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STILI DI APPRENDIMENTO NEI
DSA
PROPOSTE OPERATIVE PER
UN BUON METODO DI STUDIO
E DI INSEGNAMENTO
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DALLE LINEE GUIDA SUI DSA DEL MIUR 2011
Alcune ricerche hanno evidenziato che ai DSA si accompagnano stili di apprendimento e altre caratteristiche cognitive specifiche che è importante riconoscere per la predisposizione di una didattica personalizzata efficace …
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OSSERVAZIONE DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO (LINEE GUIDA)
Gli individui apprendono in maniera diversa uno dall’altro secondo le modalità e le strategie con
cui ciascuno elabora le informazioni.
Un insegnamento che tenga conto dello stile di apprendimento dello studente facilita il
raggiungimento degli obiettivi educativi e
didattici.
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CIÒ È’ SIGNIFICATIVO PER L’ARGOMENTO IN QUESTIONE…
POICHE’…
se la costruzione dell’attività didattica, sulla base di un determinato stile di apprendimento,
favorisce tutti gli alunni, nel caso invece di un
alunno con DSA, fare riferimento nella prassi
formativa agli stili di apprendimento e alle
diverse strategie che lo caratterizzano diventa
un elemento essenziale e dirimente per il suo
successo scolastico.
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CONOSCERE GLI STILI COGNITIVI E DI APPRENDIMENTO E’
IMPORTANTE PER…
INSEGNANTE
Partendo dalla conoscenza di quale sono i propri stili cognitivi e delle proprie modalità di apprendimento, può essere più consapevole di come questi influenzano il proprio modo di pensare
ALUNNO
Dovremmo far Emergere nei nostri alunni i diversi stili di apprendimento e stili cognitivi e renderli più consapevoli, a loro volta, delle proprie caratteristiche cognitive e delle proprie modalità di apprendimento
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CONOSCERE LO STILE DI APPRENDIMENTO….
Gli stili sono stati definiti in molti modi…
Tenendo conto
della funzione di canale delle modalità
cognitive
E’ l’approccio all’apprendimento preferito
di una persona, il suo modo
tipico e stabile di percepire,
elaborare, immagazzinare e
recuperare le informazioni
(Mariani, 2000)
sensoriale, degli stili cognitivi e
dell’ambiente di apprendimento
Sono caratteristici comportamenti cognitivi,
affettivi e fisiologici che
funzionano come indicatori
relativamente stabili di come
gli allievi percepiscono
l’ambiente di apprendimento,
interagiscono con esso e vi
reagiscono (Keefe, 1979)
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LO STILE DI APPRENDIMENTO COME MODALITÀ SENSORIALE…
Lo stile di apprendimento rimanda quindi alla modalità sensoriale attraverso cui percepiamo le
informazioni e quindi ai canali sensoriali che ci
permettono di percepire gli stimoli che
provengono dall’esterno. L’accesso alle
informazioni è la prima fase, indispensabile, di
qualsiasi apprendimento.
Ogni persona ha un proprio modo di apprendere quindi avrà modalità di accesso alle informazioni
preferenziali
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CANALI SENSORIALI E STILI DI APPRENDIMENTO
Si definiscono 4 canali sensoriali con cui l’informazione può essere percepita e che
caratterizzano in modo particolare l’accesso alle
informazioni (Mariani, 2000):
▪ Visivo-verbale
▪ Visivo- non verbale
▪ Uditivo
▪ Cinestesico
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CARATTERISTICHE VISIVO- VERBALE PREFERENZA PER LA LETTO-SCRITTURA
prendere appunti in classe e rileggerli a casa
riassumere per iscritto quanto si è letto
prendere nota delle istruzioni per i compiti e le lezioni
accompagnare grafici e diagrammi con spiegazioni scritte in generale
elencare per iscritto ciò che si desidera ricordare
avere istruzioni o spiegazioni scritte
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CARATTERISTICHE VISIVO- NON VERBALE PREFERENZA PER IMMAGINI, DISEGNI, FOTOGRAFIE, GRAFICI …
usare disegni, mappe multimediali in cui inserire parole-chiave, immagini, grafici ecc.. per ricordare i termini e per riassumere il materiale da studiare
usare il colore nel testo per evidenziare le parole- chiave e nelle mappe multimediali per differenziare i diversi contenuti e livelli gerarchici
sfruttare gli indici testuali prima di leggere il capitolo di un libro
creare immagini mentali di ciò che viene ascoltato o letto, utili per il recupero dei contenuti
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CARATTERISTICHE UDITIVO PREFERENZA PER L’ASCOLTO (E’ FAVORITO DALL’ASSISTERE
AD UNA LEZIONE, PARTECIPARE A DISCUSSIONI E DAL
LAVORO CON COMPAGNO O A GRUPPI)
Prestare attenzione alle spiegazioni in classe
Sfruttare il recupero e la verbalizzazione delle conoscenze pregresse su un dato argomento
Richiedere spiegazioni orali agli insegnanti
Registrare le lezioni a scuola, registrare la propria voce mentre si ripete a voce alta
Trasformare le pagine del libro in formato audio per poi ascoltarle
Usare la sintesi vocale per la lettura
Lavorare in coppia con compagni
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CARATTERISTICHE CINESTESICO PREDILIGE ATTIVITA’ CONCRETE COME FARE ESPERIENZA DIRETTA DI UN PROBLEMA O CONCETTO
fare prove nelle materie in cui è possibile trasformare in pratica ciò che si deve studiare
Suddividere in maniera chiara i momenti di studio da quelli di pausa
Alternare momenti in cui si sta seduti a momenti in cui ci si alza
Creare mappe, grafici, diagrammi di ciò che si studia
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COSA SONO GLI STILI COGNITIVI? ALCUNE DEFINIZIONI
▪ Modalità di elaborazione dell’informazione che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi (Boscolo, 1981)
▪ Gli stili cognitivi si riferiscono alla scelta delle strategie cognitive utilizzate per risolvere un compito e vanno considerati come delle preferenze nell’uso delle proprie abilità. E’ importante non confonderli con i diversi livelli di intelligenza e abilità: lo stile cognitivo definisce le preferenze d’uso delle abilità ( Messick, 1984)
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STILI COGNITIVI
- A parità di abilità, due persone possono avere stili diversissimi
- E’ vero anche che l’uso di un certo stile è fortemente legato alle abilità dello studente: se si dispone di buone abilità visuo-spaziali, sarà più incline a manifestare uno stile visualizzatore
- A sua volta il successo dovuto all’adozione di quello stile determina la sua perseveranza nello stile stesso:accade che, nella scelta iniziale, il ragazzo è influenzato dalle sue caratteristiche, successivamente l’efficacia della strategia messa in atto lo predispone ad utilizzarla nuovamente in futuro
- Non esiste uno stile migliore di un altro, ma soltanto diversi stili.
- Inoltre possediamo in maniera diversa ed usiamo in misura diversa tutti gli stili cognitivi, mantenendo però delle preferenze legate alle nostre caratteristiche
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DALLE RICERCHE SUGLI STILI COGNITIVI EMERGE CHE…
il processamento dell’informazione avviene sulla base dello stile cognitivo della persona (De Beni, 2003)
gli studenti il cui stile corrisponde a quello dell’insegnante riescono meglio dei compagni indipendentemente dalle loro abilità (stile confuso con abilità)
più gli studenti differiscono dagli insegnanti in termini di stile, maggiore è la probabilità che siano sottovalutati dagli insegnanti
molti studenti tendono a concordare il proprio stile con quello degli insegnanti
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IN BASE A QUANTO AFFERMATO DALLE RICERCHE RISULTA IMPORTANTE
OVERE L’UTILIZZO IVERSI STILI TRASCURARNE NESSUNO, PERMETTENDO
COSI’
IL DELLA
RUOLO DELLA
SCUOLA
PER STIMOLARE E PROMUOVERE L’UTILIZZO
DI DIVERSI STILI COGNITIVI SENZA
TRASCURARNE NESSUNO COSI’ DA
POTENZIARE UN APPRENDIMENTO PLURIMO
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MA QUANTI E QUALI SONO GLI STILI COGNITIVI?
La ricerca ha portato all’individuazione di diverse tipologie di stili cognitivi
Di seguito verranno descritti quelli su cui ancora la maggioranza della letteratura sull’argomento concorda
(Cornoldi, De Beni, 2001).
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PERCHE’ QUESTI STILI?
Questi stili cognitivi coinvolgono i cinque momenti
dell’elaborazione dell’informazione:
sistematico-intuitivo: riguardano il modo di classificare e formulare ipotesi da parte di un individuo
globale-analitico: concerne, nella percezione, la preferenza per la considerazione dell’insieme o del dettaglio.
impulsivo-riflessivo: riguarda i processi decisionali, è il modo in cui si affronta un problema.
verbale-visuale: è trasversale ai vari compiti cognitivi, riguardano la percezione (( i tipi di informazione su cui si focalizza l’attenzione dell’individuo), la memoria (le informazioni che meglio vengono registrare in memoria e come sono immagazzinate) e le preferenze di risposta.
convergente-divergente: si valorizza soprattutto l’aspetto dell’autonomia e del modo personale di affrontare lo studio
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STILE GLOBALE/ANALITICO
GLOBALE
il soggetto tende a osservare il tutto
può dimostrare difficoltà nel separare e a considerare in modo indipendente le diverse parti
di fronte a un testo si focalizzerà sull’aspetto generale avendo un’idea generale, poi entrerà nei particolari.
ANALITICO
il soggetto tende ad analizzare i dettagli
può dimostrare difficoltà nel cogliere un punto di vista, nel fare un bilancio
percezione del dettaglio: il alunno si focalizza sui particolari arrivando in un secondo momento a una visione d’insieme
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ALCUNI DESCRITTORI
Globale
Sul piano percettivo tende a prestare
attenzione a più
aspetti
contemporaneamente
Analitico
A livello percettivo, non riesce a
considerare
contemporaneamente
vari elementi e si
focalizza per questo
sui particolari
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STILE SISTEMATICO/INTUITIVO
SISTEMATICO
Il soggetto tende a risolvere un problema esaminando tutte le variabili che vi sono implicate.
Usa strategia a piccoli passi per avvicinarsi alla soluzione.
Entra in difficoltà quando le variabili sono troppe
Si procede quindi in modo graduale con un’analisi delle diverse variabili
INTUITIVO
Il soggetto formula un’ipotesi risolutiva,
procede per verifiche
per poterla
confermare
Spesso rimane fisso sulla prima ipotesi,
difficoltà a formularne
altre
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ALCUNI DESCRITTORI
STILE SISTEMATICO
Ha bisogno di consegne e indicazioni precise,
chiare e complete
E’ generalmente l’ultimo a consegnare
una verifica o un lavoro
Parla poco
Chiede informazioni e chiarimento su quanto
viene detto
STILE INTUITIVO
Interpreta una consegna e non necessita di indicazioni dettagliate di quanto deve fare
E’ veloce nel consegnare le verifiche e i lavori
Esprime con facilità ipotesi e congetture
Fa anticipazioni su quanto verrà detto o spiegato
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STILE VERBALE / VISUALE
VERBALE
Il soggetto legge, ascolta, considera le informazioni come “parole”, predilige quindi il codice linguistico
Preferisce leggere e poi guardare
Strategie messe in atto: riassunto, associazioni verbali
VISUALE
Il soggetto legge, ascolta e considera le informazioni come rapidi quadri mentali, immagini mentali E’ attratto da rappresentazioni grafiche, mappe nelle quali le informazioni di natura visuo-spaziale hanno un’interfaccia con le parole Strategie messe in atto: lavorerà per immagini mentali, schemi e rappresentazioni grafiche
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ALCUNI DESCRITTORI
Stile verbale
Segue la lettura di un brano senza sottolineare e/o evidenziare
Per memorizzare utilizza il riassunto e/o la ripetizione orale
Associa a una parola una frase o un’altra parola
Stile visuale
Rivolge l’attenzione soprattutto sulle parti grafiche e sulle immagini di un testo
Sottolinea le parti importanti di un testo, ricorrendo anche a matite colorate
Per memorizzare fa ricorso a schemi, mappe, grafici
Associa a una parola un’immagine
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STILE IMPULSIVO/RIFLESSIVO
IMPULSIVO
Il soggetto risponde secondo l’impressione dell’attimo: “spara la risposta giusta o sbagliata che sia”. Appare frettoloso, impreciso, fa parecchi errori, si ripete Pur rendendosi conto che la strategia adottata non è la più adeguata, persiste Non solo negativo: la scuola richiede, a volte, risposte veloci
RIFLESSIVO
Il soggetto pensa prima di rispondere, si concede del tempo per pianificare la risposta
Appare silenzioso, timido, poco pronto
E’ più accurato
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ALCUNI DESCRITTORI
Stile impulsivo
Prende la parola con facilità
Trova le argomentazioni man mano che procede
nell’esposizione
Risponde precipitosamente alle
domande
Consegna rapidamente il lavoro assegnato
Stile riflessivo
Esita a prendere la parola
Deve sentirsi sicuro e tranquillo prima di
parlare
Teme di sbagliare
E’ contento di non essere costretto ad
intervenire
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STILE CONVERGENTE/DIVERGENTE
O MODO PERSONALE DI AFFRONTARE
LO STUDIO
CONVERGENTE
Il soggetto segue una logica di tipo lineare
Privilegia soluzioni condivise
Preferisce usare routine consolidate e applicare principi generali
Procede secondo la logica e sulla base delle informazioni che si possiedono
DIVERGENTE
Il soggetto segue una logica non lineare,
esprime preferenze
multiple.
Procede autonomamente e creativamente con la
possibilità di generare
quindi diverse risposte
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ALCUNI DESCRITTORI
Convergente
Utilizza procedure e strategie giù applicate
in contesti simili
Richiama questioni/esercizi/attivi-
tà già svolte
Tende a memorizzare
Divergente
Applica procedure e strategie non utilizzate
Recupera esperienze/conoscenze non scolastiche
Manifesta fiducia nelle sue capacità
Opera connessioni tra le conoscenze
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STILI DI APPRENDIMENTO E STILI COGNITIVI.
Gli individui con DSA incontreranno maggiori difficoltà con il
canale visivo-verbale basato sulla letto-scrittura
In questi casi il disturbo condiziona inconsapevolmente la preferenza dello
stile di apprendimento, costringendo la
persona con DSA a passare ad altri
stili che diventano quelli preferiti
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PREFERENZE DSA
le informazioni che passano dal canale visivo- non verbale solitamente sono processate molto
bene.
i DSA possono avere buone capacità uditive e cinestesiche che, se potenziate, possono essere
sfruttate. Spigare i contenuti attraverso esempi e
esercitazioni pratiche.
seppure questi possono avere una predisposizione all’utilizzo del canale uditivo,
l’ascolto va sempre allenato, per esempio con l’uso
di audiolibri, sintesi vocale.
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QUINDI…
GLI ALUNNI DSA
PRIVILEGIANO
STILI DI APPRENDIMENTO
NON VERBALI
UDITIVI
CINESTESICI
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SI PUO’ INOLTRE DEDURRE CHE…
Di solito i DSA usano uno stile cognitivo globale, che fatica a cogliere le informazioni in
sequenza (caratteristica peculiare dei DSA), ma
che riesce a cogliere una visione d’insieme.
Modo di pensare visivo, piuttosto che verbale (Klein, 2000)
Preferenza per uno stile visuale piuttosto che
verbale.
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ALTRI STUDI…
Osservano che i DSA hanno un pensiero divergente più sviluppato rispetto alla
popolazione normativa (Amodio, Bandello, 2007).
Ciò permette di trovare soluzione più creative di
fronte ai problemi
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E’ IMPORANTE PERO’…
Tener conto che
Non generalizzare,
Non usare
Preconcetti
Utilizzare un test standardizzato per
poter analizzare in
dettaglio lo stile
cognitivo di ognuno
anche ogni
alunno con
DSA ha le sue
caratteristiche
peculiari
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E GLI STILI DI INSEGNAMENTO?
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STILE DI INSEGNAMENTO / STILE DI APPRENDIMENTO
Così come per gli stili cognitivi e di apprendimento, anche l’insegnante potrà
prediligere diverse strategie di insegnamento che
utilizzerà maggiormente durante le lezioni e
nell’approccio alla materia, con una modalità
verbale o visuale, globale o analitica, sistematica
o intuitiva, impulsiva o riflessiva
Ogni insegnante tende a riprodurre il proprio stile di apprendimento nel suo stile di
insegnamento.
L’OUTPUT dell’insegnante diviene l’input dell’allievo.
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ESEMPI SUI DSA
Per esempio, lo stile convergente è quello più incoraggiato quotidianamente dagli insegnanti a
discapito di quello divergente: ragazzi con stile
divergente come alcuni dislessici, non vengono
valorizzati le attitudini di flessibilità e creatività
possono essere ignorare, o addirittura ritenute
incompatibili con il processo educativo.
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RAPPORTO TRA STILI DI INSEGNAMENTO,
STRATEGIE IMPIEGATE E
CARATTERISTICHE
DELL’ALUNNO CON DSA
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VERBALE
Esempi di strategie dell’insegnante
Nelle spiegazioni usa le parole in modo
preponderante e fa
riferimenti a testo
scritto
Riferimenti al testo scritto per ricordare
Alunno con DSA
Può sfruttare le spiegazioni orali attraverso il canale uditivi
E’ messo in difficoltà dai riferimenti al testo scritto
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VISUALE
Esempi di strategie per l’insegnante
Nelle spiegazioni usa immagini, mappe, concettuali, schemi, lavagna, cartelloni e fa riferimento a tutti gli aspetti iconici nel testo
Fa riferimento alla pagina come se fosse una fotografia e all’immagine per ricordare
Alunno con DSA
Sfrutta tutti gli elementi
iconici forniti
dall’insegnante
attraverso il canale
visivo-non verbale
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GLOBALE
Esempi di strategie dell’insegnante
Nelle spiegazioni si focalizza su un’idea
generale
dell’argomento,
definisce la
macrostruttura e le
macrorelazioni
Alunno con DSA
Una spiegazione globale gli permette di
attivare le conoscenze
pregresse per entrare
nel contenuto con
maggiore efficacia
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ANALITICO
Esempi di strategie per l’insegnanti
Nelle spiegazioni parte dai dettagli e
per ogni singolo
aspetto declina un
Alunno con DSA
Può essere messo in difficoltà dal processare informazioni in serie
elemento per volta Beneficia dell’uso di mappe concettuali per definire gli aspetti analitici di un o specifico contenuto
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SISTEMATICO
Esempi di strategie per l’insegnanti
Nelle spiegazioni segue in maniera
dettagliata la scaletta
degli argomenti
elencandoli con cura
Alunno con DSA
Può essere un valido aiuto nel caso di
argomenti complessi
che richiedono una
chiara distinzione
delle diverse tappe che
compongono il compito
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INTUITIVO
Esempi di strategie dell’insegnante
Nelle spiegazioni segue a linee generali
la scaletta degli
argomenti, che però
modifica sulla base di
rimandi e degli alunni
Alunno con DSA
Può abituarsi al ragionamento
intuitivo e imparare a
sviluppare inferenze
sugli argomenti da
trattare
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OLTRE GLI STILI DI APPRENDIMENTO……
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ALTRE DUE IMPORTANTI
CARATTERISTICHE
INDIVIDUALI
Attribuzioni
Abilità metacognitive
di Successo e insuccesso
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ABILITA’ METACOGNITIVE
Si intende la capacità di riflettere sui propri processi mentali (memoria, attenzione…)e quindi comprenderne il funzionamento, in modo da poterli controllare il più possibile e ottimizzarne le risorse
Esempio: la consapevolezza di come si può memorizzare aiuta il ragazzo nelle diverse fasi di studio
Sono essenziali per una buona utilizzazione delle risorse cognitive individuali
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5 ASPETTI METACOGNITIVI CONNESSI AL METODO DI STUDIO
CONCENTRAZIONE: ci ricorda l’importanza del mantenimento dell’attenzione, dei limiti della nostra attenzione per poterli così controllare
SELEZIONE DEGLI ASPETTI PRINCIPALI: ci ricorda l’importanza dei processi di controllo durante la lettura per poter selezionare le informazioni importanti
AUTOVALUTAZIONE: valutare correttamente le sue capacità e prestazioni
PREPARAZIONE A UNA PROVA: capire il compito proposto, stabilire gli obiettivi conseguenti e adeguare i processi da mettere in atto
SENSIBILITA’ METACOGNITIVA: propensione a riflettere sul piano richiesto per svolgere determinati compiti
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ATTRIBUZIONI
Nella valutazione di un compito, oltre al risultato, sarà necessario considerare anche l’impegno e il
processo messo in atto dall’allievo.
Si favorisce l’apprendimento e si facilita la trasformazione degli
studenti in buoni utilizzatori di
strategie
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Locus of
control
Stabilità Controllabilità Attribuzione
Interno Stabile controllabile tenacia
incontrollabile abilità
Instabile controllabilità impegno
incontrollabile Tono
dell’umore
Esterno stabile controllabile Pregiudizio
(tanto per gli
altri farò male)
incontrollabile Facilità del
compito
instabile controllabile aiuto
incontrollabile fortuna
ATTRIBUZIONE
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ATTRIBUZIONE
Incidono sull’apprendimento scolastico
poiché influenzano
Persistenz
Aspettative Di riuscita
emozioni
Scelta del livello di
difficotà del
compito
a di fronte
alla
complessit
à della
situazione
affrontata
Prestazione
motivazione cognitive
Senso di autoefficaci
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STUDENTI CHE VANNO BENE E STILI ATTRIBUTIVI
Impegno e abilità
(fattori interni)
Attribuiscono il loro successo a
Metodo di studio efficace
(fattore controllabile)
Gli studenti orientati al successo, tendono ad attribuire a se stessi il merito di questi successi
Quando ottengono degli insuccessi, li attribuisocono a cause occasionali e tendono ad
impegnarsi di più nei compiti successivi
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STUDENTI DSA E STILI ATTRIBUTIVI
A FATTORI ESTERNI:
A FATTORI INTERNI, non
i risultati in
caso di
successo
(caso, fortuna,
facilità del
compito, aiuti)
Attribuiscono controllabili:
Casi di
insuccesso
(dipende da
me, non ci
riesco)
Le esperienze scolastiche li hanno portati a pensare che l’impegno non ha nessuna relazione
con i risultati, e che quindi è inutile impegnarsi.
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SI È INNESCATO COSÌ UN CIRCOLO VIZIOSO DA CUI È MOLTO
DIFFICILE USCIRE:
SCARSO IMPEGNO
CONFERMA DI
INADEGUATEZZA
SCARSI RISULTATI
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PER QUESTO DEVE ESSERE MODIFICATO LO STILE ATTRIBUTIVO POICHE’ NEL TEMPO HANNO IMPARATO A NON ASPETTARSI IL
SUCCESSO E QUINDI A NON FARE NIENTE PER OTTENERLO.
DEVONO IMPARARE O RECUPERARE LA RELAZIONE TRA:
IMPEGNO
PRESTAZIONE EFFICACE
USO DI STRATEGIE
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AUTOEFFICACIA/AUTOSTIMA
Costruire percorsi che facciano sperimentare l’efficacia (mediante gli strumenti compensativi e
dispensativi, per esempio) per aiutare questo
nuovo meccanismo di attribuzione
La mancanza di autostima, nello studio, poi, si traduce in indifferenza, apatia, comportamenti
difensivi
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SARA’ UTILE CHE L’INSEGNANTE…
Tenga conto delle differenze individuali che sono alla base dell’apprendimento: tutti noi siamo diversi l’uno dall’altro
Attivi modalità di valutazione dello stile attributivo degli studenti e linee di lavoro per sviluppare uno “stile strategico” che porti ad assegnare la riuscita di un compito all’impegno
Stimoli l’autoefficacia e l’autostima di allievi in difficoltà o con disturbi specifici dell’apprendimento
Stimoli la metacognizione
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ALLIEVO
STILI DI APPRENDIMENTO
E STILI COGNITIVI
INSEGNANTE
STILI DI INSEGNAMENTO
COSTRUZIONE DEL METODO
DI STUDIO
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DSA E PROBLEMI NELLO STUDIO
Per studiare impiega un tempo molto superiore a quello impiegato dai coetanei
Impara meglio se qualcuno gli legge il testo
Impara bene se l’insegnante spiega tutto in classe e lui sta molto attento
Impara meglio se il contenuto della lezione viene schematizzato
Nelle verifiche scritte ha una riuscita inferiore che nelle interrogazioni orali
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ALTRE IMPLICAZIONI…
MEMORIA DI LAVORO
in molti ragazzi DSA il sistema di memoria a breve termine non appare perfettamente efficiente
C’è da sottolineare che molte altre competenze legate agli apprendimenti prendono in considerazione la memoria di lavoro come:
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Traduzione tra segno e significato
Decisione e selezione dell’importanza della frase nella comprensione del testo
Legami tra quanto si sta leggendo e conoscenze precedenti
Selezione delle informazioni da ricordare
Decisione sulla congruità e correttezza di quanto viene letto ecc..
Difficoltà ad elaborare
e
organizzare
le informazioni selezionate
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PROBLEMI DSA NELL’ESPOSIZIONE ORALE
Ha spesso problemi di “disnomia”, cioè non gli vengono le parole
Quando viene interrogato fa fatica a parlare in modo libero di un argomento perché non sa organizzarne l’esposizione
Riesce a dimostrare meglio la sua preparazione in una materia di studio se l’insegnante gli fa domande precise e mirate
Fatica nei compiti che richiedono un uso raffinato del linguaggio (raccontare storie complesse, capire metafore)
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INFATTI…
L’elaborazione del linguaggio (comprensione linguistica) e la produzione del linguaggio
(espressione orale) sono attività cognitive e non
automatiche…
Difficoltà comuni nei DSA:
Difficoltà nel trovare le parole giuste, accesso lessicale
Difficoltà nel racconto di contenuti complessi
Nell’uso del linguaggi in modo metaforico
Nel memorizzare termini tecnici o linguaggi specifici
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Come costruire un metodo di studio efficace per un DSA?
Proviamo a partire dai suoi punti di forza per esempio somministrando il questionario sugli stili cognitivi e di apprendimento……
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