Storia del pensiero economico a.a. 2007-2008 Prof. Massimo
Fornasari
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Programma desame I parte - Nascita e consolidamento di una
disciplina: dalla scolastica ai classici L'oggetto ed i metodi
della scienza economica Il pensiero economico pre-classico: Valore
ed etica dello scambio nel pensiero medievale: la prima scolastica;
Economia politica e formazione dello Stato-nazione in et moderna:
bullionismo; mercantilismo baconiano e mercantilismo evoluto Nuovi
contributi al concetto di valore tra Seicento e Settecento: da
Petty a Cantillon Il Cameralismo Alle origini del pensiero
economico italiano Economia politica e riforme: la scuola
fisiocratica. L'economia politica classica: Adam Smith: dalla
teoria dei sentimenti morali alla Ricchezza delle nazioni Dopo
Smith: Malthus, Say, Sismondi; David Ricardo: valore-lavoro,
distribuzione della ricchezza, teoria dei vantaggi comparati. Karl
Marx: la critica all'economia politica.
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II parte - Lo sviluppo del pensiero economico dall'Ottocento al
Novecento I precursori del marginalismo e la sintesi milliana La
rivoluzione marginalista W.S. Jevons; Lon Walras; Karl Menger;
L'ortodossia neoclassica: A. Marshall; C. Pigou; i marginalisti
italiani Tra le due guerre: da J. Schumpeter alla rivoluzione
keynesiana Gli sviluppi del pensiero economico dopo Keynes. Il
pensiero economico eterodosso: J. Galbraith; K. Polanyi; A.
Hirschman; A. Sen. Programma desame Programma desame
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L'oggetto ed i metodi della scienza economica
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Tre aspetti relativi alla SPE a) loggetto della SPE b) I
diversi approcci alla SPE c) I rapporti tra la SPE e le altre
discipline
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a) Loggetto della storia del pensiero economico J. Schumpeter:
La storia di tutte le opinioni e desideri concernenti questioni
economiche e specialmente di politica economica, che in una certa
et e in un certo tempo fluttuano nella coscienza pubblica A.
Macchioro: La storia degli strumenti di pensiero come tali e di
scelte di pensiero, cio di decisioni etico-civili interessanti la
sfera politica e sociale
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b) I diversi approcci alla storia del pensiero economico b) I
diversi approcci alla storia del pensiero economico
Cumulativo-incrementalista Cumulativo-incrementalista
Rivoluzionista-catastrofista Rivoluzionista-catastrofista
Relativista-mesologico Relativista-mesologico
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Storia economica e storia del pensiero a) prima diffusione dei
principi di uneconomia di mercato (1100- 1450 ca.) Scolastica
(secc. XIII- XVI) b) formazione degli stati territoriali e sviluppo
del cosiddetto capitalismo mercantile (1500 1750 ca.) Mercantilismo
(1500 1750) c) critica delle politiche mercantilistiche e
riformismo liberista Fisiocrazia d) avvio del processo di
industrializzazione inglese e sue conseguenze sociali (dopo il
1750) Economia politica classica e critica marxista (1770
1870)
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Storia economica e storia del pensiero e) piena affermazione
del capitalismo industriale (seconda met sec. XIX) Marginalismo e
scuola neo-classica (1870 1920) teoria dellequilibrio e micro f)
crisi del capitalismo industriale e sviluppo delleconomia del
welfare (anni Trenta del XX sec.-anni 70) Dinamica economica,
Keynes (1920 1970) g) dopo Keynes, crisi del welfare state,
economie post industriali, globalizzazione (anni 80 in poi)
Monetaristi, post- keynesiani, problematiche del sottosviluppo e
dello sviluppo sostenibile
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c) La Storia del pensiero e le altre discipline 1) Storia del
pensiero e storia economica Evoluzione sul lungo periodo della
riflessione economica (storicamente determinata): influenza del
contesto storico-economico Evoluzione sul lungo periodo della
riflessione economica (storicamente determinata): influenza del
contesto storico-economico Individuazione delle fasi dello sviluppo
economico europeo Individuazione delle fasi dello sviluppo
economico europeo
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1 ) Storia del pensiero e storia economica J. A. Schumpeter
(dallintroduzione alla Storia dellanalisi economica) Di tali campi
fondamentali, la storia economica, che sbocca nei fatti dei nostri
giorni e li comprende, di gran lunga quello pi importante. Desidero
chiarire che se dovessi cominciare ora il mio lavoro nelleconomia e
avessi la possibilit di studiare a mia scelta soltanto uno di
questi campi, la mia scelta andrebbe alla storia economica. E ci
per tre motivi Di tali campi fondamentali, la storia economica, che
sbocca nei fatti dei nostri giorni e li comprende, di gran lunga
quello pi importante. Desidero chiarire che se dovessi cominciare
ora il mio lavoro nelleconomia e avessi la possibilit di studiare a
mia scelta soltanto uno di questi campi, la mia scelta andrebbe
alla storia economica. E ci per tre motivi Il primo che loggetto
delleconomica essenzialmente un processo unitario nel tempo
storico. Non si pu sperare di comprendere i fenomeni economici di
una qualsiasi et, compresa quella presente, senza una adeguata
padronanza dei fatti storici e una adeguata misura di senso storico
o di quella che pu esser chiamata esperienza storica Il primo che
loggetto delleconomica essenzialmente un processo unitario nel
tempo storico. Non si pu sperare di comprendere i fenomeni
economici di una qualsiasi et, compresa quella presente, senza una
adeguata padronanza dei fatti storici e una adeguata misura di
senso storico o di quella che pu esser chiamata esperienza storica
Il secondo motivo che lesposizione storica non pu essere puramente
economica, ma riflette inevitabilmente anche fatti istituzionali
che non sono puramente economici: perci lo studio della storia
costituisce il metodo migliore per comprendere come i fatti
economici e non economici sono in relazione gli uni con gli altri e
come le varie scienze sociali debbono essere messe in relazione tra
loro Il secondo motivo che lesposizione storica non pu essere
puramente economica, ma riflette inevitabilmente anche fatti
istituzionali che non sono puramente economici: perci lo studio
della storia costituisce il metodo migliore per comprendere come i
fatti economici e non economici sono in relazione gli uni con gli
altri e come le varie scienze sociali debbono essere messe in
relazione tra loro Il terzo motivo il fatto che la massima parte
degli errori fondamentali comunemente commessi nellanalisi
economica dovuta alla mancanza di esperienza storica, pi che a
qualsiasi altra deficienza nel corredo scientifico delleconomista.
Il terzo motivo il fatto che la massima parte degli errori
fondamentali comunemente commessi nellanalisi economica dovuta alla
mancanza di esperienza storica, pi che a qualsiasi altra deficienza
nel corredo scientifico delleconomista.
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c ) La Storia del pensiero e le altre discipline 2) Storia del
pensiero e scienza economica La scienza economica una scienza
relativamente giovane La scienza economica una scienza
relativamente giovane Il consolidarsi dell'economia di mercato ha
reso possibile lo sviluppo di una scienza autonoma, che studia le
forze di mercato e le loro relazioni Il consolidarsi dell'economia
di mercato ha reso possibile lo sviluppo di una scienza autonoma,
che studia le forze di mercato e le loro relazioni esse rispondono
a una logica e a principi in gran parte differenti da quelli che
governano, per esempio, l'organizzazione politica o lorganizzazione
giuridica della medesima societ. esse rispondono a una logica e a
principi in gran parte differenti da quelli che governano, per
esempio, l'organizzazione politica o lorganizzazione giuridica
della medesima societ.
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La scienza economica: contenuto e metodi La scienza economica
si dibattuta, tra due tipi di approccio dominanti: La scienza
economica si dibattuta, tra due tipi di approccio dominanti: a)
classico (ECONOMIA COME SCIENZA SOCIALE: impostazione MACRO) b)
marginalista (ECONOMIA COME SCIENZA ASSIOMATICA, RIVELATRICE DEL
COMPORTAMENTO RAZIONALE: impostazione MICRO)
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K. Pribram In Pribram questa contrapposizione In Pribram questa
contrapposizione viene espressa come antitesi tra il nominalismo e
il realismo concettuali il nominalismo e il realismo concettuali
Nominalismo = col quale P. intendeva il metodo induttivo,
sperimentale Realismo = col quale P. intendeva il metodo deduttivo,
assiomatico
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Valore ed etica dello scambio nel pensiero medievale: la prima
scolastica
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Il pensiero economico pre-classico 3 principali filoni 1)la
scolastica 2)il mercantilismo a) bullionismo; b) mercantilismo
baconiano; c) mercantilismo evoluto 3) il pensiero cameralista
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1) La scolastica Nel medioevo la filosofia scolastica attua una
grandiosa opera di assimilazione dellaristotelismo alla tradizione
cristiano- romana Nel medioevo la filosofia scolastica attua una
grandiosa opera di assimilazione dellaristotelismo alla tradizione
cristiano- romana Protagonisti di tale operazione intellettuale
furono Alberto Magno e il suo allievo Protagonisti di tale
operazione intellettuale furono Alberto Magno e il suo allievo
Tommaso dAquino (1225-1274) giusto prezzo e valore dei beni (valore
intrinseco e valore impositus) giusto prezzo e valore dei beni
(valore intrinseco e valore impositus) valore della moneta valore
della moneta luso del denaro (condanna del prestito ad interesse)
luso del denaro (condanna del prestito ad interesse)
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La cattedrale di Chartres in Francia La Torre di sinistra
caratterizzata dal campanile nuovo, costruito tra il 1145 ed il
1165, nelle nuove forme dellarte gotica
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1) La scolastica Etica ed economia nel pensiero medievale Nella
visione aristotelico-scolastica: LEconomia governo della casa e
riguarda la sfera dei comportamenti individuali (Etica) e non
quelli collettivi (Politica) LEconomia governo della casa e
riguarda la sfera dei comportamenti individuali (Etica) e non
quelli collettivi (Politica) Nellambito delle speculazioni sul
comportamento individuale, le questioni economiche vengono
sollevate allorch riguardano valutazioni etico-morali Nellambito
delle speculazioni sul comportamento individuale, le questioni
economiche vengono sollevate allorch riguardano valutazioni
etico-morali Pertanto leconomia non viene trattata come disciplina
indipendente, ma solamente nellambito dellEtica Pertanto leconomia
non viene trattata come disciplina indipendente, ma solamente
nellambito dellEtica
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1) La scolastica l etica economica nel pensiero medievale
Secondo la visione tomistica, lintelligenza umana pu raggiungere la
verit attraverso il metodo speculativo, indirizzandosi a scoprire
le tre grandi verit Secondo la visione tomistica, lintelligenza
umana pu raggiungere la verit attraverso il metodo speculativo,
indirizzandosi a scoprire le tre grandi verit la legge divina, la
legge divina, il diritto naturale, il diritto naturale, il diritto
positivo, risultante dalle scelte e dalle convenzioni umane, comune
a tutti i popoli (jus gentium) o specifico dei singoli Stati (jus
civilis) il diritto positivo, risultante dalle scelte e dalle
convenzioni umane, comune a tutti i popoli (jus gentium) o
specifico dei singoli Stati (jus civilis) Le questioni economiche
sono trattate in gran parte nellambito dello jus gentium e in
qualche caso nello jus naturalis Le questioni economiche sono
trattate in gran parte nellambito dello jus gentium e in qualche
caso nello jus naturalis
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1) La scolastica Giusto prezzo e valore dei beni La tematica
aristotelica del giusto prezzo dei beni viene risolta nella
communis aestimatio, una sorta di valore ordinario di stima dei
beni, ottenuta in assenza di monopolio: quel prezzo che prevale in
un momento dato, secondo la stima del mercato, cio il prezzo
corrente al quale si vendono i beni in un luogo specifico
(S.Bernardino da Siena, 1431) quel prezzo che prevale in un momento
dato, secondo la stima del mercato, cio il prezzo corrente al quale
si vendono i beni in un luogo specifico (S.Bernardino da Siena,
1431)
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1) La scolastica Giusto prezzo e valore dei beni Il giusto
prezzo dunque il prezzo di mercato fissato in assenza di posizioni
dominanti Il giusto prezzo dunque il prezzo di mercato fissato in
assenza di posizioni dominanti Il giusto prezzo una propriet
intrinseca dei beni (bonitas intrinseca), che garantisce la
giustizia commutativa, cio lo scambio equivalente dei beni Il
giusto prezzo una propriet intrinseca dei beni (bonitas
intrinseca), che garantisce la giustizia commutativa, cio lo
scambio equivalente dei beni Il giusto prezzo collegato al
principio della giustizia distributiva, in base alla quale al
termine dello scambio nessun individuo o ceto sociale si
arricchisce o si impoverisce Il giusto prezzo collegato al
principio della giustizia distributiva, in base alla quale al
termine dello scambio nessun individuo o ceto sociale si
arricchisce o si impoverisce
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1) La scolastica Giusto prezzo e valore dei beni La tesi del
giusto prezzo si estende a quella del giusto salario, che il
salario che secondo la communis aestimatio garantisce al lavoratore
un livello di vita adeguato al suo status La tesi del giusto prezzo
si estende a quella del giusto salario, che il salario che secondo
la communis aestimatio garantisce al lavoratore un livello di vita
adeguato al suo status Nella stessa ottica si ammette un profitto
equo per i commercianti, quale compenso del servizio da loro
prestato Nella stessa ottica si ammette un profitto equo per i
commercianti, quale compenso del servizio da loro prestato Da tutto
ci, stato dedotto erroneamente labbozzo di una teoria che riconduce
il valore dei beni al loro costo di produzione sulla base del
principio dello scambio equivalente Da tutto ci, stato dedotto
erroneamente labbozzo di una teoria che riconduce il valore dei
beni al loro costo di produzione sulla base del principio dello
scambio equivalente In realt gli scolastici vedevano il valore dei
beni correlato a tre principali caratteristiche (Piero di Giovanni
Olivi, 1248-1298): In realt gli scolastici vedevano il valore dei
beni correlato a tre principali caratteristiche (Piero di Giovanni
Olivi, 1248-1298): utilit oggettiva o valore duso oggettivo
(virtuositas) utilit oggettiva o valore duso oggettivo
(virtuositas) rarit o scarsit (raritas) rarit o scarsit (raritas)
utilit soggettiva del consumatore (complacibilitas) utilit
soggettiva del consumatore (complacibilitas)
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1) La scolastica v alore della moneta e uso del denaro La
moneta, invece, non ha un valore intrinseco, ma solo un valore
convenzionale imposto dal principe (impositus): La moneta, invece,
non ha un valore intrinseco, ma solo un valore convenzionale
imposto dal principe (impositus): la moneta non considerata un bene
capitale durevole quindi non pu dar luogo a diritti duso (pecunia
pecuniam non parit): la moneta non considerata un bene capitale
durevole quindi non pu dar luogo a diritti duso (pecunia pecuniam
non parit): da ci la condanna dellusura
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La crisi della scolastica Con lo sviluppo dei commerci, nel
basso medioevo i sistemi di pagamento e di concessione dei prestiti
si fecero pi complessi, tanto da rendere sempre meno chiara o meno
individuabile la situazione di prestito a interesse Con lo sviluppo
dei commerci, nel basso medioevo i sistemi di pagamento e di
concessione dei prestiti si fecero pi complessi, tanto da rendere
sempre meno chiara o meno individuabile la situazione di prestito a
interesse Inoltre, con la crescita delle attivit economiche, il
prestito divenne non solo prestito al consumo ma anche prestito
alla produzione Inoltre, con la crescita delle attivit economiche,
il prestito divenne non solo prestito al consumo ma anche prestito
alla produzione
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La crisi della scolastica La Chiesa Romana e gli scolastici
iniziarono a giustificare forme di prestito ad interesse,
sviluppando una complessa casistica di particolari situazioni
ammissibili: La Chiesa Romana e gli scolastici iniziarono a
giustificare forme di prestito ad interesse, sviluppando una
complessa casistica di particolari situazioni ammissibili: 1)
Damnum emergens: linteresse come compenso per una perdita accertata
(ad es. in in caso di mora del mutuatario) 1) Damnum emergens:
linteresse come compenso per una perdita accertata (ad es. in in
caso di mora del mutuatario) 2) Periculum sortis: linteresse come
compenso del rischio derivante dallesercizio di attivit produttive
e commerciali (la moneta investita in capitali produttivi pu
generare un profitto e al mutuante si concede di rivendicare un
interesse per eventuali perdite che ritiene di aver subito per aver
concesso un prestito (S.Antonino da Firenze-XV Sec.) 2) Periculum
sortis: linteresse come compenso del rischio derivante
dallesercizio di attivit produttive e commerciali (la moneta
investita in capitali produttivi pu generare un profitto e al
mutuante si concede di rivendicare un interesse per eventuali
perdite che ritiene di aver subito per aver concesso un prestito
(S.Antonino da Firenze-XV Sec.) 3) Lucrum cessans: linteresse come
compenso del mancato guadagno derivante da possibili investimenti
alternativi (costo opportunit) C. Dumoulin-XVI Sec.) 3) Lucrum
cessans: linteresse come compenso del mancato guadagno derivante da
possibili investimenti alternativi (costo opportunit) C.
Dumoulin-XVI Sec.)
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La crisi della scolastica e lemergere del nominalismo La
discussione sugli universali: La discussione sugli universali:
secondo i realisti (= gli scolastici) gli universali sono i
principi essenziali che definiscono la natura di tutte le cose,
essi realmente esistono nella mente di Dio, in quella degli uomini
e nelle cose stesse, a fondamento della loro realt empirica secondo
i realisti (= gli scolastici) gli universali sono i principi
essenziali che definiscono la natura di tutte le cose, essi
realmente esistono nella mente di Dio, in quella degli uomini e
nelle cose stesse, a fondamento della loro realt empirica la
conoscenza della realt si attua attraverso un processo deduttivo,
che permette alla ragione umana di rivelare la struttura ontologica
del mondo la conoscenza della realt si attua attraverso un processo
deduttivo, che permette alla ragione umana di rivelare la struttura
ontologica del mondo
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La crisi della scolastica i nominalisti: gli universali non
esistono nella realt, essi sono atti (segni, nomi) dellintelletto
umano volti a unificare e classificare le cose, ma solo a
posteriori i nominalisti: gli universali non esistono nella realt,
essi sono atti (segni, nomi) dellintelletto umano volti a unificare
e classificare le cose, ma solo a posteriori la conoscenza della
realt si attua pertanto attraverso la conoscenza diretta delle
cose, nei loro aspetti individuali, particolari ed empirici (Roger
Bacon, 1214-1294; John Duns Scoto, 1266-1308; William Ockham,
1290-1348: sono tutti francescani) la conoscenza della realt si
attua pertanto attraverso la conoscenza diretta delle cose, nei
loro aspetti individuali, particolari ed empirici (Roger Bacon,
1214-1294; John Duns Scoto, 1266-1308; William Ockham, 1290-1348:
sono tutti francescani) Solo lesistenza di Dio non frutto di
speculazione, ma puro atto di fede a-razionale: Solo lesistenza di
Dio non frutto di speculazione, ma puro atto di fede
a-razionale:
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La crisi della scolastica La scuola occamista produce alla fine
del medioevo riflessioni scientifiche di rilievo sulleconomia: La
scuola occamista produce alla fine del medioevo riflessioni
scientifiche di rilievo sulleconomia: Jean Buridan (1290-1358):
tenta di spiegare il valore delle merci non sulla base della loro
sostanza, ma in quanto fenomeni relazionali ed espressione dei
bisogni umani (il pane vale pi per il povero che per il ricco) Jean
Buridan (1290-1358): tenta di spiegare il valore delle merci non
sulla base della loro sostanza, ma in quanto fenomeni relazionali
ed espressione dei bisogni umani (il pane vale pi per il povero che
per il ricco) Nicolas dOresme (1320-1382): si distacca dallidea di
valore convenzionale della moneta, attribuendole un valore reale
basato sul suo contenuto in metalli preziosi e arrivando a intuire
la cosiddetta legge di Gresham secondo cui la moneta cattiva
scaccia quella buona Nicolas dOresme (1320-1382): si distacca
dallidea di valore convenzionale della moneta, attribuendole un
valore reale basato sul suo contenuto in metalli preziosi e
arrivando a intuire la cosiddetta legge di Gresham secondo cui la
moneta cattiva scaccia quella buona
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La crisi della scolastica Dopo Occam: Dopo Occam: la teologia
perde centralit nel sapere: emerge lUmanesimo; la politica si
svincola dalla morale (Machiavelli, 1516); la fede pone in
discussione lautorit costituita (Riforma Protestante, 1517) la
teologia perde centralit nel sapere: emerge lUmanesimo; la politica
si svincola dalla morale (Machiavelli, 1516); la fede pone in
discussione lautorit costituita (Riforma Protestante, 1517) la vita
culturale rinasce in rinnovate universit dove lo Stato subentra
alla Chiesa nel controllo dellattivit intellettuale la vita
culturale rinasce in rinnovate universit dove lo Stato subentra
alla Chiesa nel controllo dellattivit intellettuale rifioriscono
gli studi filosofici e con essi ebbero grande impulso quelli
scientifici rifioriscono gli studi filosofici e con essi ebbero
grande impulso quelli scientifici un unico filo unisce lUmanesimo
civile alla rivoluzione scientifica dellet moderna un unico filo
unisce lUmanesimo civile alla rivoluzione scientifica dellet
moderna
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La crisi della scolastica Alla base di tale rivoluzione
culturale vi lemergere dellUmanesimo civile: Alla base di tale
rivoluzione culturale vi lemergere dellUmanesimo civile: luomo il
principale oggetto di attenzione culturale/rivalutazione della
dimensione terrena e relazionale
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La crisi della scolastica Dopo Machiavelli (Il Principe): Dopo
Machiavelli (Il Principe): leconomia come scienza della
acquisizione: alla politica leconomia come scienza della
acquisizione: alla politica= la parte principale: al tutto, la
parte principale: al tutto, essa non si occupa pi solo della
famiglia (governo della casa) ma anche dello Stato (Antoyne de
Montchrtien, Trait dOeconomie Politique, 1615)
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Scienza economica e pensiero moderno LEconomia si definisce
Politica, quindi relativa alla sfera pubblica-collettiva-nazionale
LEconomia si definisce Politica, quindi relativa alla sfera
pubblica-collettiva-nazionale LEconomia Politica si distingue dalla
Politica propriamente detta: LEconomia Politica si distingue dalla
Politica propriamente detta: La Politica ora riguarda
laccumulazione e la gestione del potere (perde le finalit etico-
morali) La Politica ora riguarda laccumulazione e la gestione del
potere (perde le finalit etico- morali) LEconomia Politica riguarda
laccumulazione e la gestione della ricchezza LEconomia Politica
riguarda laccumulazione e la gestione della ricchezza
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Economia politica e formazione dello Stato-nazione in et
moderna: a) bullionismo; b) mercantilismo baconiano c)
mercantilismo evoluto
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2) Il mercantilismo Non mai esistita una scuola di pensiero che
si autodefinisse Mercantilista Il termine fu coniato da Victor de
Mirabeau (1715-1789) ed utilizzato da Adam Smith per indicare
linsieme delle idee economiche prevalenti nelle corti e negli Stati
europei tra il 1500 ed il 1750 Il termine fu coniato da Victor de
Mirabeau (1715-1789) ed utilizzato da Adam Smith per indicare
linsieme delle idee economiche prevalenti nelle corti e negli Stati
europei tra il 1500 ed il 1750 Il mercantilismo quindi una
classificazione a posteriori fatta dai ricercatori, esso non
costituisce un sistema di idee Il mercantilismo quindi una
classificazione a posteriori fatta dai ricercatori, esso non
costituisce un sistema di idee
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2) Il mercantilismo Gli scritti definiti mercantilisti sono di
solito delle trattazioni monotematiche sulle varie problematiche
della congiuntura economica dellepoca nelle diverse nazioni: Gli
scritti definiti mercantilisti sono di solito delle trattazioni
monotematiche sulle varie problematiche della congiuntura economica
dellepoca nelle diverse nazioni: essi offrono soluzioni a questioni
concrete (in genere non-teoriche) di politica economica essi
offrono soluzioni a questioni concrete (in genere non-teoriche) di
politica economica sono indirizzati ad un pubblico di governanti,
funzionari, notabili e gruppi di pressione in genere, spesso con lo
scopo di sostenere interessi specifici sono indirizzati ad un
pubblico di governanti, funzionari, notabili e gruppi di pressione
in genere, spesso con lo scopo di sostenere interessi
specifici
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2) Il mercantilismo esistono tuttavia degli elementi comuni:
esistono tuttavia degli elementi comuni: la propensione al
protezionismo economico e commerciale ed a politiche monetarie
focalizzate sullaccumulo di valuta pregiata (oro e argento) la
propensione al protezionismo economico e commerciale ed a politiche
monetarie focalizzate sullaccumulo di valuta pregiata (oro e
argento) lintento di contribuire, indirizzando le scelte di
politica economica, a rafforzare il potere dello Stato-nazione sia
verso linterno che verso lesterno lintento di contribuire,
indirizzando le scelte di politica economica, a rafforzare il
potere dello Stato-nazione sia verso linterno che verso
lesterno
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a) Il bullionismo Il Bullonismo (da buillon, metallo in barre)
ha caratterizzato soprattutto la prima fase del mercantilismo (sec.
XVI) Il Bullonismo (da buillon, metallo in barre) ha caratterizzato
soprattutto la prima fase del mercantilismo (sec. XVI) I
bullionisti erano in genere mercanti o funzionari della corona e
perseguivano laccumulo di oro come mezzo per consolidare il potere
del sovrano I bullionisti erano in genere mercanti o funzionari
della corona e perseguivano laccumulo di oro come mezzo per
consolidare il potere del sovrano
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Principali aspetti teorici affrontati dai primi mercantilisti
Teorie e politiche monetarie Teorie e politiche monetarie Il
concetto di bilancia di commercio Il concetto di bilancia di
commercio Definizione di valore Definizione di valore
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b) Il mercantilismo baconiano Francis Bacon (1561- 1626)
Francis Bacon (1561- 1626) utilizzo di dati statistici per poter
generalizzare giudizi ricavati dallesperienza W. Petty (1623-1687)
W. Petty (1623-1687) Il primo autore mercantilista che espresse
lintenzione di applicare i metodi baconiani allanalisi dei fatti
economici e sociali
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WILLIAM PETTY, METODO DELLARITMETICA POLITICA E ORIGINE DEL
VALORE Figlio di un modesto mercante di stoffe, dopo varie e
avventurose vicende giovanili studia medicina in Europa e a Oxford
e diventa un medico famoso Figlio di un modesto mercante di stoffe,
dopo varie e avventurose vicende giovanili studia medicina in
Europa e a Oxford e diventa un medico famoso nel 1652 viene inviato
da Cromwell in Irlanda con lincarico di redigere la Down Survey,
una grande ricognizione dei fondi passati dai ribelli irlandesi ai
veterani e nobili inglesi dopo la rivolta del 1641 nel 1652 viene
inviato da Cromwell in Irlanda con lincarico di redigere la Down
Survey, una grande ricognizione dei fondi passati dai ribelli
irlandesi ai veterani e nobili inglesi dopo la rivolta del 1641 cos
inizia a occuparsi di tematiche economiche, si arricchisce
impadronendosi di alcune delle migliori tenute irlandesi e diventa
un personaggio di rilievo nello scenario culturale-scientifico
inglese del tempo cos inizia a occuparsi di tematiche economiche,
si arricchisce impadronendosi di alcune delle migliori tenute
irlandesi e diventa un personaggio di rilievo nello scenario
culturale-scientifico inglese del tempo Tra le sue opere: Treatise
of Taxes and Contributions (1662), Political Arithmetik (1671-76),
The Political Anathomy of Ireland (1672) Tra le sue opere: Treatise
of Taxes and Contributions (1662), Political Arithmetik (1671-76),
The Political Anathomy of Ireland (1672)
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WILLIAM PETTY, METODO DELLARITMETICA POLITICA E ORIGINE DEL
VALORE In Petty si percepisce lo spirito del nuovo razionalismo
seicentesco, le sue considerazioni sui concetti di valore, sovrappi
e rendita, ne fanno un precursore dellEconomia Politica Classica
(Marx lo considera il primo vero esponente di questa corrente di
pensiero) In Petty si percepisce lo spirito del nuovo razionalismo
seicentesco, le sue considerazioni sui concetti di valore, sovrappi
e rendita, ne fanno un precursore dellEconomia Politica Classica
(Marx lo considera il primo vero esponente di questa corrente di
pensiero) Il suo metodo si fonda su un approccio quantitativo
allanalisi dei fenomeni economici e sociali, egli intende
esprimersi in termini di numeri, pesi e misure, invece di usare
soltanto parole comparative e superlative Il suo metodo si fonda su
un approccio quantitativo allanalisi dei fenomeni economici e
sociali, egli intende esprimersi in termini di numeri, pesi e
misure, invece di usare soltanto parole comparative e
superlative
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WILLIAM PETTY, METODO DELLARITMETICA POLITICA E ORIGINE DEL
VALORE Lorigine del valore individuato nel lavoro e nella terra: il
lavoro padre e principio attivo della ricchezza, la terra la madre
Lorigine del valore individuato nel lavoro e nella terra: il lavoro
padre e principio attivo della ricchezza, la terra la madre Il
valore dei beni quindi dato dalla quantit di terra e di lavoro
necessari a produrli, tali quantit ne determinano il Valore
Naturale, verso cui i prezzi di mercato tendono a collocarsi: Il
valore dei beni quindi dato dalla quantit di terra e di lavoro
necessari a produrli, tali quantit ne determinano il Valore
Naturale, verso cui i prezzi di mercato tendono a collocarsi: viene
cos accantonata la teoria soggettiva del valore viene cos
accantonata la teoria soggettiva del valore prende corpo la teoria
del valore dei beni associato al loro costo di produzione (dato
essenzialmente dal lavoro) prende corpo la teoria del valore dei
beni associato al loro costo di produzione (dato essenzialmente dal
lavoro)
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WILLIAM PETTY, MISURA DEL VALORE E SALARIO DI SUSSISTENZA
Definito il valore dei beni come risultante di terra e lavoro
necessari a produrli, lapproccio quantitativo spinge Petty a
cercare una misura unica per il valore tale da ottenere: Definito
il valore dei beni come risultante di terra e lavoro necessari a
produrli, lapproccio quantitativo spinge Petty a cercare una misura
unica per il valore tale da ottenere: una parit e unequazione tra
la terra ed il lavoro, in modo da poter esprimere il valore di ogni
cosa mediante uno solo dei due una parit e unequazione tra la terra
ed il lavoro, in modo da poter esprimere il valore di ogni cosa
mediante uno solo dei due Il problema affrontato da Petty
stabilendo come unit di misura del valore il cibo giornaliero di un
adulto, in media, tale termine al contempo: Il problema affrontato
da Petty stabilendo come unit di misura del valore il cibo
giornaliero di un adulto, in media, tale termine al contempo:
indicatore della capacit produttiva della terra indicatore della
capacit produttiva della terra indicatore della quantit di lavoro
impiegata indicatore della quantit di lavoro impiegata
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WILLIAM PETTY, MISURA DEL VALORE E SALARIO DI SUSSISTENZA Lo
stesso termine viene adottato da Petty come prezzo naturale del
lavoro, si abbozzano cos due concetti classico-marxiani: Lo stesso
termine viene adottato da Petty come prezzo naturale del lavoro, si
abbozzano cos due concetti classico-marxiani: quello del salario di
sussistenza quello del salario di sussistenza quello del lavoro
socialmente necessario quello del lavoro socialmente necessario
Seguendo gli schemi mercantilisti, Petty individua nel salario di
sussistenza il punto di pieno impiego della forza lavoro
disponibile: con salari pi alti i lavoratori si impigriscono e
smettono di lavorare Seguendo gli schemi mercantilisti, Petty
individua nel salario di sussistenza il punto di pieno impiego
della forza lavoro disponibile: con salari pi alti i lavoratori si
impigriscono e smettono di lavorare
Slide 47
WILLIAM PETTY, SOVRAPPIU E RENDITA Petty sviluppa un concetto
di sovrappi (overplus) che si risolve in rendita, secondo la
formula: Petty sviluppa un concetto di sovrappi (overplus) che si
risolve in rendita, secondo la formula: valore della produzione
ottenuta dalla terra con applicazione di lavoro - valore della
produzione che si otterrebbe dalla terra senza applicazione di
lavoro - valore della produzione necessario a pagare il lavoro
=sovrappi
Slide 48
WILLIAM PETTY, SOVRAPPIU E RENDITA Il sovrappi tanto pi alto
quanto minore il costo di produzione e a ci contribuisce il
miglioramento delle tecniche produttive: il prezzo del cibo sar
bassissimo quando il cibo sar raccolto da un numero minore di
braccia che altrove il prezzo del cibo sar bassissimo quando il
cibo sar raccolto da un numero minore di braccia che altrove Il
valore della terra si deduce moltiplicando la rendita annuale per
21 (anni in cui un uomo mediamente vive assieme al proprio padre ed
al proprio figlio) Il valore della terra si deduce moltiplicando la
rendita annuale per 21 (anni in cui un uomo mediamente vive assieme
al proprio padre ed al proprio figlio) Sul saggio di rendita si
allinea il saggio di usura (interesse), in quanto si presta denaro
per ottenere un profitto pari almeno pari a quello che si
otterrebbe acquistando della terra Sul saggio di rendita si allinea
il saggio di usura (interesse), in quanto si presta denaro per
ottenere un profitto pari almeno pari a quello che si otterrebbe
acquistando della terra
Slide 49
WILLIAM PETTY, RENDITA DIFFERENZIALE Petty sviluppa poi una
teoria della rendita differenziale basata sulla differenza dei
costi di trasporto delle derrate dovuta alla diversa distanza delle
terre dai mercati: Petty sviluppa poi una teoria della rendita
differenziale basata sulla differenza dei costi di trasporto delle
derrate dovuta alla diversa distanza delle terre dai mercati: se il
grano che nutre Londra fosse trasportato da 40 miglia fin qui, il
grano che cresce a un miglio da Londra aggiunger al suo prezzo
naturale le spese di trasporto per 39 miglia se il grano che nutre
Londra fosse trasportato da 40 miglia fin qui, il grano che cresce
a un miglio da Londra aggiunger al suo prezzo naturale le spese di
trasporto per 39 miglia il prezzo naturale dato dal costo di
produzione pi la rendita connessa alla fertilit del suolo a questo
si aggiunge poi la rendita differenziale connessa ai costi di
trasporto il prezzo naturale dato dal costo di produzione pi la
rendita connessa alla fertilit del suolo a questo si aggiunge poi
la rendita differenziale connessa ai costi di trasporto
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WILLIAM PETTY, LA TASSAZIONE Le considerazioni di Petty sul
valore e la rendita derivano dai suoi studi sulla tassazione Le
considerazioni di Petty sul valore e la rendita derivano dai suoi
studi sulla tassazione Lidea di base di Petty che la rendita non
faccia parte del costo di produzione dei beni, in quanto deriva da
un surplus Lidea di base di Petty che la rendita non faccia parte
del costo di produzione dei beni, in quanto deriva da un surplus
Pertanto la tassazione dovrebbe colpire solo la rendita, in modo da
non ripercuotersi sui prezzi finali delle merci Pertanto la
tassazione dovrebbe colpire solo la rendita, in modo da non
ripercuotersi sui prezzi finali delle merci Pi precisamente
andrebbe tassata solo la parte di rendita destinata al consumo,
lasciando intoccata quella destinata al risparmio e da questo
allinvestimento produttivo Pi precisamente andrebbe tassata solo la
parte di rendita destinata al consumo, lasciando intoccata quella
destinata al risparmio e da questo allinvestimento produttivo Nella
pratica Petty suggerisce di tassare determinati beni di consumo che
siano particolarmente indicativi della capacit di consumo dei
cittadini (quindi della loro capacit di rendita e spesa in beni
voluttuari ) Nella pratica Petty suggerisce di tassare determinati
beni di consumo che siano particolarmente indicativi della capacit
di consumo dei cittadini (quindi della loro capacit di rendita e
spesa in beni voluttuari )
Slide 51
W. PETTY E GLI ARITMETICI POLITICI Petty anticip gli economisti
classici anche con le sue considerazioni sui vantaggi della
divisione del lavoro e sulle relazioni di questa con lampiezza dei
mercati Petty anticip gli economisti classici anche con le sue
considerazioni sui vantaggi della divisione del lavoro e sulle
relazioni di questa con lampiezza dei mercati In generale il suo
pensiero, rispetto ai mercantilisti, appare caratterizzato da una
maggiore profondit rispetto alle problematiche socio-economiche
dello sviluppo (relazioni urbanizzazione-industrializzazione,
scolarizzazione e formazione tecnica, fattori culturali dello
sviluppo, libert economiche e libert individuali) In generale il
suo pensiero, rispetto ai mercantilisti, appare caratterizzato da
una maggiore profondit rispetto alle problematiche socio-economiche
dello sviluppo (relazioni urbanizzazione-industrializzazione,
scolarizzazione e formazione tecnica, fattori culturali dello
sviluppo, libert economiche e libert individuali) Rispetto agli
Economisti Classici, in Petty manca per lapproccio per classi
sociali e la conseguente teoria della distribuzione del reddito
Rispetto agli Economisti Classici, in Petty manca per lapproccio
per classi sociali e la conseguente teoria della distribuzione del
reddito
Slide 52
W. PETTY E GLI ARITMETICI POLITICI I suoi seguaci (Graunt,
Davenant, Fleetwood, King) contribuirono alla diffusione dei metodi
quantitativi nellanalisi dei fenomeni socio-economici I suoi
seguaci (Graunt, Davenant, Fleetwood, King) contribuirono alla
diffusione dei metodi quantitativi nellanalisi dei fenomeni
socio-economici Rilevante stato lapporto di Gregory King (1656-
1714), che dimostr la rigidit della domanda di mercato delle
derrate alimentari di base rispetto ai prezzi (cd legge di King)
Rilevante stato lapporto di Gregory King (1656- 1714), che dimostr
la rigidit della domanda di mercato delle derrate alimentari di
base rispetto ai prezzi (cd legge di King) Occorre rilevare
tuttavia che, ad eccezione delle ricerche di statistica economica e
in parte delleconometria, il metodo quantitativo proposto da Petty
non stato prevalente nellambito della scienza economica Occorre
rilevare tuttavia che, ad eccezione delle ricerche di statistica
economica e in parte delleconometria, il metodo quantitativo
proposto da Petty non stato prevalente nellambito della scienza
economica
Slide 53
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon necessit di dar fondamento teorico
al diritto positivo degli Stati-nazione necessit di dar fondamento
teorico al diritto positivo degli Stati-nazione Tra i sec. XVI e
XVII prende corpo lidea che a fondamento del diritto positivo vi
sia la legge naturale posta dal Creatore (giusnaturalismo) Tra i
sec. XVI e XVII prende corpo lidea che a fondamento del diritto
positivo vi sia la legge naturale posta dal Creatore
(giusnaturalismo)
Slide 54
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Dalle dottrine politiche ispirate
al giusnaturalismo derivano: Dalle dottrine politiche ispirate al
giusnaturalismo derivano: il concetto di stato di natura, il
concetto di contratto sociale, La teoria della necessit dello Stato
assolutista (Hobbes, 1651), si fonda sullidea che mantenendosi
nello stato di natura lumanit tenderebbe al caos (homo hominis
lupus) La teoria della necessit dello Stato assolutista (Hobbes,
1651), si fonda sullidea che mantenendosi nello stato di natura
lumanit tenderebbe al caos (homo hominis lupus) Nella visione
liberalista dello Stato (Locke, 1689), gi nello stato di natura i
diritti naturali di ciascuno sono limitati da quelli degli altri e
con essi tendono a comporsi ragionevolmente Nella visione
liberalista dello Stato (Locke, 1689), gi nello stato di natura i
diritti naturali di ciascuno sono limitati da quelli degli altri e
con essi tendono a comporsi ragionevolmente
Slide 55
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Conseguenze della visione
giusnaturalista-liberalista negli sviluppi del pensiero economico:
Conseguenze della visione giusnaturalista-liberalista negli
sviluppi del pensiero economico: le libert economiche sono un
diritto naturale (innato) delluomo le libert economiche sono un
diritto naturale (innato) delluomo la funzione dello Stato quella
di favorire il realizzarsi di queste libert per tutti e non a
particolare vantaggio di qualcuno la funzione dello Stato quella di
favorire il realizzarsi di queste libert per tutti e non a
particolare vantaggio di qualcuno i beni hanno dei valori naturali,
implicitamente giusti, a cui anche i valori di mercato dovrebbero
uniformarsi i beni hanno dei valori naturali, implicitamente
giusti, a cui anche i valori di mercato dovrebbero uniformarsi
Slide 56
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon c) Il mercantilismo evoluto: dal
giusnaturalismo alla teoria del ciclo economico in Cantillon In
John Locke (1632-1691) laffermazione al diritto della libert
individuale implica: In John Locke (1632-1691) laffermazione al
diritto della libert individuale implica: il diritto a disporre del
proprio lavoro il diritto a disporre del proprio lavoro il diritto
alla propriet del prodotto del proprio lavoro il diritto alla
propriet del prodotto del proprio lavoro il diritto alla propriet
della terra, che produce solo in ragione del lavoro ad essa
applicato il diritto alla propriet della terra, che produce solo in
ragione del lavoro ad essa applicato
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c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Dudley North (Discourse upon
Trade, 1691): Dudley North (Discourse upon Trade, 1691): alla base
della scienza economica devono essere gli esorbitanti appetiti
degli uomini alla base della scienza economica devono essere gli
esorbitanti appetiti degli uomini linteresse pubblico visto come
somma degli interessi privati linteresse pubblico visto come somma
degli interessi privati gli individui perseguono i propri personali
interessi meglio di chiunque altro gli individui perseguono i
propri personali interessi meglio di chiunque altro larmonia si
ottiene lasciando fare ai privati, cos la nazione prospera larmonia
si ottiene lasciando fare ai privati, cos la nazione prospera le
misure che favoriscono un settore, un gruppo di imprese o una
impresa vanno a detrimento di qualcun altro, sono abusi che
danneggiano la comunit le misure che favoriscono un settore, un
gruppo di imprese o una impresa vanno a detrimento di qualcun
altro, sono abusi che danneggiano la comunit
Slide 58
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Bernard Mandeville (Fable of the
Bees, Private Vices and Public Benefits, 1714): Bernard Mandeville
(Fable of the Bees, Private Vices and Public Benefits, 1714): il
benessere pubblico si persegue anche lasciando libert alle persone
di soddisfare certi vizi, come il lusso e lavidit economica il
benessere pubblico si persegue anche lasciando libert alle persone
di soddisfare certi vizi, come il lusso e lavidit economica certe
virt possono essere dannose: ad esempio, meglio le spese fastose
della parsimonia, creano pi lavoro certe virt possono essere
dannose: ad esempio, meglio le spese fastose della parsimonia,
creano pi lavoro
Slide 59
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Nel continente europeo
lopposizione alle politiche economiche dominanti (mercantiliste)
prese corpo nellidea che la ricchezza delle nazioni non stava
nellabbondanza di oro, ma in unampia capacit di soddisfare i
bisogni (consumi) della popolazione Nel continente europeo
lopposizione alle politiche economiche dominanti (mercantiliste)
prese corpo nellidea che la ricchezza delle nazioni non stava
nellabbondanza di oro, ma in unampia capacit di soddisfare i
bisogni (consumi) della popolazione In particolare labbondanza di
derrate agricole vista come il punto di partenza per assicurare
benessere alla nazione e il laisser faire come miglior strumento
per sviluppare lagricoltura In particolare labbondanza di derrate
agricole vista come il punto di partenza per assicurare benessere
alla nazione e il laisser faire come miglior strumento per
sviluppare lagricoltura Queste posizioni in Boisguillebert e
Cantillon precorrono la scuola fisiocratica Queste posizioni in
Boisguillebert e Cantillon precorrono la scuola fisiocratica
Slide 60
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Pierre de Boisguillebert
(Dissertation de la Nature des Richesses, de lArgent et des
Tributes, o lon dcouvre la fausse ide qui rgne dans le monde a
rgard de ces trois articles, 1707): Pierre de Boisguillebert
(Dissertation de la Nature des Richesses, de lArgent et des
Tributes, o lon dcouvre la fausse ide qui rgne dans le monde a
rgard de ces trois articles, 1707): sostiene la defiscalizzazione
dei consumi e la rimozione degli ostacoli al libero scambio per
favorire i consumi e la produzione di maggior reddito sostiene la
defiscalizzazione dei consumi e la rimozione degli ostacoli al
libero scambio per favorire i consumi e la produzione di maggior
reddito le imposte sui consumi avrebbero dovuto essere sostituite
da unimposta unica sul reddito le imposte sui consumi avrebbero
dovuto essere sostituite da unimposta unica sul reddito lintervento
di una Provvidenza superiore lintervento di una Provvidenza
superiore
Slide 61
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Richard Cantillon (banchiere,
1680-1734; Essay sur la Nature du Commerce en Gnral, 1755,
riscoperto nel 1881 da Jevons): il primo economista che intuisce il
concetto di sistema economico, pi o meno meccanico Richard
Cantillon (banchiere, 1680-1734; Essay sur la Nature du Commerce en
Gnral, 1755, riscoperto nel 1881 da Jevons): il primo economista
che intuisce il concetto di sistema economico, pi o meno meccanico
1) Sviluppa le relazioni tra domanda e offerta sul mercato del
lavoro e su quello delle merci 1) Sviluppa le relazioni tra domanda
e offerta sul mercato del lavoro e su quello delle merci 2)
Distingue tra valore intrinseco delle merci e prezzo di mercato
dipendente dalle condizioni 2) Distingue tra valore intrinseco
delle merci e prezzo di mercato dipendente dalle condizioni della
domanda e dellofferta 3) Sviluppa una teoria delle classi sociali
sulla base della ripartizione del prodotto nazionale tra rendite,
profitti e salari: 3) Sviluppa una teoria delle classi sociali
sulla base della ripartizione del prodotto nazionale tra rendite,
profitti e salari: la classe indipendente (proprietari di terre),
dalla cui ricchezza trae sostentamento la nazione la classe
indipendente (proprietari di terre), dalla cui ricchezza trae
sostentamento la nazione la classe dipendente, che vive di salari o
di profitti da lavoro autonomo la classe dipendente, che vive di
salari o di profitti da lavoro autonomo
Slide 62
c) Il mercantilismo evoluto: dal giusnaturalismo alla teoria
del ciclo economico in Cantillon Approfondisce con grande lucidit
le tematiche monetarie e in particolare i movimenti inflativi e
come questi si ripercuotono in maniera differenziata sui redditi
delle diverse classi sociali, arrivando a descrivere le successive
fasi del ciclo inflativo-deflativo Approfondisce con grande lucidit
le tematiche monetarie e in particolare i movimenti inflativi e
come questi si ripercuotono in maniera differenziata sui redditi
delle diverse classi sociali, arrivando a descrivere le successive
fasi del ciclo inflativo-deflativo Sviluppa anche, da banchiere,
una teoria dellinteresse, la cui altezza non dipenderebbe dalla
quantit di moneta, ma dallandamento della domanda e dellofferta dei
prestiti Sviluppa anche, da banchiere, una teoria dellinteresse, la
cui altezza non dipenderebbe dalla quantit di moneta, ma
dallandamento della domanda e dellofferta dei prestiti
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Il Cameralismo
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3) Il cameralismo (la scienza dello Stato) Complesso di teorie
politiche fiorite nel mondo germanico durante i secc. XVII e XVIII,
in corrispondenza con la fase centrale di formazione del moderno
Stato tedesco. Complesso di teorie politiche fiorite nel mondo
germanico durante i secc. XVII e XVIII, in corrispondenza con la
fase centrale di formazione del moderno Stato tedesco.Stato Il
termine cameralismo rinvia a un istituto tipico dello Stato
patrimoniale: la camera, organo costituito da un ristretto gruppo
di esperti della cerchia del sovrano che aiutavano quest'ultimo nei
suoi affari. Il termine cameralismo rinvia a un istituto tipico
dello Stato patrimoniale: la camera, organo costituito da un
ristretto gruppo di esperti della cerchia del sovrano che aiutavano
quest'ultimo nei suoi affari.
Slide 65
3) Il cameralismo (la scienza dello Stato) Obiettivo dei
sostenitori del cameralismo (tra i maggiori J.H. von Justi e J. von
Sonnenfels) erano la corretta amministrazione dei beni dello Stato
per il benessere generale attraverso un approccio unitario
all'analisi dei problemi economici, politici e amministrativi.
Obiettivo dei sostenitori del cameralismo (tra i maggiori J.H. von
Justi e J. von Sonnenfels) erano la corretta amministrazione dei
beni dello Stato per il benessere generale attraverso un approccio
unitario all'analisi dei problemi economici, politici e
amministrativi. amministrazione dei beni amministrazione dei
beni
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Alle origini del pensiero economico italiano: le scuole
milanese e napoletana
Slide 67
Alle origini della tradizione economica italiana Lilluminismo
italiano, relativamente alla riflessione economica, si articola in
due principali scuole: Scuola napoletana (Genovesi, Galiani,
Filangieri, Pagano, Doria) Scuola napoletana (Genovesi, Galiani,
Filangieri, Pagano, Doria) Scuola milanese (Beccaria, Verri, Carli,
e il veneziano Ortes) Scuola milanese (Beccaria, Verri, Carli, e il
veneziano Ortes)
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Alle origini della tradizione economica italiana Il filone
illuminista italiano si sviluppa nel periodo 1750- 1780, trovando
negli studi economici uno dei suoi settori di maggiore attivit Il
filone illuminista italiano si sviluppa nel periodo 1750- 1780,
trovando negli studi economici uno dei suoi settori di maggiore
attivit Rispetto alla contemporanea scuola della fisiocrazia
francese, gli illuministi italiani hanno in generale un approccio
pi marcatamente soggettivista ai fenomeni economici Rispetto alla
contemporanea scuola della fisiocrazia francese, gli illuministi
italiani hanno in generale un approccio pi marcatamente
soggettivista ai fenomeni economici Al centro della loro analisi
pongono lindividuo e la sua aspirazione a realizzare il benessere
personale, come motore dellagire economico Al centro della loro
analisi pongono lindividuo e la sua aspirazione a realizzare il
benessere personale, come motore dellagire economico
Slide 69
Alle origini della tradizione economica italiana Alle origini
della tradizione economica italiana Questo approccio consentir loro
di anticipare vari concetti sviluppati poi dai marginalisti Questo
approccio consentir loro di anticipare vari concetti sviluppati poi
dai marginalisti Dal punto di vista politico sono orientati ad
unazione riformista condotta dal sovrano (dispotismo illuminato)
finalizzata al raggiungimento della massima felicit per il maggior
numero (Beccaria) Dal punto di vista politico sono orientati ad
unazione riformista condotta dal sovrano (dispotismo illuminato)
finalizzata al raggiungimento della massima felicit per il maggior
numero (Beccaria) Manca per in loro lapproccio per classi sociali
che caratterizza i fisiocratici e gli economisti classici Manca per
in loro lapproccio per classi sociali che caratterizza i
fisiocratici e gli economisti classici
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Ferdinando Galiani (1728-1787): Della moneta (1751); Dialogues
sur le commerce des bleds (1769) Valore-utilit, il valore delle
merci dipende: -dalla loro utilit (edonistico-soggettiva):
attitudine di una cosa a procurarci la felicit - e dalla loro
rarit: proporzione tra la quantit di una cosa e luso che se ne
vuole fare Il valore non quindi una propriet intrinseca delle
merci, ma una qualit relativa attribuita dalle scelte dei soggetti
economici: Il valore non quindi una propriet intrinseca delle
merci, ma una qualit relativa attribuita dalle scelte dei soggetti
economici: - pi utile e meno utile sono voci relative che variano
con il vario stato delle persone
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Ferdinando Galiani (1728-1787): Della moneta (1751); Dialogues
sur le commerce des bleds (1769) Lutilit di una merce per un
individuo poi in relazione alle quantit gi consumate della stessa
merce e inversamente proporzionale a tali quantit (abbozzo di
teoria dellutilit marginale decrescente) Lutilit di una merce per
un individuo poi in relazione alle quantit gi consumate della
stessa merce e inversamente proporzionale a tali quantit (abbozzo
di teoria dellutilit marginale decrescente) Valore come rapporto
soggettivo e razionale di sostituzionalit tra i beni: il valore
unidea di possesso duna cosa e quello di unaltra nel concetto di un
uomo Valore come rapporto soggettivo e razionale di sostituzionalit
tra i beni: il valore unidea di possesso duna cosa e quello di
unaltra nel concetto di un uomo
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Ferdinando Galiani (1728-1787): Della moneta (1751); Dialogues
sur le commerce des bleds (1769) Valore-fatica: riguarda il valore
di offerta delle merci Valore-fatica: riguarda il valore di offerta
delle merci Il valore di offerta in relazione alla fatica (penosit)
spesa nella loro produzione Il valore di offerta in relazione alla
fatica (penosit) spesa nella loro produzione Il contributo della
fatica al valore delle merci dipende dalla sua quantit e dal suo
prezzo Il contributo della fatica al valore delle merci dipende
dalla sua quantit e dal suo prezzo dalla natura varia dei talenti
umani nasce il diverso prezzo delle fatiche dalla natura varia dei
talenti umani nasce il diverso prezzo delle fatiche il valore dei
talenti si stima nello stesso modo delle merci, sopra i medesimi
principi di utilit e rarit il valore dei talenti si stima nello
stesso modo delle merci, sopra i medesimi principi di utilit e
rarit
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Ferdinando Galiani (1728-1787): Della moneta (1751); Dialogues
sur le commerce des bleds (1769) Il prezzo di mercato: sono
regolati dalla domanda e dal consumo della merce dallo struggimento
(consumo) si regolano i prezzi Il prezzo di mercato: sono regolati
dalla domanda e dal consumo della merce dallo struggimento
(consumo) si regolano i prezzi Il prezzo batticuore del denaro: Ci
che si chiama frutto del denaro, quando legittimo, altro non che il
prezzo del batticuore, linteresse il prezzo del rischio e
dellincomodo dovuti al consegnare una cosa col patto di riavere
lequivalente, tale che ci sia uguagliamento tra il denaro presente
e quello lontano nel tempo, a causa del rischio due somme
consegnate in tempi diversi differiscono del frutto del denaro Il
prezzo batticuore del denaro: Ci che si chiama frutto del denaro,
quando legittimo, altro non che il prezzo del batticuore,
linteresse il prezzo del rischio e dellincomodo dovuti al
consegnare una cosa col patto di riavere lequivalente, tale che ci
sia uguagliamento tra il denaro presente e quello lontano nel
tempo, a causa del rischio due somme consegnate in tempi diversi
differiscono del frutto del denaro
Slide 74
Ferdinando Galiani (1728-1787): Della moneta (1751); Dialogues
sur le commerce des bleds (1769) La polemica con i Fisiocratici: La
polemica con i Fisiocratici: secondo Galiani leconomia, nel lungo
termine, tende spontaneamente allordine naturale come guidata da
una mano suprema secondo Galiani leconomia, nel lungo termine,
tende spontaneamente allordine naturale come guidata da una mano
suprema nel breve termine essa per soggetta a malfunzionamenti e
distorsioni congiuturali nel breve termine essa per soggetta a
malfunzionamenti e distorsioni congiuturali il laissez faire non
quindi giustificato, in quanto lo Stato ha lobbligo di intervenire
per correggere i malfunzionamenti e le congiunture sfavorevoli il
laissez faire non quindi giustificato, in quanto lo Stato ha
lobbligo di intervenire per correggere i malfunzionamenti e le
congiunture sfavorevoli inoltre non possibile dettare dei criteri
generali per lintervento pubblico in economia, in quanto le misure
vanno prese in relazione alle circostanze di ogni tempo e luogo
inoltre non possibile dettare dei criteri generali per lintervento
pubblico in economia, in quanto le misure vanno prese in relazione
alle circostanze di ogni tempo e luogo
Slide 75
La nascita delleconomia politica classica: illuminismo e
fisiocrazia LIlluminismo vede il progresso dellumanit correlato
allaffermazione della ragione e del sapere scientifico:
LIlluminismo vede il progresso dellumanit correlato allaffermazione
della ragione e del sapere scientifico: Lottimismo sulle possibilit
della ragione risiede nellidea che essa sia una componente propria
ed immutabile della natura umana Lottimismo sulle possibilit della
ragione risiede nellidea che essa sia una componente propria ed
immutabile della natura umana Laffermazione della ragione quindi
affermazione della stessa natura umana Laffermazione della ragione
quindi affermazione della stessa natura umana Tale affermazione
dipende, in primo luogo, dallapplicazione dei principi di libert,
uguaglianza e tolleranza Tale affermazione dipende, in primo luogo,
dallapplicazione dei principi di libert, uguaglianza e
tolleranza
Slide 76
Economia politica e riforme: la scuola fisiocratica.
Slide 77
La nascita delleconomia politica classica: illuminismo e
fisiocrazia Al centro del programma culturale illuminista c la
pubblicazione dellEncyclopdie (35 volumi, 1751-1780), che intende
raccogliere lintero scibile umano nel pi piccolo spazio possibile,
ponendo il filosofo al di sopra di questo vasto labirinto Al centro
del programma culturale illuminista c la pubblicazione
dellEncyclopdie (35 volumi, 1751-1780), che intende raccogliere
lintero scibile umano nel pi piccolo spazio possibile, ponendo il
filosofo al di sopra di questo vasto labirinto I fisiocratici
francesi costituiscono, tra gli anni 1750 e 1780, la prima vera
scuola di pensiero per la scienza economica, essi si inquadrano nel
movimento illuminista del XVIII sec. I fisiocratici francesi
costituiscono, tra gli anni 1750 e 1780, la prima vera scuola di
pensiero per la scienza economica, essi si inquadrano nel movimento
illuminista del XVIII sec.
Slide 78
La nascita delleconomia politica classica: illuminismo e
fisiocrazia Franois Quesnay (1694-1774) Franois Quesnay (1694-1774)
medico di corte interessato ai problemi dell agricoltura, scrisse
diverse voci per l Encyclop die (Fermiers, 1756; Grains - Hommes
Impt - Intert de l Argent, 1757), non tutte pubblicate, attorno
alla sua figura si raccolse la scuola dei fisiocratici (Les
conomistes) medico di corte interessato ai problemi dell
agricoltura, scrisse diverse voci per l Encyclop die (Fermiers,
1756; Grains - Hommes Impt - Intert de l Argent, 1757), non tutte
pubblicate, attorno alla sua figura si raccolse la scuola dei
fisiocratici (Les conomistes) Altre opere importanti di Quesnay:
Altre opere importanti di Quesnay: Tableau conomique (1758) Tableau
conomique (1758) Maximes g n rales du gouvernement conomique
Maximes g n rales du gouvernement conomique d un royaume agricole
(1758) Droit Naturel (1765) Droit Naturel (1765) Dialogue du
Commerce (1766) Dialogue du Commerce (1766) Physiocratie, ou
constitution naturelle du gouvernement Physiocratie, ou
constitution naturelle du gouvernement le plus avantageux pour le
gendre humain (1768)
Slide 79
La fisiocrazia I fisiocratici vedono la ricchezza come capacit
della nazione di soddisfare i propri bisogni, cio ripristinare i
fattori impiegati nei processi produttivi e generare un sovrappi
(produit net) I fisiocratici vedono la ricchezza come capacit della
nazione di soddisfare i propri bisogni, cio ripristinare i fattori
impiegati nei processi produttivi e generare un sovrappi (produit
net) Il ciclo produttivo comporta lanticipazione di spese
(avances): Il ciclo produttivo comporta lanticipazione di spese
(avances): Avances souveraines (spese per infrastrutture
territoriali) Avances souveraines (spese per infrastrutture
territoriali) Avances foncires (spese per miglioramenti fondiari,
edifici) Avances foncires (spese per miglioramenti fondiari,
edifici) Avances primitives (spese per macchinari, attrezzi,
bestiame) Avances primitives (spese per macchinari, attrezzi,
bestiame) Avances annuelles (spese per materiali, salari,
anticipazioni monetarie) Avances annuelles (spese per materiali,
salari, anticipazioni monetarie) Il prodotto netto ci che resta
della produzione lorda dopo che sono state ripristinate le
anticipazioni Il prodotto netto ci che resta della produzione lorda
dopo che sono state ripristinate le anticipazioni
Slide 80
La fisiocrazia A livello dellintera nazione sono le attivit
primarie (agricoltura, attivit estrattive) che forniscono gli
alimenti a tutta la popolazione e le materie prime per le attivit
manifatturiere e commerciali A livello dellintera nazione sono le
attivit primarie (agricoltura, attivit estrattive) che forniscono
gli alimenti a tutta la popolazione e le materie prime per le
attivit manifatturiere e commerciali Nella sua forma materiale il
prodotto netto pertanto leccedenza del settore primario che
consente lo svolgimento delle altre attivit ed il nutrimento della
popolazione in esse impiegata Nella sua forma materiale il prodotto
netto pertanto leccedenza del settore primario che consente lo
svolgimento delle altre attivit ed il nutrimento della popolazione
in esse impiegata La ricchezza della nazione risiede pertanto nella
capacit del settore primario di produrre questo surplus La
ricchezza della nazione risiede pertanto nella capacit del settore
primario di produrre questo surplus
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La problematica del Tableau Quesnay identific 3 distinte classi
sociali: Quesnay identific 3 distinte classi sociali: (1) la classe
produttiva (imprenditori agricoli e braccianti) (2) la classe dei
proprietari (landlords) (3) la classe sterile (artigiani e
mercanti)
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La fisiocrazia Per i fisiocratici la divisione della societ in
classi si attua in relazione alle funzioni esercitate nel sistema
economico-produttivo Per i fisiocratici la divisione della societ
in classi si attua in relazione alle funzioni esercitate nel
sistema economico-produttivo La classe dei produttori formata dagli
agricoltori e dalla popolazione impegnata nelle altre attivit
primarie: La classe dei produttori formata dagli agricoltori e
dalla popolazione impegnata nelle altre attivit primarie: la sua
funzione di generare il prodotto netto la sua funzione di generare
il prodotto netto
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La fisiocrazia La classe dei proprietari formata dai
proprietari che vivono della rendita dei terreni (nobilt, clero):
La classe dei proprietari formata dai proprietari che vivono della
rendita dei terreni (nobilt, clero): la sua funzione di favorire la
circolazione e la redistribuzione del prodotto netto (classe
distributiva) la sua funzione di favorire la circolazione e la
redistribuzione del prodotto netto (classe distributiva) La classe
sterile formata dalla popolazione impegnata nelle attivit
secondarie e terziarie (manifatture, commercio, professioni,
pubblica amministrazione, ecc.): La classe sterile formata dalla
popolazione impegnata nelle attivit secondarie e terziarie
(manifatture, commercio, professioni, pubblica amministrazione,
ecc.): la definizione sterile dovuta al fatto che essa si limita a
consumare o trasformare il prodotto netto delle attivit primarie,
senza ottenere quantit fisiche di materia aggiuntive la definizione
sterile dovuta al fatto che essa si limita a consumare o
trasformare il prodotto netto delle attivit primarie, senza
ottenere quantit fisiche di materia aggiuntive
Slide 84
Il Tableau conomique (1758) Alla base del Tableau vi l idea di
giustizia distributiva, formulata in termini matematici Alla base
del Tableau vi l idea di giustizia distributiva, formulata in
termini matematici anche il concetto di giustizia commutativa
fondamentale per il processo delle transazioni di scambio descritte
nel Tableau anche il concetto di giustizia commutativa fondamentale
per il processo delle transazioni di scambio descritte nel Tableau
Influenza della Scolastica ma anche emancipazione da essa Influenza
della Scolastica ma anche emancipazione da essa Rivendicazione dell
importanza del settore agricolo, il solo in grado di produrre un
sovrappi o prodotto netto Rivendicazione dell importanza del
settore agricolo, il solo in grado di produrre un sovrappi o
prodotto netto Descrive flussi monetari e di merci Descrive flussi
monetari e di merci
Distribuzione di 5 miliardi di livres (derivanti da una
anticipazione iniziale di 2 md di livres) Classe produttiva C lasse
proprietaria Classe sterile Classe produttiva C lasse proprietaria
Classe sterile 2 md 2 md 1 md 2 md 2 md 1 md (avances annuales)
(prodotto netto) (capitale di esercizio) 1 md (alla classe 1 md
(alla classe produttiva) in cambio di prodotti agricoliin cambio di
prodotti di lusso sterile) in cambio di prodotti agricoli in cambio
di manufatti in cambio di prodotti agricoli in cambio di manufatti
1md1 md 1md1 md 1 md in cambio di materie prime 1 md in cambio di
materie prime _________________ _________________ 2 md 1 md 2 md 1
md per riavviare il ciclo
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LA SCUOLA FISIOCRATICA, TURGOT Anne Robert Jacques Tourgot
(1727-1781) Anne Robert Jacques Tourgot (1727-1781) PONTE TRA
SCUOLA FISIOCRATICA E SCUOLA CALSSICA INGLESE PONTE TRA SCUOLA
FISIOCRATICA E SCUOLA CALSSICA INGLESE Funzionario
dellamministrazione dello Stato, collaboratore allEncyclopedie
(voci: Foire, Fondation, 1757) ministro delle finanze tra il 1774
ed il 1776 Funzionario dellamministrazione dello Stato,
collaboratore allEncyclopedie (voci: Foire, Fondation, 1757)
ministro delle finanze tra il 1774 ed il 1776 Opera diverse riforme
di spirito liberale, tra cui la liberalizzazione del mercato
interno ed estero dei grani Opera diverse riforme di spirito
liberale, tra cui la liberalizzazione del mercato interno ed estero
dei grani Tra le sue opere: Rflexions sur la formation et la
distribution des richesses, 1766 Tra le sue opere: Rflexions sur la
formation et la distribution des richesses, 1766 1. Analisi
microeconomica 2. Visione sociologica pi raffinata
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Adam Smith: dalla teoria dei sentimenti morali alla Ricchezza
delle nazioni
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Adam Smith (1723-1776) 1723 - nasce a Kirkcaldy (vicino a
Edimburgo) 1737 studia filosofia morale allUniversit di Glasgow,
dove allievo di Francis Hutcheson 1740/1746 cacciato da Glasgow per
aver letto un libro di Hume, completa gli studi a Oxford 1748/1751
tiene lezioni di letteratura inglese e retorica a Edimburgo 1751
professore di logica allUniv. di Glasgow, dove prende la cattedra
di Filosofia Morale appartenuta ad Hutcheson (1752) 1759 pubblica
Theory of Moral Sentiments 1763 abbandona linsegnamento, diventa
precettore del giovane Duca di Buccleuch che accompagna in un lungo
viaggio in Europa, dove entra in contatto diretto con il pensiero
illuminista 1764 inizia a scrivere in Francia la Wealth, a cui si
dedicher esclusivamente al suo ritorno in Scozia nel 1766 1776
pubblica An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of
Nations 1778 viene nominato Commissario delle Dogane di Edimburgo
dove muore nel 1790
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ADAM SMITH LA DIVISIONE DEL LAVORO Il lavoro origine della
ricchezza e la divisione del lavoro causa della sua crescita Il
lavoro origine della ricchezza e la divisione del lavoro causa
della sua crescita La divisione del lavoro ne aumenta la
produttivit, ci dovuto a: La divisione del lavoro ne aumenta la
produttivit, ci dovuto a: laumento della destrezza dei lavoratori
nelle loro mansioni specifiche laumento della destrezza dei
lavoratori nelle loro mansioni specifiche il risparmio nei tempi
morti necessari a passare da unoccupazione ad unaltra il risparmio
nei tempi morti necessari a passare da unoccupazione ad unaltra il
favorire linnovazione tecnologica e la meccanizzazione dei processi
produttivi il favorire linnovazione tecnologica e la
meccanizzazione dei processi produttivi il favorire la
specializzazione del lavoro intellettuale, quindi la ricerca
scientifica e tecnologica il favorire la specializzazione del
lavoro intellettuale, quindi la ricerca scientifica e tecnologica
La divisione del lavoro nasce dalle attitudini sociali degli
uomini, nel loro cercare di soddisfare i propri bisogni attraverso
gli altri e con lo scambio La divisione del lavoro nasce dalle
attitudini sociali degli uomini, nel loro cercare di soddisfare i
propri bisogni attraverso gli altri e con lo scambio La divisione
del lavoro limitata dallampiezza dei mercati e si intensifica con
lallargamento di questi e con levoluzione stessa della societ La
divisione del lavoro limitata dallampiezza dei mercati e si
intensifica con lallargamento di questi e con levoluzione stessa
della societ Strumenti di allargamento dei mercati: trasporti e
comunicazioni, credito e finanza (mezzi di pagamento), la crescita
stessa della produzione Strumenti di allargamento dei mercati:
trasporti e comunicazioni, credito e finanza (mezzi di pagamento),
la crescita stessa della produzione
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ADAM SMITH DIVISIONE DEL LAVORO E CRESCITA La divisione del
lavoro innesca la crescita, questa si concretizza in un movimento
ascendente senza fine Divisione del lavoro Aumento della
produttivit Crescita della produzione Allargamento del mercato
Divisione del lavoro Aumento della produttivit Crescita della
produzione Allargamento del mercato Divisione del lavoro
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I temi Smithiani ORIGINE DELLA MONETA E VALORE DELLE MERCI
VALORE E PREZZI DELLE MERCI PARTI COSTITUENTI IL VALORE DELLE MERCI
RICCHEZZA E PROCESSO DI ACCUMULAZIONE CLASSI SOCIALI E
DISTRIBUZIONE DEL REDDITO CLASSI SOCIALI E DISTRIBUZIONE DEL
REDDITO PREZZO NATURALE DELLE MERCI E RUOLO REGOLATORE PREZZO
NATURALE DELLE MERCI E RUOLO REGOLATORE DEL MERCATO DEL MERCATO
PADRE DEL LIBERISMO E DELLA SCIENZA ECONOMICA MODERNI PADRE DEL
LIBERISMO E DELLA SCIENZA ECONOMICA MODERNI
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Dopo Smith: Malthus, Say, Sismondi
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Filone micro (equilibrio concorrenziale individualistico)
Filone macro (teoria del sovrappi) J. Bentham (1780- Utilitarismo)
J-B. Say (1803 Legge di Say) D. Ricardo (1817) SMITH (1776) Godwin
(1793) Condorcet (1794) ottimismo sociale T.R. Malthus (1798
principio di popolazione) FILONE ILLUMINISTA In opposizione Dopo
Smith
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FILONE POST-SMITHIANO (MICRO) Jeremy Bentham Utilitarismo
Introduction to the Principles of Morals (1780) Lazione umana
guidata: dalla ricerca del piacere e dal rifuggire le pene
(edonismo) dal prevalere dellinteresse personale su quello del
prossimo (egoismo) Principio di utilit (propriet di un oggetto di
procurare beneficio, vantaggio, piacere, bene ed evitare il
contrario) Introduce lidea di misurare lutilit e abbozza quella di
utilit marginale Jean Baptiste Say legge degli sbocchi o dei
mercati (1803) Lofferta crea sempre la propria domanda Uguaglianza
tra gli aggregati della produzione e del reddito Le merci prodotte
generano un potere dacquisto pari al proprio valore La produzione
sempre destinata a generare la propria domanda Impossibilit della
crisi da eccesso di produzione
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FILONE ILLUMINISTA Le magnifiche sorti e progressive Godwin
(Enquiry Concerning Political Justice - 1793) La societ e le sue
istituzioni corrotte sono causa del male Il progresso dovr portare
un rinnovamento sociale in cui il principio di benevolenza provveda
ad una distribuzione della ricchezza a seconda delle reali necessit
Condorcet (Esquisse dun Tableau Historique des Progrs de lEsprit
Humain - 1794) Visione della storia come un progresso continuo
guidato da una sorta di meccanica dello sviluppo Fiducia
nellinfinita perfettibilit delluomo Universalismo dei diritti
politici, realizzazione di una sostanziale eguaglianza sociale
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MALTHUS IL PRINCIPIO DI POPOLAZIONE Thomas Robert Malthus (1766
1834) An Essay on the Principle of Population, as it affects the
Future Improvement of Society, with remarks on the Speculations of
Mr Godwin, M. Condorcet, and other writers (1798) La popolazione
tende a crescere in modo esponenziale La produzione di beni di
sussistenza pu crescere solo in progressione aritmetica La scarsit
di beni di sussistenza ineludibile, pertanto la crescita di
popolazione soggetta a meccanismi autoregolatori: Freni positivi:
guerre, carestie, pestilenze, mortalit infantile Freni preventivi:
moralmente inaccettabili: concubinato, contraccezione moralmente
accettabili: castit, dilazione et matrimoniale
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MALTHUS, NEGAZIONE DELLE MAGNIFICHE SORTI E PROGRESSIVE I mali
dellumanit non trovano quindi origine in rimediabili distorsioni
dellorganizzazione sociale, ma nei meccanismi malthusiani di
autoregolazione della crescita demografica Rimedio: Applicazione di
misure di contenimento preventive moralmente accettabili
Conseguenze politiche: Consenso alle Corn Laws (leggi
protezionistiche sul grano) che contribuiscono ad incrementare la
produzione agricola Opposizione ai sussidi ai poveri (sistema delle
Poor Law, abolito nel 1834), che determinano distorsioni degli
equilibri demografici
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David Ricardo: valore-lavoro, distribuzione della ricchezza,
teoria dei vantaggi comparati.
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DAVID RICARDO 1772, Nasce a Londra da una famiglia ebrea
proveniente dallOlanda In giovent viene mandato in Olanda a fare
lagente di cambio, come il padre Sposa una quacchera e si converte
al cristianesimo 1799-1809, accumula una grande fortuna con le
speculazioni di borsa e sui titoli di Stato 1809, inizia a scrivere
di economia politica 1817, pubblica la prima edizione di Principles
of Political Economy and Taxation 1819, diventa deputato 1823,
muore improvvisamente
Slide 102
TEORIE RICARDIANE La formulazione delle teorie ricardiane ha
come sfondo il dibattito sulle New Corn Laws (1816) e, pi in
generale, la problematica del modello di sviluppo nazionale
inglese: mantenimento di uneconomia agricola o accelerazione del
processo di industrializzazione? Protagonisti di tale dibattito nei
primi decenni del 1800 furono Ricardo e Malthus Aspetti salienti
del pensiero ricardiano: Rendita Differenziale della terra Valore
Normale di scambio delle merci (valore-lavoro) Salario Normale e
distribuzione del reddito (profitto come reddito residuale)
Vantaggi comparati nel commercio estero La tomba di Ricardo a St.
Nicholas' Churchyard, Hardenhuish, Wiltshire, England.
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DAVID RICARDO, LA RENDITA DIFFERENZIALE I terreni hanno diversa
fertilit (sono pi o meno fertili) Per rispondere alla domanda di
grano, vengono coltivati dapprima i terreni pi fertili (quelli che
a parit di tecnica producono di pi) Con laumento della domanda di
grano, ed il conseguente rialzo del prezzo, vengono coltivati dei
terreni sempre meno fertili (quelli che a parit di tecnica
producono sempre meno) A parit di tecnica il costo del lavoro e del
capitale investiti nella produzione sono costanti Il prezzo vendita
del prodotto uguale per tutti i terreni La diversa produttivit dei
terreni si traduce pertanto in un differenziale di reddito netto,
che il pi alto nel terreno coltivato pi fertile di tutti e decresce
progressivamente fino ad essere nullo nel terreno coltivato meno
fertile Tale differenziale si tramuta interamente in rendita, perch
la concorrenza tra i capitali produttivi per accaparrarsi le terre
pi fertili schiaccia i profitti al livello di quelli che si
ottengono sul terreno coltivato meno fertile
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A B C . = terre sempre meno fertili L = numero dei lavoratori
Cap. = capitali anticipati 10 q. di grano = salario annuale di ogni
lavoratore 300 q. di grano = prodotto lordo che si vuole ottenere
da ogni tipo di terra CapPNProfittoSaggio Profitto % Rendita diff A
20200100 100/200=500 B 2121090 90/210=430 A 2020010086 (200*43)/100
14 C 2222080 80/220=360 B 212109076 (210*36)/100 14 A 20 200100 72
( 200*36)/100 28 L
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DAVID RICARDO, RENDITA DIFFERENZIALE E PROFITTO Il grafico
mostra landamento (in termini di grano totale) del monte dei
profitti e di quello delle rendite allaumento della terra coltivata
grano profitti rendite terra
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DAVID RICARDO, IL VALORE-LAVORO Il punto di partenza della
teoria ricardiana del valore la critica allo schema smithiano
secondo cui: prezzo o valore normale di scambio = salari + profitti
+ rendite valore lavoro comandato > valore lavoro contenuto
Secondo Ricardo lutilit un elemento di base del valore, ma non
determina il valore ( condizione necessaria ma non sufficiente) I
beni dotati di utilit traggono il loro valore da altri due
elementi: la rarit il lavoro necessario a produrle
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Le merci il cui valore di scambio in prevalenza determinato
dalla rarit non rappresentano che una piccola parte dei beni
scambiabili Le merci il cui valore di scambio in prevalenza
determinato dalla rarit non rappresentano che una piccola parte dei
beni scambiabili (sono appunto delle rarit perch sono scarsamente
riproducibili con il lavoro e poco soggette alla concorrenza di
mercato) La grande maggioranza delle merci scambiabili sono invece
riproducibili con il lavoro e su di esse la concorrenza opera senza
restrizione La grande maggioranza delle merci scambiabili sono
invece riproducibili con il lavoro e su di esse la concorrenza
opera senza restrizione In questo caso i valori normali di scambio
(o prezzi relativi) delle merci dipendono dalle quantit di lavoro
necessarie a produrli: In questo caso i valori normali di scambio
(o prezzi relativi) delle merci dipendono dalle quantit di lavoro
necessarie a produrli: Se A = 2 giornate di lavoro e B = 1
giornata, allora A = 2B Se A = 2 giornate di lavoro e B = 1
giornata, allora A = 2B DAVID RICARDO, IL VALORE-LAVORO
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DAVID RICARDO, MERCI RIPRODUCIBILI A COSTI CRESCENTI Vi sono
delle merci che sono riproducibili solo con quantit di lavoro
crescenti (a costi crescenti), tra queste ci sono le derrate
agricole In questo caso, a causa dellunicit del prezzo di mercato,
il valore normale di scambio determinato da quella parte di merci
che hanno richiesto i maggiori costi, ovvero le maggiori quantit di
lavoro Di conseguenza quella parte di merci prodotte con quantit di
lavoro pi basse beneficiano di un surplus netto differenziale Di
questo surplus non si avvantaggiano i capitalisti perch, essendo in
competizione per luso dei fattori scarsi, vedono i loro profitti
allinearsi ai livelli pi bassi Il surplus netto differenziale si
traduce pertanto in rendita
Slide 109
DAVID RICARDO, IL SALARIO Il salario normale dato dal prezzo
dei viveri indispensabili al mantenimento delloperaio e della sua
famiglia Detto salario normale non tuttavia sempre dato dalla
stessa quantit di beni e servizi per ogni epoca ed in ogni luogo,
esso varia in ragione del tenore normale di vita della classe
lavoratrice del paese e dellepoca considerati Un aumento durevole
del salario al sopra del livello normale determina un aumento della
procreazione, quindi della popolazione lavoratrice e infine
dellofferta di lavoro, cui consegue un abbassamento del salario
stesso e viceversa (legge bronzea dei salari) Il salario reale dato
dalla quantit di beni che loperaio pu effettivamente acquistare, il
salario nominale invece il valore del salario espresso in moneta Se
i prezzi di mercato dei beni di sussistenza aumentano, affinch i
salari reali restino costanti necessario che i salari nominali
aumentino nella stessa proporzione dei prezzi di mercato dei
beni
Slide 110
DAVID RICARDO, IL PROFITTO Il valore normale di scambio delle
merci dato dalla quantit di lavoro in esse contenuto Il salario la
retribuzione del fattore lavoro, stabilito al livello normale dai
bisogni di sussistenza del lavoratore Il profitto pertanto altro
non che un reddito residuale, dato dalla differenza tra il valore
di scambio delle merci ed il costo sostenuto per la produzione
(salario) Due conseguenze: Il rincaro dei beni di sussistenza
determina un rialzo dei salari nominali che pertanto si traduce in
una erosione dei profitti: per favorire i profitti occorre pertanto
che il prezzo dei beni di sussistenza sia mantenuto basso, o
importandoli a basso prezzo o sviluppando delle tecnologie per
produrli a minor costo Il valore normale delle merci dato dal loro
costo di produzione (e in ultima analisi dal lavoro), in regime di
mercato perfetto infatti la concorrenza tra i produttori tende a
far livellare i prezzi delle merci e con essi i profitti
Slide 111
DAVID RICARDO, IL VALORE ASSOLUTO Ricardo osserva che
aumentando il livello generale dei salari: Il valore relativo delle
merci prodotte con limpiego di molti macchinari e poco lavoro
diminuisce rispetto alle merci prodotte con pochi macchinari e
molto lavoro Ci perch il lavoro contenuto nei macchinari vi stato
incorporato ad un costo pi basso Pertanto il grado di variazione
dei prezzi relativi delle merci rispetto ad una variazione dei
salari dipende anche dal rapporto tra lammontare del capitale fisso
e lintero capitale impiegato Una conseguenza che la teoria del
valore-lavoro non in grado di spiegare in ogni circostanza la
formazione del valore di scambio ed i prezzi relativi delle
merci
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DAVID RICARDO, IL VALORE ASSOLUTO Occorre perci passare dal
valore normale (relativo) al valore assoluto, trovare cio una merce
tipo che sia misura invariabile del valore, perch prodotta in
condizioni assolutamente medie rispetto allintero sistema Occorre
perci passare dal valore normale (relativo) al valore assoluto,
trovare cio una merce tipo che sia misura invariabile del valore,
perch prodotta in condizioni assolutamente medie rispetto allintero
sistema Una merce simile non esiste; sul piano formale, secondo
Ricardo tale merce deve essere ottenuta in condizioni intermedie
tra due estremi: Una merce simile non esiste; sul piano formale,
secondo Ricardo tale merce deve essere ottenuta in condizioni
intermedie tra due estremi: tra una merce prodotta con solo lavoro
in un periodo brevissimo (1 giorno) tra una merce prodotta con solo
lavoro in un periodo brevissimo (1 giorno) e una merce prodotta con
sole macchine in un periodo lunghissimo e una merce prodotta con
sole macchine in un periodo lunghissimo il periodo medio indicato
da Ricardo dovrebbe essere di 1 anno il periodo medio indicato da
Ricardo dovrebbe essere di 1 anno
Slide 113
DAVID RICARDO, VANTAGGI COMPARATI NEL COMMERCIO ESTERO Le
condizioni di produzione di una unit di panno e di una unit di vino
in Inghilterra e Portogallo sono le seguenti 1U panno (uomini)1U
vino (uomini) totale (uomini) Inghilterra 100 110 210 Portogallo 90
80 170 Ogni paese ha interesse a specializzarsi e anche che laltro
paese si specializzi nel prodotto per il quale gode dei migliori
vantaggi comparati: vino per il Portogallo, panno per lInghilterra
Se il Portogallo produce 2 unit di vino (invece di 1 di vino e 1 di
panno) e poi scambia 1 unit di vino con 1 unit di panno prodotta
dallInghilterra, ottiene 1 unit di vino e 1 unit di panno spendendo
160 giornate di lavoro anzich 170 Se lInghilterra produce 2 unit di
panno e poi ne scambia una con una unit di vino prodotta dal
Portogallo, ottiene 1 unit di vino e 1 unit di panno con 200
giornate di lavoro anzich 210
Slide 114
Karl Marx: la critica all'economia politica.
Slide 115
LECONOMIA POLITICA CLASSICA DOPO SMITH Teorie dellArmonia
Economica (anni 50-60) Teorie dellArmonia Economica (anni 50-60)
CRITICA ALLECONOMIA POLITICA CLASSICA SMITH (1776) Soggetti
economici come classi sociali (macro) Soggetti economici come
individui (micro) MARX (1867) - Sintesi - John Stuart Mill (1848
1863) Ricardiani e Socialisti Ricardiani (anni 20-30) Ricardiani e
Socialisti Ricardiani (anni 20-30) GB - Anti-Ricardiani (anni
20-30) GB - Anti-Ricardiani (anni 20-30) F - Cournot (1838), Dupuit
(1844) F - Cournot (1838), Dupuit (1844) D Von Thnen (1826), Gossen
(1854) D Von Thnen (1826), Gossen (1854) Romanticismo Tedesco -
rifiuto del liberismo economico e del liberalismo politico (primo
800) F. List (1841) Scuola storica (anni 40-50) RICARDO (1817)
Utilitarismo (1780) Utilitarismo (1780) J-B Say (1803) J-B Say
(1803)
Slide 116
IL PENSIERO SOCIALISTA PRIMA DI MARX Saint Simon (1820-1825),
mistica della societ tecnocratica Saint Simon (1820-1825), mistica
della societ tecnocratica Godwin (1793) Godwin (1793) Owen
(1813-1836), cooperativismo tecnologico gerontocratico Owen
(1813-1836), cooperativismo tecnologico gerontocratico SOCIALISMO
LIBERTARIO (liberazione dallalienazione) SOCIALISMO ORGANICISTA
(liberazione dallo sfruttamento) UTOPIE DELLE LIBERTA UTOPIE
DELLORDINE (More, Campanella, Gesuiti) MOVIMENTO OPERAIO Fourier
(1822-1836), comunitarismo naf Fourier (1822-1836), comunitarismo
naf
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IL SOCIALISMO IN ECONOMIA PRIMA DI MARX Sismondi (1819-1838):
rifiuto della legge di Say e del laissez-faire, ruolo
redistributivo dello Stato, spazio per limpresa famigliare
(agricoltura, artigianato, piccola industria) Proudhon (1840-1846):
abolizione eccessi propriet privata, rifiuto dello statalismo,
auto-regolamentazione sociale, no lotta di classe, credito gratuito
per facilitare forme