban-cario o postale.
TEMPO DI SCADENZEQueste uniche modalità di versamento sono dovute ancheal fatto che per le Società di mutuo soccorso il legislatoreha previsto per i contributi una detrazione d’imposta del19 cento limitando però i mezzi di versamento (non è pos-sibile accettare contanti). Vi invitiamo a versare regolarmente i contributi associativi,anche perché il socio in ritardo per più di 30 giorni non hadiritto ai sussidi maturati sin dal mese in cui è divenutomoroso.Il socio può sanare la morosità, ma avrà diritto solo aisussidi determinati da eventi verificatisi dopo la regolariz-
zazione. Trascorsi 180 giorni di ritardo del pagamentodovuto, il socio decade e, pertanto, perde ogni diritto.Infine anche per quest’anno la Cesare Pozzo ha preparatoper i soci un’agendina tascabile e la nuova tessera socialeper l’anno 2009.Entrambe saranno spedite con una busta direttamentea domicilio dei soci, nel caso di mancata ricezione viconsigliamo di rivolgervi alla vostra sede regionale.Nella tessera sono indicati i dati del soci (cognome e nome,data di nascita e matricola), ma anche i dati dei familiariregistrati nel nostro sistema informatico. Al riguardo, invi-tiamo tutti i soci, nel loro stesso interesse, a controllare conscrupolosità le informazioni relative al proprio nucleo fa-miliare e a comunicare alla sede regionale le eventuali va-riazioni.
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NASCITE
Felicitazioni dalpresidio di Messinaa papà AntoninoRizzo e a mammaRoberta Bellinghieriper la nascita dellapiccola Sara.
È nato Mauro! Loannunciano congioia mamma
Giuseppina Tomainoe il papà LuigiBruno.
È nata Ilaria! Auguriai neo nonniVincenzo e MirellaScozzafava e aigenitori Fabio eCinzia. Salvatore eSilvana Cristofarodel presidio diCatanzaro e il CrCalabria partecipanoalla loro gioia edaugurano allapiccola Ilaria tantafelicità.
Felicitazioni a papàLuca Romano e amamma DanielaCurcio per lanascita di SimoneArmando.
Il Cr Piemonte eValle d’Aosta salutala nascita di Sara,figlia di LoredanaRecchia, impiegatapresso la sederegionale. Allamamma, al papàPietro Romeo e alfratellino Simone gliauguri dei colleghidella Cesare Pozzo.
Felicitazioni al socioCesare Massai cheè diventato papà diuna bella bambina dinome Sara. Allamamma Silvia, allasorellina Giulia e ainonni gli auguri dalCr Toscana.
Vivissimi auguri dalpresidio di Messinarispettivamente aineo genitoriFrancesco Famà eFrancesca LaFauci, per la nascitadel piccoloAntonino Silio, ai
neo genitori LucaBongiovanni ePasqualina La Torreper la nascita delpiccolo Gianluca eai neo genitoriAntonio Tricomi eAngela D’Andrea perla nascita dellapiccola Elisa.
La famiglia delsocio Paolo Meozziè stata allietatadalla nascita delpiccolo Giovanni.Al neo papà, allamamma Elena e ainonni vanno lefelicitazioni e gli
auguri da parte delCr Toscana e deisoci tutti.
Felicitazioni dalpresidio diCatanzaro al papàGiuseppe Biamontee alla mammaEolinda Cantafio,per la nascita dellapiccola Alice
Serafina.
È nata Ilaria! Auguriai genitori Fabio eCinzia e ai neononni Vincenzo eMirella Scozzafavada Salvatore eSilvana Cristofarodel presidio diCatanzaro e dal CrCalabria.
È nato Francesco!Congratulazioni dalpresidio diCatanzaro al papàMario e alla mammaSimona e al nonnoFrancesco.
ALLORICongratulazionivivissime da papàGianluca Santoni,presidente del CrToscana, damamma Augusta,alla neo dottoressaSimona per averconseguito con ilmassimo dei voti ela lode laspecializzazione inChirurgia generaleall’Università degliStudi di Firenze.
Congratulazioni
vivissime dal Crdella Toscana e dallosportello solidale diSiena al neo dottoreFulvio Rossi, figliodel socio GianfrancoCapo TecnicoOfficina del depositolocomotive di Siena,per aver conseguitola laureaspecialistica inChimica per losviluppo sostenibile,all’Università diSiena, con 110 elode.
Congratulazioni alneo dottore Andrea
Di Palma, figlio delsocio Francesco, peraver conseguito lalaurea in Scienzemotorie all’Universitàstatale di Pavia, con110 e lode. Auguri diuna brillante carrieradai genitori, daifratelli e rispettivefamiglie e amici.
Congratulazioni dalpapà Marino, nostrosocio, e dallamamma EfisiaCesella, alla neodottoressaValentina Moi peraver conseguito la
laurea inComunicazionepubblica, sociale ed’impresa.
Valentino e FortunataPassalacquaaugurano alla figliaGiuseppina dopo ilconseguimento dellalaurea in Architettura,un futuro pieno di
grandi soddisfazioni.Congratulazioni allaneo dottoressaanche dal CrCalabria.
Vivissimecongratulazioni allaneo dottoressa RosaRosania, figlia delsocio Fedele, peraver conseguito, con110 e lode e plausoaccademico, lalaurea in medicina echirurgiaall’Università degliStudi di Foggia.
FIORI
D’ARANCIOCarmen eGianluigi si sonouniti in matrimonio.A neo sposi, alsocio VincenzoScozzafava ed allasignora MirellaRuga, giungano i piùsinceri auguri daSalvatore e SilvanaCristofaroresponsabili delpresidio diCatanzaro e dal CrCalabria. Il 27 luglio 2008 sisono uniti in
matrimonio Danielee Chiara.Felicitazioni dal CrCalabria ai neosposi, al socioTommaso Paone edalla consorte Pina ,nonchè allo zio,nostro collaboratore,Giuseppe Paone.
PER NON
DIMENTICARECondoglianze alnostro collaboratoreAngelo Frascatoredal Cr Puglia dalledipendenti e datutti i collaboratori
per la perdita delcaro nonnoVincenzo .
Dopo lunghesofferenze si èspento il socioGiuseppeGenovese, exdipendente dellaCaronte&TouristLines di Messina. Ilpresidio di Messinaed in particolarel’amico e collegaSergio De Domenico,esprimono le piùsentite condoglianzealla moglie e allefiglie.
a c u r a d i M a r a A l b e r t i n i
La moglie e i figliricordano il caroPaolo Ferrua,iscritto alla mutuada oltre vent’anni,scomparso il 27settembre a soli 55anni. Il suo esserebuono, semplice,altruista e rispettosolo rendeva un uomospeciale. Un gran
lavoratore,affrontava ogniavversità conottimismo, e chi loha conosciuto nonpuò che avere unottimo ricordo di lui.Grazie Paolo pertutto quello che cihai trasmesso.
È venuta a mancareall’affetto dei suoicari CaterinaGiordano,rispettivamentemamma e suoceradei soci MassimoMannone e MarioScerra. Salvatore e
Silvana Cristofaroinsieme al CrCalabria si unisconoal dolore dellafamiglia.
Vittima di unincidente stradale,ci ha lasciatoimprovvisamente asoli 38 anni il socioVincenzoNuzzello . Unagrande perdita pertutti i colleghi delleAutolinee dell’Emilia.Era stato uno deiprimi a credere neivalori dellasolidarietà della
Cesare Pozzo. Cimancherà il suosostegno, la suaumanità e la suagrande generosità.Alla moglie Maria ealla giovanissimafiglia Annalisa di solidue anni le piùsentite condoglianzeda parte del CrEmilia e dai soci ecollaboratori delpresidio di ReggioEmilia. È mancataall’affetto dei suoicari Antonia Trotta,moglie del socioDomenico Manzella.Le più sentitecondoglianze daparte di tutti i soci diPiacenza e di tuttidirigenti ecollaboratoriregionali.
È mancatoimprovvisamenteall’affetto dei suoicari EmanueleVacca. Tutti gliamici e i dirigentidella sede regionalesi stringono conaffetto intorno allafamiglia.
RINGRAZIAMENTI
Morbegno (SO) In pensione da poco,ho affrontato erisolto una questionelegaleinerente alla miaprecedente attivitàdi servizio. Ora,esprimo un profondoringraziamento allaMutua, per la
solidarietàmanifestateminell’occasione. Unparticolareringraziamento,unitamente aDaniela, per laprofessionalitàdimostrata allagentilissima SabrinaTamagni, avvocatodell’ufficio legaledella sede nazionale,soprattutto perchénell’occasione neinostri confronti haattinto dallo Statutoquel particolaresussidio che è “Laprofonda Umanità”.Giuseppe Zaffetti eDaniela Gaggioni
Bognanco (VB) Essendo statoricoverato inospedale, vorreiringraziare la CesarePozzo per ilcontributo ricevuto,ed un particolareringraziamento aRenzo Rao, per ladisponibilità e lagentilezzadimostrata nei mieiconfronti.Franco Villa
ANNIVERSARILa cooperativa dilavoro GruppoAzzurro, cheriunisce 12odontoiatri,odontotecnici, eassistenti, festeggiail decimoanniversario dicollaborazione con ilConsiglio regionalepiemontese dellaCesare Pozzo. Neilocali adiacenti lasede regionale diTorino, GruppoAzzurro svolge lasua attivitàdisponendo di
cinque poltroneodontoiatriche,completamenterinnovate, e uncompleto laboratoriodi odontotecnica edi indaginediagnostica eriserva ai socitariffe scontate edilazionabili neltempo.Guido Ziniti
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MOLISE86100 CAMPOBASSOVia Garibaldi, 67/69
0874/482004Fax 0874/494098
da lunedì a venerdì8.30-13.30martedì e giovedì15.00-17.30
PIEMONTEVALLE D’AOSTA10128 TORINOVia Sacchi, 2 bis
011/545651011/5579272Fax 011/5189449
959/23835 lunedì - martedì -
giovedì8.30-12.30/14.30-17.00mercoledì 8.30-12.30venerdì8.30-12.30/14.30-16.00
15100 ALESSANDRIAc/o Dlf
0131/252079
959/32440 martedì e giovedì9.00-11.00
11100 AOSTAStrada Paravera, 3c/o Dlf
0165/44117339/8529637
martedì 9.00-12.00giovedì 15.00-18.00
12100 CUNEOVia XXIV Maggioc/o Dlf
0171/690458 959/42356 martedì e venerdì
10.00-12.00
28100 NOVARAVia L. da Vinci, 16/Ac/o Dlf
0321/692698 959/55407 martedì e venerdì
10.00-12.00
10043 ORBASSANOVia Giolitti, 6
339/8802801338/1927025
martedì e giovedì16.30-18.00
28041 ARONAVia Largo Duca di Aosta, 1c/o Dlf
e Fax 0322/2402703395073994.
martedì 9.00-11.30
PUGLIA70122 BARIVia Beata Eliadi San Clemente, 223
e Fax 080/5211661 080/5243662
Fax 080/5730206 da lunedì a giovedì
9.00-13.00/15.00-17.00venerdì 9.00-13.00
72100 BRINDISIVia Appia Scalo mercic/o Pal. D.C.O.
0831/560213 lunedì e venerdì
9.30-12.30
71100 FOGGIAVia Campanile, 11
e Fax 0881/776729 lunedi, martedi,
mercoledi e venerdi10.00-12.30giovedi 16.30-19.30
73100 LECCEVia A. Diaz, 56
0832/244865 mercoledì 10.30-12.30
giovedì 16.00-18.00venerdì 10.30-12.30
74100 TARANTOVia Mercantile, 13c/o Dlf
099/4704465 lunedì 8.30-10.30
mercoledì 16.30-18.30
venerdì 8.30-10.30
SARDEGNA07100 SASSARICorso Vico, 2
079/236394Fax 079/2010241
da lunedì a giovedì9.00-12.00venerdì 10.00-12.00/ 16.00-18.30
09100 CAGLIARIVia Mameli, 47
e Fax 070/658418 da lunedì a giovedì
9.00-12.00venerdì 10.00-12.00/ 16.00-18.00
08100 NUOROLocalità Prato Sardo
0784/290803 martedì e giovedì
16.00-18.30
09170 ORISTANOVia Sardegna, 126
mercoledì 16.30-18.30giovedì 10.30-12.30
SICILIA90133 PALERMOVia Torino, 27/D
091/6167012
Fax 091/6177524 904/804/3913 da lunedì a giovedì
9.00-12.30/15.00-17.00venerdì 9.00-12.30
92100 AGRIGENTOVia delle Torri, 1c/o Dlf
0922/25269 807/59 mercoledì 16.00-18.00
93100 CALTANISSETTAVia A. De Gasperi, 34c/o Dlf
0934/531379Fax 0934/584552
856/379 martedì - giovedì
10.00-12.00
95131 CATANIAVia D’Amico, 160
095/530113 lunedì - mercoledì -
venerdì 9.00-12.00martedì - giovedì16.00-18.30
98123 MESSINAVia La Farina, isol. 278
090/770119 904/804/6748 da lunedì a giovedì
9.00-12.00venerdì 9.00-12.0016.00-18.00
96100 SIRACUSAVia Reno, 39 c/o Dlf
0931/463531 lunedì - mercoledì -venerdì 9.00-12.00
91100 TRAPANIP.za Ciaccio Montaltoc/o Autostazione AstStazione Fs
0923/23222 da lunedì a sabato
9.00-12.00
97015 MODICA (RG)Via Dente Crocicchia, 7c/o Giorgio Bellia
333.31336910932/945578
giovedì 9.00-12.00
TOSCANA50123 FIRENZEVia degli Orti Oricellari, 34
055/211806055/2658106Fax 055/296981
lunedì - martedì -giovedì e venerdì9.00-12.30mercoledì 9.00-12.30/ 15.00-17.00
52100 AREZZOVia Guido Monaco, 65
0575/401054 lunedì - martedì -
giovedì 10.30-12.30mercoledì - venerdì16.00-18.00
58100 GROSSETOVia Mameli, 24 - c/o Dlf
348/1153025 mercoledì 9.00-12.00
57121 LIVORNOStazione FS c/o Cgil
329/4151127 sabato 9.30-11.00
57023 CECINAP.za Stazione, 1c/o Dlf
335/7658061 giovedì 16.00-17.30
56100 PISAVia F. Corridoni, 92
050/2200210 martedì 15.30-17.30
mercoledì - venerdì9.30-12.30
51100 PISTOIAPiazza Stazione, 1StazioneStanza Rsu
313/8273245328/8396816
martedì 16.00-18.00
53100 SIENAP.le F.lli Rosselli
348/1153023 lunedì 16.00-18.00
giovedì 11.00-12.00
53044 CHIUSI
Via F. Filzi, 7Stazione c/o Dlf venerdì 9.30-11.30
54033 CARRARAc/o Legacoop
3357440098c/o Cgil
3356733899 mercoledì 17.00-19.00
TRENTINOALTO ADIGE39100 BOLZANOPiazza Verdi, 15 int. 4
0471/300189Fax 0471/309589
da lunedì a venerdì9.00-12.000pomeriggio suappuntamento
38100 TRENTOVia Andrea Pozzo, 4c/o Atrio StazioneAutocorriere
0461/233437 da martedì a giovedì
9.00-12.00venerdì 14.30-17.30
39012 MERANO SINIGOc/o Memc
3472303868 mercoledì
16.00-18.00
UMBRIA06034 FOLIGNOVia Nazario Sauro, 4/B
0742/342086Fax 0742/349043
lunedì 15.30-18.30da martedì a venerdì8.30-12.30
06124 PERUGIAP.za Vittorio Veneto, 1c/o Dlf
345/3989804 martedì 10.00-12.00
giovedì 16.00-18.00
05100 TERNIP.za Dante, 2c/o Filt-Cgil
e 0744/494475 813/475 lunedì 16.00-18.00
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VENETO30171 MESTREVENEZIAVia Dante, 106
041/926751Fax 041/5387659
934/834/4122 lunedì 14.30-17.30
da martedì a venerdì9.00-12.00
35100 PADOVAVia Jacopo D’Avanzo, 4c/o Dlf
049/8224443049/656037Fax 049/8763815
934/842/4443 lunedì e mercoledì
9.00-13.00
37138 VERONAP.zale XXV Aprilec/o Stazione FsPorta Nuova
045/8004857Fax 045/8022570
933/3608 lunedì e martedì
8.30-12.30
36100 VICENZAc/o sala Rsu Stazione Fs
333/16410930444/547484Fax 0444/321720
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Sede circoscrizionale 6Via Thaon di Revel, 44Villa Lattes
333/1641093348/5279563Fax 0444/970366
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